MATEMATICA E STATISTICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE MOLECOLARI ESERCITATI CON ME! I ESERCITAZIONE 1) Misure ripetute (materiale secco su vetrino) della lunghezza del diametro maggiore D di un globulo rosso (ellittico) di una Lampreda di mare, hanno dato i seguenti risultati: 11.6 µm, 11.2 µm, 12.3 µm, 11.6 µm Determina valore stimato , errore assoluto ed errore relativo di D. GUIDA ALL’ESERCIZIO 1: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio? …..Come si definisce e come si calcola il valore stimato di una grandezza? Come si definisce e come si calcola l’errore assoluto? Come si definisce e come si calcola l’errore relativo? Se hai trovato difficoltà a risolvere questo esercizio, r i v e d i Lez2(Lezione06/10/08) ed Esercitaz2(Esercitaz 10/10/08). Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE: Il valore stimato si calcola sommando il valore più piccolo dei dati disponibili al valore più grande e dividendo per 2 la loro somma, dunque (11.2+12.3)/2= 11.75 µm è il valore stimato; l’errore assoluto si può calcolare facendo la differenza tra il valore più grande dei dati e il valore stimato e dividendo per 2 la differenza: (12.3 –11.75)/2=0.275, oppure facendo la differenza tra il valore stimato e il valore più piccolo dei dati e dividendo la differenza per 2 (domandati:perché è la stessa cosa del procedimento precedente?): (11.75-11.2)/2= 0.275; l’errore relativo è dato dal rapporto tra errore assoluto e valore stimato, dunque 0.275/11.75 ≈ 0.023, vale a dire 2.3%. 2) Si compongono PIN a cinque cifre disponendo di tutte le cifre 0, 1, 2,...,9. Calcolare a) qual è la probabilità, scegliendo un PIN a caso, che la cifra 1 non compaia ripetuta b) qual è la probabilità, scegliendo un PIN a caso, che la cifra 1 compaia esattamente due volte c) qual è la probabilità, scegliendo un PIN a caso, che la cifra 1 compaia almeno due volte GUIDA ALL’ESERCIZIO 2: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio? …..Saper leggere con cura il testo; comprendere il testo; conoscere un po’ di calcolo combinatorio; saper definire la probabilità di un evento. Se hai trovato difficoltà a risolvere questo esercizio, rivedi Lez4(Lezione13/10/08), Lez5 (lezione 22/10/08)Lez6(lezione 27/10/08), Esercitaz3(Esercitazione 24/10) ed Esercitaz4(Esercitazione30/10). Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE: a) Ci dobbiamo domandare: quali sono i PIN in cui la cifra 1 non compare ripetuta? Sono PIN in cui la cifra 1 compare esattamente una volta, oppure PIN in cui la cifra 1 non compare affatto. Per calcolare la probabilità richiesta, possiamo far ricorso all’impostazione classica, in cui si suppone equiprobabile l’estrazione di un qualsiasi PIN. In tal caso ci domandiamo: quanti sono i PIN possibili ? Ogni PIN è composto da 5 cifre, per ogni cifra ci sono 10 scelte, dunque in tutto sono 105 (casi possibili); domandiamoci adesso quanti sono i PIN che soddisfano alla richiesta del punto a)? Se la cifra 1 compare una sola volta, può comparire come prima cifra , oppure seconda o terza o quarta o quinta, in tutto sono 5 casi, per ognuno di questi le altre 4 cifre non devono essere 1, quindi per ognuna di esse ci sono 9 possibilità, dunque i PIN in cui 1 compare una sola volta sono 5·94, a questo numero dobbiamo sommare il numero di PIN in cui la cifra 1 non compare mai: 95, dunque i casi “favorevoli” sono 5·94+95, la probabilità richiesta è data dal rapporto tra il numero di casi “favorevoli” ed il numero di casi possibili: (5·94+95)/ 105 . Altro modo di procedere: forse potresti avere pensato a calcolare la probabilità richiesta riconoscendo nel problema la situazione tipica di una distribuzione binomiale (rivedi Lez9 ed Esercitaz6): estrazioni ripetute con rimessa. Infatti, per ogni cifra del PIN indipendentemente dalle altre, si estrae 1 con probabilità 1/10, non si estrae 1 con probabilità 9/10, poiché il PIN è formato da 5 