Gli urti Spesso abbiamo bisogno di conoscere coma una forza dipende dal tempo, in quanto risolvere il problema utilizzando le reazioni energetiche non è possibile o sufficiente. Introduciamo allora la seguente quantità vettoriale chiamata impulso. r t1 r p1 r t1 r dp r r r r J = ∫ F (t )dt = ∫ dt = ∫ dp = p1 − p0 = ∆p t0 t0 dt r p0 Dimensionalmente I è equivalente a p e quindi si misura in N·s. I misura la variazione di quantità di moto e quindi, se un sistema è isolato, I è nullo. La definizione data per l’impulso prende il nome di teorema dell’impulso. Quando non è possibile risolvere l’integrale si ricorre al concetto di forza media (∆t molto breve). t r 1 1 r ( ) F= F t dt ⇒ J = F ∆t ∆t t∫ 0 A.A: 2004/05 Fisica Generale I 1 Urto: evento isolato durante il quale una forza relativamente intensa agisce, per un tempo relativamente breve, su entrambi i corpi che entrano in contatto Nella trattazione degli urti si fanno le seguenti ipotesi: 1. Non possiamo conoscere nel dettaglio ciò che avviene all’istante dell’urto, ma possiamo determinare lo stato del sistema subito prima e subito dopo l’urto; 2. L’urto avviene in un tempo brevissimo durante il quale i due corpi non si muovono l’uno rispetto all’altro e quindi la loro energia potenziale non varia. A.A: 2004/05 Fisica Generale I 2 Consideriamo due corpi che interagiscono solamente tra di loro (sistema isolato), indichiamo con p1 e p2 le quantità di moto di ciascun corpo r r r r dp1 dp2 F12 (t ) = = − F21(t ) = − dt dt r r dp1 dp2 + = 0 il sistema è isolato dt dt r r J12 = − J 21 Possiamo quindi affermare che, quando due corpi formanti un sistema isolato, interagiscono (urto) r r ∆p1 = −∆p2 A.A: 2004/05 I due corpi si scambiano quantità di moto Fisica Generale I 3 In seguito al processo d’urto, due corpi possono mantenere le masse possedute originariamente, possono variare la prorpia massa, oppure possono dar luogo ad un corpo unico di massa pari alle due masse iniziali Urto elastico Urto anelastico EK i = E K f E K i ≠ EK f m1i = m1 f m1i ≠ m1 f m2i = m2 f m2i ≠ m2 f Se m1i + m2i =Mf, allora si parla di urto completamente anelastico. Se il sistema è isolato, sappiamo che la quantità di moto del sistema si conserva e questo indipendentemente dal fatto che l’urto sia elastico o aneleastico. I due tipi di urto si differenziano per la conservazione dell’energia, che si riduce alla sola energia cinetica per l’ipotesi fatta che nell’urto non vari l’energia potenziale. L’energia cinetica si conserva solo nell’urto elastico A.A: 2004/05 Fisica Generale I 4 Pertanto, se due corpi costituenti un sistema isolato e chiuso si urtano elasticamente, possiamo scrivere r r Il secondo gruppo di equazioni Pi = Pf corrisponde a quattro equazioni E = E Kf Ki scalari e contiene 6 incognite r r r r (ammesso che si conoscano le m1v1i + m2v2i = m1v1 f + m 2v2 f velocità iniziali come vettori), di 1 1 1 1 2 2 2 2 2 m1v1i + 2 m2v2i = 2 m1v1 f + 2 m2v 2 f conseguenza il sistema risulta indeterminato. Per avere una soluzione bisogna imporre degli ulteriori vincoli al sistema, ad esempio possiamo conoscere le velocità iniziali e limitarci a trattare urti in una sola dimensione. Otteniamo così v1 f = v2 f = A.A: 2004/05 (m1 − m2 )v1i + 2m2v2i m1 + m2 2 m1v1i + (m2 − m1 )v2i m1 + m2 Fisica Generale I 5 Casi particolari 1. m1 = m2 = m v 1f = v2i e v 2f = v1i scambio di velocità 1 2 prima v 1i v 2i 1 2 dopo v 2i v 1i 2. m1 >> m2 v 1f ≈ v 1i e v2f = 2v1i –v2i 1 2 v 1i 1 prima v 2i 2 v 1f A.A: 2004/05 v1 resta invariata dopo v 2f Fisica Generale I 6 3. m1 << m2 e v2i=0 v 1f = -v 1i e v2f ≈ 0 m1 rimbalza all’indietro,m2 resta fermo 1 prima v 1i 1 dopo -v 1i 4. Urto obliquo contro una parete piana immobile e liscia (si risolve solo nel caso bidimensionale conoscendo v1i) L’angolo di incidenza è θ⇒v isinθ e vf v sinθ vicosθ. Parallelamente alla parete non f v fcosθ c’è forza impulsiva ⇒P|| si conserva θ (v isinθ), mentre in direzione ⊥ alla θ vi parete si cade nel caso 3. v icosθ = v isinθ − vicosθ; si può osservare che |v i| = |v f| v icosθ e le velocità formano sempre un angolo θ con la ⊥ alla parete A.A: 2004/05 Fisica Generale I 7 Consideriamo ora un sistema chiuso e non isolato. Se due corpi si urtano elasticamente possiamo ancora parlare di conservazione della quantità di moto? Dobbiamo innanzitutto distinguere tra le forza impulsive e le forze non impulsive. F impulsiva • F ≠ 0 solo nel tempo ∆t in cui avviene l’urto • |F| molto elevato in ∆t • J molto grande • ∆p importante F non impulsiva • F ≠ 0 sempre • |F| moderato • J molto piccolo • ∆p trascurabile imp F(t) A.A: 2004/05 J non imp Fisica Generale I 8 Allora se abbiamo forze esterne non impulsive possiamo ancora parlare di conservazione di P, mentre nel caso di forze esterne impulsive (come ad esempio le reazioni vincolari sollecitate nell’urto) non si può parlare di conservazione di P (P si può solo conservare parzialmente). Sistema isolato Urto elastico Si conservano P ed EK Urto anelastico Si conserva P, non si conserva EK. Se l’urto è completamente anelastico, l’energia dissipata corrisponde all’energia interna del sistema Sistema non isolato Forze non impulsive Tutto come nel sistema isolato Forze impulsive A.A: 2004/05 P al più si conserva parzialmente Fisica Generale I 9