La letizia dell`amore - Parrocchia Di Spezzano

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Parrocchia di
Spezzano
Nirano
AVVENTO 2016
nell’anno della Famiglia
Gruppi
del Vangelo
nelle case
La letizia
dell’amore
“La Cattedrale”
A. Rodin, 1908
Esportazione apostolica
sull’amore nelle famiglie
LA FAMIGLIA NEL PROGETTO DI DIO
Tre incontri nelle case:
1. Il progetto della coppia nella Genesi
2. Il rifiuto del progetto di Dio:
il peccato dell’uomo
3. Gesù recupera e porta a compimento
il progetto di Dio
Sussidio per i Gruppi del Vangelo nelle case
PREGHIERE
Preghiera alla Santa Famiglia
Orazione allo Spirito Santo
Da Amoris Laetitia
Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a
leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con il
quale l’ hai letta Tu per i discepoli sulla strada di
Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella
Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio
negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna
e della tua morte. Così, la croce che sembrava
essere la fine di ogni speranza, è apparsa loro
come sorgente di vita e di risurrezione.
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo lo splendore del vero amore,
a voi, fiduciosi, ci affidiamo.
Santa Famiglia di Nazaret,
rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione
e cenacoli di preghiera, autentiche scuole di
Vangelo e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazaret,
mai più ci siano nelle famiglie episodi di violenza,
di chiusura e di divisione; che chiunque sia stato
ferito o scandalizzato venga prontamente
confortato e guarito.
Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce
nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti
e nelle persone, soprattutto nei poveri e
sofferenti. La tua Parola ci orienti, affinché anche
noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo
sperimentare la forza della tua risurrezione e
testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a
noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace.
Questo noi chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria,
che ci hai rivelato il Padre e inviato lo Spirito.
Santa Famiglia di Nazareth,
fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli del carattere
sacro e inviolabile della famiglia, della sua bellezza
nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltateci e accogliete la nostra supplica.
Amen.
Amen.
Salmo 128
Felice l’uomo che teme il Signore
1
2
3
4
5
6
Felice colui che teme il Signore:
chiunque cammini per le sue vie.
«Mangerai il frutto del tuo sudore,
il pane guadagnato con le tue mani:
o te beato, avrai ogni bene!
Sarà la tua sposa una vite feconda
nella intimità della tua casa,
i figli tuoi virgulti d 'ulivo
intorno alla tua mensa».
È questo la benedizione
dell'uomo timorato di Dio:
«Ti benedica Dio da Sion!
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
ogni giorno della tua vita:
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli».
Pace su Israele!
2
1a serata
Il progetto della
coppia nella Genesi
Amare è un arte, ci si educa – diceva Fromm – è un
arte che necessita di apprendimento…
Gn 2,18-25
Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo
sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia
simile».
19
Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di
bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li
condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe
chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse
chiamato ognuno degli esseri viventi, quello
doveva essere il suo nome. 20 Così l'uomo
impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli
del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non
trovò un aiuto che gli fosse simile.
21
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore
sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle
costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il
Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta
all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.
23
iAllora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne
dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si
chiamerà donna perché dall'uomo è stata
tolta».
24
Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua
madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una
sola carne.
25
Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie,
ma non ne provavano vergogna.
AMARE non può essere “confezionato” solo in
casa. Si apprende: c’è qualcosa da accogliere, un
sentiero già “battuto” che non mi fa essere
“battitore libero” in questo ambito. L’amore vero
non si inventa, lo si scopre, lo si accoglie come
dono. Da solo non ne sarei capace.
LA CHIAMATA AD AMARE E AD ESSERE
AMATO è straordinariamente grande… è qualcosa
che mi sovrasta, E’ DONO… non è solo ciò che
io faccio, ma ciò che ricevo, un dono che mi viene
fatto.
Amoris laetitia n. 10
Genesi va alla ricerca dell’origine, perché è
l’origine che una volta scoperta ci fa capire
l’oggi. Il nostro autore spiega narrando l’origine.
Se voglio capire il perché delle cose devo andare
all’origine. La domanda non è tanto sul
passato, ma una attenzione sul presente.
CHE AMARE SIA UN DONO E CHE IO MI
TROVO DENTRO NEL CUORE LO SCOPRO
NELLA PAROLA DI DIO.
Prospettiva sapienziale.
Il sapiente nella bibbia è uno che si mette di fronte
al mondo, vuole capire, comprendere il perché di
tutte le cose!
L’autore Sacro si è messo di fronte all’uomo e si
chiede come mai il legame forte di sangue, di
tribù, di nazione è vinto da una forza più
grande ancora, forza di attrazione tra un
uomo e una donna.
L’autore di Genesi 2 si mette in ricerca.
Ecco perché nascono questi testi.
Cos’è che spinge l’uomo e la donna ad un
rapporto di comunione?
10. I due grandiosi capitoli iniziali della Genesi ci
offrono la rappresentazione della coppia umana
nella sua realtà fondamentale. In quel testo iniziale
della Bibbia brillano alcune affermazioni decisive.
La prima, citata sinteticamente da Gesù, afferma:
«Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di
Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (1,27).
…...
1. Legame profondo tra uomo (umanità) e
la terra: Adàm uomo // Adamà terra
Legame interiore tra uomo e terra.
3
L’uomo vive nella terra, ma non è solo terra.
Il Signore Dio ha soffiato sopra di lui, meglio, in
lui, il soffio della vita., quindi non è riducibile
alla terra. L’uomo è in questa terra ma è
assolutamente anche altro. Non riesce mai ad
integrarsi totalmente nella terra. L’uomo sente
una alterità con le altre cose. Nonostante dia il
nome (esercita un potere di conoscenza), non è
soddisfatto di quella relazione.
* VERSI 21-23:
Torpore, costola… che significato ha il rapporto
tra l’uomo e la donna?
Torpore: l’uomo non può vedere il “come”
dell’azione di Dio, essa è meravigliosa, si vedrà
l’effetto, ma l’uomo non può curiosare sul
“come”. Il torpore serve a mantenere il
mistero.
 Costola: ebraico significa anche “fianco”: la
donna si stringe naturalmente al fianco
dell’uomo: l’immagine che ne viene fuori è
quella della vicinanza.

