attualità L'alcool il killer della strada di Pierluigi Fortezza L a guida sotto l’influenza di alcool e droghe è un fenomeno piuttosto diffuso e causa di numerosi incidenti stradali, poiché le sostanze psicoattive, agendo sul sistema nervoso centrale, compromettono le capacità di guida. Tutte le sostanze d’abuso, dall’alcool all’eroina, dalla cocaina all’anfetamina e all’ecstasy, sono in grado di produrre sensazioni piacevoli o di ridurre quelle spiacevoli, di alleviare la tensione e l’ansia, di migliorare l’interazione sociale e il tono dell’umore. Gli effetti piacevoli ottenuti immediatamente dopo l’assunzione del farmaco sono tuttavia vanificati dai danni provocati nell’organismo nel corso di ripetute 28 somministrazioni. L'organizzazione mondiale della sanità (OMS) classifica l'alcool fra le droghe. L’alcool è la causa del 30% circa di tutti gli incidenti stradali che ogni anno si verificano in Italia. Dei circa 170.000 incidenti registrati sulle strade italiane circa 50.000 sono attribuibili agli effetti di una elevata concentrazione di alcool (alcolemia) nell'organismo. Un uomo in buona salute di 70 chili di peso che ha consumato 2 bicchieri di vino ai pasti o 2 boccali di birra o 2 bicchierini di amaro o superalcolico o una combinazione, ad esempio, di un bicchiere di vino seguito da un bicchierino di amaro, raggiunge pressoché istantaneamente una concentrazione di alcool nel sangue pari a 0,5 grammi/ litro. A tali livelli di alcolemia chi si pone alla guida di un autoveicolo o di una moto o di qualsiasi mezzo di locomozione va incontro ad una probabilità di causare un incidente stradale 5 volte superiore rispetto ad un individuo che non ha bevuto. Pur rappresentando una sostanza giuridicamente legale, l’alcool può dare dipendenza, oltre a causare patologie, traumi gravi, incidenti, turbe mentali e del comportamento. Come tutte le droghe, anche l'alcool ha un potere psicoattivo, è in grado cioè di modificare il funzionamento del cervello quindi di influenzare la capacità di attenzione, di concentrazione ed i tempi di reazione agli stimoli. Quando si parla di alcool contenuto nelle bevande alcoliche ci si riferisce all’etanolo. Si tratta di una piccola molecola, estremamente solubile sia nell’acqua che nei lipidi. Grazie alle sue dimensioni ridotte, penetra facilmente fra i tessuti entrando nel flusso sanguigno piuttosto rapidamente e, attraverso di esso, in tutto l’organismo. La velocità di assorbimento dipende da vari fattori: aumenta se si è a stomaco vuoto, se si assumono bevande gassate, se le bevande sono ad alta gradazione e in caso di gastrite, mentre è più lento se si è a stomaco pieno, soprattutto se i cibi sono ad alto contenuto di grassi. I principali effetti sulla guida del consumo di alcolici sono: aa irragionevole sicurezza quando si è alla guida; aa impressione di essere minacciati o aggrediti da altri conducenti, senza che ciò sia vero; aa riduzione significativa delle capacità visive; aa reazioni molto lente in seguito alla percezione dei pericoli. Il rischio di incidente stradale aumenta in modo esponenziale all'aumentare della concentrazione di alcool etilico nel sangue (alcolemia) e diventa 11 volte superiore con un'alcolemia compresa tra 0,5 g/l e 0,9 g/l rispetto a condizioni di sobrietà. L’alcool è la causa di circa la metà degli 8.000 decessi conseguenti ad incidenti stradali, che rappresentano la prima causa di morte per gli uomini al di sotto dei 40 anni. obiettivo sicurezza