Position Paper CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE (FARMACO, DISPOSITIVI MEDICI E SERVIZI CONNESSI) EDIZIONE – Luglio 2014 ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali 20149 Milano, Via Giovanni da Procida 11 Tel. +39 02 34565.242 Fax +39 02 34565.458 E-mail: [email protected] http://assogastecnici.federchimica.it Codice fiscale 80036210153 Il presente documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro facente parte della Commissione Servizi Domiciliari del Gruppo Gas Medicinali e composto da: Alberto Cogliati (Linde Medicale) Raoul Ricci (SOL) Daniela Riva (Air Liquide Sanità) Fabrizio Brigatti (Assogastecnici) 2 INDICE 1. Introduzione e obiettivi pag. 4 2. Linee Guida Nazionali ed Internazionali 4 3. Sorgenti e metodi per la somministrazione dell’OTLT 6 3.1 Confezioni di gas medicinale criogenico: sistemi per Ossigeno Liquido (LOX) 7 3.1.1 Caratteristiche tecniche Unità Base 7 3.1.2 Caratteristiche tecniche Unità Portatili 8 3.2 Dispositivi medici per l’erogazione di gas medicinale compresso: ossigeno gassoso, bombole di ossigeno (GOX) 8 3.3 Dispositivi Medici per l’erogazione di ossigeno non medicinale: concentratori di ossigeno 9 4. Tecnologie e Pazienti 11 5. Servizi domiciliari 12 5.1 Requisiti a tutela della buona esecuzione del servizio 14 5.2 Modalità di fornitura 17 3 1 Introduzione e obiettivi Il presente documento, redatto dal Gruppo Gas Medicinali di Assogastecnici, cui aderiscono le principali imprese denominate Home Care Service Provider, aggiorna e sviluppa i contenuti del Position Paper “Gestione Ossigenoterapia Domiciliare” dell’ottobre 2010, in considerazione del fatto che l’introduzione di nuove tecnologie richiede la predisposizione di nuove modalità gestionali. L’obiettivo è di illustrare i servizi di assistenza domiciliare legati alla somministrazione del farmaco ossigeno e dei dispositivi medici da parte degli HCSP. La linea guida riassume i criteri di riferimento per l’appropriatezza delle modalità prescrittive e per le relative modalità di gestione della terapia al domicilio del paziente, secondo quanto previsto dalle Linee Guida Nazionali ed Internazionali. 2 Linee Guida Nazionali ed Internazionali In ambito nazionale, nell’anno 2004 sono state pubblicate le “Linee Guida per l’Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT)”1 redatte da AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) con lo scopo di definire le caratteristiche di una terapia necessaria ad aumentare la sopravvivenza, migliorare la qualità di vita e la performance neuropsichica e ridurre i costi, grazie alla diminuzione del numero di ricoveri e delle giornate complessive di degenza per pazienti affetti da ipossiemia continua o intermittente. In estrema sintesi vengono definite le indicazioni cliniche (livelli d’ipossiemia), le modalità per l’identificazione dei flussi ottimali (a riposo, sonno e sotto sforzo), i tempi di somministrazione (almeno 18h/die), le sorgenti (confezioni di farmaco o medical devices) ed i metodi di somministrazione, comunemente indicati come materiale di consumo, quali cannule, maschere, tubi per ossigeno, umidificatori, etc.. Inoltre, al fine di ridurre il ricorso all’ospedalizzazione del paziente con conseguenti alti costi di trattamento, si evidenzia l’opportunità di attivare, in aggiunta ai servizi minimi 1 Linee Guida per la Ossigenoterapia a lungo termine (OTLT) Aggiornamento Anno 2004 - A Cura Di: A. Murgia, G. Scano, P. Palange, A. Corrado, F. Gigliotti, A. Bellone, E.M. Clini, N. Ambrosino A Nome Del Gruppo Di Studio Riabilitazione Respiratoria 4 essenziali, idonei programmi di follow-up atti a prevenire gli episodi di scompenso cardio-respiratorio, ad identificare e trattare precocemente gli stati di riacutizzazione e l’instabilità clinica, con relativi fattori di rischio (infezioni, ipercapnia, scompenso cardiaco, ecc.) ed effetti collaterali. In anni più recenti, AIPO ha supportato e supporta le istituzioni nell’ambito della definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici