LEZIONE IX SINTESI PROTEICA Dott. Paolo Cascio L’ESTREMITA’ 3’ DEL tRNA SI LEGA AD UN DETERMINATO AMINOACIDO CON UN LEGAME COVALENTE AD ALTA ENERGIA. IL PRODOTTO DI QUESTA REAZIONE E’ UNA MOLECOLA DI AMINOACILtRNA. LE MOLECOLE DI AMINOACIL-tRNA SONO SPESSO DETTE MOLECOLE DI tRNA CARICHE. IL TIPO SPECIFICO DI tRNA AMINOACILATO VIENE INDICATO CON UN PREFISSO: AD ESEMPIO ALANIL-tRNAALA. GLI ENZIMI CHE CATALIZZANO L’ATTACCO DEGLI AMINOACIDI ALLE SPECIE CORRISPONDENTI DI tRNA SONO DETTI AMINOACIL-tRNASINTETASI. POICHE’ ESISTONO 20 DIVERSI AMINOACIDI, IN CIASCUNA CELLULA SONO PRESENTI 20 DIVERSE AMINOACIL-tRNA-SINTETASI (NON DI PIU’, NONOSTANTE CHE IL CODICE GENETICO SIA DEGENERATO, PERCHE’ UNA SINTETASI E’ CAPACE DI RICONOSCERE LE DIVERSE MOLECOLE DI tRNA CHE SI LEGANO ALLO STESSO AMINOACIDO “tRNA isoaccettori”). 1 - UNO STESSO TRNA PUÒ RICONOSCERE PIÙ CODONI DIVERSI (CHE CODIFICANO PERÒ PER LO STESSO AMINOACIDO) ES: mRNA tRNAALA C G I G C U G C C G C A G G G Codoni per l’alanina 2 – TRNA DIVERSI (CHE PORTANO PERÒ LO STESSO TIPO DI AMINOACIDO E CHE VENGONO QUINDI RICONOSCIUTI DA UNA STESSA AMMINOACIL-TRNA SINTETASI) POSSONO LEGARSI AD UN UNICO CODONE ES: tRNAHIS G U I tRNAHIS G U A tRNAHIS G U G mRNA C A U Codone per l’istidina N.B. LA COPPIA DI BASI G-U È COMPATIBILE QUASI QUANTO LA COPPIA STANDARD G-C LE VARIE AMINOACIL-tRNA-SINTETASI PUR CATALIZZANDO TUTTE LO STESSO TIPO DI REAZIONE DIFFERISCONO NOTEVOLMENTE NELLA CONPOSIZIONE IN SUBUNITA’ E NEL PESO MOLECOLARE: ALCUNE SONO MONOMERI, ALTRE SONO GROSSI COMPLESSI MULTIMERICI FORMATI DA UN SOLO TIPO DI MONOMERO O DA PIU’ MONOMERI DIVERSI. LA REAZIONE COMPLESSIVA CATALIZZATA DA UNA AMINOACIL-tRNASINTETASI E’: AMINOACILtRNA-SINTETASI AMINOACIDO+tRNA+ATP AMINOACIL-tRNA+AMP+PP L’AMINOACIDO VIENE LEGATO AL tRNA TRAMITE UN LEGAME ESTERE TRA IL PROPRIO GRUPPO CARBOSSILICO E IL GRUPPO OSSIDRILICO IN 2’ O 3’ DEL RIBOSIO CHE SI TROVA ALL’ESTREMITA’ 3’ DELLA MOLECOLA DI tRNA. QUESTA REAZIONE AVVIENE IN DUE FASI BEN SEPARATE. NELLA PRIMA FASE IL GRUPPO CARBOSSILICO DELL’AMINO-ACIDO SI ATTACCA AL FOSFORO IN α DELL’ATP LIBERANDO UN PIROFOSFATO. IL PRODOTTO DI QUESTA REAZIONE E’ UN AMINOACILADENILATO CHE E’ UNA MOLECOLA AD ALTA ENERGIA (PER QUESTO MOTIVO SI DICE CHE