Monoclonal Mouse Anti-Human Epithelial Related Antigen Clone MOC-31 Codice M3525 Uso previsto Per uso diagnostico in vitro. Riassunto e spiegazione L’anticorpo monoclonale MOC-31 reagisce con un antigene epiteliale presente su gran parte degli epiteli normali e maligni.1 Al Second International Workshop on Small-Cell Lung Cancer (SCLC) Antigens, il MOC-31 è stato assegnato all'SCLC-Cluster 2, un gruppo di anticorpi che reagisce con un antigene epiteliale. È stato dimostrato che l’antigene caratterizzato per un altro anticorpo di cluster 2 (AUA 1) è una glicoproteina transmembrana di 40 kD di funzione sconosciuta.2 I dosaggi di screening di immunotossina indiretti hanno evidenziato che gli anticorpi del cluster 2 sono efficaci per la soppressione delle cellule bersaglio.2 Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining (Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica) della Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti, 3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura per la colorazione, 6) Controllo della qualità, 7) Risoluzione dei problemi, 8) Interpretazione dei risultati, 9) Limiti generali. Reagente fornito Il MOC-21 è un anticorpo monoclonale murino fornito in forma liquida come surnatante di coltura tissutale (contenente siero bovino fetale) dialisato contro 0,05 mol/L di Tris-HCl, pH 7,2 e 0,015 mol/L di sodio azide. Isotipo: IgG1, kappa Clone: MOC-311 Concentrazione lgG murine mg/L: vedere l’etichetta sulla fiala. L’anticorpo monoclonale MOC-31 può essere utilizzato a una diluizione 1:60 nel metodo LSAB determinato su tessuto fissato in formalina e incluso in paraffina. Queste sono semplici indicazioni, i rapporti di diluizione ottimali devono essere determinati da ogni singolo laboratorio. Immunogeno cellule trattate con neuraminidasi derivanti da una linea cellulare variabile di carcinoma al polmone a piccole cellule (GLS-1)1 Materiale necessario, ma non fornito Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining (Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica) di Dako e/o alla sezione delle istruzioni relativa al sistema di rivelazione in uso. Precauzioni 1. Per uso professionale. 2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene non sia classificato come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 alle concentrazioni indicate può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale accumulo di azide metallica. 6,7 Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, così da evitare il contatto con gli occhi e la pelle. Smaltire i reagenti inutilizzati nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali previste in materia. 3. 4. 5. Conservazione Conservare a 2–8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati osservati segni evidenti che suggeriscano l'instabilità di questo prodotto, pertanto è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l'Assistenza Tecnica della Dako. Preparazione del campione Sezioni in paraffina L’anticorpo monoclonale MOC-31 può essere usato su sezioni di tessuto incluse in paraffina e fissate in formalina. Per una colorazione ottimale, prima della procedura di colorazione immunoistochimica, si consiglia di termotrattare le sezioni di tessuto deparaffinate. Per consentire una maggiore aderenza delle sezioni di tessuto al vetro, si consiglia l’uso di Silanized Slides (codice S3003). Quando si utilizza il metodo a bagno maria, preriscaldare una vaschetta di Coplin contenente 0,01 mol/L di tampone citrato, pH 6,0, e il bagno ad acqua fino a 95–99 °C. Quando la temperatura si stabilizza, introdurre le sezioni di tessuto nella vaschetta di Coplin contenente il tampone preriscaldato. Riscaldare le sezioni di tessuto per 40 minuti. Per migliorare i risultati di colorazione e ridurre il periodo di incubazione, al posto di 0,01 mol/L di tampone citrato si può usare la Target Retrieval Solution (codice S1700). Queste condizioni consentono di ridurre il periodo di incubazione nel bagno ad acqua a 20 minuti. Una