Pino d`Aleppo - Consiglio Regionale della Basilicata

Pino
d’Aleppo
Caratteristiche morfologiche
Albero alto 15-20 metri e con diametro fino ad 1,20
metri, di forma eretta od irregolare. Corteccia di
colore grigio e liscia, tendente al bruno-rossastro ed
a fessurarsi longitudinalmente. Chioma rotondeggiante, anche smembrata in più parti di colore verde
pallido.
Aspetti botanici
Aghi riuniti in fascetti da due all’estremità del
rametto e dotati di lunga guaina, lunghi 5-10 cm e
larghi 1 mm. Apice acuto. Gemme conico-ovoidali,
non resinose, di colore bruno-rosso. Strobili di forma
conica-ovoidale di (6-12 x 3,5-4,5) cm. Apparato
radicale fittonante e dotato di notevole capacità
penetrativa nei confronti delle rocce.
Areale
Pianta diffusa nei Paesi che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. In Italia vegeta lungo le coste. Specie
eliofila, xerofila e termofila.
In Basilicata è diffuso, grazie a rimboschimenti
operati nei decenni passati, lungo la costa jonica.
Usato anche come specie ornamentale.
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Famiglia: PINACEE
Genere: PINUS
Pinus halepensis
Aleppo pine
Utilizzo principale
Legno con durame differenziato, pesante e resistente, destinato alle costruzioni navali.
Curiosità
Vive al massimo 250 anni; gli strobili possono persistere lungamente sulla pianta; è una specie a rapido accrescimento in grado di ricostituire in tempi
brevi il soprassuolo arboreo percorso da incendio.
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Pino
domestico
Caratteristiche morfologiche
Albero alto 20-30 metri e capace di raggiungere circonferenze anche di 6 metri, con tronco regolare
che si ramifica nella parte superiore. Rami ascendenti. Corteccia spessa, di colore grigio-rossastro,
profondamente fessurata longitudinalmente.
Chioma globosa in età giovanile, ombrelliforme da
adulta.
Aspetti botanici
Aghi leggermente contorti riuniti in fascetti da due
all’estremità del rametto e dotati di breve guaina;
lunghi 8-20 cm e larghi 1,5-2 mm; dritti o leggermente ricurvi, appiattiti e di colore verde chiaro.
Apice acuto spesso gialliccio e margini minutamente
dentati. Gemme di forma cilindrica, non resinose, di
colore bruno e lunghe 1 cm. Strobili spesso solitari,
ovoidali, simmetrici e di grandi dimensioni (8-16 x
7-10) cm, con grosse squame ciascuna recante due
“pinoli”. Apparato radicale robusto e profondo.
Areale
Pianta del Mediterraneo settentrionale. In Italia il
suo areale spazia dalla fascia costiera (alle spalle
del p. marittimo) sino alla zona inferiore del castagno. Specie termofila, abbastanza xerofila ed eliofila, poco resistente al vento ed alla salsedine. Poco
esigente nei confronti del terreno.
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Famiglia: PINACEE
Genere: PINUS
Pinus pinea
Umbrella pine
In Basilicata è presente come pianta ornamentale.
Utilizzo principale
Legno differenziato con durame giallo - rosso ed
alburno bianco rosato, pesante e resinoso, è destinato alle costruzioni ed alla paleria.
Curiosità
Non molto longevo (al massimo 250 anni); è una
specie a rapido accrescimento; il “pinolo” trova
largo uso nell’alimentazione; dai “pinoli” si estraeva un olio giallognolo con proprietà addolcenti, diuretiche ed emollienti.
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Pino
loricato
Caratteristiche morfologiche
Albero alto 20-30 metri, di forma spesso irregolare.
Corteccia di colore grigio cenere, caratterizzata da
una fessurazione a grandi placche romboidali.
Chioma irregolare, di colore verde brillante e non
molto densa.
Aspetti botanici
Aghi di colore verde brillante riuniti in fascetti da
due, rigidi e pungenti, lunghi 6-10 cm e con diametro di 1,5 mm posti all’estremità dei rametti. Apice
acuto. Gemme ovato-allungate, non resinose, di
colore bruno-rossastro. Strobili giallo-bruni di forma
ovale di (5-9 x 2-3) cm.
Areale
Pianta dei Balcani e dell’Italia meridionale, tra i
1000 ed i 2200 metri s.l.m.. Specie xerofila, calcicola e frugale.