SI ATTIVA L’AMINOACIDO). L’ENERGIA NECESSARIA PER LA FORMAZIONE DELL’ AMINOACILADENILATO E’ FORNITA DALL’IDROLISI DEL PIROFOSFATO. NELLA SECONDA FASE IL GRUPPO AMINOACILICO DELL’AMINOACILADENILATO VIENE TRASFERITO AL GRUPPO OSSIDRILICO 2’ O 3’ DEL RIBOSIO PRESENTE ALL’ESTREMITA’ 3’ DEL tRNA (QUALE DEI DUE OSSIDRILI VIENE UTILIZZATO DIPENDE DAL TIPO DI ENZIMA). UNA VOLTA CHE IL RESIDUO AMINOACILICO SI E’ LEGATO AL RIBOSIO TERMINALE DEL tRNA ESSO SI SPOSTA SPONTANEAMENTE TRA LE POSIZIONI 2’ E 3’. DURANTE LA SINTESI PROTEICA, PERO’, GLI AMINOACIDI DEVONO TROVARSI NELLA POSIZIONE 3’ PER POTER ESSERE TRASFERITI SULLA CATENA POLIPEPTIDICA IN ALLUNGAMENTO. NELLA TRADUZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, IL RICONOSCIMENTO DI UN AMINOACIDO SPECIFICO E DI UNA MOLECOLA SPECIFICA DI tRNA DA PARTE DELL’AMINOACIL-tRNA-SINTETASI E’ UNA FASE CRITICA. SE QUESTO PROCESSO NON SI SVOLGESSE IN MANIERA ACCURATA NELLA PROTEINA VERREBBERO INCORPORATI AMINOACIDI ERRATI. PER QUESTO MOTIVO LE AMINOACIL-tRNA-SINTETASI ATTACCANO GLI AMINOACIDI ALLE CORRISPONDENTI MOLECOLE DI tRNA CON UNA NOTEVOLE SPECIFICITA’. OGNI AMINOACIL-tRNA-SINTETASI SELEZIONA IL PROPRIO SUBSTRATO AMINOACIDICO IN BASE ALLE DIMENSIONI E ALLA CARICA. SULLA SUPERFICIE DI OGNI AMINOACIL-tRNA-SINTETASI E’ PRESENTE UNA TASCA DI LEGAME CHE ACCOGLIE IN MANIERA SPECIFICA UN SOLO TIPO DI AMINOACIDO. UNA PRIMA SELEZIONE VIENE OPERATA SULLA BASE DELLE DIMENSIONI DEGLI AMINOACIDI: AMINOACIDI TROPPO GROSSI RISPETTO ALLA TASCA NON POSSONO ESSERE ACCOLTI E VENGONO COSI’ ESCLUSI PER MOTIVI STERICI. ANCHE AMINOACIDI TROPPO PICCOLI POSSONO PERO’ ESSERE SFAVORITI NELL’INTERAGIRE CON LA TASCA, PERCHE’ POSSONO STABILIRE MENO LEGAMI DI VAN DER WAALS RISPETTO AD UN AMINOACIDO AVENTE LE L’ISOLEUCIL-tRNA-SINTETASI GIUSTE E’ 100 DIMENSIONI. AD VOLTE AFFINE L’ISOLEUCINA CHE PER LA PIU’ PICCOLA VALINA. PIU’ ESEMPIO PER GLI AMINOACIDI VENGONO POI SELEZIONATI IN BASE ALLA LORO CARICA E IDROFOBICITA’. AD ESEMPIO LA TIROSIL tRNA-SINTETASI LEGA LA TIROSINA E NON LA FENILALANINA PERCHE’ LA TIROSINA HA UN OSSIDRILE CON IL QUALE L’ENZIMA PUO’ FORMARE DEI PONTI H. LE AMINOACIL-tRNA-SINTETASI RICONOSCONO IN MANIERA ALTAMENTE SPECIFICA NON SOLO I DIVERSI AMINOACIDI, MA