Depressione: una guida

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Depressione e Carattere
Una guida
G.Doré: The Gorge (Hermitage Museum)
Questo opuscolo informativo è dedicato a quanti soffrono di depressione, ai loro familiari, a
chiunque sia interessato a saperne di più. Lo scopo è quello di rendere più facile l’affrontare, il
curare e, qualche volta, il convivere con questa malattia.
L’ Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali intende svolgere con questa un’opera di
divulgazione su come sia possibile affrontare dal punto di vista del paziente e dei suoi famigliari
una malattia come la depressione.
Le informazioni contenute in quest’opuscolo sono il risultato di uno studio triennale dal titolo “ THE
RELEVANCE OF VIRTUE ETHICS TO PATIENTS WITH CHRONIC ILLNESS” coordinato dall’Università
di Bristol, e promosso dalla Commissione Europea, Direttorato Ricerca (contratto N° BMH4-983112). Hanno partecipato allo studio l’ Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, l’ Università
del Galles, l’’Università di Nijmegen, l’Università di Manchester.
Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali
Il Presidente: Sandro Gindro
Cos’è la depressione?
La depressione è una malattia: a volte si tratta di una malattia a se stante, a volte si manifesta nel decorso
di altre malattie, sia fisiche sia psicologiche. In tutti i casi è un disturbo di lunga durata, spesso cronico o
ricorrente, estremamente spiacevole ed invalidante. La depressione può colpire chiunque, anche se la
suscettibilità individuale a questa malattia cambia così come cambia la gravità con cui può manifestarsi.
Come tutte le malattie si riconosce per alcune caratteristiche come la familiarità, il decorso, l'esito, e dalle
manifestazioni che nel loro insieme alterano le normali funzioni del soggetto ammalato.
Cambiano le attitudini e i
comportamenti
Cambiano i sentimenti o le
percezioni
mancano le energie, tutto è
faticoso, non si ha cura del
proprio aspetto. Si ha
difficoltà a concentrarsi.
Tutta la vita sembra rallentarsi
o al contrario si può essere
presi dall'agitazione.
le attività della vita non sono
più interessanti o non danno
alcun piacere, diminuisce il
desiderio sessuale, non c'è più
speranza, nessuno può fornire
aiuto, tutto è inutile.
Compaiono disturbi
neurovegetativi
i cambiamenti dell'appetito
con aumenti o perdita di
peso , il sonno diventa
disturbato con difficoltà ad
addormentarsi, o
impossibilità di dormire o
con risvegli anticipati, ma può
anche capitare di avere troppo
sonno, inoltre calano il
desiderio sessuale e l'energia,
compaiono dolori di testa, di
schiena, di stomaco, nausea.
Diminuisce la consapevolezza di
sè
ci si autosvaluta, ci si sente
in colpa anche quando non ce
né motivo o, comunque, in
modo esagerato, non si riesce a
decidere, ci si sente
insicuri, inutili, si pensa alla
propria morte e persino al
suicidio. Si ha l’impressione
che anche gli altri ci diprezzino.
Parliamo di depressione quando il cambiamento dell'umore comporta tristezza, avvilimento, malinconia, ma
anche ostilità, irritabilità e rabbia, quando tali alterazioni non sono dovute all'uso o all'abuso di farmaci,
droghe, alcol o ad eventi di vita sfavorevoli e quando si accompagnano a scadimento dell'abituale
prestazione sociale e lavorativa. Anche se le attività quotidiane divengono più difficili vengono ancora
affrontate, tuttavia la mancanza di speranza e le idee di suicidio possono sembrare l'unica soluzione. Le
fluttuazioni dell'umore determinano il desiderio di ritirarsi dalle attività quotidiane e dall'ambiente esterno.
La depressione non è pigrizia o debolezza, ma
una malattia che come tale deve essere
curata. Fate riferimento al vostro medico di
fiducia per ricevere un consiglio sulla terapia
più adatta.
Depressione e Carattere, una Guida - 2
Per vincere la depressione…
BISOGNA CURARSI
MEDICINE (FARMACI
ANTIDEPRESSIVI) E
PSICOTERAPIA SONO I DUE
STRUMENTI PIU’ IMPORTANTI
A NOSTRA DISPOSIZIONE
MA LA CURA DA SOLA NON
BASTA…
Ci sono anche delle semplici
regole che dovremmo seguire per
aiutare la cura a curare!
