Estratto da pag. Sabato 25/06/2016 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Maurizio Molinari 215.250 ENRICO LETTA Bisogna partire da progetti concreti su disoccupazione giovanile, la questione migratpria, e la sicurezza, con una Fbi europea Gli strumenti ci sono tutti, serve la volontà dei Paesi membri di usarli non solo quando la casa è già bruciata, ma quando c'è il primo segnale di fumo Enrico Letta Ex ministro e premier ora direttore di Scienze politiche a Parigi Gli strumenti ci sono tutti, serve la volontà dei Paesi membri di usarli non solo quando la casa è già bruciata, ma quando c'è il primo segnale di fumo Enrico Letta Ex ministro e premier ora direttore di Scienze politiche a Parigi Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress "Italia e Spagna pagheranno il conto deUìnstabilità"L'ex premier: Roma a rischio per il suo enorme debito pubblico FRANCESCASCHIANCHI Ex premier italiano, oggi direttore di Sciences Po a Parigi dove tiene lezioni in inglese a ragazzi da tutto il mondo, Enrico Letta è un concentrato di europeismo. Per Juncker non è l'inizio della fine della Ue. E' d'accordo? Lei nei giorni scorsi ha ammonito che senza Regno Unito la Ue «Se l'obiettivo dell'Europa sarà solo sopravvivere, si decomporrà pezzo a pezzo. La strada presa negli ultimi dieci anni ci sta portando verso un Credito: scenari e commenti burrone: l'unica possibilità è un rilancio che rimetta al centro i cittadini anziché le banche e le istituzioni». Come si fa «Bisogna partire da progetti concreti su tre grandi problemi di oggi. La disoccupazione giovanile, coinvolgendo un milione di giovani europei in un Erasmus pro, un anno di apprendistato finanziato dall'Europa. La questione migratoria, con una polizia di frontiera comune. E la sicurezza, Se cose così non vengono fatte si va verso la fine dell'Europa? «Sicuramente verso un ulteriore indebolimento. Bisogna agire subito: non possiamo aspettare le elezioni francesi e fra sedici mesi quelle tedesche, altrimenti non ritroviamo più nulla, bisogna agire subito dimostrando di aver Per cambiare l'Europa serve ca mbia re i trattati? «No, gli strumenti ci sono tutti, serve la volontà dei Paesi membri di usarli non solo quando la casa è già bruciata, ma quando c'è il primo segnale di fumo. Per salvare la Grecia sono stati spesi 283 miliardi di euro, una cifra enorme: ma i greci l'hanno Pag. 1 Estratto da pag. Sabato 25/06/2016 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Maurizio Molinari 215.250 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress percepita come insufficiente, perché sono stati dati quando la casa era già bruciata, invece di intervenire quando si poteva ancora C'è un problema di leadership europea «Ci deve essere una leadership collettiva coesa, che parli con una voce sola». Come si gestisce il divorzio? «Sarà un'operazione difficile, ma un'uscita ordinata è bene che avvenga il prima possibile. I due anni di cui parla l'articolo 50 del Trattato di Lisbona sono eccessivi: bisogna che in sei mesi tutti i dossier siano chiusi». Altrimenti «Il rischio è una sequela di contenziosi giuridici che frenerà gli investimenti in Gran Bretagna e in Europa». L'Italia corre pericoli economici? «Sì. In caso di instabilità, i due Paesi nel mirino sono la Spagna, che da sei mesi non ha un governo, e l'Italia, perché ha un Renzi però rassicura che l'Italia ha ritrovato stabilità. Possiamo sta re tranquilli «Il problema principale è evitare di essere messi sotto esame. E l'unico modo per farlo è partecipare a un'iniziativa europea E' l'unica cosa che il governo può fare per mettere al riparo il Paese «Bisogna soprattutto non perdere tempo. Vedo che sono già in programma alcuni vertici europei, mi sembrano buone iniziative». C'è il rischio che altri Paesi lascino la Ue «Fino a un certo punto. Potrebbero farsi tentare la Danimarca o la Svezia, ma penso che il caos di queste ore Cambierà qualcosa nella nostra vita quotidiana «Non domani mattina, ma nell'arco di due o tre anni sì. Chiunque abbia a che fare col Regno Unito si accorgerà quanto sia diverso fare parte di un mercato unico o essere trattati come Paese terzo: i miei studenti inglesi, per esempio, smetteranno di avere agevolazioni in base al reddito come hanno tutti gli europei». Cosa cambierà per gli inglesi? «Ci sarà una forte spinta centrifuga su Scozia e Manda del Nord. E Londra smetterà di essere la porta del mercato unico più ricco al mondo. L'Autorità Credito: scenari e commenti bancaria europea lascerà Lon dra: sarebbe il caso che Milano si candidasse a sostituirla». Cosa c'è alla radice di questa scelta inglese «Parole d'ordine come "torniamo grandi", "riprendiamo suguaglianze. Dinamiche che il controllo" rappresentanosi possono modificare solo coi idee nazionaliste che, anche sefatti, e stando attenti a un uso hanno vinto, vanno combattu-accorto delle parole: troppi te. Sono la medicina pietosaannunci rischiano di avere un per malattie vere come le di-effetto boomerang». © © BYNCND ALCUNI DIRITTI RISERVATI © BYNCND ALCUNI DIRITTI RISERVA Pag. 2