PROGRAMMA SVOLTO Classe quinta “D”

LICEO SCIENTIFICO STATALE “GALILEO GALILEI”
Via Ceresina 17 - 35030 SELVAZZANO DENTRO (PD)
PROGRAMMA SVOLTO
Classe quinta “D”
DOCENTE: PROF.
Materia: FILOSOFIA
GIOVANNI ALIBERTI
La classe, a partire da un primo approccio, si è mostrata in genere rispettosa anche se poco collaborativa. La
partecipazione è stata in genere saltuaria e, in alcuni casi settoriale, l’attenzione non sempre in tutti adeguata e non in tutti
costante l’impegno individuale.
In coerenza con le linee individuate nella programmazione del CdC e del Dipartimento, l’azione didattica è stata rivolta
principalmente al completo consolidamento di alcune competenze di base proprie della disciplina.
Gli allievi sono sostanzialmente divibili in due fasce: una prima corposa (poco più del 70%) che ha mostrato intesse e
partecipazione, ha raggiunto risultati nel complesso accettabili; una seconda (poco meno del 30%) ha raggiunto risultati buoni.
numero
alunni
M
14
1.
2.
F
3
totale
17
rip.
0
clima della classe
(problematico,
accettabile, buono, ottimo)
livello cognitivo globale di
partenza
(problematico,
accettabile, buono, ottimo)
svolgimento del programma
pregresso (incompleto,
regolare, anticipato)
accettabile
Nel complesso accettabile
regolare
TESTO/I ADOTTATO/I
REALE – ANTISERI, Storia del pensiero filosofico e scientifico. Vol. 2a-2b, ed. La Scuola, ISBN 987-88-350-2878-9 , €
33,00
REALE – ANTISERI, Storia del pensiero filosofico e scientifico. Vol. 3a-3b-3c, ed. La Scuola, ISBN 987-88-350-29762, € 37,00
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
(con l’indicazione dei tempi e dei collegamenti interdisciplinari possibili)
In prima battuta è stato indispensabile riprendere alcune tematiche e problematiche fondamentali del corso di studi
precedente, soprattutto in merito alla riflessione kantiana e alla sua originalità in relazione al razionalismo secentesco ed al
Empirismo settecentesco.
Si è scelto di anticipare alcuni autori e contenuti specifici della cultura filosofica del Novecento ogniqualvolta la
presentazione di un determinato tema lo consentiva. Ecco che, ad esempio, alla presentazione del pensiero etico kantiano si è
accostata la proposta etica post-kantiana di J. Habermas; mentre, la conferenza su temi di bioetica ci portati ad approfondire i
temi e i problemi ad essa colllegati.
In sintesi, ci si è mossi secondo il seguente schema:
Oltre a Kant ed all'Idealismo, si è posta l’attenzione sulla filosofia della “crisi” hegeliana dell’Ottocento (Marx,
Kierkegaard Schopenhauer e Nietzsche).
La scansione del programma è stata la seguente:
Argomento sintetico
Unità 1:
Introduzione a Kant
Sviluppo analitico
Introduzione a I. Kant (ripasso)
A. La Critica della ragion pura
3. Il problema critico 4. I giudizi sintetici a priori. 5. La “rivoluzione copernicana” operata da Kant. 6. Le
facoltà della conoscenza e la partizione della CRP.
6. I fondamenti dell’estetica trascendentale e le forme a priori della sensibilità. 7. Rapporto tra pensieri e
intuizioni
8. L’analitica trascendentale e la dottrina della conoscenza intellettiva e delle forme a priori.
9. I concetti puri dell’intelletto. 10. Dalla deduzione trascendentale allo Schematismo
11. Distinzione tra fenomeno e noumeno. 12. La dialettica trascendentale.
B. La Critica della ragion pratica
1. Il concetto di ragion pratica e gli scopi della Critica. 2. La realtà e l’assolutezza della legge morale 3.La
“categoricità” dell’imperativo categorico. L’essenza del’imperativo categorico. 4. Le formule dell’imperativo
categorico. 5. La libertà come fondamento della logge morale. 6. Il principio dell’autonomia e il suo
significato (esclusa la critica alla morali pre-kantiane). 7. I postulati e il primato della ragion pratica.
Unità 2: Incursione nel
Novecento: J.Habermas
e l’Etica del discorso.
Cenni al Personalismo
etico
1. Il post-kantismo di Habermas e l’attualità del pensiero kantiano: la fondazione razionale dell’etica. 2.
Introduzione al personalismo etico cattolico 3. L’etica del discorso come alternativa etica all’autonomia
teonoma. 4. La proposta post-kantiana di J. Habermas: Ricerca di condizioni necessarie e universali;
ricerca di un principio etico normativo; le pretese di validità dell’agire comunicativo; differenza tra agire
strategico e agire comunicativo.
LAVORIAMO CON I TESTI:
S. THOMAS, In Epistolam II ad Corinthios, c. III, lect. III
APEL K. O., APEL K. O., Limiti dell’etica del discorso? Tentativo di un bilancio intermedio in AA.VV., Etiche
in dialogo. Tesi sulla razionalità pratica, Brescia (Marietti) 1990, pp. 32
HABERMAS J., Etica del discorso =BUL 266, Roma-Bari (Laterza) 20095, p.65-66
Unità
3:
all’Idealismo.
