Come mostrato schematicamente in figura, il corpo A di massa MA =0.5 kg è appoggiato su una superficie orizzontale scabra con coefficiente di attrito dinamico ΞΌD= 0.3 ed il corpo B, di massa MB= MA, è collegato al soffitto tramite una fune inestensibile di massa trascurabile e di lunghezza L = 2 m. Allβistante iniziale, t =0, si osserva che il corpo A si trova a distanza d=30 cm dal corpo B, si muove verso il corpo B con velocità π£π£" =4π₯π₯ m/s, che la fune è verticale ed il corpo B è fermo. Si considerino i due corpi puntiformi e si trascuri ogni attrito fra fune e soffitto. Allβistante t1>0 il corpo A urta il corpo B e lβurto è tale che immediatamente dopo lβurto la somma delle energie cinetiche dei due corpi è pari alla metà dellβenergia cinetica posseduta dal corpo A immediatamente prima che il corpo A urti il corpo B. 1) Si dica quale tipo dβurto avviene fra i due corpi (elastico, parzialmente anelastico e completamente anelastico) e si determini la velocità dei due corpi immediatamente dopo lβurto. 2) Considerando che, qualunque sia il tipo dβurto, i corpi rimangono separati e non formano un corpo unico, si dica quale è lβangolo massimo ΞΈmax a cui giunge il corpo B dopo lβurto. 3) A quale istante di tempo t1 il corpo B raggiunge per la prima volta lβangolo massimo ΞΈmax ( Si ricordi che allβistante t =0 s il corpo A si trova a distanza d dal corpo B). 4) Si trovi il modulo della forza esercitata dalla fune sul soffitto negli istanti successivi allβurto in funzione dellβangolo fra la fune e la verticale. Si dica in quale punto il modulo della forza è massimo e se ne calcoli il valore numerico. Soluzione 1) Il corpo A scivola in presenza della forza di attrito la cui componente lungo lβasse x è πΉπΉ&'' = βππ* ππππ. Lβaccelerazione del corpo lungo x è, perciò costante ed ha componente a=-ΞΌDg. Chiamiamo vf la velocità del corpo A nell'istante immediatamente precedente l'urto. Dal teorema dell'energia cinetica applicato al corpo A, fra lβistante iniziale e quello dellβurto con il corpo B, si . . ricava βππππ* ππππ = πππ£π£0/ β πππ£π£"/ e, quindi la velocitaβ π£π£0 = π£π£"/ β 2ππ* ππππ= 1,33 m/s. / / 2) Nell'urto si conserva il momento della quantità di moto calcolato rispetto al punto O di sostegno del filo, chiamando vA e vB le velocità delle due masse immediatamente dopo l'urto Da tale relazione si evince che anche possiamo scrivere: πΏπΏ×πππ£π£0 = πΏπΏ×πππ£π£5 + πΏπΏ×πππ£π£7 . la quantità di moto si conserva πππ£π£0 = πππ£π£5 + πππ£π£7 = 2πππ£π£89: dove π£π£89: = ;< =;> / = ;? / la velocità del centro di massa (del sistema composto da A e B) immediatamente dopo l'urto, è quindi al c.d.m. possiamo attribuire una energia cinetica pari a . / ;? / 2πππ£π£89: = ππ Scriviamo l'energia del sistema A+B utilizzando il teorema di Koenig: / . / . / + πΎπΎ C πΎπΎABA = 2πππ£π£89: / (dove πΎπΎ C è l'energia cinetica nel S.R. del c.d.m.) e ricordiamo che per i dati del problema . . πππ£π£0/ . Eguagliando le due espressioni abbiamo: πΎπΎABA = / / . / πΎπΎABA = 2πππ£π£89: + πΎπΎ C = ππ / ;? / / + πΎπΎ C = . . / / πππ£π£0/ e cioè πΎπΎ C = 0!!!! L'urto è completamente anelastico !. Entrambi i corpi si muovono, separatamente, immediatamente dopo lβurto con la velocità vA = vB =vcdm = 0.665 m/s. Dopo lβurto lβenergia meccanica del corpo B si conserva lβenergia meccanica e ΞΈmax viene raggiunto quando lβenergia cinetica del corpo B è nulla. Se consideriamo la superficie orizzontale come superficie di energia potenziale nulla applicando la conservazione dellβenergia si ricava . / πππ£π£7/ = ππππππ 1 β ππππππππ:&J da cui ππ:&J = ππππππππππ 1 β M ;> /NO =0,18 rad 3) Poichè lβangolo trovato è piccolo, il moto è quello di un pendolo in regime di piccole oscillazioni. Il percorso fatto dal corpo B per raggiungere il punto di massimo angolo corrisponde ad un quarto di unβoscillazione completa che viene effettuato in un tempo π‘π‘. = A Q = R / O N =0.71 s a cui va aggiunto il tempo t2 impiegato dal corpo A per raggiungere il corpo B. Il tempo t2 si ricava risolvendo lβequazione del moto accelerato per la velocità del corpo A: vf = vo β ΞΌDgt2 da cui π‘π‘/ = ;S T;? UV N = ;S T ;SM T/UV N9 UV N =0.33s Dunque, lβistante di tempo in cui il corpo B raggiunge la massima altezza è t =t1+t2 = 1.04 s. 4) La forza sul soffitto è in modulo uguale alla tensione T del filo. La tensione si ottiene imponendo la II legge di Newton relativa alla componente radiale della forza totale agente sul corpo B. Dunque, indicando con V(ΞΈ) la velocità del corpo B in corrispondenza di un generico angolo ΞΈ si ricava ππ β ππππππππππππ = ππ X M (Z) O . La velocità corrispondente al generico angolo ΞΈ si trova utilizzando la conservazione dellβenergia 2 2 meccanica: V (ΞΈ)=vB β2gL(1βcosΞΈ) e quindi: ππ = ππ ππ / ππ π£π£2π΅π΅ β 2gL + 2gLcosΞΈ) π£π£2π΅π΅ + ππππππππππππ = ππ + ππππππππππππ = ππ + 3ππππππππππππ β 2ππππ. πΏπΏ πΏπΏ πΏπΏ Il valore è massimo per ΞΈ=0 ed è ππ:&J = ππ π£π£2π΅π΅ O + ππππ= 6.0 N