ANCHE LE DIVERSE MOLECOLE DI tRNA. QUESTO RICONOSCIMENTO E’ MEDIATO DALLA FORMAZIONE DI LEGAMI SPECIFICI TRA L’AMINOACIL-tRNA-SINTETASI E L’ANSA DELL’ANTICODONE DEL tRNA. ALTRE BASI IMPORTANTI PER IL RICONOSCIMENTO SI TROVANO SULLO STELO ACCETTORE. SINTESI PROTEICA NEI PROCARIOTI LA SINTESI PROTEICA PUO’ ESSERE DISTINTA IN TRE FASI: INIZIO, ALLUNGAMENTO DELLA CATENA E FINE. L’INIZIO COINCIDE CON LA DISSOCIAZIONE DEL RIBOSOMA 70S NELLE DUE SUBUNITA’ 30S E 50S. LA SUBUNITA’ 30S SI LEGA QUINDI ALL’mRNA E LA SUBUNITA’ 50S SI RIASSOCIA A QUELLA 30S PER FORMARE UN RIBOSOMA 70S ATTIVO. IL RIBOSOMA 70S ATTIVO RIMANE ASSOCIATO ALL’mRNA DURANTE TUTTA LA FASE DI ALLUNGAMENTO DELLA CATENA. ALLA FINE DELLA SINTESI DELLA CATENA POLIPEPTIDICA IL RIBOSOMA 70S SI DISSOCIA NUOVAMENTE, SI SEPARA DALL’mRNA E LE DUE SUBUNITA’ 30S E 50S POSSONO RIFORMARE UN RIBOSOMA 70S INATTIVO. L’AVVIO DELLA SINTESI PROTEICA RICHIEDE LA FORMAZIONE DI UN COMPLESSO D’INIZIO 70S, FORMATO DALLE SUBUNITA’ 30S E 50S, DALL’mRNA E DA UN PARTICOLARE METIONIL-tRNA (tRNA INIZIATORE O tRNAiMet). IL tRNA INIZIATORE VIENE RICONOSCIUTO DA UNA TRASFERASI CHE TRASFERISCE UN GRUPPO FORMILICO ALLA METIONINA FORMANDO N-FORMIL METIONINA. PER QUESTO LA NFORMILMETIONINA E’ IL PRIMO AMINOACIDO DI QUASI TUTTE LE PROTEINE BATTERICHE. IL COMPLESSO D’INIZIO NON SI FORMA SPONTANEAMENTE, MA RICHIEDE L’INTERVENTO DI 3 FATTORI D’INIZIO: IF-1, IF-2 E IF-3. IF-3 SI LEGA AL RIBOSOMA 70S E DETERMINA LA SEPARAZIONE DELLE DUE SUBUNITA’ 30S E 50S. IF-1 E IF-2 SI LEGANO ALLA SUBUNITA’ 30S E COSI’ LEGATA LA SUBUNITA’ 30S PUO’ LEGARSI ALL’fMET-tRNAiMet E ALL’mRNA. PER ULTIMA SI LEGA LA SUBUNITA’ 50S E SI FORMA COSI’ IL COMPLESSO D’INIZIO ATTIVO. LA FORMAZIONE DEL COMPLESSO D’INIZIO ATTIVO 70S RICHIEDE ENERGIA CHE E’ FORNITA DALL’IDROLISI DEL GTP LEGATO A IF-2. IL CORRETTO POSIZIONAMENTO DEL RIBOSOMA IN PROSSIMITA’ DEL CODONE D’INIZIO AUG E’ RESO POSSIBILE DALL’APPAIAMENTO TRA UNA SERIE DI TRE-NOVE PURINE DELL’mRNA LOCALIZZATE A CIRCA 10 NUCLEOTIDI DALL’ESTREMITA’ 5’ DEL CODONE D’INIZIO (SEQUENZA DI SHINE-DELGARNO) E UNA SEQUENZA DI PIRIMIDINE PRESENTI NELL’rRNA 16S DEL RIBOSOMA. L’APPAIAMENTO DI QUESTI NUCLEOTIDI COMPLEMENTARI PERMETTE IL POSIZIONAMENTO DEL RIBOSOMA NELLA