America settentrionale e centrale (18885)

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NORD AMERICA
Il territorio comprendo lo scudo canadese (un tavolato di modesta altitudine), le Grandi Pianure
statunitensi e il bassopiano costiero del Golfo del Messico. Lungo la costa atlantica si allineano i Monti
Appalachi, che appartengono agli Stati Uniti, e i rilievi della penisola del Labrador e dell’Isola di Baffin, che
appartengono al Canada. Lungo la costa del Pacifico invece troviamo le Montagne Rocciose, la Catena delle
Cascate, la Sierra Nevada e la Catena Costiera. Le cime più alte, il McKinley e Monte Logan, sono situate nel
nord del continente. Al confine tra Usa e Canada ci sono 5 grandi laghi: Superiore, Michigan, Huron, Erie,
Ontario. Interamente in territorio canadese sono invece il Gran Lago degli Orsi, il Gran lago degli Schiavi, il
lago Winnipeg. I principali fiumi sono il San Lorenzo e il Mississippi.
Il clima varia a seconda della latitudine e della conformazione del territorio: da nord a sud troviamo il clima
polare e subpolare, poi quello continentale, quindi quello tropicale. Vi sono inoltre vaste zone aride al
centro-sud, dove le catene a ridosso della costa impediscono ai venti oceanici di penetrare verso l’interno.
Il Nord America comprende due grandi stati: Canada e Stati Uniti. Le popolazioni più antiche probabilmente
giunsero dall’Asia attraverso lo Stretto di Bering e diedero vita a numerosi gruppi tribali ( vedere pag.
227). Tra ‘500 e ‘600 iniziò la colonizzazione europea: gli spagnoli si stanziarono in Florida, California,
Arizona, New Mexico e Texas, gli inglesi sulla costa atlantica, i francesi in Canada e Louisiana (chiamata così
in onore del re Luigi XIV). Il possedimento olandese di New Amsterdam, ceduto verso la metà del’600 agli
inglesi, fu il primo nucleo della futura New York. Con la proclamazione dell’indipendenza dalla madrepatria
(1776), le 13 colonie inglesi diedero vita agli Stati Uniti d’America. In meno di un secolo gli USA entrarono in
possesso di tutte le colonie spagnole, quindi iniziò la conquista del West.
Oggi la maggior parte della popolazione vive in grandi città. L’afflusso di immigrati, in particolare tra
Ottocento e Novecento, ha creato nel Nord America una società multietnica. All’elemento europeo si
mescola quello asiatico e latino americano, mentre ancora numerosa è la popolazione nera, discendente
dagli schiavi. Alle lingue ufficiali (inglese e francese) si affiancano quindi tutti gli idiomi delle diverse
comunità di immigrati. Le economie di Canada e USA sono tra le più avanzate del mondo, nonostante la
crisi economica.
AMERICA CENTRALE
Comprende una zona continentale, di cui fanno parte il Messico e gli stati dell’Istmo di Panama, e una
regione insulare, che include gli arcipelaghi delle Grandi e Piccole Antille, delle Bahama e le isole di Trinitad
e Tobago. Le Grandi Antille comprendono Cuba, Hispaniola, Giamaica e Puerto Rico. La zona continentale si
affaccia su Oceano Pacifico, Golfo del Messico e Mar dei Caraibi, mentre la regione insulare si affaccia, ad
est, sull’Oceano Atlantico. In Messico il territorio è per lo più montuoso, a parte la penisola dello Yucatan e
le coste affacciate sul Golfo. Le catene principali sono la Sierra Madre Orientale e la Sierra Madre
Occidentale. Anche l’istmo e le isole sono prevalentemente montuosi, solo Cuba è pianeggiante. Tutta la
regione è caratterizzata da attività vulcanica e sismica. Il lago principale è il Nicaragua, i fiumi sono brevi.
Il clima è tropicale arido sul versante pacifico, tropicale umido su quello atlantico. La regione caraibica è
battuta dagli alisei, venti umidi provenienti dall’Atlantico. Il Mar dei Caraibi è uno dei più caldi della terra.
Anticamente in America Centrale si svilupparono le civiltà degli Aztechi e dei Toltechi in Messico, quella dei
Maya nell’istmo. In seguito la zona continentale, Cuba e Hispaniola furono colonizzate dagli spagnoli,
mentre olandesi, francesi e inglesi si spartirono le altre isole Antille. Dopo l’indipendenza, quasi ovunque si
susseguirono dittature militari e colpi di stato, in una generale instabilità politica.
La popolazione nella zona continentale è composta soprattutto da meticci (sangue europeo +
amerindo),mentre sulle isole prevalgono i neri. Meno numerosi sono i creoli (discendenti degli europei) e i
mulatti, di sangue misto europeo e africano. Le lingue ufficiali sono quelle dei colonizzatori, ma sono diffusi
anche gli idiomi amerindi. La religione principale è quella cattolica, seguita da quella protestante.
L’economia resta arretrata ed è sottoposta all’influenza degli USA. Le risorse più importanti sono
l’agricoltura di piantagione e il turismo. Le industrie sono abbastanza sviluppate solo in Messico, Costa Rica,
Trinitad e Tobago.
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