16 marzo 2011 (ff) il garofano di bosco è specie

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16 marzo 2011
(f.f.) il garofano di bosco è specie molto bella durante la fioritura ed è ben diffusa sulle Alpi
Apuane. Pur non essendo pianta protetta merita tutto il nostro rispetto.
IL GENERE DIANTHUS
Famiglia Caryophyllaceae
Dianthus L.fu classificato da Linneo nel 1753.
Il nome generico Dianthus deriva dai termini greci θεός (= dio) e άνθος (= fiore). Quindi “fiore
degli dei” in relazione alla sua grande bellezza.
In greco viene usato anche il termine karyòphyllon di probabile origine orientale (forse dall’arabo
qarunfel) che in latino è diventato căryŏphyllŏn, poi italianizzato in garofalo e successivamente
garofano.
Questo secondo termine greco, però, era riferito al Syzygium aromaticum chiamato anche Eugenia
caryophyllata (famiglia Myrtaceae) che è la pianta che produce i famosi chiodi di garofano, spezia
conosciuta sia dai greci che dai romani.
I nomi da noi usati derivano forse dalla somiglianza tra il chiodo di garofano (bocciolo fiorale
essiccato) con il fiore omonimo, oppure dalla somiglianza tra gli odori della spezia e del fiore.
Il genere Dianthus comprende oltre 300 specie di piante erbacee, annuali, biennali o perenni
originarie delle zone temperate, principalmente europee e asiatiche. Variano da 20 a 100 cm di
altezza, hanno fusti nodosi e foglie opposte. I fiori hanno cinque petali e calice cilindrico.
Tra le molte specie la più nota è il Dianthus caryophyllus (garofano dei fioristi) che presenta
moltissime varietà coltivate per la produzione di fiori recisi. Naturalmente la pianta è coltivata nei
giardini e in vaso dove può vivere per molti anni.
I garofani vengono usati in profumeria per estrarre essenze mentre non gli si riconoscono proprietà
farmacologiche.
Nella seconda metà del 1800 il garofano rosso divenne l’emblema dei socialisti.
DIANTHUS MONSPESSULANUS
Dianthus monspessulanus L.
Classificata da Linneo nel 1759.
Conosciuta anche come: Dianthus hyssopifolius L.
Conosciuta volgarmente come: garofano di bosco, garofano a foglie di issopo, garofano di
Montpellier.
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Il nome specifico monspessulanus deriva dal nome latino Mons Pessulanus della città francese di
Montpellier1. In botanica è usato anche il termine monspeliensis con lo stesso significato.
Questi nomi specifici vennero
attribuiti da Linneo a molte piante
mediterranee in omaggio al celebre
orto botanico di questa città,
risalente alla fine del XVI secolo.
Esso è il più antico di tutta la
Francia.
Questa specie è abbastanza comune
sulle nostre montagne e si adatta
bene a qualsiasi substrato non
avendo
particolari
esigenze
nutritive.
Questo garofano, come del resto le
specie
congeneri,
è
molto
apprezzato dai giardinieri.
Figura 1: Dianthus monspessulanus
Esistono alcune sottospecie essendo questa una specie con razze poliploidi. Tra esse ricordiamo il
Dianthus monspessulanus subsp. waldsteinii specie montano-alpina, più piccola e con infiorescenze
di 1-2 fiori e foglie basali a margine denticolato. La sottospecie presente sulle apuane è invece
Dianthus monspessulanus L. subsp. monspessulanus.
Così riporta il botanico apuano Pietro Pellegrini2:
176. – Dianthus monspessulanus – L. [Dianthus monspessulanus L. subsp. monspessulanus];
(luoghi in cui è stata osservata:) Sopra Pontremoli in loc. Groppi Neri (Bert.), al Piano della
Faggiola e al M. Molinatico. Nelle Alpi Apuane alla Tambura, alla Brugiana, al Pizzo d’Uccello, al
Sagro (Bert.), sopra Resceto lungo la strada Vandelli.
Fiorisce da giugno a settembre. Pianta erbacea perenne.
Pellegrini cita altre specie dello stesso genere: Dianthus armeria L. [Dianthus armeria L. subsp.
armeria]; Dianthus atrorubens Vill. [Dianthus carthusianorum L. subsp. atrorubens (All.) Hegi];
Dianthus carthusianorum L.; Dianthus ciliatus Guss. [Dianthus ciliatus Guss. subsp. ciliatus];
Dianthus deltoides L.; Dianthus prolifer L. [Dianthus prolifer (L.) P.W. Ball et Heywood];
Dianthus seguierii Vill. [Dianthus seguieri Vill. subsp. seguieri]; Dianthus silvester Wulf.
[Dianthus sylvestris Wulfen subsp. sylvestris].
1
Montpellier (nella lingua occitana Montpehlièr) si trova nella bassa Linguadoca nel sud della Francia a nord-ovest di
Marsiglia ed è capoluogo del dipartimento dell’Hérault. In passato fu un importante centro culturale, ma col tempo ha
perso importanza per rimanendo una delle principali città francesi (ottava per popolazione).
2
Pietro Pellegrini “Flora della Provincia di Apuania ossia Rassegna delle piante fanerogame indigene, inselvatichite,
avventizie esotiche e di quelle largamente coltivate nel territorio di Apuania e delle crittogame vascolari e cellulari,
con la indicazione dei luoghi di raccolta”, Stab. Tip. Ditta E. Medici, Massa, 1942. Il testo è stato ristampato in copia
anastatica nel maggio 2009 dalla Società Editrice Apuana di Carrara per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di
Carrara. Pag. 48.
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LA PIANTA
Classisicazione: Superdivisione: Spermatophyta; Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae);
Classe: Magnoliopsida; Sottoclasse: Caryophyllidae; Ordine: Caryophyllales; Famiglia:
Caryophyllaceae; Genere: Dianthus; Specie: Dianthus monspessulanus.
Forma biologica: Emicriptofita scaposa (simbolo: H scap). Emicriptofita (simbolo H): pianta
erbacea biennale o perenne con gemme svernanti a livello del suolo che sono protette dalla lettiera o
dalla neve. Scaposa (simbolo Scap): pianta dotata di asse fiorale eretto e spesso senza foglie.
Descrizione: pianta erbacea perenne fino a 60 cm. Il fusto è ascendente e glabro e in alto si
ramifica. Le foglie sono strette, opposte, acute e quasi lineari e sono lunghe circa 10 cm e di colore
verde vivo. I fiori sono solitari o raccolti in scapi di 3-5, sono profumati e presentano 5 petali
bianchi o rosei. I lembi dei petali sono sfrangiati in lacinie regolari per buona parte della loro
lunghezza, da un terzo fino alla metà. Il frutto è una capsula.
Antesi: maggio - agosto
Tipo corologico: regioni montane dell’Europa meridionale dalla penisola iberica ai Balcani. In
Italia è presente nelle regioni alpine e nell’Appennino settentrionale e centrale fino alla Campania e
alla Puglia.
Habitat: vegeta nelle praterie aride, nei boschi e su rupi dal piano fino a 2200 metri.
Conservazione: la specie non è compresa nella LRT (Lista Rossa Toscana) delle specie vegetali
protette nella quale sono presenti i congeneri: Dianthus longicaulis Ten. [sinon.: Dianthus
sylvestris Wulf. subsp. longicaulis (Ten.) Greuter et Burdet], Dianthus siculus C.Presl, Dianthus
tripunctatus Sibth. et Sm. Comunque in alcune regioni del Nord-Italia è specie protetta.
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