POSIZIONE CORRETTA PER POTER INIZIARE LA SINTESI PROTEICA. GLI mRNA POLICISTRONICI CONTENGONO VARIE SEQUENZE DI SHINEDALGARNO (UNA PER OGNI PROTEINA) A LIVELLO DELLE QUALI SI ASSOCIA IL COMPLESSO D’INIZIO 70S E INIZIA LA TRADUZIONE DI CIASCUNA PROTEINA L’ALLUNGAMENTO DI UNA CATENA PROTEICA AVVIENE MEDIANTE UN MINICICLO RIPETUTO DI TRE FASI NEL CORSO DEL QUALE OGNI ULTERIORE AMINOACIDO VIENE AGGIUNTO ALLA CATENA POLIPEPTIDICA NASCENTE. LE TRE FASI DI QUESTO CICLO SONO: 1) POSIZIONAMENTO SUL COMPLESSO RIBOSOMIALE DELL’AMINOACIL-tRNA APPROPRIATO 2) FORMAZIONE DEL LEGAME PEPTIDICO 3) SPOSTAMENTO DEL RIBOSOMA DI UN CODONE RISPETTO ALL’mRNA IL RIBOSOMA CONTIENE UN SITO ATTIVO PER LA FORMAZIONE DI UN LEGAME PEPTIDICO E DUE SITI CHE LEGANO I SUBSTRATI NECESSARI PER LA REAZIONE (SITO PEPTIDILICO E SITO ACCETTORE). IL SITO PEPTIDILICO (O SITO P) TRATTIENE LA CATENA POLIPEPTIDICA IN FASE DI ALLUNGAMENTO ANCORA ATTACCATA MEDIANTE UN LEGAME AMINOACILICO AL tRNA DELL’ULTIMO AMINOACIDO AGGIUNTO. IL SITO ACCETTORE (SITO A) LEGA L’AMINOACIL-tRNA DEL SUCCESSIVO AMINOACIDO CHE DEVE ESSERE AGGIUNTO ALLA CATENA. GLI ANTICODONI DEI tRNA IN AMBEDURE I SITI, P E A, FORMANO LEGAMI IDROGENO CON I CODONI DELL’mRNA. ALL’INIZIO DEL CICLO IL SITO A E’ VUOTO MENTRE IL SITO P E’ OCCUPATO DAL tRNA DELL’ULTIMO AMINOACIDO AGGIUNTO ALLA CATENA. QUESTO tRNA (DETTO PEPTIDIL-tRNA) E’ LEGATO ALLA CATENA POLIPEPTIDICA NASCENTE. IL tRNA DELL’AMINOACIDO SUCCESSIVO SI LEGA INNANZITUTTO CON IL FATTORE DI ALLUNGAMENTO EF-TU. EF-TU E’ UN MONOMERO CON UN SITO DI LEGAME PER IL GTP. EF-TU:GTP-AMINOACIL-tRNA FORMANO UN COMPLESSO TERNARIO CHE SI ADATTA AL SITO A DEL RIBOSOMA. EF-TU RICONOSCE LA STRUTTURA DELLO STELO ACCETTORE DEL tRNA (LEGA TUTTI GLI AMINOACIL-tRNA ECCETTO L’N-FORMILMETIONILtRNAiMet). UNA DELLE FUNZIONI DI EF-TU:GTP E’ LA STABILIZZAZIONE DEL LEGAME ESTERE NELLA POSIZIONE 3’ DELL’AMINOACIL-tRNA. SE L’APPAIAMENTO TRA L’ANTICODONE DELL’AMINOACIL-tRNA DEL COMPLESSO TERNARIO E IL CODONE CHE SI TROVA NEL SITO A E’ CORRETTO, SI HA L’IDROLISI DEL GTP IN GDP+Pi AD OPERA DI DUE PROTEINE RIBOSOMIALI (L7 E L12). LA COMPONENTE PEPTIDILTRANSFERASICA DELLA SUBUNITA’ 50S DEL RIBOSOMA CATALIZZA IL TRASFERIMENTO DEL GRUPPO PEPTIDILICO DAL PEPTIDIL-tRNA