BIOPSIA PERCUTANEA ECOGUIDATA DELLE MASSE RENALI: MATERIALI E TECNICA Di Domenico Antonia, Volpe Alessandro, Varvello Francesco, Mondino Paolo, Zegna Luisa, De Angelis Paolo, Terrone Carlo Clinica Urologica, Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Ospedale Maggiore della Carità, Novara SCOPO DEL LAVORO La biopsia percutanea riveste un ruolo sempre più importante nella diagnostica delle piccole masse renali. La procedura può essere eseguita sotto guida ecografica o TC. Nel video sono descritti i materiali e la tecnica raccomandati per eseguire correttamente la biopsia ecoguidata di una massa renale. MATERIALI E METODI Prima di porre l’indicazione alla puntura ecoguidata è consigliabile accertarsi tramite simulazione che la lesione sia visibile ecograficamente e che la sua posizione sia tale da consentire una procedura sicura ed accurata. La valutazione preliminare comprende il dosaggio degli indici di coagulazione (PT, aPTT, INR) e l’emocromo. Eventuale terapia antiaggregante o anticoagulante deve essere sospesa prima della procedura. Vengono utilizzati: una sonda ecografica addominale, una cannula guida da 17 Gauge e una pistola automatica con ago full core da 18 Gauge. Si posiziona il paziente in decubito laterale utilizzando una spezzatura mirata a massimizzare lo spazio tra le coste e la cresta iliaca. L’anestesia locale viene effettuata lungo la traccia del puntatore ecografico. La tecnica coassiale prevede prima l’inserimento della cannula guida fino al margine della lesione e poi l’inserimento dell’ago bioptico attraverso la cannula. Con la pistola automatica si eseguono le biopsie e la qualità dei campioni prelevati viene valutata prima dell’invio all’esame istologico. E’ consigliabile prelevare almeno due campioni di buona qualità prelevandoli da sedi differenti della lesione. Il paziente deve essere osservato per circa 4 ore e può essere dimesso in giornata previo controllo dell’emocromo. RISULTATI Nella nostra casistica che conta 20 casi non si sono verificate complicanze durante la procedura. Nel post operatorio si è verificato un caso di macroematuria. Non abbiamo registrato casi di disseminazione tumorale con un follow up mediano di 6 mesi. I campioni bioptici sono risultati adeguati nel 65% dei casi e diagnostici per istotipo tumorale e grading. DISCUSSIONE L’incidenza sempre maggiore delle diagnosi di piccole masse renali, lo sviluppo di trattamenti conservativi e mini invasivi per i tumori renali a basso rischio e l’introduzione delle terapie biologiche hanno contribuito ad espandere le indicazioni della biopia delle masse renali che un tempo era riservata a casi selezionati. L’urologo può gestire autonomamente la procedura avvalendosi del puntamento ecografico quando la lesione è visibile e raggiungibile con sicurezza. Inoltre i materiali necessari risultano facilmente reperibili e a basso costo. MESSAGGIO CONCLUSIVO Utilizzando materiali dedicati ed una corretta tecnica è possibile eseguire la biopsia percutanea ecoguidata delle masse renali con la sicurezza e l’accuratezza diagnostica ormai dimostrata da molti autori.