FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 04/06/2016 INDICE IN PRIMO PIANO 04/06/2016 Il Secolo XIX - La Spezia PROVINCIA 5 04/06/2016 Corriere di Romagna - Ravenna Farmaco Amico, il progetto funziona 6 04/06/2016 L'Arena di Verona Farmacie nel mirino dei ladri Si potenziano le telecamere 7 03/06/2016 QS - QuotidianoSanita.it Brindisi. La scuola va in farmacia. Ordine e Istituto tecnico siglano convenzione per stage di orientamento 8 SANITÀ NAZIONALE 04/06/2016 Libero - Nazionale Gli utili delle aziende biotech seguono la crescita demografica 10 04/06/2016 Io Donna Ho la ricetta per la cannabis 11 04/06/2016 Io Donna SALUTE&AMBIENTE 13 04/06/2016 Pagina99 donne in erba 14 04/06/2016 Pagina99 più gettito e Pil in crescita perché legalizzare la cannabis 17 VITA IN FARMACIA 04/06/2016 La Repubblica - Genova Sanità, nasce l'azienda unica ma non cancella le vecchie Asl 19 04/06/2016 La Stampa - Alessandria La pensione-miraggio dei farmacisti "ceduti" 20 04/06/2016 Il Messaggero - Frosinone Sorpresa: «Società Farmacie» è in attivo 21 04/06/2016 Il Gazzettino - Venezia Farmacia, c'è un caso-parcheggi 22 04/06/2016 Il Gazzettino - Treviso Tentano il colpo al distributore della parafarmacia 23 04/06/2016 Il Gazzettino - Treviso Farmacie prese d'assalto smascherati i due banditi 24 PROFESSIONI 01/06/2016 FarmaMese Medicinali omeopatici: che cosa prescrive la normativa in vigore in Italia 26 PERSONAGGI 04/06/2016 Avvenire - Milano Due aggressioni ad agenti in pochi giorni 28 04/06/2016 QN - Il Giorno - Brianza Si barrica e aggredisce gli agenti 29 01/06/2016 FarmaMese Farmacie protagoniste 30 IN PRIMO PIANO 4 articoli 04/06/2016 Pag. 32 Ed. La Spezia diffusione:46572 tiratura:64483 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PROVINCIA PROVINCIA Convegno "Non sprecare" OGGI dalle 10 alle 12.30 , nella sala del Consiglio Provinciale, di Via Veneto, in programma il convegno "Non sprecare", lotta allo spreco alimentare e di farmaci e contrasto alle nuove povertà. Ne parlano: Eloisa Guerrizio, Presidente Associazione Buon Mercato, Massimo Federici, Sindaco della Spezia, Brando Benifei, Parlamentare Europeo, Maria Chiara Gadda, Parlamentare, prima firmataria della Legge, Pierangelo Usberti, Presidente dell'Ordine Provinciale dei Farmacisti della Spezia, Mauro Bruzzone, Responsabile Nazionale politiche sociali di A.N.C.C, Andrea Costa, Presidente Commissione Ambiente e Territorio, Regione Liguria. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 04/06/2016 5 04/06/2016 Pag. 41 Ed. Ravenna tiratura:15000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmaco Amico, il progetto funziona In tre anni 15mila confezioni recuperate, per un valore di circa 206mila euro IMOLA. Ben 15mila confezioni recuperate, 845 chili, per un valore complessivo di circa 206mila euro. Questo il bilancio di tre anni di attività di Farmaco Amico, il progetto per la raccolta e il riutilizzo dei farmaci non scaduti, che attualmente coinvolge 5 farmacie tra Imola e Medicina: le 4 comunali imolesi (Farmacie dell' Ospedale, via Emilia, 95 - Cavour, via Cavour 1/A - Michelangelo, Piazzale Michelangelo, 9 - Pedagna, via Rossini, 29) e la Farmacia Centrale di Medicina. Inoltre l' Ausl di Imola, attraverso il proprio servizio di assistenza domiciliare, raccoglie i farmaci non utilizzati dai pazienti in carico e li deposita nell' apposito contenitore collocato nella sede degli infermieri al Nucleo di cure primarie dell' ospedale civile di Imola. L' attività vede il coinvolgimento di numerosi soggetti locali e non solo, quali Hera, l' Ausl di Imola, il Con.Ami, Sfera Farmacie, la Caritas Diocesana, l' Ordine dei Farmacisti di Bologna, ed è coordinata da Last Minute Market con l' obiettivo di permettere la raccolta e il successivo riutilizzo dei farmaci non scaduti. FarmacoAmico rappresenta un' azione concreta per la prevenzione dei rifiuti, l'e ste nsi one del ciclo di vita dei beni e, soprattutto, il riutilizzo per la stessa finalità per cui sono stati concepiti e si inserisce pienamente in una esperienza concreta di responsabilità sociale condivisa a livello territoriale: istituzioni, imprese, società civile condividono un' iniziativa che coniuga la sostenibilità (meno rifiuti) e la solidarietà (più aiuti ai bisognosi). Si ricorda che i farmaci possono essere depositati dai cittadini negli appositi contenitori verdi messi a disposizione da Hera presso le farmacie comunali di Imola e Medicina, appartenenti a Sfera Farmacie, ben distinti dai contenitori di farmaci scaduti destinati allo smaltimento. Anche l' Ausl di Imola, attraverso il proprio servizio di assistenza domiciliare, raccoglie i farmaci non utilizzati dai pazienti in carico. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 04/06/2016 6 04/06/2016 Pag. 14 diffusione:34103 tiratura:43098 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SICUREZZA. Il Comitato per l' ordine pubblico ha affrontato l'allarme rapine che si sta diffondendo in alcuni negozi Farmacie nel mirino dei ladri Si potenziano le telecamere La soddisfazione degli addetti del settore: «Più protetti i lavoratori, ma anche i clienti» Il prefetto Mulas: «Un confronto sereno. E sui colpi ci sono indagini serrate in corso» Un comitato per l'ordine pubblico concentrato sulle rapine degli ultimi giorni, che come aveva evidenziato il questore nel giorno della celebrazione dell'anniversario della fondazione della Polizia sul nostro territorio «ce n'è qualcuna di troppo».E in particolare quelle ai danni di farmacisti, benzinai e tabaccai. Infatti all'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle loro categorie e anche il presidente Paolo Arena.«Abbiamo fatto un'analisi serena», ha detto il prefetto Salvatore Mulas, «in questa fase i benzinai sono i meno colpiti, inoltre di notte sono chiusi e spesso funzionano con bancomat quindi nelle colonnine c'è poco contante. Rimoduleremo i servizi, i benzinai temono di più il contrabbando di carburante. Per quanto riguarda le rapine a tabaccai e farmacisti sono aumentate nell'ultimo periodo, ma la squadra Mobile ci sta lavorando».Dall'analisi è emerso che l'80 per cento delle farmacie è video sorvegliata, internamente ed esternamente, e la gran parte è collegata alle centrali operative di polizia e carabinieri nonché agli istituti di vigilanza privati. Moltissime farmacie sono dotate del sistema antirapina, ovvero la segnalazione immediata alle centrali operative delle forze dell'ordine tramite l'attivazione di una pulsantiera. Le finalità dell'incontro erano quelle di condividere le recenti ed efficaci modalità di controllo offerte dalle nuove tecnologie, come gli impianti nebbiogeni che analogamente ai sistemi antincendio emettono polvere in concomitanza di una rapina. Preziosi i suggerimenti e i consigli da attuare per la tutela di chi lavora in farmacia e dell'utenza, mentre si è effettuata anche la fotografia della situazione attuale con la condivisione delle strategie messe in atto dalle forze dell'ordine finalizzate alla tutela della cittadinanza. Nello specifico, per le farmacie si è parlato non solo delle rapine, ma anche dei furti notturni e del taccheggio diurno. Da sottolineare il rinnovo del protocollo già in essere sulle immagini di videosorveglianza che arrivano direttamente nelle centrali operative del 113 e del 112, il che consente di definire la flagranza di reato anche quando il rapinatore venga arrestato successivamente all'evento criminale. Grande importanza è stata data, infine, alla proposta di riedizione dei corsi di formazione a cura delle forze dell'ordine rivolti ai farmacisti e agli operatori della farmacia affinché vengano messe in atto tutte le corrette procedure in ambito preventivo e in caso di rapina. «Esprimo la mia soddisfazione per la tempestività della convocazione del Comitato», ha detto Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona. «Dimostra la grande attenzione da parte del prefetto e delle forze dell'ordine verso la sicurezza della farmacia poiché ci si rende contro e si apprezza il lavoro svolto dalle farmacie territoriali di giorno e di notte, in qualità di presidio socio sanitario indispensabile alla popolazione». «Rafforzare la sicurezza all'interno delle farmacie significa offrire non solo un ambiente di lavoro più garantito per i farmacisti e tutti gli operatori», dice Massimo Martari, presidente dell'ordine dei Farmacisti, « anche assicurare un ambiente più protetto alle