CHE SI TROVA NEL SITO P AL GRUPPO AMINICO DELLA MOLECOLA DI AMINOACIL-tRNA CHE SI TRIVA NEL SITO A, ALLUNGANDO COSI’ LA CATENA PEPTIDICA DI UN RESIDUO. LA MOLECOLA DI tRNA DEAMINOACILATA VIENE ESPULSA DAL SITO P. IL PEPTIDIL-tRNA APPENA SINTETIZZATO SI SPOSTA DAL SITO A AL SITO P MENTRE IL RIBOSOMA SI SPOSTA VERSO IL CODONE SUCCESSIVO. UNA NUOVA MOLECOLA DI AMINOACIL-tRNA OCCUPA IL SITO A VACANTE E IL CICLO PUO’ COSI’ RICOMINCIARE. IL GRUPPO AMINICO LIBERO DELL’AMINOACIL-tRNA FORMA UN LEGAME PEPTIDICO CON IL CARBONIO CARBONILICO DELLA CATENA PEPTIDICA NASCENTE. L’ATTIVITA’ PEPTIDILTRANSFERASICA, RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE DEL LEGAME PEPTIDICO, E’ LOCALIZZATA SU ALMENO 5 PROTEINE DELLA SUBUNITA’ 50S DEL RIBOSOMA E SULL’rRNA 23S. L’ENERGIA NECESSARIA ALLA FORMAZIONE DEL LEGAME PEPTIDICO VIENE FORNITA DALL’IDROLISI DEL LEGAME ESTERE AD ALTO CONTENUTO DI ENERGIA TRA LA CATENA PEPTIDICA NASCENTE E L’OH IN 3’ DEL RIBOSIO DEL tRNA. LO SCORRIMENTO DEL RIBOSOMA DI UN CODONE IN DIREZIONE 3’ (IN CONCOMITANZA CON L’ESPULSIONE DEL tRNA DEAMINOACILATO E CON LO SPOSTAMENTO DEL PEPTIDIL-tRNA DAL SITO A AL SITO P) PRENDE IL NOME DI TRASLOCAZIONE. LA TRASLOCAZIONE RICHIEDE L’INTERVENTO DI UNA PROTEINA CHIAMATA EF-G CHE LEGA ANCH’ESSA IL GTP. L’IDROLISI DI QUESTO GTP PERMETTE A EF-G DI OPERARE L’ESPULSIONE DEL tRNA DEAMINOACILATO E LO SPOSTAMENTO DEL PEPTIDIL-tRNA DAL SITO A AL SITO P. TRE FATTORI DI RILASCIO, RF-1, RF-2 E RF-3 PARTECIPANO ALLA CONCLUSIONE DELLA SINTESI PROTEICA. QUANDO NEL SITO A VIENE A TROVARSI UNO DEI TRE CODONI DI STOP (UGA, UAG, UAA) LA SINTESI PROTEICA HA TERMINE. INFATTI IL SITO A NON PUO’ ESSERE OCCUPATO DA NESSUN AMINOACIL-tRNA (NON ESISTONO ANTICODONI COMPLEMENTARI PER I 3 CODONI DI STOP) MA VIENE OCCUPATO DAI FATTORI DI RILASCIO: RF-1 RICONOSCE UAA E UAG RF-2 RICONOSCE UAA E UGA RF-3 SI LEGA CON IL GTP E SI ASSOCIA, POI, CON RF-1 O RF-2 I COMPLESSI RF-3:GTP-RF-1 E RF-3:GTP-RF-2 ALTERANO L’ATTIVITA’ DELLA PEPTIDILTRANSFERASI DEL RIBOSOMA, FACENDOLE IDROLIZZARE IL LEGAME ESTERE DEL PEPTIDIL-tRNA. IL POLIPEPTIDE VIENE COSI’ RILASCIATO NEL CITOPLASMA. SINTESI PROTEICA NEGLI EUCARIOTI LE TRE FASI DELLA SINTESI PROTEICA (INIZIO, ALLUNGAMENTO DELLA CATENA E FINE) SONO