per pazienti in OTLT, volti a standardizzare l’erogazione dei servizi domiciliari ed includere le innovazioni tecnologiche a disposizione. Particolare rilevanza in tal senso rivestono le raccomandazioni contenute nel Decreto n. 113 del 26/09/2013 pubblicato dalla Regione Veneto2, avente come oggetto “percorso diagnostico terapeutico (PDT) per l’ossigenoterapia domiciliare a lungo termine nel paziente adulto”. Altra fonte d’interesse è il documento della Regione Emilia Romagna dal titolo “I concentratori di ossigeno per uso domiciliare” redatto, a cura del Gruppo Regionale Gas Medicinali nel novembre 2013, con l’obiettivo di descrivere le tecnologie disponibili nel trattamento dei pazienti in ossigenoterapia domiciliare. Infine, tale contesto normativo deve essere inquadrato anche alla luce delle numerose disposizioni di legge in materia di contenimento della spesa sanitaria (c.d. Spending Review) che si sono succedute dal 2012 ad oggi e che hanno chiaramente delineato la necessità ed obbligatorietà di tracciare la spesa farmaceutica in modo chiaro e puntuale, distinguendola dai servizi annessi e connessi, per poter applicare i tetti di spesa definiti ed i relativi pay-back (Ministero della Salute e AIFA). In ambito internazionale, la Francia può essere considerato il Paese più avanzato in termini di standardizzazione dei criteri prescrittivi e servizi correlati che includano tutte le tecnologie a disposizione, avendone già descritto i contenuti e le relative modalità di tariffazione a livello Nazionale mediante specifico nomenclatore. http://www.codage.ext.cnamts.fr/codif/tips//chapitre/index_chap.php?p_ref_menu_code =6&p_site=AMELI 2 Decreto n. 113 del 26/09/2013 emesso dalla Regione Veneto ed avente come oggetto “percorso diagnostico terapeutico (PDT) per l’ossigenoterapia domiciliare a lungo termine nel paziente adulto nella regione Veneto. 5 Dai documenti citati, si possono sinteticamente desumere le seguenti definizioni e descrizioni. 3 Sorgenti e metodi per la somministrazione dell’OTLT La somministrazione di ossigeno può avvenire mediante: 1. Ossigeno liquido (LOX) 2. Ossigeno gassoso (GOX) 3. Concentratore (COX) Le prime due fonti (LOX e GOX) sono gas medicinali considerate farmaci, devono essere prodotti e distribuiti in conformità al D.Lgs 219/06, contengono non meno del 99,5% V/V di ossigeno (02) e rispondono a tutte le caratteristiche e ai saggi di purezza previsti dalla FARMACOPEA in vigore; il concentratore di ossigeno, invece, eroga ossigeno non medicinale secondo saggi di purezza variabili, come meglio spiegato successivamente. Le linee Guida AIPO 20043 prevedevano la seguente classificazione di sorgenti di Ossigeno: • Sorgenti fisse = non possono essere trasportate facilmente; • Sorgenti mobili (02 portatile) = possono essere trasportate dal paziente, ma non sulla sua persona, quindi con peso superiore ai 4-5 kg; • Sorgenti ambulatorie (02 ambulatorio), che, pesando meno di 4-5 kg, possono essere trasportate dalla maggior parte dei pazienti sulla loro persona (ad es. a tracolla). Devono garantire almeno 4-6 ore di erogazione al flusso di 2 l/minuto. Le stesse linee guida AIPO introducevano la possibilità di inserire altre soluzioni “…quali concentratori di tipo ambulatorio per i quali il limite è posto dalle batterie ancora troppo voluminose; un’alternativa, anch’essa in fase di studio, potrebbe essere rappresentata da concentratori che ricaricano bombole ambulatorie di 02 liquido”4. Perciò possiamo così riassumere il tutto secondo lo schema sotto riportato: • Sistemi Lox = Unità Base + Unità portatile per ossigeno liquido 3 4 Rif pag. 209 Linee Guida per la Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT), ottobre 2010 Rif pag. 209 Linee Guida per la Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT), ottobre 2010 6 • Sistemi Gox = Bombola di ossigeno gassoso con riduttore di pressione • Conc = Concentratore stazionario • TPoc = Concentratore portatile (< 3,5 kg) o trasportabile (≥ 3,5 