decine di migliaia di persone che ogni giorno varcano la soglia delle farmacie dell'intera provincia». Tra gli argomenti del Comitato anche il decoro e il degrado del Liston: «Vogliamo fare in modo che tutto sia pronto per la stagione areniana e che non ci siano elemnti di disturbo nel salotto della città», ha concluso Mulas.oA.V.COPYRIGHT IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 04/06/2016 7 03/06/2016 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lavoro e Professioni Brindisi. La scuola va in farmacia. Ordine e Istituto tecnico siglano convenzione per stage di orientamento L'obiettivo è agevolare le scelte professionali degli studenti mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. I tirocinanti saranno ospitati nelle farmacie private, nelle farmacie comunali, nelle farmacie ospedaliere, nelle parafarmacie e presso i distributori intermedi. Ogni stage durerà 40 ore. La convenzione 03 GIU - Con l'approvazione del Consiglio dell'Ordine del 12 maggio è stata sottoscritta tra l'Ordine dei Farmacisti della provincia di Brindisi e L'Istituto Tecnico settore Tecnologico- Liceo delle Scienze Applicate - Liceo Quadriennale, IISS E. Majorana di Brindisi una convenzione scuola-azienda per lo svolgimento di stage presso le farmacie. "L'alternanza Scuola Lavoro", questo il titolo del progetto, è "uno strumento che offre a tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado l'opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati e pubblici", spiega il presidente dell'Ordine dei farmacisti, Gabriele Rampino. Gli studenti-tirocinanti saranno ospitati nelle farmacie private, nelle farmacie comunali, nelle farmacie ospedaliere, nelle parafarmacie e presso i distributori intermedi. Le strutture ospitanti, che aderiranno all'iniziativa, accoglieranno gli studenti per un numero di ore pari a 40 per ogni alunno, nel periodo compreso tra giugno- luglio di ogni annualità. "La convenzione - spiega ancora Rampino - è stipulata al fine di agevolare le scelte professionali dei beneficiari mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi, il tutto in attuazione del Progetto 'Alternanza Scuola Lavoro'. Le assicurazioni INAIL e responsabilità civile sono a carico della scuola". 03 giugno 2016 © Riproduzione riservata IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 04/06/2016 8 SANITÀ NAZIONALE 5 articoli 04/06/2016 Pag. 21 diffusione:46194 tiratura:92212 Gli utili delle aziende biotech seguono la crescita demografica GIANPAOLO NODARI* Siamo giunti al secondo appuntamento delle sei puntate in cui J. Lamarck, società di consulenza finanziaria specializzata nel settore biotech, cerca di esaminare in dettaglio i fattori chiave che motivano l'investimento in quello che consideriamo il megatrend delle biotecnologie. Dopo aver esaminato l'impatto della decodificazione del genoma umano avvenuta nel 2000, che di fatto ha dato il via alla rivoluzione biotecnologica, parliamo oggi di un altro elemento rilevante, ovvero quello rappresentato dall'evoluzione demografica. Si parla da tempo nei Paesi occidentali del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione, un trend che pare destinato a mantenersi ed accentuarsi nel corso dei prossimi anni. Risulta intuitivo che l'aumento della popolazione anziana comporti un incremento dei costi sanitari pro capite. È infatti uno dei temi d'investimento più interessanti nei settori biotecnologico e della salute. Dall'inizio del Novecento l'età media si è notevolmente innalzata, grazie soprattutto ad abitudini alimentari più sane, lavori meno usuranti, maggior igiene e progressi della scienza medica. All'inizio del secolo l'aspettativa di vita era intorno a 46-47 anni per gli uomini e 49 anni per le donne, età che oggi consideriamo tutti come la «mezza età». Nel corso di un secolo, l'età media è via via cresciuta fino a raggiungere i 74-75 anni per gli uomini e gli 80 anni per le donne. L'ultimo ventennio è stato caratterizzato da due innovazioni rivoluzionarie che hanno cambiato per sempre il concetto di terapia farmacologica: le nuove scoperte sul genoma e i farmaci biotecnologici. Queste scoperte hanno permesso di mettere a punto strumenti diagnostici e test predittivi capaci di individuare precocemente le malattie da curare (in uno stadio meno avanzato rispetto a prima, il che permette tempi di cura e di recupero più brevi e soprattutto una minore mortalità) contribuendo a un ulteriore prolungamento della vita. Secondo il report «Invecchiamento e Salute» presentato dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), entro cinque anni la popolazione anziana supererà quella dei bambini al di sotto dei 5 anni e, nel 2050, gli over 60 passeranno dagli attuali 900 milioni a quasi 2 miliardi di individui. Inoltre, secondo l'OCSE, nel 2018 la spesa farmaceutica mondiale potrebbe crescere del 30% rispetto a quella di 5 anni prima (2013) raggiungendo i 1.300 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo che potrebbe arrivare a toccare il 7%. Nei prossimi anni dunque, tutti i Paesi con economie e welfare sviluppati vedranno trend di spesa sanitaria fortemente crescenti. Basta pensare che gli anziani assumono in media il doppio dei medicinali rispetto a ventenni e trentenni per avere un'idea della portata di questo fenomeno. I trattamenti delle malattie croniche dovute all'invecchiamento agiranno come driver significativo nel determinare l'aumento della domanda di medicinali nei mercati maturi mentre la crescita della popolazione, unita ad un miglior accesso alle cure, guiderà la crescita della domanda di farmaci nei mercati emergenti. Sostenuta da queste tendenze demografiche e dall'approvazione di nuovi prodotti biotech, più efficaci e migliorativi della qualità di vita dei pazienti, la crescita degli utili di numerose società biotecnologiche subirà una forte accelerazione. Società come Biogen, che sta sperimentando una cura molto promettente contro l'Alzheimer, o Incyte, che ha richiesto l'approvazione di un farmaco innovativo per l'artrite reumatoide, saranno le Microsoft o Apple di questo secolo. I prossimi saranno dunque gli anni delle biotecnologie perché, oltre all'aspetto demografico, il settore ha successo per una serie di motivi: l'abbondanza di farmaci innovativi in sperimentazione, la qualità dei nuovi farmaci, la crescente approvazione di nuovi ritrovati e la trasformazione del settore farmaceutico tradizionale. Di questo e di altri aspetti parleremo nelle prossime puntate. * Amministratore delegato di J. Lamarck Foto: Gianpaolo Nodari SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il commento di J. Lamarck 04/06/2016 Pag. 44 N.24 - 4 giugno 2016 diffusione:235392 tiratura:313341 Ho la ricetta per la cannabis Le "canne" e le piantine sul terrazzo non c'entrano niente. Da agosto arriveranno in farmacia anche da noi i primi medicinali a base di marijuana made in italy. e già crescono le speranze (dei malati) e i dubbi di alcuni medici Emanuela Zuccalà foto di Pietro Chelli Grazie ai loro software per tracciare ogni singolo grammo, Jessica Billingsley e Amy Poinsett da Denver, Colorado, sono entrate nella top-20 di Fortune delle imprenditrici più promettenti d'America. Inventandosi un cerotto antidolorifico, Nicole Smith oggi possiede un'azienda farmaceutica da cento milioni di dollari. Da una piccola produzione artigianale di biscotti, Julie Berliner è arrivata a sfornare 45 mila dolci a settimana e, con un fatturato in crescita del trecento per cento, è pronta a eguagliare la più nota Krystal Kitahara, reginetta californiana di snack e salse. Che cos'hanno in comune le ricette del successo di queste rampanti businesswomen d'oltreoceano? L'ingrediente base: la marijuana. Sono quattro gli Stati a stelle e strisce, più il Distretto di Columbia, ad aver legalizzato la cannabis come droga ricreativa, e altri venti la ammettono per scopi terapeutici. Nonostante i persistenti divieti federali che complicano le transazioni bancarie, il nuovo e variegato settore della canapa - coltivatori, intermediari, studi legali dedicati, produttori di food e farmaci registra dati di vendita letteralmente da sballo: tra i 3,5 e i 4,3 miliardi di dollari previsti per fine 2016 (con una crescita annuale del 17-26 per cento, secondo la rivista specializzata Marijuana Business Daily ), che nel 2020 potrebbero impennarsi fino a 11 miliardi. Sono oltre trecento le start up spuntate solo nel 2015 e, se in altri campi