B V L G A R I Bulgari S.p.A. e Controllate Deleted: Bilancio consolidato Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2009 pag. 1 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2009 Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2009 1 Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2009 ed al 31 dicembre 2008 19 Note al bilancio consolidato 26 Principi contabili e criteri di valutazione 1. Acquisizioni/costituzioni e dismissioni società 2. Ricavi 3. Costo del venduto 4. Costi operativi netti 5. Proventi (oneri) finanziari 6. Imposte 7. Immobili, impianti e macchinari 8. Avviamento 9. Altre attività immateriali 10. Partecipazione in altre imprese 11. Altre attività finanziarie correnti e non correnti 12. Imposte differite 13. Rimanenze 14. Crediti commerciali 15. Altre attività correnti e non correnti 16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17. Patrimonio netto 18. Risultato per azione 19. Debiti finanziari correnti e non correnti 20. Strumenti finanziari derivati 21. Benefici ai dipendenti 22. Fondi rischi ed oneri 23. Altre passività correnti e non correnti 24. Informativa di settore 25. Rapporti con parti correlate significative 26. Garanzie, impegni e rischi 27. Informazioni sui rischi finanziari 28. Posizione finanziaria netta 29. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento 30. Informativa Società consolidate proporzionalmente 31. Operazioni significative non ricorrenti 32. Operazioni atipiche e/o inusuali 33. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob Informativa ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Mercati 83 2 B V L G A R I Bulgari S.p.A. e Controllate Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2009 Bulgari S.p.A. e Controllate 3 Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2009 Signori Azionisti, Dopo il forte rallentamento del secondo semestre 2008, l’economia mondiale ha continuato a frenare nel primo semestre 2009 in modo molto più profondo del previsto. Per fronteggiare gli effetti che la straordinaria crisi macroeconomica ha generato, il Gruppo ha avviato nel corso del 2009 un importante processo di ristrutturazione, che porterà benefici strutturali per il futuro: l'abbassamento del punto di pareggio tra costi e ricavi, un migliore equilibrio in termini di spese commerciali e amministrative, il miglioramento della supply chain e il mantenimento di un rigoroso controllo dell'inventario. PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO/PATRIMONIALI PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI BULGARI S.p.A. ED IL GRUPPO SONO ESPOSTI Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia La situazione economica, patrimoniale e finanziaria è certamente influenzata dal quadro macroeconomico dei numerosi paesi in cui il Gruppo opera. L’anno 2009 si è aperto con grandi incertezze sulla scia dello shock finanziario del 2008, la recessione globale si è mostrata molto più profonda del previsto ed ha colpito duramente, soprattutto nel primo trimestre del 2009, i grandi paesi esportatori. Infatti, la contrazione che si è verificata nei flussi commerciali, non ha precedenti negli ultimi cinquant’anni, i volumi del commercio estero sono scesi ad un tasso a doppia cifra. Inoltre, si è registrato un violento calo nei livelli di produzione amplificato da fenomeni di riduzione degli stoccaggi di input produttivi e prodotti finiti. Ciò ha causato in un primo momento una sopravvalutazione della domanda e successivamente un pessimismo sui tempi della ripresa con conseguente ridimensionamento dei piani di investimento. A partire dal secondo trimestre del 2009 gli indici di fiducia degli imprenditori e gli indici congiunturali come i PMI (Purchasing managers index), sebbene ancora a livelli recessivi, hanno iniziato a registrare un diffuso e sensibile miglioramento. Il rimbalzo si è concretizzato prima e più velocemente in Asia e Stati 1 Deleted: è occorso Deleted: ¶ ¶ Uniti, ma ha interessato poi anche l’eurozona. Mentre l’andamento della produzione industriale è rimasto negativo sia in Europa che negli Stati Uniti. A partire dal terzo trimestre dell’anno, la profonda fase recessiva che aveva colpito le economie avanzate si è finalmente arrestata grazie al tangibile supporto di politiche monetarie particolarmente espansive, attuate mediante l’aumento dell’offerta di base monetaria, l’abbassamento dei tassi ufficiali (la Banca Centrale Americana ha abbassato il target sui Fed Funds in un range compreso tra lo 0,00% e lo 0.25%, la Banca Centrale Europea ha portato il Refinancing Rate all’1,00%, la Bank of Japan allo 0,10% e la Bank of England allo 0.5%) ed anche grazie a pacchetti di stimolo fiscale. Deleted: americana In particolare il PIL dei vari paesi ha ripreso a crescere, negli USA si è avuto un aumento del terzo trimestre sul trimestre precedente annualizzato del 2,2% verso un calo dello 0,7% del trimestre precedente. Tale incremento è stato sostenuto principalmente dai consumi privati, da una variazione positiva delle scorte ed in minor parte dalla spesa pubblica. In generale a tale miglioramento ha contribuito l’attuazione del piano di stimolo fiscale ARRA (American Recovery and Reinvestment Act), approvato nel mese di Febbraio. Le previsioni macroeconomiche, elaborate da “Consensus Economics”, prevedono il PIL USA attestarsi intorno a -2,5% per il 2009 e +2,7% per il 2010. Anche l’inflazione è tornata su valori positivi, le stime indicano, un’inflazione USA a -0,4% per il 2009 e al 2,1% nel 2010. Nelle ultime riunioni la FED ha continuato a mantenere un orientamento espansivo della politica monetaria, sebbene a febbraio 2010 abbia effettuato un aggiustamento tecnico alzando il tasso di sconto di 25 punti base. Nell’area Euro, sempre nel terzo trimestre dell’anno, il PIL è aumentato dello 0,4% sul periodo precedente dopo cinque cali consecutivi; tale incremento va ricondotto principalmente ad un aumento delle esportazioni ed alla variazione delle scorte di magazzino, mentre la domanda interna è rimasta debole a seguito del ristagno dei consumi delle famiglie. La crescita del PIL è proseguita anche nel quarto trimestre così come è migliorato il clima di fiducia delle imprese sebbene rimanga l’incertezza legata alla debolezza della domanda interna determinata dal peggioramento della situazione del mercato del lavoro. Per l’area Euro le stime sulla dinamica del PIL mostrano una flessione del 3,9% circa per il 2009 ed una crescita dell’1,3% per il 2010. L’inflazione nel 2009 è risultata pari allo 0,3% e nel 2010 dovrebbe attestarsi intorno all’1,2%. La BCE, nella riunione di dicembre 2009 ha lasciato i tassi di riferimento invariati all’1% ed ha assunto alcune decisioni volte a rimuovere gradualmente le operazioni di rifinanziamento di carattere eccezionale, garantendo comunque l’erogazione della liquidità necessaria al sistema bancario. Nei primi mesi del 2010 un motivo di preoccupazione per l’area Euro e per l’intera UE, proviene dalla situazione dei conti pubblici greci e dal possibile rischio di contagio ad altre zone dell'unione monetaria. Anche in Giappone nel terzo trimestre 2009 il PIL è aumentato, su base annua, dell’1,3%. Le stime per l’anno 2009 vedono il PIL giapponese attestarsi a -5,3% mentre per il 2010 è previsto a +1,5%. Il miglioramento del terzo trimestre 2009 è dovuto principalmente ai consumi privati ed all’aumento delle esportazioni verso i paesi emergenti dell’Asia, mentre prosegue ancora la contrazione degli investimenti privati. Sono proseguite le tendenze deflazionistiche e, secondo le stime, i prezzi dovrebbero continuare a scendere anche nel 2010. Con il passare dei mesi, è apparso evidente come il baricentro della crescita mondiale si stesse spostando verso l’area asiatica del Pacifico. Infatti, grazie all’aumento della domanda da parte dei paesi emergenti dell’Asia, sono ripresi i flussi di commercio internazionale e l’ulteriore espansione della loro attività economica potrà contribuire efficacemente alla ripresa dei paesi industriali. In Cina il PIL 2009 dovrebbe attestarsi a +8,5% e salire a + 9,6% nel 2010 grazie ai consumi privati e agli investimenti che continueranno a crescere a ritmi sostenuti. Analogamente in Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan, per i quali la ripresa è iniziata già nel corso del 2009, è prevista una crescita del PIL per il 2010 rispettivamente di +5,1%, +4,6% e +4,2%. Per quanto riguarda i mercati finanziari, va evidenziato che il sostegno all’economia da parte delle Banche Centrali, attraverso il mantenimento di politiche monetarie espansive, ha favorito il mercato azionario che, a partire dal mese di marzo 2009, ha invertito la tendenza. Dopo tre mesi in calo, i listini hanno ripreso a 2 Deleted: ¶ ¶ crescere sostenuti dai bassi tassi d’interesse, da risultati societari spesso superiori alle attese, dall’elevata liquidità e dalla sostanziale assenza di alternative d’investimento. Fra i mercati degni di essere menzionati ricordiamo Hong Kong e Shangai che hanno avuto performance positive superiori al 50%. I principali indici di riferimento statunitensi hanno evidenziato plusvalenze comprese fra il 18% ed il 40% circa. Dal canto loro, i mercati europei hanno registrato guadagni superiori al 15% ed il giapponese Nikkei un aumento del 19% circa. Da sottolineare inoltre che si è avuta una forte riduzione dei premi per il rischio sulle obbligazioni societarie per tutti i principali Paesi. E’ inoltre proseguito il miglioramento delle condizioni patrimoniali delle maggiori banche internazionali che, a partire dal terzo trimestre, hanno riportato risultati superiori alle attese. Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio, di interesse e delle materie prime Bvlgari, operando in diversi mercati a livello mondiale, è naturalmente soggetta alla fluttuazione delle valute dei singoli paesi. Va inoltre sottolineato che una parte consistente del costo del prodotto è espressa in euro e in franchi svizzeri; l’andamento di queste valute rispetto al paniere più vasto di quelle in cui è espresso il fatturato può influenzare la marginalità del gruppo. Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, principalmente Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Cina, Hong Kong, Singapore e Corea. Poiché la valuta di presentazione del bilancio consolidato è l’euro, i conti economici delle società presenti in tali paesi vengono convertiti in euro al cambio medio ponderato e quindi, a parità di ricavi e margini di contribuzione in valuta locale, le variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di costi, ricavi e risultati economici nonché di attività e passività. Deleted: Attività Deleted: Passività La variazione dei tassi di interesse può pregiudicare la redditività netta implicando maggiori costi per interessi sul debito. Le procedure di Gruppo prevedono di strutturare efficientemente, in relazione al fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa), la composizione dei tassi di interesse tra tasso fisso e tasso variabile, al fine di ottenere simultaneamente il minor costo corrente per oneri finanziari e la minimizzazione della potenziale variazione avversa di tale costo, proporzionale alla volatilità del mercato dei tassi di interesse. A tal proposito giova ricordare che nel mese di luglio 2009 la Bulgari S.p.A. ha emesso un Convertible Bond a tasso fisso della durata di 5 anni per 150 milioni di euro, trasformato, per 70 milioni di euro, a tasso variabile. Pertanto, a fine 2009, il debito di Gruppo risultava essere così composto: 58% circa a tasso variabile e 42% circa a tasso fisso. In relazione all’attività di produzione di gioielli e orologi, l’azienda è esposta al rischio di variazione della quotazione dell’oro e del platino. Anche nel 2009 il prezzo dell’oro ha continuato la sua salita, per il nono anno consecutivo; il 2 gennaio 2009 quotava, al fixing AM di Londra, 869,75 USD/Ounce e il 3 dicembre 2009 toccava il massimo a 1.218,25 USD/Ounce, chiudendo l’anno a USD 1.104 USD/Ounce. Tale apprezzamento è conseguenza soprattutto della debolezza del dollaro e dei timori d’inflazione dopo che si è assistito ad un intervento unanime da parte delle banche centrali di tutto il mondo per cercare di far respirare l’economia dei rispettivi paesi fornendo liquidità ai vari istituti di credito. Anche il prezzo del platino è salito progressivamente; ad inizio anno quotava circa 930 USD/Ounce (Fonte Bloomberg) per arrivare alla fine dell’anno a 1.470 USD/Ounce. Per i motivi sopra citati e per il fatto che si ritiene che i tassi di interesse rimangano ancora bassi, nel 2010 le aspettative sono di un’ulteriore salita del prezzo dell’oro. Per mitigare tali rischi, Bvlgari ha stabilito una procedura di gestione centralizzata delle operazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità dei margini e tutelarli in riferimento agli obiettivi aziendali. Deleted: ¶ ¶ Rischio di liquidità 3 I fattori che influenzano le necessità finanziarie del Gruppo sono da un lato le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e dall’altro le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari nonché le condizioni e la disponibilità presente nel mercato del credito. Il rischio di liquidità si può manifestare in caso di impossibilità o difficoltà di reperimento, a condizioni sostenibili, delle risorse finanziarie necessarie al normale svolgimento dell’attività. Si ritiene che le risorse finanziarie attualmente disponibili, unitamente a quelle che saranno generate dall’attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza. Al 31 dicembre 2009 i debiti finanziari non correnti del Gruppo sono pari a 211, 3 milioni di euro con una scadenza media ponderata oltre i 4 anni e 5 mesi; questo essenzialmente grazie all’emissione del Convertible Bond. Per fronteggiare efficacemente condizioni improvvise ed avverse del mercato del credito, il Gruppo ha inoltre disponibili linee di credito per un ammontare complessivo di 105,4 milioni di euro con durata residua media ponderata di 2,5 anni, con parametri di costo definiti e irrevocabili fino a scadenza. Deleted: euro Rischio credito Il deterioramento delle condizioni di mercato, le difficoltà di accesso al credito e la carenza di liquidità nei diversi paesi in cui il Gruppo opera, possono avere un impatto sulla solvibilità di una parte della sua clientela e di conseguenza sui risultati economici. La policy di Gruppo prevede la valutazione delle posizioni con attribuzione di rating ed indicatori di rischio tramite strumenti professionali di scoring. Rischio fornitori La concentrazione del mercato di produzione dei componenti dell’orologeria su pochi attori può determinare ritardi nelle consegne, con conseguente ritardo della produzione e il rischio di perdere del fatturato. Rischi connessi a norme e regolamenti locali Una parte importante delle attività del gruppo è al di fuori dell’Unione Europea. Questo assoggetta Bvlgari al rischio che paesi esteri possano adottare politiche restrittive delle importazioni o delle esportazioni, politiche restrittive degli investimenti stranieri e del rimpatrio dei capitali; nonché al rischio derivante dalla sottoposizione a molteplici regimi fiscali in particolare in tema di transfer pricing e di applicazione di ritenute o altre imposte su rimesse a favore o provenienti da società controllate. RESPONSABILITA’ SOCIALE Le attività di Bulgari sono improntate alla massima correttezza etica, ovvero al rispetto dei diritti umani, delle libertà civili universali e delle libertà fondamentali dell'uomo, anche oltre le consuetudini e le pratiche seguite a livello locale. L’azienda inoltre offre pari opportunità di lavoro senza alcuna distinzione di razza, colore, religione, sesso, nazionalità, età, inabilità, orientamento sessuale o qualunque altra condizione di diversità. Bulgari promuove condizioni di lavoro sicure, attività di formazione per i propri dipendenti e un ambiente di lavoro collaborativo e consapevole. Inoltre il Gruppo incoraggia con azioni concrete comportamenti responsabili sul piano della tutela dell’ambiente. Tali principi sono anche riflessi nel codice di condotta Bulgari relativo all’approvvigionamento delle pietre preziose, suffragato dall’appartenenza dal 2004 al Council for responsible Jewellery Practices in qualità di membro. La strategia di Bulgari relativa all’impatto sulla comunità è principalmente riflessa dall’impegno del Gruppo nel promuovere l’educazione giovanile in tutto il mondo attraverso il supporto alla World Scout Organization e ad altre associazioni globali o locali dedicate allo stesso obiettivo. 4 Deleted: ¶ ¶ Nel corso del 2009, in occasione del 125° anniversario del Gruppo Bulgari, è stata realizzata la campagna “Riscriviamo il futuro” in collaborazione con Save the Children. Per l’occasione è stato creato, come simbolo della campagna e dell’impegno di Bulgari, un anello in argento, tributo all’argentiere fondatore dell’azienda Sotirio Bulgari, recante l’incisione del logo di Save the Children. Parte del ricavato è stato devoluto in beneficienza insieme ad alcuni pezzi di alta gioielleria e di orologeria di alta gamma battuti all’asta l’8 dicembre a New York. Di sicuro impatto di immagine è stata la mostra retrospettiva “Tra Eternità e Storia” ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal mese di maggio a settembre sempre legata alla celebrazione del 125° Anniversario. Deleted: il RISORSE UMANE Bulgari conta 3.955 dipendenti in tutto il mondo, distribuiti come segue: 28% in Italia, 26% nel resto d’Europa, 14% in Giappone, 16% nel Resto dell’Asia, ed il 16% nelle Americhe. Deleted: ¶ ¶ Il 65% del personale è composto da donne, mentre il 35% da uomini. L’età media è 38 anni. Dal punto di vista del profilo professionale, il 21% del personale è costituito da manager/top “professional”, di cui il 57% sono donne. Deleted: dal I dipendenti rappresentano ben 55 diverse nazionalità e la lingua ufficiale del Gruppo Bulgari è l’inglese. Sviluppo Il Gruppo presta grande attenzione alla crescita personale e professionale nonché alla motivazione dei dipendenti. Lo sviluppo individuale è guidato da un Sistema di Gestione delle Carriere: il Bulgari "Career Management Framework" (CMF). Tale Sistema fornisce a tutti i dipendenti una chiara mappa di riferimento in merito alla propria posizione e alle possibilità di carriera di ognuno. Bulgari valorizza il talento e le motivazioni individuali offrendo opportunità di carriera a livello nazionale ed internazionale. Il Sistema di Gestione e Sviluppo del personale in Bulgari comprende attività e strumenti che permettono di: - conoscere e supportare il miglioramento delle competenze individuali e delle professionalità necessarie all'azienda per affrontare le sfide del futuro; - definire piani di sviluppo ed azioni mirate al miglioramento della prestazione; - orientare la crescita e la carriera individuale; - monitorare la motivazione individuale e il clima aziendale. Formazione La Formazione in Bulgari è uno degli strumenti per supportare il personale nel raggiungimento dell’eccellenza. Per questo motivo il Gruppo Bulgari sostiene lo sviluppo dei dipendenti in tutto il mondo con attività formative coerenti con il profilo professionale e le necessità individuali. Il Dipartimento Centrale progetta e organizza programmi formativi aziendali erogati in tutto il mondo che hanno l'obiettivo di: - introdurre il neo-assunto alla cultura dell'azienda, alla sua storia e ai suoi prodotti, in una cornice di riferimento fondata sui valori aziendali e sull'attenzione al cliente, facilitarne l'inserimento professionale mettendolo subito in contatto con le persone chiave per l'attività che andrà a svolgere; - sviluppare costantemente nella forza vendita l'acquisizione delle conoscenze e tecniche di vendita legate ai prodotti; - supportare i manager nello sviluppo delle competenze richieste per guidare "team" di successo. Il Gruppo inoltre prevede la partecipazione a corsi di aggiornamento, corsi di formazione linguistica, corsi rivolti allo sviluppo di competenze personali quali assertività, negoziazione e comunicazione interpersonale, nonché la partecipazione a seminari e convegni. Particolare attenzione viene prestata alle diverse esigenze formative che possono emergere nelle realtà locali. 5 Deleted: Deleted: ¶ ¶ A tale proposito Bulgari collabora attivamente con i migliori centri di formazione presenti nelle diverse aree geografiche. Selezione Entrare nel "team" di Bulgari vuol dire confrontarsi con una realtà internazionale da sempre orientata all'eccellenza e alla qualità, crescere in un ambiente dinamico e meritocratico che premia il contributo individuale al successo dell'azienda. Per poter ampliare la nostra capacità di attrarre persone che condividano i nostri valori e la nostra cultura, dal 2008 è stato creato il sito Careers, all’interno del sito internet Bulgari.com. Lo strumento è stato sviluppato in un’ottica multiculturale e multilingua ed è in grado di adattarsi al nostro processo di recruiting e ai nostri strumenti di selezione. Questo nuovo sistema di e-recruiting ha due principali obiettivi: - comunicare il Bulgari Employer Branding attraverso la promozione dei Valori e della filosofia che ispira il nostro approccio alle Risorse Umane; - supportare il processo di recruiting WW al fine di ridurne i tempi e migliorarne la qualità. Il processo di selezione è poi strutturato in "assessment" individuali o di gruppo mirati alla valutazione dei candidati in termini di capacità, competenze, valori e motivazioni. Gli strumenti di selezione usati mirano, pertanto, a garantire l'equità di valutazione e ad identificare i migliori candidati. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://careers.bulgari.com VALORI BULGARI Drive for success Crediamo che dimostrando in modo costante la nostra capacità di fare meglio della concorrenza in ogni prodotto, in ogni negozio e in ogni attività, diventeremo i numeri uno del mercato. Value creation Crediamo che focalizzando i nostri sforzi, le nostre competenze e la nostra imprenditività sulle attività che creano vero valore per l’azienda, continueremo a crescere costruendo nello stesso tempo un gruppo più solido. Power of brands Crediamo che la forza delle nostre marche sia alla base del successo futuro. Tutte le nostre attività devono riflettere e sostenere lo stile di ciascuna marca. Excellence Crediamo nell’importanza di raggiungere l’eccellenza nella qualità dei nostri prodotti e servizi ai clienti interni ed esterni, basandoci sulla professionalità della nostra organizzazione. People contribution Crediamo che ognuno possa contribuire al conseguimento della missione aziendale attraverso il coinvolgimento, la responsabilità e l’impegno personali. Integrity and consistency Crediamo che l’integrità, la chiarezza e la coerenza in tutte le nostre decisioni, azioni e comunicazioni, Deleted: ¶ ¶ 6 nonostante la pressione interna ed esterna del nostro lavoro, favoriscano un ambiente dove ognuno si impegni per il conseguimento della missione aziendale. Engaging environment Crediamo che il rispetto reciproco, la fiducia, la crescita professionale, uno spirito di squadra e un ambiente vivace siano alla base della nostra cultura aziendale. ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEL GRUPPO RICAVI NETTI Nell’intero anno 2009, a seguito del perdurare della crisi economica che a partire dalla fine del 2008 ha colpito i numerosi paesi in cui il Gruppo opera, tutte le categorie merceologiche hanno registrato una flessione delle vendite. I ricavi netti consolidati del 2009 sono stati pari a 926,6 milioni di euro rispetto a 1.075,4 milioni di euro dell’anno precedente. Vale la pena evidenziare come le vendite nei negozi a gestione diretta abbiano registrato una performance decisamente migliore rispetto al canale delle terze parti e siano risultate complessivamente in crescita del 3,3% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ inoltre importante segnalare che si è registrato un progressivo miglioramento nel corso dell’anno; infatti, il quarto trimestre si è attestato ad un ammontare di 297,0 milioni di euro in riduzione a cambi comparabili del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-5,1% a cambi correnti) e una crescita dei negozi a gestione diretta dell’11% a cambi correnti. RICAVI PER TIPOLOLOGIA DI PRODOTTO TABELLA 1: La tabella mostra il valore dei ricavi nel 2009 e nel 2008, la loro incidenza per tipologia di prodotto rispetto al totale ricavi e l’incremento, a cambi correnti e comparabili, rispetto al corrispondente esercizio precedente. Il segmento della gioielleria, a causa dell’andamento dei primi tre trimestri del 2009, ha registrato a totale anno una riduzione del 14,4% a cambi comparabili (-10,3% a cambi correnti) attestandosi a 402,4 milioni di euro. La contrazione del fatturato si è ridotta nel corso dell’anno fino a far registrare nell’ultimo trimestre un’inversione di tendenza (+1,6% a cambi comparabili, +0,3% a cambi correnti). Nel corso del 2009 l’attività di riduzione del magazzino nel canale delle terze parti ha fortemente penalizzato la performance di tutte le categorie di vendita ma ha maggiormente impattato la categoria degli orologi. Nonostante l’ottima accoglienza del Sotirio e l’ottima tenuta della linea Assioma, la categoria degli orologi ha registrato una decrescita delle vendite (-24,5% a cambi comparabili, -19,5% a cambi correnti). Anche per questa categoria, nel corso dell’esercizio, c’è stato un sostanziale miglioramento di ogni trimestre rispetto al trimestre precedente, facendo registrare nell’ultimo una riduzione totale del 4,5% a cambi correnti (-1,0% a cambi comparabili) e una crescita a cambi comparabili dei negozi a gestione diretta del 20,2%. 7 Deleted: ¶ ¶ Gli accessori hanno registrato un decremento del 27,2% a cambi comparabili, e del 20,1% a cambi correnti. Tale risultato è stato determinato da un andamento negativo nel canale terze parti, in particolare in Giappone. Continua invece la buona performance delle vendite attraverso la sempre più diffusa rete di negozi dedicati (+1,9% a cambi comparabili) e in generale delle borse a conferma della correttezza della strategia di investimenti che l’azienda sta portando avanti in questa categoria merceologica. Il quarto trimestre è risultato in flessione del 15,4% a cambi comparabili e del 18,3% a cambi correnti, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Anche la Divisione Profumo & Cosmetica (-14,9% a cambi comparabili, -12,0% a cambi correnti) ha subito gli effetti dell’attività di riduzione del magazzino nel canale delle terze parti, la performance ha risentito inoltre del confronto con una base particolarmente elevata dell’anno precedente (+14,1% a cambi comparabili nel 2008). Il quarto trimestre è risultato in flessione del 11,0% a cambi correnti e del 8,4% a cambi comparabili. Il contributo in termini di fatturato della divisione Hotel&Resorts nel 2009 è stato di 14,7 milioni di euro, in riduzione del 15,2% rispetto al 2008. Deleted: La redditività operativa dei settori è riportata nelle note esplicative. RICAVI PER AREA GEOGRAFICA TABELLA 2: La tabella mostra il valore dei ricavi del 2009 e del 2008 per area geografica secondo il criterio del mercato di sbocco, la loro ripartizione percentuale sul totale ricavi e la variazione, a cambi correnti e comparabili, rispetto al corrispondente esercizio precedente. Nell’anno 2009 l’Europa ha registrato una flessione del 16,7%, con una performance dell’Italia leggermente migliore (-13,3%), e un’inversione di tendenza nell’ultimo trimestre (+0,7%). Gli Stati Uniti hanno avuto un calo del 31,6%, registrando un progressivo miglioramento nel corso dell’anno. L’Asia ha concluso l’anno in flessione a causa della performance negativa del Giappone (-33,9%) a fronte di un andamento stabile del resto dell’Asia (-0,1%). Va tuttavia segnalato che il risultato dell’anno del resto dell’Asia è stato condizionato da un calo dei primi due trimestri, mentre nella seconda parte dell’anno si è registrata una forte ripresa con delle crescite a doppia cifra e delle performance decisamente positive nei negozi a gestione diretta in alcuni mercati strategici quali la Cina (+27,7%) e la Corea del Sud (+32,2%). Il 8 Deleted: ¶ ¶ Medio Oriente/Altro, infine, ha registrato una crescita del 12,2% a cambi correnti con un contributo importante da parte dell’Australia. Con riferimento al quarto trimestre 2009, solo l’America e il Giappone sono risultate in flessione rispetto allo stesso trimestre del 2008, rispettivamente del 12,5% e del 25,6%, mentre le altre regioni sono risultate in crescita: l’Europa dello 0,7%, il resto dell’Asia del 27,2% e il Medio Oriente/Altro dell’1,7%. RISULTATO OPERATIVO TABELLA 3 Si fa presente che tale schema di conto economico, rispetto a quello ufficiale incluso nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2009, presenta: tutte le voci depurate dai costi di ristrutturazione e dagli altri proventi/oneri legati al processo di ristrutturazione; le componenti di costo del risultato operativo in dettaglio; la voce “Altri proventi (oneri) non operativi” in forma sintetica come saldo netto tra proventi ed oneri finanziari di varia natura indicati in maniera separata nelle note esplicative cui si rinvia. Deleted: ¶ ¶ 9 Il margine di contribuzione, passato da 681,1 a 565,7 milioni di euro, si è ridotto in termini percentuali di circa 2 punti (61,1% rispetto al 63,3% del 2008). Ai fini di una migliore rappresentazione si è provveduto a riclassificare nel costo del venduto alcuni oneri accessori al prodotto, per circa 9 milioni di euro, precedentemente rappresentati nella voce spese di pubblicità e promozione. Per omogeneità di confronto è stato riclassificato anche l’anno precedente per un importo pari a circa 10 milioni di euro. Il peso di tali oneri in termini percentuali è pari circa all’1% del fatturato, senza sostanziali differenze nei due anni messi a confronto. La riduzione del margine è dovuta a diversi fattori. Un primo fattore è costituito dal diverso impatto dell’andamento dei cambi sul fatturato e sul costo del prodotto; va, infatti, sottolineato che una parte consistente del costo del prodotto è espressa in euro e in franchi svizzeri rispetto al paniere più vasto delle 10 Deleted: ¶ ¶ valute in cui è espresso il fatturato. Un secondo elemento che ha generato la contrazione del margine è rappresentato dal prezzo dell’oro che anche nel 2009 ha continuato la sua salita, solo parzialmente compensata dalle operazioni di copertura poste in essere dal Gruppo. La società si è inoltre attivata strategicamente nello smaltimento di prodotti non facenti parte del futuro piano produttivo. Infine, si è provveduto ad un adeguamento delle valutazioni relative al rischio di obsolescenza in misura più consistente rispetto al precedente anno. Nonostante le vendite nei negozi a gestione diretta abbiano registrato una performance decisamente migliore rispetto al canale delle terze parti, gli effetti negativi generati dagli elementi sopra menzionati sono stati solo in minima parte compensati dal favorevole effetto canale. Anche il quarto trimestre ha registrato un margine in decrescita sia in valore assoluto (172,4 verso 190,1 milioni di euro) che in termini percentuali (58,0% verso 60,8%) rispetto allo stesso periodo del 2008. Tale performance, oltre a quanto già descritto, è dovuta principalmente ad un diverso mix prodotto. I costi operativi totali, prima dei costi legati alla ristrutturazione ed esclusi quelli per pubblicità e promozione, hanno registrato una flessione del 1,3% (-5,0% a cambi comparabili) passando da 459,1 milioni di euro nel 2008 a 452,9 milioni di euro nel 2009. Va sottolineato che la riduzione dei costi rispetto all’anno precedente è stata possibile nonostante la presenza di alcuni costi difficilmente comprimibili, quali affitti (+10,8%) e ammortamenti (+21%), per un Gruppo che continua ad investire sulla rete distributiva e sul prestigio del marchio. Infatti, al netto di queste voci, la riduzione è stata ancora più forte e pari a -8,1% (11,4% a cambi comparabili). Questo risultato va attribuito all’attenta politica di contenimento dei costi già avviata a partire dallo scorso anno e che ha visto aumentare i suoi effetti nel corso dell’anno 2009. Nel quarto trimestre i costi operativi totali, prima dei costi legati alla ristrutturazione ed esclusi quelli per pubblicità e promozione, sono diminuiti da 128,3 a 119,9 milioni di euro (-6,6% a cambi correnti, -5,1% a cambi comparabili) registrando quindi un ulteriore forte rallentamento dopo quello già registrato nel terzo trimestre 2009. Va inoltre sottolineato che tale variazione, se depurata delle voci affitti e ammortamenti, risulta addirittura pari ad un calo del 13,0% (-11,9% a cambi comparabili). I costi di pubblicità e promozione a sostegno del marchio BVLGARI si sono attestati nel 2009 a 95,6 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 10,3%, stabile rispetto al livello del 2008. Mentre nel quarto trimestre tali costi si sono attestati a 29,0 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 9,8%, stabile rispetto al livello dello stesso periodo del 2008. L’ammontare dei costi dell’esercizio relativi al processo di ristrutturazione in atto, nel 2009, è stato pari a circa 37 milioni di euro e si riferisce per circa 7 milioni di euro a incentivi all’esodo, per circa 2 milioni di euro a costi legati alla chiusura di alcuni negozi (in particolare alla svalutazione del valore netto contabile di attività materiali e immateriali e penali per rescissione anticipata di contratti di affitto al netto delle buoneuscite ricevute per alcuni locali). La restante parte è legata alla strategica ristrutturazione del business degli orologi che comprende principalmente svalutazione di attività, di magazzino e accantonamenti a fronte di probabili cancellazioni di ordini di acquisto. In conseguenza del mutato scenario che ha visto una drastica contrazione delle vendite, nonostante le azioni poste in essere per il contenimento dei costi, il risultato operativo è risultato pari a 17,1 milioni di euro, in forte riduzione rispetto ai 111,0 milioni di euro del 2008. Deleted: comprabili RISULTATO NETTO Il risultato netto ha registrato una perdita 47,1 milioni di euro rispetto ad un utile di 82,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato impattato in maniera significativa dalla flessione del risultato operativo e, in misura doppia rispetto al 2008, dagli oneri realizzati sulle operazioni di copertura su cambi messe in atto dal Gruppo nonché dagli oneri finanziari generati dalla ristrutturazione del debito. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO TABELLA 4: La tabella mostra il rendiconto finanziario consolidato in forma sintetica. Successivamente, nei prospetti contabili consolidati è riportata la forma completa. Deleted: ¶ ¶ 11 La posizione finanziaria ha beneficiato dell’attenta politica di contenimento del magazzino e della selettiva strategia di investimenti oltre che, in misura minore, del contributo della gestione reddituale. Il flusso di cassa assorbito da attività di investimento è essenzialmente riconducibile al proseguimento degli investimenti in attività materiali e immateriali che si sono attestati ad un valore complessivo di 72,3 milioni di euro, in riduzione del 12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel corso del 2009 sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali per 55,1 milioni di euro relativi, tra gli altri, a lavori in parte ancora in corso, per l’apertura o il rinnovo di negozi, oltre che per l’acquisto di vetrine da utilizzare nella rete di distributori terzi per l’esposizione di prodotti BVLGARI. Nel canale dei negozi a gestione diretta si menzionano quelli a Busan, Ulsan e un negozio a Seoul in Corea, paese che nonostante la crisi sta conseguendo ottimi risultati. In Cina, altro paese in crescita, si sono aperti due negozi, a Suzhou e a Shenzen. Alcune delle altre nuove aperture sono: Taipei Bellavita a Taiwan; un ulteriore negozio a Macao; quattro negozi in America, a Dallas, Las Vegas, Scottsdale e San Francisco. Tra gli investimenti ancora in corso, si menziona Marina Bay a Singapore e il rinnovo di due negozi a Shanghai in Cina. Al 31 dicembre 2009 il numero complessivo dei negozi del Gruppo era pari a 273 (+10 rispetto al 31 dicembre 2008), di cui 166 in proprietà (+2 verso l’anno precedente). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali includono anche investimenti in hardware, realizzati in particolare dalla capogruppo, e in fabbricati e impianti per la produzione sostenuti dalle società produttive del Gruppo. Gli incrementi nelle immobilizzazioni immateriali sono stati pari a 17,2 milioni di euro, in riduzione del 8,9% rispetto a dicembre 2008. Sono relativi principalmente ai costi per l’acquisto di licenze di software applicativi per la gestione delle diverse attività aziendali, effettuato soprattutto dalla capogruppo Bulgari S.p.A. e da alcune società produttive. Inoltre vi sono alcuni investimenti minori per lo sviluppo di prototipi di orologeria e di nuove fragranze da immettere sul mercato, nonché test dermatologici sempre relativi a profumi e cosmetica. Deleted: in Cina Relativamente agli investimenti finalizzati alla costituzione di nuove società o all’acquisto di società da terzi, si rinvia ai successivi commenti sugli eventi significativi dell’esercizio 2009. Sulla posizione finanziaria ha inoltre inciso la distribuzione di dividendi per 30,1 milioni di euro, avvenuta nel corso del mese di maggio 2009. SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO TABELLA 5: La tabella mostra lo Stato Patrimoniale che è stato riclassificato secondo lo schema che evidenzia il Capitale Investito del Gruppo e la sua copertura patrimoniale-finanziaria. Ciò permette una lettura gestionale, rendendo più agevole l’analisi dell’efficienza degli investimenti realizzati e il calcolo, in abbinamento con il Conto Economico, di indici che evidenziano il ritorno degli investimenti, quali il R.O.I. e il R.O.E.. Rispetto allo schema ufficiale allegato al bilancio al 31 dicembre 2009 che segue la rappresentazione richiesta dai principi contabili di riferimento con la suddivisione tra attività nette, passività e patrimonio netto, tutte le voci relative alle passività diverse da quelle finanziarie sono state portate a riduzione del Capitale Investito, mentre le disponibilità liquide sono riclassificate nella “Copertura” a riduzione dell’indebitamento. 12 Deleted: una Deleted: più tradizionale Deleted: ¶ ¶ L’indebitamento finanziario netto a fine 2009 è pari a 216,8 milioni di euro, contro i 303,6 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Si sottolinea che l’indebitamento a breve comprende sia utilizzi di linee di credito revocabili sia utilizzi a breve termine di linee di credito irrevocabili. Al fine di rafforzare ulteriormente la struttura del debito, nel mese di luglio 2009 si è conclusa l’emissione di un prestito obbligazionario indicizzato per un importo di 150 milioni di euro, interamente collocato presso investitori istituzionali e quotato alla Borsa di Lussemburgo. Gli ottimi risultati raggiunti, nel secondo semestre 2009, nel livello di indebitamento hanno portato a chiudere il contratto, stipulato nel mese di maggio con un pool di 6 primarie istituzioni bancarie, per la concessione di una linea di credito con durata triennale per un importo di 180 milioni di euro e solo parzialmente utilizzata per 60 milioni di euro. Tale linea è risultata, infatti, non necessaria ed eccedente rispetto alle necessità di gestione. La riduzione dell’indebitamento, rispetto alla fine del 2008 è dovuta oltre che al contenimento degli investimenti anche alla forte riduzione del magazzino pari a 112,4 milioni di euro di cui 8 milioni di euro dovuti ad effetti cambio. La rotazione del magazzino è migliorata nonostante la consistente riduzione delle vendite, l’incremento della superficie espositiva dei negozi e un generale arricchimento e riposizionamento verso l’alto dell’offerta in tutte le categorie di prodotto. Nonostante le difficoltà che hanno colpito il mercato, il Gruppo è quindi riuscito a ridurre, rispetto al 2008, il livello di magazzino ponendo in essere azioni volte al controllo ma, nel contempo, anche all’arricchimento della gamma offerta al fine di garantire piena incisività sul mercato. La posizione finanziaria, impattata anche dalla distribuzione nel mese di maggio di dividendi per 30,1 milioni di euro, ha quindi beneficiato positivamente della politica di contenimento del circolante e della selettiva strategia di investimenti. Il rapporto (gearing) tra indebitamento netto e patrimonio netto, inclusi gli interessi di terzi, ha quindi registrato una consistente riduzione passando dal 36,8% di dicembre 2008 al 27,7% al 31 dicembre 2009. 13 Deleted: ¶ ¶ Si sottolinea che, rispetto a quanto già pubblicato nel bilancio al 31 dicembre 2008, ai fini di una più corretta rappresentazione, si è provveduto a riclassificare, in funzione della mutata destinazione d’uso, gli oggetti museali costituiti da pezzi unici di orologeria a marchio Daniel Roth & Gerald Genta, dalla voce “Magazzino” alla voce “Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali” per un importo pari a circa 2 milioni di euro. EVENTI SIGNIFICATIVI A LIVELLO DI GRUPPO NEL 2009 In data 5 marzo 2009 la Bulgari International Corporation (BIC) N.V. ha acquistato il residuale 50% del capitale della società Cadrans Design S.A.. Il prezzo pagato, corrisposto tramite disponibilità liquide, è stato pari a 6.000 mila chf (4.100 mila euro) a fronte di un patrimonio netto acquisito di 1.185 mila chf (797 mila euro), corrispondente ad un totale attivo 3.624 mila chf (2.441 mila euro) e ad un totale passivo di 2.439 mila chf (1.644 mila euro). L’operazione ha generato un goodwill di importo pari a 3.359 mila euro, riferibile a benefici economici futuri che non possono essere identificati separatamente. Tale acquisizione è stata inclusa nell’area di consolidamento secondo il metodo integrale in luogo del metodo proporzionale precedentemente utilizzato. In data 10 giugno 2009 è stato sottoscritto un accordo relativo all’emissione di un prestito obbligazionario indicizzato, per un valore complessivo di 150 milioni di euro al tasso di interesse semestrale di 5,375% con scadenza 8 luglio 2014. Conseguentemente, in data 16 giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione della Bulgari S.p.A. ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti una proposta di aumento di capitale a pagamento, in denaro, scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441 comma 5 c.c., per un controvalore di 150 milioni di euro destinato al servizio dell'eventuale esercizio, da parte della Società, della facoltà di soddisfare in azioni le richieste di rimborso delle obbligazioni di cui al prestito obbligazionario indicizzato. In data 21 luglio l’Assemblea Straordinaria della Bulgari S.p.A. ha deliberato di approvare l’esercizio da parte del Consiglio di Amministrazione della facoltà di soddisfare le richieste di rimborso anticipato delle Obbligazioni Indicizzate emesse, mediante consegna di azioni ordinarie di nuova emissione e/o di tesoreria della Società e di approvare l’aumento del capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441 comma 5 c.c., a servizio esclusivo del prestito obbligazionario per un importo massimo equivalente di 150 milioni di euro. Deleted: liquidato Deleted: (vedi nota 14) In data 1 luglio 2009 la società Bulgari Japan Ltd. è stata incorporata nella società Bulgari Hotels & Resorts Japan Ltd. A seguito della fusione quest’ultima ha modificato la sua denominazione sociale in Bulgari Japan Ltd. Tale fusione si inserisce nel processo di riorganizzazione avviato dal Gruppo nel 2009 (e che continuerà nel 2010 come commentato successivamente al paragrafo “eventi successivi”) il cui obiettivo principale è essenzialmente quello di conseguire una generale riduzione e razionalizzazione dei costi di gestione. A seguito delle delibere consiliari ed assembleari, il Consiglio di Amministrazione della Bulgari Retail USA S.r.l. ha comunicato alla Bulgari Corporation of America Inc. in data 3 marzo 2009 la decisione di recedere dal contratto di affitto di ramo d’azienda. Conseguentemente l’attività di vendita al dettaglio di prodotti di gioielleria, orologeria e accessori a marchio Bulgari negli Stati Uniti è gestita, a partire dal 1 maggio 2009, dalla Bulgari Corporation of America Inc.. Nel mese di novembre 2009 è iniziata la procedura di liquidazione della società Bulgari Portugal Acessorios de luxo Lda, che dovrebbe concludersi entro la fine dell’esercizio 2010. Sempre nel mese di novembre 2009 l’Assemblea degli azionisti della Bulgari Holding Europe B.V. ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di procedere, entro il primo semestre 2010, alla fusione per incorporazione della società Bulgari Parfums Deutschland GmbH nella Bulgari (Deutschland) GmbH e della Bulgari Parfums Iberia SL nella Bulgari Espana S.A. Unipersonal. Tali fusioni sono dirette a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza delle varie attività, mediante la riduzione dei livelli decisionali e una razionalizzazione delle strutture a supporto del business. 