Prof. LEO MASSARI
Aggiornamenti
LA CIFOPLASTICA CON PALLONCINO
La Cifoplastica è un trattamento chirurgico Mini-invasivo delle fratture
vertebrali da schiacciamento, che colpiscono soprattutto le persone
affette da Osteoporosi Post-menopausale e Senile.
Consiste nella introduzione di due piccole sonde all’interno della vertebra
da trattare, sonde all’apice delle quali vi sono due palloncini in materiale
plastico che vengono progressivamente riempiti e gonfiati con un liquido
di contrasto radio-opaco (che rimane all’interno del palloncino per tutto
l’intervento).
La quantità di liquido inserito nei palloncini, la pressione che questi
esercitano sulla vertebra dall’interno e le dimensioni e come si aprono i
palloncini vengono costantemente monitorati attraverso strumenti appositi
e attraverso il controllo fluoroscopico intermittente (i raggi X) che viene
effettuato durante tutto l‘intervento.
Questo al fine di evitare eccessive pressioni o eccessive aperture che
potrebbero danneggiare ulteriormente la vertebra, già fragile e
fratturata.
Una volta raggiunte la pressione e le aperture desiderate, e una volta
ottenuta una “apertura” della vertebra schiacciate (riduzione della
frattura), cosa che si evidenzia con la fluoroscopia, i palloncini vengono
richiusi e estratti ed al loro posto, laddove sono rimasti dei “buchi” viene
inserito il cemento per osso.
In parole povere è come se venisse effettuata una “ingessatura interna “
[Selezionare la data]
della vertebra schiacciata/fratturata.
In mani esperte l’intervento dura circa 40-45 minuti per vertebra da
trattare, può essere effettuato con la paziente in Anestesia Generale
oppure in Anestesia Locale + Sedazione, è veramente mini-invasivo.
Terminato l’intervento la paziente viene rimessa nel suo letto di degenza
e dopo un paio d’ore si può alzare dal letto e può camminare, anche
senza l’utilizzo del busto ortopedico.
COSA SONO LE FRATTURE DA COMPRESSIONE?
La frattura vertebrale da compressione si verifica quando le vertebre si
fratturano o collassano, non necessariamente a seguito di un trauma
evidente.
Cause
Le vertebre possono fratturarsi o collassare a causa della riduzione di
tessuto osseo. L'osteoporosi primaria e la menopausa non sono le uniche
condizioni responsabili della riduzione del tessuto osseo. La perdita di
massa ossea, che comporta maggiori rischi di fratture di questo genere, è
determinata anche da patologie concomitanti, quali ipertiroidismo, tumori
benigni e maligni, inclusi i trattamenti di chemioterapia e radioterapia.
Anche particolari trattamenti farmacologici, quali l'utilizzo prolungato di
corticosteroidi, possono contribuire alla riduzione della massa ossea e
dunque ad un incremento del rischio di frattura vertebrale.
Sintomi
Il dolore alla schiena segnala che vi sono dei problemi. La sintomatologia
dolorosa, sia se improvvisa o se sorda e cronica può, infatti, indicare che
si è verificata una frattura vertebrale. Se si avverte dolore persistente
per diversi giorni, è bene recarsi dal proprio medico per determinarne le
cause e decidere quali trattamenti intraprendere.
È inoltre importante che l'operatore sanitario di riferimento esegua
controlli periodici della statura e della postura del proprio paziente. Tale
verifica diviene essenziale se in presenza di fattori di rischio, quali
l'osteoporosi o sospetta tale. Le fratture vertebrali possono infatti
determinare il collasso delle vertebre e, di conseguenza, una diminuzione
della statura.
Anche le fratture vertebrali multiple possono alterare la postura o
causare la cosiddetta "gobba della vedova". Se si verifica questa
condizione e la statura diminuisce, è necessario rivolgersi al proprio
medico.
Fattori di rischio
Purtroppo, una frattura vertebrale comporta un aumento delle
probabilità che si verifichino ulteriori fratture a carico delle vertebre
adiacenti a quella già fratturata. Con il passare del tempo, le fratture
Pag. 2
[Selezionare la data]
multiple possono alterare l'allineamento della colonna vertebrale,
rendendola più convessa ("gobba della vedova").
Questa curvatura convessa può divenire talmente pronunciata da
compromettere l'equilibrio del paziente e da comprimere la cavità
toracica, rendendo difficoltosa la respirazione e provocando
inappetenza e insonnia. L'età, il sesso e lo stile di vita rappresentano altri
fattori di rischio.
Diagnosi
È consigliabile riferire tempestivamente al proprio medico l'insorgenza di
dolori insoliti alla schiena. La diagnosi precoce offre infatti maggiori
opzioni di trattamento. Mediante l'esame obiettivo e l'esecuzione di
accertamenti diagnostici strumentali, quali la radiografia, è possibile
rilevare la presenza di una frattura vertebrale da compressione.
Nel caso vi siano più vertebre fratturate la Risonanza Magnetica
Nucleare è l’esame più adatto ad evidenziare quale di queste sia la
principale responsabile del dolore, e di conseguenza quale deve essere
eventualmente trattata.
PERCHE’ DOVREI FARMI OPERARE CON LA CIFOPLASTICA CON
PALLONCINO PER CURARE LA MIA FRTTURA VERTEBRALE?
Fondamentalmente per due motivi:
1) Per ridurre il dolore: l’iniezione all’interno del corpo vertebrale di
cemento acrilico fa sì che il dolore dovuto alla vertebra
schiacciate si riduca immediatamente di molto; ovviamente non si
può risolvere tuto il dolore alla schiena causato dalla artrosi on
da altre patologie;
2) Per cercare di “rialzare” la vertebra schiacciata e ridurre, quindi,
la deformità della vertebra stesa e della regione della colonna
vertebrale interessata dalla frattura; questo può fare in modo
che si riducano notevolmente le forze flettenti che andrebbero ad
agire sulle vertebre vicine a quella fratturata e che potrebbero
causare a loro volta altri schiacciamenti con conseguenti ulteriori
peggioramenti provocando il cosiddetto “effetto domino”.
E’ oramai ben noto che la presenza di una vertebra fratturata comprta
un aumento del rischio di nuove fratture entro un anno di 5 volte rispetto
ad una colonna vertebrale normale.
Pag. 3
[Selezionare la data]
Pag. 4