le donne occupano meno del venti per cento dei posti di comando, la piazza dei cannabinoidi leciti le vede a capo del 36 per cento delle società, compresa la National Cannabis Industry Association. La sua vice-direttrice Taylor West, veterana della comunicazione, ammette: «È il lavoro più eccitante e istruttivo che abbia mai svolto. In confronto alla crescita di qualsiasi altro business, qui gli anni vanno calcolati come quelli dei cani: uno equivale a sette». e in italia, scoppierà mai una simile febbre dell'"oro verde"? Chissà. Di certo, non a breve. Sulla legalizzazione della cannabis "ricreativa", un disegno di legge bipartisan potrebbe approdare in aula alla Camera entro giugno - sostengono i più ottimisti - ma è sicuro che non avrà iter facile. L'uso terapeutico invece, fra alterne vicende e progressivi distinguo, è previsto dal 2007, seppure senza spiragli per l'apertura di un mercato poiché, almeno fino a ieri, i farmaci erano importati dall'Olanda. Ma c'è una novità alle porte: in agosto, lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze inizierà a commercializzare i primi prodotti a base di cannabis made in Italy, accessibili rigorosamente con ricetta medica - come già avviene per i medicinali olandesi - e per precise patologie. Nessun via libera al mercato libero, dunque, né tanto meno alle piantine in terrazzo, ma per chi si cura con i cannabinoidi qualcosa potrà cambiare. «Il prezzo, che oggi è attorno ai 21 euro al grammo, con i farmaci italiani s'abbatterà di molto» annota Paolo Poli, presidente della Società italiana ricerca cannabis (Sirta) e pioniere delle terapie con questa sostanza. Finora s'è dimostrata utile contro certi sintomi della sclerosi multipla e della Sla, nella terapia del dolore, nel ridurre la nausea da chemioterapia, nello stimolare l'appetito ai malati di tumore e di Aids. «Ma attenzione: la ricerca deve percorrere ancora molta strada» precisa Poli, che intanto ha trattato 1.500 pazienti con buoni risultati, soprattutto nei casi di fibromialgia, per cui particolari dosaggi sono riusciti a rimpiazzare psicofarmaci e cortisone. «Qualcuno afferma che si possa guarire persino il tumore» aggiunge «ma non c'è evidenza scientifica. Il problema è che in Italia non si stanziano fondi per studi clinici seri sulla cannabis». Anche Diego Centonze, ordinario di Neurologia all'Università romana di Tor Vergata e membro dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), mette in guardia dalle beatificazioni: «Talvolta le aspettative dei pazienti sono eccessive» dice. «Nella sclerosi multipla, che in Italia colpisce 70 mila persone, funziona solo contro sintomi specifici, per esempio la spasticità». Lo sdoganamento a fini curativi della droga leggera per eccellenza non ha però dissipato riluttanze e ostacoli: «Il personale sanitario ha paura di trattare con questi farmaci» sostiene Antonella SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cure stupefacenti 04/06/2016 Pag. 44 N.24 - 4 giugno 2016 diffusione:235392 tiratura:313341 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Soldo dei Radicali Italiani e dell'Associazione Luca Coscioni, con cui ha curato il libro La cannabis fa bene, la cannabis fa male per orientare nella burocrazia di ricette e rimborsi. «Solo 11 Regioni hanno normative sui rimborsi, e alla nostra associazione arrivano parecchie segnalazioni su medici di base che rifiutano la prescrizione perché le Asl non li hanno adeguatamente informati. Una signora di 70 anni, affetta da sclerosi multipla, mi ha riferito le parole del suo dottore: "Non mi fido a darle la ricetta, vada a cercare la marijuana in strada". C'è chi, non trovando altre vie, ha dato decine di migliaia di euro agli spacciatori». è ciò che ammette di fare da qualche anno Alessandro Raudino, 33enne di Siracusa che soffre di una particolare forma di sclerosi multipla: «Il chemioterapico che assumevo dava troppi effetti collaterali» racconta «così, dopo essermi informato, ho chiesto ai medici un farmaco a base di cannabis. Ho ricevuto dei no secchi e, da allora, compro marijuana al mercato nero e la fumo con un vaporizzatore. Il mio deficit è nettamente migliorato, si vede dai referti». Sebbene i principi attivi, quando fumati da un narghilé o da uno spinello, non abbiano alcuna efficacia pari alle medicine con precise composizioni, Raudino dice di aver ritrovato pure la voglia di vivere, e con la sua associazione "Cannabis Cura Sicilia" gira gli ospedali invitando i medici ad approfondire il tema. Conscio che l'America, quella quell'oro verde, rimanga per ora più sfocata di un miraggio. 17-26% La crescita annua del mercato della cannabis legale negli Usa 11 miliardi di dollari i dati di vendita previsti per il 2020 36% Le aziende del settore guidate da donne "Il prezzo con i farmaci italiani s'abbatterà di molto. Ma attenzione: la ricerca deve percorrere ancora molta strada" (Paolo Poli, della Società ricerca cannabis) 11 Regioni italiane hanno legiferato sulla cannabis terapeutica "Alla nostra associazione arrivano parecchie segnalazioni su medici che rifiutano la prescrizione perché non bene informati" (Antonella Soldo dei Radicali Italiani) 21 euro Il prezzo attuale, al grammo, dei farmaci a base di cannabis 5 , 93 euro Il costo di produzione al grammo della cannabis made in Italy che sta per arrivare in farmacia Foto: A destra, Julie Berliner: la sua azienda sforna circa 45 mila dolci al cioccolato arricchito di cannabis. Le foto del servizio riprendono imprenditrici americane che guadagnano sfruttando legalmente la marijuana. Foto: Jessica Billingsley e Amy Poinsett, fra le imprenditrici più promettenti d'America, grazie al loro cerotto alla marijuana. Foto: In alto, Bonni Goldstein, direttore del CarnaCenters di Los Angeles, dove studia gli effetti curativi della marijuana. Qui sopra, Ophelia Chong, fondatrice del più grande archivio fotografico dedicato alla cannabis. Foto: Krystal Kitahara, fondatrice di YummiKarma, mangia le sue patatine alla cannabis sul lungomare di Santa Monica. 04/06/2016 Pag. 130 N.24 - 4 giugno 2016 diffusione:235392 tiratura:313341 Pillole e sciroppi: dove vanno a fi nire? Elena Meli Chi smaltisce pillolee sciroppi avanzatio scaduti in maniera corretta? Solo quattro cittadini su dieci, secondo l'Associazione persone con malattie reumatiche ( apmar.it ): i più li buttano in pattumiera. «Eppure contaminano l'ambiente, soprattutto le acque; oltrea quelli chefi niscono nella spazzatura, ci sono anche i medicinali che eliminiamo ancora attivi dall'organismo» spiega Antonella Celano, presidente Apmar. «L'Osservatorio sull'impiego dei farmaci segnala un abuso, in particolare antinfi ammatori e antibiotici. Inoltre, il 70 per cento degli italiani non controlla se ha già un farmaco in casa prima di farsene prescrivere uno nuovo: gli scarti aumentano e vengono smaltiti senza cautele, con alti rischi ambientali».I principi attivi dispersi in suoloe acque possono ancora esercitare il loro effetto, con conseguenze per vegetali, animali e umani. Per questo Apmar, con Aifa ( agenziafarmaco. gov.it ), lancia Green Health, campagna informativa per uso, conservazione e smaltimento consapevoli. «La regola è una: i medicinali vanno buttati solo nei contenitori davanti alle farmacie, dopo aver tolto confezione di carta e blister di plastica o metallo. Nel dubbio, meglio chiedere al farmacista». