UNA NUOVA SCIENZA: LA BIOLOGIA QUANTISTICA ( i nostri contributi ) Autori Francesco Di Noto, Michele Nardelli, Pierfrancesco Roggero Abstract In this paper we talk about new science called “quantum biology”, with our possible contributes and final references Riassunto In questo lavoro accenniamo alla nuovissima scienza chiamata Biologia quantistica, che si occuperà dello studio delle connessioni ormai accertate tra biologia, fisica quantistica e fenomeni biologici, per esempio la percezione del campo magnetico terrestre da parte di alcuni uccelli migratori, la fotosintesi clorofilliana, ecc. Uno degli scopi pratici di questa scienza potrebbe essere l’applicazione in campo medico e/o terapeutico o altro, tramite possibili ed eventuali future biotecnologie quantistiche) . Sembra infatti che piante e animali, ma anche persone, sia pure involontariamente, possano fare meglio dei laboratori in materia di alcuni effetti quantistici (entanglement in 1 particolare), e cioè a temperatura ambiente, , per tempi più lunghi, ecc. Ne riferimenti finali citiamo due nostri articoli, sui calcolatori prodigio (possibile coinvolgimento dell’entanglement alla base di questi calcoli) e sui normali e regolari ritmi di emissioni di fotoni da parte del corpo umano in normali condizioni di salute, mentre sono irregolari in presenza di sclerosi multipla , Introduzione Nel volume “FISICA ESTREMA” allegato alla rivista “Le Scienze” nel corso del 2014. a pag. 140, l’Autore del capitolo “Vivere in un mondo quantistico, paragrafo gli uccelli di Schrodinger, conclude così (l’articolo è comunque riportato in nota 1 finale): “...L’entanglement (nella fotosintesi clorofilliana, N.d.A.A ), dovrebbe durare solo una frazione di secondo e riguardare molecole composteda non più di 100.00 atomi. Ci sono in natura esempi di entangleement di dimensioni e di durata maggiori? Non lo sappiamo, ma l’interrogativo è abbastanza intrigante da stimolare la nascita di una nuova disciplina, la biologia quantistica” E a questa nuova scienza dedichiamo questo nostro lavoro divulgativo, 2 con qualche nostro piccolo contributo. Parzialmente dalla voce Quantum biology di Wikipedia, in inglese (non esiste ancora la versione in italiano): “Quantum biology From Wikipedia, the free encyclopedia Quantum biology refers to applications of quantum mechanics to biological objects and problems. Usually, it is taken to refer to applications of the "non-trivial" quantum features such as superposition, nonlocality, entanglement and tunneling, as opposed to the "trivial" but ubiquitous quantum mechanical nature of chemical bonding, ionization, and other phenomena that are the basis of the fundamental biophysics and biochemistry of organisms. Austrian-born physicist and theoretical biologist Erwin Schrödinger, one of the founders of quantum theory in physics, was also one of the first scientists to suggest a study of quantum biology in his 1944 book What Is Life?. Contents • • • • 1 Applications 2 References 3 Further reading 4 External links Applications Many biological processes involve the conversion of energy into forms that are usable for chemical transformations and are quantum mechanical in nature. Such processes involve chemical reactions, light absorption, formation of excited electronic states, transfer of excitation energy, and the transfer of electrons and protons (hydrogen ions) in chemical processes such as photosynthesis and cellular respiration.[1] Quantum biology uses computation to model biological interactions in light of quantum mechanical effects.