Pino d’Aleppo Caratteristiche morfologiche Albero alto 15-20 metri e con diametro fino ad 1,20 metri, di forma eretta od irregolare. Corteccia di colore grigio e liscia, tendente al bruno-rossastro ed a fessurarsi longitudinalmente. Chioma rotondeggiante, anche smembrata in più parti di colore verde pallido. Aspetti botanici Aghi riuniti in fascetti da due all’estremità del rametto e dotati di lunga guaina, lunghi 5-10 cm e larghi 1 mm. Apice acuto. Gemme conico-ovoidali, non resinose, di colore bruno-rosso. Strobili di forma conica-ovoidale di (6-12 x 3,5-4,5) cm. Apparato radicale fittonante e dotato di notevole capacità penetrativa nei confronti delle rocce. Areale Pianta diffusa nei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. In Italia vegeta lungo le coste. Specie eliofila, xerofila e termofila. In Basilicata è diffuso, grazie a rimboschimenti operati nei decenni passati, lungo la costa jonica. Usato anche come specie ornamentale. 76 Famiglia: PINACEE Genere: PINUS Pinus halepensis Aleppo pine Utilizzo principale Legno con durame differenziato, pesante e resistente, destinato alle costruzioni navali. Curiosità Vive al massimo 250 anni; gli strobili possono persistere lungamente sulla pianta; è una specie a rapido accrescimento in grado di ricostituire in tempi brevi il soprassuolo arboreo percorso da incendio. 77 Pino domestico Caratteristiche morfologiche Albero alto 20-30 metri e capace di raggiungere circonferenze anche di 6 metri, con tronco regolare che si ramifica nella parte superiore. Rami ascendenti. Corteccia spessa, di colore grigio-rossastro, profondamente fessurata longitudinalmente. Chioma globosa in età giovanile, ombrelliforme da adulta. Aspetti botanici Aghi leggermente contorti riuniti in fascetti da due all’estremità del rametto e dotati di breve guaina; lunghi 8-20 cm e larghi 1,5-2 mm; dritti o leggermente ricurvi, appiattiti e di colore verde chiaro. Apice acuto spesso gialliccio e margini minutamente dentati. Gemme di forma cilindrica, non resinose, di colore bruno e lunghe 1 cm. Strobili spesso solitari, ovoidali, simmetrici e di grandi dimensioni (8-16 x 7-10) cm, con grosse squame ciascuna recante due “pinoli”. Apparato radicale robusto e profondo. Areale Pianta del Mediterraneo settentrionale. In Italia il suo areale spazia dalla fascia costiera (alle spalle del p. marittimo) sino alla zona inferiore del castagno. Specie termofila, abbastanza xerofila ed eliofila, poco resistente al vento ed alla salsedine. Poco esigente nei confronti del terreno. 78 Famiglia: PINACEE Genere: PINUS Pinus pinea Umbrella pine In Basilicata è presente come pianta ornamentale. Utilizzo principale Legno differenziato con durame giallo - rosso ed alburno bianco rosato, pesante e resinoso, è destinato alle costruzioni ed alla paleria. Curiosità Non molto longevo (al massimo 250 anni); è una specie a rapido accrescimento; il “pinolo” trova largo uso nell’alimentazione; dai “pinoli” si estraeva un olio giallognolo con proprietà addolcenti, diuretiche ed emollienti. 79 Pino loricato Caratteristiche morfologiche Albero alto 20-30 metri, di forma spesso irregolare. Corteccia di colore grigio cenere, caratterizzata da una fessurazione a grandi placche romboidali. Chioma irregolare, di colore verde brillante e non molto densa. Aspetti botanici Aghi di colore verde brillante riuniti in fascetti da due, rigidi e pungenti, lunghi 6-10 cm e con diametro di 1,5 mm posti all’estremità dei rametti. Apice acuto. Gemme ovato-allungate, non resinose, di colore bruno-rossastro. Strobili giallo-bruni di forma ovale di (5-9 x 2-3) cm. Areale Pianta dei Balcani e dell’Italia meridionale, tra i 1000 ed i 2200 metri s.l.m.. Specie xerofila, calcicola e frugale. In Basilicata è la specie simbolo del Parco Nazionale del Pollino. Utilizzo principale Specie protetta in quanto presente esclusivamente sul massiccio del Pollino. 