Astragalus monspessulanus - CEA Bernalda e Metaponto

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N. 24
Astragalus monspessulanus
Fabaceae
Astragalo rosato, Cicerchia di Montpellier, Astragalo di Montpellier
Descrizione:
Pianta erbacea perenne, acaule o con brevi fusti ascendenti e legnosi alla base, leggermente
pubescente per peli medifissi, alta 10-25 cm.
Foglie imparipennate con 21-41 foglioline, verdi e glabrescenti nella pagina superiore, all'inzio
ovali ed appuntite poi ellittiche e senza punta, con la venatura centrale marcata.
Ifiori sono raccolti in racemi multiflori e portati da peduncoli ascellari nettamente più lunghi delle
foglie, hanno il calice glabro, arrossato, tuboloso, con denti acuti lunghi anche fino a 2/3 del tubo,
la corolla rosso vinosa con il vessillo assai più lungo delle ali e della carena ottusa (6 x 20-26
mm) e l' androceo diadelfo.
Il frutto è un legume subglabro, cilindrico, lineare, appuntito, arcuato lungo 25-40 mm
Habitat: Aridi, pendii, pascoli, dirupi, su suoli pesanti e preferibilmente di natura calcarea.
Antesi: Maggio - Giugno
Regno:
Divisione:
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Genere:
Specie:
Tassonomia
Plantae
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Fabales
Fabaceae
Astragalus
monspessulanus
Etimologia: Dalla parola greca astragalos che da il nome ad una leguminosa e che ha anche il
significato letterale di "ossicini spigolosi" probabilmente con allusione alla forma sei semi
angolosi di queste piante. Il nome specifico si riferisce al presunto luogo di origine Montpellier.
Proprietà ed utilizzo:
E’ usata come diuretico e sudoriparo.
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