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CAPITOLO
I
La rinnovata identità dell'impresa agricola: dal modello tradizionale alle nuove funzioni dell'agricoltura
1. La nuova definizione di imprenditore agricolo nel quadro
dell'opera di modernizzazione dell'agricoltura. Il rilievo della
definizione di attività agricole e di attività connesse. La nozione giuridica di agricoltura e i contenuti dell'agrari età. Agricoltura e impresa agricola. Il ruolo residuale dell'impresa agricola non esercitata in forma di impresa
2. Lo statuto dell'imprenditore
agricolo come statuto di mero
esonero dalla disciplina dettata per l'imprenditore commerciale o come nucleo fondamentale di una autonoma disciplina. La idoneità, nel disegno del codice del 1942, del criterio della normalità a fornire una nozione di impresa agraria aperta alle trasformazioni dell' agricoltura
3. La riduzione della rilevanza del fondo rustico nel processo
produttivo e la individuazione del proprium dell'agricoltura.
La teoria agrobiologia dell'agrarietà. I limiti della teoria agrobiologia. Il rischio biologico. La potenziale utilizzazione del
fondo rustico quale elemento di specificazione della teoria
agro biologica dell'agrarietà. Il rilievo delle leggi economiche
del mercato nella definizione di agrarietà
4. La opinione secondo la quale la sottrazione dell'impresa agricola dalla disciplina delle procedure concorsuali costituirebbe
l'unica vera scriminante tra l'impresa agricola e l'impresa
commerciale: rilievi critici. Il moderno statuto speciale per
l'impresa agricola
CAPITOLO
II
Le attività agricole
1. Il nuovo testo dell'art. 2135 cod. civo L'accoglimento
del eri-
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terio agrobiologico dell'agrarietà. La potenziale utilizzazione
del fondo o delle acque al fine del riconoscimento della qualificazione agraria delle attività di allevamento di piante e animali
2. Le attività di coltivazioni in serra, vivaistiche e della floricoltura. Il riferimento alla cura e allo sviluppo di un ciclo
biologico o di una fase necessaria dello stesso di carattere vegetale o animale. L'impresa agricola di fase: rinvio
3. Le attività connesse: attività connesse tipiche e atipiche nel
testo previgente dell'art. 2135 cod. civo Il criterio della prevalenza nella definizione di attività connesse, secondo la formula attuale. La "connessione per prodotto agricolo" e la
"connessione per azienda agricola"
4. La forni tura di beni e servizi. L'uso prevalente di attrezzature e risorse dell'azienda.
Il criterio della normalità.
~attività agricola di servizi: l'attività agro meccanica: rinvlO
5. La valorizzazione del territorio nel quadro della multifunzionalità. L'agriturismo: la legge quadro 5 dicembre 1985, n.
730. La conferma della qualificazione agraria per connessione
dell' agri turismo. La specificità dell' attività agrituristica nel
quadro delle attività connesse. Le nuove attività agrituristiche. L'uso di beni extra-aziendali. La degustazione di prodotti aziendali. La stagionalità
6. Gli imprenditori agricoli «equiparati»: le cooperative di imprenditori agricoli e i consorzi di cooperative. La erronea
equiparazione
dell'acquacoltura.
La qualificazione agraria
delle cooperative di trasformazione
e alienazione dei prodotti agricoli nella giurisprudenza precedente la riforma del
2001. Il principio della trasparenza. La conferma, anche per
le cooperative, della funzione ausiliaria della connessione.
La equiparazione come connessione non tecnicamente intesa
7. Gli imprenditori agricoli «equiparati» (segue): le cooperative
di servizio nel settore selvicolturale
8. Gli imprenditori agricoli «equiparati» (segue): gli imprenditori ittici. La modifica della nozione di imprenditore ittico
operata dall'art. 6, d.lgs. 29 maggio 2004, n. 154. La cattura
e la raccolta di organismi acquatici. Il rilievo del fatto tecnico nella definizione delle attività di pesca. La definizione
di "pesca professionale" nel d.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639.
La equiparazione agli imprenditori ittici degli "esercenti attività commerciali di prodotti ittici derivanti dal diretto esercizio dell'attività di pesca". Il piccolo pescatore diretto. Le
cooperative di imprenditori ittici
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III
La rilevanza di una nozione generale di impresa agricola
e i nuovi confini dell'agrarietà
CAPITOLO
1. L'attività connessa di fornirura di beni e servizi e la ridefinizione dei compiti spettanti all'impresa agricola
2. L'ambiente nella politica agricola comune. Il mantenimento
della terra in buone condizioni agronomiche e ambientaI i,
La valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e Iorestale nel quadro del riconoscimento del valore della multifunzionalità dell' agricoltura
3. La qualificazione dell'attività di fornitura di servizi ambientali in termini di impresa agricola. I servizi ambientali ed il
mercato. La produzione di servizi ambientaI i come attività
connessa
4. La pretesa agrari età del'impresa di fornitura di servizi all'impresa agricola nella logica dei distretti rurali e agroalimentari. L'assenza nell'attività di fornitura di servizi alle imprese del rischio tipico delle attività agricole. Le previsioni
contenute negli artt. 17, 1. 31 gennaio 1994, n. 97, e 7, d.lgs.
18 maggio 2001, n. 227
5. L'attività agro meccanica. I dubbi intorno all'attività del contoterzista a seguito della modifica dell'art. 2135 cod. civo La
mancata indicazione dei profili di qualificazione del soggetto
che svolge attività agro meccanica. Connessione e attività agromeccanica. L'inclusione della manutenzione del verde tra le
attività agromecccniche
6. La difficile ricostruzione di una categoria generale di impresa
agricola. La legislazione comunitaria ambientale. L'imprenditore agricolo nelle dinamiche del mercato. L'impresa agricola e l'impresa alimentare. La responsabilità per danno da
prodotto difettoso. IL rispetto delle regole di razionalità tecnica ai fini della salvaguardia della idoneità produttiva delle
risorse implicate nelle produzioni agricoli. La persistente necessità di una nozione generale di impresa agricola
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