Sein Tempu, un lungo viaggio in Musica nel Mediterraneo

Sein Tempu, un lungo viaggio in Musica nel Mediterraneo
Venerdì 07 Novembre 2014 18:25
Il gruppo argentino Sein Tempu, Claudia Acuna e Bernardo Rotelli, musicisti argentini
con origini italiane, hanno trascorso cinque mesi tra Spagna, Marocco, Tunisi e l '
Italia, da nord e sud, strumenti in spalla per scoprire
le origini comuni della musica nel
bacino del Mediterraneo,
alla ricerca di incontri umani e musicali, scambi culturali, sorprese, avventure… I Sein
Tempu hanno attraversato il mare “ un
simbolo anche interiore
del mondo che vorremmo per l`umanità odierna, un universo che si riconosca
interculturale ed interdipendente, per poter sopravvivere e non soccombere”.
di Ester Ippolito
“La storia scritta dai vinti non è riuscita a silenziare i tamburi”
Un viaggio lungo cinque mesi (aprile-settembre) da Buenos Aires al Mediterraneo, verso la
Spagna, il Marocco, la Tunisia e l ' Italia, da nord e sud, alla ricerca di tanta musica, spunti,
condivisione
di suoni e di passioni musicali, raccolta sul posto di fonti musicali e
ritmi di danza, e
affinità sonore che uniscono il grande Mediterraneo.
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E’stata questa
l’impresa di Claudia Acuna e
Bernardo Rotelli, rappresentanti del gruppo musicale
argentino
Sein Tempu Musica Etnica,
una musica senza tempo che risale indietro
fino al 1492 , raccoglie e testimonia
le sonorità musicali delle minoranze
e guarda al Mediterraneo
come origine della musica di tanti popoli.
“ Dal 2007 ci affanniamo
a portare avanti lo studio, diffusione ed interpretazione, di una tradizione musicale e poetica che
accomuna il bacino del Mediterraneo, nonchè la sfida di avvicinare altri continenti alla musica
argentina meno conosciuta, lontano dalla moda del tango
sottolineano i due protagonisti di questa avventura musicale, da
Toledo a Granada, Madrid
, da
Fez a Tunisi
…fino al nostro paese, da
Ivrea
( dove è cresciuta Claudia) fino alla
Sicilia
passando per il
viterbese...
, e che abbiamo incontrato a
Roma
dove nel teatro Altrevie hanno tenuto due spettacoli, uno a giugno "Argentina Etnica", in
compagnia della musicista andina
Micaela Chauque,
e un altro a settembre dove, in una serata
tra melodie sefardite, canti di festa argentine, canti di lavoro , canti politici e pizziche, e la danza
di
Roberta Parravano,
hanno raccontato anche con le immagine lo spirito del loro viaggio. Un viaggio di cui ci
raccontano
i perché, le emozioni, gli incontri, e
il bagaglio musicale che hanno riportato in patria. Oltre a due tamburelli nuovi di zecca.....
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B&V- Quali le motivazioni del vostro viaggio ?
Quale la spinta ?
Sein Tempu- Il nostro obiettivo- e sogno- era quello di verificare i valori che che noi portiamo
avanti con la nostra musica, ovvero che,
nonostante la loro diversità, nei
popoli Mediterranei che contribuirono anche alla crescita del nostro paese si
possano
riconoscere, come lo crediamo fortemente , un’ origine comune, una sola e ricca fonte di vita che portó
italiani, spagnoli, sirio-libanesi, occitani, greci, turchi
ad attraversare l`oceano.
Con questo spirito siamo partiti da Buenos Aires per un lungo soggiorno lontano da casa, con
vari strumenti alle spalle e sentendo la responsabilità di essere i due musicisti fondatori del
progetto SeinTempu Musica Etnica. Abbiamo attraversato anche noi il mare, inteso anche come
un mare interiore, simbolo del mondo che vorremmo
oggi per l`umanità,
un universo che si riconosca interculturale ed interdipendente, per poter sopravvivere e non
soccombere. Crediamo che la musica possa compiere questa missione e sentivamo il
bisogno di contattare le fonti, ed in particolare sperimentare la cultura Andalusa, il fenomeno
Occitano, incontrare
il Salento, la Sicilia Araba.
E se
avessimo trovato
canzoni dimenticate dai nostri immigrati, volevamo impararle,
e se c`erano preconcetti su di noi
volevamo aiutare i nuovi amici ad aprire la loro anima
e farci conoscere oltre gli stereotipi.
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B&V- Come vi siete organizzati ?
