bvlgari - Borsa Italiana

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B V L G A R I
Bulgari S.p.A. e Controllate
Deleted: Bilancio consolidato
Relazione Finanziaria Annuale
al 31 dicembre 2009
pag.
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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2009
Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione
del Gruppo al 31 dicembre 2009
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Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2009 ed al 31 dicembre 2008
19
Note al bilancio consolidato
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Principi contabili e criteri di valutazione
1. Acquisizioni/costituzioni e dismissioni società
2. Ricavi
3. Costo del venduto
4. Costi operativi netti
5. Proventi (oneri) finanziari
6. Imposte
7. Immobili, impianti e macchinari
8. Avviamento
9. Altre attività immateriali
10. Partecipazione in altre imprese
11. Altre attività finanziarie correnti e non correnti
12. Imposte differite
13. Rimanenze
14. Crediti commerciali
15. Altre attività correnti e non correnti
16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
17. Patrimonio netto
18. Risultato per azione
19. Debiti finanziari correnti e non correnti
20. Strumenti finanziari derivati
21. Benefici ai dipendenti
22. Fondi rischi ed oneri
23. Altre passività correnti e non correnti
24. Informativa di settore
25. Rapporti con parti correlate significative
26. Garanzie, impegni e rischi
27. Informazioni sui rischi finanziari
28. Posizione finanziaria netta
29. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento
30. Informativa Società consolidate proporzionalmente
31. Operazioni significative non ricorrenti
32. Operazioni atipiche e/o inusuali
33. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Informativa ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Mercati
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B V L G A R I
Bulgari S.p.A. e Controllate
Relazione degli Amministratori
sull’andamento della gestione del Gruppo
al 31 dicembre 2009
Bulgari S.p.A. e Controllate
3
Relazione degli Amministratori sull’andamento
della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2009
Signori Azionisti,
Dopo il forte rallentamento del secondo semestre 2008, l’economia mondiale ha continuato a frenare nel
primo semestre 2009 in modo molto più profondo del previsto. Per fronteggiare gli effetti che la straordinaria
crisi macroeconomica ha generato, il Gruppo ha avviato nel corso del 2009 un importante processo di
ristrutturazione, che porterà benefici strutturali per il futuro: l'abbassamento del punto di pareggio tra costi e
ricavi, un migliore equilibrio in termini di spese commerciali e amministrative, il miglioramento della supply
chain e il mantenimento di un rigoroso controllo dell'inventario.
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO/PATRIMONIALI
PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI BULGARI S.p.A. ED IL GRUPPO SONO ESPOSTI
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria è certamente influenzata dal quadro macroeconomico dei
numerosi paesi in cui il Gruppo opera.
L’anno 2009 si è aperto con grandi incertezze sulla scia dello shock finanziario del 2008, la recessione
globale si è mostrata molto più profonda del previsto ed ha colpito duramente, soprattutto nel primo trimestre
del 2009, i grandi paesi esportatori. Infatti, la contrazione che si è verificata nei flussi commerciali, non ha
precedenti negli ultimi cinquant’anni, i volumi del commercio estero sono scesi ad un tasso a doppia cifra.
Inoltre, si è registrato un violento calo nei livelli di produzione amplificato da fenomeni di riduzione degli
stoccaggi di input produttivi e prodotti finiti. Ciò ha causato in un primo momento una sopravvalutazione
della domanda e successivamente un pessimismo sui tempi della ripresa con conseguente ridimensionamento
dei piani di investimento.
A partire dal secondo trimestre del 2009 gli indici di fiducia degli imprenditori e gli indici congiunturali
come i PMI (Purchasing managers index), sebbene ancora a livelli recessivi, hanno iniziato a registrare un
diffuso e sensibile miglioramento. Il rimbalzo si è concretizzato prima e più velocemente in Asia e Stati
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Deleted: è occorso
Deleted: ¶
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Uniti, ma ha interessato poi anche l’eurozona. Mentre l’andamento della produzione industriale è rimasto
negativo sia in Europa che negli Stati Uniti.
A partire dal terzo trimestre dell’anno, la profonda fase recessiva che aveva colpito le economie avanzate si è
finalmente arrestata grazie al tangibile supporto di politiche monetarie particolarmente espansive, attuate
mediante l’aumento dell’offerta di base monetaria, l’abbassamento dei tassi ufficiali (la Banca Centrale
Americana ha abbassato il target sui Fed Funds in un range compreso tra lo 0,00% e lo 0.25%, la Banca
Centrale Europea ha portato il Refinancing Rate all’1,00%, la Bank of Japan allo 0,10% e la Bank of
England allo 0.5%) ed anche grazie a pacchetti di stimolo fiscale.
Deleted: americana
In particolare il PIL dei vari paesi ha ripreso a crescere, negli USA si è avuto un aumento del terzo trimestre
sul trimestre precedente annualizzato del 2,2% verso un calo dello 0,7% del trimestre precedente. Tale
incremento è stato sostenuto principalmente dai consumi privati, da una variazione positiva delle scorte ed in
minor parte dalla spesa pubblica. In generale a tale miglioramento ha contribuito l’attuazione del piano di
stimolo fiscale ARRA (American Recovery and Reinvestment Act), approvato nel mese di Febbraio. Le
previsioni macroeconomiche, elaborate da “Consensus Economics”, prevedono il PIL USA attestarsi intorno
a -2,5% per il 2009 e +2,7% per il 2010. Anche l’inflazione è tornata su valori positivi, le stime indicano,
un’inflazione USA a -0,4% per il 2009 e al 2,1% nel 2010. Nelle ultime riunioni la FED ha continuato a
mantenere un orientamento espansivo della politica monetaria, sebbene a febbraio 2010 abbia effettuato un
aggiustamento tecnico alzando il tasso di sconto di 25 punti base.
Nell’area Euro, sempre nel terzo trimestre dell’anno, il PIL è aumentato dello 0,4% sul periodo precedente
dopo cinque cali consecutivi; tale incremento va ricondotto principalmente ad un aumento delle esportazioni
ed alla variazione delle scorte di magazzino, mentre la domanda interna è rimasta debole a seguito del
ristagno dei consumi delle famiglie. La crescita del PIL è proseguita anche nel quarto trimestre così come è
migliorato il clima di fiducia delle imprese sebbene rimanga l’incertezza legata alla debolezza della domanda
interna determinata dal peggioramento della situazione del mercato del lavoro.
Per l’area Euro le stime sulla dinamica del PIL mostrano una flessione del 3,9% circa per il 2009 ed una
crescita dell’1,3% per il 2010. L’inflazione nel 2009 è risultata pari allo 0,3% e nel 2010 dovrebbe attestarsi
intorno all’1,2%.
La BCE, nella riunione di dicembre 2009 ha lasciato i tassi di riferimento invariati all’1% ed ha assunto
alcune decisioni volte a rimuovere gradualmente le operazioni di rifinanziamento di carattere eccezionale,
garantendo comunque l’erogazione della liquidità necessaria al sistema bancario. Nei primi mesi del 2010 un
motivo di preoccupazione per l’area Euro e per l’intera UE, proviene dalla situazione dei conti pubblici greci
e dal possibile rischio di contagio ad altre zone dell'unione monetaria.
Anche in Giappone nel terzo trimestre 2009 il PIL è aumentato, su base annua, dell’1,3%. Le stime per
l’anno 2009 vedono il PIL giapponese attestarsi a -5,3% mentre per il 2010 è previsto a +1,5%. Il
miglioramento del terzo trimestre 2009 è dovuto principalmente ai consumi privati ed all’aumento delle
esportazioni verso i paesi emergenti dell’Asia, mentre prosegue ancora la contrazione degli investimenti
privati. Sono proseguite le tendenze deflazionistiche e, secondo le stime, i prezzi dovrebbero continuare a
scendere anche nel 2010.
Con il passare dei mesi, è apparso evidente come il baricentro della crescita mondiale si stesse spostando
verso l’area asiatica del Pacifico. Infatti, grazie all’aumento della domanda da parte dei paesi emergenti
dell’Asia, sono ripresi i flussi di commercio internazionale e l’ulteriore espansione della loro attività
economica potrà contribuire efficacemente alla ripresa dei paesi industriali.
In Cina il PIL 2009 dovrebbe attestarsi a +8,5% e salire a + 9,6% nel 2010 grazie ai consumi privati e agli
investimenti che continueranno a crescere a ritmi sostenuti. Analogamente in Corea del Sud, Hong Kong e
Taiwan, per i quali la ripresa è iniziata già nel corso del 2009, è prevista una crescita del PIL per il 2010
rispettivamente di +5,1%, +4,6% e +4,2%.
Per quanto riguarda i mercati finanziari, va evidenziato che il sostegno all’economia da parte delle Banche
Centrali, attraverso il mantenimento di politiche monetarie espansive, ha favorito il mercato azionario che, a
partire dal mese di marzo 2009, ha invertito la tendenza. Dopo tre mesi in calo, i listini hanno ripreso a
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Deleted: ¶
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crescere sostenuti dai bassi tassi d’interesse, da risultati societari spesso superiori alle attese, dall’elevata
liquidità e dalla sostanziale assenza di alternative d’investimento.
Fra i mercati degni di essere menzionati ricordiamo Hong Kong e Shangai che hanno avuto performance
positive superiori al 50%. I principali indici di riferimento statunitensi hanno evidenziato plusvalenze
comprese fra il 18% ed il 40% circa. Dal canto loro, i mercati europei hanno registrato guadagni superiori al
15% ed il giapponese Nikkei un aumento del 19% circa.
Da sottolineare inoltre che si è avuta una forte riduzione dei premi per il rischio sulle obbligazioni societarie
per tutti i principali Paesi.
E’ inoltre proseguito il miglioramento delle condizioni patrimoniali delle maggiori banche internazionali che,
a partire dal terzo trimestre, hanno riportato risultati superiori alle attese.
Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio, di interesse e delle materie prime
Bvlgari, operando in diversi mercati a livello mondiale, è naturalmente soggetta alla fluttuazione delle valute
dei singoli paesi. Va inoltre sottolineato che una parte consistente del costo del prodotto è espressa in euro e
in franchi svizzeri; l’andamento di queste valute rispetto al paniere più vasto di quelle in cui è espresso il
fatturato può influenzare la marginalità del gruppo. Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in
Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, principalmente Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Cina,
Hong Kong, Singapore e Corea. Poiché la valuta di presentazione del bilancio consolidato è l’euro, i conti
economici delle società presenti in tali paesi vengono convertiti in euro al cambio medio ponderato e quindi,
a parità di ricavi e margini di contribuzione in valuta locale, le variazioni dei tassi di cambio possono
comportare effetti sul controvalore in euro di costi, ricavi e risultati economici nonché di attività e passività.
Deleted: Attività
Deleted: Passività
La variazione dei tassi di interesse può pregiudicare la redditività netta implicando maggiori costi per
interessi sul debito. Le procedure di Gruppo prevedono di strutturare efficientemente, in relazione al
fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa), la composizione dei
tassi di interesse tra tasso fisso e tasso variabile, al fine di ottenere simultaneamente il minor costo corrente
per oneri finanziari e la minimizzazione della potenziale variazione avversa di tale costo, proporzionale alla
volatilità del mercato dei tassi di interesse. A tal proposito giova ricordare che nel mese di luglio 2009 la
Bulgari S.p.A. ha emesso un Convertible Bond a tasso fisso della durata di 5 anni per 150 milioni di euro,
trasformato, per 70 milioni di euro, a tasso variabile. Pertanto, a fine 2009, il debito di Gruppo risultava
essere così composto: 58% circa a tasso variabile e 42% circa a tasso fisso.
In relazione all’attività di produzione di gioielli e orologi, l’azienda è esposta al rischio di variazione della
quotazione dell’oro e del platino.
Anche nel 2009 il prezzo dell’oro ha continuato la sua salita, per il nono anno consecutivo; il 2 gennaio 2009
quotava, al fixing AM di Londra, 869,75 USD/Ounce e il 3 dicembre 2009 toccava il massimo a 1.218,25
USD/Ounce, chiudendo l’anno a USD 1.104 USD/Ounce. Tale apprezzamento è conseguenza soprattutto
della debolezza del dollaro e dei timori d’inflazione dopo che si è assistito ad un intervento unanime da parte
delle banche centrali di tutto il mondo per cercare di far respirare l’economia dei rispettivi paesi fornendo
liquidità ai vari istituti di credito. Anche il prezzo del platino è salito progressivamente; ad inizio anno
quotava circa 930 USD/Ounce (Fonte Bloomberg) per arrivare alla fine dell’anno a 1.470 USD/Ounce.
Per i motivi sopra citati e per il fatto che si ritiene che i tassi di interesse rimangano ancora bassi, nel 2010 le
aspettative sono di un’ulteriore salita del prezzo dell’oro.
Per mitigare tali rischi, Bvlgari ha stabilito una procedura di gestione centralizzata delle operazioni di
copertura al fine di minimizzare la volatilità dei margini e tutelarli in riferimento agli obiettivi aziendali.
Deleted: ¶
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Rischio di liquidità
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I fattori che influenzano le necessità finanziarie del Gruppo sono da un lato le risorse generate o assorbite
dalle attività operative e di investimento e dall’altro le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito o di
liquidità degli impieghi finanziari nonché le condizioni e la disponibilità presente nel mercato del credito. Il
rischio di liquidità si può manifestare in caso di impossibilità o difficoltà di reperimento, a condizioni
sostenibili, delle risorse finanziarie necessarie al normale svolgimento dell’attività.
Si ritiene che le risorse finanziarie attualmente disponibili, unitamente a quelle che saranno generate
dall’attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di
investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza. Al 31
dicembre 2009 i debiti finanziari non correnti del Gruppo sono pari a 211, 3 milioni di euro con una
scadenza media ponderata oltre i 4 anni e 5 mesi; questo essenzialmente grazie all’emissione del Convertible
Bond. Per fronteggiare efficacemente condizioni improvvise ed avverse del mercato del credito, il Gruppo ha
inoltre disponibili linee di credito per un ammontare complessivo di 105,4 milioni di euro con durata residua
media ponderata di 2,5 anni, con parametri di costo definiti e irrevocabili fino a scadenza.
Deleted: euro
Rischio credito
Il deterioramento delle condizioni di mercato, le difficoltà di accesso al credito e la carenza di liquidità nei
diversi paesi in cui il Gruppo opera, possono avere un impatto sulla solvibilità di una parte della sua clientela
e di conseguenza sui risultati economici. La policy di Gruppo prevede la valutazione delle posizioni con
attribuzione di rating ed indicatori di rischio tramite strumenti professionali di scoring.
Rischio fornitori
La concentrazione del mercato di produzione dei componenti dell’orologeria su pochi attori può determinare
ritardi nelle consegne, con conseguente ritardo della produzione e il rischio di perdere del fatturato.
Rischi connessi a norme e regolamenti locali
Una parte importante delle attività del gruppo è al di fuori dell’Unione Europea. Questo assoggetta Bvlgari al
rischio che paesi esteri possano adottare politiche restrittive delle importazioni o delle esportazioni, politiche
restrittive degli investimenti stranieri e del rimpatrio dei capitali; nonché al rischio derivante dalla
sottoposizione a molteplici regimi fiscali in particolare in tema di transfer pricing e di applicazione di
ritenute o altre imposte su rimesse a favore o provenienti da società controllate.
RESPONSABILITA’ SOCIALE
Le attività di Bulgari sono improntate alla massima correttezza etica, ovvero al rispetto dei diritti umani,
delle libertà civili universali e delle libertà fondamentali dell'uomo, anche oltre le consuetudini e le pratiche
seguite a livello locale.
L’azienda inoltre offre pari opportunità di lavoro senza alcuna distinzione di razza, colore, religione, sesso,
nazionalità, età, inabilità, orientamento sessuale o qualunque altra condizione di diversità.
Bulgari promuove condizioni di lavoro sicure, attività di formazione per i propri dipendenti e un ambiente
di lavoro collaborativo e consapevole. Inoltre il Gruppo incoraggia con azioni concrete comportamenti
responsabili sul piano della tutela dell’ambiente.
Tali principi sono anche riflessi nel codice di condotta Bulgari relativo all’approvvigionamento delle pietre
preziose, suffragato dall’appartenenza dal 2004 al Council for responsible Jewellery Practices in qualità di
membro.
La strategia di Bulgari relativa all’impatto sulla comunità è principalmente riflessa dall’impegno del
Gruppo nel promuovere l’educazione giovanile in tutto il mondo attraverso il supporto alla World Scout
Organization e ad altre associazioni globali o locali dedicate allo stesso obiettivo.
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Nel corso del 2009, in occasione del 125° anniversario del Gruppo Bulgari, è stata realizzata la campagna
“Riscriviamo il futuro” in collaborazione con Save the Children. Per l’occasione è stato creato, come
simbolo della campagna e dell’impegno di Bulgari, un anello in argento, tributo all’argentiere fondatore
dell’azienda Sotirio Bulgari, recante l’incisione del logo di Save the Children. Parte del ricavato è stato
devoluto in beneficienza insieme ad alcuni pezzi di alta gioielleria e di orologeria di alta gamma battuti
all’asta l’8 dicembre a New York. Di sicuro impatto di immagine è stata la mostra retrospettiva “Tra
Eternità e Storia” ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal mese di maggio a settembre sempre
legata alla celebrazione del 125° Anniversario.
Deleted: il
RISORSE UMANE
Bulgari conta 3.955 dipendenti in tutto il mondo, distribuiti come segue: 28% in Italia, 26% nel resto
d’Europa, 14% in Giappone, 16% nel Resto dell’Asia, ed il 16% nelle Americhe.
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Il 65% del personale è composto da donne, mentre il 35% da uomini. L’età media è 38 anni.
Dal punto di vista del profilo professionale, il 21% del personale è costituito da manager/top “professional”,
di cui il 57% sono donne.
Deleted: dal
I dipendenti rappresentano ben 55 diverse nazionalità e la lingua ufficiale del Gruppo Bulgari è l’inglese.
Sviluppo
Il Gruppo presta grande attenzione alla crescita personale e professionale nonché alla motivazione dei
dipendenti. Lo sviluppo individuale è guidato da un Sistema di Gestione delle Carriere: il Bulgari "Career
Management Framework" (CMF). Tale Sistema fornisce a tutti i dipendenti una chiara mappa di riferimento
in merito alla propria posizione e alle possibilità di carriera di ognuno. Bulgari valorizza il talento e le
motivazioni individuali offrendo opportunità di carriera a livello nazionale ed internazionale.
Il Sistema di Gestione e Sviluppo del personale in Bulgari comprende attività e strumenti che permettono di:
- conoscere e supportare il miglioramento delle competenze individuali e delle professionalità
necessarie all'azienda per affrontare le sfide del futuro;
- definire piani di sviluppo ed azioni mirate al miglioramento della prestazione;
- orientare la crescita e la carriera individuale;
- monitorare la motivazione individuale e il clima aziendale.
Formazione
La Formazione in Bulgari è uno degli strumenti per supportare il personale nel raggiungimento
dell’eccellenza. Per questo motivo il Gruppo Bulgari sostiene lo sviluppo dei dipendenti in tutto il mondo
con attività formative coerenti con il profilo professionale e le necessità individuali.
Il Dipartimento Centrale progetta e organizza programmi formativi aziendali erogati in tutto il mondo che
hanno l'obiettivo di:
- introdurre il neo-assunto alla cultura dell'azienda, alla sua storia e ai suoi prodotti, in una cornice di
riferimento fondata sui valori aziendali e sull'attenzione al cliente, facilitarne l'inserimento
professionale mettendolo subito in contatto con le persone chiave per l'attività che andrà a svolgere;
- sviluppare costantemente nella forza vendita l'acquisizione delle conoscenze e tecniche di vendita
legate ai prodotti;
- supportare i manager nello sviluppo delle competenze richieste per guidare "team" di successo.
Il Gruppo inoltre prevede la partecipazione a corsi di aggiornamento, corsi di formazione linguistica, corsi
rivolti allo sviluppo di competenze personali quali assertività, negoziazione e comunicazione interpersonale,
nonché la partecipazione a seminari e convegni.
Particolare attenzione viene prestata alle diverse esigenze formative che possono emergere nelle realtà locali.
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A tale proposito Bulgari collabora attivamente con i migliori centri di formazione presenti nelle diverse aree
geografiche.
Selezione
Entrare nel "team" di Bulgari vuol dire confrontarsi con una realtà internazionale da sempre orientata
all'eccellenza e alla qualità, crescere in un ambiente dinamico e meritocratico che premia il contributo
individuale al successo dell'azienda.
Per poter ampliare la nostra capacità di attrarre persone che condividano i nostri valori e la nostra cultura, dal
2008 è stato creato il sito Careers, all’interno del sito internet Bulgari.com.
Lo strumento è stato sviluppato in un’ottica multiculturale e multilingua ed è in grado di adattarsi al nostro
processo di recruiting e ai nostri strumenti di selezione.
Questo nuovo sistema di e-recruiting ha due principali obiettivi:
-
comunicare il Bulgari Employer Branding attraverso la promozione dei Valori e della
filosofia che ispira il nostro approccio alle Risorse Umane;
-
supportare il processo di recruiting WW al fine di ridurne i tempi e migliorarne la qualità.
Il processo di selezione è poi strutturato in "assessment" individuali o di gruppo mirati alla valutazione dei
candidati in termini di capacità, competenze, valori e motivazioni.
Gli strumenti di selezione usati mirano, pertanto, a garantire l'equità di valutazione e ad identificare i migliori
candidati.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://careers.bulgari.com
VALORI BULGARI
Drive for success
Crediamo che dimostrando in modo costante la nostra capacità di fare meglio della concorrenza in ogni
prodotto, in ogni negozio e in ogni attività, diventeremo i numeri uno del mercato.
Value creation
Crediamo che focalizzando i nostri sforzi, le nostre competenze e la nostra imprenditività sulle attività che
creano vero valore per l’azienda, continueremo a crescere costruendo nello stesso tempo un gruppo più
solido.
Power of brands
Crediamo che la forza delle nostre marche sia alla base del successo futuro. Tutte le nostre attività devono
riflettere e sostenere lo stile di ciascuna marca.
Excellence
Crediamo nell’importanza di raggiungere l’eccellenza nella qualità dei nostri prodotti e servizi ai clienti
interni ed esterni, basandoci sulla professionalità della nostra organizzazione.
People contribution
Crediamo che ognuno possa contribuire al conseguimento della missione aziendale attraverso il
coinvolgimento, la responsabilità e l’impegno personali.
Integrity and consistency
Crediamo che l’integrità, la chiarezza e la coerenza in tutte le nostre decisioni, azioni e comunicazioni,
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nonostante la pressione interna ed esterna del nostro lavoro, favoriscano un ambiente dove ognuno si
impegni per il conseguimento della missione aziendale.
Engaging environment
Crediamo che il rispetto reciproco, la fiducia, la crescita professionale, uno spirito di squadra e un
ambiente vivace siano alla base della nostra cultura aziendale.
ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEL GRUPPO
RICAVI NETTI
Nell’intero anno 2009, a seguito del perdurare della crisi economica che a partire dalla fine del 2008 ha
colpito i numerosi paesi in cui il Gruppo opera, tutte le categorie merceologiche hanno registrato una
flessione delle vendite. I ricavi netti consolidati del 2009 sono stati pari a 926,6 milioni di euro rispetto a
1.075,4 milioni di euro dell’anno precedente. Vale la pena evidenziare come le vendite nei negozi a gestione
diretta abbiano registrato una performance decisamente migliore rispetto al canale delle terze parti e siano
risultate complessivamente in crescita del 3,3% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. E’ inoltre importante segnalare che si è registrato un progressivo miglioramento nel corso
dell’anno; infatti, il quarto trimestre si è attestato ad un ammontare di 297,0 milioni di euro in riduzione a
cambi comparabili del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-5,1% a cambi correnti) e una crescita dei
negozi a gestione diretta dell’11% a cambi correnti.
RICAVI PER TIPOLOLOGIA DI PRODOTTO
TABELLA 1: La tabella mostra il valore dei ricavi nel 2009 e nel 2008, la loro incidenza per tipologia di prodotto
rispetto al totale ricavi e l’incremento, a cambi correnti e comparabili, rispetto al corrispondente esercizio precedente.
Il segmento della gioielleria, a causa dell’andamento dei primi tre trimestri del 2009, ha registrato a totale
anno una riduzione del 14,4% a cambi comparabili (-10,3% a cambi correnti) attestandosi a 402,4 milioni di
euro. La contrazione del fatturato si è ridotta nel corso dell’anno fino a far registrare nell’ultimo trimestre
un’inversione di tendenza (+1,6% a cambi comparabili, +0,3% a cambi correnti).
Nel corso del 2009 l’attività di riduzione del magazzino nel canale delle terze parti ha fortemente penalizzato
la performance di tutte le categorie di vendita ma ha maggiormente impattato la categoria degli orologi.
Nonostante l’ottima accoglienza del Sotirio e l’ottima tenuta della linea Assioma, la categoria degli orologi
ha registrato una decrescita delle vendite (-24,5% a cambi comparabili, -19,5% a cambi correnti). Anche per
questa categoria, nel corso dell’esercizio, c’è stato un sostanziale miglioramento di ogni trimestre rispetto al
trimestre precedente, facendo registrare nell’ultimo una riduzione totale del 4,5% a cambi correnti (-1,0% a
cambi comparabili) e una crescita a cambi comparabili dei negozi a gestione diretta del 20,2%.
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Gli accessori hanno registrato un decremento del 27,2% a cambi comparabili, e del 20,1% a cambi correnti.
Tale risultato è stato determinato da un andamento negativo nel canale terze parti, in particolare in Giappone.
Continua invece la buona performance delle vendite attraverso la sempre più diffusa rete di negozi dedicati
(+1,9% a cambi comparabili) e in generale delle borse a conferma della correttezza della strategia di
investimenti che l’azienda sta portando avanti in questa categoria merceologica. Il quarto trimestre è risultato
in flessione del 15,4% a cambi comparabili e del 18,3% a cambi correnti, rispetto allo stesso periodo
dell’esercizio precedente.
Anche la Divisione Profumo & Cosmetica (-14,9% a cambi comparabili, -12,0% a cambi correnti) ha subito
gli effetti dell’attività di riduzione del magazzino nel canale delle terze parti, la performance ha risentito
inoltre del confronto con una base particolarmente elevata dell’anno precedente (+14,1% a cambi
comparabili nel 2008). Il quarto trimestre è risultato in flessione del 11,0% a cambi correnti e del 8,4% a
cambi comparabili.
Il contributo in termini di fatturato della divisione Hotel&Resorts nel 2009 è stato di 14,7 milioni di euro, in
riduzione del 15,2% rispetto al 2008.
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La redditività operativa dei settori è riportata nelle note esplicative.
RICAVI PER AREA GEOGRAFICA
TABELLA 2: La tabella mostra il valore dei ricavi del 2009 e del 2008 per area geografica secondo il criterio del
mercato di sbocco, la loro ripartizione percentuale sul totale ricavi e la variazione, a cambi correnti e comparabili,
rispetto al corrispondente esercizio precedente.
Nell’anno 2009 l’Europa ha registrato una flessione del 16,7%, con una performance dell’Italia leggermente
migliore (-13,3%), e un’inversione di tendenza nell’ultimo trimestre (+0,7%).
Gli Stati Uniti hanno avuto un calo del 31,6%, registrando un progressivo miglioramento nel corso dell’anno.
L’Asia ha concluso l’anno in flessione a causa della performance negativa del Giappone (-33,9%) a fronte di
un andamento stabile del resto dell’Asia (-0,1%). Va tuttavia segnalato che il risultato dell’anno del resto
dell’Asia è stato condizionato da un calo dei primi due trimestri, mentre nella seconda parte dell’anno si è
registrata una forte ripresa con delle crescite a doppia cifra e delle performance decisamente positive nei
negozi a gestione diretta in alcuni mercati strategici quali la Cina (+27,7%) e la Corea del Sud (+32,2%). Il
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Medio Oriente/Altro, infine, ha registrato una crescita del 12,2% a cambi correnti con un contributo
importante da parte dell’Australia.
Con riferimento al quarto trimestre 2009, solo l’America e il Giappone sono risultate in flessione rispetto allo
stesso trimestre del 2008, rispettivamente del 12,5% e del 25,6%, mentre le altre regioni sono risultate in
crescita: l’Europa dello 0,7%, il resto dell’Asia del 27,2% e il Medio Oriente/Altro dell’1,7%.
RISULTATO OPERATIVO
TABELLA 3
Si fa presente che tale schema di conto economico, rispetto a quello ufficiale incluso nel bilancio consolidato al 31
dicembre 2009, presenta: tutte le voci depurate dai costi di ristrutturazione e dagli altri proventi/oneri legati al processo
di ristrutturazione; le componenti di costo del risultato operativo in dettaglio; la voce “Altri proventi (oneri) non
operativi” in forma sintetica come saldo netto tra proventi ed oneri finanziari di varia natura indicati in maniera separata
nelle note esplicative cui si rinvia.
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Il margine di contribuzione, passato da 681,1 a 565,7 milioni di euro, si è ridotto in termini percentuali di
circa 2 punti (61,1% rispetto al 63,3% del 2008). Ai fini di una migliore rappresentazione si è provveduto a
riclassificare nel costo del venduto alcuni oneri accessori al prodotto, per circa 9 milioni di euro,
precedentemente rappresentati nella voce spese di pubblicità e promozione. Per omogeneità di confronto è
stato riclassificato anche l’anno precedente per un importo pari a circa 10 milioni di euro. Il peso di tali oneri
in termini percentuali è pari circa all’1% del fatturato, senza sostanziali differenze nei due anni messi a
confronto.
La riduzione del margine è dovuta a diversi fattori. Un primo fattore è costituito dal diverso impatto
dell’andamento dei cambi sul fatturato e sul costo del prodotto; va, infatti, sottolineato che una parte
consistente del costo del prodotto è espressa in euro e in franchi svizzeri rispetto al paniere più vasto delle
10
Deleted: ¶
¶
valute in cui è espresso il fatturato. Un secondo elemento che ha generato la contrazione del margine è
rappresentato dal prezzo dell’oro che anche nel 2009 ha continuato la sua salita, solo parzialmente
compensata dalle operazioni di copertura poste in essere dal Gruppo. La società si è inoltre attivata
strategicamente nello smaltimento di prodotti non facenti parte del futuro piano produttivo. Infine, si è
provveduto ad un adeguamento delle valutazioni relative al rischio di obsolescenza in misura più consistente
rispetto al precedente anno. Nonostante le vendite nei negozi a gestione diretta abbiano registrato una
performance decisamente migliore rispetto al canale delle terze parti, gli effetti negativi generati dagli
elementi sopra menzionati sono stati solo in minima parte compensati dal favorevole effetto canale. Anche il
quarto trimestre ha registrato un margine in decrescita sia in valore assoluto (172,4 verso 190,1 milioni di
euro) che in termini percentuali (58,0% verso 60,8%) rispetto allo stesso periodo del 2008. Tale
performance, oltre a quanto già descritto, è dovuta principalmente ad un diverso mix prodotto.
I costi operativi totali, prima dei costi legati alla ristrutturazione ed esclusi quelli per pubblicità e
promozione, hanno registrato una flessione del 1,3% (-5,0% a cambi comparabili) passando da 459,1 milioni
di euro nel 2008 a 452,9 milioni di euro nel 2009. Va sottolineato che la riduzione dei costi rispetto all’anno
precedente è stata possibile nonostante la presenza di alcuni costi difficilmente comprimibili, quali affitti
(+10,8%) e ammortamenti (+21%), per un Gruppo che continua ad investire sulla rete distributiva e sul
prestigio del marchio. Infatti, al netto di queste voci, la riduzione è stata ancora più forte e pari a -8,1% (11,4% a cambi comparabili). Questo risultato va attribuito all’attenta politica di contenimento dei costi già
avviata a partire dallo scorso anno e che ha visto aumentare i suoi effetti nel corso dell’anno 2009.
Nel quarto trimestre i costi operativi totali, prima dei costi legati alla ristrutturazione ed esclusi quelli per
pubblicità e promozione, sono diminuiti da 128,3 a 119,9 milioni di euro (-6,6% a cambi correnti, -5,1% a
cambi comparabili) registrando quindi un ulteriore forte rallentamento dopo quello già registrato nel terzo
trimestre 2009. Va inoltre sottolineato che tale variazione, se depurata delle voci affitti e ammortamenti,
risulta addirittura pari ad un calo del 13,0% (-11,9% a cambi comparabili).
I costi di pubblicità e promozione a sostegno del marchio BVLGARI si sono attestati nel 2009 a 95,6 milioni
di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 10,3%, stabile rispetto al livello del 2008. Mentre nel quarto
trimestre tali costi si sono attestati a 29,0 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 9,8%,
stabile rispetto al livello dello stesso periodo del 2008.
L’ammontare dei costi dell’esercizio relativi al processo di ristrutturazione in atto, nel 2009, è stato pari a
circa 37 milioni di euro e si riferisce per circa 7 milioni di euro a incentivi all’esodo, per circa 2 milioni di
euro a costi legati alla chiusura di alcuni negozi (in particolare alla svalutazione del valore netto contabile di
attività materiali e immateriali e penali per rescissione anticipata di contratti di affitto al netto delle
buoneuscite ricevute per alcuni locali). La restante parte è legata alla strategica ristrutturazione del business
degli orologi che comprende principalmente svalutazione di attività, di magazzino e accantonamenti a fronte
di probabili cancellazioni di ordini di acquisto.
In conseguenza del mutato scenario che ha visto una drastica contrazione delle vendite, nonostante le azioni
poste in essere per il contenimento dei costi, il risultato operativo è risultato pari a 17,1 milioni di euro, in
forte riduzione rispetto ai 111,0 milioni di euro del 2008.
Deleted: comprabili
RISULTATO NETTO
Il risultato netto ha registrato una perdita 47,1 milioni di euro rispetto ad un utile di 82,9 milioni di euro dello
stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato impattato in maniera significativa dalla flessione
del risultato operativo e, in misura doppia rispetto al 2008, dagli oneri realizzati sulle operazioni di copertura
su cambi messe in atto dal Gruppo nonché dagli oneri finanziari generati dalla ristrutturazione del debito.
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
TABELLA 4: La tabella mostra il rendiconto finanziario consolidato in forma sintetica. Successivamente, nei
prospetti contabili consolidati è riportata la forma completa.
Deleted: ¶
¶
11
La posizione finanziaria ha beneficiato dell’attenta politica di contenimento del magazzino e della selettiva
strategia di investimenti oltre che, in misura minore, del contributo della gestione reddituale.
Il flusso di cassa assorbito da attività di investimento è essenzialmente riconducibile al proseguimento degli
investimenti in attività materiali e immateriali che si sono attestati ad un valore complessivo di 72,3 milioni
di euro, in riduzione del 12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel corso del 2009 sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali per 55,1 milioni di euro
relativi, tra gli altri, a lavori in parte ancora in corso, per l’apertura o il rinnovo di negozi, oltre che per
l’acquisto di vetrine da utilizzare nella rete di distributori terzi per l’esposizione di prodotti BVLGARI.
Nel canale dei negozi a gestione diretta si menzionano quelli a Busan, Ulsan e un negozio a Seoul in Corea,
paese che nonostante la crisi sta conseguendo ottimi risultati. In Cina, altro paese in crescita, si sono aperti
due negozi, a Suzhou e a Shenzen. Alcune delle altre nuove aperture sono: Taipei Bellavita a Taiwan; un
ulteriore negozio a Macao; quattro negozi in America, a Dallas, Las Vegas, Scottsdale e San Francisco. Tra
gli investimenti ancora in corso, si menziona Marina Bay a Singapore e il rinnovo di due negozi a Shanghai
in Cina. Al 31 dicembre 2009 il numero complessivo dei negozi del Gruppo era pari a 273 (+10 rispetto al 31
dicembre 2008), di cui 166 in proprietà (+2 verso l’anno precedente).
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali includono anche investimenti in hardware, realizzati in
particolare dalla capogruppo, e in fabbricati e impianti per la produzione sostenuti dalle società produttive
del Gruppo.
Gli incrementi nelle immobilizzazioni immateriali sono stati pari a 17,2 milioni di euro, in riduzione del
8,9% rispetto a dicembre 2008. Sono relativi principalmente ai costi per l’acquisto di licenze di software
applicativi per la gestione delle diverse attività aziendali, effettuato soprattutto dalla capogruppo Bulgari
S.p.A. e da alcune società produttive. Inoltre vi sono alcuni investimenti minori per lo sviluppo di prototipi
di orologeria e di nuove fragranze da immettere sul mercato, nonché test dermatologici sempre relativi a
profumi e cosmetica.
Deleted: in Cina
Relativamente agli investimenti finalizzati alla costituzione di nuove società o all’acquisto di società da terzi,
si rinvia ai successivi commenti sugli eventi significativi dell’esercizio 2009.
Sulla posizione finanziaria ha inoltre inciso la distribuzione di dividendi per 30,1 milioni di euro, avvenuta
nel corso del mese di maggio 2009.
SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO
TABELLA 5: La tabella mostra lo Stato Patrimoniale che è stato riclassificato secondo lo schema che evidenzia il
Capitale Investito del Gruppo e la sua copertura patrimoniale-finanziaria. Ciò permette una lettura gestionale, rendendo
più agevole l’analisi dell’efficienza degli investimenti realizzati e il calcolo, in abbinamento con il Conto Economico, di
indici che evidenziano il ritorno degli investimenti, quali il R.O.I. e il R.O.E..
Rispetto allo schema ufficiale allegato al bilancio al 31 dicembre 2009 che segue la rappresentazione richiesta dai
principi contabili di riferimento con la suddivisione tra attività nette, passività e patrimonio netto, tutte le voci relative
alle passività diverse da quelle finanziarie sono state portate a riduzione del Capitale Investito, mentre le disponibilità
liquide sono riclassificate nella “Copertura” a riduzione dell’indebitamento.
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Deleted: una
Deleted: più tradizionale
Deleted: ¶
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L’indebitamento finanziario netto a fine 2009 è pari a 216,8 milioni di euro, contro i 303,6 milioni di euro al
31 dicembre 2008. Si sottolinea che l’indebitamento a breve comprende sia utilizzi di linee di credito
revocabili sia utilizzi a breve termine di linee di credito irrevocabili. Al fine di rafforzare ulteriormente la
struttura del debito, nel mese di luglio 2009 si è conclusa l’emissione di un prestito obbligazionario
indicizzato per un importo di 150 milioni di euro, interamente collocato presso investitori istituzionali e
quotato alla Borsa di Lussemburgo. Gli ottimi risultati raggiunti, nel secondo semestre 2009, nel livello di
indebitamento hanno portato a chiudere il contratto, stipulato nel mese di maggio con un pool di 6 primarie
istituzioni bancarie, per la concessione di una linea di credito con durata triennale per un importo di 180
milioni di euro e solo parzialmente utilizzata per 60 milioni di euro. Tale linea è risultata, infatti, non
necessaria ed eccedente rispetto alle necessità di gestione.
La riduzione dell’indebitamento, rispetto alla fine del 2008 è dovuta oltre che al contenimento degli
investimenti anche alla forte riduzione del magazzino pari a 112,4 milioni di euro di cui 8 milioni di euro
dovuti ad effetti cambio. La rotazione del magazzino è migliorata nonostante la consistente riduzione delle
vendite, l’incremento della superficie espositiva dei negozi e un generale arricchimento e riposizionamento
verso l’alto dell’offerta in tutte le categorie di prodotto. Nonostante le difficoltà che hanno colpito il mercato,
il Gruppo è quindi riuscito a ridurre, rispetto al 2008, il livello di magazzino ponendo in essere azioni volte al
controllo ma, nel contempo, anche all’arricchimento della gamma offerta al fine di garantire piena incisività
sul mercato. La posizione finanziaria, impattata anche dalla distribuzione nel mese di maggio di dividendi per
30,1 milioni di euro, ha quindi beneficiato positivamente della politica di contenimento del circolante e della
selettiva strategia di investimenti.
Il rapporto (gearing) tra indebitamento netto e patrimonio netto, inclusi gli interessi di terzi, ha quindi
registrato una consistente riduzione passando dal 36,8% di dicembre 2008 al 27,7% al 31 dicembre 2009.
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Deleted: ¶
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Si sottolinea che, rispetto a quanto già pubblicato nel bilancio al 31 dicembre 2008, ai fini di una più corretta
rappresentazione, si è provveduto a riclassificare, in funzione della mutata destinazione d’uso, gli oggetti
museali costituiti da pezzi unici di orologeria a marchio Daniel Roth & Gerald Genta, dalla voce
“Magazzino” alla voce “Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali” per un importo pari a circa 2
milioni di euro.
EVENTI SIGNIFICATIVI A LIVELLO DI GRUPPO NEL 2009
In data 5 marzo 2009 la Bulgari International Corporation (BIC) N.V. ha acquistato il residuale 50% del
capitale della società Cadrans Design S.A.. Il prezzo pagato, corrisposto tramite disponibilità liquide, è stato
pari a 6.000 mila chf (4.100 mila euro) a fronte di un patrimonio netto acquisito di 1.185 mila chf (797 mila
euro), corrispondente ad un totale attivo 3.624 mila chf (2.441 mila euro) e ad un totale passivo di 2.439 mila
chf (1.644 mila euro). L’operazione ha generato un goodwill di importo pari a 3.359 mila euro, riferibile a
benefici economici futuri che non possono essere identificati separatamente.
Tale acquisizione è stata inclusa nell’area di consolidamento secondo il metodo integrale in luogo del
metodo proporzionale precedentemente utilizzato.
In data 10 giugno 2009 è stato sottoscritto un accordo relativo all’emissione di un prestito obbligazionario
indicizzato, per un valore complessivo di 150 milioni di euro al tasso di interesse semestrale di 5,375% con
scadenza 8 luglio 2014.
Conseguentemente, in data 16 giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione della Bulgari S.p.A. ha
deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti una proposta di aumento di capitale a pagamento, in
denaro, scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441 comma 5 c.c., per un
controvalore di 150 milioni di euro destinato al servizio dell'eventuale esercizio, da parte della Società, della
facoltà di soddisfare in azioni le richieste di rimborso delle obbligazioni di cui al prestito obbligazionario
indicizzato.
In data 21 luglio l’Assemblea Straordinaria della Bulgari S.p.A. ha deliberato di approvare l’esercizio da
parte del Consiglio di Amministrazione della facoltà di soddisfare le richieste di rimborso anticipato delle
Obbligazioni Indicizzate emesse, mediante consegna di azioni ordinarie di nuova emissione e/o di tesoreria
della Società e di approvare l’aumento del capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione ai sensi
dell’art. 2441 comma 5 c.c., a servizio esclusivo del prestito obbligazionario per un importo massimo
equivalente di 150 milioni di euro.
Deleted: liquidato
Deleted: (vedi nota 14)
In data 1 luglio 2009 la società Bulgari Japan Ltd. è stata incorporata nella società Bulgari Hotels & Resorts
Japan Ltd. A seguito della fusione quest’ultima ha modificato la sua denominazione sociale in Bulgari Japan
Ltd. Tale fusione si inserisce nel processo di riorganizzazione avviato dal Gruppo nel 2009 (e che continuerà
nel 2010 come commentato successivamente al paragrafo “eventi successivi”) il cui obiettivo principale è
essenzialmente quello di conseguire una generale riduzione e razionalizzazione dei costi di gestione.
A seguito delle delibere consiliari ed assembleari, il Consiglio di Amministrazione della Bulgari Retail
USA S.r.l. ha comunicato alla Bulgari Corporation of America Inc. in data 3 marzo 2009 la decisione di
recedere dal contratto di affitto di ramo d’azienda. Conseguentemente l’attività di vendita al dettaglio di
prodotti di gioielleria, orologeria e accessori a marchio Bulgari negli Stati Uniti è gestita, a partire dal 1
maggio 2009, dalla Bulgari Corporation of America Inc..
Nel mese di novembre 2009 è iniziata la procedura di liquidazione della società Bulgari Portugal
Acessorios de luxo Lda, che dovrebbe concludersi entro la fine dell’esercizio 2010.
Sempre nel mese di novembre 2009 l’Assemblea degli azionisti della Bulgari Holding Europe B.V. ha
approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di procedere, entro il primo semestre 2010, alla
fusione per incorporazione della società Bulgari Parfums Deutschland GmbH nella Bulgari (Deutschland)
GmbH e della Bulgari Parfums Iberia SL nella Bulgari Espana S.A. Unipersonal.
Tali fusioni sono dirette a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza
delle varie attività, mediante la riduzione dei livelli decisionali e una razionalizzazione delle strutture a
supporto del business.
14
Deleted: ¶
¶
Per la Bulgari Parfums Deutschland GmbH e per la Bulgari (Deutschland) GmbH tale fusione, che avrà
efficacia retroattiva contabile e fiscale al 1 gennaio 2010, è stata successivamente deliberata dai rispettivi
organi amministrativi in data 14 dicembre 2009 e registrata presso la Camera di Commercio di Berlino in
data 26 febbraio 2010.
Deleted: ta
Nel corso del 2009, in occasione del 125° anniversario del Gruppo Bulgari, è stata realizzata la campagna
“Riscriviamo il futuro” in collaborazione con Save the Children. Per l’occasione è stato creato, come
simbolo della campagna e dell’impegno di Bulgari, un anello in argento, tributo all’argentiere fondatore
dell’azienda Sotirio Bulgari, recante l’incisione del logo di Save the Children. Parte del ricavato è stato
devoluto in beneficienza insieme ad alcuni pezzi di alta gioielleria e di orologeria di alta gamma battuti
all’asta l’8 dicembre a New York. Di sicuro impatto di immagine è stata la mostra retrospettiva “Tra
Eternità e Storia” ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal mese di maggio a settembre sempre
legata alla celebrazione del 125° Anniversario.
