COMMERCIO E SVILUPPO NEL MEDITERRANEO 2
 Secondo elemento chiave che distingue i commerci mediterranei dalle esperienze precedenti
e ne spiega la crescita è che si trattava di traffici via mare molto più economica dei
tradizionali interscambi via terra.
 Lo sviluppo della navigazione mercantile nel Mediterraneo cominciò con fenici prima e
greci dopo, che fondarono piccoli imperi commerciali con città e colonie in tutto il bacino
mediterraneo.
 Non fu per caso che furono questi due popoli a inventare e diffondere l’alfabeto: forma di
scrittura più semplice e pratica della cuneiforme e dei geroglifici.
COMMERCIO E SVILUPPO NEL MEDITERRANEO 3
 La costruzione di queste prime reti commerciali stabili nel Mediterraneo attivarono la
crescita dei traffici: cereali, olio, vino, ma anche manufatti come ceramiche, tessuti e oggetti
di metallo.
 All’inizio lo scambio era imperniato sul baratto, ma dal VII secolo a.C. circa cominciò a
circolare la moneta, forse inventata dai greci. Importante per facilitare gli scambi.
 Si trattava di monete coniate con metallo prezioso, proveniente dalle miniere dall’Attica.
RISULTATI ECONOMICI E LIMITI DELLE CIVILTÀ ANTICHE: IMPERO
ROMANO
 Massima fioritura dell’economia mediterranea coincide con l’apogeo dell’espansione
romana (I-II secolo d.C.)
 Mentre gli imperi commerciali Fenicio e Greco erano prevalentemente di carattere
marittimo, l’organizzazione imperiale romana integrava terre e mari.
 L’organizzazione centralizzata e la divisione del lavoro erano le basi economiche
dell’impero romano; non soltanto la conquista come negli altri imperi.
 I centri del sistema erano città, punti di riferimento per distribuzione dei rifornimenti
alimenti: questo fu di grande stimolo per il miglioramento organizzativo.