Sein Tempu- Insieme alla poetessa argentina di origine siciliana Silvia Tocco, che ha fatto
una parte di viaggio con noi,
ci siamo riuniti più volte
per realizzare questo progetto e per contattare la gente giusta mesi prima della partenza.
Nell`aprile 2014, essendo stati licenziati dai nostri rispettivi impieghi,
abbiamo preso al volo questa
opportunità
e abbiamo acquistato
due biglietti Buenos Aires/ Madrid, con la
speranza che la liquidazione dell`ex impiego di entrambi uno dipendente di una ditta francese e l’altra
docente di lingue - riuscisse a farci sopravvivere per cinque
lunghi mesi in quattro paesi da noi sognati
a lungo:
Spagna,
Marocco, Tunisia e Italia.
La nostra moneta é da tempo molto
debole rispetto all`euro (14 a 1) e le paure erano tante ma le aspettative
davvero forti e
positive. Ci avrebbero ospitato per festival e per serate, tra scambi culturali di poesia e musica,
amici, parenti, organizzatori, musicisti, ed avremmo cosi concretizzato un contatto a lungo
sognato con artisti che conoscevamo soltanto da lontano,
quelli che compongono e diffondono la loro cultura in diverse lingue del Mediterraneo, che poi
sono anche le nostre.
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B&V- La scelta delle destinazioni…
Sein Tempu-
Siamo eterni allievi di musica mediterranea, nei ritmi e nelle melodie, ma anche nei testi. Perciò
abbiamo scelto i luoghi dove i ritmi che avevamo studiato a Buenos Aires (per esempio con
percussionisti della tradizione arabo-magrebina, ma anche dell` Italia Mediterranea), ci avesse
fatto parlare lo stesso linguaggio musicale di base e la poetessa Tocco aveva contatti con vari
Festival ( Festival del Libro Mediterraneo) tanto in Marocco come a Tunisi. Spagna,
Marocco, Tunisia e l`Italia sono stati i paesi
che siamo riusciti a visitare, tra viaggi in aereo e nave e treno; avremmo voluto visitare anche
l’Algeria,
Corsica, Grecia e Turchia,
e Israele, a quest’ultimo abbiamo rinunciato all’ultimo
non avendo
ottenuto conferme concrete per concerti , inoltre
il conflitto
scatenatosi appunto per la fine di giugno ci ha
scoraggiati. Siamo eterni allievi di musica mediterranea, nei ritmi e nelle melodie, ma anche nei
testi. Perciò abbiamo scelto i luoghi dove , attraverso i ritmi che avevamo studiato a Buenos
Aires (per esempio con percussionisti della tradizione arabo-magrebina, ma anche dell` Italia
Mediterranea), potevamo parlare lo stesso linguaggio musicale di base, e la poetessa Tocco
aveva
contatti con vari Festival ( Festival del Libro Mediterraneo) tanto in Marocco come a Tunisi.
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B&V- Gli incontri, gli scambi musicali, le danze. I ricordi più cari ?
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Sein Tempu- La nostra sete di storia e di testi ricchi di storia ha trovato nel poeta di Granada,
Pedro Enriquez,
un grande maestro e guida. Insieme a lui abbiamo non solo visitato la casa di
Federico Garcia Lorca,
ma abbiamo anche intrapreso l`avventura di ritrovarci, dopo la nostra sosta a Tangeri, nella citta
di
Fez,
per scoprire insieme se veramente lì
esisteva
la tomba dell`ultimo re Arabo in Spagna. Boabdil. Effettivamente, a Fez, abbiamo trovato
quedta parte di
storia dimenticata davanti alle rovine del mausoleo di Boabdil, trascurato e solitario. Ancora con
Pedro, gran poeta, maestro ed amico, abbiamo partecipato ad un seminario
da lui tenuto da
presso l`Instituto Cervantes di quella città. A Tunisi ci aspettava un amico siculo- tunisino molto
attivo nel lavoro interculturale,
Ramzi Harrabi,
insieme a una comitiva di artisti giunti da Siracusa e da Catania. Il nostro amore per la musica
sefardita ci ha dato moltissime soddisfazioni con i ritmi e melodie mediorientali in lingua ladina,
ovunque andavamo con l`accompagnamento della bandurria di Valenzia (suonata da Claudia),
e la darbouka
(suonata da Bernardo).
Di grande valore
l`amicizia con musicisti e danzatori dei diversi luoghi: calabresi, siciliani, salentini, marocchini,
tunisini, che hanno sempre
ben
accolto la nostra
musica
a cavallo tra i nostri rispettivi continenti. La milonga delle Mondine tradotta da noi in spagnolo
ha commosso noi stessi e il
pubblico, ci siamo divertiti
a
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far cantare le persone
diverse città attraverso ritornelli facili e divertenti nella nostra lingua e al suono delle nostre
percussioni.