RICONCILIAZIONE PATRIMONIO NETTO CIVILISTICO-CONSOLIDATO
Così come previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2008, si allega di seguito il
prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della
capogruppo Bulgari S.p.A.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Ai sensi del comma 3 dell’art. 123-bis del TUF, per le informazioni relative al governo societario ed agli
assetti proprietari si rimanda alla Relazione annuale sul governo societario pubblicata sul sito web
http://ir.bulgari.com/.
Rapporti con le parti correlate
Come richiesto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2007, il dettaglio e l’incidenza
delle operazioni di natura commerciale e finanziaria tra la Bulgari S.p.A. e le altre società del Gruppo è
riportato nelle note al bilancio.
Deleted: ¶
¶
15
Attività di ricerca e sviluppo
Il Gruppo Bulgari svolge attività di ricerca e sviluppo relativa all’ideazione, creazione e sviluppo di nuovi
prodotti, nell’ambito di tutte le sue tipologie di prodotto: gioielli, orologi, accessori, profumi e cosmetici.
Nel corso dell’esercizio 2009 tali costi, tutti imputati a conto economico, sono stati pari a complessivi 2,1
milioni di euro, e sono stati sostenuti attraverso la Bulgari Parfums S.A., Bulgari Global Operations S.A.,
Bulgari Manifattura S.p.A. e la Bulgari Accessori S.r.l..
Deleted: , ossia dei
Deleted: degli
Deleted: degli
Deleted: dei
Deleted: della cosmetica
Altre informazioni
Le informazioni richieste in ottemperanza alla raccomandazione Consob n. 11508 del 15/2/2000 sui dati
relativi ai piani di stock option riservati a particolari categorie di dipendenti ed all’Amministratore
Delegato sono fornite nell’apposita sezione delle note esplicative a cui si rinvia.
Le informazioni di dettaglio relative alle azioni proprie, partecipazioni detenute in Bulgari S.p.A. dai
componenti degli organi di amministrazione e controllo, strumenti finanziari e politiche di copertura dei
rischi si fa rinvio a quanto dettagliatamente riportato nelle note al bilancio consolidato ed al bilancio
separato della Bulgari S.p.A..
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2009
Nel corso del primo trimestre 2010, è continuato il programma di riorganizzazione e razionalizzazione delle
partecipazioni messo in atto dalla Bulgari S.p.A. e dalle sue sub-holding Bulgari Holding Europe S.A. e
Bulgari International Corporation (BIC) N.V.. Tale programma, realizzato attraverso fusioni per
incorporazione, è diretto a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza
delle varie attività, mediante la riduzione dei livelli decisionali e mediante una razionalizzazione delle
strutture a supporto del business.
A tal proposito si riportano di seguito alcune informazioni relative alle società per le quali i rispettivi organi
di amministrazione hanno formalmente avviato il processo di fusione:
•
•
in data 19 Febbraio le Assemblee Straordinarie della Bulgari Parfums Italia S.p.A. e della Bulgari
Italia S.p.A. hanno deliberato, su proposta dei rispettivi Consigli di Amministrazione,
l’approvazione del progetto di fusione delle due società che si concretizzerà il primo giorno del
mese successivo alla pubblicazione della Camera di Commercio di Roma della delibera di fusione,
attesa per la fine del mese di Aprile 2010. Conseguentemente la fusione avrà efficacia legale 1
Maggio 2010 con effetto retroattivo contabile e fiscale 1 Gennaio 2010. La fusione è diretta a
conseguire l’integrazione delle attività di distribuzione del profumo e dei prodotti di cosmetica con
le attività di vendita wholesale e retail della Bulgari Italia S.p.A..
In data 10 marzo 2010 i Consigli di Amministrazione della Bulgari Gioielli S.p.A. e della Bulgari
Manifattura S.p.A. hanno deliberato l’approvazione del progetto di fusione delle due società che
sarà sottoposta all’approvazione delle Assemblee delle due società che saranno convocate in
occasione dell’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2009. La fusione è diretta a
conseguire l’integrazione delle competenze tecniche e gestionali maturate dalla Bulgari Gioielli
S.p.a. nel segmento dell’alta e medio-alta gioielleria, con la maggiore esperienza e capacità
acquisita dalla Bulgari Manifattura Spa nel settore della produzione standardizzata, al fine di
accrescere l’efficienza operativa di dette attività.
Deleted: SA
Deleted: 2009
Deleted: il Consiglio
Deleted: ha
Deleted: sarebbe
Deleted: pa
Non si segnalano altri eventi significativi successivi al 31 dicembre 2009.
Deleted: ¶
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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
16
I primi mesi del 2010 presentano segnali di miglioramento del fatturato senza particolari differenze tra
prodotti e canali; a fronte di un mercato europeo ancora debole e di un mercato giapponese sostanzialmente
stabile, si è riscontrato, invece, un andamento molto positivo negli Stati Uniti e in Asia.
Sulla base di queste prime indicazioni del mercato e delle iniziative molto innovative in termini di immagine
di marca e di lanci di prodotto già avviate e che si succederanno nel corso dell’anno, si ritiene ragionevole
aspettarsi per il 2010 un anno di crescita, seppure condizionata da un contesto macroeconomico ancora
difficile. Il Gruppo, inoltre, proseguirà con disciplina il suo impegno sul fronte dell’efficienza nel
contenimento dei costi, dell’indebitamento, del magazzino e degli investimenti, continuando tuttavia ad
investire nella propria rete distributiva e nell’innovazione dei prodotti.
Bulgari S.p.A.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Paolo Bulgari
Deleted: ¶
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B V L G A R I
Bulgari S.p.A. e Controllate
Prospetti contabili al 31 dicembre 2009 ed al 31
dicembre 2008
Gruppo Bulgari
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Conto Economico Consolidato 2009
€/000
Conto Economico Complessivo Consolidato
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€/000
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Gruppo Bulgari
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata al 31 dicembre 2009
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€/000
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Gruppo Bulgari
Rendiconto finanziario consolidato
€/000
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Prospetto delle variazioni intervenute nelle voci di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009
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Prospetto delle variazioni intervenute nelle voci di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2008
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B V L G A R I
Bulgari S.p.A. e Controllate
Note esplicative al bilancio consolidato
Bulgari S.p.A. e Controllate
27
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
La Bulgari S.p.A. (di seguito la “Capogruppo”) è una società con sede in Italia e domiciliata a Roma in Via
Lungotevere Marzio, 11. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 include il bilancio della Capogruppo e
delle sue controllate e joint ventures (insieme denominate il “Gruppo”). Per il consolidamento sono stati
utilizzati i bilanci predisposti dagli Amministratori delle singole società per l’approvazione, quando prevista,
da parte delle rispettive assemblee.
Il presente bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori il 15 marzo 2010.
(a)
Dichiarazione di conformità
Il Gruppo Bulgari ha redatto il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali
(International Accounting Standards - IAS o International Financial Reporting Standards - IFRS) ed
alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e
dello Standing Interpretations Commitee (SIC) omologati dalla Commissione Europea (di seguito,
complessivamente, anche “IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.
Lgs. N° 38/2005.
(b)
Base di presentazione
Il bilancio consolidato, disponibile sul sito internet www.bulgari.com, è costituito dal Conto
Economico, dal Conto Economico Complessivo, dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal
Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti note
esplicative. Si precisa che la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è presentata con separata indicazione
delle attività e passività correnti e non correnti. Il Conto Economico, diversamente da quello utilizzato
per la redazione del bilancio separato della capogruppo, riflette una ripartizione dei costi secondo la
loro destinazione in quanto conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business. I
componenti di reddito (positivi e/o negativi) derivanti da eventi o fatti il cui accadimento risulta non
ricorrente sono presentati nel conto economico, ove esistenti e significativi, utilizzando specifiche
sottovoci. Il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.
Il bilancio consolidato è presentato in euro e tutti i valori sono espressi in migliaia di euro tranne
quando diversamente indicato.
I bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono tutti predisposti alla stessa data di
riferimento del bilancio consolidato e sono rettificati, laddove necessario, per uniformarli ai principi
contabili adottati dalla Capogruppo.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo, modificato come richiesto per la valutazione di
alcuni strumenti finanziari.
Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito ai
prospetti contabili, sono state inserite colonne aggiuntive negli schemi della Situazione PatrimonialeFinanziaria e del Conto Economico con evidenza dei rapporti con parti correlate. Non si è ritenuto di
dover fornire lo stesso dettaglio per il Rendiconto Finanziario considerata la scarsa significatività del
dato.
E’ presentato, inoltre, il bilancio separato al 31 dicembre 2009 della Capogruppo Bulgari S.p.A.,
predisposto secondo gli IFRS, come sopra definiti.
28
Deleted: d’esercizio
Deleted: agli schemi di bilancio
Deleted: di Stato
(c)
Criteri di consolidamento
(i) Imprese controllate
Per imprese controllate si intendono le imprese nelle quali la Capogruppo ha il potere di determinare,
direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere i benefici derivanti
dalle sue attività. Nel valutare l’esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche i diritti di
voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi
nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo e fino al momento in cui tale
controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Le quote del patrimonio netto e del risultato, attribuibili ai
soci di minoranza, sono indicate separatamente sia nello stato patrimoniale che nel conto economico
consolidato. Le operazioni con azionisti di minoranza successive all’acquisizione del controllo sono
contabilizzate, in assenza di un principio od interpretazione che si applichi specificatamente a tale tipo
di operazione, sulla base dei principi di Gruppo che prevedono la contabilizzazione di tali effetti sulla
base della teoria dell’entity model. Secondo tale teoria, gli azionisti sono considerati come un unico
gruppo e le operazioni tra di essi sono rilevate come movimenti di patrimonio netto. Pertanto, nei casi
di acquisto di ulteriori quote di partecipazione dagli azionisti di minoranza, la differenza tra il prezzo
pagato ed il valore contabile della quota acquisita nelle attività nette della controllata è portata in
diminuzione o in aumento delle riserve, così come sono registrati a patrimonio netto eventuali utili o
perdite derivanti da una cessione ad azionisti di minoranza, fintantoché permane il controllo.
(ii) Joint Ventures
Per Joint Ventures si intendono le imprese nelle quali il Gruppo esercita un controllo congiunto,
stabilito da accordi contrattuali con altre entità. Nel valutare l’esistenza del controllo, si prendono in
considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili. I bilanci delle
società in Joint Venture sono consolidati con il metodo proporzionale. Il bilancio consolidato include,
pertanto, linea per linea, le attività, le passività, i ricavi ed i costi di tali società in misura proporzionale
alla quota di pertinenza del Gruppo, a partire dalla data in cui si assume il controllo congiunto e fino
alla data in cui esso è trasferito al di fuori del Gruppo.
(iii)
Operazioni infragruppo
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati verso terzi, derivanti da
rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono eliminati integralmente. Le eventuali perdite non
realizzate verso terzi sono eliminate per la quota di pertinenza del Gruppo tranne nel caso in cui
rappresentino perdite di valore. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con Joint
Venture sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in tali imprese.
(d)
Divisa estera
(i) Operazioni in valuta estera
I bilanci di ciascuna società consolidata sono redatti utilizzando la valuta funzionale relativa al contesto
economico in cui ciascuna società opera.
In tali bilanci, tutte le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di
cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta
diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di
chiusura del periodo presentato con imputazione dell’effetto a conto economico.
29
Le attività e passività non monetarie denominate in valuta ed iscritte al costo storico sono convertite
utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.
(ii) Traduzione dei bilanci in valuta
I ricavi, i costi, le attività e le passività incluse nel bilancio consolidato sono espressi in Euro, che
rappresenta la valuta funzionale della Capogruppo Bulgari S.p.A..
Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, i bilanci delle società consolidate aventi valuta
funzionale diversa dall’euro sono convertiti applicando alle attività e passività (inclusi l’avviamento e
gli aggiustamenti effettuati in sede di consolidamento), alle voci di patrimonio netto e alle voci di conto
economico rispettivamente il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento, i
cambi storici in vigore al momento della loro formazione ed i cambi medi del periodo di riferimento
(che approssimano i tassi di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni). Le relative
differenze cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in
un’apposita riserva dello stesso.
Le differenze di cambio sono rilevate a conto economico solo al momento dell’eventuale dismissione o
liquidazione della partecipazione della società a cui esse si riferiscono.
I cambi contro Euro dei Paesi non aderenti alla moneta unica sono i seguenti:
31/12/2009
31/12/2008
Divisa
Conto
Economico
Stato
Patrimoniale
Conto
Economico
Stato
Patrimoniale
USD
YEN
CHF
GBP
SGD
HKD
AUD
MYR
DKK
TWD
KRW
CNY
THB
MOP
1,3948
130,3366
1,5100
0,8909
2,0241
10,8114
1,7727
4,9079
7,4462
46,0326
1.772,9039
9,5277
47,8044
11,1379
1,4406
133,1600
1,4836
0,8881
2,0194
11,1709
1,6008
4,9326
7,4418
45,8649
1.666,9700
9,8350
47,9860
11,4522
1,4708
152,4541
1,5874
0,7963
2,0762
11,4542
1,7416
4,8839
7,4560
46,2482
1.606,0872
10,2236
48,4754
11,7660
1,3917
126,1400
1,4850
0,9525
2,0040
10,7858
2,0274
4,8048
7,4506
46,2084
1.839,1300
9,4956
48,2850
11,0846
PAB
QAR
KWD
1,3948
5,0783
0,4018
1,4406
5,2213
0,4116
1,4708
5,4028
0,3948
1,3917
5,0567
0,3838
In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal
consolidamento di società i cui bilanci sono redatti in valuta al di fuori dell’area Euro sono state
azzerate, come consentito dall’IFRS 1. Le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalle successive
30
dismissioni di tali imprese, comprendono solo le differenze di conversione cumulate generatesi
successivamente al 1° gennaio 2004.
(e)
Aggregazioni di impresa
Tutte le aggregazioni di impresa sono rilevate utilizzando il metodo dell’acquisto (“purchase method”)
ove il costo di acquisto è pari al fair value alla data di scambio delle attività cedute, delle passività
sostenute o assunte, più i costi direttamente attribuibili all’acquisizione. Tale costo è allocato rilevando
le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita, ai relativi fair value.
L’eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette
acquisite di pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento. L’eventuale differenza negativa
(“avviamento negativo”) è invece rilevata a conto economico al momento dell’acquisizione.
In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 (Aggregazioni di
imprese) in modo retrospettivo alle acquisizioni effettuate antecedentemente il 1° gennaio 2004.
Pertanto l'avviamento derivante da acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato
mantenuto al valore registrato a tale titolo nell’ultimo bilancio consolidato redatto sulla base dei
precedenti principi contabili (31 dicembre 2003).
(f)
Immobili, impianti e macchinari
(i)
Beni di proprietà
Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo inclusivo degli oneri accessori di diretta
imputazione.
Essi sono iscritti nell’attivo patrimoniale solo nel caso in cui sia probabile che il loro uso genererà
benefici economici futuri e il costo di tali attività sia determinabile in modo attendibile.
Il costo include:
a)
b)
il prezzo di acquisto (inclusi eventuali dazi all’importazione e tasse di acquisto non recuperabili) al
netto di eventuali sconti commerciali ed abbuoni;
eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie
al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono rilevati come un aumento del valore contabile
dell’elemento a cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici derivanti dal costo
sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno
al Gruppo e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono
rilevati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Qualora parti significative di immobili, impianti e macchinari abbiano vita utile differente, tali
componenti sono contabilizzati separatamente, applicando il metodo del costo sopra indicato.
Gli oggetti museali, costituiti da pezzi unici della collezione Bulgari, sono esposti in bilancio al costo di
acquisto e, in considerazione della loro natura, non vengono ammortizzati ma sottoposti periodicamente
a verifica al fine di rilevare eventuali perdite di valore. In particolare nell’esercizio 2008 è stata ottenuta
una perizia, effettuata da un professionista indipendente al fine di definire il valore di mercato del
“Museo Bulgari”. Tale perizia ha determinato un valore significativamente superiore ai valori di
iscrizione in bilancio degli oggetti museali.
31
(ii) Beni in leasing finanziario
Gli immobili, impianti e macchinari posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i
quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo, tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono
riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei
pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in
bilancio tra i debiti finanziari.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla
proprietà dei beni sono invece classificati come leasing operativi e rilevati linearmente a conto
economico lungo la durata del contratto di leasing.
(iii) Ammortamento
Successivamente alla loro rilevazione iniziale gli immobili, impianti e macchinari, compresi quelli
acquisiti in locazione finanziaria, sono iscritti al netto delle quote di ammortamento e di eventuali
perdite di valore rilevate secondo le modalità indicate nel seguito. L’ammortamento, che ha inizio
quando l’immobile, impianto o macchinario è disponibile all’uso e cessa quando esso è ceduto o non si
prevede produca più benefici futuri, è determinato in maniera sistematica per quote costanti sulla base
della stimata utilità futura delle stesse. I beni acquisiti in locazione finanziaria sono ammortizzati in
base alla loro vita utile; nel caso in cui non esista la ragionevole certezza che il Gruppo ne acquisti la
proprietà al termine della locazione, essi sono ammortizzati in un periodo pari al minore fra la durata
del contratto di locazione e la vita utile del bene stesso.
La vita utile stimata viene riesaminata almeno con periodicità annuale.
Si riportano di seguito le principali aliquote di ammortamento:
Categoria
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Mobili, macchine per ufficio e arredi
Automezzi
Vita utile (anni)
33
3 - 13
7-5
5-8
4
Le migliorie apportate agli stabili in affitto sono iscritte al costo e vengono ammortizzate in un periodo
pari al minore tra la durata residua del contratto d'affitto e la loro stimata vita utile.
(g)
Attività immateriali
(i)
Avviamento
L'avviamento, dopo l'iniziale iscrizione, non è ammortizzato ed è iscritto al netto di eventuali perdite di
valore, determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’avviamento derivante dall’acquisizione di una società, e qualsiasi rettifica al fair value dei valori
contabili di attività e passività derivante dall’acquisizione di quella società, sono contabilizzati come
attività e passività della società stessa. Conseguentemente, in caso di acquisizione di una società estera,
32
sono espressi nella valuta funzionale della società acquisita e convertiti al cambio in essere alla data di
chiusura del periodo di riferimento.
L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1 gennaio 2004, è iscritto al
valore netto contabile presente nell’ultimo bilancio consolidato redatto sulla base dei precedenti
principi contabili (31 dicembre 2003).
(ii) Altre attività immateriali
Le attività immateriali, iscritte nell’attivo patrimoniale solo nel caso in cui sia probabile che l’uso
dell’attività genererà benefici economici futuri e il costo della stessa sia determinabile in modo
attendibile, sono rilevate al costo inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
I costi di ricerca sono addebitati a conto economico quando sostenuti. I costi di sviluppo sono
capitalizzati solo se sia dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono rilevati come un aumento del valore contabile
dell’attività a cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici affluiranno al Gruppo e il
costo dell’attività possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto
economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
(iii) Ammortamento
Successivamente alla loro rilevazione iniziale, le attività a vita utile definita sono iscritte al netto delle
quote di ammortamento e di eventuali riduzioni di valore rilevate secondo le modalità indicate nel
seguito. L’ammortamento, che ha inizio quando l’immobilizzazione è disponibile per l’uso e cessa
quando essa è ceduta o non si prevede produca più benefici futuri, è determinato in maniera sistematica
sulla base della prevista utilità futura delle stesse, riesaminata con periodicità annuale.
Al contrario, le eventuali attività immateriali a vita utile indefinita, non sono ammortizzate ma iscritte
al netto di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
Si riportano di seguito le principali aliquote di ammortamento:
Categoria
Costi di sviluppo
Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere dell’ingegno
Concessioni, marchi e licenze
Immobilizzazioni in corso
Spese subentro locali ed altro
Vita utile (anni)
max 5
max 5
max 5
durata contratto
33
(h)
Perdite di valore
A ciascuna data di chiusura del periodo presentato, gli immobili, impianti e macchinari e le attività
immateriali sono analizzati al fine di identificare indicatori di eventuali riduzioni di valore. Nel caso in
cui esista un’indicazione di riduzioni di valore, viene determinato il valore recuperabile di tale
immobilizzazione.
Il valore recuperabile dell’avviamento e delle altre attività immateriali con vita utile indefinita, quando
presenti, è comunque stimato almeno una volta all’anno.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d'uso.
In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un
mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per
riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.
Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall’utilizzo del
bene, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto ante imposte che riflette le variazioni
correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell’attività. Per un'attività che non
genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla
“cash generating unit” cui tale attività appartiene.
Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività,
o della relativa “cash generating unit” a cui essa è allocata, sia superiore al valore recuperabile. Le
perdite di valore di cash generating unit sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile
dell’eventuale avviamento attribuito e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al relativo
valore contabile.
Ad eccezione dell’avviamento, il valore precedentemente ridotto per perdite è ripristinato, nei limiti del
valore contabile che si sarebbe determinato qualora la perdita di valore non fosse stata mai registrata,
nel caso in cui la perdita di valore non esista più o quando vi sia stato un cambiamento nelle stime
utilizzate per determinare il valore recuperabile.
(i)
Strumenti Finanziari
(i)
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese sono tutte classificate come “disponibili alla vendita” e valutate al
fair value con imputazione di eventuali utili o perdite direttamente a patrimonio netto. Al momento
della loro cessione tali utili e perdite cumulati sono rilasciati a conto economico. Qualora il fair value
non risultasse attendibilmente determinabile, esse sono iscritte al costo rettificato per perdite di valore,
il cui effetto è riconosciuto a conto economico, determinato sulla base del valore attuale dei flussi
finanziari attesi e attualizzati al tasso di rendimento corrente di mercato per un’attività finanziaria
similare.
Le perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni sono rilevate nel passivo patrimoniale nella
voce “fondi per rischi e oneri - altri”, nella misura in cui la controllante è impegnata ad adempiere ad
obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue
perdite.
(ii) Altre attività finanziarie
Le altre attività finanziarie per cui esiste l’intenzione e la capacità di essere mantenute fino alla
scadenza sono iscritte al costo (rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio)
incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Successivamente alla
34
rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato,
utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
I crediti commerciali sono iscritti al costo ammortizzato, al netto di eventuali perdite di valore. Le
perdite di valore sono determinate sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi,
attualizzati sulla base del tasso di interesse effettivo originale.
I crediti commerciali la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.
Le disponibilità liquide comprendono i valori numerari che possiedono i requisiti della disponibilità a
vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione.