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE&AMBIENTE 04/06/2016 Pag. 1 N.23 - 4 giugno 2016 tiratura:40000 Il mercato della cannabis fa boom, e a dominarlo sono le imprenditrici MARIA TERESA COMETTO NEW YORK . La marijuana è diventata un business da 5,4 miliardi di dollari l ' anno negli Stati Uniti, destinati a salirea 6,7 nel 2016. Tre annifa ne valeva solo 1,5 di miliardi. E secondo un recente rapporto del Marijuana Business Daily , la principale rivista del settore, entro il 2020 il mercato legale, incluso l ' indotto e il gettito fiscale, toccherà quota 44 miliardi. Il che significa che ogni dollaro speso in cannabis ne genererà altri tre per l ' economia. A fare decollare gli affari sono state soprattutto le donne. Tanto che quella della cannabis è l ' unica industria in cui a dominare sono le imprenditrici. Come mai? Loabbiamo chiesto alla " Reginadella cannabis di Beverly Hills " : così il New York Times ha soprannominatoCheryl Shuman,55anni,una dellecinquepiù potenti donne in questo settore secondo Fortune . «È semplice», risponde dalla sua villa la fondatrice del Beverly Hills Cannabis Club, «abbiamo iniziato il movimento delle donne per la cannabis con unacampagna di rebranding diquesta pianta, che è giàfemmina di per sé. Mi sonoispirata a Pauline Sabin che negli anni Trenta guidò un piccolo gruppo di donne dell ' alta società nella battaglia, vinta, per abolire il proibizionismo dell ' alcool». Dal 1996, quando la California - per prima fra gli stati Usa - ha legalizzato l ' uso della marijuana per uso medicale, la percezione pubblica di questa drogaha davvero iniziato atrasformarsi completamente. Gli hippies che si fanno le canne hanno smesso di essere l ' immagine automaticamente associata alla cannabis. Adesso sono le Moms for Marijuana (Mamme per la Marijuana) a battersi per la legalizzazione in tutta l ' America. «Prima del ' 96 le donne erano il gruppo più difficile daconvincere, laloro parolad ' ordine era Just Say No ,semplicemente dì no alladroga», racconta Allen F. St. Pierre, direttore di Norml, organizzazionea favoredella cannabislibera,«poi hannocominciato ad accettare la marijuana come medicina e adesso pensano che comunque il suo consumo non è qualcosa per cui devi andare in prigione». E dopo la California, altri 23 Stati ne hanno de-criminalizzato il consumo per scopi curativi. segue alle pagine 2 e 3 n Quattro Stati - Colorado, Washington, Alaska e Oregon consentono anche l ' uso puramente ricreativo della cannabis. Ma chiunque sia stato a Venice, la comunità sull ' oceano vicino a Los Angeles, sa che anche là la marijuana è praticamente libera: lungo la passeggiata ci sono decine di " farmacie " davanti alla quali i " buttadentro " ti offrono le canne insieme a un certificato medico secondo cui ne hai bisogno. Il numero di Stati dove la cannabis è libera per uso medicale è comunque destinato a crescere presto, visto che secondo i sondaggi ben l ' 81% degli americani è a favore della legalizzazione a scopi curativi. Shuman aveva iniziato a fumare spinelliproprio nel ' 96per combatterel ' an sia e lo stress legati alle sue precedenti iniziative imprenditoriali. Lei è a favore dell ' usodella cannabisper curareanche i bambini,mentre non è d ' accordocon il lasciare i minorenni fumare gli spinelli per lo sballo. «I miei figli non l ' hanno mai fatto», precisa, «mia figlia Aimee, che è vicepresidente della nostra azienda familiare, ha usato la cannabis solo a 30 anni, mentre stavamo filmando un servizio conla retetelevisiva ABC:i produttorile hannochiesto seaveva maifumatola drogaequandolei harispostodi no, l ' hanno invitata a farsi uno spinello per la prima volta davanti alla telecamera per documentare l ' effetto. Lei ha accettato eha raccontatopoi chela cannabis l ' ha aiutataa calmarei nervidurante le riprese». Nata a Buena Vista, in una zona rurale dell ' Ohio, Shuman fin dai 16 anni aveva mostrato un gran fiuto per gli affari e per la capacità di usare i media: aveva cominciato facendo la tele-venditrice di buoni-sconto, poi dopo essersi trasferita a Los Angeles aveva avuto successo con un servizio di occhiali personalizzato. Nel 2006 la svolta: scoperto di avere un tumore alle ovaie e falliti tutti gli altri trattamenti, Shuman ha cominciato a curarsi con alte dosi di olio dimarijuana, o almenocosì sostiene lei. «In tre mesi sono riuscita a tornare alla mia vita normale», dichiara. «Dopo quella mia esperienza, mi sono resa conto di avere l ' obbligo di educare il pubblico sulla marijuana, spiegando che si tratta di un farmaco efficace per molte malattie e che SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato donne in erba 04/06/2016 Pag. 1 N.23 - 4 giugno 2016 tiratura:40000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato è stata usata così da migliaia di anni». Oltre al cancro, la sindrome di Dravet, l ' autismo, l ' epilessia sono alcuni dei disturbi citati da Shuman, per i quali la cannabis può avere effetti benefici, grazie al cannabidiolo (CBD), uno degli elementi di questa pianta. Mentre il THC o tetraidrocannabinolo è il principio attivoche provoca lo " sballo " . Alcuni coltivatori stanno ingegnerizzando la pianta per minimizzare quest ' ultimo e massimizzare il contenuto medicinale. L ' azienda israeliana Tikun Olam, per esempio, sostiene di aver già creato la prima pianta ricca di CDB esenza THC,quindi senzaeffetti allucinogeni. E proprio Israele è considerata all ' avanguardia nel mondo per la ricerca sulla cannabis a uso medicale: per questo alcuni dottori americani ci vanno a svolgere studi che sono ancora vietati in America. Il più famoso è Alan Shackelford, un medico di Denver, Colorado, diventato celebre per essere riuscito a curare una paziente, Charlotte Figi, affetta da gravissime crisi epilettiche con una variante di cannabis ad alto contenuto di CDB, soprannominata subito " C h a rlotte ' s Web " . Ora Shackelford collabora con l ' azienda israeliana One World Cannabis (Owc) Pharmaceutical Research,che hauna sedelegale in Delaware ed è quotata sul mercato americano Otcqb ( over-the-counter ). Il potenziale curativo della marijuana è quello che interessa anche un ' ita liana che sta entrando in questo business, la scrittrice Tiziana Rinaldi Castro. Nata nel 1965 a Sala Consilina (Salerno) e trasferita a New York 27 anni fa, Tiziana sta recuperando una fattoria inColorado per farne unritiro per gli artisti,con annessauna piantagione dicannabis. «Iosono totalmenteestranea alla cultura dello sballo da droga», ci tiene a precisare, «però sono affetta da epilessia minore, una delle malattie per le qualila cannabis può avereun effetto benefico. Purtroppo questa pianta è sempre stata demonizzata e per questo sono stati fatti pochi studi scientifici sui suoi effetti». Rinaldi Castro partecipa a WomenGrow, uno dei maggiori network di u donne impegnatenel settore.«All ' ul tima riunione ho notato la presenza di molte donne di colore», racconta, «la interpreto come una sorta di riscossa delle minoranze: da occasione di oppressione, il motivo per cui tanti neri sono in prigione, la marijuana sta diventando invece una opportunità di guadagno onesto per loro». Secondo lei non si tratta di una nuova corsa all ' oro. «Non è selvaggia e senza regole, ci sono leggi che regolano in modo preciso l ' uso della marijuana», dice Tiziana, «però un paragone con il Far West ci sta: come attornoaicercatori d ' oro si era sviluppata un ' intera, florida economia, dagli alberghi aibordelli, cosìadesso ilbusiness della marijuana è aperto a tutte le professioni. Non ci lavorano solo le donne che coltivano la pianta, ma anche quelle che si occupano di amministrazione, farmaceutica, cucina, accessori e così via». L ' ultima arrivata fra le imprenditrici americane del Pot Business è l ' attrice Whoopi Goldberg, che due mesi fa ha lanciato l ' azienda Maya & Whoopi insieme a Maya Elizabeth, un ' esperta del settore. Vende (solo in California) prodotti dedicati alle donne, in particolare per alleviare i dolori da crampi mestruali: una crema da spalmare sulla pancia, un olio da prendere a gocce sotto la lingua, sali da bagno per rilassarsi e persino una specie di nutella alla cannabis. La stessaGoldberg hada temporivelato di fare uso della marijuana per combattere i mal di testa causati da un glaucoma. Così ha pensato che gli stessi benefici potessero averli le donne che soffrono di dolori mestruali, comprese le sue nipotine. Da 1,5 a 5,4 miliardi di dollari in due anni (+ 260%): un simile boom significa che il business della marijuana è in una Bolla speculativa? In comune con il clima degli anni Novanta c ' è il proliferare di startup impegnate in questo settore: ce ne sono 458 negli Usa (al 4 marzo 2016) secondo AngelList, una piattaforma online che mette in contatto imprenditori e investitori; e la loro valutazione media è 3,5 milioni di dollari. Operano anche alcuni fondi di investimento specializzati sulle aziende che fanno business con la marijuana. Uno dei maggiori è gestito da una giovane donna, Emily Paxhia, insieme al fratello Morgan: si chiama Poseidon Asset Management, ha sede a San Francisco e ha in portafoglio oltre 25 società focalizzate sulla cannabis, da quelle che la coltivano a quelle che sviluppano tecnologia per quest ' industria. Una bolla c ' è nelle valutazioni degli appezzamenti di terra convertibili in piantagioni di cannabis: nel deserto californiano vicino ad Adelanto i prezzi sono passati dai 50-90 centesimi di dollaro per piede quadrato a 12-14 dollari, un