Prodromi 1. La critica al noumeno e alla dottrina della rappresentazione (Vorstellung). 2. La filosofia come scienza e
la fondazione del Criticismo su di un unico principio: la coscienza (Reinhold). 3. La reinterpretazione dell’Io
penso, da principio unificatore a principio creatore. 4. La critica al principio di causalità. 5. La critica
postkantiana al noumeno.
Unità 4: Dal kantismo
all’Idealismo.
Introduzione a J. G.
Fichte.
Unità 6: Introduzione a
Schelling
Unità 7: Introduzione a
Hegel
Dal kantismo all’Idealismo. Introduzione a J. G. Fichte.
1. L’Idealismo di Fiche. I principi della Dottrina della scienza: il principio di contraddizione e il principio di
identità. Dall’Io penso all’Io puro. 2. Il primo principio. (nel manuale pp. 74-75, con integrazioni). 3. Il
secondo e il terzo principio. 4. Spiegazione idealistica dell’attività conoscitiva. 5. Spiegazione idealistica
dell’attività morale. 6. Il primato della ragion pratica sulla ragion pura.
LAVORIAMO CON I TESTI:
Lettura e commento del brano tratto Fondamenti dell’intera dottrina della scienza 1794), Parte I, §. 1.
Schelling e il travaglio romantico dell’Idealismo
1. La vita e le opere 2. Il punto di partenza: L’idealismo fichtiano. 3. Dall’’Io alla natura 4. La filosofia della
natura 5. La filosofia trascendentale
Introduzione a F. G. W. Hegel. 1. Vita ed opere. 2. I capisaldi del sistema. 3. La realtà come Spirito: lettura
dalla Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito. 4. La dialettica come legge del reale e come
procedimento del pensiero filosofico. 5. Il reale come Assoluto. 6. La dimensione dello speculativo e il
significato dell’Aufhebung. 7. La nuova logica di Hegel. 8. Significato e finalità della Fenomenologia dello
Spirito
9. La trama e le figure della Fenomenologia: l’itinerario fenomenologico; Le tappe: Coscienza,
Autocoscienza e Ragione. 10. Dialettica Servo-Padrone:
11. La filosofia dello Spirito: Lo Spirito Soggettivo; Oggettivo e cenni sullo spirito Assoluto. 12. Incursione
nella filosofia dello Stato come piú alta espressione dello Spirito oggettivo.
PERCORSO FILOSOFICO L’uomo e la sua esistenza: In vista degli esami di Stato si è proposto il primo
tassello del percorso modulare, che leggesse lo stato come luogo dell’incontro sociale dell’uomo con il
proprio simile e dell’importanza della cultura nel tessuto sociale. Partendo da Hegel si è tracciato un
itinerario di antropologia filosofica che, passando per Marx, Kierkegaard e Nietzsche, approdasse alle
riflessioni filosofiche del Novecento.
Unità 8: La Destra e la
sinistra hegeliana
La destra e la sinistra hegeliana.
1. Destra e sinistra hegeliana. 2. L’umanesimo di L. Feuerbach: Antropologia e religione. 4. La criticità
della religione. Umanismo e filantropismo.
PERCORSO FILOSOFICO L’uomo e la sua esistenza:: Antropologia essenzialista ed esistenzialista.
Unità 9: Introduzione a
Marx
Introduzione a K. Marx.
1. Il modello di razionalità dell’antropologia marxiana: l’ontologia del lavoro. 2. Caratteristiche generali del
marxismo. 6. LA critica dell’economia borghese e l’alienazione del lavoro. 7. Il distacco da Feuerbach e
l’interpretazione della religione in chiave sociale. 8 Il materialismo storico 9. Il materialismo dialettico. La
sintesi del Manifesto. 10. L’analisi del capitale. 11. La rivoluzione e la dittatura del proletariato.
AREA PLURIDISCIPLINARE [Filosofia e Storia]: Al pensiero filosofico di K. Marx (nello specifico:
antropologia e fondamenti di economia politica) sono state dedicate 2 ore di lezione di storia al fine di
rendere teoreticamente più comprensibili i seguenti eventi: Il Marxismo e le Internazionali. La critica di K.
Marx al lavoro capitalistico dell’Ottocento e le rivendicazioni operaie; la rivoluzione russa e la nascita
dell’URSS.
Unità 10 Introduzione a Introduzione a A. Schopenhauer. Vita e opere 1. Il mondo è una mia rappresentazione: Rilettura della
Schopenhauer
gnoseologia kantiana. 2. Il principio di causalità e la sua riduzione al principio di ragion sufficiente. 3. “Il velo
di Maya” . 4. La volontà come approccio al noumeno. 5. Caratteri a manifestazioni della volontà di vivere 6.
IL pessimismo. 7.Le vie della liberazione dal dolore.
Unità 11: Introduzione a Introduzione a S. Kierkegaard. Vita e opere 1. Il singolo. 2. L’antropologia esistenzialista di S.
Kierkegaard
Kierkegaard. Il rifiuto dell’hegelismo e la verità del singolo. 3. La vita come possibilità. L’angoscia e la
disperazione della scelta. 4. Gli stadi dell’esistenza: lo stadio estetico (don Giovanni); lo stadio etico (il
giudice Guglielmo); lo stadio religioso (Abramo).
PERCORSO FILOSOFICO L’uomo e la sua esistenza: Si è posto l’accento sulla novità antihegeliana
dell’antropologia di Kierkegaard, e sul recupero dell’esistenza sull’essenza.
Selvazzano Dentro lì,15/05/2015
Il Docente
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