traccie fogliari, e soprattutto di quelli interposti fra una traccia fo

traccie fogliari, e soprattutto di quelli interposti fra una traccia fogliare e l'altra. Questi settori non devono, però, essere considerati soltanto indipendentemente, ma anche dal punto di vista dello sviluppo
relativo. Si hanno allora due tipi fondamentali :
— le traccie fogliari non presentano uno sviluppo più rapido dei settori interposti dell'anello meristematico e si distaccano da questo come
estroflessioni a ferro di cavallo ;
— le traccie fogliari presentano una notevole rapidità di sviluppo,
sono già completamente differenziate nei loro elementi conduttori, quando
i tratti interposti nell'anello meristematico sono ancora allo stato embrionale, e si distaccano da quest'ultimo in forma di semicerchi o di
masse reniformi compatte.
Riferendoci ad un tipo teorico medio possiamo dire che la differenziazione delle strutture proprie del fusto subisce nel secondo caso un
ritardo più o meno accentuato.
Rimane ora da considerare il destino ulteriore dei settori dell'anello
meristematico non interessati dalla differenziazione delle traccie fogliari.
Questi possono raggiungere presto e completamente la grandezza delle
cellule del midollo e della corteccia e non essere più distinguibili da
esse (Aristolochia Sypho, Ranunculus acer, H E L M 1931) ; possono trasformarsi in tessuto meccanico dando luogo a fibre sclerenchimatiche
(Arabis albida, H E L M 1931) ; e finalmente possono dare origine a tessuto
legnoso che non si distingue da quello dei fasci ( Vefonica speciosa,.
H E L M , 1931). Perchè si realizzi quest'ultima condizione — e questo è il
caso di Dianthus arboreus —, è necessario che le cellule dell'anello meristematico acquistino prestissimo una capacità cambiale, che è quanto
dire che il loro carattere embrionale non si attenui al di sotto dell'apice,
per subire successivamente un nuovo ringiovanimento all'inizio dell'accrescimento secondario.
Da questo punto di vista dobbiamo dire che la differenziazione delle
strutture proprie del legno subisce una accelerazione rispetto ad un
tipo teorico medio, per cui il passaggio dalla struttura primaria alla
struttura secondaria diventa praticamente insensibile.
Procedendo quindi dall'apice verso la base di un asse di Dianthus
arboreus, è possibile renderci conto nella successione del tempo di questi fenomeni ; si osserva cioè che, mentre nella porzione apicale le uniche strutture differenziate sono quelle corrispondenti alle tracce fogliari,
scendendo a livelli inferiori si verifica un'accelerazione nella attività dei
settori dell'anello meristematico non interessanti la differenziazione delle
tracce fogliari, che, sincronizzandosi con le altre porzioni dell'anello,