Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Sede e Data 1 Caratteristiche della risposta immunitaria ai vaccini Relatore e Qualifica 2 Ambiente esterno Germi patogeni UOMO SISTEMA IMMUNITARIO •Rapida •Scarsa specificità •Presente alla nascita •Non si modifica con l’età •Recettori immunità innata •Cellule: macrofagi, polimorfonucleati, natural killer Immunità innata Immunità adattiva Cute, mucose, secrezioni •Non rapida •Molto specifica •Memoria •Può sbagliareimmunopatologia •Cellule: linfociti •Risposta umorale •Risposta cellulare 3 BARRIERE DI PROTEZIONE ESTERNE prima linea di difesa dell'immunità innata 4 Innate Immunity Innate immunity is responsible for the earliest response by the body to potential infection. Innate immunity precedes adaptive immunity. 5 Il sistema immunitario protegge l'ospite dai microrganismi patogeni FASI Riconoscimento Attivazione Eradicazione 6 Importanti caratteristiche del Sistema Immunitario • • • • Specificità Memoria Tolleranza Rigetto 7 FATTORI CHE INFLUENZANO IL TIPO DI RISPOSTA Nell’infezione naturale, il tipo di microrganismo, la sua via di entrata nell’ospite e la sede di concentrazione prevalente determinano il tipo di risposta immunitaria, che sarà la più idonea alla sua neutralizzazione ed eliminazione: l’immunità umorale esercita un ruolo fondamentale nella neutralizzazione dei virus e delle tossine batteriche e nel prevenire l’adesione di microrganismi extracellulari ai recettori sulle cellule ospiti l’immunità cellulare è necessaria per eliminare i patogeni intracellulari l’immunità mista cellulare e umorale mucosale per prevenire l’adesione e la penetrazione di nuovi microrganismi 8 Infezione malattia Patogeno Risposta immunologica tossina Vaccino Risposta immunologica Guarigione e protezione Protezione 9 FATTORI CHE INFLUENZANO IL TIPO DI RISPOSTA E L’EFFICACIA VACCINALE Nell’infezione naturale, il tipo di microrganismo, la sua via di entrata nell’ospite e la sede di concentrazione prevalente determinano il tipo di risposta immunitaria, che sarà la più idonea alla sua eliminazione. Anche per i vaccini il tipo di formulazione e la via di somministrazione influenzano il tipo di risposta e l’efficacia La risposta umorale esercita un ruolo fondamentale nella neutralizzazione dei virus e delle tossine batteriche e nel prevenire l’adesione di microrganismi extracellulari ai recettori sulle cellule ospiti, mentre l’immunità cellulare è necessaria per eliminare i patogeni intracellulari 10 I vaccini interi, (attenuati o inattivati), specie se somministrati per le vie naturali dell’infezione, soddisfa generalmente tutti i requisiti necessari Gli antigeni solubili non raggiungono le cellule immunocompetenti specifiche o non promuovono risposte efficaci 11 Antigene: sostanza in grado di indurre la risposta immunitaria Vaccino: antigene, carrier, adiuvante Adiuvante: sostanza aggiunta al vaccino per aumentarne l’immunogenicità, attraverso il prolungamento dell’effetto stimolante Carrier: sostanza con funzione di trasporto 12 REQUISITI FONDAMENTALI PER L’EFFICACIA DI UN VACCINO -SPECIFICITA’: si devono individuare determinanti antigenici specifici - PROTEZIONE: i determinanti antigenici devono indurre immunità protettiva - IMMUNOGENICITA’: la formulazione deve indurre il sistema immunitario a montare una risposta effettrice, nella sede idonea - INDUZIONE DI MEMORIA IMMUNOLOGICA: la risposta immunitaria deve portare alla costituzione di memoria immunologica di lunga durata, anche in ambiente “antigenfree” 13 CELLULE COINVOLTE NELLA RISPOSTA IMMUNOLOGICA Monociti/Macrofagi Cellule dendritiche Linfociti natural killer Linfociti B Linfociti T effettori (citotossici) Linfociti T regolatori (amplificatori e soppressori) 14 Linfocita NK CD56+ -NK CD3-NKT CD3+ Macrofagi Cellule dendritiche Monociti APC (cellule presentanti l’antigene) Linfocita T CD3+ -helper CD4+ -citotossico CD8+ -regolatorio(CD4+,CD8+) Linfocita B CD19+ 15 Macrofagi Cellule dendritiche Monociti APC (cellule presentanti l’antigene) 16 I recettori dell’immunità innata Toll-like receptors • Sono presenti sulla superficie delle cellule • Riconoscono “patterns” molecolari altamente conservati (PAMPS), prodotti da svariati microorganismi • Scoperti negli anni ’90, oggi riconosciute 13 unità distinte 17 Toll-like receptor (TLR) e Pathogens Associated Molecolar Patterns (PAMP) Peptidoglycan (G+) Lipoprotein Lipoarabinomannans Zymosan (Yeast) GPI protein TLR-6 TLR-2 LPS(G-) RSV F TLR-1 CD14 MD-2 TLR-4 dsRNA TLR-3 Flagellin Bacterial CpG DNA TLR-9 TLR-5 Based on Nat. Rev. Immunol. 2001; 1: 135 18 19 20 • I Toll-receptors sono molecole che legano strutture batteriche altamente conservate (lipopolisaccaridi di membrana, tossine, oligonucleotidi CpG) o virali (RNA a doppia elica) mediando segnali di attivazione cellulare. • La cellula attivata produce citochine , chemochine e molecole costimolatorie essenziali per l’attivazione dell’immunità specifica. • I TLR sono come “sentinelle” che per primi avvertono il sistema immunitario, lo attivano ed indirizzano il tipo di risposta. 21 Quasi tutti gli adiuvanti conosciuti (con l’eccezione dei sali di alluminio) sono ligandi dei Toll-receptors. Differenti Toll-receptors legano con diversa affinità diverse sostanze, mediando segnali qualitativamente e quantitativamente differenti. Inoltre, diverse cellule e in differenti siti esprimono pannelli diversi di questi recettori (2000-03) Il risultato finale della stimolazione dei TR può esitare in effetti diversi a seconda del tipo di patogeno e della sede di contatto, nell’infezione naturale, e del tipo di adiuvante usato e della via di somministrazione nelle pratiche vaccinali 22 23 24 TR TH0 TH1 IL-2 IL-4 TH2 IFN-γ IFN γ Lymphotoxin GM-CSF IL-2 IL-3 Cytotoxic T cell activation IgG-2 production (IgM, IgG-1, IgA) Macrophage activation IL-3 IL-4 IL-5 IL-6 IL-10 IgM, IgG1, IgA production IgE production B cell proliferation Activation of eosinophils 25 HLA J. Noble Human Leukocyte Antigen Complesso maggiore di isocompatibilità MHC Molecole superficie cellulare distinzione self vs. nonself Presenta gli antigeni peptidici alle cellule T CLASSE I: A,B,C CLASSE II: DR,DQ,DP 26 Le molecole HLA Classe I e II hanno Struttura and Funzioni distinte •Legano 8-10mers •Espresse dalla maggior parte delle cellule nucleate •Presentano proteine citosoliche alle cellule T CD8+ •Legano 13-25mers •Espresse da APCs, Macs, B cells, T cell. attivate •Presentano proteine vescicolari alle cellule T CD4+ α1 α2 α1 β1 β2 α3 α2 β2 Class I Class II BDC Immunità umorale Produzione di anticorpi 28 IMMUNITA‘ VERSO ANTIGENI PROTEICI (T-DIPENDENTE) 29 Prima fase: riconoscimento Antigene endocitosi + CD4 CD4+ TT cell cell T Cell Receptor APC Peptide MHC II 30 Attivazione delle cellule T da parte delleIL-1APC IL-6 IL-12 IL-12 Receptor CD28 “Segnale 3” LPS B7 + CD4 CD4+ TT cell cell T Cell Receptor “Segnale 2” TLR4 “Segnale 1” Peptide MHC II Antigen Presenting Cell (APC) Segnale 1: Specificità Segnale 2: Attivazione Segnale 3: Differenziazione 31 La presentazione dell’antigene senza l’attivazione del sistema immune innato porta ad una “non risposta” (anergia) Pathogens TLRs Antigen presentation T APC TH1 IFN-γ Costimulatory molecules IL-12, IL-18 Soluble Proteins TLRs Antigen presentation T APC Anergy Costimulatory molecules IL-12, IL-18 32 Interazione tra APC e cellula T CTLA-4 B7 (CD80/86) B7 (CD80/86) APC CD58 (LFA-3) CD40 ↑Activation Recognition TCR MHC II ↑Activation CD28 ↓Activation CD2 CD4+ T Cell Adhesion CD40L 33 34 35 Seconda fase: attivazione Antigenpresenting cell B7 HLADR CD28 CD4 IgG TCR B Cell CD40LCD40L-CD40 CD40L-CD40 T-helper cell 36 Seconda fase: attivazione 37 38 T-helper cell IL Activated T-helper-1 or 2 cell CD4 -1 IL -2, -4, -5 I FN CD4 TCR TCR Antigenpresenting cell Cell–cell contact IL-3 IL-4 IL-5 IL-10 IFN B cell Antigen MHC Memory IgG1-producing B cell plasma cell 39 La risposta anticorpale IgG IgM 0 14 28 IgM giorni Mem M Mem Mem M B G Mem Mem M Mem G IgG1 40 41 Differenti isotipi di Ig (classi) hanno differenti funzioni Inoltre i differenti isotipi hanno diversa distribuzione [sangue, secrezioni (muco, saliva, lacrime, latte), passaggio attraverso 42 la placenta] Osponizzazione di un batterio e fagocitosi Osponizzazione di un batterio capsulato e fagocitosi 43 Correlati di protezione dei vaccini Anatossina tetanica >0.1 IU/ml Anatossina difterica >0.01 IU/ml Pertosse intero Titolo agglutinine >1.32 Pertosse acellulare Sconosciuto Polio >1:8 Morbillo >1:8 Parotite >1:8 Rosolia >1:8 Pichichero, Pediatr Clin North Am, 2000 44 Correlati di protezione dei vaccini Epatite B >10 mIU/ml Epatite A >30 mIU/ml Varicella Titolo FAMA 1:10 Hib non coniugato >1 µg/ml Hib coniugato Sconosciuto Pneumo non coniugato >1.5 µg/ml Meningo non coniugato >2.0 µg/ml Pneumo o meningo con. Sconosciuto Pichichero, Pediatr Clin North Am, 2000 45 IMMUNITA‘ VERSO ANTIGENI NON PROTEICI (T-INDIPENDENTE) POLISACCARIDI, ACIDI NUCLEICI, GLICOLIPIDI 46 Antigen recognition by B cells IgM-producing plasma cell Regulation of B cell response by T-helper cells Memory B cell ? ? IgG2-producing plasma cell 47 Principali differenze tra antigeni T-dipendenti e T-indipendenti T-dipendenti proteico, glicoproteico buon effetto priming buono switch IgM-IgG elevata risposta IgG1 valido effetto booster T-indipendenti polisaccaridico scarso effetto priming scarso switch IgM-IgG risposta IgG2 scarso effetto booster 48 Livelli di sottoclassi IgG nelle varie età mg/dl mg/dl 800 80 600 60 400 40 200 20 0 0 IgG1 IgG2 IgG3 3 mesi 3 anni 10 anni adulto IgG4 49 carrier CRM-197, variante non tossica della tossina difterica carrier CRM-197 polisaccaride 50 Ogni linfocita B ha la capacità di produrre circa 1015 specifici anticorpi