(iii) Altre passività finanziarie
Le altre passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, sono iscritti al costo
ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
Per gli strumenti finanziari composti, come le obbligazioni convertibili, la componente di debito viene
rilevata inizialmente al fair value di una passività similare priva di opzione di conversione. La
componente di capitale viene rilevata inizialmente all'importo pari alla differenza tra il fair value dello
strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della componente di debito. I costi di
transazione connessi sono imputati alle componenti di debito e di capitale dello strumento in
proporzione al valore di ciascuna componente.
Dopo la rilevazione iniziale, la componente di debito degli strumenti finanziari composti viene valutata
al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. La componente di capitale di detti
strumenti non viene rideterminata dopo la rilevazione iniziale.
Interessi, dividendi, perdite e utili correlati alla passività finanziaria sono rilevati come proventi od
oneri nell’utile o perdita dell’esercizio. Le distribuzioni ai possessori dello strumento rappresentativo di
capitale sono addebitate direttamente a patrimonio netto, al netto di ogni beneficio fiscale correlato.
(iv) Azioni Proprie
Le azioni proprie sono iscritte al costo, a riduzione del patrimonio netto. Gli utili e le perdite derivanti
da eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
(l)
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore
netto di presumibile realizzo, al netto dei costi stimati di completamento e dei costi necessari per
realizzare la vendita.
La configurazione di costo adottata è la seguente:
a)
b)
tutte le giacenze, raggruppate in categorie omogenee, sono valutate secondo il metodo del costo
medio ponderato;
i prodotti in corso di lavorazione sono valutati in base al costo di produzione, che include il
consumo delle materie prime, la manodopera diretta ed i costi indiretti di produzione, in base allo
stadio di lavorazione alla data di bilancio.
Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali merci obsolete o di
lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante
l’iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.
(m)
Fondi per rischi ed oneri
35
Gli stanziamenti ai fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di un’obbligazione attuale
(legale o implicita) che deriva da un evento passato e qualora sia probabile un esborso di risorse per
soddisfare l’obbligazione, e riflettono una stima realistica dell’onere da sostenere, sulla base degli
elementi disponibili.
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono
attendibilmente stimabili, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri
attesi ad un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del
costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico applicabile all’obbligazione.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
(n)
Benefici per i dipendenti
I benefici a breve termine per i dipendenti, quali salari, stipendi e contributi per oneri sociali, assenze
retribuite e ferie annuali dovuti entro i 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio e tutti gli altri benefici in
natura sono rilevati nel periodo in cui il servizio è reso dal dipendente.
I benefici garantiti ai dipendenti, erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto
di lavoro attraverso programmi a benefici definiti e a contribuzione definita, sono riconosciuti nel
periodo di maturazione del diritto.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del
piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del
credito ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per
l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche
delle condizioni del piano sono rilevati a conto economico se e nei limiti in cui il loro valore netto non
rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggior valore tra il 10% della passività relativa
al programma e il 10% del fair value delle attività al suo servizio (c.d. metodo del corridoio).
In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali
cumulati esistenti al 1 gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il “metodo del corridoio” per gli
utili e le perdite attuariali successive.
I costi dei piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi (‘Riforma Previdenziale’)
emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:
•
•
(o)
il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti.
il TFR maturato a partire dal 1° gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di
dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita.
Ricavi e costi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevate nella misura in cui è probabile che i
relativi benefici economici saranno fruiti dal Gruppo ed è possibile determinarne in modo attendibile il
fair value del corrispettivo ricevuto. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, resi ed abbuoni di
natura commerciale.
In particolare, i ricavi della vendita di beni e della prestazione di servizi sono rilevati quando i rischi
significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente e quando i servizi
sono resi.
36
Gli oneri ed i proventi finanziari sono rilevati, come costo o ricavo, nell’esercizio di competenza sul
valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Gli oneri finanziari, ove sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre
un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (cosiddetti
qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la
vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, ossia all’atto
della delibera da parte dell’Assemblea dei Soci.
Il costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono
state vendute. In particolare, esso include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali
direttamente associati alla produzione, nonché gli ammortamenti di impianti, macchinari e attività
immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
(p)
Imposte
Le imposte correnti sul reddito sono determinate sulla base di una realistica previsione dell'onere di
imposta di periodo di ciascuna società inclusa nell’area di consolidamento, in conformità alle aliquote e
alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura del periodo di ciascun Paese.
Il debito previsto è rilevato nello Stato Patrimoniale alla voce “Debiti per imposte correnti”, al netto di
eventuali acconti versati, ovvero nella voce “Crediti per imposte correnti”, qualora il saldo risulti
positivo.
Le imposte differite e le imposte anticipate sono calcolate sulla base delle differenze temporanee tra i
valori delle attività e delle passività iscritte nel bilancio consolidato e i corrispondenti valori
riconosciuti ai fini fiscali, considerando le aliquote fiscali che si prevede, sulla base di norme in vigore
o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio, saranno applicabili nel periodo in cui tali differenze si
annulleranno.
Le attività derivanti da imposte anticipate sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia
disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate; tale recuperabilità
viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.
Le imposte differite sono iscritte in ogni caso. In particolare sono stanziate imposte differite su utili non
distribuiti alla fine del periodo nel caso in cui, all’atto della distribuzione, tali utili saranno soggetti a
tassazione.
Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle
società controllate sono effettuati solo dove ci sia la reale intenzione di trasferire tali utili nel
prevedibile futuro.
Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse negli oneri operativi.
Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando le imposte sono applicate
dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.
(q)
Operazioni di pagamento basate su azioni
Il Gruppo riserva piani di “stock option” a particolari categorie di dipendenti ed all’Amministratore
Delegato come remunerazione delle prestazioni rese.
Il costo di tali prestazioni è valutato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di
assegnazione.
Tale costo viene determinato tenendo conto della migliore previsione disponibile del numero di opzioni
che verranno esercitate ed è riconosciuto a conto economico a quote costanti lungo il periodo tra la data
di assegnazione e la data di maturazione dell’opzione (“vesting period”), con contropartita direttamente
a patrimonio netto.
37
Deleted: ricuperabilità
Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione
iniziale.
L’annullamento di un piano di “stock option” comporta il riconoscimento immediato a conto
economico del fair value residuo da ammortizzare.
Se contestualmente alla cancellazione viene effettuata una nuova assegnazione di strumenti
rappresentativi di capitale, e tale assegnazione viene identificata come sostitutiva di quella
precedentemente annullata, l’operazione si configura come un cambiamento dell’assegnazione
originaria. Ciò comporta che il fair value del piano originario, maggiorato del fair value incrementale
(pari alla differenza tra il fair value delle stock option sostitutive e il fair value netto delle stock option
annullate, misurato alla data di assegnazione del piano sostitutivo) viene riconosciuto a conto
economico a quote costanti lungo il periodo residuo (“vesting period”) di maturazione del piano
originario.
(r)
Uso di stime
La redazione del bilancio richiede l’effettuazione da parte degli amministratori e della direzione
aziendale di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio
consolidato e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime
e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella
fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è
facilmente desumibile da altre fonti. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e l’effetto di
ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la
revisione della stima se la revisione stessa ha effetti solo nel periodo, oppure nei periodi successivi se la
revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire da tali stime, a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle
quali le stime sono basate.
In particolare, le stime sono utilizzate per la rilevazione degli accantonamenti per rischi obsolescenza
magazzino e per rischi su crediti, per la valutazione dell’eventuale perdita di valore di attività materiali
ed immateriali, per gli ammortamenti, per la valutazione dei benefici garantiti ai dipendenti e per i piani
di stock option, per la rilevazione delle imposte e per la valutazione dei fondi rischi ed oneri e di altre
passività potenziali, nonché per la valutazione di strumenti derivati.
(s)
Utile per azione
L’utile per azione è calcolato sulla base del numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel
periodo, con esclusione delle azioni proprie possedute dal Gruppo.
L’utile per azione diluito è calcolato sulla base del numero medio ponderato delle azioni in circolazione
nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementato dal numero medio ponderato di azioni che
risulterebbero dall’esercizio di tutte le stock option esistenti, rapportato al differenziale tra prezzo
medio di mercato nel periodo e prezzo medio ponderato di esercizio.
(t)
Gestione dei rischi
(i) Rischio di credito
Il Gruppo non presenta significativi rischi di credito in funzione della natura dell’attività svolta in
relazione alla quale taluni rischi sono limitati al settore delle vendite a distributori. I crediti commerciali
sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della
controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e
considerando i dati storici. Il Gruppo non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle
controparti.
38
(ii) Rischio di liquidità
Il Gruppo non è sottoposto a significativi rischi di liquidità. I flussi di cassa, le necessità di
finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati e gestiti centralmente sotto il
controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle
risorse finanziarie.
(iii) Rischio di cambio, tasso di interesse e commodities
Nell’esercizio della propria attività il Gruppo è esposto ad alcuni rischi di mercato, ed in particolare al
rischio di oscillazione dei tassi di interesse, dei cambi e dei prezzi dell’oro.
Per minimizzare tali rischi vengono stipulati contratti derivati a copertura sia di specifiche operazioni,
sia di esposizioni complessive, avvalendosi degli strumenti offerti dal mercato.
In particolare, al fine di ridurre il rischio della variazione di valore delle attività, delle passività e dei
flussi di cassa attesi in valuta estera generati da operazioni future attese vengono utilizzati
principalmente contratti “forward” e contratti “options”. Gli stessi strumenti sono utilizzati per ridurre
il rischio della variazione del prezzo dell’oro.
Per minimizzare il rischio legato alla variazione dei tassi di interesse possono essere utilizzati “interest
rate swap” e contratti “options”.
Per la gestione della finanza e della tesoreria, il Gruppo non pone in essere operazioni speculative e
adotta specifiche procedure che prevedono il rispetto di criteri di prudenza.
Gli strumenti derivati di copertura, coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, sono contabilizzati
secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
a)
b)
c)
all’inizio della copertura esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura;
la copertura è altamente efficace per tutta la durata;
l’efficacia può essere attendibilmente dimostrata.
Qualora uno strumento finanziario derivato sia designato a copertura dell’esposizione alle variazioni di
fair value degli strumenti oggetto di copertura (es. copertura della variabilità del fair value di
finanziamenti a tasso variabile e di crediti e debiti in valuta), esso viene rilevato al fair value con
imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono
adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando uno strumento finanziario derivato sia designato a copertura dell’esposizione alla variabilità
dei flussi di cassa delle operazioni oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità
dei flussi di cassa di operazioni future attese per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), gli utili e
le perdite derivanti dalle variazioni di fair value dello strumento di copertura, sono contabilizzate
direttamente a patrimonio netto per la parte efficace (l’eventuale parte inefficace è invece contabilizzata
immediatamente a conto economico nella voce utili/perdite su cambi).
Gli importi, rilevati a patrimonio netto sono poi riflessi nel conto economico del periodo in cui i
contratti e le transazioni previste manifestano i loro effetti a conto economico.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di
copertura sono rilevate a conto economico.
I derivati sono stati contabilizzati con data di negoziazione.
u)
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009
IAS 1 rivisto – Presentazione del bilancio
39
Lo IAS 1 rivisto richiede, oltre ai tradizionali schemi di bilancio, la presentazione di un “risultato
economico complessivo” che evidenzi sia il risultato di conto economico (definito come la risultante
delle variazioni generate da transazioni con i non-soci) sia i risultati economici rilevati direttamente a
patrimonio netto (other comprehensive income). Il principio lascia libera la società di presentare tale
risultato, alternativamente, in un unico “prospetto di conto economico complessivo”, ovvero in
prospetti separati e presentati consecutivamente:
i. un primo prospetto separato (“conto economico”), che evidenzia le componenti dell’utile
(perdita) di periodo;
ii.
un secondo prospetto (“prospetto di conto economico complessivo rilevato nel periodo) che,
partendo dall’utile (perdita) di periodo, include le altre componenti di conto economico
complessivo (other comprensive income).
Il Gruppo Bulgari ha optato per la presentazione mediante i due prospetti separati denominati
rispettivamente “conto economico” e “conto economico complessivo”.
IFRS 7 – Miglioramenti alle informazioni integrative sugli strumenti finanziari
L’emendamento al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative richiede che sia
fornita informativa circa la determinazione del fair value degli strumenti finanziari per livelli gerarchici
di valutazione. L’adozione di tale principio non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della
valutazione e rilevazione delle poste di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato nelle note.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009 che non hanno
comportato per il Gruppo la rilevazione di alcun effetto contabile a seguito della loro adozione
-
IAS 23 modificato – Oneri finanziari
Emendamento all’IFRS 2 – Condizioni di maturazione e cancellazione
Improvement allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti
IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione dei clienti
Emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione e allo IAS 1 – Presentazione del
Bilancio – Strumenti finanziari puttable e obbligazioni derivanti dalla liquidazione.
IAS 27 – Partecipazioni in società controllate
IFRS 8 – Settori operativi
Emendamento allo IAS 39 riclassificazione delle attività finanziarie
IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39 – Strumenti finanziari:
rilevazione e valutazione
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili o non applicati in via
anticipata dal Gruppo Bulgari
In data 10 gennaio 2008 lo IASB ha emesso una versione aggiornata dell’IFRS 3 – Aggregazioni
aziendali, ed ha emendato lo IAS 27 – Bilancio consolidato e separato. Le principali modifiche
apportate all’IFRS 3 riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare le singole attività e passività
della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel caso di acquisizione per gradi di
società controllate. Il goodwill in tali casi sarà determinato come differenziale tra il valore delle
partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il corrispettivo pagato nella transazione ed il
valore delle attività nette acquisite. Inoltre nel caso in cui la società non acquisti il 100% della
partecipazione, la quota di patrimonio netto di competenza di terzi può essere valutata sia al fair value,
sia utilizzando il metodo precedentemente previsto dall’IFRS 3. Il principio prevede inoltre
l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla
data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione.
La modifica dovrà essere applicata dal Gruppo in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
40
Deleted: comprensive
Deleted: e
Nel maggio 2008 lo IASB ha emesso una modifica all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla
vendita e attività operative cessate; la modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio 2010 in modo
prospettico, stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del
controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra
le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota di
partecipazione minoritaria nella controllata.
In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari:
rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2010.
L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di
copertura in situazioni particolari.
In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 17 – Distribuzione di attività non
liquide con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle distribuzioni di attività non liquide ai
soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto
quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair
value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. Infine l’impresa deve riconoscere a
conto economico la differenza tra il dividendo pagato ed il valore netto contabile delle attività utilizzate
per il pagamento. L’interpretazione è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”); di
seguito vengono citate solo quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione,
riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio.
• IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni; l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio
2010 (è consentita l’adozione in via anticipata) ha chiarito che, avendo l’IFRS 3 modificato la
definizione di aggregazione aziendale, il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una
joint venture o l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono
nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2.
• IFRS 8 – Settori operativi: questo emendamento, che dovrà essere applicato dal 1° gennaio 2010,
richiede che le imprese forniscano il valore totale delle attività per ciascun settore oggetto di
informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto livello decisionale operativo. Tale
informazione era in precedenza richiesta anche in mancanza di tale condizione. E’ consentita l’adozione
in via anticipata dell’emendamento in oggetto.
• IAS 1 – Presentazione del bilancio: con questo emendamento che deve essere applicato dal 1°
gennaio 2010 (è consentita l’adozione in via anticipata) si modifica la definizione di passività corrente
contenuta nello IAS 1. La precedente definizione richiedeva la classificazione come corrente delle
passività che potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di
patrimonio netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative a prestiti
obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento in azioni
dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come corrente/non corrente di una
passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in
strumenti di patrimonio netto.
• IAS 7 – rendiconto finanziario: l’emendamento che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010,
richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento di un’attività nella
Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel Rendiconto finanziario come
derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa derivanti da spese che non risultino nel
riconoscimento di un cespite (come può essere il caso di spese promozionali e di pubblicità o di training
del personale) debbano essere classificati come derivanti dall’attività operativa.
• IAS 36 – Riduzione di valore delle attività: l’emendamento, applicabile in modo prospettico dal 1°
gennaio, richiede che ogni unità operativa o gruppo di unità operative sulle quali il goodwill è allocato
ai fini del test di impairment non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo così come
41
definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo
IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine.
• IAS 38 – Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che esistono
sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di
un’aggregazione aziendale se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. Lo IAS 38 è
stato conseguentemente emendato per riflettere questa modifica all’IFRS 3. L’emendamento in oggetto
ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle
attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche
includono alternativamente la stima dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima
dei costi che l’impresa ha evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo utilizzarla sotto un
contratto di licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o rimpiazzarla. L’emendamento è
applicabile in modo prospettico a partire dal 1° gennaio 2010 a meno che non si decida di applicare in
via anticipata l’emendamento all’IFRS 3.
Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni:
pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di
applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In particolare,
l’emendamento chiarisce che la società che riceve beni o servizi nell’ambito di piani di pagamento
basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi indipendentemente da quale società del gruppo
regola la transazione, ed indipendentemente dal fatto che il regolamento avvenga per cassa o in azioni;
inoltre stabilisce che il termine “gruppo” è da intendersi nel medesimo significato che esso assume nello
IAS 27 – bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue controllate.
L’emendamento specifica, poi che una società deve valutare i beni e servizi ricevuti nell’ambito di una
transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di vista, che potrebbe non coincidere con
quello del gruppo e con il relativo ammontare riconosciuto nel bilancio consolidato. L’emendamento
incorpora le linee guida precedentemente incluse nell’IFRIC 8 – Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e
nell’IFRIC 11 – IFRS 2 – Transazioni relative ad azioni del gruppo ed azioni proprie. In conseguenza di
ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio
2010; alla data del presente Bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora
concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.
Nel mese di ottobre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari:
presentazione, che disciplina la contabilizzazione per l’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant)
denominati in valuta estera diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano
contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento richiede invece che, a
determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella
quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° febbraio
2010.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio
sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti
correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal
1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno
ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla
classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013. Il nuovo
principio, la cui finalità è quella di sostituire il principio IAS 39 mediante un processo per fasi, utilizza
un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei
flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione
sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo
di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli
42
Deleted: )
organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione
necessario per l’applicazione del nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività
attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione
dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale.
L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività
finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora
le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività
finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività
finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto
economico nel periodo. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente
bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
1.
Acquisizioni/costituzioni e dismissioni società
In data 5 marzo 2009 la Bulgari International Corporation (BIC) N.V. ha acquistato il residuale 50%
del capitale della società Cadrans Design S.A.. Il prezzo pagato, corrisposto attraverso disponibilità
liquide, è stato pari a 6.000 mila chf (4.100 mila euro) a fronte di un patrimonio netto acquisito di 1.185
mila chf (797 mila euro), corrispondente ad un totale attivo 3.624 mila chf (2.441 mila euro) e ad un
totale passivo di 2.439 mila chf (1.644 mila euro). L’operazione ha generato un goodwill di importo
pari a 3.359 mila euro, riferibile a benefici economici futuri che non possono essere identificati
separatamente.
Tale acquisizione è stata inclusa nell’area di consolidamento secondo il metodo integrale in luogo del
metodo proporzionale precedentemente utilizzato.
Per la variazione del perimetro di consolidamento si rinvia alla successiva nota 28.
2. Ricavi
In migliaia di euro
2009
Vendite nette
Royalties
Altri ricavi
914.664
9.198
2.706
926.568
2008
1.061.150
12.368
1.840
1.075.358
Relativamente alla composizione dei ricavi per tipologia di prodotto e per area geografica si rinvia
alla nota 24 “Informativa di settore”, nonché alla Relazione degli Amministratori sull’andamento
della gestione del Gruppo.
3. Costo del venduto
Il costo del venduto, pari a 379.391 mila euro al 31 dicembre 2009 (394.304 mila euro al 31 dicembre
2008), comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute.
In particolare, esso include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente
associati alla produzione, nonché gli ammortamenti di impianti, macchinari e attività immateriali
impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. Per una più corretta
esposizione delle voci di bilancio, si è provveduto a riclassificare dalla voce Spese di pubblicità e
promozione alcuni oneri accessori alla vendita di profumi per 8.879 mila euro; per omogeneità di
43
Deleted: liquidato tramite
esposizione e confronto, si è provveduto ad una riclassifica dei medesimi costi anche per l’esercizio
precedente (10.208 mila euro).
4.
Costi operativi netti
In migliaia di euro
Costi per il personale
Spese variabili di vendita
Altre spese generali,
commerciali ed amministrative
Spese di pubblicità
e promozione
Oneri di ristrutturazione
Nota
21
2009
2008
182.579
41.896
230.116
189.903
47.800
221.431
95.623
110.947
16.786
567.000
570.081
2009
2008
Spese variabili di vendita
In migliaia di euro
Commissioni su carte di
credito
Commissioni di mediazione
Spese di trasporto
Provvigioni a venditori
Altro
Nota
21
4.875
5.008
8.032
11.997
7.333
9.659
41.896
8.803
15.295
7.243
11.451
47.800
La voce “commissioni di mediazione” si riferisce quasi esclusivamente a commissioni ad agenti per
vendite di profumo per 7.500 mila euro (8.549 mila euro nell’esercizio 2008).
La voce “altro”, pari a 9.659 mila euro, si riferisce a Bulgari Parfums S.A. per 4.042 mila euro (4.429
mila euro nell’esercizio 2008), Bulgari Parfums Italia S.p.A. per 1.221 mila euro (1.534 mila euro
nell’esercizio 2008) e Bulgari Global Operations S.A. per 455 mila euro (726 mila euro nell’esercizio
2008), principalmente per costi di magazzinaggio dei prodotti.
La voce inoltre include costi di Bulgari Italia S.p.A. per 1.873 mila euro (1.993 mila euro nell’esercizio
2008) in gran parte riferiti a locali BVLGARI presso i duty free e costi di Bulgari Corporation of
America per 804 mila euro (1.046 mila euro nell’esercizio 2008) per la maggior parte riferiti a
commissioni relative alla gestione logistica di profumi Bulgari affidata, per il Nord America, ad un
partner esterno.
Altre spese generali, commerciali ed amministrative
In migliaia di euro
Canoni di affitto
Oneri diversi di gestione
Altre spese generali nette
2009
2008
84.548
24.068
121.500
76.748
27.847
116.836
230.116
221.431
44
Le “altre spese generali, commerciali e amministrative” si riferiscono essenzialmente a oneri diversi di
gestione per 24.068 mila euro (27.847 mila euro nell’esercizio 2008), ad accantonamenti a fondo rischi
per 6.745 mila euro (8.386 mila euro nell’esercizio 2008), in gran parte dovuti a rischi su crediti e
contenziosi legali, a spese di viaggio e trasferta per complessivi 8.818 mila euro (13.553 mila euro
nell’esercizio 2008), a spese di “Information, technology and communication”per 10.134 mila euro
(9.936 mila euro nell’esercizio 2008), a costi per consulenze per 10.637 mila euro (11.588 mila euro
nell’esercizio 2008), ad imposte e tasse non sul reddito per 5.955 mila euro (4.699 mila euro
nell’esercizio 2008), ad emolumenti agli organi sociali per 2.742 mila euro (4.098 mila euro
nell’esercizio 2008), a spese di assicurazione per 2.625 mila euro (2.553 mila euro nell’esercizio 2008).