Kg) • Sistemi Self-Fill = Concentratore con dispositivo di riempimento di bombole ambulatorie (capacità geometrica ≤ 2 litri) 3.1 Confezioni di gas medicinale criogenico: sistemi per Ossigeno Liquido (LOX) I Sistemi per l’erogazione di ossigeno terapeutico medicinale allo stato liquido costituiscono la terapia di elezione per i pazienti in ossigenoterapia a lungo termine con qualsiasi grado di mobilità e flusso terapeutico, garantendo lo stoccaggio di elevati volumi di ossigeno medicinale grazie alla possibilità di mantenere lo stesso allo stato liquido anziché gassoso. I sistemi criogenici presentano un tasso di evaporazione naturale dell’ossigeno liquido contenuto, che ne rende necessaria la sostituzione anche in caso di non utilizzo (come riferimento si tenga conto che occorrerebbe sostituire un’unità base dopo un mese di continuo non utilizzo). I sistemi sono costituiti dai seguenti contenitori: • n. 1 Unità Base (confezione di ossigeno medicinale) • n. 1 Unità Portatile per garantire la mobilità al paziente secondo prescrizione medica. L’unità portatile viene riempita travasando l’ossigeno liquido medicinale dall’unità direttamente dal paziente, in modo semplice e veloce. La gamma di unità Base e Portatili deve essere composta da unità differenti per capacità, tempi di erogazione, peso, in modo da poter soddisfare le diverse esigenze dei pazienti in termini di autonomia in rapporto alla terapia, mobilità ed efficienza nella gestione dei rifornimenti periodici del farmaco. 3.1.1 Caratteristiche tecniche Unità Base Sono contenitori di varia capacità geometrica, in grado di erogare ossigeno al paziente e riempire le unità portatili. Sono realizzati in acciaio inox, con doppia parete metallica 7 ed intercapedine sottovuoto. Devono essere dotate d’indicatore di livello e consegnate con un carrello su ruote, equipaggiate con tutti i tipi di connessione per il riempimento delle unità portatili. I sistemi di sicurezza devono essere costituiti da valvole di sovrapressione in conformità alle disposizioni di legge in vigore e da valvola di riempimento rapido autobloccante. Le Unità base devono essere in grado di erogare il flusso indicato in posologia in un range compreso tra 0,25 e 6 litri al minuto. Per casi specifici devono poter prevedere la possibilità di erogare fino a 15 litri al minuto. Devono essere corredate di apposite etichette adesive riportanti le indicazioni per l’utilizzo in sicurezza (in italiano). 3.1.2 Caratteristiche tecniche Unità Portatili Sono contenitori di diverse capacità geometrica e peso (in genere compreso tra 2 e 4 kg a pieno carico) e, orientativamente, devono garantire un’autonomia di almeno 3 - 4 ore ad un flusso di 2 litri al minuto. Sono realizzati in acciaio inox, con doppia parete metallica ed intercapedine sottovuoto. Devono essere in grado di erogare il flusso indicato in posologia in un range compreso tra 0,25 e 6 litri al minuto. Su richiesta deve essere possibile mettere a disposizione unità ad alto flusso con possibilità di erogazione fino a 15 litri al minuto (unità portatile ad alto flusso). Tutti i contenitori portatili devono essere dotati di: • bretella per il trasporto a spalla • indicatore di livello di farmaco residuo • etichette adesive riportanti le indicazioni per l’utilizzo in sicurezza (in italiano) • blocco atto a garantire le misure di sicurezza durante il travaso dall’Unità Base • sistema di verifica del riempimento. 