• Grazie alle tecniche di manipolazione
è oggi possibile inserire geni animali
in batteri o piante, geni umani negli
animali, ecc., producendo piante e
animali "transgenici".
• Questi nuovi organismi, non presenti
in natura, sono anche detti "organismi
geneticamente modificati " o
semplicemente OGM.
Rappresentazione schematica
dal cromosoma ai nucleotidi
DNA E INFORMAZIONE
• La molecola di DNA è il supporto per
l’informazione genetica, che è
paragonabile, come struttura logica, ad una
lingua, con:
• Un alfabeto (4 lettere)
• Un dizionario (64 parole, o triplette)
• Una grammatica (regole per coordinare le
parti interne ai geni)
• Una sintassi (regole di relazione tra le parti,
cioè una rete di geni)
Struttura dei geni
L’espressione dei geni dipende dal tipo di
cellula e di tessuto (differenziamento)
L’espressione dei
geni dipende
anche da segnali
che possono
arrivare o
da altre cellule o
dall’ambiente
esterno
20 Aprile 09
GENETICA DEI MAMMIFERI
Del Dna non si butta via niente
Tre studi su Nature Genetics spiegano il modo in
cui i geni vengono controllati durante la
differenziazione di una cellula. Scoprendo le
importanti funzioni del cosiddetto “Dna spazzatura”
Gli elementi ripetuti non sono
affatto inerti e la cellula potrebbe aver imparato a vivere in simbiosi
con essi, fino ad usarli per autoregolarsi
Enzimi di restrizione
PIANTE TRANSGENICHE
Quali geni sono inseriti più spesso
nelle piante transgeniche?
• RR (Roundup ready):
rende la pianta resistente al diserbante
roundup, prodotto dalla stessa azienda
che produce la pianta transgenica (Monsanto)
• Bt (tossina del Bacillus Thurringensis):
rende la pianta resistente all’attacco di insetti
(che però possono acquisire la resistenza)
Problemi legati alla transgenesi
Il DNA iniettato si integra nel genoma del nuovo organismo
senza possibilità di prevedere né dove si inserirà né quali
saranno le interazioni con gli altri geni e con il
metabolismo dell’organismo. Ecco cosa dichiara a questo
proposito il premio Nobel Dulbecco (articolo apparso su
Repubblica del 22/11/2002):
“Ci sono molti esempi che dimostrano una connessione tra le
funzioni di geni apparentemente indipendenti. Per
esempio, coi metodi oggi a disposizione è possibile
determinare il grado di attività di tutti i geni in una cellula;
ed è stato dimostrato che introducendo un nuovo gene in
una cellula, la funzione di un gran numero di altri geni
viene alterata: non è sufficiente introdurre un gene
nell'organismo per determinarne l'effetto, che invece
dipende da quali altri geni sono già presenti.” Ovviamente
non sappiamo quali geni e quando saranno alterati!
ESEMPI DI FLUSSO GENICO
ORIZZONTALE
Da pianta a batteri (via alimentare e rischio
trasferimento resistenza agli antibiotici)
Nel suolo (transgene trasferito a
moioorganismi e piante)
Caso del promotore del CVM:
Gli studi della biologa molecolare Mae Wan Ho e colleghi, pubblicati nel 1999 su
“Microbial Ecology in Health and Disease” e discussi a più riprese su “Nature” e
“Nature Biotechnology”, indicherebbero che l’utilizzo del promotore, cioè la porzione
del gene che avvia il processo di trascrizione di un gene strutturale, tratto dal virus del
mosaico del cavolfiore (CaMV), può risultare strutturalmente instabile e favorire la
ricombinazione e il trasferimento orizzontale di geni, con il rischio di
mutagenesi, cancerogenesi, attivazione di virus inattivi e ricombinazione di
nuovi virus.