La voce inoltre include ammortamenti per 72.163 mila euro (53.899 mila euro nell’esercizio 2008)
principalmente relativi a migliorie su stabili in affitto, a spese per subentro locali in affitto, hardware e
software. Per un’analisi della voce “ammortamenti” si rimanda alla movimentazione delle
immobilizzazioni materiali ed immateriali.
L’incremento rispetto al 2008 dei canoni di affitto è essenzialmente dovuto ai nuovi locali utilizzati per
lo svolgimento dell’attività, in particolare alle nuove aperture in America, Cina e Corea, nonché ad un
consistente effetto cambio.
Oneri di ristrutturazione
La voce “oneri di ristrutturazione” accoglie essenzialmente la stima degli oneri connessi ad accordi,
individuali o collettivi, di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro derivante da
esigenze organizzative (6.826 mila euro), nonché la stima dei costi dei contratti di affitto non
rescindibili a seguito della chiusura di alcuni negozi (2.803 mila euro); la rimanente parte, pari a circa
7 milioni, è relativa alla riduzione del portafoglio acquisti a seguito della ristrutturazione del business
dell’orologeria.
5. Proventi (oneri) finanziari
Interessi attivi
In migliaia di euro
Interessi attivi bancari
Interessi attivi da pubblica
amministrazione
Premi attivi su operazioni di
copertura
Altri
2009
2008
71
432
465
275
2.038
3.624
456
176
2.997
4.540
Interessi passivi
45
In migliaia di euro
2009
Interessi passivi bancari
Interessi passivi su prestito
obbligazionario
Interessi passivi per
finanziamenti
Premi passivi su operazioni di
copertura
Altri
2008
(157)
(5.135)
(230)
-
(7.528)
(10.662)
(4.906)
(8.243)
(179)
(109)
(17.905)
(19.244)
2009
2008
Altri proventi (oneri) finanziari
In migliaia di euro
Sconti e abbuoni attivi
Sconti e abbuoni passivi
Commissioni e spese bancarie
Oneri attuariali su TFR
Altri
Nota
21
268
(399)
(2.854)
(541)
(229)
375
(551)
(841)
(493)
(221)
(3.755)
(1.731)
6. Imposte
In migliaia di euro
Imposte correnti
Imposte differite
Imposte anni precedenti
Nota
12
2009
2008
14.312
(13.971)
(688)
17.876
(10.091)
(408)
(347)
7.377
La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico,
determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche, è il seguente:
Riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva
2009
2008
Aliquota ordinaria applicabile IRES
27,50%
27,50%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione):
- Costi indeducibili
- Redditi esenti ed altri oneri fiscalmente deducibili
- Utilizzo perdite fiscali pregresse
- Imposte su redditi esteri
7,50%
(5,14%)
3,70%
5,73%
(4,23%)
2,01%
46
- Redditi CFC attratti a tassazione
- Adeguamento imposte sul reddito di esercizi precedenti
- Effetto affrancamento fiscale (L. Finanziaria 2008)
- Adeguamento fondo imposte differite su differenze temporali
pregresse
- Effetto differenti aliquote società estere
(3,53%)
-
0,36%
(4,00%)
0,01%
(34,74%)
(21,29%)
Aliquota effettiva IRES
(4,71%)
6,13%
3,97%
2,10%
(0,73%)
8,23%
- Effetto IRAP (corrente e differita)
Totale aliquota fiscale effettiva
47
7. Immobili, impianti e macchinari – 198.326 mila euro
Il dettaglio degli immobili, impianti e macchinari ed i relativi movimenti sono così costituiti:
Terreni e
fabbricati
Mobili,
Attrezzature macchine
Migliorie su Museo Imm.ni in
Autoind.li e
per
stabili in Bulgari corso e
Totale
mezzi
comm.li
ufficio,
affitto
acconti
arredi
Impianti e
macchinari
In migliaia di euro
Esercizio 2007
Fondo ammortamento
23.668
(7.609)
28.751
(19.216)
Consistenza al 31/12/2007
16.059
9.535
6.329
-
-
16.059
9.535
Capitalizzazioni interne
884
(37)
2.346
(1.866)
(11)
-
878
6.841
5.396
(6)
(3.927)
(16)
78
Totale variazioni 2008
1.316
9.244
Fondo ammortamento
27.060
(9.685)
43.179
(24.400)
Consistenza al 31/12/2008
17.375
18.779
(167)
1.020
252
3.783
(165)
(2.303)
(84)
-
19
364
1.089
4.571
(261)
(5.029)
(185)
206
2.336
774
31.565
(11.854)
49.194
(29.641)
19.711
19.553
Costo storico
Riclassifiche
Consistenza al 01/01/2008
19.650 116.583
(13.321) (74.017)
249
(245)
141.700
(65.970)
9.299
-
10.760 350.660
- (180.378)
42.566
4
75.730
9.299
10.760
170.282
-
-
-
-
1.038
-
1.038
6.329
42.566
4
75.730 10.337
10.760
171.320
748
3.540
(58)
1.119
1.981
22.861
(5)
(1.972) (16.061)
(187)
-
(2)
-
6.267
2.187
19.554
(16.928)
(170)
-
172
7
- (10.522)
3.129
5.738
-
12.496
(470)
61.005
(11)
(40.756)
(384)
78
11.267
(2)
10.910
23.555 148.372
(16.527) (94.539)
268
(266)
171.652 13.638
(85.012)
-
53.833
2
86.640 13.638
(14) (1.079)
17
42
(1.443)
1.980
2.973
20.664
(5)
(206)
(2.115) (20.078)
(24) (1.215)
-
(2)
-
108
(2)
24.264 165.076
(17.847) (111.135)
178
(178)
177.030 13.955
(96.489)
-
-
80.541 13.955
Variazioni esercizio 2008
Oscillazione cambi
Variaz.area di consolidam.
Riclassifiche
Acquisizioni
Alienazioni
Ammortamenti
Svalutazioni
699
3.301
4.777
31.958
Esercizio 2008
Costo storico
7.028
5.983 433.707
- (230.429)
5.983
203.278
(1.512)
10
3.408
18.232
(840)
(21.854)
(3.543)
-
(10)
- (5.879)
577 4.279
(260) (165)
-
(2.763)
1.453
(593)
55.079
(1.477)
(51.381)
(5.476)
206
(6.099)
317 (1.775)
(4.952)
Variazioni esercizio 2009
Oscillazione cambi
Variaz.area di consolidam
Riclassifiche
Acquisizioni
Alienazioni
Ammortamenti
Svalutazioni
Capitalizzazioni interne
Totale variazioni esercizio
2009
(611)
Esercizio 2009
Costo storico
Fondo ammortamento
Consistenza al 31/12/2009
6.417
53.941
4.208 465.470
- (267.144)
4.208
198.326
48
I maggiori incrementi dell’esercizio fanno riferimento al rinnovo o apertura di nuovi negozi, come
anche indicato nella tabella seguente:
In migliaia di euro
Bulgari Corp. Of America
Inc.
Mobili,
Migliorie
macchine per su stabili in
ufficio e arredi
affitto
5.749
11.554
Totale
Principali negozi rinnovati o aperti
nell’esercizio 2009
17.303 San Francisco, Las Vegas, Scottsdale e
Dallas (Stati Uniti d’America)
Bulgari Japan Ltd.
1.443
3.342
Bulgari Commercial
Shangai Branch
1.597
-
Bulgari Deutschland
Gmbh
479
924
Macau branch (Bulgari
Asia Pacific Ltd.)
1.323
-
1.323 Macao (Macao)
Bulgari Taiwan Ltd.
1.240
-
1.240 Taipei (Taiwan)
450
500
950 Seul, Busan, Ulsan (Corea)
50
579
629 Printemps (Francia)
8.333
20.664
1.333
18.232
Bulgari Korea Ltd.
Bulgari France S.A.S
Altro
Totale
4.785 Nagoya, Osaka, Kashiwa (Giappone)
1.597 Souzhou, Shenzhen (Cina)
Deleted: Deutschalnd
1.403 Colonia (Germania)
9.666
38.896
Gli investimenti in “mobili, macchine per ufficio e arredi” includono, inoltre, gli acquisti da parte di
Bulgari Global Operations S.A. (2.400 mila euro) di vetrine da destinare alla rete di distribuzione terzi
per l’esposizione di prodotti BVLGARI, i nuovi investimenti in hardware di Bulgari S.p.A. (1.563
mila euro), oltre che i costi sostenuti per gli espositori di profumi da parte di Bulgari Parfums S.A.
(1.509 mila euro).
L’incremento nella voce “immobilizzazioni in corso e acconti” si riferisce sostanzialmente a
investimenti sostenuti nel corso del 2009 per il rinnovo di un negozio esistente e l’apertura di un
nuovo negozio a Shanghai (1.607 mila euro), agli investimenti di Prestige D’Or S.A. per
l’ampliamento dello stabilimento produttivo (668 mila euro) e a costi sostenuti da Bulgari South Asian
Operations Pte Ltd. per il nuovo negozio a Singapore (484 mila euro).
La riduzione, invece, si riferisce prevalentemente all’entrata in funzionamento di alcuni asset di
Bulgari S.p.A., tra cui la nuova sede di Via del Tritone in Roma (3.536 mila euro) riclassificati
prevalentemente in migliorie su stabili in affitto e in migliorie su impianti e all’apertura di alcuni
negozi da parte di Bulgari Corporation of America Inc., tra cui si menzionano San Francisco e
Scottsdale (Stati Uniti d’America).
L’incremento degli “impianti e macchinari” è principalmente relativo a migliorie su impianti e
macchinari produttivi di Bulgari Time (Switzerland) S.A. (1.145 mila euro), di Bulgari S.p.A. (1.067
mila euro), di Daniel Roth et Gérald Genta Haute Horologerie S.A. (869 mila euro), di Bulgari
Manifattura S.p.A. (523 mila euro) di Bulgari Global Operations S.A. (405 mila euro).
49
Gli incrementi nella voce “terreni e fabbricati” includono, principalmente, i costi sostenuti da parte di
Bulgari Corporation of America Inc, per la progettazione e il design relativi a nuove aperture o rinnovi
di negozi già esistenti, tra cui si menzionano San Francisco (1.634 mila euro), Las Vegas (411 mila
euro), Dallas (286 mila euro) e Scottsdale (252 mila euro).
La voce “svalutazioni”, pari a 5.476 mila euro, accoglie per circa 3,3 milioni di euro, i costi relativi
alla chiusura di alcuni negozi e per circa 1,2 milioni i costi legati alla ristrutturazione del business
dell’orologeria.
Il saldo degli “Immobili, impianti e macchinari” al 31 dicembre 2008 riflette la riclassifica nel
“Museo Bulgari”, pari ad euro 1.998 mila (di cui euro 788 mila relativi ad acquisti effettuati
nell’esercizio 2008), di oggetti museali, costituiti da pezzi unici di orologeria a marchio Daniel Roth
& Gerald Genta, effettuata ai fini di una più corretta rappresentazione comparativa di bilancio.
Si segnala che il negozio di Roma, di proprietà della Bulgari Italia S.p.A., contabilizzato al costo e
classificato nella voce “terreni e fabbricati” presenta, sulla base di una perizia effettuata da un esperto
indipendente, un valore netto contabile al 31 dicembre 2009 sensibilmente inferiore al suo fair value.
Al 31 dicembre 2009 non risultano segnalazioni da parte delle società del Gruppo in merito
all’esistenza di immobilizzazioni inattive, né alla presenza di immobili, impianti e macchinari
completamente ammortizzati ancora in uso di valore significativo.
Al 31 dicembre 2009 non esistono immobili, impianti e macchinari impegnati a garanzia di passività.
8. Avviamento – 49.602 mila euro
La movimentazione della voce “avviamento” al 31 dicembre 2009 è la seguente:
In migliaia di euro
Saldo al 31/12/2008
Variazioni
Oscillazione cambi
Incrementi
Decrementi
Totale variazioni
Saldo al 31/12/2009
46.248
(5)
3.359
3.354
49.602
Il decremento da oscillazione cambi si riferisce all’adeguamento al cambio di fine periodo
dell’avviamento generato da acquisizioni di società aventi valute funzionali diverse dall’euro.
L’incremento si riferisce all’acquisto del residuale 50% della società Cadrans Design S.A (si rinvia
alla nota 1).
Ai fini della valutazione dei test di impairment l’avviamento è stato allocato alle rispettive unità
generatrici di cassa di appartenenza. Le unità generatrici di cassa considerate per le società produttive
sono le singole società oggetto di acquisizione, mentre nel caso di unità commerciali sono stati
considerati i flussi previsionali attesi valutati in ambito integrato, tenendo cioè conto anche dei
margini che verranno realizzati dal processo produttivo e logistico della Divisione di appartenenza.
Il valore dell’avviamento è così allocato:
50
Deleted: L’incremento
In migliaia di euro
Cash Generating Unit
Avviamento
Bulgari Manifattura S.p.A.
Bulgari South Asian Operations Pte Ltd.
Daniel Roth et Gérald Genta Haute Horlogerie S.A
Bulgari Corporation of America Inc.(*)
Bulgari Asia Pacific Ltd.
H. Finger A.G..
Cadrans Design S.A.
Bulgari (Taiwan) Ltd.
Altre società
Divisione JWA
13.540
10.032
5.531
4.909
4.695
4.039
3.676
1.003
543
47.968
Divisione Profumo
1.634
Saldo al 31/12/2009
49.602
Deleted: 2008
(*) Avviamento pagato da Bulgari Corporation of America Inc. per l’acquisto del negozio di Honolulu (Hawaii)
La stima del valore recuperabile dell’avviamento iscritto tra le attività è stata effettuata attraverso la
determinazione del valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un
tasso che riflette i rischi specifici delle singole cash-generating unit alla data di valutazione.
Le previsioni dei flussi di cassa utilizzate ai fini dell’impairment test sono basate sul Budget 2010
approvato dal Comitato di Direzione della capogruppo, nonché sulle previsioni dei piani futuri, con
orizzonte temporale a cinque anni, preparati dalle direzioni delle relative Divisioni. E’ stato inoltre
stimato un terminal value, determinando un flusso di cassa operativo opportunamente normalizzato
per mantenere le condizioni di normale operatività aziendale e considerando un tasso di crescita
compreso tra lo 0% e il 2% nominale annuo.
Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato calcolato seguendo la metodologia del W.A.C.C. (Weighted
Average Cost of Capital), ossia ponderando il tasso di redditività atteso del capitale proprio investito e
il costo del capitale a debito.
Le assunzioni principali utilizzate per lo svolgimento dei test di impairment sono state le seguenti:
31/12/2009
Tasso di crescita dei valori terminali
Tasso di attualizzazione
tra 0% e 2%
tra 9% e 12%
31/12/2008
tra 0% e 2%
10%
Deleted: sconto
Le risultanze dei test effettuati confermano che i valori recuperabili delle cash-generating unit
permangono significativamente superiori al relativo valore contabile inclusivo degli avviamenti e
pertanto non si rilevano perdite di valore al 31 dicembre 2009.
E’ opportuno precisare che le stime e i dati di budget cui sono applicati i parametri sopra indicati sono
determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli
sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. L’analisi di sensitività, rispetto ai parametri utilizzati ai
fini degli impairment test, evidenzia che sia a fronte dell’effetto combinato di una riduzione dell’1%
del tasso di crescita e di un incremento dell’1% del tasso di sconto, sia a fronte dell’effetto combinato
di una riduzione del 10% dei flussi di cassa e di un incremento dell’1% del tasso di sconto le
conclusioni dei test sono tali da non generare situazioni di perdite di valore.
51
Tuttavia la stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità e uso di
stime da parte del management e quindi non è possibile assicurare che non si verifichino perdite di
valore degli avviamenti in periodi futuri. I fattori esogeni ed endogeni che potrebbero comportare la
necessità di verifiche, con cadenza infra-annuale, dell’esistenza di perdite di valore saranno
costantemente monitorati dal Gruppo.
9. Altre attività immateriali – 83.825 mila euro
La composizione ed i movimenti delle “Altre attività immateriali” sono i seguenti:
52
Deleted: il Gruppo
Deleted: può
Deleted: un’ulteriore verifica
In migliaia di euro
Esercizio 2007
Costo storico
Fondo ammortamento
Consistenza al 31/12/2007
Variazioni 2008
Oscillazione cambi
Variazione area di consolidamento
Riclassifiche
Acquisizioni
Ammortamenti
Svalutazioni
Totale variazioni 2008
Esercizio 2008
Costo storico
Fondo ammortamento
Consistenza al 31/12/2008
Variazioni esercizio 2009
Oscillazione cambi
Variazione area di consolidamento
Riclassifiche
Acquisizioni
Ammortamenti
Svalutazioni
Capitalizzazioni Interne
Alienazioni
Totale variazioni esercizio 2009
Esercizio 2009
Costo storico
Fondo ammortamento
Consistenza al 31/12/2009
Costi di
sviluppo
Diritti di brevetto
industriale, e
utilizzaz.opere
d’ingegno
Concessioni,
marchi e
licenze
Imm.ni in
corso e
acconti
Spese subentro
locali e altro
Totale
11.177
(8.263)
73.101
(43.379)
3.460
(2.468)
13.124
-
32.265
(5.800)
133.127
(59.910)
2.914
29.722
992
13.124
26.465
73.217
199
588
2.246
(1.565)
1.468
165
1.070
14.571
(10.002)
5.804
2
(905)
52
(34)
(885)
799
(5.946)
4.319
(828)
(800)
5.663
15
(1.673)
(174)
3.031
365
470
21.203
(13.274)
(174)
8.590
15.169
(10.787)
89.377
(53.851)
183
(76)
12.296
-
36.606
(7.110)
153.631
(71.824)
4.382
35.526
107
12.296
29.496
81.807
89
(54)
2.291
(1.974)
(713)
88
(273)
(11)
24
2.637
12.459
(11.533)
(14)
3.562
2
173
(83)
92
31
(1.990)
2.257
1.274
1.572
191
(1.754)
(1.372)
(2.935)
302
24
593
17.180
(15.344)
(727)
1.362
(1.372)
2.018
16.680
(12.571)
104.398
(65.310)
359
(160)
13.868
-
34.764
(8.203)
170.069
(86.244)
4.109
39.088
199
13.868
26.561
83.825
Gli incrementi dei “costi di sviluppo” riguardano principalmente nuove fragranze da immettere sul
mercato e test dermatologici relativi al profumo da parte di Bulgari Parfum S.A. (1.137 mila euro),
nonché i costi sostenuti da Daniel Roth ed Gérald Genta Haute Horlogerie S.A. per lo sviluppo di
prototipi (1.033 mila euro).
Gli incrementi dei “diritti di brevetto e utilizzazione opere di ingegno” sono attribuibili
prevalentemente all’acquisto di licenze di software applicativi per la gestione delle diverse attività
aziendali effettuato soprattutto dalla capogruppo Bulgari S.p.A. (11.739 mila euro).
Gli incrementi della voce “immobilizzazioni in corso e acconti” includono sostanzialmente
investimenti da parte di Bulgari S.p.A. per lo sviluppo di software applicativo relativo a procedure e
programmi che, al 31 dicembre 2009, erano ancora in fase d’implementazione (2.257 mila euro).
53
La voce “alienazioni” è relativa all’operazione di cessione di parte dei locali situati a Londra (New
Bond Street), effettuata nel 2009. Il prezzo di cessione, pari a 2.252 mila euro, confrontato con il
valore di carico al momento della vendita (1.372 mila euro) ha generato una plusvalenza netta pari a
873 mila euro, contabilizzata nella voce “Altre spese generali, commerciali ed amministrative”.
Non vi sono attività immateriali il cui titolo di proprietà è limitato o che sono vincolate a garanzia di
passività.
I ”costi di ricerca e sviluppo” direttamente imputati a conto economico nel corso dell’esercizio sono
pari a 2.050 mila euro.
10. Partecipazione in altre imprese
La voce include il valore delle partecipazioni, classificate come disponibili per la vendita, nei fondi
chiusi di investimento Opera Partecipations S.c.a. e Opera Partecipations 2 S.c.a., nei quali Bulgari
International Corporation N.V. possiede rispettivamente l’11,72% ed il 7,61% del totale delle azioni
che danno diritto alla distribuzione dei dividendi.
A seguito della cessione, in esercizi precedenti, degli investimenti posseduti le aspettative di rimborso
delle quote detenute nei suddetti fondi confermano la congruità del valore netto di carico.
La voce include inoltre il valore delle partecipazioni in Opera SGR (12,5%) ed Opera Management
(11,45%).
In migliaia di euro
Opera Partecipations Opera Sgr
Opera
Totale
Opera
2 S.c.a.
Management
Partecipations
S.c.a.
Saldo al 31/12/2008
Incrementi
Decrementi
Saldo al 31/12/2009
10.736
1.804
138
14
12.692
-
729
-
-
-
729
-
10.736
2.533
138
14
13.421
L’incremento pari a 729 mila euro si riferisce a versamenti in conto capitale effettuati nel corso
dell’esercizio 2009 e destinati al finanziamento delle acquisizioni di quote di società, di volta in volta
identificate dalla società Opera Management gestore del fondo.
11. Altre attività finanziarie correnti e non correnti
In migliaia di euro
31/12/2009
31/12/2008
Attività finanziarie correnti
Crediti finanziari correnti
2.726
19.636
2.726
19.636
35.213
6
35.219
37.672
6
37.678
Attività finanziarie non correnti
Depositi cauzionali
Altre
Totale Altre immobilizzazioni finanziarie
54
Crediti finanziari non correnti
418
1.301
35.637
38.979
I crediti finanziari correnti includono l’effetto delle coperture su cambi e oro, la cui scadenza è entro un
anno.
Tra i depositi cauzionali l’importo maggiore, pari a 23.064 mila euro (24.343 mila euro al 31 dicembre
2008), si riferisce a depositi per l’affitto dei negozi e locali in Tokyo dalla controllata Bulgari Japan Ltd..
La variazione della voce in esame è imputabile in parte al deprezzamento dello yen rispetto all’euro, in
parte al rimborso di alcuni depositi cauzionali.
