programmazione modulare di scienze sperimentali

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE-FORLIMPOPOLI
a.s. 2010-2011
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “VALFREDO CARDUCCI”
Asse culturale scientifico-tecnologico
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI
SCIENZE SPERIMENTALI
CLASSE 3° B
DOCENTE: PROF.SSA RICCI LISA
1
La classe ha trattato nel corso del 1° anno Scienze della Terra mentre nel 2° la biologia di base (bio chimica,
la cellula e la genetica). Nel triennio le Scienze Sperimentale prevedono per il corrente anno scolastico
biologia (evoluzione, genetica e ecologia), per la classe quarta la chimica e per la quinta nuovamente
biologia con la fisiologia e l’anatomia umana.
1. COMPETENZE DI ASSE
o
o
o
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
2. COMPETENZE DI CITTADINANZA ALLA LUCE DELLE FINALITA’ SPECIFICHE
DELLA DISCIPLINA
Le finalità didattiche sono pensate in termini di acquisizione di una competenza scientifica, come capacità
di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande e di trarre conclusioni basate su fatti, per
comprendere il mondo della natura e i cambiamenti ad esso apportati dall’attività umana e per aiutare a
prendere decisioni al riguardo” (OECD 2003, trad. it. 2004, p.135). Il lavoro svolto con gli studenti tenta di
andare oltre i meri contenuti della disciplina, senza per questo sottovalutarli; l’apprendimento si propone di
contribuire a fornire la base di lettura della realtà come strumento per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e di
potenziare le capacità dello studente di operare scelte responsabili, consapevoli ed autonome nei contesti
individuali e collettivi del quotidiano.
La disciplina mira all’acquisizione delle 8 competenze chiave di cittadinanza ( imparare a imparare,
progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere
problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare le informazioni) attraverso:
• l’acquisizione del metodo scientifico come strumento indispensabile per la comprensione dei
fenomeni naturali;
• potenziamento di un metodo di studio trasversale aperto alle altre discipline scientifiche;
• la consapevolezza del valore della biologia quale componente culturale per la lettura e
l’interpretazione della realtà;
• lo sviluppo di un’ autonoma valutazione critica delle informazioni su argomenti e problematiche
ambientali, fornite dai mezzi di comunicazione di massa;
• l’acquisizione di atteggiamenti critici attraverso l’appropriazione della dimensione problematica della
biologia e della rivedibilità delle teorie biologiche nella storia;
• il rispetto per la biodiversità come risultato di un continuo e complesso processo evolutivo tutt’ora in
atto;
• la consapevolezza dell’interdipendenza tra tutti gli esseri viventi e l’ambiente, e la maturazione di
relativi comportamenti responsabili
• la capacità di inquadrare le teorie scientifiche nel contesto storico che le ha prodotte, raffrontandole con le
più moderne vedute
• la consapevolezza dell’impatto dell’uomo sulla biosfera e della necessità di uno sviluppo sostenibile
3. OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI E FORMATIVI COGNITIVI
Gli obiettivi educativi e formativi cognitivi si propongono di rendere lo studente attivo nei confronti del proprio
progetto di apprendimento, attraverso la valorizzazione di un’identità competente in termini di autostima,
autonomia e fiducia in sé:
• sviluppare, attraverso attività operative, la capacità di relazionarsi con gli altri, di assunzione di
responsabilità e di lavoro di gruppo;
• acquisire le capacità di attenzione, memorizzazione e concentrazione;
• sviluppare un atteggiamento di apertura e di ascolto positivo;
• presentare il proprio punto di vista agli altri con un atteggiamento assertivo, rispettando quello degli