volta terminato il termotrattamento, lasciare raffreddare la vaschetta con tampone e vetrini per 20 minuti a temperatura ambiente. Sciacquare bene con acqua di rubinetto e collocare i vetrini nel tampone. (110936-002) 303331IT_001 p. 1/2 Sezioni al criostato e strisci cellulari L’antIcorpo monoclonale MOC-31 può essere usato anche per marcare sezioni al criostato o strisci cellulari. Procedura di colorazione Attenersi alla procedura consigliata per il sistema di determinazione scelto. Interpretazione della colorazione Il pattern di colorazione cellulare per l’anti-MOC-31 è membranoso. Caratteristiche di performance Tessuti normali Negli studi immunoistochimici sulle sezioni tissutali al criostato, per il MOC-31 si è rilevata una reazione positiva con ghiandole e fusti del pelo nella cute, ghiandole endocrine ed esocrine pancreatiche ed epiteli del tratto respiratorio e digestivo, comprese le ghiandole sieromucose. Le cellule gangliari, del nervo periferico, del cervello, dell’ovaia e surrenali non hanno reagito con il MOC-31.3 Sulle sezioni di tessuto incluse in paraffina e fissate in formalina, la colorazione del MOC-31 è stata riscontrata sugli epiteli di rene, endometrio, mammella, fegato e prostata e dotti, isolotti e acini pancreatici. Il MOC-31 non ha marcato il midollo spinale o il sangue periferico normale.4 Tessuti anomali Le sezioni al criostato dei seguenti tumori polmonari hanno evidenziato una colorazione positiva con il MOC-31: 35 su 35 carcinomi a cellule squamose, 28 su 28 adenomi, 43 su 43 carcinomi al polmone a piccole cellule (SCLC), 3 su 3 carcinoidi, 5 su 5 carcinomi adenocistici, 1 su 1 carcinosarcoma, 1 su 1 carcinoma mucoepidermico e 1 su 1 adenoma pleomorfo .4 Per il MOC-31 si è anche riscontata la colorazione di cellule tumorali nelle preparazioni citocentrifughe pleurali e peritoneali di 58 su 59 adenocarcinomi. Tutti e 33 i casi di iperplasia mesoteliale reattiva e tutti e cinque i casi di mesotelioma maligno sono risultati negativi.5 Sulle sezioni di tessuto incluse in paraffina e fissate in formalina, la presenza dell’antigene del MOC-31 è stata dimostrata a livello immunoistochimico sui seguenti tumori: adenocarcinoma del colon 2 su 2, adenocarcinoma gastrico 2 su 2, adenocarcinoma gastrico-esofageo 1 su 1, carcinomi della vescica a cellule di transizione 1 su 3, tumore del sacco vitellino testicolare 1 su 1, carcinoma sieroso papillare dell’utero 1 su 1, tumore mülleriano misto dell’utero 1 su 1, tumore adenomatoide dell’utero 1 su 1, cancro endometriale/mucinoso dell’ovaia 1su 1, carcinoma endometriode dell’ovaia 1 su 1, carcinoma sieroso dell’ovaia 1 su 1, carcinoma della mammella 4 su 8, adenocarcinoma della prostata 2 su 2, carcinoma papillare tiroideo 1 su 1, carcinoma midollare tiroideo 1 su 1, adenocarcinoma del polmone 2 su 2, carcinoma bronco-alveolare del polmone 1 su 1, carcinoma a cellule squamose del polmone 4 su 4, adenoma paratiroideo 1 su 1, tumore a piccole cellule fibroplastico 1 su 1, tumore degli isolotti pancreatici 1 su 1, tumore carcinoide del timo 1 su 1, colangiocarcinoma 1 su 1. Riferimenti bibliografici 1. de Leij L, et al. Immunoperoxidase staining on frozen tissue sections as a first screening assay in the preparation of monoclonal antibodies directed against small cell carcinoma of the lung. Eur J Canc Clin Oncol 1984; 20:123 2. Souhami RL, et al. Antigens of lung cancer: results of the Second International Workshop on Lung Cancer Antigens. J Natl Canc Inst 1991; 83(9):609 3. de Leij L, et al. The use of monoclonal antibodies for the pathological diagnosis of lung cancer. In: Hanson HH (ed). Lung Cancer: basic and clinical aspects. 1986:31 4. Myklebust AT, et al. Selection of anti-SCLC antibodies for diagnosis of bone marrow metastasis. Br J Canc Suppl 1991; 14:49 5. Ruitenbeek T, et al. Immunocytology of body cavity fluids. MOC-31, a monoclonal antibody discriminating between mesothelial and epithelial cells. Arch Pathol Lab Med 1994; 118:265 (110936-002) 303331IT_001 p. 2/2