Comune di Novoli
Fondazione Focara
Teatro Pubblico Pugliese
Teatri Abitati
Factory compagnia transadriatica
Principio attivo teatro
STAGIONE DI PROSA, MUSICA E DANZA 2015-2016
con
ELSE
da Schnitzler
l’assoluta modernità di un classico letterario
Sabato 16 Aprile ore 21.00
Teatro comunale di Novoli
Un testo straordinario, un personaggio che ricorda un’antica eroina, uno stile che fonde in
modo sorprendente il monologo interiore, la fantasticheria, l’azione, il dialogo e perfino la
musica: questi alcuni degli elementi che caratterizzano ELSE, la nuova produzione della
Compagnia La luna nel letto di Ruvo, che verrà presentata in anteprima proprio al Teatro
Comunale di Novoli il prossimo SABATO 16 APRILE alle ore 21.00 nell’ambito della
Stagione di teatro, musica e danza, promossa dall'Amministrazione comunale di Novoli,
dal Teatro Pubblico Pugliese, dalla Fondazione Fòcara di Novoli e dalla Residenza
TEATRI ABITATI di Factory Compagnia e Principio Attivo Teatro.
In scena Nunzia Antonino diretta da Carlo Bruni a far rivivere il gioco mirabile del teatro
riesce a condurre Else, l’adolescente appassionata della novella di Schnitzler, ad un
personaggio certamente lontano per età da quello letterario, ma che con quello condivide
lo stesso sguardo sulla crisi culturale con cui si trova costretta a confrontarsi: una società
ipocrita, che vive di apparenze nascondendo la sua perversa natura corrotta.
Ancora una volta, in scena, l’assoluta modernità di un classico letterario.
Compagnia La luna nel letto / Ass. Cult. Tra il dire e il fare
ELSE
di Nunzia Antonino e Carlo Bruni
liberamente ispirato a “La signorina Else” di Arthur Schnitzler
traduzione di Giuseppe Farese
ricerca musicale Sergio Antonino
con NUNZIA ANTONINO
impianto scenico e regia di CARLO BRUNI
Fondandoci sulla novella di Arthur Schnitzler, scritta come monologo interiore nel 1924,
sotto le stesse influenze che avrebbero dato corpo alla psicanalisi di Freud, Bruni/Antonino
sono partiti dall’adolescente in vacanza e dal suo dramma, alimentato da un debito del
padre nei confronti di un laido signor Dorsday. Debito che lei è invitata a estinguere con
“strumenti” ritenuti ormai comuni, perciò lontanissimi dal produrre scandalo, ma ancora
oggi “perfettamente” in grado di alimentare le tragiche conseguenze svolte dal racconto.
La direzione scelta dagli autori è condizionata dall’anagrafe: Else non è la diciannovenne
dell’originale, piuttosto lo è stata. Rimasta impigliata nella lettera che scatenò il dramma, è
alle prese con lo stesso Veronal di allora: medicinale ormai però fuori moda; veleno
inadeguato al ruolo e dunque anche inutile a domare il reiterato dolore.
Else vive in un mondo sordo, immerso in una crisi culturale, non dissimile da quella che
ispirò Schnitzler: fonte di ossessioni, nel migliore dei casi in grado di condurre alla follia.
Hanno dato origine a questa ricerca: l’amicizia con Giuseppe Farese, traduttore dell’opera
e la sollecitazione di un curioso bancario, interessato a indagare il peso che un debito può
ancora avere sulle anime sensibili.