SIMILI NEI PROCARIOTI E NEGLI EUCARIOTI. LE DIFFERENZA PIU’ MARCATE SI HANNO NELLA FASE D’INIZIO, PERCHE’ L’mRNA EUCARIOTICO PRESENTA ALL’ESTREMITA’ 5’ IL CAPPUCCIO DI 7-METILGUANINA. INOLTRE NEGLI EUCARIOTI L’mRNA FORMA STRUTTURE RICOPERTE DA SECONDARIE SVARIATE ESTESE PROTEINE. CHE VARI VENGONO, FATTORI POI, D’INIZIO RIMUOVONO QUESTE PROTEINE E PERMETTONO COSI’ L’INIZIO DELLA TRADUZIONE. LA MAGGIOR PARTE DEGLI mRNA EUCARIOTICI HANNO UN UNICO SITO D’INIZIO SITUATO VICINO AL CAPPUCCIO DI 7-METIL-GUANOSINA. L’INTERAZIONE DELLA SUBUNITA’ MINORE DEL RIBOSOMA CON IL CAPPUCCIO DI 7mG RICHIEDE UN GRUPPO DI PROTEINE CHIAMATE eIF4 DOPO AVER RICONOSCIUTO IL CAPPUCCIO 7mG (GRAZIE A Eif4F) LA SUBUNITA’ MINORE DEL RIBOSOMA COMINCIA A SCORRERE LUNGO L’mRNA FINO A RAGGIUNGERE IL CODONE D’INIZIO AUG (SITUATO A NON PIU’ DI CIRCA 100 NUCLEOTIDI DAL CAPPUCCIO 7mG). IL RICONOSCIMENTO DEL CODONE D’INIZIO VIENE FACILITATO DA SEQUENZE SPECIFICHE AD ESSO VICINE: SEQUENZE DI KOZAK. A QUESTO PUNTO ARRIVANO IL Met-tRNAiMet E LA SUBUNITA’ RIBOSOMIALE MAGGIORE E LA TRADUZIONE PUO’ COSI’ COMINCIARE. QUESTO MECCANISMO D’INIZIO IMPEDISCE AL RIBOSOMA DI RICONOSCERE CODONI AUG ALL’INTERNO DELL’mRNA. PERCIO’ TUTTE LE MOLECOLE DI mRNA NEGLI EUCARIOTI CODIFICANO PER UN SOLO POLIPEPTIDE E SONO DEFINITE MONOCISTRONICHE. TUTTAVIA ALCUNI mRNA VIRALI, CHE VENGONO TRADOTTI DALL’APPARATO DELLE CELLULE EUCARIOTICHE INFETTE, SONO PRIVI DI CAPPUCCIO DI 7mG. IN QUESTI CASI LA TRADUZIONE VIENE INIZIATA A LIVELLO DI SITI INTERNI PER L’INGRESSO DEI RIBOSOMI (IRES, INTERNAL RIBOSOME ENTRY SITES) CON UN MECCANISMO NON ANCORA BEN CHIARO. COSTO ENERGETICO DELLA SINTESI PROTEICA PER OGNI AMINOACIDO AGGIUNTO ALLA CATENA POLIPEPTIDICA VENGONO SCISSI 4 LEGAMI FOSFODIESTERE AD ALTA ENERGIA: ATP AMP + PP P+P (SINTESI AMINOACIL-tRNA) GTP GMP + PP (EF-TU) GTP GMP + PP (EF-G) COSTO ENERGETICO MOLTO ELEVATO: IN E. COLI LA SINTESI PROTEICA UTILIZZA DAL 30 AL 50% DELL’ATP TOTALE LA VELOCITA’ DI SINTESI DI UNA PROTEINA E’ DI CIRCA 3-5 AMINOACIDI ADDIZIONATI AL SECONDO. PICCOLE PROTEINE DI 100-200 AMINOACIDI VENGONO SINTETIZZATE IN CIRCA UN MINUTO. LA SINTESI DELLA PROTEINA PIU’ GRANDE ATTUALMENTE NOTA, LA TITINA FORMATA DA 30.000 AMINOACIDI, RICHIEDE 2-3 ORE.