14 Deleted: ¶ ¶ Per la Bulgari Parfums Deutschland GmbH e per la Bulgari (Deutschland) GmbH tale fusione, che avrà efficacia retroattiva contabile e fiscale al 1 gennaio 2010, è stata successivamente deliberata dai rispettivi organi amministrativi in data 14 dicembre 2009 e registrata presso la Camera di Commercio di Berlino in data 26 febbraio 2010. Deleted: ta Nel corso del 2009, in occasione del 125° anniversario del Gruppo Bulgari, è stata realizzata la campagna “Riscriviamo il futuro” in collaborazione con Save the Children. Per l’occasione è stato creato, come simbolo della campagna e dell’impegno di Bulgari, un anello in argento, tributo all’argentiere fondatore dell’azienda Sotirio Bulgari, recante l’incisione del logo di Save the Children. Parte del ricavato è stato devoluto in beneficienza insieme ad alcuni pezzi di alta gioielleria e di orologeria di alta gamma battuti all’asta l’8 dicembre a New York. Di sicuro impatto di immagine è stata la mostra retrospettiva “Tra Eternità e Storia” ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal mese di maggio a settembre sempre legata alla celebrazione del 125° Anniversario. RICONCILIAZIONE PATRIMONIO NETTO CIVILISTICO-CONSOLIDATO Così come previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2008, si allega di seguito il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della capogruppo Bulgari S.p.A. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Ai sensi del comma 3 dell’art. 123-bis del TUF, per le informazioni relative al governo societario ed agli assetti proprietari si rimanda alla Relazione annuale sul governo societario pubblicata sul sito web http://ir.bulgari.com/. Rapporti con le parti correlate Come richiesto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2007, il dettaglio e l’incidenza delle operazioni di natura commerciale e finanziaria tra la Bulgari S.p.A. e le altre società del Gruppo è riportato nelle note al bilancio. Deleted: ¶ ¶ 15 Attività di ricerca e sviluppo Il Gruppo Bulgari svolge attività di ricerca e sviluppo relativa all’ideazione, creazione e sviluppo di nuovi prodotti, nell’ambito di tutte le sue tipologie di prodotto: gioielli, orologi, accessori, profumi e cosmetici. Nel corso dell’esercizio 2009 tali costi, tutti imputati a conto economico, sono stati pari a complessivi 2,1 milioni di euro, e sono stati sostenuti attraverso la Bulgari Parfums S.A., Bulgari Global Operations S.A., Bulgari Manifattura S.p.A. e la Bulgari Accessori S.r.l.. Deleted: , ossia dei Deleted: degli Deleted: degli Deleted: dei Deleted: della cosmetica Altre informazioni Le informazioni richieste in ottemperanza alla raccomandazione Consob n. 11508 del 15/2/2000 sui dati relativi ai piani di stock option riservati a particolari categorie di dipendenti ed all’Amministratore Delegato sono fornite nell’apposita sezione delle note esplicative a cui si rinvia. Le informazioni di dettaglio relative alle azioni proprie, partecipazioni detenute in Bulgari S.p.A. dai componenti degli organi di amministrazione e controllo, strumenti finanziari e politiche di copertura dei rischi si fa rinvio a quanto dettagliatamente riportato nelle note al bilancio consolidato ed al bilancio separato della Bulgari S.p.A.. EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2009 Nel corso del primo trimestre 2010, è continuato il programma di riorganizzazione e razionalizzazione delle partecipazioni messo in atto dalla Bulgari S.p.A. e dalle sue sub-holding Bulgari Holding Europe S.A. e Bulgari International Corporation (BIC) N.V.. Tale programma, realizzato attraverso fusioni per incorporazione, è diretto a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza delle varie attività, mediante la riduzione dei livelli decisionali e mediante una razionalizzazione delle strutture a supporto del business. A tal proposito si riportano di seguito alcune informazioni relative alle società per le quali i rispettivi organi di amministrazione hanno formalmente avviato il processo di fusione: • • in data 19 Febbraio le Assemblee Straordinarie della Bulgari Parfums Italia S.p.A. e della Bulgari Italia S.p.A. hanno deliberato, su proposta dei rispettivi Consigli di Amministrazione, l’approvazione del progetto di fusione delle due società che si concretizzerà il primo giorno del mese successivo alla pubblicazione della Camera di Commercio di Roma della delibera di fusione, attesa per la fine del mese di Aprile 2010. Conseguentemente la fusione avrà efficacia legale 1 Maggio 2010 con effetto retroattivo contabile e fiscale 1 Gennaio 2010. La fusione è diretta a conseguire l’integrazione delle attività di distribuzione del profumo e dei prodotti di cosmetica con le attività di vendita wholesale e retail della Bulgari Italia S.p.A.. In data 10 marzo 2010 i Consigli di Amministrazione della Bulgari Gioielli S.p.A. e della Bulgari Manifattura S.p.A. hanno deliberato l’approvazione del progetto di fusione delle due società che sarà sottoposta all’approvazione delle Assemblee delle due società che saranno convocate in occasione dell’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2009. La fusione è diretta a conseguire l’integrazione delle competenze tecniche e gestionali maturate dalla Bulgari Gioielli S.p.a. nel segmento dell’alta e medio-alta gioielleria, con la maggiore esperienza e capacità acquisita dalla Bulgari Manifattura Spa nel settore della produzione standardizzata, al fine di accrescere l’efficienza operativa di dette attività. Deleted: SA Deleted: 2009 Deleted: il Consiglio Deleted: ha Deleted: sarebbe Deleted: pa Non si segnalano altri eventi significativi successivi al 31 dicembre 2009. Deleted: ¶ ¶ EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 16 I primi mesi del 2010 presentano segnali di miglioramento del fatturato senza particolari differenze tra prodotti e canali; a fronte di un mercato europeo ancora debole e di un mercato giapponese sostanzialmente stabile, si è riscontrato, invece, un andamento molto positivo negli Stati Uniti e in Asia. Sulla base di queste prime indicazioni del mercato e delle iniziative molto innovative in termini di immagine di marca e di lanci di prodotto già avviate e che si succederanno nel corso dell’anno, si ritiene ragionevole aspettarsi per il 2010 un anno di crescita, seppure condizionata da un contesto macroeconomico ancora difficile. Il Gruppo, inoltre, proseguirà con disciplina il suo impegno sul fronte dell’efficienza nel contenimento dei costi, dell’indebitamento, del magazzino e degli investimenti, continuando tuttavia ad investire nella propria rete distributiva e nell’innovazione dei prodotti. Bulgari S.p.A. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Bulgari Deleted: ¶ ¶ 17 B V L G A R I Bulgari S.p.A. e Controllate Prospetti contabili al 31 dicembre 2009 ed al 31 dicembre 2008 Gruppo Bulgari Deleted: ¶ ¶ 18 Conto Economico Consolidato 2009 €/000 Conto Economico Complessivo Consolidato Deleted: ¶ ¶ €/000 19 Gruppo Bulgari Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata al 31 dicembre 2009 Deleted: ¶ ¶ 20 €/000 Deleted: ¶ ¶ 21 Deleted: ¶ ¶ 22 Gruppo Bulgari Rendiconto finanziario consolidato €/000 Deleted: ¶ ¶ 23 Prospetto delle variazioni intervenute nelle voci di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009 24 Prospetto delle variazioni intervenute nelle voci di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2008 25 26 B V L G A R I Bulgari S.p.A. e Controllate Note esplicative al bilancio consolidato Bulgari S.p.A. e Controllate 27 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE La Bulgari S.p.A. (di seguito la “Capogruppo”) è una società con sede in Italia e domiciliata a Roma in Via Lungotevere Marzio, 11. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 include il bilancio della Capogruppo e delle sue controllate e joint ventures (insieme denominate il “Gruppo”). Per il consolidamento sono stati utilizzati i bilanci predisposti dagli Amministratori delle singole società per l’approvazione, quando prevista, da parte delle rispettive assemblee. Il presente bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori il 15 marzo 2010. (a) Dichiarazione di conformità Il Gruppo Bulgari ha redatto il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS o International Financial Reporting Standards - IFRS) ed alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Commitee (SIC) omologati dalla Commissione Europea (di seguito, complessivamente, anche “IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. N° 38/2005. (b) Base di presentazione Il bilancio consolidato, disponibile sul sito internet www.bulgari.com, è costituito dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti note esplicative. Si precisa che la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è presentata con separata indicazione delle attività e passività correnti e non correnti. Il Conto Economico, diversamente da quello utilizzato per la redazione del bilancio separato della capogruppo, riflette una ripartizione dei costi secondo la loro destinazione in quanto conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business. I componenti di reddito (positivi e/o negativi) derivanti da eventi o fatti il cui accadimento risulta non ricorrente sono presentati nel conto economico, ove esistenti e significativi, utilizzando specifiche sottovoci. Il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto. Il bilancio consolidato è presentato in euro e tutti i valori sono espressi in migliaia di euro tranne quando diversamente indicato. I bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono tutti predisposti alla stessa data di riferimento del bilancio consolidato e sono rettificati, laddove necessario, per uniformarli ai principi contabili adottati dalla Capogruppo. Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari. Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito ai prospetti contabili, sono state inserite colonne aggiuntive negli schemi della Situazione PatrimonialeFinanziaria e del Conto Economico con evidenza dei rapporti con parti correlate. Non si è ritenuto di dover fornire lo stesso dettaglio per il Rendiconto Finanziario considerata la scarsa significatività del dato. E’ presentato, inoltre, il bilancio separato al 31 dicembre 2009 della Capogruppo Bulgari S.p.A., predisposto secondo gli IFRS, come sopra definiti. 28 Deleted: d’esercizio Deleted: agli schemi di bilancio Deleted: di Stato (c) Criteri di consolidamento (i) Imprese controllate Per imprese controllate si intendono le imprese nelle quali la Capogruppo ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. Nel valutare l’esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Le quote del patrimonio netto e del risultato, attribuibili ai soci di minoranza, sono indicate separatamente sia nello stato patrimoniale che nel conto economico consolidato. Le operazioni con azionisti di minoranza successive all’acquisizione del controllo sono contabilizzate, in assenza di un principio od interpretazione che si applichi specificatamente a tale tipo di operazione, sulla base dei principi di Gruppo che prevedono la contabilizzazione di tali effetti sulla base della teoria dell’entity model. Secondo tale teoria, gli azionisti sono considerati come un unico gruppo e le operazioni tra di essi sono rilevate come movimenti di patrimonio netto. Pertanto, nei casi di acquisto di ulteriori quote di partecipazione dagli azionisti di minoranza, la differenza tra il prezzo pagato ed il valore contabile della quota acquisita nelle attività nette della controllata è portata in diminuzione o in aumento delle riserve, così come sono registrati a patrimonio netto eventuali utili o perdite derivanti da una cessione ad azionisti di minoranza, fintantoché permane il controllo. (ii) Joint Ventures Per Joint Ventures si intendono le imprese nelle quali il Gruppo esercita un controllo congiunto, stabilito da accordi contrattuali con altre entità. Nel valutare l’esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili. I bilanci delle società in Joint Venture sono consolidati con il metodo proporzionale. Il bilancio consolidato include, pertanto, linea per linea, le attività, le passività, i ricavi ed i costi di tali società in misura proporzionale alla quota di pertinenza del Gruppo, a partire dalla data in cui si assume il controllo congiunto e fino alla data in cui esso è trasferito al di fuori del Gruppo. (iii) Operazioni infragruppo Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati verso terzi, derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono eliminati integralmente. Le eventuali perdite non realizzate verso terzi sono eliminate per la quota di pertinenza del Gruppo tranne nel caso in cui rappresentino perdite di valore. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con Joint Venture sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in tali imprese. (d) Divisa estera (i) Operazioni in valuta estera I bilanci di ciascuna società consolidata sono redatti utilizzando la valuta funzionale relativa al contesto economico in cui ciascuna società opera. In tali bilanci, tutte le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo presentato con imputazione dell’effetto a conto economico. 29 Le attività e passività non monetarie denominate in valuta ed iscritte al costo storico sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. (ii) Traduzione dei bilanci in valuta I ricavi, i costi, le attività e le passività incluse nel bilancio consolidato sono espressi in Euro, che rappresenta la valuta funzionale della Capogruppo Bulgari S.p.A.. Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, i bilanci delle società consolidate aventi valuta funzionale diversa dall’euro sono convertiti applicando alle attività e passività (inclusi l’avviamento e gli aggiustamenti effettuati in sede di consolidamento), alle voci di patrimonio netto e alle voci di conto economico rispettivamente il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento, i cambi storici in vigore al momento della loro formazione ed i cambi medi del periodo di riferimento (che approssimano i tassi di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni). Le relative differenze cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in un’apposita riserva dello stesso. Le differenze di cambio sono rilevate a conto economico solo al momento dell’eventuale dismissione o liquidazione della partecipazione della società a cui esse si riferiscono. I cambi contro Euro dei Paesi non aderenti alla moneta unica sono i seguenti: 31/12/2009 31/12/2008 Divisa Conto Economico Stato Patrimoniale Conto Economico Stato Patrimoniale USD YEN CHF GBP SGD HKD AUD MYR DKK TWD KRW CNY THB MOP 1,3948 130,3366 1,5100 0,8909 2,0241 10,8114 1,7727 4,9079 7,4462 46,0326 1.772,9039 9,5277 47,8044 11,1379 1,4406 133,1600 1,4836 0,8881 2,0194 11,1709 1,6008 4,9326 7,4418 45,8649 1.666,9700 9,8350 47,9860 11,4522 1,4708 152,4541 1,5874 0,7963 2,0762 11,4542 1,7416 4,8839 7,4560 46,2482 1.606,0872 10,2236 48,4754 11,7660 1,3917 126,1400 1,4850 0,9525 2,0040 10,7858 2,0274 4,8048 7,4506 46,2084 1.839,1300 9,4956 48,2850 11,0846 PAB QAR KWD 1,3948 5,0783 0,4018 1,4406 5,2213 0,4116 1,4708 5,4028 0,3948 1,3917 5,0567 0,3838 In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di società i cui bilanci sono redatti in valuta al di fuori dell’area Euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1. Le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalle successive 30 dismissioni di tali imprese, comprendono solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004. (e) Aggregazioni di impresa Tutte le aggregazioni di impresa sono rilevate utilizzando il metodo dell’acquisto (“purchase method”) ove il costo di acquisto è pari al fair value alla data di scambio delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, più i costi direttamente attribuibili all’acquisizione. Tale costo è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita, ai relativi fair value. L’eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento. L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a conto economico al momento dell’acquisizione. In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 (Aggregazioni di imprese) in modo retrospettivo alle acquisizioni effettuate antecedentemente il 1° gennaio 2004. Pertanto l'avviamento derivante da acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al valore registrato a tale titolo nell’ultimo bilancio consolidato redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2003). (f) Immobili, impianti e macchinari (i) Beni di proprietà Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione. Essi sono iscritti nell’attivo patrimoniale solo nel caso in cui sia probabile che il loro uso genererà benefici economici futuri e il costo di tali attività sia determinabile in modo attendibile. Il costo include: a) b) il prezzo di acquisto (inclusi eventuali dazi all’importazione e tasse di acquisto non recuperabili) al netto di eventuali sconti commerciali ed abbuoni; eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono rilevati come un aumento del valore contabile dell’elemento a cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno al Gruppo e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Qualora parti significative di immobili, impianti e macchinari abbiano vita utile differente, tali componenti sono contabilizzati separatamente, applicando il metodo del costo sopra indicato. Gli oggetti museali, costituiti da pezzi unici della collezione Bulgari, sono esposti in bilancio al costo di acquisto e, in considerazione della loro natura, non vengono ammortizzati ma sottoposti periodicamente a verifica al fine di rilevare eventuali perdite di valore. In particolare nell’esercizio 2008 è stata ottenuta una perizia, effettuata da un professionista indipendente al fine di definire il valore di mercato del “Museo Bulgari”. Tale perizia ha determinato un valore significativamente superiore ai valori di iscrizione in bilancio degli oggetti museali. 31 (ii) Beni in leasing finanziario Gli immobili, impianti e macchinari posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo, tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono invece classificati come leasing operativi e rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing. (iii) Ammortamento Successivamente alla loro rilevazione iniziale gli immobili, impianti e macchinari, compresi quelli acquisiti in locazione finanziaria, sono iscritti al netto delle quote di ammortamento e di eventuali perdite di valore rilevate secondo le modalità indicate nel seguito. L’ammortamento, che ha inizio quando l’immobile, impianto o macchinario è disponibile all’uso e cessa quando esso è ceduto o non si prevede produca più benefici futuri, è determinato in maniera sistematica per quote costanti sulla base della stimata utilità futura delle stesse. I beni acquisiti in locazione finanziaria sono ammortizzati in base alla loro vita utile; nel caso in cui non esista la ragionevole certezza che il Gruppo ne acquisti la proprietà al termine della locazione, essi sono ammortizzati in un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene stesso. La vita utile stimata viene riesaminata almeno con periodicità annuale. Si riportano di seguito le principali aliquote di ammortamento: Categoria Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Mobili, macchine per ufficio e arredi Automezzi Vita utile (anni) 33 3 - 13 7-5 5-8 4 Le migliorie apportate agli stabili in affitto sono iscritte al costo e vengono ammortizzate in un periodo pari al minore tra la durata residua del contratto d'affitto e la loro stimata vita utile. (g) Attività immateriali (i) Avviamento L'avviamento, dopo l'iniziale iscrizione, non è ammortizzato ed è iscritto al netto di eventuali perdite di valore, determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L’avviamento derivante dall’acquisizione di una società, e qualsiasi rettifica al fair value dei valori contabili di attività e passività derivante dall’acquisizione di quella società, sono contabilizzati come attività e passività della società stessa. Conseguentemente, in caso di acquisizione di una società estera, 32 sono espressi nella valuta funzionale della società acquisita e convertiti al cambio in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento. L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1 gennaio 2004, è iscritto al valore netto contabile presente nell’ultimo bilancio consolidato redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2003). (ii) Altre attività immateriali Le attività immateriali, iscritte nell’attivo patrimoniale solo nel caso in cui sia probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e il costo della stessa sia determinabile in modo attendibile, sono rilevate al costo inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione. I costi di ricerca sono addebitati a conto economico quando sostenuti. I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se sia dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri. I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono rilevati come un aumento del valore contabile dell’attività a cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici affluiranno al Gruppo e il costo dell’attività possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. (iii) Ammortamento Successivamente alla loro rilevazione iniziale, le attività a vita utile definita sono iscritte al netto delle quote di ammortamento e di eventuali riduzioni di valore rilevate secondo le modalità indicate nel seguito. L’ammortamento, che ha inizio quando l’immobilizzazione è disponibile per l’uso e cessa quando essa è ceduta o non si prevede produca più benefici futuri, è determinato in maniera sistematica sulla base della prevista utilità futura delle stesse, riesaminata con periodicità annuale. Al contrario, le eventuali attività immateriali a vita utile indefinita, non sono ammortizzate ma iscritte al netto di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. Si riportano di seguito le principali aliquote di ammortamento: Categoria Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere dell’ingegno Concessioni, marchi e licenze Immobilizzazioni in corso Spese subentro locali ed altro Vita utile (anni) max 5 max 5 max 5 durata contratto 33 (h) Perdite di valore A ciascuna data di chiusura del periodo presentato, gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali sono analizzati al fine di identificare indicatori di eventuali riduzioni di valore. Nel caso in cui esista un’indicazione di riduzioni di valore, viene determinato il valore recuperabile di tale immobilizzazione. Il valore recuperabile dell’avviamento e delle altre attività immateriali con vita utile indefinita, quando presenti, è comunque stimato almeno una volta all’anno. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall’utilizzo del bene, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto ante imposte che riflette le variazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell’attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla “cash generating unit” cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, o della relativa “cash generating unit” a cui essa è allocata, sia superiore al valore recuperabile. Le perdite di valore di cash generating unit sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento attribuito e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile. Ad eccezione dell’avviamento, il valore precedentemente ridotto per perdite è ripristinato, nei limiti del valore contabile che si sarebbe determinato qualora la perdita di valore non fosse stata mai registrata, nel caso in cui la perdita di valore non esista più o quando vi sia stato un cambiamento nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile. (i) Strumenti Finanziari (i) Partecipazioni in altre imprese Le partecipazioni in altre imprese sono tutte classificate come “disponibili alla vendita” e valutate al fair value con imputazione di eventuali utili o perdite direttamente a patrimonio netto. Al momento della loro cessione tali utili e perdite cumulati sono rilasciati a conto economico. Qualora il fair value non risultasse attendibilmente determinabile, esse sono iscritte al costo rettificato per perdite di valore, il cui effetto è riconosciuto a conto economico, determinato sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi e attualizzati al tasso di rendimento corrente di mercato per un’attività finanziaria similare. Le perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni sono rilevate nel passivo patrimoniale nella voce “fondi per rischi e oneri - altri”, nella misura in cui la controllante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. (ii) Altre attività finanziarie Le altre attività finanziarie per cui esiste l’intenzione e la capacità di essere mantenute fino alla scadenza sono iscritte al costo (rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio) incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Successivamente alla 34 rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale. I crediti commerciali sono iscritti al costo ammortizzato, al netto di eventuali perdite di valore. Le perdite di valore sono determinate sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, attualizzati sulla base del tasso di interesse effettivo originale. I crediti commerciali la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. Le disponibilità liquide comprendono i valori numerari che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione. (iii) Altre passività finanziarie Le altre passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, sono iscritti al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale. Per gli strumenti finanziari composti, come le obbligazioni convertibili, la componente di debito viene rilevata inizialmente al fair value di una passività similare priva di opzione di conversione. La componente di capitale viene rilevata inizialmente all'importo pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della componente di debito. I costi di transazione connessi sono imputati alle componenti di debito e di capitale dello strumento in proporzione al valore di ciascuna componente. Dopo la rilevazione iniziale, la componente di debito degli strumenti finanziari composti viene valutata al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. La componente di capitale di detti strumenti non viene rideterminata dopo la rilevazione iniziale. Interessi, dividendi, perdite e utili correlati alla passività finanziaria sono rilevati come proventi od oneri nell’utile o perdita dell’esercizio. Le distribuzioni ai possessori dello strumento rappresentativo di capitale sono addebitate direttamente a patrimonio netto, al netto di ogni beneficio fiscale correlato. (iv) Azioni Proprie Le azioni proprie sono iscritte al costo, a riduzione del patrimonio netto. Gli utili e le perdite derivanti da eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto. (l) Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di presumibile realizzo, al netto dei costi stimati di completamento e dei costi necessari per realizzare la vendita. La configurazione di costo adottata è la seguente: a) b) tutte le giacenze, raggruppate in categorie omogenee, sono valutate secondo il metodo del costo medio ponderato; i prodotti in corso di lavorazione sono valutati in base al costo di produzione, che include il consumo delle materie prime, la manodopera diretta ed i costi indiretti di produzione, in base allo stadio di lavorazione alla data di bilancio. Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali merci obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l’iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse. (m) Fondi per rischi ed oneri 35 Gli stanziamenti ai fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato e qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione, e riflettono una stima realistica dell’onere da sostenere, sulla base degli elementi disponibili. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico applicabile all’obbligazione. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. (n) Benefici per i dipendenti I benefici a breve termine per i dipendenti, quali salari, stipendi e contributi per oneri sociali, assenze retribuite e ferie annuali dovuti entro i 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio e tutti gli altri benefici in natura sono rilevati nel periodo in cui il servizio è reso dal dipendente. I benefici garantiti ai dipendenti, erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti e a contribuzione definita, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Gli utili e le perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati a conto economico se e nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggior valore tra il 10% della passività relativa al programma e il 10% del fair value delle attività al suo servizio (c.d. metodo del corridoio). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il “metodo del corridoio” per gli utili e le perdite attuariali successive. I costi dei piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti. Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi (‘Riforma Previdenziale’) emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che: • • (o) il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti. il TFR maturato a partire dal 1° gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita. Ricavi e costi I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevate nella misura in cui è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti dal Gruppo ed è possibile determinarne in modo attendibile il fair value del corrispettivo ricevuto. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, resi ed abbuoni di natura commerciale. In particolare, i ricavi della vendita di beni e della prestazione di servizi sono rilevati quando i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente e quando i servizi sono resi. 36 Gli oneri ed i proventi finanziari sono rilevati, come costo o ricavo, nell’esercizio di competenza sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli oneri finanziari, ove sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (cosiddetti qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono. I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, ossia all’atto della delibera da parte dell’Assemblea dei Soci. Il costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. In particolare, esso include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione, nonché gli ammortamenti di impianti, macchinari e attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. (p) Imposte Le imposte correnti sul reddito sono determinate sulla base di una realistica previsione dell'onere di imposta di periodo di ciascuna società inclusa nell’area di consolidamento, in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura del periodo di ciascun Paese. Il debito previsto è rilevato nello Stato Patrimoniale alla voce “Debiti per imposte correnti”, al netto di eventuali acconti versati, ovvero nella voce “Crediti per imposte correnti”, qualora il saldo risulti positivo. Le imposte differite e le imposte anticipate sono calcolate sulla base delle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte nel bilancio consolidato e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, considerando le aliquote fiscali che si prevede, sulla base di norme in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio, saranno applicabili nel periodo in cui tali differenze si annulleranno. Le attività derivanti da imposte anticipate sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate; tale recuperabilità viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo. Le imposte differite sono iscritte in ogni caso. In particolare sono stanziate imposte differite su utili non distribuiti alla fine del periodo nel caso in cui, all’atto della distribuzione, tali utili saranno soggetti a tassazione. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove ci sia la reale intenzione di trasferire tali utili nel prevedibile futuro. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse negli oneri operativi. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando le imposte sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. (q) Operazioni di pagamento basate su azioni Il Gruppo riserva piani di “stock option” a particolari categorie di dipendenti ed all’Amministratore Delegato come remunerazione delle prestazioni rese. Il costo di tali prestazioni è valutato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo viene determinato tenendo conto della migliore previsione disponibile del numero di opzioni che verranno esercitate ed è riconosciuto a conto economico a quote costanti lungo il periodo tra la data di assegnazione e la data di maturazione dell’opzione (“vesting period”), con contropartita direttamente a patrimonio netto. 37 Deleted: ricuperabilità Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. L’annullamento di un piano di “stock option” comporta il riconoscimento immediato a conto economico del fair value residuo da ammortizzare. Se contestualmente alla cancellazione viene effettuata una nuova assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale, e tale assegnazione viene identificata come sostitutiva di quella precedentemente annullata, l’operazione si configura come un cambiamento dell’assegnazione originaria. Ciò comporta che il fair value del piano originario, maggiorato del fair value incrementale (pari alla differenza tra il fair value delle stock option sostitutive e il fair value netto delle stock option annullate, misurato alla data di assegnazione del piano sostitutivo) viene riconosciuto a conto economico a quote costanti lungo il periodo residuo (“vesting period”) di maturazione del piano originario. (r) Uso di stime La redazione del bilancio richiede l’effettuazione da parte degli amministratori e della direzione aziendale di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio consolidato e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e l’effetto di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima se la revisione stessa ha effetti solo nel periodo, oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime, a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. In particolare, le stime sono utilizzate per la rilevazione degli accantonamenti per rischi obsolescenza magazzino e per rischi su crediti, per la valutazione dell’eventuale perdita di valore di attività materiali ed immateriali, per gli ammortamenti, per la valutazione dei benefici garantiti ai dipendenti e per i piani di stock option, per la rilevazione delle imposte e per la valutazione dei fondi rischi ed oneri e di altre passività potenziali, nonché per la valutazione di strumenti derivati. (s) Utile per azione L’utile per azione è calcolato sulla base del numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel periodo, con esclusione delle azioni proprie possedute dal Gruppo. L’utile per azione diluito è calcolato sulla base del numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementato dal numero medio ponderato di azioni che risulterebbero dall’esercizio di tutte le stock option esistenti, rapportato al differenziale tra prezzo medio di mercato nel periodo e prezzo medio ponderato di esercizio. (t) Gestione dei rischi (i) Rischio di credito Il Gruppo non presenta significativi rischi di credito in funzione della natura dell’attività svolta in relazione alla quale taluni rischi sono limitati al settore delle vendite a distributori. I crediti commerciali sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici. Il Gruppo non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti. 38 (ii) Rischio di liquidità Il Gruppo non è sottoposto a significativi rischi di liquidità. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati e gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie. (iii) Rischio di cambio, tasso di interesse e commodities Nell’esercizio della propria attività il Gruppo è esposto ad alcuni rischi di mercato, ed in particolare al rischio di oscillazione dei tassi di interesse, dei cambi e dei prezzi dell’oro. Per minimizzare tali rischi vengono stipulati contratti derivati a copertura sia di specifiche operazioni, sia di esposizioni complessive, avvalendosi degli strumenti offerti dal mercato. In particolare, al fine di ridurre il rischio della variazione di valore delle attività, delle passività e dei flussi di cassa attesi in valuta estera generati da operazioni future attese vengono utilizzati principalmente contratti “forward” e contratti “options”. Gli stessi strumenti sono utilizzati per ridurre il rischio della variazione del prezzo dell’oro. Per minimizzare il rischio legato alla variazione dei tassi di interesse possono essere utilizzati “interest rate swap” e contratti “options”. Per la gestione della finanza e della tesoreria, il Gruppo non pone in essere operazioni speculative e adotta specifiche procedure che prevedono il rispetto di criteri di prudenza. Gli strumenti derivati di copertura, coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando: a) b) c) all’inizio della copertura esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura; la copertura è altamente efficace per tutta la durata; l’efficacia può essere attendibilmente dimostrata. Qualora uno strumento finanziario derivato sia designato a copertura dell’esposizione alle variazioni di fair value degli strumenti oggetto di copertura (es. copertura della variabilità del fair value di finanziamenti a tasso variabile e di crediti e debiti in valuta), esso viene rilevato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando uno strumento finanziario derivato sia designato a copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa delle operazioni oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di operazioni future attese per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value dello strumento di copertura, sono contabilizzate direttamente a patrimonio netto per la parte efficace (l’eventuale parte inefficace è invece contabilizzata immediatamente a conto economico nella voce utili/perdite su cambi). Gli importi, rilevati a patrimonio netto sono poi riflessi nel conto economico del periodo in cui i contratti e le transazioni previste manifestano i loro effetti a conto economico. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. I derivati sono stati contabilizzati con data di negoziazione. u) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009 IAS 1 rivisto – Presentazione del bilancio 39 Lo IAS 1 rivisto richiede, oltre ai tradizionali schemi di bilancio, la presentazione di un “risultato economico complessivo” che evidenzi sia il risultato di conto economico (definito come la risultante delle variazioni generate da transazioni con i non-soci) sia i risultati economici rilevati direttamente a patrimonio netto (other comprehensive income). Il principio lascia libera la società di presentare tale risultato, alternativamente, in un unico “prospetto di conto economico complessivo”, ovvero in prospetti separati e presentati consecutivamente: i. un primo prospetto separato (“conto economico”), che evidenzia le componenti dell’utile (perdita) di periodo; ii. un secondo prospetto (“prospetto di conto economico complessivo rilevato nel periodo) che, partendo dall’utile (perdita) di periodo, include le altre componenti di conto economico complessivo (other comprensive income). Il Gruppo Bulgari ha optato per la presentazione mediante i due prospetti separati denominati rispettivamente “conto economico” e “conto economico complessivo”. IFRS 7 – Miglioramenti alle informazioni integrative sugli strumenti finanziari L’emendamento al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative richiede che sia fornita informativa circa la determinazione del fair value degli strumenti finanziari per livelli gerarchici di valutazione. L’adozione di tale principio non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della valutazione e rilevazione delle poste di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato nelle note. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009 che non hanno comportato per il Gruppo la rilevazione di alcun effetto contabile a seguito della loro adozione - IAS 23 modificato – Oneri finanziari Emendamento all’IFRS 2 – Condizioni di maturazione e cancellazione Improvement allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione dei clienti Emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione e allo IAS 1 – Presentazione del Bilancio – Strumenti finanziari puttable e obbligazioni derivanti dalla liquidazione. IAS 27 – Partecipazioni in società controllate IFRS 8 – Settori operativi Emendamento allo IAS 39 riclassificazione delle attività finanziarie IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili o non applicati in via anticipata dal Gruppo Bulgari In data 10 gennaio 2008 lo IASB ha emesso una versione aggiornata dell’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, ed ha emendato lo IAS 27 – Bilancio consolidato e separato. Le principali modifiche apportate all’IFRS 3 riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare le singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel caso di acquisizione per gradi di società controllate. Il goodwill in tali casi sarà determinato come differenziale tra il valore delle partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il corrispettivo pagato nella transazione ed il valore delle attività nette acquisite. Inoltre nel caso in cui la società non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di patrimonio netto di competenza di terzi può essere valutata sia al fair value, sia utilizzando il metodo precedentemente previsto dall’IFRS 3. Il principio prevede inoltre l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione. La modifica dovrà essere applicata dal Gruppo in modo prospettico dal 1° gennaio 2010. 40 Deleted: comprensive Deleted: e Nel maggio 2008 lo IASB ha emesso una modifica all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate; la modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota di partecipazione minoritaria nella controllata. In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle distribuzioni di attività non liquide ai soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. Infine l’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato ed il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento. L’interpretazione è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2010. In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”); di seguito vengono citate solo quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio. • IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni; l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010 (è consentita l’adozione in via anticipata) ha chiarito che, avendo l’IFRS 3 modificato la definizione di aggregazione aziendale, il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2. • IFRS 8 – Settori operativi: questo emendamento, che dovrà essere applicato dal 1° gennaio 2010, richiede che le imprese forniscano il valore totale delle attività per ciascun settore oggetto di informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto livello decisionale operativo. Tale informazione era in precedenza richiesta anche in mancanza di tale condizione. E’ consentita l’adozione in via anticipata dell’emendamento in oggetto. • IAS 1 – Presentazione del bilancio: con questo emendamento che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010 (è consentita l’adozione in via anticipata) si modifica la definizione di passività corrente contenuta nello IAS 1. La precedente definizione richiedeva la classificazione come corrente delle passività che potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di patrimonio netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative a prestiti obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento in azioni dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come corrente/non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto. • IAS 7 – rendiconto finanziario: l’emendamento che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento di un’attività nella Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel Rendiconto finanziario come derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa derivanti da spese che non risultino nel riconoscimento di un cespite (come può essere il caso di spese promozionali e di pubblicità o di training del personale) debbano essere classificati come derivanti dall’attività operativa. • IAS 36 – Riduzione di valore delle attività: l’emendamento, applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio, richiede che ogni unità operativa o gruppo di unità operative sulle quali il goodwill è allocato ai fini del test di impairment non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo così come 41 definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine. • IAS 38 – Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di un’aggregazione aziendale se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. Lo IAS 38 è stato conseguentemente emendato per riflettere questa modifica all’IFRS 3. L’emendamento in oggetto ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche includono alternativamente la stima dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima dei costi che l’impresa ha evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo utilizzarla sotto un contratto di licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o rimpiazzarla. L’emendamento è applicabile in modo prospettico a partire dal 1° gennaio 2010 a meno che non si decida di applicare in via anticipata l’emendamento all’IFRS 3. Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In particolare, l’emendamento chiarisce che la società che riceve beni o servizi nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi indipendentemente da quale società del gruppo regola la transazione, ed indipendentemente dal fatto che il regolamento avvenga per cassa o in azioni; inoltre stabilisce che il termine “gruppo” è da intendersi nel medesimo significato che esso assume nello IAS 27 – bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue controllate. L’emendamento specifica, poi che una società deve valutare i beni e servizi ricevuti nell’ambito di una transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di vista, che potrebbe non coincidere con quello del gruppo e con il relativo ammontare riconosciuto nel bilancio consolidato. L’emendamento incorpora le linee guida precedentemente incluse nell’IFRIC 8 – Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e nell’IFRIC 11 – IFRS 2 – Transazioni relative ad azioni del gruppo ed azioni proprie. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2010; alla data del presente Bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. Nel mese di ottobre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione, che disciplina la contabilizzazione per l’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta estera diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento richiede invece che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° febbraio 2010. In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013. Il nuovo principio, la cui finalità è quella di sostituire il principio IAS 39 mediante un processo per fasi, utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli 42 Deleted: ) organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. 1. Acquisizioni/costituzioni e dismissioni società In data 5 marzo 2009 la Bulgari International Corporation (BIC) N.V. ha acquistato il residuale 50% del capitale della società Cadrans Design S.A.. Il prezzo pagato, corrisposto attraverso disponibilità liquide, è stato pari a 6.000 mila chf (4.100 mila euro) a fronte di un patrimonio netto acquisito di 1.185 mila chf (797 mila euro), corrispondente ad un totale attivo 3.624 mila chf (2.441 mila euro) e ad un totale passivo di 2.439 mila chf (1.644 mila euro). L’operazione ha generato un goodwill di importo pari a 3.359 mila euro, riferibile a benefici economici futuri che non possono essere identificati separatamente. Tale acquisizione è stata inclusa nell’area di consolidamento secondo il metodo integrale in luogo del metodo proporzionale precedentemente utilizzato. Per la variazione del perimetro di consolidamento si rinvia alla successiva nota 28. 2. Ricavi In migliaia di euro 2009 Vendite nette Royalties Altri ricavi 914.664 9.198 2.706 926.568 2008 1.061.150 12.368 1.840 1.075.358 Relativamente alla composizione dei ricavi per tipologia di prodotto e per area geografica si rinvia alla nota 24 “Informativa di settore”, nonché alla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione del Gruppo. 3. Costo del venduto Il costo del venduto, pari a 379.391 mila euro al 31 dicembre 2009 (394.304 mila euro al 31 dicembre 2008), comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. In particolare, esso include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione, nonché gli ammortamenti di impianti, macchinari e attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. Per una più corretta esposizione delle voci di bilancio, si è provveduto a riclassificare dalla voce Spese di pubblicità e promozione alcuni oneri accessori alla vendita di profumi per 8.879 mila euro; per omogeneità di 43 Deleted: liquidato tramite esposizione e confronto, si è provveduto ad una riclassifica dei medesimi costi anche per l’esercizio precedente (10.208 mila euro). 4. Costi operativi netti In migliaia di euro Costi per il personale Spese variabili di vendita Altre spese generali, commerciali ed amministrative Spese di pubblicità e promozione Oneri di ristrutturazione Nota 21 2009 2008 182.579 41.896 230.116 189.903 47.800 221.431 95.623 110.947 16.786 567.000 570.081 2009 2008 Spese variabili di vendita In migliaia di euro Commissioni su carte di credito Commissioni di mediazione Spese di trasporto Provvigioni a venditori Altro Nota 21 4.875 5.008 8.032 11.997 7.333 9.659 41.896 8.803 15.295 7.243 11.451 47.800 La voce “commissioni di mediazione” si riferisce quasi esclusivamente a commissioni ad agenti per vendite di profumo per 7.500 mila euro (8.549 mila euro nell’esercizio 2008). La voce “altro”, pari a 9.659 mila euro, si riferisce a Bulgari Parfums S.A. per 4.042 mila euro (4.429 mila euro nell’esercizio 2008), Bulgari Parfums Italia S.p.A. per 1.221 mila euro (1.534 mila euro nell’esercizio 2008) e Bulgari Global Operations S.A. per 455 mila euro (726 mila euro nell’esercizio 2008), principalmente per costi di magazzinaggio dei prodotti. La voce inoltre include costi di Bulgari Italia S.p.A. per 1.873 mila euro (1.993 mila euro nell’esercizio 2008) in gran parte riferiti a locali BVLGARI presso i duty free e costi di Bulgari Corporation of America per 804 mila euro (1.046 mila euro nell’esercizio 2008) per la maggior parte riferiti a commissioni relative alla gestione logistica di profumi Bulgari affidata, per il Nord America, ad un partner esterno. Altre spese generali, commerciali ed amministrative In migliaia di euro Canoni di affitto Oneri diversi di gestione Altre spese generali nette 2009 2008 84.548 24.068 121.500 76.748 27.847 116.836 230.116 221.431 44 Le “altre spese generali, commerciali e amministrative” si riferiscono essenzialmente a oneri diversi di gestione per 24.068 mila euro (27.847 mila euro nell’esercizio 2008), ad accantonamenti a fondo rischi per 6.745 mila euro (8.386 mila euro nell’esercizio 2008), in gran parte dovuti a rischi su crediti e contenziosi legali, a spese di viaggio e trasferta per complessivi 8.818 mila euro (13.553 mila euro nell’esercizio 2008), a spese di “Information, technology and communication”per 10.134 mila euro (9.936 mila euro nell’esercizio 2008), a costi per consulenze per 10.637 mila euro (11.588 mila euro nell’esercizio 2008), ad imposte e tasse non sul reddito per 5.955 mila euro (4.699 mila euro nell’esercizio 2008), ad emolumenti agli organi sociali per 2.742 mila euro (4.098 mila euro nell’esercizio 2008), a spese di assicurazione per 2.625 mila euro (2.553 mila euro nell’esercizio 2008). La voce inoltre include ammortamenti per 72.163 mila euro (53.899 mila euro nell’esercizio 2008) principalmente relativi a migliorie su stabili in affitto, a spese per subentro locali in affitto, hardware e software. Per un’analisi della voce “ammortamenti” si rimanda alla movimentazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali. L’incremento rispetto al 2008 dei canoni di affitto è essenzialmente dovuto ai nuovi locali utilizzati per lo svolgimento dell’attività, in particolare alle nuove aperture in America, Cina e Corea, nonché ad un consistente effetto cambio. Oneri di ristrutturazione La voce “oneri di ristrutturazione” accoglie essenzialmente la stima degli oneri connessi ad accordi, individuali o collettivi, di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro derivante da esigenze organizzative (6.826 mila euro), nonché la stima dei costi dei contratti di affitto non rescindibili a seguito della chiusura di alcuni negozi (2.803 mila euro); la rimanente parte, pari a circa 7 milioni, è relativa alla riduzione del portafoglio acquisti a seguito della ristrutturazione del business dell’orologeria. 5. Proventi (oneri) finanziari Interessi attivi In migliaia di euro Interessi attivi bancari Interessi attivi da pubblica amministrazione Premi attivi su operazioni di copertura Altri 2009 2008 71 432 465 275 2.038 3.624 456 176 2.997 4.540 Interessi passivi 45 In migliaia di euro 2009 Interessi passivi bancari Interessi passivi su prestito obbligazionario Interessi passivi per finanziamenti Premi passivi su operazioni di copertura Altri 2008 (157) (5.135) (230) - (7.528) (10.662) (4.906) (8.243) (179) (109) (17.905) (19.244) 2009 2008 Altri proventi (oneri) finanziari In migliaia di euro Sconti e abbuoni attivi Sconti e abbuoni passivi Commissioni e spese bancarie Oneri attuariali su TFR Altri Nota 21 268 (399) (2.854) (541) (229) 375 (551) (841) (493) (221) (3.755) (1.731) 6. Imposte In migliaia di euro Imposte correnti Imposte differite Imposte anni precedenti Nota 12 2009 2008 14.312 (13.971) (688) 17.876 (10.091) (408) (347) 7.377 La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche, è il seguente: Riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva 2009 2008 Aliquota ordinaria applicabile IRES 27,50% 27,50% Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione): - Costi indeducibili - Redditi esenti ed altri oneri fiscalmente deducibili - Utilizzo perdite fiscali pregresse - Imposte su redditi esteri 7,50% (5,14%) 3,70% 5,73% (4,23%) 2,01% 46 - Redditi CFC attratti a tassazione - Adeguamento imposte sul reddito di esercizi precedenti - Effetto affrancamento fiscale (L. Finanziaria 2008) - Adeguamento fondo imposte differite su differenze temporali pregresse - Effetto differenti aliquote società estere (3,53%) - 0,36% (4,00%) 0,01% (34,74%) (21,29%) Aliquota effettiva IRES (4,71%) 6,13% 3,97% 2,10% (0,73%) 8,23% - Effetto IRAP (corrente e differita) Totale aliquota fiscale effettiva 47 7. Immobili, impianti e macchinari – 198.326 mila euro Il dettaglio degli immobili, impianti e macchinari ed i relativi movimenti sono così costituiti: Terreni e fabbricati Mobili, Attrezzature macchine Migliorie su Museo Imm.ni in Autoind.li e per stabili in Bulgari corso e Totale mezzi comm.li ufficio, affitto acconti arredi Impianti e macchinari In migliaia di euro Esercizio 2007 Fondo ammortamento 23.668 (7.609) 28.751 (19.216) Consistenza al 31/12/2007 16.059 9.535 6.329 - - 16.059 9.535 Capitalizzazioni interne 884 (37) 2.346 (1.866) (11) - 878 6.841 5.396 (6) (3.927) (16) 78 Totale variazioni 2008 1.316 9.244 Fondo ammortamento 27.060 (9.685) 43.179 (24.400) Consistenza al 31/12/2008 17.375 18.779 (167) 1.020 252 3.783 (165) (2.303) (84) - 19 364 1.089 4.571 (261) (5.029) (185) 206 2.336 774 31.565 (11.854) 49.194 (29.641) 19.711 19.553 Costo storico Riclassifiche Consistenza al 01/01/2008 19.650 116.583 (13.321) (74.017) 249 (245) 141.700 (65.970) 9.299 - 10.760 350.660 - (180.378) 42.566 4 75.730 9.299 10.760 170.282 - - - - 1.038 - 1.038 6.329 42.566 4 75.730 10.337 10.760 171.320 748 3.540 (58) 1.119 1.981 22.861 (5) (1.972) (16.061) (187) - (2) - 6.267 2.187 19.554 (16.928) (170) - 172 7 - (10.522) 3.129 5.738 - 12.496 (470) 61.005 (11) (40.756) (384) 78 11.267 (2) 10.910 23.555 148.372 (16.527) (94.539) 268 (266) 171.652 13.638 (85.012) - 53.833 2 86.640 13.638 (14) (1.079) 17 42 (1.443) 1.980 2.973 20.664 (5) (206) (2.115) (20.078) (24) (1.215) - (2) - 108 (2) 24.264 165.076 (17.847) (111.135) 178 (178) 177.030 13.955 (96.489) - - 80.541 13.955 Variazioni esercizio 2008 Oscillazione cambi Variaz.area di consolidam. Riclassifiche Acquisizioni Alienazioni Ammortamenti Svalutazioni 699 3.301 4.777 31.958 Esercizio 2008 Costo storico 7.028 5.983 433.707 - (230.429) 5.983 203.278 (1.512) 10 3.408 18.232 (840) (21.854) (3.543) - (10) - (5.879) 577 4.279 (260) (165) - (2.763) 1.453 (593) 55.079 (1.477) (51.381) (5.476) 206 (6.099) 317 (1.775) (4.952) Variazioni esercizio 2009 Oscillazione cambi Variaz.area di consolidam Riclassifiche Acquisizioni Alienazioni Ammortamenti Svalutazioni Capitalizzazioni interne Totale variazioni esercizio 2009 (611) Esercizio 2009 Costo storico Fondo ammortamento Consistenza al 31/12/2009 6.417 53.941 4.208 465.470 - (267.144) 4.208 198.326 48 I maggiori incrementi dell’esercizio fanno riferimento al rinnovo o apertura di nuovi negozi, come anche indicato nella tabella seguente: In migliaia di euro Bulgari Corp. Of America Inc. Mobili, Migliorie macchine per su stabili in ufficio e arredi affitto 5.749 11.554 Totale Principali negozi rinnovati o aperti nell’esercizio 2009 17.303 San Francisco, Las Vegas, Scottsdale e Dallas (Stati Uniti d’America) Bulgari Japan Ltd. 1.443 3.342 Bulgari Commercial Shangai Branch 1.597 - Bulgari Deutschland Gmbh 479 924 Macau branch (Bulgari Asia Pacific Ltd.) 1.323 - 1.323 Macao (Macao) Bulgari Taiwan Ltd. 1.240 - 1.240 Taipei (Taiwan) 450 500 950 Seul, Busan, Ulsan (Corea) 50 579 629 Printemps (Francia) 8.333 20.664 1.333 18.232 Bulgari Korea Ltd. Bulgari France S.A.S Altro Totale 4.785 Nagoya, Osaka, Kashiwa (Giappone) 1.597 Souzhou, Shenzhen (Cina) Deleted: Deutschalnd 1.403 Colonia (Germania) 9.666 38.896 Gli investimenti in “mobili, macchine per ufficio e arredi” includono, inoltre, gli acquisti da parte di Bulgari Global Operations S.A. (2.400 mila euro) di vetrine da destinare alla rete di distribuzione terzi per l’esposizione di prodotti BVLGARI, i nuovi investimenti in hardware di Bulgari S.p.A. (1.563 mila euro), oltre che i costi sostenuti per gli espositori di profumi da parte di Bulgari Parfums S.A. (1.509 mila euro). L’incremento nella voce “immobilizzazioni in corso e acconti” si riferisce sostanzialmente a investimenti sostenuti nel corso del 2009 per il rinnovo di un negozio esistente e l’apertura di un nuovo negozio a Shanghai (1.607 mila euro), agli investimenti di Prestige D’Or S.A. per l’ampliamento dello stabilimento produttivo (668 mila euro) e a costi sostenuti da Bulgari South Asian Operations Pte Ltd. per il nuovo negozio a Singapore (484 mila euro). La riduzione, invece, si riferisce prevalentemente all’entrata in funzionamento di alcuni asset di Bulgari S.p.A., tra cui la nuova sede di Via del Tritone in Roma (3.536 mila euro) riclassificati prevalentemente in migliorie su stabili in affitto e in migliorie su impianti e all’apertura di alcuni negozi da parte di Bulgari Corporation of America Inc., tra cui si menzionano San Francisco e Scottsdale (Stati Uniti d’America). L’incremento degli “impianti e macchinari” è principalmente relativo a migliorie su impianti e macchinari produttivi di Bulgari Time (Switzerland) S.A. (1.145 mila euro), di Bulgari S.p.A. (1.067 mila euro), di Daniel Roth et Gérald Genta Haute Horologerie S.A. (869 mila euro), di Bulgari Manifattura S.p.A. (523 mila euro) di Bulgari Global Operations S.A. (405 mila euro). 49 Gli incrementi nella voce “terreni e fabbricati” includono, principalmente, i costi sostenuti da parte di Bulgari Corporation of America Inc, per la progettazione e il design relativi a nuove aperture o rinnovi di negozi già esistenti, tra cui si menzionano San Francisco (1.634 mila euro), Las Vegas (411 mila euro), Dallas (286 mila euro) e Scottsdale (252 mila euro). La voce “svalutazioni”, pari a 5.476 mila euro, accoglie per circa 3,3 milioni di euro, i costi relativi alla chiusura di alcuni negozi e per circa 1,2 milioni i costi legati alla ristrutturazione del business dell’orologeria. Il saldo degli “Immobili, impianti e macchinari” al 31 dicembre 2008 riflette la riclassifica nel “Museo Bulgari”, pari ad euro 1.998 mila (di cui euro 788 mila relativi ad acquisti effettuati nell’esercizio 2008), di oggetti museali, costituiti da pezzi unici di orologeria a marchio Daniel Roth & Gerald Genta, effettuata ai fini di una più corretta rappresentazione comparativa di bilancio. Si segnala che il negozio di Roma, di proprietà della Bulgari Italia S.p.A., contabilizzato al costo e classificato nella voce “terreni e fabbricati” presenta, sulla base di una perizia effettuata da un esperto indipendente, un valore netto contabile al 31 dicembre 2009 sensibilmente inferiore al suo fair value. Al 31 dicembre 2009 non risultano segnalazioni da parte delle società del Gruppo in merito all’esistenza di immobilizzazioni inattive, né alla presenza di immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso di valore significativo. Al 31 dicembre 2009 non esistono immobili, impianti e macchinari impegnati a garanzia di passività. 8. Avviamento – 49.602 mila euro La movimentazione della voce “avviamento” al 31 dicembre 2009 è la seguente: In migliaia di euro Saldo al 31/12/2008 Variazioni Oscillazione cambi Incrementi Decrementi Totale variazioni Saldo al 31/12/2009 46.248 (5) 3.359 3.354 49.602 Il decremento da oscillazione cambi si riferisce all’adeguamento al cambio di fine periodo dell’avviamento generato da acquisizioni di società aventi valute funzionali diverse dall’euro. L’incremento si riferisce all’acquisto del residuale 50% della società Cadrans Design S.A (si rinvia alla nota 1). Ai fini della valutazione dei test di impairment l’avviamento è stato allocato alle rispettive unità generatrici di cassa di appartenenza. Le unità generatrici di cassa considerate per le società produttive sono le singole società oggetto di acquisizione, mentre nel caso di unità commerciali sono stati considerati i flussi previsionali attesi valutati in ambito integrato, tenendo cioè conto anche dei margini che verranno realizzati dal processo produttivo e logistico della Divisione di appartenenza. Il valore dell’avviamento è così allocato: 50 Deleted: L’incremento In migliaia di euro Cash Generating Unit Avviamento Bulgari Manifattura S.p.A. Bulgari South Asian Operations Pte Ltd. Daniel Roth et Gérald Genta Haute Horlogerie S.A Bulgari Corporation of America Inc.(*) Bulgari Asia Pacific Ltd. H. Finger A.G.. Cadrans Design S.A. Bulgari (Taiwan) Ltd. Altre società Divisione JWA 13.540 10.032 5.531 4.909 4.695 4.039 3.676 1.003 543 47.968 Divisione Profumo 1.634 Saldo al 31/12/2009 49.602 Deleted: 2008 (*) Avviamento pagato da Bulgari Corporation of America Inc. per l’acquisto del negozio di Honolulu (Hawaii) La stima del valore recuperabile dell’avviamento iscritto tra le attività è stata effettuata attraverso la determinazione del valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cash-generating unit alla data di valutazione. Le previsioni dei flussi di cassa utilizzate ai fini dell’impairment test sono basate sul Budget 2010 approvato dal Comitato di Direzione della capogruppo, nonché sulle previsioni dei piani futuri, con orizzonte temporale a cinque anni, preparati dalle direzioni delle relative Divisioni. E’ stato inoltre stimato un terminal value, determinando un flusso di cassa operativo opportunamente normalizzato per mantenere le condizioni di normale operatività aziendale e considerando un tasso di crescita compreso tra lo 0% e il 2% nominale annuo. Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato calcolato seguendo la metodologia del W.A.C.C. (Weighted Average Cost of Capital), ossia ponderando il tasso di redditività atteso del capitale proprio investito e il costo del capitale a debito. Le assunzioni principali utilizzate per lo svolgimento dei test di impairment sono state le seguenti: 31/12/2009 Tasso di crescita dei valori terminali Tasso di attualizzazione tra 0% e 2% tra 9% e 12% 31/12/2008 tra 0% e 2% 10% Deleted: sconto Le risultanze dei test effettuati confermano che i valori recuperabili delle cash-generating unit permangono significativamente superiori al relativo valore contabile inclusivo degli avviamenti e pertanto non si rilevano perdite di valore al 31 dicembre 2009. E’ opportuno precisare che le stime e i dati di budget cui sono applicati i parametri sopra indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. L’analisi di sensitività, rispetto ai parametri utilizzati ai fini degli impairment test, evidenzia che sia a fronte dell’effetto combinato di una riduzione dell’1% del tasso di crescita e di un incremento dell’1% del tasso di sconto, sia a fronte dell’effetto combinato di una riduzione del 10% dei flussi di cassa e di un incremento dell’1% del tasso di sconto le conclusioni dei test sono tali da non generare situazioni di perdite di valore. 51 Tuttavia la stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e quindi non è possibile assicurare che non si verifichino perdite di valore degli avviamenti in periodi futuri. I fattori esogeni ed endogeni che potrebbero comportare la necessità di verifiche, con cadenza infra-annuale, dell’esistenza di perdite di valore saranno costantemente monitorati dal Gruppo. 9. Altre attività immateriali – 83.825 mila euro La composizione ed i movimenti delle “Altre attività immateriali” sono i seguenti: 52 Deleted: il Gruppo Deleted: può Deleted: un’ulteriore verifica In migliaia di euro Esercizio 2007 Costo storico Fondo ammortamento Consistenza al 31/12/2007 Variazioni 2008 Oscillazione cambi Variazione area di consolidamento Riclassifiche Acquisizioni Ammortamenti Svalutazioni Totale variazioni 2008 Esercizio 2008 Costo storico Fondo ammortamento Consistenza al 31/12/2008 Variazioni esercizio 2009 Oscillazione cambi Variazione area di consolidamento Riclassifiche Acquisizioni Ammortamenti Svalutazioni Capitalizzazioni Interne Alienazioni Totale variazioni esercizio 2009 Esercizio 2009 Costo storico Fondo ammortamento Consistenza al 31/12/2009 Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale, e utilizzaz.opere d’ingegno Concessioni, marchi e licenze Imm.ni in corso e acconti Spese subentro locali e altro Totale 11.177 (8.263) 73.101 (43.379) 3.460 (2.468) 13.124 - 32.265 (5.800) 133.127 (59.910) 2.914 29.722 992 13.124 26.465 73.217 199 588 2.246 (1.565) 1.468 165 1.070 14.571 (10.002) 5.804 2 (905) 52 (34) (885) 799 (5.946) 4.319 (828) (800) 5.663 15 (1.673) (174) 3.031 365 470 21.203 (13.274) (174) 8.590 15.169 (10.787) 89.377 (53.851) 183 (76) 12.296 - 36.606 (7.110) 153.631 (71.824) 4.382 35.526 107 12.296 29.496 81.807 89 (54) 2.291 (1.974) (713) 88 (273) (11) 24 2.637 12.459 (11.533) (14) 3.562 2 173 (83) 92 31 (1.990) 2.257 1.274 1.572 191 (1.754) (1.372) (2.935) 302 24 593 17.180 (15.344) (727) 1.362 (1.372) 2.018 16.680 (12.571) 104.398 (65.310) 359 (160) 13.868 - 34.764 (8.203) 170.069 (86.244) 4.109 39.088 199 13.868 26.561 83.825 Gli incrementi dei “costi di sviluppo” riguardano principalmente nuove fragranze da immettere sul mercato e test dermatologici relativi al profumo da parte di Bulgari Parfum S.A. (1.137 mila euro), nonché i costi sostenuti da Daniel Roth ed Gérald Genta Haute Horlogerie S.A. per lo sviluppo di prototipi (1.033 mila euro). Gli incrementi dei “diritti di brevetto e utilizzazione opere di ingegno” sono attribuibili prevalentemente all’acquisto di licenze di software applicativi per la gestione delle diverse attività aziendali effettuato soprattutto dalla capogruppo Bulgari S.p.A. (11.739 mila euro). Gli incrementi della voce “immobilizzazioni in corso e acconti” includono sostanzialmente investimenti da parte di Bulgari S.p.A. per lo sviluppo di software applicativo relativo a procedure e programmi che, al 31 dicembre 2009, erano ancora in fase d’implementazione (2.257 mila euro). 