80 Famiglia: PINACEE Genere: PINUS Pinus leucodermis Bosnian pine Curiosità Il nome deriva dal sanscrito pitu, adottato dal greco pitus e dal latino pinus; il termine “loricato”, invece, fa riferimento alla similitudine della corteccia con la corazza dei legionari romani, la cosiddetta “lorica”; si tratta di un “relitto” dell’ultima glaciazione; è una specie ad accrescimento molto lento. 81 Pino nero (Pino austriaco, Pino laricio, Pino di Villetta Barrea) Caratteristiche morfologiche Albero alto 25-35 metri. Corteccia di colore grigio, tendente al nero ed a screpolarsi. Chioma di forma piramidale e densa (Pino austriaco). Albero alto 40-50 metri. Chioma maggiormente slanciata e leggera, rispetto all’austriaco (Pino laricio). Albero alto 15-20 metri, con chioma piramidale (pino di Villetta Barrea). Aspetti botanici Aghi riuniti in fascetti da due. Colore verde-scuro, lunghi 8-14 cm e rigidi (austriaco); di colore verde più chiaro, meno rigidi e lunghi 12-15 cm (laricio); più rigidi, pungenti e corti dei precedenti (Villetta Barrea). Gemme ovoidali e resinose. Strobili di forma conica-ovoidale (di lunghezza: austriaco 4-5 cm; laricio 5-9 cm; Villetta Barrea 4-8 cm). Areale Pianta diffusa dalla Spagna all’Asia minore, dall’Austria al Marocco. In Italia vegetano nella zona più fredda dell’area del castagno e nella zona del faggio. Specie eliofila, xerofila e maggiormente termofila rispetto al faggio ed all’abete. In Basilicata trova riscontro soprattutto grazie a rimboschimenti, operati nei decenni passati, nella provincia di Potenza. 82 Famiglia: PINACEE Genere: PINUS Pinus nigra Austrian pine Utilizzo principale Importanti alberi da legname (particolarmente il laricio). Legno, duro e resistente, destinato alle costruzioni e per produrre cellulosa. Curiosità Data la difficile classificazione, spesso ci si basa sull’anatomia degli aghi per differenziarli (si tratta, in ogni caso, di tre “entità” distinte tra loro). 83 Pino silvestre Caratteristiche morfologiche Albero alto 35-40 metri, con tronco dritto. Corteccia di colore rosso-bruno o grigio-bruno e fessurata irregolarmente nella prima porzione del fusto, rosso brillante-arancione nella porzione superiore e nelle piante giovani. Chioma rada, ovale ed espansa (localizzata in alto), di colore verde-grigio. Aspetti botanici Aghi riuniti in fascetti da due all’estremità del rametto; lunghi 3-10 cm e larghi 1,5-2 mm; rigidi e ritorti, con sezione semi-circolare e di colore verde glauco, finemente dentati. Apice acuto. Gemme ovoidali-oblunghe, appuntite e resinose, lunghe 6-13 mm. Strobili di forma conica-ovoidale di (3-8 x 2-3) cm, brevemente peduncolati, leggermente asimmetrici e riuniti a due-tre sul ramo. Apparato radicale sviluppato, soprattutto nei terreni leggeri e profondi. Areale Pianta diffusa nell’Europa centrale e nord-occidentale, in Asia nord-occidentale. In Italia vegeta nella zona dell’abete rosso. Specie microterma, xerofila, eliofila, molto resistente al vento e capace di adattarsi ad ogni terreno. In Basilicata è presente nei rimboschimenti. 84 Famiglia: PINACEE Genere: PINUS Pinus sylvestris Scots pine Utilizzo principale Legno (di scarso pregio) differenziato, resinoso, è destinato alle costruzioni ed alla produzione di cellulosa. Curiosità E’ una specie a rapido accrescimento; dalla macerazione degli aghi si ricavava una sorta di lana da materasso; l’acqua della macerazione era riutilizzata per usi medicinali; dalle gemme si ricavava un olio utile nella cura delle affezioni respiratorie; un ottimo liquore si otteneva dalla fermentazione dei giovani strobili. 85