Siamo stati davvero felici nel constatare che la musica fatta con amore è accolta con il dovuto
rispetto e ammirazione reciproca. La partecipazione alle danze internazionali del gruppo
Abracadanze, insieme a
gente albanese, per
esempio, è stato un momento di allegria immensa per la generosità e disponibilità dei
partecipanti.
Al
festival Umbra Forest Folk
abbiamo potuto condividere una bella
tamurriata imparata
da noi due anni fa
a Buenos Aires! Con il gruppo salentino
de
I Musici
di Patú,
del quale fa parte
Ursula Matti,
la violinista di pizzica che ci ha ospitati per varie settimane, abbiamo scambiato un brano
musicale molisano che suoniamo nel festival delle collettività, a conferma
che il tamburello e le melodie popolari ancora una volta uniscono i popoli.
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B&V- Viaggio in Italia, dal nord al sud e dal sud al nord …ancora emozioni ?
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Sein Tempu- Sono davvero tanti i momenti in musica vissuti in Italia. Una volta in Sicilia,
alla Festa Europea della Musica,
ci ha avvicinato
l`
Orchestra di Encelado Superiore,
composta da eccellenti musicisti.
Su un palco davvero suggestivo, a Lentini, abbiamo suonato insieme a loro brani
dall`Andalusia, dal Paraná argentino, ma anche un inno amato molto
dagli italiani, quello del Comandante Che Guevara. A Reggio Calabria ci attendeva la
presentazione del
Premio Internazionale di Poesia Nosside
, per il quale abbiamo suonato dal 2009 a Buenos Aires sempre insieme a Silvia Tocco, che
aveva vinto una menzione e da allora ne è la delegata in Sudamerica. Essendo un premio che
promuove le minoranze linguistiche, ci siamo sentiti come a casa con i canti grecanici, in ladino,
galego, eccetera. Con noi si è esibito,
invitato come noi
dal professore
Pasquale Amato,
il
cantastorie Fulvio Cama,
appena tornato a sua volta da un viaggio dalla
Turchia. Con il
suo bouzouki , l `oud e la chitarra,
ha saputo cogliere alla perfezione, aggiungendo la sua arte,
i brani che abbiamo proposto durante le
due settimane di soggiorno
a
Catona suoi ospiti.
Ci ha portato a suonare al
Castello Ruffo di Scilla,
uno dei concerti piú magici del viaggio, luogo mitologico, luogo amato profondamente dagli
artisti del luogo. Un altro atteso incontro, fatto di mutuo
affetto
perchè ci scriviamo da anni, è stato quello con
Bob Salmieri,
il direttore del gruppo
Milagro Acustico,
che musicalizza ed interpreta in maniera unica, tanto in siciliano come in arabo, i poeti originali
della Sicilia araba. Sulle montagne di Cuneo abbiamo
poi conosciuto un gruppo di danze occitane, gli
Artusin
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, che ci hanno praticamente fatto l`onore di diventare loro
soci, perché
la nostra provenienza argentina era tanto cara ai loro ricordi: il primo ballerino delle loro danze
ed uno dei fondatori era stato infatti
un tal Nino
argentino.
Nelle Marche un altro amico ci aspettava nella provincia di Pesaro/Urbino, il poeta italiano Ga
stone Cappelloni,
che nel 2013 era venuto a presentare il suo libro da noi a Buenos Aires e da allora, insieme ad
una piccola colonia di argentini del suo paese, si era dato da fare per organizzare una serata
nella piazza de suo bellissimo paese, Sant`Angelo in Vado, insieme all`eccellente gruppo
musicale La Bottega del Rumore Mobile. A Roma, infine,
l`associazione
Altre Vie
di
Claudio Bocci,
ci ha aperto le porte con una generosità immensa per ben due esibizioni indimenticabili(giugno
e settembre) dandoci anche l`opportunità di proiettare le foto del nostro
viaggio,
alla vigilia
della nostra partenza…(
nella foto sopra la danzatrice Roberta Parravano, Roma Altre Vie ndr
).
·
B&V- In Italia avete conosciuto zone nuove, avete avuto incontri a sorpresa ?
Sein Tempu-
Non ci aspettavamo di conoscere l`Umbria e la Toscana. Grazie ad un
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amico di Bettona abbiamo
conosciuto
Lucilla Galeazzi,
un incontro che non avremmo mai sognato di fare, perchè l`ammirazione verso di lei è
immensa.