53 La voce “alienazioni” è relativa all’operazione di cessione di parte dei locali situati a Londra (New Bond Street), effettuata nel 2009. Il prezzo di cessione, pari a 2.252 mila euro, confrontato con il valore di carico al momento della vendita (1.372 mila euro) ha generato una plusvalenza netta pari a 873 mila euro, contabilizzata nella voce “Altre spese generali, commerciali ed amministrative”. Non vi sono attività immateriali il cui titolo di proprietà è limitato o che sono vincolate a garanzia di passività. I ”costi di ricerca e sviluppo” direttamente imputati a conto economico nel corso dell’esercizio sono pari a 2.050 mila euro. 10. Partecipazione in altre imprese La voce include il valore delle partecipazioni, classificate come disponibili per la vendita, nei fondi chiusi di investimento Opera Partecipations S.c.a. e Opera Partecipations 2 S.c.a., nei quali Bulgari International Corporation N.V. possiede rispettivamente l’11,72% ed il 7,61% del totale delle azioni che danno diritto alla distribuzione dei dividendi. A seguito della cessione, in esercizi precedenti, degli investimenti posseduti le aspettative di rimborso delle quote detenute nei suddetti fondi confermano la congruità del valore netto di carico. La voce include inoltre il valore delle partecipazioni in Opera SGR (12,5%) ed Opera Management (11,45%). In migliaia di euro Opera Partecipations Opera Sgr Opera Totale Opera 2 S.c.a. Management Partecipations S.c.a. Saldo al 31/12/2008 Incrementi Decrementi Saldo al 31/12/2009 10.736 1.804 138 14 12.692 - 729 - - - 729 - 10.736 2.533 138 14 13.421 L’incremento pari a 729 mila euro si riferisce a versamenti in conto capitale effettuati nel corso dell’esercizio 2009 e destinati al finanziamento delle acquisizioni di quote di società, di volta in volta identificate dalla società Opera Management gestore del fondo. 11. Altre attività finanziarie correnti e non correnti In migliaia di euro 31/12/2009 31/12/2008 Attività finanziarie correnti Crediti finanziari correnti 2.726 19.636 2.726 19.636 35.213 6 35.219 37.672 6 37.678 Attività finanziarie non correnti Depositi cauzionali Altre Totale Altre immobilizzazioni finanziarie 54 Crediti finanziari non correnti 418 1.301 35.637 38.979 I crediti finanziari correnti includono l’effetto delle coperture su cambi e oro, la cui scadenza è entro un anno. Tra i depositi cauzionali l’importo maggiore, pari a 23.064 mila euro (24.343 mila euro al 31 dicembre 2008), si riferisce a depositi per l’affitto dei negozi e locali in Tokyo dalla controllata Bulgari Japan Ltd.. La variazione della voce in esame è imputabile in parte al deprezzamento dello yen rispetto all’euro, in parte al rimborso di alcuni depositi cauzionali. I crediti finanziari non correnti sono interamente verso parti correlate ed includono per 337 mila euro la quota non elisa in fase di consolidamento (pari al 35%) dei finanziamenti subordinati a lungo termine rilasciati a favore della Bulgari Hotels and Resorts B.V. e per 81 mila euro a favore della Bulgari Hotels & Resorts Milano S.r.l., società consolidate con il metodo proporzionale. Tali finanziamenti, la cui scadenza è prevista per aprile 2027, sono regolati al tasso trimestralmente pari all’EURIBOR +3%. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2008 è dovuto sia all’elisione integrale, in luogo dell’elisione proporzionale effettuata alla fine del 2008, del 100% del controllo (avvenuta a Marzo 2009) di un finanziamento di 872 mila franchi svizzeri (587 mila euro) a lungo termine rilasciato dalla Bulgari Global Operations S.A alla Cadrans Design S.A. con scadenza marzo 2017 e tasso pari a 3,5%, nonché alla conversione in versamento in conto capitale effettuata dalla Bulgari S.p.A. di un credito finanziario pari ad 1 milione di euro vantato nei confronti della Bulgari Hotels & Resorts Milano S.r.l. che è stato integralmente eliminato in fase di elisione delle partecipazioni. 12. Imposte differite Si riporta di seguito il dettaglio delle “imposte differite” con indicazione delle voci che generano le principali differenze temporanee: (in migliaia di euro) Eliminazione utili IC Immobili, impianti e macchinari Altri accantonamenti Imposte differite attive Ammortamenti accelerati Utili non distribuiti F.do obsol. magazzino Fondi per benefici ai dipendenti F.do svalutazione crediti Altri accantonamenti Imposte differite passive Totale imposte differite Saldi al 31/12/2008 Incrementi Decrementi Altre variazioni Saldi al 31/12/2009 15.586 2.974 7.402 25.962 (1.168) (2.475) (7.690) (330) (663) (243) (12.569) 4.539 12.815 17.354 (431) (15) (1) (335) (782) (995) (12) (5.675) (6.682) 50 883 2.456 471 221 4.081 (352) (216) (263) (831) 27 8 (72) (37) 14.239 7.285 14.279 35.803 (1.118) (1.592) (5.638) (345) (185) (429) (9.307) 13.393 16.572 (2.601) (868) 26.496 L’incremento della voce “altri accantonamenti” si riferisce allo stanziamento di imposte differite attive relative alle perdite fiscali della Bulgari Japan nonchè della Capogruppo e delle sue controllate italiane che aderiscono al consolidato fiscale. 55 In particolare le imposte differite attive sono state stanziate su perdite fiscali della Bulgari S.p.A. e delle sue controllate italiane pari a circa 31 milioni di euro e della Bulgari Japan pari a circa 9 milioni. Tali imposte sono state rilevate sulla base delle prospettive di redditività contenute nei piani aziendali che confermano la probabilità che nei futuri esercizi si genereranno imponibili fiscali in grado di sostenere il recupero di tutte le imposte anticipate stanziate. La colonna “Altre variazioni” accoglie essenzialmente l’effetto cambio derivante dalla traduzione dei bilanci con valuta funzionale diversa dall’euro. 13. Rimanenze Le giacenze di magazzino risultano così costituite: In migliaia di euro Lordo Materie prime Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Prodotti finiti e Packaging 31/12/2009 Svalutazione Netto Lordo 31/12/2008 Svalutazione Netto 73.542 157.771 1.232 26.781 72.311 130.989 60.351 192.782 376 16.768 59.975 176.014 439.373 27.187 412.186 515.638 23.769 491.869 670.686 55.200 615.486 768.771 40.913 727.858 Il valore netto delle giacenze a fine esercizio, pari 615.486 mila euro, ha subìto un decremento netto di 112.372 mila euro, pari a circa il 15.43%, rispetto al 31 dicembre 2008. Tale decremento è da attribuire al miglioramento della rotazione delle giacenze in essere e ad un’ottimizzazione delle stesse, sulla base di strategie di razionalizzazione e smaltimento intraprese dal Management. Il fondo svalutazione magazzino, pari a 55.200 mila euro al 31 dicembre 2009, riflette la migliore stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata e dell’andamento atteso delle vendite per tipologia di prodotto. Il valore lordo al 31 dicembre 2008 riflette la riclassifica dei pezzi unici di orologeria a marchio Daniel Roth & Gerald Genta che, ai fini di una più corretta presentazione, sono stati iscritti nella voce “immobili, impianti e macchinari”, come già commentato alla nota 7. 14. Crediti commerciali I crediti verso clienti sono così composti: In migliaia di euro Clienti finali e distributori Franchisee 31/12/2009 Crediti verso Fondo Fondo resi clienti svalutazione da clienti 133.915 22.355 156.270 4.760 82 4.842 2.627 401 3.028 Saldo netto al 31/12/2009 126.528 21.872 148.400 31/12/2008 Saldo netto al 31/12/2008 160.849 21.043 181.892 Data la natura dei crediti commerciali vantati dal Gruppo, si ritiene che il loro valore contabile approssimi il loro fair value. La ripartizione, per scadenza, del valore lordo dei crediti commerciali è la seguente: 56 In migliaia di euro Entro 1 anno Clienti finali e distributori Franchisee Da 1 a 5 anni 126.661 22.343 149.004 Oltre 5 anni 6.265 12 6.277 Crediti in contenzioso 7 7 Saldo al 31/12/2009 982 982 133.915 22.355 156.270 Di seguito si riporta la movimentazione del “fondo svalutazione crediti” nel corso dell’esercizio. In migliaia di euro Saldo al 31/12/2008 Clienti finali e distributori Franchisee 4.558 83 4.641 Accanton. Utilizzi Altre variazioni 3.759 (2.177) 3.759 (2.177) Saldo al 31/12/2009 (1.380) (1) (1.381) 4.760 82 4.842 Gli accantonamenti di periodo, pari a 3.759 mila euro, sono inclusi nella voce “Spese operative nette” del conto economico. La colonna “Altre variazioni”, pari a (1.381) mila euro, accoglie per (1.378) mila euro il rilascio di accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati nell’esercizio 2008. Il fondo resi da clienti, pari a 3.028 mila euro al 31 dicembre 2009, accoglie gli stanziamenti, di competenza dell’esercizio 2009, per la stima dei resi futuri, derivanti da vendite a terzi, distributori di prodotti e franchisee relativi all’attività tipica della società. Di seguito si riporta la movimentazione del “fondo resi da clienti” nel corso dell’esercizio. In migliaia di euro Saldo al 31/12/2008 Clienti finali e distributori Franchisee Accanton. Utilizzi Altre variazioni Saldo al 31/12/2009 2.738 - 2.618 377 (2.618) - (111) 24 2.627 401 2.738 2.995 (2.618) (87) 3.028 Gli accantonamenti al fondo resi, pari a totali 2.995 mila euro, sono inclusi nella voce “Vendite lorde” del conto economico. La colonna “Altre variazioni”, pari a (87) mila euro, accoglie interamente l’effetto cambio derivante dalla traduzione dei bilanci con valuta funzionale diversa dall’euro. 15. Altre attività correnti e non correnti In migliaia di euro Altre attività correnti: Altri crediti tributari Ratei e risconti attivi Anticipi a fornitori 31/12/2009 30.938 12.554 2.747 31/12/2008 32.984 14.592 3.303 57 Crediti verso enti previdenziali Altre Totale altre attività correnti 876 10.075 57.190 651 2.972 54.502 Altre attività non correnti: Altri crediti tributari non correnti Altre Totale altre attività non correnti 16.664 104 16.768 16.258 282 16.540 Altre attività correnti Il decremento netto della voce “altri crediti tributari correnti”, è dovuto principalmente a crediti per IVA che, al 31 dicembre 2009, sono pari a 13.608 mila euro (19.381 mila euro al 31 dicembre 2008). La voce “ratei e risconti attivi “risulta così composta: In migliaia di euro Totale ratei Assicurazioni Canoni su affitto locali Altri risconti Totale risconti 31/12/2009 31/12/2008 422 721 9.013 2.398 12.132 42 915 9.915 3.720 14.550 12.554 14.592 In particolare, la voce “altri risconti”, pari a 2.398 mila euro (3.720 mila euro al 31 dicembre 2008), è riferito a costi anticipati per: spese promozionali ed eventi per 770 mila euro (2.118 mila euro al 31 dicembre 2008), consulenze e noleggi vari per 563 mila euro (396 mila euro al 31 dicembre 2008), manutenzione per 216 mila euro (157 mila euro al 31 dicembre 2008), utenze per 184 mila euro (170 mila euro al 31 dicembre 2008). La voce “anticipi a fornitori”, pari a 2.747 mila euro, è essenzialmente dovuta a spese promozionali per 933 mila euro, a pagamenti anticipati su acquisti di materie prime e forniture varie per 742 mila euro IVA da pagare alla dogana per merci in importazione per 410 mila euro. La voce “altre”, pari a 10.075 mila euro (2.972 mila euro al 31 dicembre 2008), evidenzia un significativo incremento essenzialmente dovuto a crediti derivanti dalla cessione a terzi di alcuni negozi o locali situati a Parigi (Vendome) per 4.000 mila euro e Londra (New Bond Street ) per 2.252 mila euro. La voce include anche crediti verso intermediari per il recupero dell’IVA per 1.575 mila euro, crediti assicurativi per 276 mila euro, depositi in garanzia esigibili entro 12 mesi per 255 mila euro. Si ritiene che il valore delle altre attività correnti approssimi il loro fair value. Altre attività non correnti Le “altre attività non correnti”, pari a 16.664 mila euro, si riferiscono principalmente ad altri crediti tributari esigibili oltre 12 mesi per IVA richiesta a rimborso dalla Bulgari S.p.A. (13.129 mila euro) e dalla Bulgari Gioielli S.p.A. (3.119 mila euro). 58 Inoltre, il decremento della voce “altre”, pari a 104 mila euro (282 mila euro al 31 dicembre 2008), è relativo a un credito verso terzi di Bulgari International Corporation (BIC) N.V., pari a 172 mila euro, con scadenza prevista per giugno 2010, relativo alla vendita di azioni della società OPERA Partecipations 2 ScA., che, al 31 dicembre 2009, è stato debitamente riclassificato nella voce “altre attività correnti”. Il valore delle “altre attività non correnti” approssima il loro fair value in quanto la voce è inclusiva dei relativi interessi maturati. 16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti La voce include gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità, prontamente convertibili in valori di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, tutti liberamente utilizzabili, è di seguito riportato: In migliaia di euro Depositi bancari Cassa e assegni Conti correnti passivi 31/12/2009 31/12/2008 29.532 1.046 (1.345) 24.600 1.555 (6.275) 29.233 19.880 La voce “depositi bancari” si riferisce a depositi su conti correnti con primarie Banche Nazionali e Internazionali, dove è stata mantenuta la disponibilità liquida nelle varie valute. Si ritiene che il valore di carico delle ”disponibilità liquide e mezzi equivalenti” sia allineato al loro fair value alla data di bilancio. 17. Patrimonio netto Capitale sociale Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2009, al lordo delle azioni proprie possedute, è pari a 21.092 mila euro e risulta costituito da n. 301.309.060 azioni del valore nominale di 0,07 euro ciascuna. Si segnala che nel corso dell’esercizio sono state emesse n. 679.250 nuove azioni, in relazione ai piani di stock option riservati ad alcuni dipendenti, con un conseguente aumento del capitale sociale di 48 mila euro. Nel mese di maggio 2009 è stato distribuito un dividendo per azione pari a 0,10 euro per un controvalore di 30.063 mila euro, così come deliberato dall’Assemblea degli Azionisti in data 16 aprile 2009. Riserva Legale La riserva legale, pari a 5.762 mila euro, non subisce variazioni essendo stato già raggiunto il limite massimo pari al quinto del capitale sociale previsto dall’art. 2430 c.c.. Riserva sovrapprezzo azioni 59 La riserva da sovrapprezzo delle azioni, pari a 93.117 mila euro al 31 dicembre 2009, ha registrato un incremento netto pari a 2.883 mila euro, relativo alla sopra citata emissione di 679.250 nuove azioni. Riserva di traduzione La riserva di traduzione, pari a 27.759 mila euro al 31 dicembre 2009, comprende tutte le differenze di cambio derivanti dalla correzione delle voci del Patrimonio Netto delle società controllate i cui bilanci sono redatti in valuta diversa dall’euro, per convertirle al valore ottenuto con il tasso di cambio storico, ossia quello in essere al momento della loro formazione, rispetto al cambio di chiusura. Riserva di copertura dei flussi finanziari (Riserva Hedging) La riserva di copertura dei flussi finanziari, positiva per 1.150 mila euro al 31 dicembre 2009, include la quota efficace della variazione netta cumulativa del fair value degli strumenti di copertura dei flussi finanziari relativi a operazioni coperte. L’incremento dell’anno è relativo alle variazioni di fair value, rispetto al precedente esercizio, delle operazioni in cambi (per circa 15,2 milioni di euro) e delle operazioni su oro (per circa 2,7 milioni di euro). Altre Riserve La voce include la Riserva Plusvalenza Azioni Proprie (696 mila euro), la Riserva Straordinaria (28 mila euro), la Riserva Tassata (145 mila euro) e la Riserva Plusvalenza da conferimento (1.933 mila euro) L’incremento netto pari a 12.841mila euro accoglie per 13.182 mila euro la componente di patrimonio netto derivante dalla contabilizzazione del prestito obbligazionario, commentato più in dettaglio nella nota 19. La riduzione di 341 mila euro si riferisce ai costi relativi a consulenze legali e di revisione sull’aumento di capitale di cui sopra. Riserva Stock Option La riserva Stock Option, pari a 14.150 mila euro al 31 dicembre 2009, accoglie la contropartita dell’onere rilevato a conto economico della valutazione al fair value delle opzioni assegnate a particolari categorie di dipendenti italiani ed esteri del Gruppo e all’Amministratore Delegato. 18. Risultato per azione Risultato base per azione Il calcolo del risultato base per azione è effettuato considerando una perdita attribuibile ai possessori di azioni ordinarie pari a -47.095 mila euro (utile di 82.865 al 31 dicembre 2008) e un numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel periodo pari a 300.969 mila calcolato come segue: Migliaia di azioni Azioni ordinarie al 1° gennaio Azioni proprie al 1° gennaio Azioni proprie vendute nell’esercizio Emissione nuove azioni Azioni ordinarie al 31 dicembre al netto di azioni proprie Media ponderata azioni ordinarie Risultato base per azione 31/12/2009 31/12/2008 300.630 679 301.309 300.294 (800) 800 336 300.630 300.969 300.062 60 Il calcolo del risultato per azione diluito è effettuato considerando una perdita attribuibile ai possessori di azioni ordinarie pari a -47.095 mila euro (utile di 82.865 al 31 dicembre 2008) e un numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel periodo pari a 302.938 mila. Migliaia di azioni 31/12/2009 Media ponderata azioni ordinarie Effetto diluitivo dei diritti di opzione Media ponderata azioni ordinarie (diluita) 31/12/2008 300.630 300.062 2.308 2.703 302.938 302.765 19. Debiti finanziari correnti e non correnti Si riportano di seguito le informazioni relative ai debiti finanziari del Gruppo. In migliaia di euro 31/12/2009 Debiti finanziari correnti Debiti finanziari verso banche Altri debiti finanziari correnti 31/12/2008 37.642 244 238.068 20.839 37.886 258.907 75.081 136.214 82.438 3.030 211.295 85.468 Debiti finanziari non correnti Debiti finanziari verso banche Altri debiti finanziari Il dettaglio dei “debiti finanziari correnti verso banche” per singola società è il seguente: In migliaia di euro Bulgari S.p.A. Bulgari Japan Ltd. Bulgari Global Operations S.A. Bulgari Commercial (Shanghai) Co. Ltd. Bulgari (Thailand) Ltd. Bulgari (Taiwan)Ltd. Bulgari Asia Pacific Ltd. Bulgari Malaysia Sdn. Prestige d’Or S.A. Bulgari South Asian Operations Pte Ltd. Bulgari Korea Ltd. Bulgari Australia Pty. Ltd. Cadrans Design S.A. Saldo al Saldo al Tasso Tasso 31/12/2009 di interesse 31/12/2008 di interesse 22.319 9.100 2.542 1.614 1.580 337 150 37.642 1,23% 1,10% 6,31% 1,90% 3,72% 2,75% 4,29% - 83.030 75.947 45.926 7.898 3.976 3.729 3.570 3.455 3.435 2.495 2.367 1.558 682 4,98% 1,15% 3,10% 7,10% 3,44% 2,98% 2,27% 4,91% 2,40% 3,18% 6,24% 6,80% 1,04% 238.068 61 I finanziamenti correnti erogati al Gruppo sono costituiti sia da utilizzi di linee di credito revocabili (uncommitted), per un importo pari a 28,5 milioni di euro, sia da un utilizzo a breve termine di una linea di credito irrevocabile (committed) fino al 30 giugno 2012, per un importo di euro 9,1 milioni. Il tasso medio ponderato dei finanziamenti correnti è pari all’1,70%. Allo scopo di rafforzare ulteriormente la capacità di provvista finanziaria a medio termine, il Gruppo ha inoltre disponibili e non utilizzate linee di credito committed, per un controvalore totale di euro 105,4 milioni di euro, accese nel 2009 e con durata residua media ponderata di 2,5 anni. Le linee di credito revocabili (uncommitted) utilizzabili dalle società del Gruppo per fabbisogno di liquidità ammontano a 398 milioni di euro. La significativa diminuzione dei debiti finanziari correnti è riconducibile sia alla riduzione del debito netto consolidato che alla diversificazione delle fonti di finanziamento conseguita attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile a lungo termine (scadenza 2014) da parte di Bulgari S.p.A. I proventi dell’emissione sono ripartiti a beneficio delle società del Gruppo. Il decremento dei finanziamenti erogati a Bulgari Japan Ltd., pari a 53.628 mila euro, è legato al miglioramento della posizione finanziaria netta della società stessa. Le linee di credito erogate per operazioni in derivati su tassi di cambio e prezzo dell’oro sono pari a circa 1.200 milioni di euro che, al 31 dicembre 2009, risultano utilizzate per circa 255 milioni. Precisiamo che l’ammontare nominale della linea di credito concessa a Bulgari dagli istituti di credito a fronte di operazioni in derivati è pari a circa il 15% dell’ammontare nominale del derivato eseguibile. La voce “altri debiti finanziari correnti”, pari a 244 mila euro, include l’effetto delle coperture dal rischio oscillazione cambi, oro, tassi di interesse e “commodities”. Deleted: è interamente composta da debiti per contratti di copertura Si riporta di seguito un dettaglio dei “debiti finanziari non correnti” con separata indicazione della scadenza, del tasso di interesse e dell’importo originario in valuta: Debiti finanziari non correnti verso banche (in migliaia di euro) Saldo al 30/12/2009 Scadenza Tasso d’interesse 2019 2011 2011 2012 2013 2013 2012 2013 2011 2,30% 1,90% 1,85% 1,42% 1,48% 1,47% 1,56% 1,85% 1,44% Formatted: Centered Valuta Deleted: Bulgari Japan Ltd. 15.020 11.265 11.265 11.265 11.265 7.510 3.755 2.688 374 74.407 2.000.000.000 Yen 1.500.000.000 Yen 1.500.000.000 Yen 1.500.000.000 Yen 1.500.000.000 Yen 1.000.000.000 Yen 500.000.000 Yen 358.000.000 Yen 50.000.000 Yen 9.908.000.000 Yen 62 Prestige d’Or S.A. 674 2012 3,45% 1.000.000 Chf 674 1.000.000 Chf Altri debiti finanziari non correnti (in migliaia di euro) Saldo al Scadenz 31/12/2009 a Bulgari S.p.A. Bulgari Hotels & Resorts Milano S.r.l. Bulgari Hotels & Resorts B.V. H. Finger AG 133.871 1.145 1.070 128 2014 2027 2027 2011 Tasso d’interesse 8,03% Euribor + 3% Euribor + 3% 9,28% Valuta 133.870.663 Euro 1.144.593 Euro 1.070.419 Euro 190.414 Chf 136.214 In data 8 luglio 2009 si è conclusa l’emissione di un prestito obbligazionario indicizzato, interamente collocato presso investitori istituzionali in data 10 giugno 2009 e quotato alla Borsa di Lussemburgo. Tale emissione, che si inserisce tra le altre operazioni già poste in essere nel corso del periodo, è finalizzata al rafforzamento della struttura del debito mediante l’allungamento della scadenza media dell’indebitamento di Gruppo. Le principali caratteristiche del prestito sono di seguito riepilogate: Ammontare: Scadenza: Cedola: Prezzo di Conversione: 150 milioni di euro 8 luglio 2014 tasso fisso, 5.375%, semestrale 5 euro Il prestito è iscritto tra gli “altri debiti finanziari non correnti” per 133.871 mila euro e per la quota capitale residua pari a 13.182 mila euro tra le “altre riserve” del patrimonio netto. Il prestito è stato emesso e rimborserà alla pari, qualora non venga convertito dagli obbligazionisti prima della scadenza. Il prospetto informativo, l’Offering Circular ed altre informazioni sono disponibili sul sito internet: http://ir.bulgari.com/bulgarigroup/bond/... 