RUOLO DELLA DISFUNZIONE MITOCONDRIALE NELL’INSTABILITA’ DI PLACCA NELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO INTRODUZIONE L’evoluzione della malattia aterosclerotica coronarica è caratterizzata da lesioni intimali dette placche ateromasiche Questa condizione non è semplicemente un’inevitabile conseguenza degenerativa dell’invecchiamento, ma piuttosto una condizione infiammatoria cronica. L’evoluzione della placca aterosclerotica è decisamente imprevedibile. La placca può, infatti, restare stabile e asintomatica per tutta la vita dell’individuo, oppure può accrescersi nel tempo, determinando un progressivo restringimento del lume vascolare, e determinare una forma di angina stabile. In altri casi, la placca può destabilizzarsi all’improvviso e provocare un’occlusione acuta del vaso, che, a livello cardiaco, è responsabile dell’angina instabile, dell’infarto acuto del miocardio e della morte cardiaca improvvisa [1]. I meccanismi che determinano l’instabilità della placca non sono ancora chiari. Uno degli elementi molto importanti nella stabilità della placca è lo spessore del cappuccio fibroso e molti studi hanno dimostrato il ruolo importante dell’infiammazione nelle sindromi coronariche acute (ACS) [2]. Infatti studi postmorten hanno confermato la presenza di cellule infiammatorie nella placca ed un aumento dei markers di infiammazione, come proteina C reattiva (PCR). Per esempio, molti studi in letteratura hanno documentato che le placche instabili sono caratterizzate da un esteso pool lipidico, molte cellule infiammatorie ed un cappuccio fibroso sottile, la cui rottura causa una sindrome coronarica acuta [3]. Molti processi regolano l’integrità della matrice extracellulare, tra cui i meccanismi coinvolti nello stress ossidativo. I mitocondri hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo delle cellule e sono il più grande sito di generazione delle Specie di Ossigeno Reattive (ROS), che vengono prodotte dal metabolismo ossidativo [4. Studi recenti hanno mostrato che una disfunzione mitocondriale aumenta la produzione dei ROS e l’incidenza delle malattie cardiovascolari [5, 6] e che ha un ruolo anche nell’instabilità di placca. Il Complesso I è considerato il sito più rilevante nella fisiologia e nella patologia per la generazione dei ROS; infatti mutazioni del complesso I portano ad un aumento dei ROS. Inoltre le Uncoupling Proteins (UCPs), in particolare la UCP2, sono proteine della membrana interna mitocondriale coinvolte nello smaltimento dei ROS [7]. La riduzione di UCP2 si associa ad un aumento dei ROS e del danno vascolare. OBIETTIVI DELLO STUDIO Oggetto del presente progetto di ricerca è di approfondire lo studio dei meccanismi fisiopatologici che contribuiscono all’instabilità di placca. In particolare, ci si propone di studiare il ruolo della disfunzione mitocondriale nell’instabilità di placca attraverso la caratterizzazione dell’espressione genica e proteica di alcune proteine del mitocondrio, in particolare del Complesso I e UCP2. MATERIALI E METODI Lo studio è uno studio prospettico che prevede di arruolare circa 100 pazienti che si presenteranno con STEMI presso l’emodinamica dell’ospedale San Camillo di Roma nell’arco temporale di 2 anni. I pazienti arruolati saranno pazienti affetti da infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST all’elettrocardiogramma che verranno trattati principalmente con PCI primaria e, se ritenuto necessario durante lo studio coronarografico, con tromboaspirazione per rimuovere il materiale trombotico. I pazienti che verranno trattati con tromboaspirazione verranno arruolati nello studio ed in questa popolazione di pazienti si procederà a prelievo di sangue venoso periferico per l’estrazione dei linfociti. Il materiale tromboaspirato verrà congelato in azoto liquido al momento del prelievo e conservato in freezer a -80°C per essere poi sottoposto ad estrazione di RNA e di proteine con procedure standard. I linfociti verranno estratti con metodica Ficoll e utilizzati per l’estrazione di RNA totale. L’RNA totale verrà convertito in cDNA e quindi amplificato per i geni di interesse con metodica RTPCR. L’analisi di espressione verra’ eseguita per UCP2, per le proteine del Complesso I ed Nf-kB. Inoltre, verrà analizzata la quantità di ROS attraverso un’analisi citofluorimetrica. La popolazione di controllo dello studio sarà composta da cellule endoteliali muscolari liscie commerciali normali. Inoltre, verranno effettuati prelievi venosi per lo studio dei linfociti in circa n=50 pazienti con angina stabile e circa n=50 pazienti normali. Sulla base delle evidenze della letteratura, ci aspettiamo una maggiore disfunzione mitocondriale in pazienti con STEMI. Pertanto, il conseguente aumento di stress ossidativo risulterà in un maggior livello di infiammazione ed in una maggiore possibilità di rottura del cappuccio fibroso. Il presente progetto di ricerca e’ in corso di valutazione presso il Comitato Etico della struttura ospedaliera S. Camillo. PRESA VISIONE, DOCENTE: PROF. SPERANZA RUBATTU PUBBLICAZIONI 2015 1) Cirrhotic cardiomyopathy in the pre- and post-liver transplantation phase. Zardi EM(1), Zardi DM(2), Chin D(2), Sonnino C(3), Dobrina A(4), Abbate A(3). J Cardiol. 2015 Jun 11. pii: S0914-5087(15)00152-5. 2) Un mondo di Valvole. Cardiolink, Scientific News, Sept 2015. BIBLIOGRAFIA 1 Crea F(1), Liuzzo G. Pathogenesis of acute coronary syndromes. J Am Coll Cardiol. 2013 Jan 8;61(1):1-11. doi: 10.1016/j.jacc.2012.07.064. Epub 2012 Nov 14. 2 Bentzon JF(1), Otsuka F(1), Virmani R(1), Falk E(2). Mechanisms of plaque formation and rupture. Circ Res. 2014 Jun 6;114(12):1852-66. 3 Koyama K(1), Yoneyama K(1), Mitarai T(1), Ishibashi Y(1), Takahashi E(2), Kongoji K(1), Harada T(1), Akashi YJ(1). Association between inflammatory biomarkers and thin-cap fibroatheroma detected by optical coherence tomography in patients with coronary heart disease. Arch Med Sci. 2015 Jun 19;11(3):505-12. 4 Madamanchi NR(1), Runge MS. Mitochondrial dysfunction in atherosclerosis. Circ Res. 2007 Mar 2;100(4):460-73. 5 Ballinger SW(1) Mitochondrial dysfunction in cardiovascular disease. Free Radic Biol Med. 2005 May 15;38(10):1278-95. 6 Ajith TA(1), Jayakumar TG(1). Mitochondria-targeted agents: Future perspectives of mitochondrial pharmaceutics in cardiovascular diseases. World J Cardiol. 2014 Oct 26;6(10):10919. 7 Donadelli M(1), Dando I, Fiorini C, Palmieri M. CP2, a mitochondrial protein regulated at multiple levels. Cell Mol Life Sci. 2014 Apr;71(7):1171-90. doi: 10.1007/s00018-013-1407-0. Epub2013 Jun 27.