I crediti finanziari non correnti sono interamente verso parti correlate ed includono per 337 mila euro la
quota non elisa in fase di consolidamento (pari al 35%) dei finanziamenti subordinati a lungo termine
rilasciati a favore della Bulgari Hotels and Resorts B.V. e per 81 mila euro a favore della Bulgari Hotels
& Resorts Milano S.r.l., società consolidate con il metodo proporzionale. Tali finanziamenti, la cui
scadenza è prevista per aprile 2027, sono regolati al tasso trimestralmente pari all’EURIBOR +3%.
Il decremento rispetto al 31 dicembre 2008 è dovuto sia all’elisione integrale, in luogo dell’elisione
proporzionale effettuata alla fine del 2008, del 100% del controllo (avvenuta a Marzo 2009) di un
finanziamento di 872 mila franchi svizzeri (587 mila euro) a lungo termine rilasciato dalla Bulgari
Global Operations S.A alla Cadrans Design S.A. con scadenza marzo 2017 e tasso pari a 3,5%, nonché
alla conversione in versamento in conto capitale effettuata dalla Bulgari S.p.A. di un credito finanziario
pari ad 1 milione di euro vantato nei confronti della Bulgari Hotels & Resorts Milano S.r.l. che è stato
integralmente eliminato in fase di elisione delle partecipazioni.
12. Imposte differite
Si riporta di seguito il dettaglio delle “imposte differite” con indicazione delle voci che generano le
principali differenze temporanee:
(in migliaia di euro)
Eliminazione utili IC
Immobili, impianti e macchinari
Altri accantonamenti
Imposte differite attive
Ammortamenti accelerati
Utili non distribuiti
F.do obsol. magazzino
Fondi per benefici ai dipendenti
F.do svalutazione crediti
Altri accantonamenti
Imposte differite passive
Totale imposte differite
Saldi al
31/12/2008
Incrementi
Decrementi
Altre
variazioni
Saldi al
31/12/2009
15.586
2.974
7.402
25.962
(1.168)
(2.475)
(7.690)
(330)
(663)
(243)
(12.569)
4.539
12.815
17.354
(431)
(15)
(1)
(335)
(782)
(995)
(12)
(5.675)
(6.682)
50
883
2.456
471
221
4.081
(352)
(216)
(263)
(831)
27
8
(72)
(37)
14.239
7.285
14.279
35.803
(1.118)
(1.592)
(5.638)
(345)
(185)
(429)
(9.307)
13.393
16.572
(2.601)
(868)
26.496
L’incremento della voce “altri accantonamenti” si riferisce allo stanziamento di imposte differite attive
relative alle perdite fiscali della Bulgari Japan nonchè della Capogruppo e delle sue controllate italiane
che aderiscono al consolidato fiscale.
55
In particolare le imposte differite attive sono state stanziate su perdite fiscali della Bulgari S.p.A. e delle
sue controllate italiane pari a circa 31 milioni di euro e della Bulgari Japan pari a circa 9 milioni. Tali
imposte sono state rilevate sulla base delle prospettive di redditività contenute nei piani aziendali che
confermano la probabilità che nei futuri esercizi si genereranno imponibili fiscali in grado di sostenere
il recupero di tutte le imposte anticipate stanziate.
La colonna “Altre variazioni” accoglie essenzialmente l’effetto cambio derivante dalla traduzione dei
bilanci con valuta funzionale diversa dall’euro.
13. Rimanenze
Le giacenze di magazzino risultano così costituite:
In migliaia di euro
Lordo
Materie prime
Prodotti in corso di
lavorazione e semilavorati
Prodotti finiti e Packaging
31/12/2009
Svalutazione
Netto
Lordo
31/12/2008
Svalutazione
Netto
73.542
157.771
1.232
26.781
72.311
130.989
60.351
192.782
376
16.768
59.975
176.014
439.373
27.187
412.186
515.638
23.769
491.869
670.686
55.200
615.486
768.771
40.913
727.858
Il valore netto delle giacenze a fine esercizio, pari 615.486 mila euro, ha subìto un decremento netto di
112.372 mila euro, pari a circa il 15.43%, rispetto al 31 dicembre 2008.
Tale decremento è da attribuire al miglioramento della rotazione delle giacenze in essere e ad
un’ottimizzazione delle stesse, sulla base di strategie di razionalizzazione e smaltimento intraprese dal
Management.
Il fondo svalutazione magazzino, pari a 55.200 mila euro al 31 dicembre 2009, riflette la migliore stima
del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione
dell’esperienza passata e dell’andamento atteso delle vendite per tipologia di prodotto.
Il valore lordo al 31 dicembre 2008 riflette la riclassifica dei pezzi unici di orologeria a marchio Daniel
Roth & Gerald Genta che, ai fini di una più corretta presentazione, sono stati iscritti nella voce
“immobili, impianti e macchinari”, come già commentato alla nota 7.
14. Crediti commerciali
I crediti verso clienti sono così composti:
In migliaia di euro
Clienti finali e distributori
Franchisee
31/12/2009
Crediti verso
Fondo
Fondo resi
clienti
svalutazione da clienti
133.915
22.355
156.270
4.760
82
4.842
2.627
401
3.028
Saldo netto al
31/12/2009
126.528
21.872
148.400
31/12/2008
Saldo netto al
31/12/2008
160.849
21.043
181.892
Data la natura dei crediti commerciali vantati dal Gruppo, si ritiene che il loro valore contabile
approssimi il loro fair value.
La ripartizione, per scadenza, del valore lordo dei crediti commerciali è la seguente:
56
In migliaia di euro
Entro
1 anno
Clienti finali e distributori
Franchisee
Da 1 a 5
anni
126.661
22.343
149.004
Oltre
5 anni
6.265
12
6.277
Crediti in
contenzioso
7
7
Saldo al
31/12/2009
982
982
133.915
22.355
156.270
Di seguito si riporta la movimentazione del “fondo svalutazione crediti” nel corso dell’esercizio.
In migliaia di euro
Saldo al
31/12/2008
Clienti finali e distributori
Franchisee
4.558
83
4.641
Accanton.
Utilizzi
Altre
variazioni
3.759 (2.177)
3.759 (2.177)
Saldo al
31/12/2009
(1.380)
(1)
(1.381)
4.760
82
4.842
Gli accantonamenti di periodo, pari a 3.759 mila euro, sono inclusi nella voce “Spese operative nette”
del conto economico.
La colonna “Altre variazioni”, pari a (1.381) mila euro, accoglie per (1.378) mila euro il rilascio di
accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati nell’esercizio 2008.
Il fondo resi da clienti, pari a 3.028 mila euro al 31 dicembre 2009, accoglie gli stanziamenti, di
competenza dell’esercizio 2009, per la stima dei resi futuri, derivanti da vendite a terzi, distributori di
prodotti e franchisee relativi all’attività tipica della società.
Di seguito si riporta la movimentazione del “fondo resi da clienti” nel corso dell’esercizio.
In migliaia di euro
Saldo al
31/12/2008
Clienti finali e distributori
Franchisee
Accanton.
Utilizzi
Altre
variazioni
Saldo al
31/12/2009
2.738
-
2.618
377
(2.618)
-
(111)
24
2.627
401
2.738
2.995
(2.618)
(87)
3.028
Gli accantonamenti al fondo resi, pari a totali 2.995 mila euro, sono inclusi nella voce “Vendite lorde”
del conto economico.
La colonna “Altre variazioni”, pari a (87) mila euro, accoglie interamente l’effetto cambio derivante
dalla traduzione dei bilanci con valuta funzionale diversa dall’euro.
15. Altre attività correnti e non correnti
In migliaia di euro
Altre attività correnti:
Altri crediti tributari
Ratei e risconti attivi
Anticipi a fornitori
31/12/2009
30.938
12.554
2.747
31/12/2008
32.984
14.592
3.303
57
Crediti verso enti previdenziali
Altre
Totale altre attività correnti
876
10.075
57.190
651
2.972
54.502
Altre attività non correnti:
Altri crediti tributari non correnti
Altre
Totale altre attività non correnti
16.664
104
16.768
16.258
282
16.540
Altre attività correnti
Il decremento netto della voce “altri crediti tributari correnti”, è dovuto principalmente a crediti per
IVA che, al 31 dicembre 2009, sono pari a 13.608 mila euro (19.381 mila euro al 31 dicembre 2008).
La voce “ratei e risconti attivi “risulta così composta:
In migliaia di euro
Totale ratei
Assicurazioni
Canoni su affitto locali
Altri risconti
Totale risconti
31/12/2009
31/12/2008
422
721
9.013
2.398
12.132
42
915
9.915
3.720
14.550
12.554
14.592
In particolare, la voce “altri risconti”, pari a 2.398 mila euro (3.720 mila euro al 31 dicembre 2008), è
riferito a costi anticipati per: spese promozionali ed eventi per 770 mila euro (2.118 mila euro al 31
dicembre 2008), consulenze e noleggi vari per 563 mila euro (396 mila euro al 31 dicembre 2008),
manutenzione per 216 mila euro (157 mila euro al 31 dicembre 2008), utenze per 184 mila euro (170
mila euro al 31 dicembre 2008).
La voce “anticipi a fornitori”, pari a 2.747 mila euro, è essenzialmente dovuta a spese promozionali per
933 mila euro, a pagamenti anticipati su acquisti di materie prime e forniture varie per 742 mila euro
IVA da pagare alla dogana per merci in importazione per 410 mila euro.
La voce “altre”, pari a 10.075 mila euro (2.972 mila euro al 31 dicembre 2008), evidenzia un
significativo incremento essenzialmente dovuto a crediti derivanti dalla cessione a terzi di alcuni negozi
o locali situati a Parigi (Vendome) per 4.000 mila euro e Londra (New Bond Street ) per 2.252 mila
euro.
La voce include anche crediti verso intermediari per il recupero dell’IVA per 1.575 mila euro, crediti
assicurativi per 276 mila euro, depositi in garanzia esigibili entro 12 mesi per 255 mila euro.
Si ritiene che il valore delle altre attività correnti approssimi il loro fair value.
Altre attività non correnti
Le “altre attività non correnti”, pari a 16.664 mila euro, si riferiscono principalmente ad altri crediti
tributari esigibili oltre 12 mesi per IVA richiesta a rimborso dalla Bulgari S.p.A. (13.129 mila euro) e
dalla Bulgari Gioielli S.p.A. (3.119 mila euro).
58
Inoltre, il decremento della voce “altre”, pari a 104 mila euro (282 mila euro al 31 dicembre 2008), è
relativo a un credito verso terzi di Bulgari International Corporation (BIC) N.V., pari a 172 mila euro,
con scadenza prevista per giugno 2010, relativo alla vendita di azioni della società OPERA
Partecipations 2 ScA., che, al 31 dicembre 2009, è stato debitamente riclassificato nella voce “altre
attività correnti”.
Il valore delle “altre attività non correnti” approssima il loro fair value in quanto la voce è inclusiva dei
relativi interessi maturati.
16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce include gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità, prontamente convertibili
in valori di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore.
Il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, tutti liberamente utilizzabili, è di seguito
riportato:
In migliaia di euro
Depositi bancari
Cassa e assegni
Conti correnti passivi
31/12/2009
31/12/2008
29.532
1.046
(1.345)
24.600
1.555
(6.275)
29.233
19.880
La voce “depositi bancari” si riferisce a depositi su conti correnti con primarie Banche Nazionali e
Internazionali, dove è stata mantenuta la disponibilità liquida nelle varie valute.
Si ritiene che il valore di carico delle ”disponibilità liquide e mezzi equivalenti” sia allineato al loro fair
value alla data di bilancio.
17. Patrimonio netto
Capitale sociale
Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2009, al lordo delle azioni proprie
possedute, è pari a 21.092 mila euro e risulta costituito da n. 301.309.060 azioni del valore nominale di
0,07 euro ciascuna.
Si segnala che nel corso dell’esercizio sono state emesse n. 679.250 nuove azioni, in relazione ai piani
di stock option riservati ad alcuni dipendenti, con un conseguente aumento del capitale sociale di 48
mila euro.
Nel mese di maggio 2009 è stato distribuito un dividendo per azione pari a 0,10 euro per un
controvalore di 30.063 mila euro, così come deliberato dall’Assemblea degli Azionisti in data 16 aprile
2009.
Riserva Legale
La riserva legale, pari a 5.762 mila euro, non subisce variazioni essendo stato già raggiunto il limite
massimo pari al quinto del capitale sociale previsto dall’art. 2430 c.c..
Riserva sovrapprezzo azioni
59
La riserva da sovrapprezzo delle azioni, pari a 93.117 mila euro al 31 dicembre 2009, ha registrato un
incremento netto pari a 2.883 mila euro, relativo alla sopra citata emissione di 679.250 nuove azioni.
Riserva di traduzione
La riserva di traduzione, pari a 27.759 mila euro al 31 dicembre 2009, comprende tutte le differenze di
cambio derivanti dalla correzione delle voci del Patrimonio Netto delle società controllate i cui bilanci
sono redatti in valuta diversa dall’euro, per convertirle al valore ottenuto con il tasso di cambio storico,
ossia quello in essere al momento della loro formazione, rispetto al cambio di chiusura.
Riserva di copertura dei flussi finanziari (Riserva Hedging)
La riserva di copertura dei flussi finanziari, positiva per 1.150 mila euro al 31 dicembre 2009, include
la quota efficace della variazione netta cumulativa del fair value degli strumenti di copertura dei flussi
finanziari relativi a operazioni coperte. L’incremento dell’anno è relativo alle variazioni di fair value,
rispetto al precedente esercizio, delle operazioni in cambi (per circa 15,2 milioni di euro) e delle
operazioni su oro (per circa 2,7 milioni di euro).
Altre Riserve
La voce include la Riserva Plusvalenza Azioni Proprie (696 mila euro), la Riserva Straordinaria (28
mila euro), la Riserva Tassata (145 mila euro) e la Riserva Plusvalenza da conferimento (1.933 mila
euro)
L’incremento netto pari a 12.841mila euro accoglie per 13.182 mila euro la componente di patrimonio
netto derivante dalla contabilizzazione del prestito obbligazionario, commentato più in dettaglio nella
nota 19. La riduzione di 341 mila euro si riferisce ai costi relativi a consulenze legali e di revisione
sull’aumento di capitale di cui sopra.
Riserva Stock Option
La riserva Stock Option, pari a 14.150 mila euro al 31 dicembre 2009, accoglie la contropartita
dell’onere rilevato a conto economico della valutazione al fair value delle opzioni assegnate a
particolari categorie di dipendenti italiani ed esteri del Gruppo e all’Amministratore Delegato.
18. Risultato per azione
Risultato base per azione
Il calcolo del risultato base per azione è effettuato considerando una perdita attribuibile ai possessori di
azioni ordinarie pari a -47.095 mila euro (utile di 82.865 al 31 dicembre 2008) e un numero medio
ponderato delle azioni in circolazione nel periodo pari a 300.969 mila calcolato come segue:
Migliaia di azioni
Azioni ordinarie al 1° gennaio
Azioni proprie al 1° gennaio
Azioni proprie vendute nell’esercizio
Emissione nuove azioni
Azioni ordinarie al 31 dicembre al netto di azioni proprie
Media ponderata azioni ordinarie
Risultato base per azione
31/12/2009
31/12/2008
300.630
679
301.309
300.294
(800)
800
336
300.630
300.969
300.062
60
Il calcolo del risultato per azione diluito è effettuato considerando una perdita attribuibile ai possessori
di azioni ordinarie pari a -47.095 mila euro (utile di 82.865 al 31 dicembre 2008) e un numero medio
ponderato delle azioni in circolazione nel periodo pari a 302.938 mila.
Migliaia di azioni
31/12/2009
Media ponderata azioni ordinarie
Effetto diluitivo dei diritti di opzione
Media ponderata azioni ordinarie (diluita)
31/12/2008
300.630
300.062
2.308
2.703
302.938
302.765
19. Debiti finanziari correnti e non correnti
Si riportano di seguito le informazioni relative ai debiti finanziari del Gruppo.
In migliaia di euro
31/12/2009
Debiti finanziari correnti
Debiti finanziari verso banche
Altri debiti finanziari correnti
31/12/2008
37.642
244
238.068
20.839
37.886
258.907
75.081
136.214
82.438
3.030
211.295
85.468
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari verso banche
Altri debiti finanziari
Il dettaglio dei “debiti finanziari correnti verso banche” per singola società è il seguente:
In migliaia di euro
Bulgari S.p.A.
Bulgari Japan Ltd.
Bulgari Global Operations S.A.
Bulgari Commercial (Shanghai) Co. Ltd.
Bulgari (Thailand) Ltd.
Bulgari (Taiwan)Ltd.
Bulgari Asia Pacific Ltd.
Bulgari Malaysia Sdn.
Prestige d’Or S.A.
Bulgari South Asian Operations Pte Ltd.
Bulgari Korea Ltd.
Bulgari Australia Pty. Ltd.
Cadrans Design S.A.
Saldo al
Saldo al
Tasso
Tasso
31/12/2009 di interesse 31/12/2008 di interesse
22.319
9.100
2.542
1.614
1.580
337
150
37.642
1,23%
1,10%
6,31%
1,90%
3,72%
2,75%
4,29%
-
83.030
75.947
45.926
7.898
3.976
3.729
3.570
3.455
3.435
2.495
2.367
1.558
682
4,98%
1,15%
3,10%
7,10%
3,44%
2,98%
2,27%
4,91%
2,40%
3,18%
6,24%
6,80%
1,04%
238.068
61
I finanziamenti correnti erogati al Gruppo sono costituiti sia da utilizzi di linee di credito revocabili
(uncommitted), per un importo pari a 28,5 milioni di euro, sia da un utilizzo a breve termine di una linea
di credito irrevocabile (committed) fino al 30 giugno 2012, per un importo di euro 9,1 milioni. Il tasso
medio ponderato dei finanziamenti correnti è pari all’1,70%.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente la capacità di provvista finanziaria a medio termine, il Gruppo ha
inoltre disponibili e non utilizzate linee di credito committed, per un controvalore totale di euro 105,4
milioni di euro, accese nel 2009 e con durata residua media ponderata di 2,5 anni.
Le linee di credito revocabili (uncommitted) utilizzabili dalle società del Gruppo per fabbisogno di
liquidità ammontano a 398 milioni di euro.
La significativa diminuzione dei debiti finanziari correnti è riconducibile sia alla riduzione del debito
netto consolidato che alla diversificazione delle fonti di finanziamento conseguita attraverso l’emissione
di un prestito obbligazionario convertibile a lungo termine (scadenza 2014) da parte di Bulgari S.p.A. I
proventi dell’emissione sono ripartiti a beneficio delle società del Gruppo. Il decremento dei
finanziamenti erogati a Bulgari Japan Ltd., pari a 53.628 mila euro, è legato al miglioramento della
posizione finanziaria netta della società stessa.
Le linee di credito erogate per operazioni in derivati su tassi di cambio e prezzo dell’oro sono pari a circa
1.200 milioni di euro che, al 31 dicembre 2009, risultano utilizzate per circa 255 milioni. Precisiamo che
l’ammontare nominale della linea di credito concessa a Bulgari dagli istituti di credito a fronte di
operazioni in derivati è pari a circa il 15% dell’ammontare nominale del derivato eseguibile.
La voce “altri debiti finanziari correnti”, pari a 244 mila euro, include l’effetto delle coperture dal rischio
oscillazione cambi, oro, tassi di interesse e “commodities”.
Deleted: è interamente composta
da debiti per contratti di copertura
Si riporta di seguito un dettaglio dei “debiti finanziari non correnti” con separata indicazione della
scadenza, del tasso di interesse e dell’importo originario in valuta:
Debiti finanziari non correnti verso banche
(in migliaia di euro)
Saldo al
30/12/2009
Scadenza
Tasso
d’interesse
2019
2011
2011
2012
2013
2013
2012
2013
2011
2,30%
1,90%
1,85%
1,42%
1,48%
1,47%
1,56%
1,85%
1,44%
Formatted: Centered
Valuta
Deleted:
Bulgari Japan Ltd.
15.020
11.265
11.265
11.265
11.265
7.510
3.755
2.688
374
74.407
2.000.000.000 Yen
1.500.000.000 Yen
1.500.000.000 Yen
1.500.000.000 Yen
1.500.000.000 Yen
1.000.000.000 Yen
500.000.000 Yen
358.000.000 Yen
50.000.000 Yen
9.908.000.000 Yen
62
Prestige d’Or S.A.
674
2012
3,45%
1.000.000 Chf
674
1.000.000 Chf
Altri debiti finanziari non correnti
(in migliaia di euro)
Saldo al
Scadenz
31/12/2009
a
Bulgari S.p.A.
Bulgari Hotels & Resorts Milano S.r.l.
Bulgari Hotels & Resorts B.V.
H. Finger AG
133.871
1.145
1.070
128
2014
2027
2027
2011
Tasso
d’interesse
8,03%
Euribor + 3%
Euribor + 3%
9,28%
Valuta
133.870.663 Euro
1.144.593 Euro
1.070.419 Euro
190.414 Chf
136.214
In data 8 luglio 2009 si è conclusa l’emissione di un prestito obbligazionario indicizzato, interamente
collocato presso investitori istituzionali in data 10 giugno 2009 e quotato alla Borsa di Lussemburgo.
Tale emissione, che si inserisce tra le altre operazioni già poste in essere nel corso del periodo, è
finalizzata al rafforzamento della struttura del debito mediante l’allungamento della scadenza media
dell’indebitamento di Gruppo.
Le principali caratteristiche del prestito sono di seguito riepilogate:
Ammontare:
Scadenza:
Cedola:
Prezzo di Conversione:
150 milioni di euro
8 luglio 2014
tasso fisso, 5.375%, semestrale
5 euro
Il prestito è iscritto tra gli “altri debiti finanziari non correnti” per 133.871 mila euro e per la quota
capitale residua pari a 13.182 mila euro tra le “altre riserve” del patrimonio netto.
Il prestito è stato emesso e rimborserà alla pari, qualora non venga convertito dagli obbligazionisti
prima della scadenza.
Il prospetto informativo, l’Offering Circular ed altre informazioni sono disponibili sul sito internet:
http://ir.bulgari.com/bulgarigroup/bond/...
20. Strumenti finanziari derivati
Si segnala che nel marzo 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 7 che richiede che la
classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti
degli input usati nella valutazione del fair value.
La classificazione IFRS 7 prevede la seguente gerarchia:
• Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (“unadjusted”) in mercati attivi per
identici assets o liabilities.
• Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel “Livello 1”
ma che sono osservabili direttamente o indirettamente.
63
• Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su
dati di mercato osservabili (“unobservable inputs”).
Gli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2009 non sono quotati sui mercati regolamentati (es.
futures negoziati sulla Borsa Italiana), ma possono essere scambiati sui mercati definiti “over the
counter” con un sufficiente livello di liquidità; il fair value dei suddetti strumenti è “misurato sulla base
di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle
quotazioni dello strumento finanziario” e pertanto rientrano nella gerarchia “livello 2”
dell’emendamento IFRS 7 emesso dallo IASB a marzo 2009.
