IMPORTANZA DEL MOVIMENTO NELLA CONDOTTA* E NELLO SVILUPPO DELLA PERSONA Dal testo: “Mouvement et developpement de la persone” Autore: Jean Le Boulch Editore: Vigot – Paris – L’organismo, sistema autonomo, si sviluppa attraverso l’interazione attiva con l’ambiente fatto di persone ed a contatto con un certo tipo di cultura. La condizione dell’adattamento all’ambiente è l’azione, essa precede il pensiero e la riflessione (l’azione condiziona il pensiero). IL MOVIMENTO E’ QUINDI IL FILO CONDUTTORE DELLO SVILUPPO ATTORNO AL QUALE SI FORGIA L’UNITA’ DELLA PERSONA, CORPOREA E MENTALE. Non è dunque un aspetto facoltativo che si aggiunge all’educazione intellettuale poiché l’autonomia del pensiero passa attraverso l’autonomia della motricità. La relazione del corpo con il mondo esterno infatti è inizialmente di natura affettiva e la FUNZIONE ENERGETICA che ne consegue e che si esprime sul piano corporeo in un primo tempo attraverso una motricità impulsiva, e sul piano mentale attraverso la vigilanza corticale, va sempre più modulandosi attraverso il dialogo tonico. Da questo momento in poi la motricità si va sviluppando in due direzioni: -L’espressività della mimica, dei gesti, delle attitudini che traducono il vissuto affettivo ed emozionale (dipendono dalle variazioni toniche del sistema muscolare) – FUNZIONI ENERGETICHE. - L’azione transitiva ed efficace in direzione dell’ambiente che traduce la capacità di adattamento della persona – (movimento operativo) – FUNZIONI OPERATIVE. La psicomotricità funzionale presenta due aspetti che corrispondono: - al sistema nervoso energetico affettivo, - al sistema nervoso operativo (che sottintende l’attività prassica). L’interazione fra questi due sistemi condiziona l’armonia e l’unità della persona nel suo processo di sviluppo. L’evoluzione della motricità operativa (prassie ecc.), a partire dall’aggiustamento motorio cognitivo programmato mentalmente, permette di scoprire come nella condotta della persona psicomotricità e cognitività si articolino costantemente. L’accesso all’autonomia motoria legata all’apprendimento del linguaggio scritto e parlato è una “porta d’ingresso” verso l’universo sociale dell’infanzia e dell’adolescenza, momento quest’ultimo, in cui la persona è alla ricerca di modelli di identificazione ed affermazione di sé. RIASSUMENDO La psicomotricità funzionale attraverso l’uso educativo del movimento associato al linguaggio assicura l’unità dello sviluppo motorio, affettivo, cognitivo e sociale. (*) Condotta = Risultato di uno sforzo fatto per raggiungere uno scopo. 1 FUNZIONI ENERGETICHE – FUNZIONI OPERATIVE –SISTEMA NEURO-MODULATORE L’energia è una forza interna alla persona, legata all’INTENZIONALITA’; essa avvia e struttura il processo di adattamento nel modo seguente: - motivazione legata al bisogno, - scelta dell’attività, - esperienza. Alla fine degli anni quaranta, studiosi di neurologia scoprono all’interno del Sistema Nervoso Centrale, un altro sistema designato con il nome di “Sistema Diffuso” o “Sistema Reticolare”, che ha consentito di procedere molto avanti nello studio delle “funzioni umane”. Nella metodologia della psicomotricità funzionale, basata sulla scienza del movimento umano, possiamo affermare (perché dimostrabile), che la componente tonica del movimento dipende essenzialmente dal sistema diffuso che ne determina appunto il tono di base (funzioni energetiche). La componente fasica del movimento, invece, da cui dipendono le prassie (funzioni operative), dipende dal sistema nervoso a funzione operativa. Si può pertanto affermare che all’interno del S.N.C. esistono due sottostrutture: - una che trasporta l’energia - l’altra che trasporta informazioni (ascendenti e discendenti). Il sistema energetico è rappresentato dalla formazione reticolare, vero accumulatore di energia, dotato di un’attività propria alla quale si aggiungono le informazioni provenienti dall’organismo. Le funzioni energetiche si esercitano in due direzioni: - verso i muscoli determinando il tono di base, - verso la corteccia cerebrale, determinando un certo livello di vigilanza (attenzione), tramite neuroni bipolari. Esse rappresentano dunque delle vere e proprie funzioni psicomotorie a volte corporee, a volte mentali e sono attivate dai bisogni della persona la cui soddisfazione dipende in gran parte anche dalle relazioni con l’ambiente. Il sistema operativo che consente la realizzazione dell’attività ed è quindi rivolto verso l’ambiente, è rappresentato dalle vie di conduzione sensoriali (ascendenti) e dal sistema cortico-spinale (discendente). L’organizzazione di questo sistema è gerarchica, infatti l’integrazione delle informazioni e quindi l’esercizio delle funzioni operative, può avvenire a tre livelli: - livello riflesso, - livello automatico, che necessita di adeguato apprendimento, - livello intenzionale (corticale, percettivo) che implica un grande intervento delle funzioni cognitive. Il sistema neuro-modulatore (Laborit).All’interno del S.N.C. abbiamo poi il Sistema Libico che rappresenta la memoria dei vissuti positivi e negativi della persona ed è in grado di valutare la capacità da parte dell’ambiente di soddisfare i bisogni della persona. Il sistema neuro-modulatore è il sistema libico in quanto esso fornisce al sistema reticolare le informazioni relative agli aspetti emotivo-affettivi che fanno da “guida” al comportamento autonomo della persona. Ecco così spiegato come l’organizzazione tonica e posturale diano al movimento un proprio carattere personale, unico e irripetibile. 2