cifre, si compiono 5 estrazioni, dunque la probabilità di non estrarre mai 1 è (9/10)5, la probabilità di estrarre 1 solo una volta è 5(1/10)(9/10)4, perciò la probabilità richiesta è (9/10)5+5(1/10)(9/10)4, ovviamente si ottiene lo stesso risultato ottenuto con il primo metodo. b) impostazione classica: i PIN in cui la cifra 1 compare esattamente due volte, devono avere le altre tre cifre diverse da 1 e quindi per queste tre cifre ci sono 93 casi, le due cifre 1 possono trovarsi nel PIN in (5·4)/2=10 modi (la prima cifra 1 ha 5 posti possibili, la seconda cifra 1 ha 4 posti possibili, dunque 5·4=20, ma , poiché le due cifre 1 sono tra loro indistinguibili, dobbiamo dividere per 2 ottenendo 10), dunque la probabilità richiesta è data da 10(93)/ 105 Utilizzando la legge binomiale: 10(1/10)2(9/10)5 (10 è il coefficiente binomiale “5 su 2”, e conta in quanti modi in 5 “estrazioni” la cifra 1 possa uscire due sole volte) d ) impostazione classica:per trovare il numero dei casi possibili conviene contare quanti sono i PIN che non soddisfano alla richiesta e sottrarli dal numero totale di PIN; non soddisfano alla richiesta quei PIN che hanno una sola cifra 1 oppure nessuna, dunque i PIN in cui la cifra 1 compare almeno due volte sono in tutto 105 –(5·94+95), la probabilità richiesta è dunque (105 –(5·94+95))/ 105 Utilizzando la legge binomiale: consideriamo anche in questo caso l’evento contrario: 1 compare una sola volta oppure non compare mai, tale evento ha probabilità (9/10)5+5(1/10)(9/10)4, l’evento richiesto ha dunque probabilità 1-(9/10)5+5(1/10)(9/10)4 3) In un gioco d’azzardo viene estratto a caso un numero della tombola, vinci 2 euro se il numero estratto è multiplo di 10, vinci 1 euro se il numero estratto è multiplo di 3, perdi 1 euro in tutti gli altri casi. Calcola il tuo guadagno medio. GUIDA ALL’ESERCIZIO 3: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio? ….Saper definire una variabile aleatoria discreta, saper definire il valor medio di una variabile aleatoria discreta. Se hai trovato difficoltà a risolvere questo esercizio, r i v e d i Lez22(Lezione su variabili aleatorie discrete), Esercitaz5-309(Esercitazione su variabili aleatorie) Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE:La vincita o la perdita a questo gioco d’azzardo deve essere interpretata come una variabile aleatoria discreta X che ha tre valori possibili: +2, +1, -1. Per definire la distribuzione di probabilità su tali valori si deve tenere conto delle regole del gioco: si vince 2 se il numero estratto è multiplo di 10, poiché ci sono 9 multipli di 10 tra i 90 numeri della tombola, questo evento accade con probabilità 9/90; si vince 1 se il numero estratto è multiplo di 3, poiché ci sono 30 multipli di 3 tra i 90 numeri della tombola, questo evento accade con probabilità 30/90; si perde 1 in tutti gli altri casi, che sono 90-39=51, quindi con probabilità 51/90 la variabile X assume il valore –1. Ricordando la definizione di valor medio E(X) di una variabile aleatoria discreta( somma dei prodotti tra i valori assunti dalla variabile e le corrispondenti probabilità), si calcola E(X)=2(9/90) + 1(30/90) –1(51/90)= -3/90 = - 1/10 4) Fai un esempio di funzione che sia decrescente su tutto R, abbia limite per x→ - ∞ uguale ad 1 e sia f(0)=-2 GUIDA ALL’ESERCIZIO 4: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio? ….Conoscere la definizione di funzione e della sua rappresentazione grafica nel piano cartesiano; Conoscere le funzioni polinomiali, razionali, esponenziali e logaritmiche, trigonometriche e loro inverse ed i loro grafici; Conoscere la definizione di funzione decrescente; conoscere il significato di limite, in particolare di limite finito per x→ ∞ e saper rappresentare graficamente questa proprietà Se hai trovato difficoltà a risolvere questo esercizio, rivedi Lezioni1213/11/08, Lezione 17/11/08, Lezione 26/11/08, Lezioni 01-03/12/08, Lezione 