Si riporta, di seguito, il valore nominale ed il fair value dei derivati in essere al 31 dicembre 2009
raggruppati per tipologia.
In migliaia di euro
Cash Flow Hedge Derivatives
- Foreign Exchange
- Commodities
Fair Value Hedge Derivatives
- Foreign Exchange
- Commodities
- Interest rate
Trading Derivatives (*)
- Foreign Exchange
- Commodities
- Interest rate
TOTALE
di cui:
ATTIVITA' FINANZIARIE
CORRENTI
PASSIVITA’ FINANZIARIE
CORRENTI
Gerarchia
del fair
value
Valore Nominale
Fair Value
31/12/2009
31/12/2008
31/12/2009
31/12/2008
Delta
2
2
118.217
17.789
176.389
38.402
970
627
(16.387)
(2.046)
17.357
2.673
2
2
2
113.833
542
70.000
341.527
1.198
-
447
6
27
16.650
(16)
-
(16.203)
22
27
2
2
2
5.000
20.000
345.381
22.523
9.209
589.248
(66)
(87)
1.924
(1.113)
(459)
(3.371)
1.047
459
(87)
5.295
248.697
341.527
2.049
16.650
(14.601)
96.684
247.721
(125)
(20.021)
19.896
(*)Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili adottati non
sempre ne permettono il trattamento in Hedge Accounting, come specificato nella sezione “Principali
principi contabili e criteri di valutazione”, e quindi sono riclassificate come di "trading". Nello specifico
si tratta di derivati designati a coperture di tipo Cash Flow Hedge.
Copertura sui tassi di cambio e commodities
Il Gruppo è esposto al rischio della fluttuazione dei rapporti di cambio con la valuta funzionale.
L’esposizione è principalmente verso lo Yen Giapponese ed il Dollaro Americano.
Al fine di ridurre tale rischio, l'esposizione netta in divisa generata da crediti e debiti commerciali e dai
flussi netti stimati in divisa estera in relazione alle previsioni di vendita e acquisto dei successivi 15 mesi,
così come calcolato dal budget annuale e dalle revisioni trimestrali, è mantenuta ad un livello accettabile
attraverso la sottoscrizione di contratti derivati (principalmente "forward" e residualmente opzioni). Al
64
31 dicembre 2009, i contratti derivati in essere hanno durata inferiore ai 12 mesi ed anche i relativi effetti
economici si manifesteranno entro dicembre 2010.
Copertura sui tassi d’interesse
Per ridurre gli oneri finanziari il Gruppo utilizza strumenti di copertura che permettono la conversione di
una percentuale dei tassi di interesse sul debito da variabili a fissi e viceversa. Tale percentuale è
correlata al fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa).
Nello specifico è stata trasformata da tasso fisso a tasso variabile con un Interest Rate Swap una porzione
degli interessi pagati sul prestito obbligazionario per un totale di 70 milioni di euro ed è stata inoltre
coperta, con un interest rate collar, una porzione di 20 milioni di euro del debito a breve.
Determinazione del fair value
I contratti derivati sono valutati al mercato, utilizzando listini quotati o scontando i flussi di cassa futuri e
quindi confrontandoli con i valori attuali di mercato. Le quotazioni di mercato si riferiscono a fixing
ufficiali (da banche centrali e associazioni di banche) oppure a quotazioni di intermediari finanziari così
come pubblicati su provider di informazione finanziaria. Anche i modelli di calcolo del "fair value”
fanno riferimento a tali quotazioni.
Fair value - Sensitivity Analysis
Il fair value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, designati come cash flow hedge, al 31
dicembre 2009 è stato pari a 970 mila euro. Una variazione avversa del 10% del solo tasso di cambio a
pronti, applicata su tutte le divise, rispetto alle chiusure ufficiali al 31 dicembre 2009, genererebbe un
ipotetico fair value complessivo negativo pari a 2.171 mila euro. Al contrario una variazione favorevole
dei tassi di cambio del 10% genererebbe un fair value complessivo positivo pari a 3.146 mila euro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati sul prezzo dell’oro, designati a cash flow hedge, al 31
dicembre 2009 è stato positivo e pari a 627 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% del solo prezzo
a pronti del prezzo dell’oro genererebbe un fair value negativo pari a 1.159 mila euro.
Un’ipotetica variazione favorevole del 10% del valore dell’oro rispetto al fixing ufficiale al 31 dicembre
2009 (e quindi un prezzo maggiore) genererebbe un fair value positivo pari a 2.398 mila euro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati sui tassi di interesse inizialmente designati come cash flow
hedge, utilizzati per trasformare il tasso fisso in tasso variabile su un nozionale di 20 milioni di euro, al
31 dicembre 2009 è stato negativo e pari a 87 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% dei tassi di
interesse su tutte le scadenze genererebbe un fair value negativo pari 278 mila euro. Un ipotetico
aumento del 10% dei tassi di interesse su tutte le scadenze genererebbe un fair value positivo di 25 mila
euro.
Sono esclusi dalla valutazione di sensitivity analysis i derivati in essere al 31 dicembre 2009 a fronte dei
quali vi sono crediti e debiti commerciali iscritti in bilancio; infatti, le eventuali variazioni di valore di
questi ultimi, a fronte di variazione dei corsi dei cambi, sarebbero opposte alle variazioni di valore dei
derivati designati alla relativa copertura e ne compenserebbero il risultato economico.
Per la stessa ragione sono escluse dalla sensitivity analysis del fair value le operazioni in derivati poste
in essere a scopi di tesoreria, ovvero a copertura di crediti e debiti finanziari in divisa e le operazioni di
copertura su tassi di interesse designate come fair value hedge, nella fattispecie operazioni per
trasformare il tasso fisso in variabile su un nozionale di 70 milioni di euro.
Per l’analisi di sensitività sul fair value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, si rimanda
alla successiva nota 27.
65
21. Fondi per benefici ai dipendenti
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro ai propri dipendenti sia
direttamente sia contribuendo a fondi esterni al gruppo. Le modalità secondo cui questi benefici sono
garantiti, varia a seconda delle norme e dei contratti vigenti di ogni Stato in cui il Gruppo opera.
Solitamente i benefici sono basati sulla remunerazione e sull’anzianità di servizio dei dipendenti.
In particolare, a seconda delle modalità di concessione di tali benefici, si distinguono piani a benefici
definiti e piani a contribuzione definita.
Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi ad istituti assicurativi pubblici o
privati sulla base di un obbligo di legge, contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento del
contributo il Gruppo estingue l’obbligazione, sia legale che implicita, nei confronti del dipendente.
I piani a benefici definiti possono essere non finanziati (come il trattamento di fine rapporto fino al 31
dicembre 2006) o possono essere interamente o parzialmente finanziati dai contributi versati
dall’impresa, e talvolta dai suoi dipendenti, ad una società o fondo, giuridicamente distinto dall’impresa
che eroga i benefici ai dipendenti.
In proposito si segnala che, a fine dicembre 2007, per i dipendenti delle società del Gruppo con sede in
Svizzera, è stato costituito un fondo pensione (di seguito il “Fondo”), giuridicamente distinto dal
Gruppo, che amministra in modo indipendente le attività a servizio del piano.
La strategia di contribuzione del gruppo prevede il versamento al “Fondo” dell’ammontare necessario a
soddisfare i requisiti minimi previsti dalla legge e dai regolamenti del “Fondo”. Nel caso in cui il
“Fondo” sia underfunded rispetto ai requisiti richiesti dalla legge, le società del Gruppo interessate non
sono obbligate a contribuire a copertura del deficit, ma gli organi del “Fondo” devono prevedere un
piano che identifichi le misure concrete atte a garantire nel lungo termine l’equilibrio finanziario del
“Fondo” stesso, informando le autorità di vigilanza, secondo la normativa vigente.
La strategia di investimento del “Fondo” e la relativa ripartizione monetaria sono basate sulla seguente
asset allocation:
Ripartizione per classi di attività
Obbligazioni
Azioni
Altri investimenti
Titoli immobiliari
Liquidità
2009
2008
46,7%
26,9%
10,5%
15,9%
50%
20%
15%
10%
5%
Il valore complessivo al 31 dicembre 2009 dei benefici successivi al rapporto di lavoro è di seguito
riepilogato:
Piani per benefici a dipendenti
In migliaia di euro
Piani a benefici definiti
Piani a contribuzione definita
31/12/2009
8.401
7.493
15.894
31/12/2008
9.799
6.347
16.146
L’obbligazione per i piani a benefici definiti è stata determinata sulla base di valutazioni effettuate da
attuari indipendenti secondo il “metodo della proiezione unitaria del credito”.
Le assunzioni utilizzate ai fini del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti sono di seguito
riepilogate:
66
Assumptions
TFR
Fondi Pensione
Svizzeri
31 dicembre 2009
31 dicembre 2009
Tasso annuo di attualizzazione
Tasso annuo d’inflazione
Tasso annuo d’incremento del costo del lavoro
Tasso di rendimento atteso delle attività
Tabella mortalità
Tabella disabilità
Turnover
5,10%
2,00%
3,00%
n/a
Tavole ISTAT 2004
Social Security Rate
3.50%
3.50%
n/a
0.50%
4%
EVK2000
EVK2000
BVG2000
Si riportano di seguito le variazioni intervenute nel corso dell’anno rilevate nello stato patrimoniale,
relative ai piani a benefici definiti per trattamento di fine rapporto:
In migliaia di euro
TFR al 1 gennaio
Costo per prestazione del servizio
Oneri finanziari
Ammortamento utili/perdite attuariali
Totale costo rilevato a conto economico
Versamenti
TFR al 31 dicembre
Nota
5
2009
9.779
115
541
656
(2.034)
8.401
2008
10.241
52
493
(7)
538
(1.000)
9.779
Costi del personale
I costi per benefici a dipendenti sono di seguito riepilogati:
In migliaia di euro
Nota
Salari e stipendi
Oneri sociali
Provvigioni a venditori
Accantonamento TFR
Accantonamento
altri
fondi del personale
Selezione e formazione
Altri costi
Provvigioni a venditori
Ribaltamento nel costo
del venduto
4
2009
2008
158.675
33.848
7.333
4.412
160.272
34.038
7.243
45
4.479
1.348
9.761
215.377
(7.333)
(25.465)
4.930
12.615
223.622
(7.243)
(26.476)
182.579
189.903
I costi per il personale sono relativi sia alla funzione commerciale sia amministrativa.
La voce “Piani a contribuzione definita” include le passività stanziate da società estere, nonché la quota
parte complementare del trattamento di fine rapporto delle società italiane con un numero di dipendenti
inferiore alle 50 unità. Tali passività sono calcolate sulla base dell’anzianità di servizio e della
retribuzione al momento in cui il dipendente terminerà il rapporto di lavoro.
67
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell’area di consolidamento ripartito per categoria
è il seguente:
Numero medio dei dipendenti
31/12/2009
Dirigenti e quadri
Impiegati
Operai
31/12/2008
511
2.986
412
491
2.929
427
3.909
3.847
La tabella non include il numero medio dei dipendenti delle società consolidate con il metodo
proporzionale complessivamente pari a 111 unità.
Il numero medio è calcolato come media del numero puntuale dei dipendenti relativo ai singoli mesi
dell’anno.
Nella voce “Dirigenti e quadri” è stato inserito anche il numero di quei profili professionali che nelle
società estere sono classificati nella categoria Manager.
Pagamenti basati su azioni
Il Gruppo ha in essere piani di stock option a favore dell’Amministratore Delegato e di alcune categorie
di dirigenti.
Le opzioni sono assegnate al prezzo medio ufficiale degli ultimi trenta giorni antecedenti alla data di
assegnazione delle stesse. Il periodo di maturazione delle opzioni è variabile tra i 9 mesi ed i 4 anni. Le
opzioni potranno essere esercitate entro un periodo massimo di 5 anni e 6 mesi dalla data di maturazione.
In considerazione del fatto che tutti i piani in essere prevedono caratteristiche similari, le informazioni
riportate di seguito sono presentate in forma aggregata.
La voce “altri costi” include il costo relativo ai piani di stock option esistenti al 31 dicembre 2009, pari
ad 2.630 mila euro. Tale costo è calcolato ad un fair value compreso tra 1,01 euro ed 2,56 euro per
azione, secondo le modalità illustrate nella sezione “Principali principi contabili e criteri di valutazione”.
I parametri utilizzati per la determinazione di questo costo, ossia per la determinazione del fair value
delle opzioni alla data d’assegnazione, sono i seguenti:
•
•
•
•
Dividend yield: ………………………… da 2,7 a 9,1%
Stock price volatilità: ……………………da 22 a 41%
Tasso di interesse “Risk free”: …………. da 3,8 a 4,8%
Durata media attesa dell’opzione: ……… da 2,4 a 4,8 anni
Nel corso del 2009 sono state esercitate opzioni su azioni, in relazione ai piani di stock option
precedentemente deliberati dall’Assemblea, per complessive n. 679.250 azioni, con conseguente
aumento del capitale sociale per 48 mila euro circa.
In conformità a quanto previsto dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 18 aprile 2008, in data 12
maggio 2009 il Consiglio di Amministrazione della Bulgari S.p.A. ha deliberato di assegnare
all’Amministratore Delegato n° 300.000 opzioni esercitabili da luglio 2010 e n° 300.000 opzioni
esercitabili da luglio 2011, tutte al prezzo di 4 euro.
Sempre in data 12 maggio 2009 sono state inoltre assegnate ad alcuni componenti del management n°
312.000 opzioni esercitabili da luglio 2010, n° 312.000 opzioni esercitabili da luglio 2011, n° 122.500
opzioni esercitabili da luglio 2012, n° 372.500 opzioni esercitabili da luglio 2013 e n° 250.000 opzioni
esercitabili da luglio 2014, tutte al prezzo di 4 euro.
68
Deleted: 2008
Deleted: 378
Il metodo di regolamento utilizzato è la consegna fisica delle azioni, come per i piani precedentemente
emessi.
Si riportano di seguito le informazioni relative all’evoluzione dei piani di stock option del 2009:
Prezzi in euro
31 dicembre 2009
(1) Diritti esistenti all'1/1
(2) Nuovi diritti assegnati nel periodo
(3) (Diritti esercitati nel periodo)
(4) (Diritti annullati nel periodo)
(5) (Diritti scaduti nel periodo)
(6) Diritti esistenti al 31/12
(7) Di cui: esercitabili al 31/12
31 dicembre 2008
Numero
di opzioni
Prezzo
medio di
esercizio
Prezzo di
mercato
(*)
Numero di
opzioni
Prezzo
medio di
esercizio
Prezzo di
mercato
(*)
8.457.000
1.969.000
(679.250)
(559.750)
9.187.000
5.406.000
7,29
4,00
4,31
7,65
6,78
7,64
4,42
4,15
4,43
4,43
5,76
-
7.629.100
3.123.000
(336.250)
(1.516.000)
(442.850)
8.457.000
4.841.000
8,23
6,96
4,29
11,66
8,49
7,29
7,36
9.56
6.82
7.17
7.17
7.17
4,42
-
NOTE: (6) = (1)+(2)+(3)+(4)+(5)
(*) Il prezzo di mercato è medio annuo per le quantità di opzioni di cui ai punti (3), (4) e (5) e puntuale per i punti (1); (2) e (6).
La suddivisione per fascia di prezzo d’esercizio e vita residuale contrattuale, suddivisa tra Amministratore
Delegato e altri dipendenti, è la seguente:
< 2 anni
Altri
151.500
409.250
560.750
Fascia di prezzo
<=2,0
> 2,0 <5,0
> 5,0
Totale
A.D.
300.000
900.000
1.200.000
Vita residua contrattuale
> 2 anni
Totale
A.D.
Altri
451.500
600.000
1.388.500
1.309.250
2.100.000
3.337.750
2.700.000
4.726.250
1.760.750
Totale
1.988.500
5.437.750
7.426.250
Totale
2.440.000
6.747.000
9.187.000
Di cui esercitabili al 31/12/09
Fascia di prezzo
<=2,0
> 2,0 < 5,0
> 5,0
Totale
A.D.
300.000
2.400.000
2.700.000
Altri
259.000
2.447.000
2.706.000
Totale
559.000
4.847.000
5.406.000
22. Fondi rischi ed oneri
69
Tale voce al 31 dicembre 2009 risulta così movimentata:
In migliaia di euro
Fondi per imposte
Fondo garanzia prodotti
Fondo oneri di ristrutturazione
Fondi contenziosi e altri fondi
Saldo netto al
31/12/2008
Totale
Accanton.
Utilizzi
2.096
1.590
1.665
3.468
285
198
16.786
2.055
(498)
(5.388)
(1.141)
8.819
19.324
(7.027)
Altre
Saldo netto al
variazioni
31/12/2009
(29)
1.854
(224)
1.564
(45)
13.018
4.121
8.503
3.823
24.939
I “fondi per imposte” comprendono principalmente:
- 1.249 mila euro relativi sostanzialmente allo stanziamento per imposte doganali della Bulgari
Corporation of America Inc. e della Bulgari France S.A.S.;
- 426 mila euro della Capogruppo, stanziato a fronte di avvisi di accertamento in rettifica delle
dichiarazioni dei redditi degli esercizi 1988 e 1989 relativamente ai quali sono stati presentati separati
ricorsi; in particolare in relazione agli anni 1988 e 1989 le controversie sono pendenti avanti la Corte
Suprema di Cassazione.
Il decremento della voce è imputabile principalmente all’utilizzo del fondo da parte della branch
americana della società Bulgari Retail USA S.r.l. (368 mila euro) per pagamenti di imposte su vendite
relative alla Stato della Florida e di New York.
Il “fondo oneri di ristrutturazione” accoglie la stima degli oneri connessi ad accordi, individuali o
collettivi, di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro derivante da esigenze organizzative
nonché la stima dei costi dei contratti di affitto non rescindibili a seguito della chiusura di alcuni negozi.
La voce “fondi contenziosi e altri fondi” include principalmente stanziamenti a fronte di contenziosi
legali.
Gli accantonamenti ai rispettivi fondi confluiscono nella voce “Spese operative nette” del conto
economico.
23. Altre passività correnti e non correnti
In migliaia di euro
Passività correnti:
Debiti verso il personale
Debiti verso Pubblica Amministrazione
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza
Debiti verso azionisti
Altri debiti
Totale altri debiti
Risconti passivi
Ratei passivi per interessi su finanziamenti
Altri ratei passivi
Totale ratei e risconti passivi
Totale altre passività correnti
Passività non correnti:
Altri debiti non correnti
Depositi
Totale altre passività non correnti
31/12/2009
31/12/2008
13.566
9.995
7.495
241
2.362
33.659
402
5.627
6.905
12.934
46.593
17.643
11.729
7.514
240
1.541
38.667
356
2.408
7.220
9.984
48.651
1.498
22
1.520
1.646
16
1.662
Altre passività correnti
70
Il decremento della voce “debiti verso il personale”, rispetto al 31 dicembre 2008, è imputabile
principalmente alla riduzione del monte ferie maturate e non godute accumulate dal personale dipendente
(1.936 mila euro) e dei debiti per bonus e incentivi all’esodo (1.350 mila euro).
Deleted: Debiti
La voce “altri debiti”, pari a 2.362 mila euro, include la quota corrente pari a 674 mila euro di un debito
di Bulgari Time (Switzerland) S.A, contratto nel 2007, per l’acquisto di macchinari, impianti e knowhow per la manifattura di componentistica nel settore orologi. Inoltre, sono compresi i debiti verso
intermediari per il pagamento dell’IVA per 514 mila euro, oltre ai debiti verso le società di factoring per
circa 411 mila euro. La voce include gli emolumenti da corrispondere ai membri del Consiglio
d’Amministrazione di Bulgari S.p.A. per circa 312 mila euro.
Deleted: Altri
La voce “altri ratei passivi” è principalmente riferita a canoni di locazione (6.827 mila euro).
Altre passività non correnti
Gli “altri debiti non correnti”, pari 1.498 mila euro, si riferiscono principalmente alla residua quota non
corrente relativa al citato debito di Bulgari Time (Switzerland) S.A., pari a 1.347 mila euro.
24. Informativa di settore
Il Gruppo Bulgari svolge la propria attività principalmente attraverso due divisioni distinte, la divisione
J.W.A. (Jewels-Watches-Accessories o Gioielli-Orologi-Accessori) e la divisione Profumi e
Cosmetica. La suddivisione è dovuta a ragioni di prodotto, mercato e strategie distributive differenti.
Le attività di indirizzo strategico, amministrazione e controllo del Gruppo sono svolte da una struttura
centrale (Corporate), in gran parte concentrata nella capogruppo Bulgari S.p.A..
I risultati delle Divisioni includono anche gli addebiti di royalties per l’utilizzo del marchio BVLGARI
da parte della capogruppo proprietaria dello stesso. Tali costi sono poi elisi nella riga “Altre attività ed
eliminaz.”, così come tutte le eventuali altre transazioni tra le Divisioni all’interno del Gruppo.
La riga “Altre attività ed eliminaz.” include inoltre tutti i ricavi e costi non allocati gestiti dalla struttura
centrale del Gruppo (Corporate), le attività relative agli Hotel, complessivamente poco significative e
tutta l’attività pubblicitaria realizzata tramite i media, inclusa la loro produzione, della quale beneficia
complessivamente il marchio BVLGARI in generale e pertanto, di riflesso, tutte le attività del Gruppo.
Tale voce accoglie, inoltre costi legati alla ristrutturazione per circa 36,7 milioni di euro.
Il risultato operativo della Divisione JWA (gioielli-orologi-accessori) ha registrato un utile di 22,9
milioni di euro senza i costi legati alla ristrutturazione (pari a 34,7 milioni di euro) rispetto al profitto
di 104,2 milioni di euro nel 2008. Tale risultato è legato alla contrazione del fatturato e alla riduzione
71
del margine, in termini percentuali, a causa principalmente dell’effetto dei cambi e del prezzo dell’oro,
nonché al peso degli ammortamenti sugli investimenti effettuati negli esercizi precedenti. Tali effetti
sono stati solo in parte compensati dalle attività di contenimento dei costi poste in essere.
Anche la Divisione Profumo e Cosmetica ha realizzato una diminuzione del proprio risultato operativo
(25,6 milioni di euro rispetto ai 40,0 milioni di euro nel 2008) senza i costi legati alla ristrutturazione
pari a circa 2 milioni di euro, essenzialmente a causa della flessione del fatturato. La flessibilità della
struttura di questa divisione ha, però, consentito di compensare quasi integralmente la perdita generata
dalla discesa del livello di fatturato.
Le informazioni relative alle vendite per area geografica sono state già illustrate nella relazione sulla
gestione degli Amministratori, cui si rinvia.
L’informativa di settore è conforme a quanto richiesto dall’IFRS 8 – Settori Operativi, ed è in linea con
quanto utilizzato dal Management a supporto dell’attività decisionale.