rialzo del 14 mila per cento in dieci anni. Le valutazioni di molte startup che fanno affari con la cannabis si sono invece già sgonfiate dai massimi 04/06/2016 Pag. 1 N.23 - 4 giugno 2016 tiratura:40000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato raggiunti con l ' entusia smo della prima ondata di legalizzazioni. Il Marijuana Index, l ' indice delle società del settore quotate sui mercati americani Otc ( over the counter ), ècrollato da 200 a70 punti nell ' ultimo anno, un calo del 65%. Ma Shuman nonsembra preoccupata nemmeno un poco. «Il Pot Com Boom è reale ed è qui», esclama con entusiasmo. «E stiamo entrando nella fase Cannabis 3.0 con grandi opportunità di investimenti, business e carriera per tutti. Ricevo in continuazione telefonate da celebrities , giocatori di football e baseball, imprenditori che vogliono entrare ora, al più presto, in questa industria. La cannabis non solo cura le malattie, ma può guarire le economie in tutto il mondo con il fatturato che genera». Si sente davvero l ' eco dell ' euforia irrazionale delle dot.com nei discorsi di Shuman. Ma è anche vero che nei soli Stati Uniti le tasse derivate da un ' industria " matura " della marijuana potrebbero arrivare a 28 miliardi di dollari l ' anno secondolestimedella Tax Foundation. La " Regina della Cannabis " fa la consulente per fondi d ' i n v e s t i m e nto con un patrimonio totale di 100 milioni di dollari. «Vengono da f amily office (gli ufficiche gestiscono i patrimoni familiari, ndr ) con miliardari che preferiscono stare dietro le quinte», spiega lei, «abbiamo investito in farmacie che dispensano marijuana, società di servizi tecnologici per questa industria, terreni dove sviluppare hotel e spa focalizzati sul tema cannabis». La stima di 44 miliardi di dollari l ' anno di fatturato della Pot-Economy negli Stati Uniti entro il 2020 in effetti comprende tutto l ' i n d o tto, non solo la vendita legale della marijuana: ci sono gli edible , i cibi contenenti cannabis come biscotti, cracker, pretzel; i prodotti per la cura della persona come shampo e creme di bellezza; l ' abbigliamento, con le T-shirt e felpe con disegni ispirati a questa pianta; i portacenere ei vaporizzatori;il pagamento di diritti e tasse; la nascita di nuove società; gli investimenti nel real estate degli Stati coinvolti. Shuman mi rivela che ha investitori anche dall ' Italia, ma non può farmi i nomi. Sta organizzando un tour di presentazioni nel nostro Paese il prossimo luglio. «Vorrei che alcuni dei miei prodotti - come gli accessori e i capi di vestiario - fossero made in Italy», sospira. L ' oggetto più di lusso che sta disegnando è un vaporizzatore d ' oro, magari con qualche diamante. Infine Shuman mi invita a immaginare quanto sarebbe bello «avere un ' elegante cena con cinque deliziosi tipi diversi dimarijuana da assaggiareepoiandare inunaspadovefumare l ' erba in totale relax». Il che è uno dei programmi del suo Beverly Hills Cannabis Club. Un vero sballo. u NEGLI STATI UNITI FONTE: The State of Legal Marijuana Market 2015 Foto: CHERYL SHUMAN Foto: u NEL MONDO FONTE: ELABORAZIONE pagina99 Foto: MATT NAGER / REDUX / CONTRASTO P R O F E SS I O N I In copertina, la " regina della cannabis di Beverly Hills " , Cheryl Shuman, con la figlia Aimee. Qui sopra, le fondatrici di Cannabrand , Olivia Mannix, seconda da sinistra e Jennifer DeFalco, ultima a destra, insieme a delle amiche mentre fumano uno spinello. Cannabrand è la prima agenzia di marketing del Colorado a occuparsi soltanto di prodotti e servizi legati alla cannabis 04/06/2016 Pag. 12 N.23 - 4 giugno 2016 tiratura:40000 più gettito e Pil in crescita perché legalizzare la cannabis n Entro la fine di agosto sarà pronta la prima marijuana per uso terapeutico coltivata in Italia. A produrla sarà lo Stato, attraverso l ' Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, l ' unico ente, insieme al Consiglio della ricerca e sperimentazione in agricoltura (Cracin) di Rovigo, autorizzato a coltivarla: 2.400 barattoli in tutto, destinati alle farmacie autorizzate disseminate su tutto il territorio nazionale. Solo la prima fase di una progetto pilota che si concluderà a fine anno e che a regime, entro il 2017, porterà la produzione destinata al mercato interno a 100 chilogrammi l ' anno, 50 simili al Bediol, l ' altra metà al Bedrocan, i due preparati a base di cannabis più usati a livello mondiale. E dire che in Italia la vendita di cannabis in farmacia, dietro prescrizione medica, è consentita fin dal 2013. Finora la marijuana commercializzata legalmente nel nostro Paese è stata tutta importata dall ' Olanda, tramite quattro società autorizzate dal ministero della Salute che provvedono anche alla distribuzione alle farmacie che ne fanno richiesta. La normativa varia da regione a regione e dove non è previsto il rimborso da parte del servizio sanitario il costo rimane a carico del paziente: in media si va dai 22 ai 35 euro al grammo. Prezzi ancora troppo elevati per molti, ma destinati a scendere, visto che il ministero ha fissato a 5,93 euro al grammo la somma destinata all ' acquisto della cannabis di cui è autorizzata la coltivazione in Italia. Ma quanto potrebbe valere questo tipo di business in Italia? Nel 2014 uno studio di Coldiretti ha stimato in 1,4 miliardi il mercato potenziale della cannabis per uso terapeutico nel nostro Paese e in 10 mila i nuovi posti di lavoro che potrebbero essere creati tra produzione, commercializzazione e indotto. Una stima per difetto, dal momento che si riferiva alla possibilità di estendere la coltivazione, destinata, oltre che al mercato interno, anche all ' export, a soli mille ettari di serre in disuso già esistenti nel nostro Paese. Con ogni probabilità una vera e propria liberalizzazione, sul modello americano, porterebbe a stime di gran lunga superiori. Almeno stando ai numeri del mercato legale statunitense riportati nel servizio di apertura di Maria Teresa Cometto: in appena due anni, tra il 2013 e il 2015, il business legato alla sola vendita di cannabis, grazie anche al fiuto per gli affari di imprenditrici come Cheryl Schuman, è passato da 1,5 a 5,4 miliardi di dollari (più 260%). Per non parlare degli effetti benefici sul gettito fiscale potenziale di una liberalizzazione totale, incluso il mercato per uso ricreativo. Lo Stato del Colorado - che ha liberalizzato nel 2012 e che conta appena 5 milioni di abitanti - tra tasse, imposte e licenze sul commercio della marijuana ha incassato 60,1 milioni di dollari nel 2014 e altri 74,4 milioni nel 2015. Tanto da potersi permettere di rimborsare la metà circa degli importi ricevuti ai propri cittadini. Fatte le debite proporzioni, Ferdinando Ofria e Piero David, due docenti di Politica economica dell ' Università di Messina, in un recente studio pubblicato su lavoce.info hanno calcolato che la liberalizzazione delle droghe leggere, tra minori spese e maggiore gettito fiscale, comporterebbe per l ' Italia benefici stimabili tra i 5,8 e gli 8,5 miliardi di euro l ' anno. E in un report del 2014 gli stessi studiosi, insieme al collega Mario Centorrino, avevano stimato che la legalizzazione potrebbe produrre «un aumento percentuale del Pil " ufficiale " annuo italiano tra l ' 1,20 e il 2,34 per cento». Nulla rispetto ai vantaggi complessivi che una eventuale liberalizzazione potrebbe portare all ' intera economia nazionale. Secondo un ' altra ricerca, pubblicata lo scorso marzo sul Marijuana Business Daily , la principale pubblicazione del settore negli Stati Uniti, l ' attuale mercato legale vale negli Usa, incluso l ' indotto e il gettito fiscale per gli Stati interessati, tra i 14 e i 17,2 miliardi di dollari. E di qui al 2020 le stime prevedono una crescita del giro d ' affari compresa tra i 24,4 e i 44 miliardi. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/06/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COPERTINA VITA IN FARMACIA 6 articoli 04/06/2016 Pag. 4 Ed. Genova diffusione:234691 tiratura:339543 MICHELA BOMPANI UNA super-Asl della Liguria: nasce A.Li.Sa, l'Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria. Si tratta del primo atto della riforma della Sanità dell'assessora regionale Sonia Viale. «Dipendente direttamente dalla giunta, la nuova Azienda sanitaria ligure non cancella le cinque Asl esistenti, ma le riforma ponendo fine alla realtà attuale, delle "cinque repubbliche"», mette in chiaro. Pone fine, cioè, alla coesistenza di cinque Asl disarticolate tra di loro, secondo Viale. «Unifichiamo i costi e li razionalizziamo - spiega il presidente della Regione, Giovanni Toti - quel risparmio di denaro, ora sprecato, che ci permetterà di mantenere la sanità ligure, nonostante i tagli, agli stessi livelli di adesso». «Ci siamo posti il problema se fare un'azienda unica - spiega - ma abbiamo ascoltato i territori e questo è l'assetto migliore che abbiamo studiato insieme. Alisa entrerà in funzione il 1° ottobre, eliminerà gli sprechi senza tagliare servizi ai cittadini». Il 30 settembre, invece, scomparirà Ars, l'agenzia regionale sanitaria. Dipenderà direttamente dalla giunta, Alisa, e avrà al suo interno la centrale unica acquisti: «Sarà unica per tutte le Asl», dice Viale. Asl 1,2,3,4,5 rimarranno operative, con l'organigramma attuale: «Fondamentali, per il loro legame con il territorio - ribadisce l'assessora - se dovevamo razionalizzare procedure e acquisti, uniformandoli e unificandoli, cosa che farà Alisa, non potevamo però perdere il legame che le Asl garantiscono con i diversi territori e le diverse esigenze dei cittadini, cui così rispondiamo davvero». Ars, secondo l'assessora Viale, non funzionava: Alisa invece porterà quell'uniformità di procedure e standard finora mancati al territorio ligure. Alisa, spiega Viale, «potrà programmare, finanziare, redigere contratti con erogatori privati, possibilità fino ad oggi impraticabile di fatto. E poi guidare i controlli e procedere all'accreditamento di privati, alzando i livelli di qualità. Gestirà in modo omogeneo, tra tutte le Asl, le risorse umane, la comunicazione, la qualità, gli immobili e gli acquisti». Nella fase attuativa, Alisa sarà guidata da un commissario: poi sarà organizzata con un direttore regionale, un direttore sanitario e un direttore amministrativo. Le Asl, poi, manterranno la propria struttura organizzativa, anche se ci sarà un rinnovamento dei direttori generali: «Ricorreremo per qualche tempo, in qualche caso, ai commissari, per riallineare e rendere contemporanee le nomine dei nuovi direttori», spiega Viale. Da Alisa dipenderanno dunque, oltre alle cinque Asl territoriali, anche gli Irccs San Martino e Gaslini, il Galliera, l'Evangelico, e tutto il sistema del privato accreditato che la riforma dovrebbe organizzare. La delibera che istituisce la nuova Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, varata ieri dalla giunta Toti, approderà in consiglio regionale, «e dovrebbe essere approvata entro l'estate, così da diventare operativa in autunno», indica Viale. Da settembre, poi, comincerà l'iter il Testo Unico della Sanità, ovvero la riforma vera e propria del sistema sanitario ligure, «sarà articolata in 170 articoli, riorganizza del tutto i distretti sanitari e sociosanitari,istituisce nuovi controlli sugli accrediti, declinerà l'integrazione ospedale territorio e Asl», annuncia Viale, «e la approveremo entro la fine dell'anno», scandisce il presidente Toti. "Alisa" entrerà in funzione il primo ottobre: "Eliminerà gli sprechi senza tagliare servizi ai cittadini" Gestirà in modo omogeneo, tra tutte le Asl, le risorse umane la comunicazione, gli immobili, gli acquisti SONIA VIALE ASSESSORA SANITÀ Foto: LA POLEMICA Comune e Regione rivendicano entrambi il "patto d'area" di via Venti settembre VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sanità , nasce l'azienda unica ma non cancella le vecchie Asl 04/06/2016 Pag. 46 Ed. Alessandria diffusione:170497 tiratura:245377 La pensione-miraggio dei farmacisti "ceduti" Sindacato Cisl Funzione pubblica e amministrazione comunale di Novi sono ai ferri corti sull'eterna querelle della farmacia comunale che ormai è destinata alla vendita, non appena sarà ultimato il bando per la cessione. «Sinora l'amministrazione comunale ha dichiarato di voler vendere, evidentemente per far cassa - sostiene Michele Sangiovanni, dipendente comunale e sindacalista della Cisl Funzione pubblica -. Però, dalle ultime dichiarazioni del liquidatore, Sandro Tortarolo, si capisce che è stato preso sottogamba il problema dei quattro dipendenti, in maniera sconcertante, per non dire illegittima». Gli stessi dipendenti della farmacia hanno sollecitato il sindacato affinché si faccia chiarezza sulla loro posizione dopo la probabile vendita, chiedendo di essere riassorbiti in altri uffici comunali, visti i numerosi pensionamenti avvenuti e quelli che ci saranno. Secondo Tortarolo, «sarà predisposto un bando affinché chi subentrerà possa riassorbire il personale in forza alla farmacia». «Questo non è possibile - replica Sangiovanni - in quanto la legge non obbliga nessun privato ad applicare le condizioni del contratto pubblico. Gli stessi amministratori dovrebbero saperlo. Nel frattempo c'è stato un incontro tra i dipendenti e l'amministrazione, dove gli stessi hanno sollevato diversi problemi sulla loro posizione. Intanto, qualora avvenisse la vendita, difficilmente il privato che subentrerà potrà garantire a loro il posto, intanto per ragioni anagrafiche, essendo alcuni intorno ai 60 anni di età ma ancora lontani dalla pensione, sia per gli eventuali oneri che dovrebbero versare per la ricongiunzione. Strano che esperti amministratori non sappiano che i dipendenti, in tal caso, dovrebbero versare una cifra spropositata, compresa tra i 60 mila e i 90 mila euro. Non è così che si tutelano i posti di lavoro e i lavoratori». «Infine - conclude Sangiovanni - ricordiamo che la vendita della farmacia provocherà un ammanco alle casse comunali di circa 200 mila euro. I dipendenti si sono impegnati anche a tenere aperto al sabato, ponendo il loro compenso sul bilancio consuntivo. Però, l'amministrazione fa orecchie da mercante e, inspiegabilmente, ha eseguito importanti e costosi lavori sulla struttura che andranno a beneficio esclusivo del privato». [g. fo.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Comune di Novi e sindacato ai ferri corti 04/06/2016 Pag. 37 Ed. Frosinone diffusione:113520 tiratura:152577 FERENTINOBuone notizie per le casse comunali di Ferentino. La società partecipata Farmacie che vede il comune ernico socio per il 51% ed il privato al 49% , è in attivo. Dopo anni di sofferenze e forti perdite almeno fino al 2013, la società ha chiuso il 2015 in attivo di 16.000 euro. Una cifra certamente non altissima ma che dimostra il trend positivo. Il comune ha accolto con soddisfazione la notizia e prosegue nella sua scelta, ovvero quella di cedere il suo 51% di quote e di dare la gestione in affitto. Ma con la buona notizia sono arrivate anche le dimissioni del membro del CDA della società nominato dal comune. L'elenco dei dimissionari nominati del Comune di Ferentino nel consiglio di Amministrazione della società partecipata Farmacie di Ferentino si allunga; infatti, il prof. Carmelo Intrisano, nominato dal Sindaco Pompeo, dopo poco più di un anno ha rassegnato le sue dimissioni. Una nuova defezione di un membro nominato dal Comune che si aggiunge alla breve presenza del Dott. Tonino Galassi, dimissionario a luglio 2014. «Quest'ultimo- tuona Marco Maddalena di Sel- motivava le sue dimissioni a causa della cattiva gestione della società partecipata, nella quale non era messo in condizione di operare al meglio nell' interesse del socio maggioritario, ovvero ,il Comune di Ferentino. I reali motivi delle dimissioni del Prof. Carmine Intrisano, invece, non sono ancora noti, eppure le sue dimissioni risalgono a Febbraio. Ad oggi quel ruolo è ancora vacante. La situazione finanziaria della Società Farmacie, con una situazione debitoria di oltre 3 milioni di euro e con perdite continue dal 2009 al 2013 per un totale di circa 1 milione di euro, non può essere risolta solamente con un operazione di vendita. Il socio privato, inoltre, arriva addirittura a pretendere un diritto di prelazione con un ricorso pendente al TAR».Ma il comune difende tutto il suo operato: «Le nostre scelte sono oculate e trasparenti e fatte per il bene della comunità».L'altra società partecipata, la STU, di cui a dicembre è stato votato il nuovo progetto, l'azzeramento delle perdite e la ricapitalizzazione, invece, ancora non decolla.Dopo sei mesi dalla delibera, la società di trasformazione urbana di una parte del centro storico (STU) è ancora al palo.Em. Pap. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sorpresa: «Società Farmacie » è in attivo 04/06/2016 Pag. 57 Ed. Venezia diffusione:56124 tiratura:73578 Farmacia , c'è un caso-parcheggi SALZANO - Aprirà a luglio, tra poco più di un mese, la nuova farmacia nel centro di Salzano. Lo annuncia il Comune ma ci già ci sono polemiche, perché i consiglieri di minoranza della civica "Bene Comune" hanno presentato un'interrogazione al sindaco: «L'Asl ha prescritto la necessità di avere adeguati parcheggi ma attualmente non sussistono i requisiti previsti dal bando, ovvero almeno 5 posti auto nel raggio di 100 metri lineari di cui almeno uno riservato ai disabili. I locali nei quali si vuole aprire la farmacia rispettano queste norme? Altrimenti come si vuol proseguire?». Il sindaco Quaresimin garantisce che non vi saranno problemi: «Abbiamo verificato con gli enti preposti e il progetto non presenta alcuna criticità. Non è il caso di accanirsi sull'avvio di un servizio che i cittadini attendevano da tempo». In ogni caso non finisce qui, il tema sarà oggetto di discussione in consiglio. La farmacia sorgerà in via Roma 61 davanti all'ex cinema Marconi. Ad aggiudicarsi il servizio è stata l'azienda Ames (Azienda multiservizi economici sociali). Sarà la terza farmacia dopo quella in via Montegrappa e quella in via XXV Aprile a Robegano. (g.pip.) VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALZANO 04/06/2016 Pag. 56 Ed. Treviso diffusione:56124 tiratura:73578 Tentano il colpo al distributore della parafarmacia SAN FIOR - Se non accenna a fermarsi il fenomeno dei furti o tentati furti di medicinali, da quelli scaduti e gettati negli appositi contenitori davanti alle farmacie, ora sotto mira della microcriminalità locale, cominciano ad essere anche i distributori automatici della libera vendita di preservativi. È proprio a uno di questi, ma più che al contenuto alla cassetta del denaro, che giovedì sera poco dopo le 20.30, non era nemmeno buio ancora, alcuni giovani rimasti ignoti, hanno rivolto le loro attenzioni. Hanno tentato di scassinare il distributore della parafarmacia in Piazza Venezia a Castello Roganzuolo, di proprietà del dottor Gianantonio Tavian, mirando alla cassetta. Alla vista di alcuni residenti hanno continuato ad armeggiare cercando di arraffare qualche euro, ma hanno desistito proprio qualche istante prima dell'arrivo dei carabinieri, che nel frattempo erano stati allertati. Risultato negativo per i ladri: «Sono stato avvisato questa mattina - conferma il dottor Tavian - ma fortunatamente non hanno rubato nulla né provocato eccessivi danni. Quei contenitori in particolare sono blindati, dotati di allarme e sarebbe molto difficile riuscire a scassinarli. Per poi trovare proprio qualche spicciolo, perché le cassette vengono sistematicamente svuotate quasi ogni giorno» Fulvio Fioretti VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SAN FIOR 04/06/2016 Pag. 39 Ed. Treviso diffusione:56124 tiratura:73578 Farmacie prese d'assalto smascherati i due banditi TREVISO - (az) Identificati. E il pm, Laura Reale, ha già ottenuto il loro rinvio a giudizio. A finire nei guai Alex Viale camionista, 35 anni, e Michele Ortolan Frescura, 32 anni, di Silea. Secondo la Squadra Mobile il 25 febbraio scorso avrebbero preso di mira la farmacia Santi Quaranta di Borgo Cavour. Coltello in pugno, il bottino aveva superato i 400 euro. Nello stesso giorno, con l'utilitaria della mamma del 35enne, avrebbero anche tentato il colpo al negozio di telefonia di telefonia "Tre" di viale Nino Bixio. Erano state le urla della commessa a farli desistere. Secondo i poliziotti sarebbero loro anche i protagonisti della rapina del 10 marzo, in questo caso solo tentata, in via 4 Novembre a Fiera. A farla sfumare quella sera era stata la presenza della farmacista di cui non si erano accorti in un primo istante. Stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine il compito del 35enne era quello di guidare l'auto e coprire le spalle all'amico che, con il volto parzialmente coperto, sarebbe entrato nelle farmacie e nel negozio di telefonia. «Si tratta di due ragazzi all'apparenza insospettabili che si erano accordati per compiere delle ripetute rapine ai danni di esercizi commerciali intorno agli orari di chiusura. - Ha spiegato il capo della Mobile di Treviso, Claudio di Paola - Sicuramente i due hanno dimostrato un'elevata pericolosità sociale, ma il nostro intervento, unito alla tecnologia ha permesso di far cessare questi fatti assicurandoli alla giustizia». A permettere la svolta nelle indagini sono state le riprese delle telecamere e le testimonianze di alcuni residenti. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/06/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COLPI IN SERIE Entrambi trentenni: a giudizio PROFESSIONI 1 articolo 01/06/2016 Pag. 54 N.5 - MAGGIO 2016 FarmaMese diffusione:17700 tiratura:18000 ha avuto un riconoLa medicina complementare, scimento nell'Accordo Stato-Regioni, nell'ambito della quale rientra l'omeopatia, L'accordo in questione fissa i criteri per la tenuta degli elenchi dei medici chirurghi e degli odontoiatri che prescrivono medicinali omeopatici, i criteri per la formazione professionale, gli obiettivi, l'accreditamento dei soggetti pubblici e privati, nonché il regime della fase transitoria che si protrarrà per trentasei mesi. Ancora non ha visto la luce il "successivo accordo" e, quindi, per l'individuazione dei compiti dei farmacisti bisogna fare riferimento alla normativa in tema di vendita e produzione dei farmaci, di cui parleremo più avanti. La decisione di fare rientrare le cure omeopatiche nella medicina complementare è di certo stata determinata dall'aumento del numero dei cittadini italiani che vi ricorrono, che, secondo un rapporto dell'Eurispes, sono il 14% dei nostri connazionali. Da ciò la necessità e il dovere, da parte del Servizio sanitario nazionale, di tutelare la libertà di scelta, al tempo stesso garantendo la sicurezza delle prestazioni. In Italia il prodotto omeopatico è per legge, comunque sia, un medicinale. In ragione di ciò, esso è assoggettato a una percentuale Iva del 10%, che si può detrarre dalle tasse come per qualsiasi farmaco. Non esiste, però, un obbligo di ricetta medica. La legge impone poi al farmacista di non fare pubblicità e di non esporlo direttamente sul banco. La normativa vigente in tema di medicinali omeopatici è rappresentata dal Decreto legislativo n. 185 del 1995 e dal Decreto legislativo n. 219 del 2006. Essa, però, riguarda esclusivamente i medicinali omeopatici prodotti industrialmente, la cui immissione in commercio deve essere autorizzata con il rilascio dell'Aie. Nulla dicono le vigenti leggi sui medicinali omeopatici di tipo magistrale. Di tal che all'allestimento degli stessi in farmacia sono applicabili le disposizioni vigenti per i farmaci magistrali e officinali. Va precisato che, mentre tutti i medicinali in genere devono garantire qualità e sicurezza, diverso è il caso dell'efficacia, in quanto per i medicinali omeopatici essa non è dimostrata da studi clinici, ma si basa sulla valutazione da parte del medico che li prescrive secondo i principi attivi descritti nella Farmacopea ufficiale dei Paesi dell'Unione europea. Il farmacista, dal canto suo -secondo quanto stabilisce il Decreto legge 17 febbraio 1998 n. 23, convertito con modificazioni nella Legge 8/4/98 n. 94- deve prepararli nel rispetto delle Norme di buona preparazione, selezionando le materie prime e attenendosi alle tecniche di preparazione omeopatiche, secondo gli standard di qualità e sicurezza richiesti. A rappresentare il possesso di quest'ultimo requisito sono: una struttura consistente in un laboratorio dotato di attrezzature specifiche di materie prime, nonché le necessarie autorizzazioni all'apertura della farmacia da parte della AsI e all'utilizzo della ricetta medica per le preparazioni magistrali. • emanato con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri il 7 febbraio 2013 • Esso ha, appunto, per oggetto "i criteri e le modalità per la certificazione di qualità della formazione e dell'esercizio dell'agopuntura, della fisioterapia e dell'omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti". Per quanto concerne questi ultimi, l'articolo 10, ultimo comma, del decreto dispone: "con successivo accordo, acquisito il parere della Federazione nazionale degli Ordini dei f armacisti italiani, si provvederà a estendere i contenuti del presente accordo anche ai farmacisti". PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/06/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Medicinali omeopatici: che cosa prescrive la normativa in vigore in Italia PERSONAGGI 3 articoli 04/06/2016 Pag. 3 Ed. Milano diffusione:112705 tiratura:144747 Due aggressioni ad agenti in pochi giorni (Pfr) Quella di Monza è tra le più affollate case di reclusione lombarde. Dopo che la scorsa settimana un rom ha cercato di colpire con un rudimentale punteruolo il comandante e una guardia, è di ieri un ennesimo tentativo di violenza contro un uomo della polizia giudiziaria. Un romeno 36enne, in carcere per violenza sessuale, rapina e ricettazione, si è barricato in cella con un punteruolo e una lama. Quando gli agenti hanno cercato di riportarlo alla ragione, ha cercato di aggredirli. Tanta paura e qualche graffio. Bloccato, è stato trasferito in infermeria. Dopo questo secondo caso di aggressione, il senatore monzese Andrea Mandelli ha presentato una interpellanza al ministro della Giustizia chiedendo il potenziamento delle guardie carcerarie a Monza. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 04/06/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CARCERE DI MONZA 04/06/2016 Pag. 6 Ed. Brianza diffusione:50422 tiratura:72902 di MARCO GALVANI - MONZA - SI È COSTRUITO un punteruolo rudimentale, ha recuperato alcune lamette e raccolto diverse padelle, poi si è barricato nella sua cella in segno di protesta. Minacciando e insultanto gli agenti prima di cercare di aggredirli fisicamente. La situazione è tornata alla calma dopo una breve colluttazione e l'intervento anche del medico di guardia in servizio in carcere. Non si placa la tensione in via Sanquirico. L'ultimo episodio, il secondo in una settimana, si è verificato giovedì. A denunciarlo il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) che già nei giorni scorsi aveva sollevato il problema sicurezza all'interno della casa circondariale monzese dopo che un detenuto rom aveva tentato di colpire con un rudimentale punteruolo il comandante della polizia penitenziaria e altri agenti. Nell'ultimo caso, il protagonista è stato un romeno di 36 anni, in carcere per scontare fino al 2020 condanne per reati che vanno dalla violenza sessuale alla rapina, ricettazione e numerose infrazioni disciplinari in vari istituti di pena. Prima si è armato di un punteruolo, lamette, padelle e altri oggetti, quindi si è barricato nella propria cella, fino a scagliarsi contro gli agenti e gli ispettori di polizia penitenziaria della sezione e il medico di guardia. «I poliziotti sono intervenuti prontamente - relaziona Donato Capece, segretario generale del Sappe - e hanno disarmato il detenuto, collocandolo poi nella sezione Infermeria in una cella priva di suppellettili e di oggetti atti ad offendere». Una aggressione che, secondo Capece, «rende necessario incrementare l'organico della polizia penitenziaria che quotidianamente deve assicurare la sicurezza del Paese. Cosa si aspetta ad assumere adeguati provvedimenti per garantire la sicurezza e la stessa incolumità fisica degli agenti che lavorano in carcere?». Un appello all'Amministrazione penitenziaria e al ministro della Giustizia Andrea Orlando rivolto anche dal senatore monzese di Forza Italia, Andrea Mandelli : «Gli ultimi episodi nel carcere di Monza evidenziano come ormai siano stati superati i livelli di guardia. Un allarme cui è doveroso dare risposte immediate, senza aspettare che le tensioni aumentino ancora fino a degenerare completamente». Al Ministro «chiederò dei rinforzi su Monza». Perché «il Governo ha il dovere di intervenire per tutelare le donne e gli uomini che prestano un servizio così importante e delicato nei nostri istituti penitenziari e per evitare che le già difficili condizioni nelle carceri diventino esplosive». [email protected] PERSONAGGI - Rassegna Stampa 04/06/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Si barrica e aggredisce gli agenti 01/06/2016 Pag. 38 N.5 - MAGGIO 2016 FarmaMese diffusione:17700 tiratura:18000 ANNUNCIATA A COSMOFARMA, RIPARTE L'INIZIATIVA CHE VEDE IL FARMACISTA CONSIGLIERE PRINCIPALE DEL CITTADINO SULLA CORRETTA ALIMENTAZIONE E SUGLI STILI DI VITA SANI. L'ANNO SCORSO PIÙ DI 15 MILA FURONO I TEST DI AUTOVALUTAZIONE REALIZZATI TRAMITE "CURARE LA SALUTE" E PIÙ DI 4 0 MILA GLI ITALIANI RAGGIUNTI DAL SITO WEB Chiara Verlato RINNOVATO ANCHE QUEST'ANNO L'IMPEGNO DI PFIZER CONSUMER HEALTHCARE AL FIANCO DELLA FARMACIA E DELLA SALUTE DEL CITTADINO: RIPARTE LA CAMPAGNA EDUCAZIONALE "CURARE LA SALUTE", ormai giunta alla sua terza edizione, e presentata ufficialmente il mese scorso a Cosmofarma Exhibition. Il progetto è incentrato sulla diffusione di corrette informazioni in merito all'alimentazione e agli stili di vita sani. La presentazione alla stampa e a una folta platea di farmacisti è stata anche l'occasione per trarre un bilancio dell'edizione 2015 dell'iniziativa: ben 40.000 i cittadini raggiunti tramite il sito www.curarelasalute.com; oltre 15.000 i test della Piramide Alimentare raccolti dai farmacisti, che hanno consentito di fotografare le abitudini alimentari degli italiani; più di 4.000 le farmacie coinvolte. E anche per il 2016 le farmacie saranno protagoniste: la campagna ha nuovamente ottenuto, infatti, il patrocinio di Federfarma e il vicepresidente Gioacchino Nicolosi ha confermato la volontà dei farmacisti di farsi parte attiva del progetto: «Dove ci sono iniziative di interesse per la salute del cittadino, i colleghi saranno sempre disponibili a dare il loro contributo». «L'obiettivo di "Curare la salute" è promuovere una maggior consapevolezza sull'importanza dell'alimentazione nella salute della popolazione» ha spiegato Ornella Parma, direttore Medicai affairs di Pfizer Consumer Healthcare «con materiali scientifici validi, utilizzando la tecnologia in maniera intelligente e diffondendo al cittadino consigli personalizzati e qualificati. Per questo il farmacista ha un ruolo chiave nell'iniziativa, perché è il primo consigliere di salute del cittadino, ovunque sul territorio». Le novità 2016 Ma quali le novità dell'edizione 2016? Parola d'ordine è "personalizzare", ma partiamo da alcuni punti fermi: in farmacia si potrà continuare a effettuare il test della Piramide Alimentare, per prendere consapevolezza sullo stato di salute della propria alimentazione, supportati dalla presenza del farmacista, che potrà anche consegnare materiali educazionali sul tema e consigliare, in merito alle eventuali carenze nutrizionali, anche l'uso di un intergatore alimentare specifico. Il test è stato aggiornato con consigli personalizzati in base all'età, al sesso e alle esigenze della persona. Sempre attivo resterà, poi, il sito web di "Curare la salute", sul quale si potrà effettuare lo stesso semplice test di autovalutazione, ma -novità di questa edizione- sarà possibile condividere i risultati anche sul proprio profilo Facebook e su altri social network, consigliando anche la propria farmacia di fiducia. Nuova è anche la sezione "nutrizione e stagione", che offre consigli pratici legati alla stagionalità degli alimenti. Per esempio, ora che l'estate è alle porte, si potrà sapere quanto è bene idratare l'organismo con l'aumento delle temperature, oppure come nutrirsi con gusto e in salute quando si è in viaggio. Altra novità del sito è l'area "A ciascuno il suo": offre raccomandazioni specifiche per singole categorie di persone, all'insegna della necessità di personalizzare il consiglio sull'alimentazione e sull'integrazione in base agli stili di vita, al sesso, all'età anagrafica, a particolari momenti come, per esempio, la gravidanza. "Curare la salute" vede collaborare insieme farmacisti, medici ed esperti scientifici. Il suo comitato scientifico è composto da Annarosa Racca, presidente di Federfarma, Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità dell'Università degli studi di Milano, Luigi Canciani, responsabile dell'area prevenzione ed educazione della Simg, Francesco Carlo Gamaleri, del Consiglio direttivo della Fofi di Milano, Lodi, Monza e Brianza, e Paolo Vintani, vicepresidente di Federfarma Milano, Monza e Lodi. «Il cittadino ha bisogno di essere preso per mano nel processo di responsabilizzazione in merito alla sua salute» ha detto alla presentazione di "Curare la salute" Luigi Canciani «e questa campagna, che affianca medici, farmacisti e aziende, lo fa molto bene». • PERSONAGGI - Rassegna Stampa 04/06/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmacie protagoniste