E, soprattutto, ci sono alcuni aspetti del nostro carattere che
dovremmo cercare di sviluppare e valorizzare….
Questo opuscolo tratta proprio di questo ed e’ il risultato di conversazioni
ed interviste con persone che soffrono o hanno sofferto di depressione.
INDIVIDUA GLI ASPETTI DEL TUO CARATTERE CHE TI
POSSONO AIUTARE E AIUTA GLI ALTRI AD AIUTARTI!
Depressione e Carattere, una Guida - 3
Ci sono alcune Sì.
regole
generali per
affrontare la
depressione?
Per quanto possibile, valutate in anticipo i momenti
in cui più facilmente potete diventare depressi e cercate o
di evitarli o, se non è possibile, “ricorrete subito” ai ripari ai
primi sintomi.
NON ASPETTATE MAI CHE LA SITUAZIONE PEGGIORI
PRIMA DI INIZIARE A CURARVI!
CHIEDETE UN AIUTO SPECIALIZZATO A UN MEDICO
O A UNO PSICOLOGO.
Impegnatevi in attività che vi interessino.
Cambiate la routine abituale prendendovi una pausa per
fare qualcosa che vi piace, anche se non lo ritenete
necessario.
Se state assumendo dei farmaci antidepressivi non li
interrompete di vostra iniziativa, anche se avete
l'impressione che non funzionino o di sentirvi meglio.
I FAMILIARI E GLI AMICI
COSA POSSONO FARE CON
UNA PERSONA DEPRESSA?
¾
¾
¾
¾
Non
Non
Non
Non
cercate di "tirarlo su"
siate critici
“compassionevoli”
vi arrabbiate
MA CERCATE DI:
¾
¾
¾
Fare capire che siete preoccupati e
che siete a disposizione per
trovare la soluzione giusta.
Chiedete consiglio ad un medico o
a uno psicologo.
Non criticate le cure che il vostro
amico o parente sta già seguendo,
in caso pensiate che non siano
adeguate, cercate di indirizzarlo
con tatto e senza fare critiche
distruttive
LA DEPRESSIONE SI PUO’ CURARE MA E’ NECESSARIO CHE
TUTTI COLLABORINO ALLA CURA: IL MALATO, PRIMA DI
TUTTO, LA FAMIGLIA, IL GRUPPO SOCIALE, E I MEDICI E GLI
PSICOLOGI A CUI E’ STATO RICHIESTO L’AIUTO. GLI
ATTEGGIAMENTI DISTRUTTIVI E DI CRITICA FANNO MALE
PRIMA DI TUTTO AL MALATO!
Depressione e Carattere, una Guida - 4
Esistono tratti di carattere, aspetti della personalità che
dovrebbero essere salvaguardati o potenziati per difenderci
dalla depressione o per imparare ad affrontarla?
PROBABILMENTE SI’. ALMENO QUESTA E’ L’ESPERIENZA DI MOLTE
PERSONE CHE SOFFRONO O HANNO SOFFERTO DI DEPRESSIONE. NELLE
PAGINE CHE SEGUIRANNO CERCHEREMO DI ILLUSTRARE BREVEMENTE
QUALI SONO QUESTI TRATTI DI CARATTERE CHE POSSONO AIUTARE AD
AFFRONTARE LA DEPRESSIONE
CARATTERISTICHE CHE
RIGUARDANO IL RAPPORTO
CON SE STESSI:
¾ Consapevolezza di se stessi, onestà
con se stessi
¾ Coraggio nel combattere la
malattia, non arrendersi
¾ Rispetto della propria dignità
CARATTERISTICHE CHE
RIGUARDANO IL RAPPORTO
CON GLI ALTRI:
¾ Essere capaci di avere fiducia e
provare amicizia
¾ Curiosità verso il mondo, cercare di
mantenere alcuni interessi
¾ Essere capaci di chiedere aiuto
Depressione e Carattere, una Guida - 5
Il rapporto con se stessi
Quando si è depressi ci si
autosvaluta, ci si sente in colpa
in modo non consono alla realtà,
non si riesce a decidere, ci si
sente insicuri, inutili, si pensa
alla propria morte e si può
pianificare anche il suicidio
CONSAPEVOLEZZA DI SE’
SI TRATTA DI SINTOMI
DELLA MALATTIA.