[2] Some examples of the biological phenomena that have been studied in terms of quantum processes are the absorbance of frequency-specific radiation (i.e., photosynthesis[3] and vision[4]); the conversion of chemical energy into motion;[5] magnetoreception in animals,[6][7][8][9] DNA mutation[10] and brownian motors in many cellular processes.[11] Recent studies have identified quantum coherence and entanglement between the excited states of different pigments in the light-harvesting stage of photosynthesis.[ .[12][13] 3 Although this stage of photosynthesis is highly efficient, it remains unclear exactly how or if these quantum effects are relevant biologically.[14] The controversial theory of orchestrated objective reduction argues that coherent quantum processes within microtubules are the origin of consciousness. “ Dal seguente lavoro, riportiamo parzialmente : “ L’EFFETTO ENTANGLEMENT SU LARGA SCALA (dalle stringhe al mondo quantistico e poi anche al mondo sensibile) Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli Da “Vivere in un mondo quantistico” di Vlatko Vedrai : “La meccanica quantistica non riguarda solo le piccole particelle subatomiche, ma anche piante, uccelli e forse esseri umani” (contenuto riservato agli abbonati, ma riportato in Rif. 7) Riportiamo solo il paragrafo riguardante i pettirossi, come ottimo esempio di fnzionamento dell’effetto entanglement sulla percezione del campo magnetico da parte dei pettirossi, e dello stesso fenomeno quantistico in laboratorio: “Gli uccelli di Schrödinger 4 I pettirossi sono piccoli uccelli laboriosi. Ogni anno dalla Scandinavia Migrano verso le calde pianure dell’Africa equatoriale per fare ritorno in primavera,quando il clima scandinavo è più tollerabile. I pettirossi percorrono questo viaggio di andata e ritorno di13.000 km con naturalezza.. L’uomo si è sempre chiesto se uccelli e altri animali potessero contare su qualche bussola naturale. Negli anni settanta, i coniugi Wolfang e Roswith Wiltschko dell’Università di Francoforte catturarono pettirossi che stavano migrando in Africa e li immersero in un campo magnetico artificiale. Scoprirono che, stranamente, i pettirossi erano indifferenti all’inversione della direzione del campo magnetico, dimostrando di non saper distinguere il nord dal sud.. Gli uccelli, però, reagivano all’inclinazione del campo magnetico terrestre, e cioè l’angolo che le linee del campo formano con la superficie.. E’ tutto quello di cui hanno bisogno per navigare. Curiosamente, tutto quello di cui hanno bisogno per navigare “. Conclusioni Possiamo provvisoriamente concludere che le basi teoriche (e le osservazioni di tali fenomeni naturali coinvolti) della nuova scienza ci sono, e anche interessanti. 5 Noi possiamo aggiungere un nostro possibile contributo, riguardante persone umane, anziché soltanto piante e uccelli ( relativamente a fotosintesi clorofilliana e migrazioni accennate nel testo e nelle relative citazioni). Infine, dal punto di vista strettamente matematico, ricordiamo che l’effetto entanglement è già stato dimostrato come conseguenza della teoria delle stringhe (accenno in Rif.18 e relativo brano) e alla base di questa teoria ci sono i numeri primi naturali (da noi detti così perché coinvolti in diversi fenomeni naturali, a partire dalle stringhe, ma vedi anche Rif. 2) di forma 6f + 1 con f numeri di Fibonacci, sottoinsieme dei numeri primi normali, di forma 6k+1, con k numeri naturali (tranne i due numeri primi iniziali 2 e 3, di forma 6*0 +2 = 2 e 6*0 +3 = 3). Quindi la frattalità delle stringhe si ripercuoterebbe a cascata, come una sorta di “peccato originale” su tantissimi fenomeni naturali, con o senza contributo dell’effetto entanglement. Nei fenomeni biologici , o almeno in alcuni di essi, frattalità ed entanglement