Ogni linfocita T ha sulla superficie circa 1015 siti di legame specifici 51 Gli antigeni stimolano il sistema immunitario Ad es. il battere della pertosse ha più di 3000 antigeni 52 Antigeni: proteine e Polisaccaridi nei vaccini 1900 Vaccine Proteins smallpox ~200 1960 Vaccine Proteins smallpox ~200 diphtheria 1 tetanus 1 wc-pertussis ~3000 polio 15 1980 Vaccine diphtheria 1 tetanus 1 wc-pertussis ~3000 polio 15 measles 10 mumps 9 rubella 5 TOTALS: 1 ~200 5 ~3217 Proteins 7 2000 Vaccine Proteins diphtheria tetanus ac-pertussis polio measles mumps rubella Hib conj. varicella pneumo conj. hepatitis B ~3041 11 123-126 53 Modified from Offit PA, et al. Pediatrics January 2002 1 1 2-5 15 10 9 5 2 69 7 1 Quanti antigeni polisaccaridici possono essere coniugati allo stesso carrier proteico senza che questo perda la sua efficacia? Un tetrasaccaride coniugato è meno protettivo del tri- e bi-saccaride Velasco, Vaccine, 1993 54 carrier CRM-197 polisaccaride Il vaccino eptavalente coniugato contiene 7 polisaccaridi, ciascuno coniugato al suo carrier CRM-197, variante non tossica della tossina difterica 55 MECCANISMI DI SMORZAMENTO DELLA RISPOSTA VACCINALE 1) Meccanismi intrinseci al sistema immunitario: - esaurimento funzionale o numerico delle cellule citotossiche o helper - generazione di cellule ad azione soppressoria - produzione di citochine ad azione inibitoria o apoptogena sui CTL - effetti di mascheramento degli antigeni microbici da parte degli anticorpi specifici 2) Meccanismi intrinseci al vaccino: - interferenza diretta con molecole di membrana delle cellule immunocompetenti con possibili: a) down regolazione di molecole costimolatorie o apoptotiche b) down regolazione di molecole HLA di membrana - veicolazione o induzione alla produzione di elevate quantità di molecole di HLA solubile o di citochine immunosoppressive - breve permanenza del materiale vaccinale nell’organismo 56 Immunità cellulare difesa da patogeni intracellulari linfociti T (CD8+) che aggrediscono e distruggono le cellule infettate cellule che esprimono sulla superficie antigeni estranei (cellule virus-infette, cellule tumorali, cellule di tessuti trapiantati) 57 antigene CD4 Th1 APC Ifn-γ MHC-II MHC-I Tc CD8 CD40 B 58 59 An advantage to killing infected cells by apoptosis is that the cell's contents, including viable virus particles and mediators of inflammation, are not released as they are during cell lysis. 60 61 Generally Antibody T cells T cells (antibody) Antibody 62 La durata dell’immunità alle vaccinazioni 63 Meccanismi di protezione immunologica a lunga durata: cellule della memoria immunologica a lunga vita Experimentum naturae delle Isole Far Oer Isole Far Oer: Nel 1781 gli abitanti vengono decimati da un’epidemia di morbillo 1846: nuova epidemia; Non contraggono l’infezione solo coloro che hanno > 65 anni. Si ammalano figli e nipoti: il virus non era più comparso nelle isole dalla precedente epidemia64 linfociti Nagasaki 9 agosto 1945 esposizione a radiazioni danni cromosomici 1997 65 VANTAGGI E SVANTAGGI •Vaccini con antigeni purificati •Vaccini sintetici Sicuri Breve emivita bassa risposta CTL (no HLAclasse I) •Vaccini attenuati Risposta umorale e t-mediata, Sicuri Valutare controindicazioni 66