altri;
• acquisire un lessico preciso e formale;
• imparare un metodo di studio;
4. COMPETENZE,
PROGRAMMA
ABILITA’/OBIETTIVI
E
STRUTTURA
MODULARE
DEL
Il programma è organizzato in forma modulare come segue:
2
MODULO
COMPETENZA
1
RIPASSO
DEI
PREREQUISITI
: LO STUDIO
SCIENTIFICO
DELLA VITA
Riconoscere i livelli di
organizzazione della
vita; individuare le
caratteristiche di
unitarietà e di
diversità degli esseri
viventi
2 DARWIN
E LA TEORIA
DELL’EVOLUZ
IONE
Individuare
nell’evoluzione la
base della biologia
3
L’EVOLUZION
E DELLE
POPOLAZIONI
EI
MECCANISMI
DELLA
MICROEVOLU
ZIONE
riconoscere le
modalità di azione
dell’evoluzione sulle
popolazioni e della
selezione naturale sui
singoli individui
4
L’ORIGINE
DELLE
SPECIE E LA
MACROEVOL
UZIONE
Individuare i
meccanismi della
speciazione e
Riconoscere
l’evoluzione come il
risultato di interazioni
tra organismi e loro
ambiente
5 LA
BIODIVERSIT
A’, IL
PRODOTTO
DELL’EVOLUZ
IONE
descrivere le
caratteristiche del
regno degli animali,
con particolare
approfondimento per i
vertebrati
6
L’ECOLOGI
A E LA
BIOSFERA
riconoscere i fattori
abiotici da quelli
biotici di un
ecosistema; saper
descrivere i diversi
ABILITA’/
OBIETTIVI MINIMI
UNITA’ 1: saper spiegare
le fasi del metodo
scientifico; saper definire i
livelli di organizzazione
della vita; saper
distinguere i concetti di
specie, popolazione,
comunità ed ecosistema;
saper esporre la teoria
cellulare; saper spiegare
la differenza tra cellula
procariote e eucariote;
saper spiegare la
differenza tra organismo
autotrofo e eterotrofo;
saper identificare le
caratteristiche generali di
ogni regno
Saper ripercorrere le
tappe che hanno portato
alla formulazione della
teoria evolutiva; saper
spiegare il ruolo della
selezione naturale nel
processo evolutivo; saper
descrivere prove a favore
dell’evoluzione
Saper spiegare il ruolo
della variabilità genetica
nell’evoluzione; saper
spiegare la differenza tra
frequenze alleliche e
frequenze genotipiche;
saper descrivere
l’equilibrio di HaryWeinberg; saper spiegare
i meccanismi principali
della microevoluzione
Saper definire la
speciazione; saper
descrivere i meccanismi di
speciazione; saper
spiegare la
macroevoluzione
saper individuare il
significato di nomenclatura
binomia saper distinguere
le diverse categorie
tassonomiche; saper
confrontare i regni sulla
base delle caratteristiche
generali; saper inquadrare
un vertebrato nella classe
di appartenenza
Saper definire
l’ecosistema e i suoi
componenti; saper
spiegare le relazioni tra
clima e distribuzione degli
CONTENUTI
Le discipline biologiche e il piano di
lavoro annuale. Il metodo scientifico;
differenza tra legge e teoria scientifica; le
caratteristiche comuni a tutti i viventi e i
livelli di organizzazione della vita;
definizioni di specie, popolazione,
comunità e ecosistema; la moderna
teoria cellulare; cellula procariote e
eucariote; la struttura della cellula;
organismo autotrofo e eterotrofo; i domini
e i regni;
La storia del pensiero evolutivo: excursus
storico dall’antica Grecia al 1800. Le teorie
dell’evoluzione di Lamarck e Darwin. La
selezione naturale; Le prove a favore del
processo evolutivo; gli studi di Kettlewell
sulla Biston betularia
approfondimento: Vavilov e il lamarckismo
di Lysenko
la microevoluzione e il pool genico di una
popolazione; la variabilità genetica;
l’equilibrio di Hardy-Weinberg; I
meccanismi della microevoluzione. la deriva
genetica; il flusso genico; evoluzione
adattativi, adattamento e fitness; la selezione
naturale (stabilizzante, direzionale e
divergente) e la variabilità fenotipica di una
popolazione; la selezione sessuale; la
conservazione della variabilità genetica di
una popolazione.
La macroevoluzione, il concetto di specie e
le barriere riproduttive. I meccanismi della
speciazione: allopatica e simpatica.
