Il Presìdio del libro di Mesagne informa della lettura- omaggio ad Anna Maria Ortese,
prevista alle ore 18.30 del 30 marzo, nell’ambito delle attività del progetto tematico
dedicato a “La lettura al tempo dei social”.
Presso la sede dell’Associazione “G.DiVittorio”, soggetto ospitante e co-organizzatore
dell’evento, Nunzia Antonino - con la cura di Carlo Bruni- leggerà il racconto “Un paio
di occhiali”, tratto dalla raccolta “Il mare non bagna Napoli” (Einaudi 1953 – Premio
Viareggio).
Perché “Un paio di occhiali”
La scelta è caduta su questo testo in particolare poiché l’espediente letterario utilizzato
dalla scrittrice ci ricorda quanto falsante e deformante possa essere il nostro agire e
conoscere quotidiano nel momento in cui guardiamo il mondo attraverso “gli occhiali del
web”, non dandoci più quegli spazi di riflessione sulla realtà, specie quando ci racconta
della nostra inapropriatezza alle difficoltà ed evidenzia la nostra indifferenza agli appelli
della nostra coscienze e del nostro libero pensiero.
Anna Maria Ortese (Roma 1914 - Rapallo 1998) scrittrice italiana. Esordì nel 1937 col
volume di racconti Angelici dolori, che parvero richiamarsi al "realismo magico" di M.
Bontempelli. Ma le opere successive (L’infanta sepolta, 1950; Il mare non bagna Napoli,
1953, premio Viareggio; I giorni del cielo, 1958; Silenzio a Milano, 1958) rivelarono una
tempra narrativa aliena dal gioco cerebrale della poetica novecentista: a metà fra il saggio
e il racconto, questi libri innestano le invenzioni favolose in squarci documentari di estrema
esattezza e lucidità. Polemica morale e fantasia trasfiguratrice s’intrecciano ancora nei
romanzi successivi: L’iguana (1965), Poveri e semplici (1967, premio Strega), Il porto di
Toledo (1975), Il cappello piumato (1979), e negli ultimi Il cardillo addolorato (1993) e
Alonso e i visionari (1996).
Nunzia Antonino attrice, ha studiato danza e teatro in Italia e nelle scuole d’arte di Varsavia e Parigi: con
Daniela Bönsch, Pierre Biland, Jean Claude Penchenat, Giancarlo Sammartano, Guido De Monticelli,
Giorgio Albertazzi, Julie Stanzak. Dall’86 ha lavorato con Pagliai Gassman, Antonella Steni, Mario Scaccia,
Adriana Innocenti, Mariangela D’Abbraccio, Ferruccio Soleri, Adriana Asti, Giancarlo Sepe, Franco Però,
Teresa Ludovico, Micha Van Hoecke e Carlo Bruni. Fra gli spettacoli: le Troiane, Agamennone, Nella Città
l’Inferno, Ballando Ballando, Bella e Bestia, Orfeo, Lezioni di Piano, Molto rumore per nulla, I Reduci,
Passioni. In questa stagione, in scena, oltre che con Lenòr (Napoli, marzo 2016), con Cenerentola, across
the universe, di Michelangelo Campanale, per La luna nel letto (Roma, marzo 2016) e le letture da Lo scialle
andaluso, di Elsa Morante (Brindisi, aprile 2016) e di Un paio di occhiali di Anna Maria Ortese. Tra i fondatori
dell’associazione culturale Linea d’Onda, protagonista de L’anima attesa, medio metraggio di Edoardo
Winspeare dedicato a don Tonino Bello, è stata recentemente Medea, nello studio curato da Giuliana Musso
e tratto dall’omonimo romanzo di Christa Wolf (Bassano Opera Festival/Lunatica Massa Carrara, luglio
2014), mentre è attualmente impegnata in un’opera di Pirandello ed Eduardo per la regia di Michelangelo
Campanale (L’abito nuovo – debutto Bari gennaio 2016), nell’allestimento di un lavoro dedicato a Don Milani
(Bottega degli Apocrifi, Manfredonia, aprile 2016) e in quello di un solo tratto da La signorina Else di
Schnitzler, la regia di Carlo Bruni e la traduzione di Giuseppe Farese.
Carlo Bruni, lavora in teatro dal ’77, prima come attore (Teatro Studio 3, Magopovero, Valdoca) e dall’85
anche come autore e regista. Premio Scenario e Stregatto, ha diretto il Teatro del Mercato di Perugia, il
Kismet e il Piccinni di Bari, il Teatro Rossini di Gioia del Colle. Ha collaborato con le Università di Perugia,
Bologna e Bari come formatore e curato la programmazione del capoluogo pugliese, nel corso della prima
amministrazione “Emiliano”, di cui è stato consulente per la cultura e la comunicazione. Si è occupato di uno
dei più antichi carnevali italiani (Putignano), ha lavorato per il cinema e la televisione (Il Miracolo - E.
Winspeare, Venezia 60). Fra i suoi ultimi spettacoli: Lezioni di Piano (Napoli – Mercadante), I Reduci
(MittelFest), Molto rumore per nulla, Dashiuri e hidur, una riscrittura del Romeo e Giulietta per il Teatro
Nazionale di Tirana e Lenòr dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel. Ha fondato Linea d’Onda,
un’associazione di “bonifica culturale” di cui cura la direzione artistica. Recentemente, per Orfeo Futuro, ha
curato Folias (Roma Auditorium Parco della Musica). Ha interpretato e scritto con Edoardo Winspeare, che ne
ha curato la regia, L’anima attesa, medio metraggio dedicato alla figura di don Tonino Bello e, selezionato dai
Teatri del Sacro, ha curato scrittura e messa in scena di Croce e fisarmonica, una produzione
Diaghilev/Armamaxa. Attualmente dirige il Teatro Garibaldi di Bisceglie, cura la stagione di prosa del Teatro
Comunale di Ruvo ed alcune rassegne teatrali del territorio. In questa stagione è impegnato nell’adattamento e
messa in scena di Else: da La signorina Else di Arthur Schnitzler.