25. Rapporti con parti correlate
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, così come definite dai principi contabili di riferimento,
richieste dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2007, nonché l’incidenza delle stesse sul totale
consolidato sono di seguito riportate.
Operazioni di natura commerciale e finanziaria
Le operazioni di natura commerciale e finanziaria tra la Bulgari S.p.A. e le altre società del Gruppo, sono
state eliminate nel bilancio consolidato.
72
Debiti
Controllate
migliaia di euro
Bulgari S.p.A.
Joint venture
Totale
Crediti
Bulgari S.p.A.
Controllate
Joint venture
68.003
7
117.949
815.452
30
1.337
91
-
119.286
883.546
37
Totale
68.010
933.431
1.428
1.002.869
Costi
Controllate
Bulgari S.p.A.
Ricavi
Bulgari S.p.A.
Controllate
Joint venture
Totale
20.293
45
20.338
68.386
1.040.174
1.108.560
Joint venture
Totale
332
332
68.718
1.060.467
45
1.129.230
La quota parte delle operazioni di natura commerciale e finanziaria non eliminata nel processo di
consolidamento è di seguito riportata:
In migliaia di euro
31/12/09
31/12/08
Totale verso parti
Totale
verso parti
%
consolidato correlate
consolidato correlate
Crediti finanziari non correnti
418
418 100
1.301
1.301
Crediti commerciali
148.400
76
181.892
68
Altre attività correnti
26.252
9
21.518
37
Debiti commerciali
145.345
16
165.080
94
Altre passività correnti
46.593
1
48.651
32
In migliaia di euro
Vendite lorde
Royalties
Altri ricavi
Spese operative nette
Interessi attivi
Dicembre 2009
Totale verso parti
consolidato correlate
1.003.582
56
9.198
67
2.706
13
567.000
42
2.997
37
%
0,70
0,40
0,00
1,20
Dicembre 2008
Totale
verso parti
consolidato correlate
1.143.440
56
12.368
81
1.840
16
570.081
164
4.540
101
%
100
0,04
0,17
0,06
0,06
%
0,65
0,87
2,22
Compensi amministratori e sindaci
Amministratori
31/12/2009
Bulgari S.p.A.
Altre società del Gruppo
1.841
135
1.976
31/12/2008
2.948
412
3.360
Sindaci
31/12/2009
172
136
308
31/12/2008
165
124
289
73
Formatted: Font: 11 pt
Si specifica che le operazioni sopra indicate sono state effettuate alle condizioni di mercato che si
sarebbero comunque applicate fra parti indipendenti e che sono state effettuate anche nell’interesse
economico delle singole società controllate.
26. Garanzie, impegni e rischi
In migliaia di euro
Impegni
Garanzie prestate
Fideiussioni ricevute da terzi
31/12/2009
31/12/2008
382.930
10.267
36.554
429.751
429.057
12.002
39.503
480.562
La voce “impegni” si riferisce ai canoni di locazione a scadere per i negozi di marchio BVLGARI da
corrispondere alle società locatrici per la durata residua dei contratti, di seguito si riporta il dettaglio
degli stessi:
In migliaia di euro
Meno di un anno
Tra 1 e 5 anni
Oltre 5 anni
31/12/2009
61.301
262.769
58.860
382.930
Le “garanzie prestate” si riferiscono a fideiussioni rilasciate per conto e nell’interesse delle società del
Gruppo a beneficio dei locatari e a supporto di contratti di affitto.
La voce “fideiussioni ricevute da terzi” si riferisce principalmente a fideiussioni rilasciate da Istituti di
Credito per conto della Bulgari S.p.A. per 12.275 mila euro a favore dell’Amministrazione Finanziaria a
fronte di crediti IVA richiesti a rimborso da parte della stessa Bulgari S.p.A. e per 2.600 mila euro a
favore dell’Agenzia delle Dogane per la temporanea importazione di prodotti. La voce, inoltre, include
una garanzia pari a 2.356 mila euro rilasciata a favore della Bulgari Hotels and Resorts Milano S.r.l. a
garanzia del 65% dei costi sostenuti per l’acquisto dei mobili ed arredi in genere destinati all’albergo di
Milano.
Il Gruppo è parte in procedimenti civili ed amministrativi ed in azioni legali collegate al normale
svolgimento delle sue attività. A tale proposito si segnala che nella seconda metà del 2009 l’agenzia delle
Entrate di Roma – Ufficio di Roma 1, ha notificato alla Bulgari International Corporation (BIC) N.V e
alla Bulgari S.p.A. un avviso di accertamento avente ad oggetto la presunta residenza fiscale della
controllata Bulgari International Corporation (BIC) N.V.. Sulla base delle informazioni attualmente a
disposizione e dei pareri ricevuti da primari legali incaricati sulla materia, si ritiene remota la possibilità
che tali procedimenti o azioni possano determinare effetti negativi sul presente bilancio consolidato.
Inoltre, nel mese di aprile 2009, l’Agenzia delle Entrate di Roma –Direzione Regionale del Lazio ha
elevato alla Bulgari Retail USA S.r.l. un Processo Verbale di Costatazione (“PVC”) volto a dimostrare la
presunta elusività della struttura stessa. A seguito di tale verbale, nel mese di dicembre, l’ Agenzia delle
Entrate ha notificato un avviso di accertamento, relativo al periodo d’imposta 2004, nei confronti della
Bulgari Retail USA S.r.l. e della capogruppo Bulgari S.p.A. La società ritiene assolutamente non
condivisibile la ricostruzione effettuata dai verificatori, cosi come l’avviso di accertamento, ribadendo la
propria corretta interpretazione della normativa vigente. Pertanto, anche alla luce delle valutazioni di
74
consulenti esterni in caricati, si ritiene che le ragioni della Società possano trovare pieno riconoscimenti
nelle competenti sedi contenziose.
27. Informazioni sui rischi finanziari
Il gruppo è esposto ai seguenti rischi finanziari in relazione alla propria attività:
-
-
-
rischio di liquidità, ovvero l’accesso al mercato del credito per ottenere la disponibilità di
risorse finanziarie per far fronte alle necessità di circolante e di investimenti per il successo
ed il proseguimento dell’attività.
rischio di mercato,
i. a seguito della variazione dei tassi di cambio, in relazione all’attività di
commercializzazione dei prodotti in paesi con divise differenti da quella funzionale
e di presentazione del Gruppo;
ii. a seguito della variazione della quotazione dell’oro, in relazione all’attività di
produzione di gioielli e orologi;
iii. a seguito della variazione dei tassi di interesse limitatamente al debito finanziario
del Gruppo.
rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti e distributori.
I suddetti rischi finanziari sono costantemente monitorati al fine di valutarne anticipatamente i potenziali
effetti negativi ed al fine di intraprendere, in maniera consapevole e tempestiva, le opportune azioni per
mitigarli.
A fronte dei suddetti rischi il Gruppo ha posto in essere specifiche procedure aziendali, in particolare una
procedura sulla gestione dei rischi di mercato e una procedura sulla gestione dei rischi di credito. Tali
procedure includono anche la definizione di limiti operativi, responsabilità, determinazione di processi,
KPI (Key Performance Indicator), Reporting e la presenza di rispettivi comitati direttivi (Steering
Committee).
Si riportano di seguito alcune informazioni qualitative e quantitative relative all’incidenza di tali rischi
per il Gruppo.
Rischio di liquidità
Tale rischio si manifesta in caso di impossibilità o difficoltà di reperimento, a condizioni sostenibili,
delle risorse finanziarie necessarie al normale svolgimento dell’attività.
I fattori che influenzano le necessità finanziarie del Gruppo sono da un lato le risorse generate o assorbite
dalle attività operative e di investimento e dall’altro le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito o
di liquidità degli impieghi finanziari nonché le condizioni e la disponibilità presente nel mercato del
credito.
Si riepilogano di seguito le azioni poste in essere dal Gruppo al fine di ridurre tale rischio:
-
-
Gestione centralizzata dei processi di tesoreria delle linee di credito e della pianificazione
finanziaria. Utilizzo di sistemi accentrati di monitoraggio delle posizioni finanziarie per
singole entità, per aggregati omogenei (paese, area geografica, settore) e per l’intero
Gruppo. Vengono inoltre utilizzati prodotti bancari e strumenti interni specifici per la
concentrazione dei saldi tra diversi conti e entità (cash concentration agreeements) e per
l’accentramento dei pagamenti;
Ottenimento di linee di credito adeguate alla creazione di una struttura del passivo
sostenibile mediante l’utilizzo di affidamenti irrevocabili fino a scadenza e prestiti a medio
o lungo termine;
75
-
Monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di
pianificazione aziendale.
Si ritiene che le risorse finanziarie attualmente disponibili, unitamente a quelle che saranno generate
dall’attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di
investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza. A
tale scopo nel 2009 la Bulgari SpA ha emesso un prestito convertibile in azioni con scadenza 8 luglio
2014 per un controvalore di 150 milioni di euro. Anche grazie a tale emissione, peraltro rimborsabile in
azioni, a scelta degli investitori qualora il valore dell’azione Bulgari S.p.A. sia superiore a 5 euro, i debiti
finanziari non correnti del Gruppo, pari a 211, 3 milioni di euro, hanno al 31 dicembre 2009 una
scadenza media ponderata oltre i 4 anni e 5 mesi. A differenza di quanto iscritto nell’informativa
finanziaria fornita fino al 30 settembre 2009, il Gruppo, al 31 dicembre 2009 non ha prestiti che
comportino il rispetto di indici finanziari le cosiddette “financial covenants”. Al 31 dicembre 2009, per
fronteggiare efficacemente condizioni improvvise ed avverse del mercato del credito, il Gruppo ha in
essere e disponibili linee di credito per un ammontare complessivo di euro 105,4 milioni di euro con
durata residua media ponderata di 2,5 anni, con parametri di costo definiti e irrevocabili fino a scadenza.
Deleted: pA
Deleted: /12/
Rischio di cambio
La variazione dei tassi di cambio e della quotazione dell’oro possono influire sul risultato economico e
sul patrimonio netto del Gruppo.
Rischio Economico: la variazione dei tassi di cambio può influenzare la marginalità qualora non vi sia
corrispondenza tra la valuta con cui sono denominati costi e quella con cui sono generati i ricavi. Inoltre,
la variazione del prezzo dell’oro può generare variazioni sul costo della produzione. Il Gruppo, come
sopra menzionato, ha stabilito una “policy” di gestione centralizzata, al fine di minimizzare la volatilità
dei margini e tutelarli in riferimento agli obiettivi aziendali, tale per cui vengono coperte le esposizioni
sopra menzionate, tipicamente mediante utilizzo di contratti derivati come indicato nella nota numero 20.
La sopramenzionata procedura gestionale prevede la copertura dei flussi netti previsionali in una certa
percentuale e per una certa durata variabile in funzione della rischiosità e della certezza della posta
sottostante prevista; normalmente le esposizioni sono coperte nell’arco dei 12 mesi per una percentuale
variabile dal 30% all’80%. Le principali divise di esposizione al rischio di cambio sono CHF, JPY, USD,
SGD, HKD, AUD e GBP. Laddove il suddetto rischio sia evidenziato da poste in bilancio (crediti e
debiti commerciali denominati in valute diverse da quelle di conto dell’entità che le detiene) è policy
aziendale coprirne l’intera esposizione.
Rischio di Conversione e Traduzione: Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi
non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, principalmente Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Cina,
Hong Kong, Singapore e Corea. Poiché la valuta di presentazione del bilancio consolidato è l’euro, i
conti economici delle società presenti in tali paesi vengono convertiti in euro al cambio medio ponderato
e, a parità di ricavi e margini di contribuzione in valuta locale e quindi le variazioni dei tassi di cambio
possono comportare effetti sul controvalore in euro di costi, ricavi e risultati economici. Anche le Attività
e Passività delle società consolidate con divisa di conto diversa dall’euro possono assumere controvalori
in euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio: tali effetti sono rilevati nella Riserva
Differenze da Conversione, nel Patrimonio Netto (nota 17). I rischi di tali oscillazioni sono
costantemente monitorati ed eventualmente gestiti in relazione alla suddetta policy aziendale, peraltro al
31 dicembre 2009 non vi erano in essere operazioni di copertura a fronte di tali esposizioni.
La policy aziendale non ha subito variazioni sostanziali nel corso del 2009 e rispetto agli anni precedenti.
Sensitivity Analysis:
Il fair Value degli strumenti finanziari derivati su tassi di cambio, designati come cash flow hedge, al 31
76
Deleted: /12/
dicembre 2009 è stato pari a 970 mila euro. Una variazione avversa del 10% del solo tasso di cambio a
pronti, applicata su tutte le divise, rispetto alle chiusure ufficiali al 31 dicembre 2009, genererebbe un
ipotetico fair value complessivo negativo pari a 2.171 mila euro. Al contrario una variazione favorevole
dei tassi di cambio del 10% genererebbe un fair value complessivo positivo pari a 3.146 mila euro.
Sono esclusi dalla valutazione di sensitivity analysis del fair value le operazioni in derivati in cambi
poste in essere a scopi di tesoreria, ovvero a copertura di crediti e debiti finanziari in divisa in essere al
31 dicembre 2009 a fronte dei quali vi sono crediti e debiti commerciali iscritti in bilancio; infatti, le
eventuali variazioni di valore di questi ultimi, a fronte di variazione dei corsi dei cambi, sarebbero
opposte alle variazioni di valore dei derivati designati alla relativa copertura e ne compenserebbero il
risultato economico.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati sul prezzo dell’oro, designati a cash flow hedge, al 31
dicembre 2009 è stato positivo e pari a 627 mila euro. Un’ipotetica diminuzione del 10% del solo
prezzo a pronti del prezzo dell’oro genererebbe un fair value negativo pari a 1.159 mila euro.
Un’ipotetica variazione favorevole del 10% del valore dell’oro rispetto al fixing ufficiale al 31 dicembre
2009 (e quindi un prezzo maggiore) genererebbe un fair value positivo pari a 2.398 mila euro.
Rischio di Tasso di interesse
La variazione dei tassi di interesse può pregiudicare la redditività netta implicando maggiori costi per
interessi sul debito. La procedura sopramenzionata prevede di strutturare efficientemente, in relazione al
fabbisogno finanziario, alla sua durata media ed al mercato di riferimento (paese-divisa), la composizione
dei tassi di interesse tra tasso fisso e tasso variabile, al fine di ottenere simultaneamente il minor costo
corrente per oneri finanziari e la minimizzazione della potenziale variazione avversa di tale costo proporzionale alla volatilità del mercato dei tassi di interesse.
All’interno di tale procedura ed fine di ottimizzare tale ratio tra tasso fisso e variabile nel corso del 2009
sono stati conclusi contratti derivati, principalmente la conversione a tasso variabile del 47%
dell’emissione obbligazionaria convertibile (IRS) e marginalmente la sterilizzazione di ampie variazioni
dei tassi a breve per 20 milioni di euro (collar).
Al 31 dicembre 2009 il Gruppo detiene il 58% del debito a tasso fisso ed il rimanente a tasso variabile.
Deleted: Dicembre
Sensitivity Analysis:
La Sensitivity Analysis differenzia gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato
l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini
di flussi di cassa).
Gli strumenti finanziari a tasso fisso utilizzati dal Gruppo sono finanziamenti con scadenza oltre i 12
mesi e parametrizzati a tasso fisso e strumenti derivati con tali caratteristiche. Considerando il debito non
corrente e l’obbligazione convertibile per il suo ammontare nominale ed includendo l’effetto di strumenti
derivati, al 31 dicembre 2009, un’ipotetica diminuzione della curva dei tassi di interesse su tutte le
scadenze dello 0,5% genererebbe una perdita potenziale del fair value , di circa 3.063 mila euro sui
suddetti strumenti finanziari, mentre un ipotetica traslazione positiva di 0,5% dei tassi di interesse di
mercato genererebbe un guadagno potenziale di fair value di circa € 2.913 mila euro.
Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono i debiti correnti e gli strumenti derivati che
comportano il pagamento di tassi variabili. L’onere addizionale generato dal maggiore flusso di cassa per
interessi su base annua, di un ipotetico aumento della curva dei tassi di interesse su tutte le scadenze
dello 0.5% applicabile ai suddetti strumenti finanziari a tasso variabile (anche in caso di ipotetico
rinnovo) in essere al 31 dicembre 2009, sarebbe di circa 467 mila euro; viceversa, una diminuzione dello
0,5% dei stessi tassi di interesse ridurrebbe gli oneri finanziari di circa 237 mila euro.
Rischio di Credito
77
Deleted: Debito
Deleted: Corrente
Deleted: Debiti Correnti
La potenziale perdita stimata, alla data di predisposizione del bilancio, in relazione al rischio di credito
sulle partite aperte al 31 dicembre 2009 è riportata nella nota 14. La policy di Gruppo prevede la
valutazione delle posizioni con attribuzione di rating ed indicatori di rischio tramite strumenti
professionali di scoring. L’attribuzione di credito è sempre soggetto a tali procedure di analisi e di
controllo al fine di minimizzare le eventuali svalutazioni. Tale attività è svolta sia a livello locale che, a
sua volta, centralizzata al fine di ottenere obiettivi e processi comuni, controllo, sviluppo e azioni
differenziate a livelli aggregati ed infine un migliore dashboard direzionale e reporting.
28. Posizione finanziaria netta
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la
Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del
regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si riporta di seguito la posizione
finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2009.
migliaia di euro
Cassa
Altre disponibilità liquide
Liquidità
31/12/2009
31/12/2008
1.046
28.187
29.233
1.555
18.325
19.880
2.726
19.636
(35.487)
(2.155)
(244)
(37.886)
(236.348)
(1.720)
(20.839)
(258.907)
(5.927)
(219.391)
418
1.301
Debiti bancari non correnti
Obbligazioni emesse
Altri debiti non correnti
Indebitamento finanziario non corrente
(75.081)
(133.871)
(2.343)
(211.295)
(82.438)
(3.030)
(85.468)
Indebitamento finanziario non corrente netto
(210.877)
(84.167)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(216.804)
(303.558)
Crediti finanziari correnti
Debiti bancari correnti
Parte corrente dell'indebitamento non corrente
Altri debiti finanziari correnti
Indebitamento finanziario corrente
Indebitamento finanziario corrente netto
Crediti finanziari non correnti
78
Deleted: 2008
29. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento
79
30. Informativa Società consolidate proporzionalmente
Si riportano di seguito i valori complessivi delle attività e delle passività correnti, delle attività e delle
passività a lungo termine, dei costi e dei ricavi relativi alle società consolidate proporzionalmente.
(in milioni di euro)*
% di possesso
valuta locale
Bulgari Hotels
& Resorts B.V.
65%
Bulgari Hotels
and Resorts
Milano S.r.l.
65%
euro
euro
-
3,5
Attività non correnti
7,1
1,8
Passività correnti
0,2
2,7
Passività non correnti
2,8
1,9
-
15,3
0,2
17,1
Attività correnti
Ricavi
Costi
Formatted: English (U.K.)
Deleted: &
Formatted: English (U.K.)
* I suddetti importi sono espressi al 100%.
31. Operazioni significative non ricorrenti
Si segnala che, nel corso dell’esercizio 2009, relativamente alle operazioni significative non ricorrenti
così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, la Società ha emesso un prestito
obbligazionario convertibile di 150.000 mila euro. Tale operazione finanziaria finalizzata ha
comportato oneri effettivi, per interessi sul prestito, pari ad euro 5.135 mila euro per l’esercizio 2009.
Si segnala, inoltre, che nel corso del 2009 il Gruppo ha attuato un programma di ristrutturazione diretto
a conseguire una riduzione dei costi attraverso l’accrescimento dell’efficienza delle varie attività
mediante la riduzione dei livelli decisionali e mediante una razionalizzazione delle strutture a supporto
del business. Tale programma, che dovrebbe concludersi nel corso dell’esercizio 2010, ha comportato
80
Deleted: Euro.
Deleted: Euro
costi di ristrutturazione (ex IAS 37 – Accantonamenti per rischi) imputati nella voce”costi operativi
netti” del conto economico 2009 pari a circa 16,8 milioni di euro, ed altri proventi/oneri netti legati al
processo di ristrutturazione pari a circa 20 milioni di euro imputati per circa 18,5 milioni di euro nella
voce “costo del venduto” e per circa 1,7 milioni di euro imputati nella voce “costi operativi netti”.
32. Operazioni atipiche e/o inusuali
Si segnala che, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, il Gruppo non ha posto in essere operazioni
atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006.
33. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento Emittenti Consob,
evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi
dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete.
Tipologia
Erogato da
Destinatario
Revisione contabile
KPMG S.p.A.
KPMG S.p.A.
Rete KPMG
Rete KPMG
Bulgari S.p.A.
Controllate
Bulgari S.p.A.
Controllate
Servizi di attestazione
KPMG S.p.A.
KPMG S.p.A.
Rete KPMG
Bulgari S.p.A.
Controllate
Controllate
Servizi di consulenza fiscale
KPMG S.p.A.
KPMG S.p.A.
Rete KPMG
Bulgari S.p.A.
Controllate
Controllate
Altri servizi
KPMG S.p.A.
KPMG S.p.A.
Rete KPMG
Bulgari S.p.A.
Controllate
Controllate
Corrispettivi 2009
(migliaia di euro)
179,9
220,7
90.1
1.020,7
(1)
(2)
227,5
9,8
48,4
(3)
4,2
-
(1) Comfort letter, pareri di congruità ex art 158 , comma 1 del TUF e sottoscrizione modelli Unico e 770
(2) Sottoscrizione modelli Unico e 770
(3) Verifica di aderenza al Kimberley Process
81
Bulgari S.p.A.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Paolo Bulgari
Informativa ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Mercati
Local currency/000
82
83
84
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81 ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
1. I sottoscritti, Francesco Trapani, in qualità di Amministratore Delegato e Flavia Spena, in qualità di
dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Bulgari S.p.A., attestano, tenuto anche
conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
•
•
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
consolidato nel corso dell’esercizio 2009
.
•
Formatted: Italian (Italy)
Deleted: ,
Formatted: Italian (Italy)
Deleted: ¶
delle procedure amministrative e
contabili per la formazione del
bilancio consolidato nel corso
dell’esercizio 2009
2. Si attesta, inoltre, che
•
Deleted: L’adeguatezza
il bilancio consolidato:
a. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali
nonché ai provvedimenti emanati in attuazione del D. lgs n.
idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta
economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme
consolidamento
Deleted: Corrisponde
adottati dall’Unione Europea
38/2005 e, a quanto consta, è
della situazione patrimoniale,
delle imprese incluse nel
la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della
gestione, nonché della situazione della Bulgari S.p.A. e dell’insieme delle imprese incluse nel
consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti
15 marzo 2010
Firmato: L’Amministratore Delegato
(Francesco Trapani)
Firmato: Il dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
(Flavia Spena)
85
Deleted: È
Scarica