convivono benissimo. Per esempio, la frattalità nelle piante (che permettono loro di esporsi in modo da essere colpita, specialmente nelle foglie, da una maggior quantità di luce solare da 6 più luce solare, poi l’effetto entanglement completa il lavoro per accumulare maggiori quantità di energia negli zuccheri della frutta ecc., e che poi noi umani e animali usiamo come cibo) Anche il DNA, componente biologico importantissimo, ha una struttura frattale (Rif. 5 e 6) Questa è una nostra possibile e attendibile previsione, magari da verificare ulteriormente, e contrariamente a quanto si scrive a pag. 38 della Nota 1: “...D’altro canto la teoria delle stringhe si è imbattuta in problemi tutti suoi: per esempio non formula previsioni precise su fenomeni osservabili” L’effetto entanglement riguarda anche i minerali, come i cosiddetti metalli strani, Rif. 4, ma anche qualche cristallo, Rif. 19. Possiamo mostrare le connessioni tra teoria di stringa, sezione aurea, effetto entanglement e fenomeni naturali (biologici e non) con questo schema provvisorio, da approfondire eventualmente e meglio in futuro. 7 Teorie di stringa ↓ ↓ Sezione aurea ↔ effetto entanglement ↓ Frattali ↓ Fenomeni naturali ↔ ↓ Fisici ↓ Biologici ↔ ↓ Es. cristalli) ↓ es. fotosintesi clorofilliana, DNA, percezioni del campo magnetico, calcolatori prodigio, ed eventuali altri Il percorso in rosso è ovviamente quello che interessa in modo Particolare la biologia quantistica, oggetto di questo lavoro preliminare, che potremmo aggiornare in futuro in presenza di nuovi elementi teorici o sperimentali. Caltanissetta 4.10.2014 Nota 1 8 9 10 11 Riferimenti e relativi brani a sostegno della nascente biologia quantistica a livello di fenomeni biopsicologici e biologici umani (Tutti sul nostro sito, salvo diversa indicazione) 1) I CALCOLATORI PRODIGIO E L’EFFETTO NTANGLEMENT Francesco Di Noto, Michele Nardelli Dal quale riportiamo la premessa e l‘ introduzione Premessa 12 Di recente si è scoperto che l’effetto quantistico noto come entanglement è una conseguenza della teoria delle stringhe (Nota 1e seguenti), ed è alla base, tra l’altro, della percezione del campo magnetico terrestre da parte del pettirosso per orientarsi nelle sue migrazioni, ma anche del futuro computer quantistico, che farà calcoli esatti e velocissimi, quasi istantanei. La stessa cosa fanno i cosiddetti calcolatori prodigio, per cui ipotizziamo un effetto entanglement nel cervello di queste persone (spesso ignoranti in matematica) e che consente loro prodigiose prestazioni di calcolo (da qui il nome di calcolatori prodigio), analoghe a quelle che faranno i computer quantistici Introduzione Com'è noto agli studiosi di psicologia, tra i fenomeni minori considerati più misteriosi, esiste anche quello del "calcolo": alcuni soggetti soprattutto giovani, sono in grado di eseguire rapidamente e mentalmente (ma in modo poco comprensibile anche a loro stessi) dei calcoli numerici molto complessi, come le estrazioni di radici cubiche, n-esime potenze di qualche numero e così via. Cosicché, essendo anche un appassionato di matematica, vorrei cercare con questo mio lavoro di toglierlo – se così si può dire – dal dimenticatoio in cui è stato relegato ormai da decenni, e rispolverarlo con qualche considerazione teorica riguardo all'affinità della mente umana con i computer moderni (doppio software nella prima; uno, normale, che permette di eseguire i calcoli con le istruzioni aritmetiche, algebriche imparate a scuola, e l'altro, psicologico, che permette di eseguire calcoli anche complessi, in modo "misterioso"; nel computer , invece, c'è un solo software, quello preparato dai programmatori; il computer è o pera tecnica e razionale del "sistema cervello" ed entrambi elaborano informazio ni a livello quantistico. Tale calcolo prodigioso e ancora misterioso, è spesso alternativo al normale calcolo mentale (basato sulle istruzioni aritmetiche imparate a scuola con le famose tabelline e tavole pitagoriche) o strumentale (calcolatrici e computer per risparmiare tempo e fatica). 