3.2 Dispositivi medici per l’erogazione di gas medicinale compresso: ossigeno gassoso, bombole di ossigeno (GOX) Le confezioni di gas medicinale compresso sono bombole in acciaio o alluminio, di diverse capacità geometrica e peso. 8 Grazie alla possibilità di sopportare elevate pressioni, è possibile immagazzinare volumi di ossigeno notevoli, ma comunque inferiori rispetto ai sistemi per ossigeno liquido, per cui sono particolarmente adatte per pazienti che necessitano ossigeno in modo non continuativo, anche ad alti flussi, o come fonte di riserva a disposizione del paziente in caso di guasto della fonte principale di ossigeno. Bombole di piccole dimensioni, con capacità geometrica non superiore a 3 litri, possono essere adatte a pazienti con moderata mobilità e flussi, purché dotate di apposito zaino o borsa per consentirne il trasporto. I contenitori sono realizzati in acciaio o alluminio, devono essere in grado di erogare il flusso indicato in posologia in un range compreso tra 0,25 e 6 litri al minuto e su richiesta deve essere possibile mettere a disposizione unità ad alto flusso con possibilità di erogazione fino a 15 litri al minuto. Dovrebbero essere corredate di: • sistemi per la riduzione della pressione erogata (Dispositivi Medici conformi alle normative nazionali ed internazionali vigenti, quali la direttiva europea 93/42 e successive modifiche e le normative internazionali di sicurezza IEC e nazionali CE) • manometro per il controllo della quantità di ossigeno residua e selettore di flusso • carrello porta bombola per i contenitori con volumi uguali o superiori a 5 litri • tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione previsti dalla vigente normativa 3.3 Dispositivi Medici per l’erogazione di ossigeno non medicinale: concentratori di ossigeno I concentratori di ossigeno sono Dispositivi Medici conformi alle normative nazionali ed internazionali vigenti, quali la direttiva europea 93/42 e successive modifiche e le normative internazionali di sicurezza IEC, e sono destinati a pazienti in ossigenoterapia a lungo termine con grado di mobilità e flussi medio /bassi. I concentratori di ossigeno producono ed erogano ossigeno non medicinale, ossia secondo saggi di purezza variabili e non regolamentati dalla Farmacopea Ufficiale, mediante la separazione, compressione e concentrazione dell’ossigeno dell’aria ambiente su filtro molecolare. Il processo di produzione ed erogazione viene alimentato da energia elettrica, il cui consumo è direttamente proporzionale al flusso di erogazione e fornita mediante 9 collegamento ad un impianto elettrico fisso (domiciliare, automobile, etc.) o batterie ricaricabili. Si distinguono diverse tipologie di apparecchiature: • Concentratori stazionari (Conc), apparecchiature con peso > 9 kg, alimentati dalla rete elettrica domiciliare ed in grado di erogare ossigeno a flusso continuo al paziente. Sono adatti a pazienti con possibilità di mobilità al di fuori del proprio domicilio abituale pressoché nulla o che necessitano ossigeno solo durante le ore notturne e con flussi a riposo ≤ 5 litri al minuto. • Concentratori trasportabili (Tpoc), apparecchiature con peso compreso tra 4 e 9 kg, dotati di carrello per il trasporto e batterie ricaricabili per erogare ossigeno per alcune ore anche senza il diretto collegamento alla rete elettrica. Le ridotte dimensioni rispetto ai concentratori stazionari limitano le capacità produttive dei volumi di ossigeno. Sono indicati per pazienti con mobilità extra-domiciliare non superiore alle 3 ore al giorno e flussi continui in mobilità non superiori ai 3 litri al minuto. • Concentratori portatili (Poc), apparecchiature con peso compreso tra 4 e 9 kg e dotati di bretella o borsa per il trasporto a spalla e batterie ricaricabili, per erogare ossigeno per alcune ore anche senza il diretto collegamento alla rete elettrica. Le ridotte dimensioni rispetto ai concentratori stazionari limitano le capacità produttive dei volumi di ossigeno, sono adatti per un utilizzo temporaneo (ad esempio in viaggio) e complementare ad una fonte di ossigeno fissa (unità base, concentratore stazionario), per pazienti con mobilità extra-domiciliare non superiore alle 3 ore al giorno e flussi continui in mobilità non superiori ai 3 litri al minuto. • Sistemi Self-Fill, sono costituiti da un concentratore e da un dispositivo per il riempimento di bombole di piccole dimensioni (volume geometrico ≤ 2 litri) con l’ossigeno prodotto dallo stesso concentratore, per consentire una moderata mobilità. Si rimanda pertanto ai punti precedenti la descrizione delle modalità di funzionamento