20. Strumenti finanziari derivati Si segnala che nel marzo 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 7 che richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. La classificazione IFRS 7 prevede la seguente gerarchia: • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (“unadjusted”) in mercati attivi per identici assets o liabilities. • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel “Livello 1” ma che sono osservabili direttamente o indirettamente. 63 • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (“unobservable inputs”). Gli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2009 non sono quotati sui mercati regolamentati (es. futures negoziati sulla Borsa Italiana), ma possono essere scambiati sui mercati definiti “over the counter” con un sufficiente livello di liquidità; il fair value dei suddetti strumenti è “misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario” e pertanto rientrano nella gerarchia “livello 2” dell’emendamento IFRS 7 emesso dallo IASB a marzo 2009. Si riporta, di seguito, il valore nominale ed il fair value dei derivati in essere al 31 dicembre 2009 raggruppati per tipologia. In migliaia di euro Cash Flow Hedge Derivatives - Foreign Exchange - Commodities Fair Value Hedge Derivatives - Foreign Exchange - Commodities - Interest rate Trading Derivatives (*) - Foreign Exchange - Commodities - Interest rate TOTALE di cui: ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Gerarchia del fair value Valore Nominale Fair Value 31/12/2009 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2008 Delta 2 2 118.217 17.789 176.389 38.402 970 627 (16.387) (2.046) 17.357 2.673 2 2 2 113.833 542 70.000 341.527 1.198 - 447 6 27 16.650 (16) - (16.203) 22 27 2 2 2 5.000 20.000 345.381 22.523 9.209 589.248 (66) (87) 1.924 (1.113) (459) (3.371) 1.047 459 (87) 5.295 248.697 341.527 2.049 16.650 (14.601) 96.684 247.721 (125) (20.021) 19.896 (*)Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili adottati non sempre ne permettono il trattamento in Hedge Accounting, come specificato nella sezione “Principali principi contabili e criteri di valutazione”, e quindi sono riclassificate come di "trading". Nello specifico si tratta di derivati designati a coperture di tipo Cash Flow Hedge. Copertura sui tassi di cambio e commodities Il Gruppo è esposto al rischio della fluttuazione dei rapporti di cambio con la valuta funzionale. L’esposizione è principalmente verso lo Yen Giapponese ed il Dollaro Americano. Al fine di ridurre tale rischio, l'esposizione netta in divisa generata da crediti e debiti commerciali e dai flussi netti stimati in divisa estera in relazione alle previsioni di vendita e acquisto dei successivi 15 mesi, così come calcolato dal budget annuale e dalle revisioni trimestrali, è mantenuta ad un livello accettabile attraverso la sottoscrizione di contratti derivati (principalmente "forward" e residualmente opzioni). Al 64 31 dicembre 2009, i contratti derivati in essere hanno durata inferiore ai 12 mesi ed anche i relativi effetti economici si manifesteranno entro dicembre 2010. Copertura sui tassi d’interesse Per ridurre gli oneri finanziari il Gruppo utilizza strumenti di copertura che permettono la conversione di una percentuale dei tassi di interesse sul debito da variabili a fissi e viceversa. Tale percentuale è correlata al fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa). Nello specifico è stata trasformata da tasso fisso a tasso variabile con un Interest Rate Swap una porzione degli interessi pagati sul prestito obbligazionario per un totale di 70 milioni di euro ed è stata inoltre coperta, con un interest rate collar, una porzione di 20 milioni di euro del debito a breve. Determinazione del fair value I contratti derivati sono valutati al mercato, utilizzando listini quotati o scontando i flussi di cassa futuri e quindi confrontandoli con i valori attuali di mercato. Le quotazioni di mercato si riferiscono a fixing ufficiali (da banche centrali e associazioni di banche) oppure a quotazioni di intermediari finanziari così come pubblicati su provider di informazione finanziaria. Anche i modelli di calcolo del "fair value” fanno riferimento a tali quotazioni. Fair value - Sensitivity Analysis Il fair value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, designati come cash flow hedge, al 31 dicembre 2009 è stato pari a 970 mila euro. Una variazione avversa del 10% del solo tasso di cambio a pronti, applicata su tutte le divise, rispetto alle chiusure ufficiali al 31 dicembre 2009, genererebbe un ipotetico fair value complessivo negativo pari a 2.171 mila euro. Al contrario una variazione favorevole dei tassi di cambio del 10% genererebbe un fair value complessivo positivo pari a 3.146 mila euro. Il fair value degli strumenti finanziari derivati sul prezzo dell’oro, designati a cash flow hedge, al 31 dicembre 2009 è stato positivo e pari a 627 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% del solo prezzo a pronti del prezzo dell’oro genererebbe un fair value negativo pari a 1.159 mila euro. Un’ipotetica variazione favorevole del 10% del valore dell’oro rispetto al fixing ufficiale al 31 dicembre 2009 (e quindi un prezzo maggiore) genererebbe un fair value positivo pari a 2.398 mila euro. Il fair value degli strumenti finanziari derivati sui tassi di interesse inizialmente designati come cash flow hedge, utilizzati per trasformare il tasso fisso in tasso variabile su un nozionale di 20 milioni di euro, al 31 dicembre 2009 è stato negativo e pari a 87 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% dei tassi di interesse su tutte le scadenze genererebbe un fair value negativo pari 278 mila euro. Un ipotetico aumento del 10% dei tassi di interesse su tutte le scadenze genererebbe un fair value positivo di 25 mila euro. Sono esclusi dalla valutazione di sensitivity analysis i derivati in essere al 31 dicembre 2009 a fronte dei quali vi sono crediti e debiti commerciali iscritti in bilancio; infatti, le eventuali variazioni di valore di questi ultimi, a fronte di variazione dei corsi dei cambi, sarebbero opposte alle variazioni di valore dei derivati designati alla relativa copertura e ne compenserebbero il risultato economico. Per la stessa ragione sono escluse dalla sensitivity analysis del fair value le operazioni in derivati poste in essere a scopi di tesoreria, ovvero a copertura di crediti e debiti finanziari in divisa e le operazioni di copertura su tassi di interesse designate come fair value hedge, nella fattispecie operazioni per trasformare il tasso fisso in variabile su un nozionale di 70 milioni di euro. Per l’analisi di sensitività sul fair value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, si rimanda alla successiva nota 27. 65 21. Fondi per benefici ai dipendenti Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro ai propri dipendenti sia direttamente sia contribuendo a fondi esterni al gruppo. Le modalità secondo cui questi benefici sono garantiti, varia a seconda delle norme e dei contratti vigenti di ogni Stato in cui il Gruppo opera. Solitamente i benefici sono basati sulla remunerazione e sull’anzianità di servizio dei dipendenti. In particolare, a seconda delle modalità di concessione di tali benefici, si distinguono piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi ad istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge, contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento del contributo il Gruppo estingue l’obbligazione, sia legale che implicita, nei confronti del dipendente. I piani a benefici definiti possono essere non finanziati (come il trattamento di fine rapporto fino al 31 dicembre 2006) o possono essere interamente o parzialmente finanziati dai contributi versati dall’impresa, e talvolta dai suoi dipendenti, ad una società o fondo, giuridicamente distinto dall’impresa che eroga i benefici ai dipendenti. In proposito si segnala che, a fine dicembre 2007, per i dipendenti delle società del Gruppo con sede in Svizzera, è stato costituito un fondo pensione (di seguito il “Fondo”), giuridicamente distinto dal Gruppo, che amministra in modo indipendente le attività a servizio del piano. La strategia di contribuzione del gruppo prevede il versamento al “Fondo” dell’ammontare necessario a soddisfare i requisiti minimi previsti dalla legge e dai regolamenti del “Fondo”. Nel caso in cui il “Fondo” sia underfunded rispetto ai requisiti richiesti dalla legge, le società del Gruppo interessate non sono obbligate a contribuire a copertura del deficit, ma gli organi del “Fondo” devono prevedere un piano che identifichi le misure concrete atte a garantire nel lungo termine l’equilibrio finanziario del “Fondo” stesso, informando le autorità di vigilanza, secondo la normativa vigente. La strategia di investimento del “Fondo” e la relativa ripartizione monetaria sono basate sulla seguente asset allocation: Ripartizione per classi di attività Obbligazioni Azioni Altri investimenti Titoli immobiliari Liquidità 2009 2008 46,7% 26,9% 10,5% 15,9% 50% 20% 15% 10% 5% Il valore complessivo al 31 dicembre 2009 dei benefici successivi al rapporto di lavoro è di seguito riepilogato: Piani per benefici a dipendenti In migliaia di euro Piani a benefici definiti Piani a contribuzione definita 31/12/2009 8.401 7.493 15.894 31/12/2008 9.799 6.347 16.146 L’obbligazione per i piani a benefici definiti è stata determinata sulla base di valutazioni effettuate da attuari indipendenti secondo il “metodo della proiezione unitaria del credito”. Le assunzioni utilizzate ai fini del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti sono di seguito riepilogate: 66 Assumptions TFR Fondi Pensione Svizzeri 31 dicembre 2009 31 dicembre 2009 Tasso annuo di attualizzazione Tasso annuo d’inflazione Tasso annuo d’incremento del costo del lavoro Tasso di rendimento atteso delle attività Tabella mortalità Tabella disabilità Turnover 5,10% 2,00% 3,00% n/a Tavole ISTAT 2004 Social Security Rate 3.50% 3.50% n/a 0.50% 4% EVK2000 EVK2000 BVG2000 Si riportano di seguito le variazioni intervenute nel corso dell’anno rilevate nello stato patrimoniale, relative ai piani a benefici definiti per trattamento di fine rapporto: In migliaia di euro TFR al 1 gennaio Costo per prestazione del servizio Oneri finanziari Ammortamento utili/perdite attuariali Totale costo rilevato a conto economico Versamenti TFR al 31 dicembre Nota 5 2009 9.779 115 541 656 (2.034) 8.401 2008 10.241 52 493 (7) 538 (1.000) 9.779 Costi del personale I costi per benefici a dipendenti sono di seguito riepilogati: In migliaia di euro Nota Salari e stipendi Oneri sociali Provvigioni a venditori Accantonamento TFR Accantonamento altri fondi del personale Selezione e formazione Altri costi Provvigioni a venditori Ribaltamento nel costo del venduto 4 2009 2008 158.675 33.848 7.333 4.412 160.272 34.038 7.243 45 4.479 1.348 9.761 215.377 (7.333) (25.465) 4.930 12.615 223.622 (7.243) (26.476) 182.579 189.903 I costi per il personale sono relativi sia alla funzione commerciale sia amministrativa. La voce “Piani a contribuzione definita” include le passività stanziate da società estere, nonché la quota parte complementare del trattamento di fine rapporto delle società italiane con un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità. Tali passività sono calcolate sulla base dell’anzianità di servizio e della retribuzione al momento in cui il dipendente terminerà il rapporto di lavoro. 67 Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell’area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente: Numero medio dei dipendenti 31/12/2009 Dirigenti e quadri Impiegati Operai 31/12/2008 511 2.986 412 491 2.929 427 3.909 3.847 La tabella non include il numero medio dei dipendenti delle società consolidate con il metodo proporzionale complessivamente pari a 111 unità. Il numero medio è calcolato come media del numero puntuale dei dipendenti relativo ai singoli mesi dell’anno. Nella voce “Dirigenti e quadri” è stato inserito anche il numero di quei profili professionali che nelle società estere sono classificati nella categoria Manager. Pagamenti basati su azioni Il Gruppo ha in essere piani di stock option a favore dell’Amministratore Delegato e di alcune categorie di dirigenti. Le opzioni sono assegnate al prezzo medio ufficiale degli ultimi trenta giorni antecedenti alla data di assegnazione delle stesse. Il periodo di maturazione delle opzioni è variabile tra i 9 mesi ed i 4 anni. Le opzioni potranno essere esercitate entro un periodo massimo di 5 anni e 6 mesi dalla data di maturazione. In considerazione del fatto che tutti i piani in essere prevedono caratteristiche similari, le informazioni riportate di seguito sono presentate in forma aggregata. La voce “altri costi” include il costo relativo ai piani di stock option esistenti al 31 dicembre 2009, pari ad 2.630 mila euro. Tale costo è calcolato ad un fair value compreso tra 1,01 euro ed 2,56 euro per azione, secondo le modalità illustrate nella sezione “Principali principi contabili e criteri di valutazione”. I parametri utilizzati per la determinazione di questo costo, ossia per la determinazione del fair value delle opzioni alla data d’assegnazione, sono i seguenti: • • • • Dividend yield: ………………………… da 2,7 a 9,1% Stock price volatilità: ……………………da 22 a 41% Tasso di interesse “Risk free”: …………. da 3,8 a 4,8% Durata media attesa dell’opzione: ……… da 2,4 a 4,8 anni Nel corso del 2009 sono state esercitate opzioni su azioni, in relazione ai piani di stock option precedentemente deliberati dall’Assemblea, per complessive n. 679.250 azioni, con conseguente aumento del capitale sociale per 48 mila euro circa. In conformità a quanto previsto dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 18 aprile 2008, in data 12 maggio 2009 il Consiglio di Amministrazione della Bulgari S.p.A. ha deliberato di assegnare all’Amministratore Delegato n° 300.000 opzioni esercitabili da luglio 2010 e n° 300.000 opzioni esercitabili da luglio 2011, tutte al prezzo di 4 euro. Sempre in data 12 maggio 2009 sono state inoltre assegnate ad alcuni componenti del management n° 312.000 opzioni esercitabili da luglio 2010, n° 312.000 opzioni esercitabili da luglio 2011, n° 122.500 opzioni esercitabili da luglio 2012, n° 372.500 opzioni esercitabili da luglio 2013 e n° 250.000 opzioni esercitabili da luglio 2014, tutte al prezzo di 4 euro. 68 Deleted: 2008 Deleted: 378 Il metodo di regolamento utilizzato è la consegna fisica delle azioni, come per i piani precedentemente emessi. Si riportano di seguito le informazioni relative all’evoluzione dei piani di stock option del 2009: Prezzi in euro 31 dicembre 2009 (1) Diritti esistenti all'1/1 (2) Nuovi diritti assegnati nel periodo (3) (Diritti esercitati nel periodo) (4) (Diritti annullati nel periodo) (5) (Diritti scaduti nel periodo) (6) Diritti esistenti al 31/12 (7) Di cui: esercitabili al 31/12 31 dicembre 2008 Numero di opzioni Prezzo medio di esercizio Prezzo di mercato (*) Numero di opzioni Prezzo medio di esercizio Prezzo di mercato (*) 8.457.000 1.969.000 (679.250) (559.750) 9.187.000 5.406.000 7,29 4,00 4,31 7,65 6,78 7,64 4,42 4,15 4,43 4,43 5,76 - 7.629.100 3.123.000 (336.250) (1.516.000) (442.850) 8.457.000 4.841.000 8,23 6,96 4,29 11,66 8,49 7,29 7,36 9.56 6.82 7.17 7.17 7.17 4,42 - NOTE: (6) = (1)+(2)+(3)+(4)+(5) (*) Il prezzo di mercato è medio annuo per le quantità di opzioni di cui ai punti (3), (4) e (5) e puntuale per i punti (1); (2) e (6). La suddivisione per fascia di prezzo d’esercizio e vita residuale contrattuale, suddivisa tra Amministratore Delegato e altri dipendenti, è la seguente: < 2 anni Altri 151.500 409.250 560.750 Fascia di prezzo <=2,0 > 2,0 <5,0 > 5,0 Totale A.D. 300.000 900.000 1.200.000 Vita residua contrattuale > 2 anni Totale A.D. Altri 451.500 600.000 1.388.500 1.309.250 2.100.000 3.337.750 2.700.000 4.726.250 1.760.750 Totale 1.988.500 5.437.750 7.426.250 Totale 2.440.000 6.747.000 9.187.000 Di cui esercitabili al 31/12/09 Fascia di prezzo <=2,0 > 2,0 < 5,0 > 5,0 Totale A.D. 300.000 2.400.000 2.700.000 Altri 259.000 2.447.000 2.706.000 Totale 559.000 4.847.000 5.406.000 22. Fondi rischi ed oneri 69 Tale voce al 31 dicembre 2009 risulta così movimentata: In migliaia di euro Fondi per imposte Fondo garanzia prodotti Fondo oneri di ristrutturazione Fondi contenziosi e altri fondi Saldo netto al 31/12/2008 Totale Accanton. Utilizzi 2.096 1.590 1.665 3.468 285 198 16.786 2.055 (498) (5.388) (1.141) 8.819 19.324 (7.027) Altre Saldo netto al variazioni 31/12/2009 (29) 1.854 (224) 1.564 (45) 13.018 4.121 8.503 3.823 24.939 I “fondi per imposte” comprendono principalmente: - 1.249 mila euro relativi sostanzialmente allo stanziamento per imposte doganali della Bulgari Corporation of America Inc. e della Bulgari France S.A.S.; - 426 mila euro della Capogruppo, stanziato a fronte di avvisi di accertamento in rettifica delle dichiarazioni dei redditi degli esercizi 1988 e 1989 relativamente ai quali sono stati presentati separati ricorsi; in particolare in relazione agli anni 1988 e 1989 le controversie sono pendenti avanti la Corte Suprema di Cassazione. Il decremento della voce è imputabile principalmente all’utilizzo del fondo da parte della branch americana della società Bulgari Retail USA S.r.l. (368 mila euro) per pagamenti di imposte su vendite relative alla Stato della Florida e di New York. Il “fondo oneri di ristrutturazione” accoglie la stima degli oneri connessi ad accordi, individuali o collettivi, di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro derivante da esigenze organizzative nonché la stima dei costi dei contratti di affitto non rescindibili a seguito della chiusura di alcuni negozi. La voce “fondi contenziosi e altri fondi” include principalmente stanziamenti a fronte di contenziosi legali. Gli accantonamenti ai rispettivi fondi confluiscono nella voce “Spese operative nette” del conto economico. 23. Altre passività correnti e non correnti In migliaia di euro Passività correnti: Debiti verso il personale Debiti verso Pubblica Amministrazione Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza Debiti verso azionisti Altri debiti Totale altri debiti Risconti passivi Ratei passivi per interessi su finanziamenti Altri ratei passivi Totale ratei e risconti passivi Totale altre passività correnti Passività non correnti: Altri debiti non correnti Depositi Totale altre passività non correnti 31/12/2009 31/12/2008 13.566 9.995 7.495 241 2.362 33.659 402 5.627 6.905 12.934 46.593 17.643 11.729 7.514 240 1.541 38.667 356 2.408 7.220 9.984 48.651 1.498 22 1.520 1.646 16 1.662 Altre passività correnti 70 Il decremento della voce “debiti verso il personale”, rispetto al 31 dicembre 2008, è imputabile principalmente alla riduzione del monte ferie maturate e non godute accumulate dal personale dipendente (1.936 mila euro) e dei debiti per bonus e incentivi all’esodo (1.350 mila euro). Deleted: Debiti La voce “altri debiti”, pari a 2.362 mila euro, include la quota corrente pari a 674 mila euro di un debito di Bulgari Time (Switzerland) S.A, contratto nel 2007, per l’acquisto di macchinari, impianti e knowhow per la manifattura di componentistica nel settore orologi. Inoltre, sono compresi i debiti verso intermediari per il pagamento dell’IVA per 514 mila euro, oltre ai debiti verso le società di factoring per circa 411 mila euro. La voce include gli emolumenti da corrispondere ai membri del Consiglio d’Amministrazione di Bulgari S.p.A. per circa 312 mila euro. Deleted: Altri La voce “altri ratei passivi” è principalmente riferita a canoni di locazione (6.827 mila euro). Altre passività non correnti Gli “altri debiti non correnti”, pari 1.498 mila euro, si riferiscono principalmente alla residua quota non corrente relativa al citato debito di Bulgari Time (Switzerland) S.A., pari a 1.347 mila euro. 24. Informativa di settore Il Gruppo Bulgari svolge la propria attività principalmente attraverso due divisioni distinte, la divisione J.W.A. (Jewels-Watches-Accessories o Gioielli-Orologi-Accessori) e la divisione Profumi e Cosmetica. La suddivisione è dovuta a ragioni di prodotto, mercato e strategie distributive differenti. Le attività di indirizzo strategico, amministrazione e controllo del Gruppo sono svolte da una struttura centrale (Corporate), in gran parte concentrata nella capogruppo Bulgari S.p.A.. I risultati delle Divisioni includono anche gli addebiti di royalties per l’utilizzo del marchio BVLGARI da parte della capogruppo proprietaria dello stesso. Tali costi sono poi elisi nella riga “Altre attività ed eliminaz.”, così come tutte le eventuali altre transazioni tra le Divisioni all’interno del Gruppo. La riga “Altre attività ed eliminaz.” include inoltre tutti i ricavi e costi non allocati gestiti dalla struttura centrale del Gruppo (Corporate), le attività relative agli Hotel, complessivamente poco significative e tutta l’attività pubblicitaria realizzata tramite i media, inclusa la loro produzione, della quale beneficia complessivamente il marchio BVLGARI in generale e pertanto, di riflesso, tutte le attività del Gruppo. Tale voce accoglie, inoltre costi legati alla ristrutturazione per circa 36,7 milioni di euro. Il risultato operativo della Divisione JWA (gioielli-orologi-accessori) ha registrato un utile di 22,9 milioni di euro senza i costi legati alla ristrutturazione (pari a 34,7 milioni di euro) rispetto al profitto di 104,2 milioni di euro nel 2008. Tale risultato è legato alla contrazione del fatturato e alla riduzione 71 del margine, in termini percentuali, a causa principalmente dell’effetto dei cambi e del prezzo dell’oro, nonché al peso degli ammortamenti sugli investimenti effettuati negli esercizi precedenti. Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle attività di contenimento dei costi poste in essere. Anche la Divisione Profumo e Cosmetica ha realizzato una diminuzione del proprio risultato operativo (25,6 milioni di euro rispetto ai 40,0 milioni di euro nel 2008) senza i costi legati alla ristrutturazione pari a circa 2 milioni di euro, essenzialmente a causa della flessione del fatturato. La flessibilità della struttura di questa divisione ha, però, consentito di compensare quasi integralmente la perdita generata dalla discesa del livello di fatturato. Le informazioni relative alle vendite per area geografica sono state già illustrate nella relazione sulla gestione degli Amministratori, cui si rinvia. L’informativa di settore è conforme a quanto richiesto dall’IFRS 8 – Settori Operativi, ed è in linea con quanto utilizzato dal Management a supporto dell’attività decisionale. 25. Rapporti con parti correlate Le informazioni sui rapporti con parti correlate, così come definite dai principi contabili di riferimento, richieste dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2007, nonché l’incidenza delle stesse sul totale consolidato sono di seguito riportate. Operazioni di natura commerciale e finanziaria Le operazioni di natura commerciale e finanziaria tra la Bulgari S.p.A. e le altre società del Gruppo, sono state eliminate nel bilancio consolidato. 72 Debiti Controllate migliaia di euro Bulgari S.p.A. Joint venture Totale Crediti Bulgari S.p.A. Controllate Joint venture 68.003 7 117.949 815.452 30 1.337 91 - 119.286 883.546 37 Totale 68.010 933.431 1.428 1.002.869 Costi Controllate Bulgari S.p.A. Ricavi Bulgari S.p.A. Controllate Joint venture Totale 20.293 45 20.338 68.386 1.040.174 1.108.560 Joint venture Totale 332 332 68.718 1.060.467 45 1.129.230 La quota parte delle operazioni di natura commerciale e finanziaria non eliminata nel processo di consolidamento è di seguito riportata: In migliaia di euro 31/12/09 31/12/08 Totale verso parti Totale verso parti % consolidato correlate consolidato correlate Crediti finanziari non correnti 418 418 100 1.301 1.301 Crediti commerciali 148.400 76 181.892 68 Altre attività correnti 26.252 9 21.518 37 Debiti commerciali 145.345 16 165.080 94 Altre passività correnti 46.593 1 48.651 32 In migliaia di euro Vendite lorde Royalties Altri ricavi Spese operative nette Interessi attivi Dicembre 2009 Totale verso parti consolidato correlate 1.003.582 56 9.198 67 2.706 13 567.000 42 2.997 37 % 0,70 0,40 0,00 1,20 Dicembre 2008 Totale verso parti consolidato correlate 1.143.440 56 12.368 81 1.840 16 570.081 164 4.540 101 % 100 0,04 0,17 0,06 0,06 % 0,65 0,87 2,22 Compensi amministratori e sindaci Amministratori 31/12/2009 Bulgari S.p.A. Altre società del Gruppo 1.841 135 1.976 31/12/2008 2.948 412 3.360 Sindaci 31/12/2009 172 136 308 31/12/2008 165 124 289 73 Formatted: Font: 11 pt Si specifica che le operazioni sopra indicate sono state effettuate alle condizioni di mercato che si sarebbero comunque applicate fra parti indipendenti e che sono state effettuate anche nell’interesse economico delle singole società controllate. 26. Garanzie, impegni e rischi In migliaia di euro Impegni Garanzie prestate Fideiussioni ricevute da terzi 31/12/2009 31/12/2008 382.930 10.267 36.554 429.751 429.057 12.002 39.503 480.562 La voce “impegni” si riferisce ai canoni di locazione a scadere per i negozi di marchio BVLGARI da corrispondere alle società locatrici per la durata residua dei contratti, di seguito si riporta il dettaglio degli stessi: In migliaia di euro Meno di un anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni 31/12/2009 61.301 262.769 58.860 382.930 Le “garanzie prestate” si riferiscono a fideiussioni rilasciate per conto e nell’interesse delle società del Gruppo a beneficio dei locatari e a supporto di contratti di affitto. La voce “fideiussioni ricevute da terzi” si riferisce principalmente a fideiussioni rilasciate da Istituti di Credito per conto della Bulgari S.p.A. per 12.275 mila euro a favore dell’Amministrazione Finanziaria a fronte di crediti IVA richiesti a rimborso da parte della stessa Bulgari S.p.A. e per 2.600 mila euro a favore dell’Agenzia delle Dogane per la temporanea importazione di prodotti. La voce, inoltre, include una garanzia pari a 2.356 mila euro rilasciata a favore della Bulgari Hotels and Resorts Milano S.r.l. a garanzia del 65% dei costi sostenuti per l’acquisto dei mobili ed arredi in genere destinati all’albergo di Milano. Il Gruppo è parte in procedimenti civili ed amministrativi ed in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. A tale proposito si segnala che nella seconda metà del 2009 l’agenzia delle Entrate di Roma – Ufficio di Roma 1, ha notificato alla Bulgari International Corporation (BIC) N.V e alla Bulgari S.p.A. un avviso di accertamento avente ad oggetto la presunta residenza fiscale della controllata Bulgari International Corporation (BIC) N.V.. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e dei pareri ricevuti da primari legali incaricati sulla materia, si ritiene remota la possibilità che tali procedimenti o azioni possano determinare effetti negativi sul presente bilancio consolidato. Inoltre, nel mese di aprile 2009, l’Agenzia delle Entrate di Roma –Direzione Regionale del Lazio ha elevato alla Bulgari Retail USA S.r.l. un Processo Verbale di Costatazione (“PVC”) volto a dimostrare la presunta elusività della struttura stessa. A seguito di tale verbale, nel mese di dicembre, l’ Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento, relativo al periodo d’imposta 2004, nei confronti della Bulgari Retail USA S.r.l. e della capogruppo Bulgari S.p.A. La società ritiene assolutamente non condivisibile la ricostruzione effettuata dai verificatori, cosi come l’avviso di accertamento, ribadendo la propria corretta interpretazione della normativa vigente. Pertanto, anche alla luce delle valutazioni di 74 consulenti esterni in caricati, si ritiene che le ragioni della Società possano trovare pieno riconoscimenti nelle competenti sedi contenziose. 27. Informazioni sui rischi finanziari Il gruppo è esposto ai seguenti rischi finanziari in relazione alla propria attività: - - - rischio di liquidità, ovvero l’accesso al mercato del credito per ottenere la disponibilità di risorse finanziarie per far fronte alle necessità di circolante e di investimenti per il successo ed il proseguimento dell’attività. rischio di mercato, i. a seguito della variazione dei tassi di cambio, in relazione all’attività di commercializzazione dei prodotti in paesi con divise differenti da quella funzionale e di presentazione del Gruppo; ii. a seguito della variazione della quotazione dell’oro, in relazione all’attività di produzione di gioielli e orologi; iii. a seguito della variazione dei tassi di interesse limitatamente al debito finanziario del Gruppo. rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti e distributori. I suddetti rischi finanziari sono costantemente monitorati al fine di valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed al fine di intraprendere, in maniera consapevole e tempestiva, le opportune azioni per mitigarli. A fronte dei suddetti rischi il Gruppo ha posto in essere specifiche procedure aziendali, in particolare una procedura sulla gestione dei rischi di mercato e una procedura sulla gestione dei rischi di credito. Tali procedure includono anche la definizione di limiti operativi, responsabilità, determinazione di processi, KPI (Key Performance Indicator), Reporting e la presenza di rispettivi comitati direttivi (Steering Committee). Si riportano di seguito alcune informazioni qualitative e quantitative relative all’incidenza di tali rischi per il Gruppo. Rischio di liquidità Tale rischio si manifesta in caso di impossibilità o difficoltà di reperimento, a condizioni sostenibili, delle risorse finanziarie necessarie al normale svolgimento dell’attività. I fattori che influenzano le necessità finanziarie del Gruppo sono da un lato le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e dall’altro le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari nonché le condizioni e la disponibilità presente nel mercato del credito. Si riepilogano di seguito le azioni poste in essere dal Gruppo al fine di ridurre tale rischio: - - Gestione centralizzata dei processi di tesoreria delle linee di credito e della pianificazione finanziaria. Utilizzo di sistemi accentrati di monitoraggio delle posizioni finanziarie per singole entità, per aggregati omogenei (paese, area geografica, settore) e per l’intero Gruppo. Vengono inoltre utilizzati prodotti bancari e strumenti interni specifici per la concentrazione dei saldi tra diversi conti e entità (cash concentration agreeements) e per l’accentramento dei pagamenti; Ottenimento di linee di credito adeguate alla creazione di una struttura del passivo sostenibile mediante l’utilizzo di affidamenti irrevocabili fino a scadenza e prestiti a medio o lungo termine; 75 - Monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale. Si ritiene che le risorse finanziarie attualmente disponibili, unitamente a quelle che saranno generate dall’attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza. A tale scopo nel 2009 la Bulgari SpA ha emesso un prestito convertibile in azioni con scadenza 8 luglio 2014 per un controvalore di 150 milioni di euro. Anche grazie a tale emissione, peraltro rimborsabile in azioni, a scelta degli investitori qualora il valore dell’azione Bulgari S.p.A. sia superiore a 5 euro, i debiti finanziari non correnti del Gruppo, pari a 211, 3 milioni di euro, hanno al 31 dicembre 2009 una scadenza media ponderata oltre i 4 anni e 5 mesi. A differenza di quanto iscritto nell’informativa finanziaria fornita fino al 30 settembre 2009, il Gruppo, al 31 dicembre 2009 non ha prestiti che comportino il rispetto di indici finanziari le cosiddette “financial covenants”. Al 31 dicembre 2009, per fronteggiare efficacemente condizioni improvvise ed avverse del mercato del credito, il Gruppo ha in essere e disponibili linee di credito per un ammontare complessivo di euro 105,4 milioni di euro con durata residua media ponderata di 2,5 anni, con parametri di costo definiti e irrevocabili fino a scadenza. Deleted: pA Deleted: /12/ Rischio di cambio La variazione dei tassi di cambio e della quotazione dell’oro possono influire sul risultato economico e sul patrimonio netto del Gruppo. Rischio Economico: la variazione dei tassi di cambio può influenzare la marginalità qualora non vi sia corrispondenza tra la valuta con cui sono denominati costi e quella con cui sono generati i ricavi. Inoltre, la variazione del prezzo dell’oro può generare variazioni sul costo della produzione. Il Gruppo, come sopra menzionato, ha stabilito una “policy” di gestione centralizzata, al fine di minimizzare la volatilità dei margini e tutelarli in riferimento agli obiettivi aziendali, tale per cui vengono coperte le esposizioni sopra menzionate, tipicamente mediante utilizzo di contratti derivati come indicato nella nota numero 20. La sopramenzionata procedura gestionale prevede la copertura dei flussi netti previsionali in una certa percentuale e per una certa durata variabile in funzione della rischiosità e della certezza della posta sottostante prevista; normalmente le esposizioni sono coperte nell’arco dei 12 mesi per una percentuale variabile dal 30% all’80%. Le principali divise di esposizione al rischio di cambio sono CHF, JPY, USD, SGD, HKD, AUD e GBP. Laddove il suddetto rischio sia evidenziato da poste in bilancio (crediti e debiti commerciali denominati in valute diverse da quelle di conto dell’entità che le detiene) è policy aziendale coprirne l’intera esposizione. Rischio di Conversione e Traduzione: Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, principalmente Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Cina, Hong Kong, Singapore e Corea. Poiché la valuta di presentazione del bilancio consolidato è l’euro, i conti economici delle società presenti in tali paesi vengono convertiti in euro al cambio medio ponderato e, a parità di ricavi e margini di contribuzione in valuta locale e quindi le variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di costi, ricavi e risultati economici. Anche le Attività e Passività delle società consolidate con divisa di conto diversa dall’euro possono assumere controvalori in euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio: tali effetti sono rilevati nella Riserva Differenze da Conversione, nel Patrimonio Netto (nota 17). I rischi di tali oscillazioni sono costantemente monitorati ed eventualmente gestiti in relazione alla suddetta policy aziendale, peraltro al 31 dicembre 2009 non vi erano in essere operazioni di copertura a fronte di tali esposizioni. La policy aziendale non ha subito variazioni sostanziali nel corso del 2009 e rispetto agli anni precedenti. Sensitivity Analysis: Il fair Value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, designati come cash flow hedge, al 31 76 Deleted: /12/ dicembre 2009 è stato pari a 970 mila euro. Una variazione avversa del 10% del solo tasso di cambio a pronti, applicata su tutte le divise, rispetto alle chiusure ufficiali al 31 dicembre 2009, genererebbe un ipotetico fair value complessivo negativo pari a 2.171 mila euro. Al contrario una variazione favorevole dei tassi di cambio del 10% genererebbe un fair value complessivo positivo pari a 3.146 mila euro. Sono esclusi dalla valutazione di sensitivity analysis del fair value le operazioni in derivati in cambi poste in essere a scopi di tesoreria, ovvero a copertura di crediti e debiti finanziari in divisa in essere al 31 dicembre 2009 a fronte dei quali vi sono crediti e debiti commerciali iscritti in bilancio; infatti, le eventuali variazioni di valore di questi ultimi, a fronte di variazione dei corsi dei cambi, sarebbero opposte alle variazioni di valore dei derivati designati alla relativa copertura e ne compenserebbero il risultato economico. Il fair value degli strumenti finanziari derivati sul prezzo dell’oro, designati a cash flow hedge, al 31 dicembre 2009 è stato positivo e pari a 627 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% del solo prezzo a pronti del prezzo dell’oro genererebbe un fair value negativo pari a 1.159 mila euro. Un’ipotetica variazione favorevole del 10% del valore dell’oro rispetto al fixing ufficiale al 31 dicembre 2009 (e quindi un prezzo maggiore) genererebbe un fair value positivo pari a 2.398 mila euro. Rischio di Tasso di interesse La variazione dei tassi di interesse può pregiudicare la redditività netta implicando maggiori costi per interessi sul debito. La procedura sopramenzionata prevede di strutturare efficientemente, in relazione al fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa), la composizione dei tassi di interesse tra tasso fisso e tasso variabile, al fine di ottenere simultaneamente il minor costo corrente per oneri finanziari e la minimizzazione della potenziale variazione avversa di tale costo proporzionale alla volatilità del mercato dei tassi di interesse. All’interno di tale procedura ed fine di ottimizzare tale ratio tra tasso fisso e variabile nel corso del 2009 sono stati conclusi contratti derivati, principalmente la conversione a tasso variabile del 47% dell’emissione obbligazionaria convertibile (IRS) e marginalmente la sterilizzazione di ampie variazioni dei tassi a breve per 20 milioni di euro (collar). Al 31 dicembre 2009 il Gruppo detiene il 58% del debito a tasso fisso ed il rimanente a tasso variabile. Deleted: Dicembre Sensitivity Analysis: La Sensitivity Analysis differenzia gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa). Gli strumenti finanziari a tasso fisso utilizzati dal Gruppo sono finanziamenti con scadenza oltre i 12 mesi e parametrizzati a tasso fisso e strumenti derivati con tali caratteristiche. Considerando il debito non corrente e l’obbligazione convertibile per il suo ammontare nominale ed includendo l’effetto di strumenti derivati, al 31 dicembre 2009, un’ipotetica diminuzione della curva dei tassi di interesse su tutte le scadenze dello 0,5% genererebbe una perdita potenziale del fair value , di circa 3.063 mila euro sui suddetti strumenti finanziari, mentre un ipotetica traslazione positiva di 0,5% dei tassi di interesse di mercato genererebbe un guadagno potenziale di fair value di circa € 2.913 mila euro. Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono i debiti correnti e gli strumenti derivati che comportano il pagamento di tassi variabili. L’onere addizionale generato dal maggiore flusso di cassa per interessi su base annua, di un ipotetico aumento della curva dei tassi di interesse su tutte le scadenze dello 0.5% applicabile ai suddetti strumenti finanziari a tasso variabile (anche in caso di ipotetico rinnovo) in essere al 31 dicembre 2009, sarebbe di circa 467 mila euro; viceversa, una diminuzione dello 0,5% dei stessi tassi di interesse ridurrebbe gli oneri finanziari di circa 237 mila euro. Rischio di Credito 77 Deleted: Debito Deleted: Corrente Deleted: Debiti Correnti La potenziale perdita stimata, alla data di predisposizione del bilancio, in relazione al rischio di credito sulle partite aperte al 31 dicembre 2009 è riportata nella nota 14. La policy di Gruppo prevede la valutazione delle posizioni con attribuzione di rating ed indicatori di rischio tramite strumenti professionali di scoring. L’attribuzione di credito è sempre soggetto a tali procedure di analisi e di controllo al fine di minimizzare le eventuali svalutazioni. Tale attività è svolta sia a livello locale che, a sua volta, centralizzata al fine di ottenere obiettivi e processi comuni, controllo, sviluppo e azioni differenziate a livelli aggregati ed infine un migliore dashboard direzionale e reporting. 28. Posizione finanziaria netta Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si riporta di seguito la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2009. migliaia di euro Cassa Altre disponibilità liquide Liquidità 31/12/2009 31/12/2008 1.046 28.187 29.233 1.555 18.325 19.880 2.726 19.636 (35.487) (2.155) (244) (37.886) (236.348) (1.720) (20.839) (258.907) (5.927) (219.391) 418 1.301 Debiti bancari non correnti Obbligazioni emesse Altri debiti non correnti Indebitamento finanziario non corrente (75.081) (133.871) (2.343) (211.295) (82.438) (3.030) (85.468) Indebitamento finanziario non corrente netto (210.877) (84.167) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (216.804) (303.558) Crediti finanziari correnti Debiti bancari correnti Parte corrente dell'indebitamento non corrente Altri debiti finanziari correnti Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Crediti finanziari non correnti 78 Deleted: 2008 29. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento 79 30. Informativa Società consolidate proporzionalmente Si riportano di seguito i valori complessivi delle attività e delle passività correnti, delle attività e delle passività a lungo termine, dei costi e dei ricavi relativi alle società consolidate proporzionalmente. (in milioni di euro)* % di possesso valuta locale Bulgari Hotels & Resorts B.V. 65% Bulgari Hotels and Resorts Milano S.r.l. 65% euro euro - 3,5 Attività non correnti 7,1 1,8 Passività correnti 0,2 2,7 Passività non correnti 2,8 1,9 - 15,3 0,2 17,1 Attività correnti Ricavi Costi Formatted: English (U.K.) Deleted: & Formatted: English (U.K.) * I suddetti importi sono espressi al 100%. 31. Operazioni significative non ricorrenti Si segnala che, nel corso dell’esercizio 2009, relativamente alle operazioni significative non ricorrenti così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, la Società ha emesso un prestito obbligazionario convertibile di 150.000 mila euro. Tale operazione finanziaria finalizzata ha comportato oneri effettivi, per interessi sul prestito, pari ad euro 5.135 mila euro per l’esercizio 2009. Si segnala, inoltre, che nel corso del 2009 il Gruppo ha attuato un programma di ristrutturazione diretto a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza delle varie attività mediante la riduzione dei livelli decisionali e mediante una razionalizzazione delle strutture a supporto del business. Tale programma, che dovrebbe concludersi nel corso dell’esercizio 2010, ha comportato 80 Deleted: Euro. Deleted: Euro costi di ristrutturazione (ex IAS 37 – Accantonamenti per rischi) imputati nella voce”costi operativi netti” del conto economico 2009 pari a circa 16,8 milioni di euro, ed altri proventi/oneri netti legati al processo di ristrutturazione pari a circa 20 milioni di euro imputati per circa 18,5 milioni di euro nella voce “costo del venduto” e per circa 1,7 milioni di euro imputati nella voce “costi operativi netti”. 32. Operazioni atipiche e/o inusuali Si segnala che, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006. 33. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete. Tipologia Erogato da Destinatario Revisione contabile KPMG S.p.A. KPMG S.p.A. Rete KPMG Rete KPMG Bulgari S.p.A. Controllate Bulgari S.p.A. Controllate Servizi di attestazione KPMG S.p.A. KPMG S.p.A. Rete KPMG Bulgari S.p.A. Controllate Controllate Servizi di consulenza fiscale KPMG S.p.A. KPMG S.p.A. Rete KPMG Bulgari S.p.A. Controllate Controllate Altri servizi KPMG S.p.A. KPMG S.p.A. Rete KPMG Bulgari S.p.A. Controllate Controllate Corrispettivi 2009 (migliaia di euro) 179,9 220,7 90.1 1.020,7 (1) (2) 227,5 9,8 48,4 (3) 4,2 - (1) Comfort letter, pareri di congruità ex art 158 , comma 1 del TUF e sottoscrizione modelli Unico e 770 (2) Sottoscrizione modelli Unico e 770 (3) Verifica di aderenza al Kimberley Process 81 Bulgari S.p.A. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Bulgari Informativa ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Mercati Local currency/000 82 83 84 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81 ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni. 1. I sottoscritti, Francesco Trapani, in qualità di Amministratore Delegato e Flavia Spena, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Bulgari S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58: • • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2009 . • Formatted: Italian (Italy) Deleted: , Formatted: Italian (Italy) Deleted: ¶ delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2009 2. Si attesta, inoltre, che • Deleted: L’adeguatezza il bilancio consolidato: a. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; b. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali nonché ai provvedimenti emanati in attuazione del D. lgs n. idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme consolidamento Deleted: Corrisponde adottati dall’Unione Europea 38/2005 e, a quanto consta, è della situazione patrimoniale, delle imprese incluse nel la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Bulgari S.p.A. e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti 15 marzo 2010 Firmato: L’Amministratore Delegato (Francesco Trapani) Firmato: Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Flavia Spena) 85 Deleted: È