L’evoluzione delle barriere riproduttive; i
modelli di evoluzione: gradualista e degli
equilibri punteggiati; la macroevoluzione: la
radiazione adattativi, le estinzioni di massa; i
meccanismi genetici, l’esoadattamento, le
tendenze evolutive
La biodiversità; domini e regni:
caratteristiche generali; le categorie
tassonomiche e la nomenclatura binomia. Il
regno animale: caratteristiche, dagli
invertebrati ai vertebrati; le 5 classi di
vertebrati
L’ecologia e ambiti di studio; I concetti di
ecosistema, fattori biotici e abiotici; La
selezione naturale e gli adattamenti
all’ambiente; i biomi della Terra e la
biosfera;
3
biomi della Terra
7
LE
COMUNITA’ E
GLI
ECOSISTEMI
Saper individuare le
caratteristiche e le
dinamiche all’interno
di una comunità e di
un ecosistema
8
LA
BIOLOGIA
DELLA
CONSERVAZI
ONE
Saper riconoscere
l’impatto di alcune
attività umane sugli
ecosistemi e sulla
biodiversità; saper
individuare gli scopi
della biologia della
conservazione e
dell’ecologia del
paesaggio
organismi; saper
descrivere le
caratteristiche dei biomi
marini, d’acqua dolce e
terrestri
Saper spiegare la
relazione tra comunità ed
ecosistema; spiegare le
dinamiche all’interno di
una comunità; saper
costruire una catena
alimentare e riconoscerne
i diversi livelli trofici; saper
descrivere l’evoluzione di
una comunità; saper
spiegare gli elementi e le
dinamiche di un
ecosistema; saper
descrivere i cicli
biogeochimici, con esempi
di impatto antropico su di
essi
Saper spiegare la crisi
della biodiversità e definire
le categorie di specie
minacciate; saper
descrivere le cause e le
conseguenze di alcuni
fenomeni di inquinamento
ambientale e del
riscaldamento globale;
saper descrivere il ruolo
della biologia della
conservazione e
dell’ecologia del
paesaggio. Saper definire
il concetto di sviluppo
sostenibile
La struttura e la dinamica delle comunità: la
comunità, le interazioni interspecifiche,la
competizione, il mutualismo, la predazione e
il mimetismo, le catene alimentari e i livelli
trofici, le reti alimentari, le specie chiave di
volta, le specie pioniere e quelle invasive.
La struttura e la dinamica di un ecosistema:
gli ecosistemi, la produzione primaria e la
piramide dell’energia; i cicli biogeochimici;
gli effetti delle piogge acide sugli ecositemi
La crisi della biodiversità: componenti e
minacce alla biodiversità; l’inquinamento
ambientale (bioaccumulo, eutrofizzazione,
impoverimento ozono stratosferico); il
riscaldamento globale e la selezione naturale.
La conservazione della biodiversità e
l’ecologia del ripristino; la biologia della
conservazione e l’ecologia del paesaggio; i
punti caldi della biodiversità; le aree protette;
i parchi e le riserve in Italia; lo sviluppo
sostenibile
5. METODOLOGIA E ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Le ore settimanali sono due.
L’attività didattica si propone di creare in classe un clima cooperativo piuttosto che competitivo, in cui vi è il
reciproco aiuto tra studenti e le prestazioni del singolo vengono valutate come progressi rispetto alle proprie
prestazioni precedenti. Sintesi, rielaborazioni personali, costruzione di mappe concettuali, ricerca personale
su tematiche di approfondimento saranno attività importanti per stimolare il processo di apprendimento di
ogni studente. La struttura della lezione sarà sia frontale sia partecipata, con una forte sollecitazione verso
gli alunni ad intervenire e a porsi domande a partire dall’osservazione del quotidiano. Si farà uso di articoli di
riviste scientifiche, di quotidiani, di strumenti audiovisivi e informatici.
6. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nel corso della trattazione degli argomenti, verrà valutata la comprensione della materia attraverso verifiche
formative in itinere che incentivino un metodo di studio quotidiano. Contemporaneamente, e in modo
preferenziale al termine di uno o più moduli, potranno essere effettuate delle prove sommative scritte che
valuteranno gli argomenti nel loro insieme. Tali verifiche saranno a risposte aperte, a completamento,
Vero/falso,a risposta multipla, con esercizi e problemi. Ogni studente avrà almeno due valutazioni per i due
periodi dell’anno scolastico. Saranno oggetto di valutazione anche i lavori individuali degli studenti,
l’esecuzione dei compiti assegnati per casa (tre volte senza compito grava con un tre sul registro) e il
rispetto delle scadenze di consegna. Inoltre contribuiranno alla valutazione globale di fine quadrimestre
l’attenzione, la partecipazione e l’impegno in classe. Si accetta una sola giustificazione a periodo scolastico.
Il raggiungimento degli obiettivi minimi verrà valutato tenendo conto della capacità di :
• esporre i contenuti appresi in modo organico e coerente
• utilizzare in modo appropriato un linguaggio rigoroso e scientifico
• identificare possibili relazioni tra le conoscenze acquisite
4
•
sintetizzare e analizzare i fenomeni studiati
Per gli studenti affiancati dall’insegnante di sostegno, i criteri di valutazione saranno definiti nel PEI di ognuno.