ed appropriatezza d’uso delle bombole e del concentratore, sottolineando che il procedimento per il riempimento autonomo da parte del paziente richiede l’osservanza di accorgimenti di sicurezza aggiuntivi rispetto alle 10 precedenti soluzioni e che il contestuale utilizzo come fonte diretta per la terapia e per il riempimento potrebbe diminuire i flussi di ossigeno resi disponibili al paziente. A corredo della fornitura dei concentratori è necessario dotare il paziente di una o più bombole di ossigeno gassoso (gas medicinale compresso), atte a garantire la continuità nella somministrazione di ossigeno in caso d’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica o guasto del concentratore e per il tempo necessario di almeno 24 ore, al flusso prescritto. 4 Tecnologie e Pazienti Vengono qua di seguito riassunte le indicazioni per la prescrizione dell’idonea fonte di somministrazione in base all’autonomia funzionale del paziente, identificata dai flussi di ossigeno necessari e dal grado di mobilità extra-domiciliare, ed alle caratteristiche tecniche della fonte prescelta. MOBILITA' Tecnologie per paziente OTLT Nessuna Bassa (fino a 1 Media (da 1 Alta ( > 3 h/die) a 3 h/die) h/die) Lox Lox Lox Lox Lox Lox Molto alto Lox (no up); (> 9 lpm) Conc (a.f.) Alto Lox (no up); (da 3 a 9 lpm) Conc (a.f.) Medio Conc+Gox Conc+Gox (da 1 a 3 lpm) (staz.) (amb.); Self-fill FLUSSO Basso Conc+Gox Conc+Gox ( < 1 lpm) (staz.) (amb.); Self-fill Lox; Conc (+ Gox Lox staz)+Poc Lox; Conc (+ Gox staz)+Poc Lox; Conc (+ Gox staz)+Poc 11 LEGENDA • Lox = unità base + unità portatile per ossigeno liquido; “no up” = solo unità base • Gox = bombola di ossigeno gassoso; “staz.” = capacità geometrica > 3 litri (Backup); “amb.”: ≤ 2 litri • Conc = concentratore stazionario, “a. f.” = alto flusso • Tpoc = concentratore portatile (Poc < 3,5 kg) o trasportabile (Tpoc ≥ 3,5 Kg) 5 Servizi domiciliari L’elenco dei servizi descritti nel seguito, emerge da quanto attualmente richiesto negli appalti specifici legati ai servizi di ossigenoterapia e di gestione domiciliare dei pazienti cronici con problematiche respiratorie in terapia con farmaco ossigeno. Detti servizi sono da considerare come ciò che può essere richiesto dalle differenti Aziende Sanitarie e/o Regioni per soddisfare i protocolli terapeutici ed i specifici livelli assistenziali connessi alle esigenze dei pazienti domiciliarizzati con tali patologie. A corredo della fornitura di confezioni farmaceutiche e dispositivi medici occorre che siano erogati servizi presso il domicilio del paziente, al fine di assicurare un adeguato livello di assistenza e che l’erogazione della terapia avvenga nel rispetto della normativa vigente. In sintesi, i servizi possono essere così riassunti: • Prima installazione presso il domicilio che include la formazione e l’addestramento all’utilizzo in sicurezza al paziente/care giver, con relativa consegna del materiale di supporto necessario: libretti d’istruzione per l’uso dei dispositivi, indicazione dell'Unità Operativa referente del servizio con numeri telefonici di riferimento, manuali, verbali d’installazione/intervento, informativa privacy • Analisi preliminare dei rischi ed idoneità dei locali, in osservanza alle normative vigenti • Numero verde disponibile 24 H per 365 giorni/anno • Trasporto confezioni e dispositivi medici con personale qualificato e mezzi omologati 12 • Consegna periodica del farmaco, dispositivi medici e materiale di consumo programmati in funzione della terapia • Servizio di assistenza tecnica ordinaria e straordinaria mediante personale qualificato e garanzia della tempestività degli interventi al domicilio • Trasmissione dati relativi ai consumi dei farmaci via Web, tracciabilità e reportistica delle consegne del farmaco • Gestione del trattamento dei dati personali in conformità alle indicazioni del Decreto legislativo D.Lgs del 30 giugno 2003 n° 196 e successive modifiche. E’ possibile prevedere anche l’erogazione di servizi volti a migliorare la compliance