In Basilicata è la specie simbolo del Parco
Nazionale del Pollino.
Utilizzo principale
Specie protetta in quanto presente esclusivamente
sul massiccio del Pollino.
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Famiglia: PINACEE
Genere: PINUS
Pinus leucodermis
Bosnian pine
Curiosità
Il nome deriva dal sanscrito pitu, adottato dal greco
pitus e dal latino pinus; il termine “loricato”, invece,
fa riferimento alla similitudine della corteccia con la
corazza dei legionari romani, la cosiddetta “lorica”;
si tratta di un “relitto” dell’ultima glaciazione; è una
specie ad accrescimento molto lento.
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Pino nero
(Pino austriaco,
Pino laricio, Pino di Villetta
Barrea)
Caratteristiche morfologiche
Albero alto 25-35 metri. Corteccia di colore grigio,
tendente al nero ed a screpolarsi. Chioma di forma
piramidale e densa (Pino austriaco).
Albero alto 40-50 metri. Chioma maggiormente
slanciata e leggera, rispetto all’austriaco (Pino laricio).
Albero alto 15-20 metri, con chioma piramidale
(pino di Villetta Barrea).
Aspetti botanici
Aghi riuniti in fascetti da due. Colore verde-scuro,
lunghi 8-14 cm e rigidi (austriaco); di colore verde
più chiaro, meno rigidi e lunghi 12-15 cm (laricio);
più rigidi, pungenti e corti dei precedenti (Villetta
Barrea). Gemme ovoidali e resinose. Strobili di
forma conica-ovoidale (di lunghezza: austriaco 4-5
cm; laricio 5-9 cm; Villetta Barrea 4-8 cm).
Areale
Pianta diffusa dalla Spagna all’Asia minore,
dall’Austria al Marocco. In Italia vegetano nella
zona più fredda dell’area del castagno e nella zona
del faggio. Specie eliofila, xerofila e maggiormente
termofila rispetto al faggio ed all’abete.
In Basilicata trova riscontro soprattutto grazie a
rimboschimenti, operati nei decenni passati, nella
provincia di Potenza.
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Famiglia: PINACEE
Genere: PINUS
Pinus nigra
Austrian pine
Utilizzo principale
Importanti alberi da legname (particolarmente il
laricio). Legno, duro e resistente, destinato alle
costruzioni e per produrre cellulosa.
Curiosità
Data la difficile classificazione, spesso ci si basa sull’anatomia degli aghi per differenziarli (si tratta, in
ogni caso, di tre “entità” distinte tra loro).
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Pino
silvestre
Caratteristiche morfologiche
Albero alto 35-40 metri, con tronco dritto. Corteccia
di colore rosso-bruno o grigio-bruno e fessurata
irregolarmente nella prima porzione del fusto, rosso
brillante-arancione nella porzione superiore e nelle
piante giovani. Chioma rada, ovale ed espansa
(localizzata in alto), di colore verde-grigio.
Aspetti botanici
Aghi riuniti in fascetti da due all’estremità del
rametto; lunghi 3-10 cm e larghi 1,5-2 mm; rigidi
e ritorti, con sezione semi-circolare e di colore
verde glauco, finemente dentati. Apice acuto.
Gemme ovoidali-oblunghe, appuntite e resinose,
lunghe 6-13 mm. Strobili di forma conica-ovoidale
di (3-8 x 2-3) cm, brevemente peduncolati, leggermente asimmetrici e riuniti a due-tre sul ramo.
Apparato radicale sviluppato, soprattutto nei terreni
leggeri e profondi.
Areale
Pianta diffusa nell’Europa centrale e nord-occidentale, in Asia nord-occidentale. In Italia vegeta nella
zona dell’abete rosso. Specie microterma, xerofila,
eliofila, molto resistente al vento e capace di adattarsi ad ogni terreno.
In Basilicata è presente nei rimboschimenti.
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Famiglia: PINACEE
Genere: PINUS
Pinus sylvestris
Scots pine
Utilizzo principale
Legno (di scarso pregio) differenziato, resinoso, è
destinato alle costruzioni ed alla produzione di cellulosa.
Curiosità
E’ una specie a rapido accrescimento; dalla macerazione degli aghi si ricavava una sorta di lana da
materasso; l’acqua della macerazione era riutilizzata per usi medicinali; dalle gemme si ricavava un
olio utile nella cura delle affezioni respiratorie; un
ottimo liquore si otteneva dalla fermentazione dei
giovani strobili.
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