NON SERVE CERCARE DI
FINGERE CON GLI ALTRI E
CON NOI STESSI.
DIRSI CON SINCERITA’
CHE SI E’ AMMALATI
PERMETTE SIA DI
DIFENDERSI DALLE IDEE
AUTODISTRUTTIVE, SIA DI
EVITARE UNA FINZIONE
FATICOSA, SIA DI
CERCARE UNA CURA
MA ATTENZIONE: SINCERITA’ quando si soffre
di depressione può però anche voler dire
AUTODISTRUTTIVITA’
OCCHIO A NON CADERE NELLA TRAPPOLA!
RICORDATI CHE LE VERITA’ SU NOI STESSI, ANCHE QUELLE PIU’ SEMPLICI ED
INNOCUE, CERCHIAMO SEMPRE DI NON DIRCELE. SPESSO LE AUTOACCUSE
CHE CI RIVOLGIAMO QUANDO SIAMO DEPRESSI, SONO FALSE.
ESSERE ONESTI CON SE STESSI IL PIU’ DELLE VOLTE PORTA A SCOPRIRE CHE NON
SI E’ NE’ “BUONISSIMI” E NE’ “CATTIVISSIMI”: SIAMO DELLE PERSONE “NORMALI”
CON I NOSTRI LATI BUONI E CATTIVI, COME TUTTI.
NON AVER TROPPA PAURA DEI TUOI PENSIERI, NON C’E’ PENSIERO CHE
NON POSSA PASSARE PER LA TESTA DI UN ESSERE UMANO
SI POSSONO COMBATTERE I PROPRI PENSIERI SE NON CI PIACCIONO, MA PER
COMBATTERLI BISOGNA CONOSCERLI
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Il rapporto con se stessi
NON TI ARRENDERE
Quando si è depressi sembra che si inutile
lottare, che tutto sia perso per sempre.
Tutto appare grigio, incolore, il pensiero è
faticoso e infelice, le decisioni sono difficili
da prendere, i movimenti sono faticosi e
lenti, le membra pesano come piombo.
La depressione di per sé è la tristezza
insanabile, senza consolazione, l'infelicità
che pervade tutte le ore della giornata, tutti
i giorni della settimana, per diversi mesi o
anni.
SI TRATTA DI SINTOMI
DELLA MALATTIA.
NON TI ARREDERE A
QUESTI SINTOMI, NON
LASCIARE CHE PRENDANO
IL SOPRAVVENTO
IMPARA AD ESSERE PIU’
ASTUTO DELLA
MALATTIA
LASCIA PASSARE I
MOMENTI PIU’ BRUTTI,
QUANDO SEMBRA CHE
NULLA ABBIA SENSO
APPENA STAI MEGLIO,
INIZIA A CURARTI, E A
PRENDERTI CURA DI TE
STESSO
Come si fa, però, a darsi coraggio quando non se ne ha? Ci sono alcuni aspetti del proprio carattere che
bisognerebbe imparare a sfruttare …
RICORDATI SEMPRE CHE QUANDO SEI DEPRESSO VUOI FARTI DEL MALE DA SOLO, SEI TU IL
TUO NEMICO: NON AFFRONTARE DI PETTO LA MALATTIA, AGGIRALA!
GIOCA D’ASTUZIA CON TE STESSO, IL TUO NEMICO E’ DENTRO DI TE, TI CONOSCE BENE: NON
AFFRONTARLO IN CAMPO APERTO
COMBATTI LA DEPRESSIONE QUANDO TI SENTI ABBASTANZA FORTE DA VINCERE, NON TI
VERGOGNARE A CHIEDERE AIUTO
Depressione e Carattere, una Guida - 7
Il rapporto con se stessi
RISPETTA LA TUA DIGNITA’
Quando si è depressi si ha spesso
l’impressione che la parola dignità non
abbia senso, chi è depresso pensa di non
meritare nulla, di non avere più alcuna
dignità
SI TRATTA DI UN SINTOMO
DELLA MALATTIA.