13 Dopo aver riportato la casistica nota e le considerazioni degli studiosi che se ne sono occupati (MacKenzie) ritorneremo alle ipotesi moderne per cercare qualche nuovo lume teorico. Parleremo anche dei casi e delle ipotesi del fisico moderno Paul Davies, riportate nel suo ottimo libro La Mente di Dio e utili a questa ricerca; e anche del "calcolo quantistico" da parte delle particelle elementari.” 2) Numero 1 La sezione aurea nel corpo umano = Bronzi di Riace - Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria = 14 Rubrica curata da Francesco Di Noto e Eugenio Amitrano http://www.atuttoportale.it/ Dal quale riportiamo solo il paragrafo sulla patologia aurea Patologia Aurea Anche in patologia sono state riscontrate tracce dei numeri di Fibonacci. Ad esempio nella sclerosi multipla, una correlazione con i numeri di Fibonacci è stata trovata nelle emissione dei biofotoni (Rif. 1). Tale emissione è stata decritta recentemente nel libro di Lynne Mc Taggert dal titolo “Il campo del punto zero”. A pagina 80, l’autrice parla delle ricerche di Popp sull’emissione ciclica di fotoni, da parte degli esseri umani, ed esattamente da una piccola area della mano e della fronte di una donna sana:- “Popp analizzò quindi i dati e scoprì, con sua sorpresa, che le emissioni di luce seguono determinate configurazioni, secondo ritmi biologici che si ripetono ogni 7, 14, 32, 80 e 270 giorni, momenti in cui le emissioni sono identiche, anche dopo un anno…”. Vediamo ora di capire, nel modo più semplice possibile, le connessioni di questi numeri con la successione di Fibonacci. Queste relazioni le ritroveremo attraverso i numeri primi[1]. Abbiamo visto che i cicli si ripetono ogni 7, 14, 32, 80 e 270 giorni, e tutti questi numeri seguono una forma generale: Indichiamo con b i numeri corrispondenti ai giorni in cui i cicli si ripetono e indichiamo con p un qualsiasi numero primo. Ad eccezione del numero 7 che è già un numero primo, tutti i numeri b sono di forma 1 + p . Infatti: 7 = 0+7 14 = 1 + 13 32 = 1 + 31 80 = 1 + 79 270 = 1 + 269 7 è primo! 13 è primo! 31 è primo! 79 è primo! 269 è primo! Magari è una coincidenza, ma non è la sola, perché c’è anche la corrispondenza con i numeri di Fibonacci. Indichiamo con f i numeri di Fibonacci, i numeri b seguono la forma b = 6 ⋅ f + 2 , ad eccezione del 7 per il quale vale la forma b = 6 ⋅ f + 1 e per il 270 per il quale vale la forma b = 6 ⋅ f + 0 : 15 7 = 6 ×1 + 1 14 = 6 × 2 + 2 32 = 6 × 5 + 2 80 = 6 × 13 + 2 270 = 6 × 45 + 0 6 ×1 + 1 − 0 = 7 6 × 2 + 2 − 1 = 13 6 × 5 + 2 − 1 = 31 6 × 13 + 2 − 1 = 79 6 × 45 + 0 − 1 = 269 [1] = I numeri primi sono quei numeri divisibili solo per 1 e per se stessi Dove i coefficienti f sono 1, 2, 5, 13, 45. Quest’ultimo, il numero 45, è prossimo alla media di 34 e 55, infatti 34 + 55 89 = = 44,5 mentre mancano i numeri di Fibonacci 2 2 3, 8 e 21. Ricapitolando, si vede che i numeri p sono numeri primi naturali, di forma p n = 6 f ± 1 collegati ai numeri b dalla formula p n = b − 1 . Quattro numeri primi naturali (7, 13, 31, 79) su cinque. I numeri di Fibonacci coinvolti sono 1, 2, 5 e 13 (mancano, come già visto, i numeri 3, 8 e 21), e sono, in ogni caso, ben quattro numeri su cinque. Anche se un po’ forzata, la cosa non sembra del tutto casuale, infatti, 7 coincidenze su 10 sono molte