3.2.1 Amicizia – Testo 2 Scheda di lavoro 1. Comprensione del testo a. Per l’ autore dell’ articolo il risultato della ricerca di cui parla nell’ articolo è sorprendente: V/F Giustificazione ……………………………………………………………………………………………………… b. Il termine ‘diavolerie’ nel par. 2 fa riferimento a qualcosa di: ☐ malvagio ☐ magico ☐ bizzarro c. Quale espressione del par. 2 fa riferimento a delle ‘relazioni non durature’? ……………………………………………………………………………………………………………………………….. d. Quale termine del par. 2 è sinonimo di ‘verificato’? ……………………………………………………………………………………………………………………………….. e. Cita le 2 parole utilizzate nel par. 3 per indicare una ‘tendenza naturale’: 1. ………………………………………………………………………………… 2. ………………………………………………………………………………… f. Una relazione di amicizia è fondamentalmente uguale ad una relazione sentimentale: (par. 4) V/F Giustificazione ……………………………………………………………………………………………………… g. Quale parola del par. 4 fa riferimento all’ idea di ‘selezione’: ……………………………………………………………………………………………………………………………….. h. La tesi espressa nell’ articolo è che i geni: ☐ determinano la scelta delle amicizie ☐ sono una delle componenti che influenzano la scelta ☐ influenzano solo alcuni individui i. Nel par. 4 quale parola è il contrario di ‘differente’? ……………………………………………………………………………………………………………………………….. j. Nella conclusione dell’ articolo, qual è l’ idea espressa dall’ autore riguardo all’ evoluzione dei ‘geni dell’ amicizia’? ☐ che determinerà un aumento delle relazioni interpersonali ☐ che determinerà un miglioramento nel modo di relazionarsi ☐ che non sarà sufficiente a migliorare le relazioni interpersonali 2. Osservazioni linguistiche Il proverbio “Chi si somiglia si piglia” (r.1) significa che le persone simili, o con molte affinità, si attraggono. (‘pigliare’ è la forma più familiare del verbo ‘prendere’) “Mettere lo zampino” (r.19) Espressione figurata che significa intromettersi, intervenire in qualche faccenda, (anche di nascosto), per portare le cose a proprio favore. 3. Analisi delle strutture morfo-sintattiche Osserva la forma impersonale dei verbi riflessivi: ‘ci si accorge’ (r.33), ‘ci si può accorgere’ (r.34), ‘ci si trova’ (37): la presenza del ‘si’ spersonalizzante e del ‘si’ riflessivo determina il cambiamento nel pronome doppio ‘ci si’. si (impersonale) + si (riflessiva) + verbo ci si accorge Osserva l’ uso della forma impersonale nei tempi composti: ‘si è parlato’ (r.27) Con un tempo composto si usa sempre l’ ausiliare essere, anche se il verbo è transitivo. Con un tempo composto si usa sempre l’ ausiliare essere, anche se il verbo è transitivo.