PRINCIPIO DIPRECAUZIONE
• ll Principio di Precauzione come afferma Henri
Belvèze, è un approccio alla gestione dei rischi che si
esercita in una situazione d'incertezza scientifica, che
reclama un'esigenza d'intervento di fronte ad un
rischio potenzialmente grave, senza attendere i
risultati della ricerca scientifica.
Dichiarazioni e Convenzioni Internazionali :
•Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo - giugno 1992
L'articolo 15 enuncia il Principio di precauzione
• Convenzione sulla diversità biologica - Rio de Janeiro, 5 giugno
1992
• Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza della Convenzione
sulla diversità biologica - Montreal 2000
Rischi per la salute
• Almeno 3 studi indicano danni ad
animali alimentati con OGM (Lab.
priv. Scozia, Università Italia, Usa Monsanto)
• Rischi allergie e intolleranze
• Rischi da geni di resistenza agli
antibiotici
• Rischi da metaboliti di diserbanti
• Rischi da alterazione del funzionamento
dei geni
Due medici dell’Ospedale di Lavagna (GE), G. Napoli
e L. Callegarini, hanno puntualizzato, in un articolo
apparso su Ambiente, Risorse, Salute (n. 73 del
2000) che :
“anche se sono presenti solo tracce di allergeni nei
cibi transgenici, non si può escludere che tale
alimento sia allergenico. Poiché il soggetto
probabilmente non avrà sintetizzato anticorpi verso
tali allergeni in precedenza, essi non presenteranno
fenomeni allergici alla prima esposizione, ma, se tale
allergene diviene un componente comune
dell’alimento l’allergenicità si svilupperà per
esposizione continua”.
GLI USA CONTAMINANO L’AMERICA
CENTRALE CON IL MAIS STARLINK
Sono più di 70 le associazioni di ambientalisti,consumatori e
agricoltori di sei regioni dell’America Centrale e dei Caraibi
che hanno denunciato la presenza del granturco StarLink nelle
forniture distribuite dal World Food Programme sotto l’egida
delle Nazioni Unite e in quelle importate dagli USA. In un
totale di più di 50 campioni di mais e soia distribuiti in
Nicaragua, Honduras, El Salvador, Guatemala,Costa Rica e
Repubblica Dominicana e analizzati in un laboratorio
indipendente, più dell’80% sono risultati positivi ai test per il
rilevamento della presenza dello StarLink. Tale prodotto non è
mai stato approvato per il consumo alimentare umano a causa
dei componenti allergenici derivati dalla modificazione
genetica delle sue proteine. Fonte: Genet - 16/02/05
Rischi per la salute
• Almeno 3 studi indicano danni ad
animali alimentati con OGM (Lab. priv.
Scozia, Università Italia, Usa - Monsanto)
• Rischi allergie e intolleranze
• Rischi da geni di resistenza agli
antibiotici
• Rischi da metaboliti di diserbanti
• Rischi da alterazione del funzionamento
dei geni
La patata transgenica Amflora
della BASF
Da questa patata geneticamente modificata si ricava
amilopectina, uno dei componenti dell’amido, che viene
utilizzata per produrre carta, calcestruzzo e adesivi.
Questo stesso amido è utilizzato come mangime animale
e il gruppo Basf che lo produce ha dichiarato che non è
previsto alcun utilizzo alimentare umano.
L’incognita è il «gene marcatore” (che verifica l’avvenuto
inserimento della variazione genetica) che, nel caso di
Amflora, resiste ad una coppia di antibiotici, kanamicina
e neomicina, generalmente giudicati importanti per
l’uomo.
Per queste ragioni OMS ed EMEA erano contrari.
Rischi per la salute
• Almeno 3 studi indicano danni ad
animali alimentati con OGM (Lab. priv.