E’ stata
proprio Lucilla ad offrici , dopo Bettona, un passaggio per Pistoia, dove abbiamo assistito al
concerto che il maestro
Riccardo Tesi
stava portando per l`Italia (Milano la prima tappa) per ricordare i 50 anni da quel
Bella Ciao
che si presentò nel 1964 a Spoleto. Qui abbiamo
conosciuto
un’altra cantante che ammiriamo
molto,
Elena Ledda,
e altro
incontro inaspettato
Nando Citarella,
nel ruolo di
presentatore del Bella Ciao.
·
· B&V- La Puglia e il Salento hanno lasciato una traccia particolare nel vostro cuore ?
Sein Tempu- Sì, Salento e Marocco sono state per noi le tappe più suggestive e significative. A
pochi km da Santa Maria di Leuca ci aspettava l’amica e violinista
Ursula Matti,
che suona la pizzica,
con cui abbiamo fatto piccoli concerti in zona
, ed una partecipazione al
Festival Kantun Winka di Mola di Bari.
A
Trani,
nella sinagoga, abbiamo avuto un`esperienza unica: quella di avere il permesso di cantare nel
quartiere ebraico , durante un venerdi di Sabbat, in lingua ladina per la piccola e antica
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Sinagoga di Scola Nova. Le giudecche e le chiese bizantine sono state sempre destinazioni
ricercate da noi perché testimoniano una storia di presenze multiculturali che non vanno
perdute, ma anzi, vanno rivalorizzate. L` incontro a Trani con il gruppo
La Giostra
è stato un altro momento immensamente gradito perche ammiriamo la loro allegra musica
medioevale.
B&V- Da questo viaggio avete ricavato un bagaglio umano e musicale. Come arricchirete
il vostro repertorio?
Proporrete connubi e contaminazioni ?
· Sein Tempu- Sicuramente porteremo ai nostri concerti delle novità e dei ricordi di questo
viaggio. Abbiamo già
iniziato dai
nostri primi appuntamenti musicali al ritorno a Buenos Aiures,
una festa privata, un matrimonio di origine mista (italo-spagnolo), il gran
Festival Buenos Aires Celebra Italia,
gestito dal municipio della Città e dalle associazioni e federazioni italiane, al
partecipiamo per la quarta volta, e soprattutto nello spettacolo
prodotto da noi "Musica, danza y poesia del Me diterraneo"
, in programma a BA al Teatro del Vejo Mercado l'8 novembre scorso. Una novità
sarà una danza che interpreterà la nostra ballerina Laura Martinez su una musica in lingua
salentina ma ritmo magrebino, ed un`altra canzone in lingua e ritmo arabo, con il suono della
chitarra che
ci riporta
al nostro folklore argentino. La stessa "Milonga de los arrozales" (milonga delle risaie o delle
mondine) che in Italia abbiamo cantato nella nostra versione inedita,
sarà cantata come sempre in italiano per il nostro pubblico amante di canzoni come
Bella Ciao. Un
allegro messaggio di connubio tra nord e sud, tra strumenti e ritmi del mondo gitano ma anche
della cultura celtica alla quale appartiene la Galizia, sarà
una canzone cantata da una cantante di flamenco andaluzo insieme ad un musicista galiziano.
Un altro “incontro musicale “ interessante” sarà
una canzone con ritmo magrebino e parole in lingua andaluza, che per la prima volta
interpreteremo non con il violino o il bouzouki dei nostri amici italiani, ma con il flauto traverso
della nostra brava compagna
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Anaclara,
e con la chitarra flamenca del nostro compagno
Daniel Marin.
Non mancherà una nuova pizzica ascoltata al Concertone della Notte della Taranta, ma
anche antichi stornelli e solo percussioni dalla Castiglia spagnola che tutti dovranno
accompagnare nel ritornello che gli italiani hanno imparato molto bene : Niña bonita/ sal al
balcon/ si tu no sales/ no brilla el sol ! La
poetessa "mediterranea"
Silvia Tocco
,
insieme alla sua poesia Lettera ad Ulisse, interpreterà un monologo scritto dal gran poeta di
Granada, Federico Garcia Lorca. Il finale vedrà, come in altri spettacoli, la poetessa, la cantante
e la ballerina, insieme sulle "tavole" del palco a modo di tablao flamenco per la sevillana de
Lebrija che il direttore cinematografico Carlos Saura ha portato al pubblico di tutto il mondo e ch
e
per noi rappresenta l`allegria del popolo danzante!
Articolo correlato B&V Protagonisti, 2011
http://www.ballareviaggiando.it/protagonisti/313-sein-tempu-musica-etnica-alla-ricerca-di-un-po
nte-tra-i-popoli.html
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