ed escludono ragionevolmente la casualità del fenomeno dell’emissione di fotoni. Per approfondimenti, rimandiamo al riferimento 1. Per concludere cosa dire, la sezione aurea rappresenta la misura perfetta della bellezza e della salute. “E tu, sei in sezione aurea?” Riferimenti 1) “L‘emissione di biofotoni, un altro fenomeno basato sui numeri primi naturali.” – Dr. M. Nardelli – Gruppo Eratostene (http://xoomer.alice.it/stringtheory) “ 3) Il DNA “capisce” la meccanica quantistica di Vincenzo Zappalà , pubblicato in Astrofisica “Una collaborazione israeliana e tedesca sembra dimostrare che il DNA sia in grado di distinguere lo stato quantico conosciuto come “spin”. La biologia si avvicina sempre più alla fisica dell’estremaente 16 piccolo e forse può aiutarla nello studio della sua parte più complicata”. www.astronomia.com › Articoli › Astrofisica 4) I metalli strani. Da : www.lescienze.it Le Scienze 5150 Le Scienze 535 marzo 2013 Fotografia di Zachary Zavislak fisica “Strane stringhe” Nuovi stati della materia scoperti di recente manifestano quella che Einstein chiamava «inquietante azione a distanza». Sono quasi inspiegabili, ma qualche risposta comincia ad arrivare da un campo della fisica apparentemente non collegato: la teoria della stringhe di Subir Sachde per il resto si rimanda al link : download.kataweb.it/.../133607281-3b37809f-d015-4ad6-a9b8-61dd60... 5) Il triangolo aureo nel DNA e nel dodecaedro Gruppo “B. Riemann” Francesco Di Noto, Michele Nardelli 6) Possibili connessioni tra la Sezione Aurea nel DNA e nell’Hard Disk basato sul DNA Gruppo “B. Riemann” Francesco Di Noto Michele Nardelli Sul link www.divinesection.net/doc/Sezione_Aurea_HD_DNA.pdf Altri possibili e utili riferimenti 7) L’EFFETTO ENTANGLEMENT SU LARGA SCALA (dalle stringhe al mondo quantistico e poi anche al mondo sensibile) Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 17 8) UNA NUOVA CONNESSIONE FIBONACCI – ORBITALI ELETTRONICI Gruppo “B.Riemann” Francesco Di Noto, Michele Nardelli 9) Teoria delle stringhe, effetto entanglement e fotosintesi clorofilliana Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 10) La matematica dell’evoluzione naturale (Proposta di considerare la sezione aurea nella simulazione informatica del DNA e nella futura dimostrazione matematica della teoria evoluzionistica) Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 11) DALLE TEORIE DI STRINGA AI MATERIALI SUPERCONDUTTORI TRAMITE LA SEZIONE AUREA Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 12) La serie di Fibonacci nel microcosmo (effetto Hall quantistico, cariche frazionarie , masse dei quark, numeri quantici, stabilità nucleare) Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 13) La sezione aurea nel DNA Gruppo “B. Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli 14) L’EQUAZIONE PREFERITA DALLA NATURA E I RELATIVI GRAFICI PARABOLICI Gruppo “B. Riemann” Francesco Di Noto, Michele Nardelli 15) DALLA TEORIA DEI NUMERI ALLE TEORIE DI STRINGA CONNESSE AD EFFETTI QUANTISTICI (ES: ENTANGLEMENT), SULLE FORME DI TELETRASPORTO E ALCUNI ALTRI FENOMENI NATURALI 18 Francesco Di Noto, Michele Nardelli 16) 1) Sulle possibili relazioni matematiche tra Funzione zeta di Riemann, Numeri Primi, Serie di Fibonacci, Partizioni e Teoria di Stringa Dedicato alla memoria del genio matematico S. Ramanujan (1887-1920) Michele Nardelli , Francesco Di Noto e Annarita Tulumello Link : eprints.bice.rm.cnr.it/.../Nardelli_-Fibonacci,_Primi_e_Teoria_di_string... 