10/12/08, Lezione 11/12/08, Lezioni 15/12 e 17/12/08, Esercizi di riconoscimento di grafici, Esercitazioni 18 e 19/12/08, Esercitaz 11I,II,III e IV parte Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE: Si possono pensare ovviamente molte funzioni che soddisfano ai requisiti richiesti; la prima funzione, con limite finito per x→ -∞, a cui possiamo pensare è la funzione esponenziale ex, che è , però, una funzione crescente….basta allora prendere –ex per avere una funzione decrescente; per soddisfare alla richiesta del limite dato e del valore assunto in x=0, introduciamo due costanti a, b : f(x)=a –bex, imponiamo le due condizioni: lim x→ -∞ f(x)=a =1, f(0)= a-b=-2, da cui a=1 e b=3, dunque f(x)= 1 –3ex è una delle funzioni che soddisfano ai requisiti dell’esercizio. 5) a) Calcola la derivata prima della funzione tan(πx); b) determina l’insieme di tutte le primitive della funzione tan(πx). GUIDA ALL’ESERCIZIO 5: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio? …..Come si definisce e come si calcola la derivata di una funzione; come si definisce e come si calcola una primitiva di una funzione Se hai trovato difficoltà a risolvere questo esercizio, r i v e d i Lez19(Lezione 17/02/09), Lez21(Lezioni 24-25/2/09 Integrali) ed Esercitaz19/2/09, Esercitaz26/2/09 . Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE: a) Si tratta di calcolare la derivata di una funzione composta, ricordando la derivata della funzione tangente e la regola di derivazione di una funzione composta, si ottiene π/cos2(πx); b) ricordando che una primitiva della funzione tanx è –log|cosx|, si ottiene l’insieme delle primitive –log|cos(πx)|/π + k, per ogni k reale. 6) Studia la funzione f(x)=x2 /log|x| e disegnane un grafico. GUIDA ALL’ESERCIZIO 6: Che cosa devi sapere per risolvere questo esercizio?…Vedi quanto detto per l’esercizio 4, e per l’esercizio 5 (derivate), aggiungi Lez20(Lezione 18/2/09) Controlla ora la tua soluzione con la mia! SOLUZIONE: 1) Insieme di definizione: log|x| è definito per ogni x≠0, essendo al denominatore si deve avere log|x|≠0 e quindi x≠ 1, -1, quindi la funzione è definita nell’insieme (-∞, -1)∪(-1,0)∪(0,1)∪(1, +∞); 2) Si osserva che la funzione è pari, vale a dire f(-x)=f(x), quindi il grafico presenta una simmetria rispetto all’asse delle ordinate, è quindi sufficiente condurre lo studio per x>0, e così faremo da ora in poi; 3) La funzione è positiva quando log|x| >0 quindi per x>1, e di conseguenza anche per x<-1; 4) Calcoliamo i seguenti limiti: limite per x →0+,il numeratore tende a 0 il denominatore a ∞, quindi il loro rapporto è come il prodotto tra due infinitesimi, quindi il limite è 0, per x→1+, il logaritmo tende a 0 positivamente, il numeratore tende a 1, quindi f(x) tende a +∞ per x →1-, il logaritmo tende a 0 negativamente, il numeratore tende a 1, quindi f(x) tende a -∞ ed infine per x →+∞, sia numeratore che denominatore tendono a +∞, ma sappiamo che l’ordine di infinito del numeratore è superiore a quello del denominatore, quindi f(x) tende a +∞; 5) calcoliamo la derivata prima(sempre per x>0), si ha f’(x)= (2xlogx –x)/(logx) 2, si osserva che f’(x)=0 per 2logx-1=0, vale a dire logx=1/2, quindi per x=√e, inoltre f’(x)<0 per x<√e, f’(x)>0 per x>√e, quindi in x=√e si ha un punto di minimo relativo, e si ha f(√e)=2e; 6 ) si osserva che l’immagine della funzione è data dall’insieme (-∞, 0)∪[ 2e, +∞); 7) calcoliamo la derivata seconda, si ottiene f’’(x)=(2(logx)2-3logx+2)/(logx)3, studiando il segno si osserva che il numeratore è sempre positivo mentre il denominatore ha il segno di logx e quindi è positivo per x>1, ne segue che f’’(x)>0 per x>1 e quindi la funzione è convessa(concavità verso l’alto), mentre per 0<x<1 f’’(x)<0 e dunque f(x) è concava; 8) calcolando il limite destro per x che tende a 0 della derivata prima si ottiene 0 e questo ci dice che il grafico di f(x) (riportato qui di seguito) ha tangente orizzontale in x=0.