Mi presento…
Clara Andrich
Logopedista
C.d.L. in Logopedia all’Università degli studi di
Padova
Lavoro:
• nell’ambito dell’età geriatrica nelle Case di riposo a Sedico e a
Seren del Grappa;
• nell’ambito dell’età evolutiva a Belluno e in Alpago
L’anziano fragile: alcune problematiche
del quotidiano…
Problematiche
connesse all’udito
Deglutizione
Linguaggio, comunicazione,
disturbi di comunicazione
secondari a deterioramento
cognitivo
Con-vivere con la disfagia
La disfagia è un SINTOMO
caratterizzato dalla difficoltà a
deglutire in maniera
autonoma.
PRESBIFAGIA: Forma fisiologica
di disfagia dovuta
all’invecchiamento anche in
assenza di eziologia
La disfagia comporta rischio
clinico perché può condurre
l’ospite a polmonite ab ingestis
Con-vivere con la disfagia
ATTENZIONE!
• Se la persona presenta tosse, tosse
debole o voce gorgogliante
• Se la masticazione è molto lenta, il
pasto prolungato, o se la persona
appare affaticata dopo il pasto;
• Se presenti residui di cibo nel cavo
orale;
• Se la persona ha
vigilanza/attenzione ridotte durante
il pasto.
Con-vivere con la disfagia
CIBI CONSIGLIATI
- Cibi freschi e gustosi;
- Cibi ben cotti;
- Cibi ben conditi
- Eventualmente liquidi addensati al punto giusto…
DA EVITARE
• Carne troppo asciutta o filacciosa;
• Doppie consistenze (minestrine in brodo);
• Cibi a chicchi o che si sbriciolano (riso, pane, fette biscottate);
• Cibo filamentosi (finocchi ecc.);
• Cibi che si impastano in bocca.
L’SPQR del pasto assistito: alcuni
accorgimenti…
1) SICUREZZA: evitare che la persona parli durante
il pasto, a tratti invitarla a fare un colpo di tosse
o a schiarirsi la voce per evitare penetrazione,
idratare solo a deglutizione avvenuta
2) POSTURA: se possibile imboccare ponendosi in
posizione seduta di fronte alla persona per
evitare iperestensione, controllare che
mantenga una postura corretta, mantenere la
persona seduta per almeno 30’ al termine del
pasto;
L’SPQR del pasto assistito: alcuni
accorgimenti…
3) QUANTITÀ: fornire piccole dosi per volta;
4) RILASSATEZZA: imboccare lentamente,
fornendo piccole quantità per volta,
controllando che la persona mastichi
accuratamente e aspettando che abbia
deglutito il primo boccone prima di
somministrargliene un secondo;
AMBIENTE TRANQUILLO!!!
Quali strategie…
o Posturare correttamente la persona;
o Utilizzare gli ausili corretti;
o Eventualmente modificare la consistenza o la
temperatura dei cibi;
o Uso dell’addensante se necessario;
o Utilizzare corrette strategie comportamentali e
di imbocco;
o Uso di posture facilitanti consigliate dalla
logopedista…
Ed inoltre…
o Effettuare una buona igiene orale;
o Predisporre un ambiente tranquillo dove
alimentarsi/eliminare gli stimoli distraenti;
o Variare con i gusti;
o Incoraggiare a mangiare in autonomia;
o Prediligere spuntini frequenti al posto dei 3 pasti;
o Offrire spuntini calorici;
o Usare strategie nell’alimentazione con
supervisione/assistita.
La comunicazione nell’anziano fragile:
un accenno
Ogni persona, indipendentemente dal grado di
disabilità, ha il diritto fondamentale di poter
influenzare, mediante la comunicazione, le
condizioni della sua vita.
Carta dei diritti alla comunicazione, National Committee for the
Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992
Ci sono tanti tipi di demenze, ma dobbiamo
capire
Quali problematiche
di linguaggio possono
verificarsi
come stimolare la
comunicazione
Quali problematiche di linguaggio possiamo
trovare?
In alcuni tipi di demenza (demenza semantica, afasia progressiva,
demenze fronto temporaliI FDT si possono avere
• una carenza della motivazione a parlare fino al mutismo;
• l'uso di perseverazioni, stereotipie e difficoltà nel denominare le
azioni;
• Difficoltà di comprensione;
In altri tipi di demenze inclusa l'AD si riscontrano problemi quali:
• anomie
• parafasie
• circonlocuzioni
• uso di parole passe partout e impoverimento lessicale
• In fase avanzata è presente anche l'insalata di parole
Stimolare il linguaggio: come?
• Fondamentale l’ORIENTAMENTO
•
•
•
•
Ed eventualmente:
attività di fluenza verbale;
spiegazione del significato di alcune parole;
denominazione di luoghi famosi, luoghi legati a
conoscenze episodiche;
la conversazione a seconda dei casi in gruppo o
a due
Le problematiche di udito nel
quotidiano: un accenno
Presbiacusia
sordità che insorge dopo la 6° decade d’età le cui cause non
sono chiaramente individuabili Innalzamento della soglia
uditiva…
Ridotta efficacia dei meccanismi di elaborazione degli stimoli
complessi quali il linguaggio
o dovuto a riduzione dell’udito ma anche a fattori extrauditivi;
o si manifesta con onnalzamento soglia per le frequenze acute
e disturbo per rumori interrotti nel tempo e per interferenze.
Che fare?
1) Facilitare l’adattamento emotivo della
persona;
2) Eventuale protesizzazione (ma ATTENTI alla
corretta gestione della protesi);
3) Perfezionare le strategie attentive e la
labiolettura;
4) Sensibilizzare le persone vicine al paziente
Cosa non fare:
URLARE !
Piuttosto…porsi di lato all’orecchio e parlare con
tono di voce normale, favorire la lettura
labiale, scandire bene le parole;
Necessario predisporre un ambiente tranquillo
altrimenti si genera ansia.
…
Grazie per
l’attenzione