Scozia, Università Italia, Usa - Monsanto)
• Rischi allergie e intolleranze
• Rischi da geni di resistenza agli
antibiotici
• Rischi da metaboliti di diserbanti
• Rischi da alterazione del funzionamento
dei geni
Linfoma non Hodgkin correlato all’uso di
glifosato (il diserbante Roundup della Monsanto)
L. Hardell and M. Eriksson – “A case-control
study of non-Hodgkin lymphoma and
Exposure to Pesticides” ,
Cancer, 15 Marzo 1999, Vol. 85, n.6.
(N.B. oltre il 75% delle coltivazioni
transgeniche contengono il gene di
resistenza al glifosato)
Rischi per la salute
• Almeno 3 studi indicano danni ad
animali alimentati con OGM (Lab. priv.
Scozia, Università Italia, Usa - Monsanto)
• Rischi allergie e intolleranze
• Rischi da geni di resistenza agli
antibiotici
• Rischi da metaboliti di diserbanti
• Rischi da alterazione del
funzionamento dei geni
Un team di ricercatori australiani e statunitensi ha scoperto che un
gene assolutamente innocuo, presente nel fagiolo, provoca delle
forti allergie quando e' inserito nella pianta di pisello.
I ricercatori della Csiro (Commonwealth scientific and industrial
research organization) avevano inserito un gene presente nel
fagiolo in piante di pisello, allo scopo di renderle piu' resistenti agli
attacchi di un insetto.
Il gene in questione «era stato studiato per molti anni e non si
era mai dimostrato pericoloso per la salute di uomini o
animali.
Topi nutriti con fagioli e piselli normali sono rimasti sanissimi, ma
quelli nutriti con i piselli Ogm hanno sviluppati forti infiammazioni
ai polmoni e una reazione allergica diffusa.
Non solo: i topi sono diventati allergici
anche ad altre sostanze.
L’istituto di ricerche francese Crigen ha fatto studi sia sul mais
NK 603 che sul MON 810, evidenziando che il primo provocava
alterazioni nel peso degli animali alimentati con mangime che lo
conteneva, mentre il secondo, in base a studi fatti dalla stessa
Monsanto (produttrice dei due mais transgenici), altera alcuni
parametri nei reni e nel fegato degli animali alimentati, indicando
un disturbo agli organi deputati alla disintossicazione. Anche in
questo caso vi erano alterazioni nella crescita (decremento di
oltre il 3% in peso).
Uno studio, commissionato dal governo austriaco al Prof. J.
Zentek, dell’Universitá di Vienna ha evidenziato che i topi nutriti
con mais OGM hanno dato vita ad una prole nella terza e quarta
generazione ridotta di numero e di peso, e tali differenze sono
statisticamente rilevanti. I topi alimentati con mais non-OGM si
sono riprodotti in modo piú efficiente.
4/12/07 - Effetti del DNA contenuto negli
Ogm sul sistema immunitario umano
Studio realizzato dal Prof. Werner Mueller e Anna Jaschok
Un nuovo studio ha dimostrato che il DNA
sintetico degli Ogm, una volta immesso nel
corpo umano, non viene interamente degradato
nel tratto intestinale ma penetra nel sistema
linfatico e nel sangue e si deposita negli organi.
Lì svolge una funzione immunomodulatoria dagli
effetti ancora sconosciuti.
OGM e fame nel mondo
• Oggi, secondo dati FAO, il cibo è più che
sufficiente per tutti gli abitanti del Pianeta.
• Nel sud del mondo manca l’accesso al cibo, a
causa della povertà.
• Nel mercato globale si produce dove costa
meno (paesi poveri) e si vende dove si è
disposti a pagare di più (paesi ricchi).
• Gli OGM non risolvono questo problema, ma
anzi lo aggravano (controllo delle multinazionali
sul seme).
• Emblematico il caso dell’ARGENTINA.
La privatizzazione
della vita: brevetti e
OGM
E’ discutibile che un gene o
un pezzo di DNA possa
considerarsi un’invenzione
umana, dal momento che la
loro esistenza è il risultato di un
processo di selezione naturale
che si è sviluppato nel corso dei
millenni.