della terapia, la stabilità clinica del paziente, l’appropriatezza dei consumi e della relativa spesa. Se ne riportano di seguito alcuni esempi. Pazienti in viaggio E’ possibile garantire l’erogazione del servizio su tutto il territorio nazionale, per assicurare al paziente la continuità della terapia anche in luoghi diversi dal proprio domicilio abituale. Protocolli Follow-up Mediante accessi domiciliari di personale qualificato possono essere attivati i seguenti servizi: • Addestramento dei pazienti, familiari, altri “caregivers” all’individuazione di «sintomi sentinella» di riacutizzazione, di sintomi/segni di effetti collaterali, di segni di malfunzionamento degli erogatori di ossigeno, utilizzo di un pulsossimetro, ecc. • Consulenza tecnica e clinica ed eventuale rivalutazione dell’indicazione alla OTLT e/o fonte di somministrazione, specie nei primi tre mesi dalla prescrizione • Successivo follow-up personalizzato sulle caratteristiche di stabilità clinicofunzionale e sulla presenza di fattori di rischio (ipercapnia in particolare), ma anche sulla compliance, sul grado di attendibilità e di capacità di autogestione del paziente e sull’eventuale presenza e capacità di collaborazione, dei familiari addestrati (caregivers). 13 • Counseling clinico-tecnico destinato al medico curante, con la fornitura di attrezzature diagnostiche (pulsossimetro, ecc.) • Esami periodici al domicilio, quali valutazione del grado di dispnea, EGA arteriosa in aria ambiente e sotto 02. • Pazienti in ossigenoterapia notturna: monitoraggio notturno della saturimetria e polisonnografia periodica. • Telecontrollo a distanza dei paramentri clinici Servizi di reportistica • Monitoraggio ed invio report relativi ai consumi di ossigeno, anche su piattaforma web, con eventuale proposta di modifica delle modalità di erogazione, per il controllo dell’appropriatezza ed aderenza della/alla prescrizione. • Trasmissione dati clinici e di compliance: raccolta e confronto dei dati di consumo rispetto alle prescrizioni, degli interventi tecnici, dei diari di accesso dell’infermiere a domicilio del paziente. 5.1 Requisiti a tutela della buona esecuzione del servizio Per erogare i servizi di cui ai precedenti punti ed a tutela dell’utente e dell’ente responsabile dell’erogazione del servizio, è necessario che le aziende del settore posseggano requisiti minimi, nel rispetto della normativa vigente inerente la dispensazione del farmaco, produzione e distribuzione di dispositivi elettro-medicali, gestione della privacy. La tabella riporta gli adempimenti necessari in funzione delle tecnologie dominanti nella modalità di erogazione del servizio di ossigenoterapia. 14 TECNOLOGIE OSSIGENO LIQUIDO gestione della confezione farmaceutica non monouso (verifica funzionale, collaudo, verniciatura,…) gestione tracciabilità farmaceutica e tracciabilità della confezione non monouso entrambe in via elettronica CONCENTRATORI ALTRI STAZIONARI CONCENTRATORI (con bombole di backup o (portatili - ambulatoriali) trasportabili - self fill) gestione della confezione farmaceutica non monouso (verifica funzionale, collaudo, verniciatura,…) gestione tracciabilità farmaceutica e tracciabilità della confezione non monouso entrambe in via elettronica tracciabilità elettronica DM tracciabilità elettronica DM e e relativa manutenzione relativa manutenzione gestione e manutenzione gestione e manutenzione DM DM secondo prescrizioni secondo prescrizioni del del fabbricante fabbricante verifiche di funzionamento dei dispositivi di erogazione e dosaggio medicinale gestione pulizia e sanificazione della confezione triage confezione farmaceutica non monouso prima della fase di riempimento tracciabilità elettronica DM e relativa manutenzione gestione e manutenzione DM secondo prescrizioni del fabbricante verifiche di funzionamento dei dispositivi di erogazione e dosaggio medicinale gestione pulizia e sanificazione gestione pulizia e della confezione sanificazione del DM triage confezione farmaceutica non monouso prima della