17) FIBONACCI, DIMENSIONI, STRINGHE: NUOVE INTERESSANTI CONNESSIONI Francesco Di Noto e Michele Nardelli Link: eprints.bice.rm.cnr.it/640/1/Nardinot02.pdf 18) Dimostrare l'”indimostrabile” teoria delle stringhe Sul sito: spaziomente.wordpress.com/.../dimostrare-lindimostrabile-teoria-dellestr... Dal quale riportiamo il seguente brano: “...La ricerca in questione, guidata da un team dell’Imperial College di Londra, ha scoperto inaspettatamente che la teoria delle stringhe sembra poter predire il comportamento delle particelle quantistiche “entagled” (termine, come sappiamo, intraducibile che denota uno stato di non separazione e di simultaneità di movimento tra le componenti di un sistema, in questo caso formato da particelle). 19 Nel corso degli ultimi 25 anni, la teoria delle stringhe è diventata una speranza di conciliazione tra ciò che sappiamo dell’incredibilmente piccolo con la nostre conoscenze in campo cosmologico. L’uso della teoria per la previsione del comportamento delle particelle entangled, offrirebbe quindi la prima occasione per sperimentarla, considerato che fino ad ora è stata sempre considerata un modello fisico teorico. Il professor Mike Duff, il principale autore dello studio, afferma che se gli esperimenti dimostreranno che le loro previsioni circa l’entanglement quantistico sono corrette, la teoria delle stringhe potrà essere utilizzata per prevedere il comportamento dei sistemi quantistici entangled. Duff aggiunge che questa non sarà la prova che la teoria delle stringhe sia la teoria corretta e definitiva “del Tutto”‘ così tanto ricercata dalla cosmologia e dalla fisica delle particelle. Tuttavia questo fatto sarà molto importante per i teorici, perché dimostrerà se la teoria delle stringhe funziona (e ancora non lo sappiamo effettivamente). Lo studio è stato condotto da ricercatori dell’Imperial College di Londra e alla Stanford University. E ‘stato in parte finanziato dalla UK Science and Technology Facilities Council (STFC). Incrociamo le stringhe allora!” 19) Entanglement quantistico in un cristallo Pubblicato il 26 gennaio 2011 Sul sito punto-informatico.it/3069970/.../entanglement-quantistico-uncristallo.as... Dal quale riportiamo il seguente brano: Cari lettori, presentiamo un aggiornamento sull’entanglement di Alfonso Maruccia tratto da Punto Informatico (clicca qui per visionare la fonte). “C’è chi promette la concretizzazione del “sogno” del computer quantistico di qui a pochi anni, e chi invece continua a sperimentare alla ricerca di soluzioni innovative agli enormi problemi tecnologici posti dalla manipolazione dei singoli fotoni e degli stati atomici. L’ultima novità in fatto di quantum computing arriva da due studi pubblicati su Nature, entrambe volti a dimostrare la possibilità di immagazzinare in maniera permanente lo stato di entanglement di una coppia di fotoni in un cristallo lungo un centimetro. 20 20) Le Scienze La rivista in edicola sul sito www.lescienze.it/.../elettrone_pesante_superconduttore_entanglement-10.. 18 giugno 2012 Elettroni pesanti? Tutta colpa dell'entanglement Cortesia Yazdani Sullo stesso argomento Dal sito 18/06/2012 21 Elettroni pesanti? Tutta colpa dell'entanglement 18/11/2013 Una raffinata metodica di microscopia elettronica ha permesso di osservare il comportamento degli elettroni nei cristalli e di evidenziare in che modo, all'abbassarsi della temperatura, essi appaiano molto più massicci degli elettroni liberi. L'origine del fenomeno è nell'entanglement quantistico, che mescola due comportamenti opposti dell'elettrone stesso (red) Notiamo che nei cristalli è spesso presente la sezione aurea, e ora anche l’entanglement, a sostegno della nostra tesi che sezione aurea e ed effetto a entanglement sono spesso abbinati nello stesso fenomeno, sia esso minerale, come i cristalli, sia esso biologico, come nella fotosintesi clorofilliana. 22