Si specifica come la scuola sia un ambiente educativo in cui lo studente deve imparare un metodo attraverso la
serietà e la regolarità nello studio. Si considera quindi come un’eccezione la disponibilità a proporre un recupero
(con verifica scritta o orale) di fronte a profitti negativi, in seguito ad una valutazione dell’insegnante in merito alle
motivazioni dell’insuccesso. Ciò è necessario per responsabilizzare gli studenti di fronte alle proprie scelte di
studiare o meno con impegno e serietà.
7. INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO ALLO STUDIO
I concetti saranno ripresi in orario curricolare ogni volta che emerga tale necessità da parte degli studenti in
classe, tenendo conto anche dei diversi stili di apprendimento di ognuno. Si potrà operare in classe con
interventi di insegnamento personalizzato e collaborazione tra pari attraverso il coinvolgimento di alcuni
studenti della classe.
Nel caso si possano attivare corsi di recupero pomeridiano o sportelli help, l’insegnante si rende disponibile
per gli studenti in difficoltà che abbiano mostrato comunque una volontà di recuperare durante le lezioni
mattutine. Si ritiene invece diseducativo proporre un recupero pomeridiano per gli alunni che non si
impegnano in orario curricolare. Per gli studenti che sono affiancati dall’insegnante di sostegno si rispetterà
quanto condiviso nel PEI di ogni alunno.
8. INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO PER GLI STUDENTI ECCELLENTI
Agli studenti che si distinguono per il regolare impegno e l’alto profitto verrà proposto un approfondimento su
tematiche inerenti al programma che verranno scelte dagli alunni. Questi illustreranno alla classe con una
propria presentazione in power-point il lavoro effettuato. Durante i momenti di recupero per la classe, gli
studenti eccellenti potranno lavorare in modo individuale ricercando informazioni in biblioteca o su Internet.
9. LIBRO DI TESTO
Cambell. “Il nuovo immagini della Biologia”,moduli B e D Linx Editore
Forlì, ________________
Prof.ssa Lisa Ricci
________________
5
a.s.2010-2011
IPSAAR Liceo Valfredo Carducci Forlimpopoli
Documentazione sul programma di Scienze svolto in ogni classe e piano di lavoro per gli anni scolastici successivi al 2010-2011
LICEO SCIENZE
UMANE (Riforma)
1°A
LICEO
LICEO
SOCIOSCIENZE
PSICOSOCIALI
PEDAGOGI
CO
2°A
LICEO SOCIOPSICOPEDAGOGICO
LICEO SCIENZE
SOCIALI
LICEO SCIENZE
SOCIALI
3°A
3°B
4°B
LICEO SOCIOPSICOPEDAGOGICO E
DELLE SCIENZE
SOCIALI
5°A
Scienze Naturali
(vedi allegato1)
Scienze Terra
Scienze Terra
Scienze Terra
Scienze Terra
Scienze Terra
2° anno
Scienze Naturali
(vedi allegato1)
Biologia
(biochimica, cellula,
genetica)
Biologia
(biochimica, cellula,
genetica)
Biologia
(biochimica,cellula)
Biologia
(biochimica, cellula,
genetica)
Scienze Naturali
(vedi allegato1)
a.s. 2010-2011
Chimica
Biologia
(genetica, evoluzione)
Scienze Naturali
(vedi allegato1)
a.s. 2010-2011
Biologia
(ecologia, etologia,)
Chimica
4°anno
a.s. 2010-2011
Biologia
(evoluzione, ecologia)
Chimica
**
Chimica
3°anno
a.s. 2010-2011
Biologia
(biochimica, cellula,
genetica)
Chimica
Chimica
**
**
5°anno
Scienze Naturali
(vedi allegato1)
Biologia
(anatomia, fisiologia)
*
Biologia
(anatomia, fisiologia)
*
a.s. 2010-2011
Biologia
(anatomia, fisiologia)
1° anno
----------------
Biologia
(evoluzione,
ecologia)
*
Biologia
(anatomia, fisiologia)
*
-----------------
Biologia
(anatomia, fisiologia)
*
* la classe possiede già il libro di testo, perché acquistato negli anni precedenti
** la classe deve adottare il libro di testo
L’insegnante di Scienze Prof.ssa Lisa Ricci
6
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