AL CONTRARIO DIFENDERE
LA PROPRIA DIGNITA’ E’
INDISPENSABILE NELLA
DEPRESSIONE
COME SI FA A RISPETTARE LA PROPRIA DIGNITA’?
RISPETTARE LA PROPRIA DIGNITA’ SIGNIFICA INNANZITTUTTO
RISPETTARE LA DIGNITA’ DEGLI ALTRI
ATTRAVERSO IL RISPETTO DELLA DIGNITA’ DEGLI ALTRI RAGGIUNGI
IL RISPETTO DELLA TUA
CHIEDI CHE MEDICI, PSICOLOGI,
ASSISTENTI SOCIALI, FAMILIARI
RICONOSCANO LA TUA MALATTIA,
RISPETTINO LA TUA DIGNITA’ E TI
AIUTINO A RISPETTARTI: E’ UN TUO
DIRITTO!
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Il rapporto con gli altri
Quando si è depressi si perde spesso la
fiducia negli altri, sia perché si diventa
pessimisti riguardo tutti gli altri esseri
umani, come se tutti ci volessero derubare,
sia perché si sospetta sempre che gli altri
non ci stimino e ci disprezzino
DIFENDI E SVILUPPA
RELAZIONI DI FIDUCIA ED
AMICIZIA
LA SFIDUCIA E IL PESSISMO NELLE
RELAZIONI UMANE SONO UN
SINTOMO DELLA MALATTIA E SPESSO
L’ AGGRAVANO
BISOGNA CERCARE DI DIFENDERE
COME BENE PREZIOSO LE AMICIZIE E
LE RELAZIONI DI FIDUCIA
AVERE FIDUCIA NON VUOL DIRE ESSERE “SCIOCCHI” , CREDERE A TUTTO O FARSI
INGANNARE
AVERE FIDUCIA VUOL DIRE DARE UNA POSSIBILITA’ AGLI ALTRI, VUOL DIRE NON PARTIRE SEMPRE
DALLA CONVINZIONE CHE GLI ALTRI HANNO CATTIVE INTENZIONI
AVERE FIDUCIA SIGNIFICA ESSERE DISPOSTI A LASCIARE PASSARE LE PICCOLE MANCANZE,
LE PICCINERIE, SENZA OFFENDERSI SEMPRE, SENZA COVARE RANCORE
AVERE FIDUCIA E STABILIRE RELAZIONI DI AMICIZIA E’ LA COSA PIU’ DIFFICILE QUANDO SIAMO
DEPRESSI: NON DOBBIAMO DISPERARCI SE NON CI RIUSCIAMO, RIPROVIAMO!
MA NON DOBBIAMO DISTRUGGERE LE AMICIZIE E LA FIDUCIA CHE RIESCONO A
SOPRAVVIVERE ALLA DEPRESSIONE: SONO UNA RETE DI SICUREZZA NEI MOMENTI IN CUI
LA MALATTIA SEMBRA PRECIPITARE!
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Il rapporto con gli altri
Quando si è depressi si tende a ritirarsi dai
rapporti sociali e dagli interessi di ogni tipo,
sociali, culturali, politici, artistici, ecc.
MANTIENI ALCUNI INTERESSI,
MANTIENI DELLE RELAZIONI
SOCIALI
Tutto appare grigio, noioso, ugualmente
senza senso.