fase di riempimento 15 trasporto con personale qualificato e mezzi omologati al trasporto merci pericolose (ADR) trasporto con personale qualificato e mezzi omologati al trasporto merci pericolose (ADR) consegna presso la farmacia gestione del processo gestione del processo produttivo produttivo in conformità al in conformità al Decreto Decreto Legislativo 219/06 Legislativo 219/06 (produzione, (produzione, magazzini, magazzini, farmacovigilanza, farmacovigilanza, QP) QP) predisposizione e gestione predisposizione e gestione degli degli elaborati previsti dal elaborati previsti dal Decreto Decreto Legislativo 81/08 Legislativo 81/08 (DVR, DUVRI, (DVR, DUVRI, etc.) etc.) predisposizione e gestione predisposizione e gestione elaborati ed adempimenti elaborati ed adempimenti previsti previsti da ADR in vigore predisposizione e gestione degli elaborati ed adempimenti previsti da Decreto Legislativo 196/03 gestione degli adempimenti previsti dai vigili del fuoco gestione degli adempimenti previsti dalle ASL territoriali altri adempimenti normativi specifici del settore da ADR in vigore predisposizione e gestione degli elaborati ed adempimenti previsti da Decreto Legislativo 196/02 gestione degli adempimenti previsti dai vigili del fuoco gestione degli adempimenti previsti dalle ASL territoriali altri adempimenti normativi specifici del settore 16 gestione degli adempimenti previsti dalla Circolare Ministero Interni n. 99 del 15/10/1964 e sue modificazioni , riguardanti i serbatoi criogenici consegna periodica del farmaco con programmazione effettuata mediante piattaforma software dedicata 5.2 Modalità di fornitura Ad integrazione di quanto esposto nel Position Paper “Gestione Ossigenoterapia Domiciliare” dell’ottobre 2010, in merito alle possibili modalità di acquisto delle forniture di ossigeno e relativi servizi si può evidenziare quanto segue. • Lox - Prezzo per ogni confezione AIC Ossigeno Liquido Medicinale (Lox), compreso di unità portatile • Lox (no up) - Prezzo per ogni confezione AIC Ossigeno Liquido Medicinale (Lox), senza unità portatile Sulle fatture di farmaco ossigeno Lox, i prodotti forniti saranno indicati come N° AIC XXXXXXXXXXX, Descrizione, Quantità; è consigliato anche riportare il Lotto, il Prezzo al pubblico e lo Sconto praticato al cliente. Dove la quantità è espressa esclusivamente come n. confezioni. Come previsto per qualsiasi farmaco in prontuario, il fabbisogno del farmaco ossigeno da dispensare, secondo quanto prescritto dal medico, dovrà essere recepito in termini di numero di confezioni necessarie per l’espletamento dell’ossigenoterapia domiciliare. • Conc (af) - Prezzo per il noleggio giornata/mese relativo al concentratore stazionario alto flusso 17 • Conc + Gox (staz) - Prezzo per il noleggio giornata/mese relativo al concentratore stazionario e prezzo per ogni confezione AIC di Ossigeno Gassoso Medicinale di back-up • Conc + Gox (amb) - Prezzo per il noleggio giornata/mese relativo al concentratore stazionario e prezzo per ogni confezione AIC di Ossigeno Gassoso Medicinale ambulatoriale • Conc + Poc - Prezzo per il noleggio giornata/mese relativo al concentratore stazionario e concentratore portatile e prezzo a confezione AIC di Ossigeno Gassoso Medicinale di back-up • Self-Fill - Prezzo per il noleggio giornata/mese relativo al sistema self-fill La fornitura di servizi (siano essi essenziali o integrativi), verrà inserita in una linea di fatturazione separata rispetto al costo dell’ossigeno: • Prezzo per ogni giornata/mese dell’insieme di servizi essenziali erogati al paziente per ogni terapia • Prezzo per ogni giornata/mese/prestazione di servizi aggiuntivi erogati al paziente per ogni terapia Quanto sopra ai fini di una corretta informazione e nei limiti del ruolo d’indirizzo dell’Associazione, salvo diverse disposizioni delle competenti Autorità sanitarie regionali, rispetto alle quali il Gruppo Gas Medicinali di Assogastecnici è sempre disponibile a fornire il proprio contributo di approfondimento e relazione. 18