ANCHE SE LA DEPRESSIONE TI SPINGE
AD ABBANDONARE TUTTO, RESISTI
LA SOLITUDINE, L’ASSENZA DI INTERESSI
SONO CONSEQUENZA DELLA
DEPRESSIONE MA ANCHE LA PEGGIORANO
GLI IMPEGNI SOCIALI , ANCHE SE
POSSONO SEMBRARE MOLTO GRAVOSI
QUANDO SI E’ DEPRESSI, SONO
UN’ANCORA DI SALVEZZA
NON LASCIARE CHE LA DEPRESSIONE
SCONVOLGA I TUOI IMPEGNI SOCIALI, E
LE TUE ABITUDINI: ANCHE SE TI
SEMBRANO SENZA SENSO, RIPETI I GESTI
DI SEMPRE
QUANDO SI SOFFRE DI DEPRESSIONE BISOGNEREBBE CERCARE DI MANTENERE ALCUNI
SEMPLICI IMPEGNI, QUALCHE INTERESSE OLTRE AGLI IMPEGNI FAMILIARI E DI LAVORO
L’ARTE, L’IMPEGNO SOCIALE, MA ANCHE UN IMPEGNO SPORTIVO, O LA SEMPLICE
LETTURA SONO ALTRETTANTI LEGAMI CON IL MONDO CHE SERVONO A COMBATTERE LA
SOLITUDINE DELLA DEPRESSIONE
LA SOLITUDINE E’ IL RISULTATO DELLA DEPRESSIONE, MA ESISTE ANCHE UN PIACERE
SOTTILE NELLA SOLITUDINE: FUGGI QUESTO PIACERE COME LA PESTE!
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Il rapporto con gli altri
CERCA AIUTO, NON ESSERE
SUPERBO
Quando si è depressi spesso si è presi da
una sorta di “superbia della disperazione”.
Si è quasi contenti che nessuno ci possa
aiutare e si sfida il mondo intero a fare
qualcosa per noi: “ti sfido a guarirmi”
sembra dire la depressione
GIOCARE AL GIOCO “NESSUNO MI
PUO’ AIUTARE” E’ UNA TRAPPOLA
PERICOLOSISSIMA
E’ UN SINTOMO DELLA MALATTIA E
COME TALE VA TRATTATO
PER FARSI AIUTARE BISOGNA
VOLERLO: NESSUNO CI PUO’ CURARE
SE CI OPPONIAMO ALLA CURA
LA CAPACITA’ DI ACCETTARE AIUTO DAGLI ALTRI E’ UNA CAPACITA’
CHE VA SVILUPPATA
RICHIEDE UMILTA’ , ONESTA’ INTELLETTUALE, E VOGLIA DI GUARIRE
RICHIEDE ANCHE L’ACCETTAZIONE DI SENTIMENTI COME LA
RICONOSCENZA E LA GRATITUDINE
SPESSO A QUESTI SENTIMENTI SI OPPONE LA PAURA DI ESSERE
ESPROPRIATI: VINCERE LA PAURA DI ESSERE ESPROPRIATI E’ UN
PASSO FONDAMENTALE PER USCIRE DALLA DEPRESSIONE
Depressione e Carattere, una Guida - 11
Nella redazione di questo opuscolo sono stati consultati i seguenti testi:
- E. Bleuler. Trattato di psichiatria. 1967; Feltrinelli, Milano
- A.A. Rizzoli, E. Smeraldi. Psichiatria e psicologia clinica. 1993; Poletto Edizioni, Milano
- Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM IV- 4th ed. 1994; American Psychiatric
Association, Washington D.C.
- P. Decina, P. L. Scapicchio, M. Trabucchi. Farmacoterapia in psichiatria. 1994; Idelson, Napoli
-S.Gindro: L’Oro della Psicoanalisi. 1994; Guida, Napoli
- D. Goldberg, S. Benjamin, F. Creed. Psichiatria nella pratica medica. Edizione italiana a cura di M. Tansella.
1996; Il Pensiero Scientifico Editore, Roma
- H.U. Wittchen, H.J. Moller, A. Wossen, M. Hautzinger, S. Kasper, I. Heuser. Depressione, indirizzi
terapeutici. 1996; Momento Medico, Salerno
- Understanding depression. 1996, University of Illinois at Urbana-Champaign, Counseling Center,
[email protected]
- Depression Guidelines. 1997, Northamptonshire Health Autority,
www.nhantphd.demon.co.uk/content1.htm
- M. Piccinelli, F. Gomez Homen. Gender differences in the epidemiology of affective disorders and
schizophrenia. 1997; World Health Organization, Ginevra
A cura di: E.Mordini
Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali
Passeggiata di Ripetta 11 – 00816 Roma
Tel 0632652401 – Fax 0632652433 – Email: [email protected] – URL: http://www.iprs.it
© by Psicoanalisi Contro di Lorenzo Rossi
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Depressione e Carattere, una Guida - 12
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