2. Gli voglio fare un aiuto che gli sia simile.
La natura fa sentire all’uomo una incompletezza
che deve essere colmata.
Questo, in Genesi, è il significato della
sessualità: espressione di una incompletezza.
Per Genesi ogni persona è naturalmente
incompleta.
L’uomo non riesce ad esprimere la totalità
dell’esperienza umana ma solo una polarità
(maschio e femmina).
L’uomo ha bisogno della donna.
SONO STATI CREATI E CHIAMATI A VIVERE
CAMMINANDO FIANCO A FIANCO: E’ UNA
CHIAMATA DI PROSSIMITA’.
3. Incompletezza non é imperfezione:
Imperfezione: qualcosa di negativo che deve
essere eliminato.
Incompletezza: qualcosa di positivo che
riceve una pienezza di sé attraverso l’incontro,
la comunione.
La persona umana è chiamata a vivere nella
ricerca, per un incontro, la comunione.
LA SESSUALITA’ E’ SCRITTA NELLA
CARNE DELL’UOMO PER MUOVERE
LA PERSONA ALL’INCONTRO:
“voglio fargli un incontro che gli sia simile”:
letteralmente: un aiuto come di fronte a lui.
“un aiuto… di fronte”, un aiuto che si collochi
come dialogo e completamento personale.

Il significato ancora più profondo è che la
donna è fatta della stessa stoffa
dell’uomo.
Questo percorso del nostro sapiente porta ad
affermare che la donna appartiene alla stessa
tribù dell’uomo: lei è legata a lui e
viceversa, da un vincolo di profonda
solidarietà.
Tra donna e uomo c’è questo misterioso, reale
e forte vincolo. L’uomo riconosce nella donna
una comunione di origine.

L’attrazione dei sessi è una immagine
positiva e buona nella bibbia.
La donna è dono del Signore all’uomo, e
viceversa. E’ il segno della bontà di Dio
che non lascia la persona nell’isolamento
e provvede con una azione gratuita a
favore dell’umanità. L’uomo la accoglie
come dono della provvidenza del Signore
e segno della sua bontà (v.23).
L’uomo è un essere orgoglioso, non c’era altro modo di
fargli comprendere il prossimo che quello di farglielo
entrare nella carne; non c’era altro mezzo per fargli
capire la dipendenza, la necessità e il bisogno se non
mediante la legge su di lui di questo essere differente
(la donna), dovuta al semplice fatto che esso esiste.
Aprirsi all’altro sesso è il primo passo per aprirsi all’altro che è il prossimo, fino all’Altro con la lettera maiuscola che è Dio.
IL MATRIMONIO NASCE NEL SEGNO DELL’UMILTA’:
è riconoscimento di dipendenza e quindi della propria
condizione di creatura. Innamorarsi di un uomo o di
una donna è fare il più radicale atto di umiltà. E’ un
farsi mendicante e dire all’altro: “Io non basto a me
stesso, ho bisogno del tuo essere”.
(Padre R. Cantalamessa)
Torniamo indietro un momentino
* VERSI 19 e 20
L’uomo ha bisogno di un aiuto… e Dio crea
gli animali, ma non fanno per lui.
Tra l’uomo e la donna c’è un rapporto di unicità.
Dare il nome agli esseri viventi = introdurli dentro
alla propria esperienza di vita.
Es: Distinguere il cammello dal cavallo.
E’ importante conoscere un ragno velenoso da
uno innocuo. Tutto questo però non lo porta alla
soluzione della INCOMPLETEZZA.
Quel bisogno di comunione, di integrazione
umana non trova risposta.
Ecco la risposta: un aiuto come di fronte.
4
Questa scoperta che l’uomo fa va posta in
una cornice strettamente matrimoniale.
Dio che conduce la donna all’uomo richiama nella
bibbia una liturgia matrimoniale… è la rivelazione
e la scoperta di un progetto d’origine di Dio.
La si chiamerà donna: Ish = uomo // Ishìà = donna
La somiglianza di nome non è altro che uno
specchio dell’unità di origine.
DOMINARE = bellissimo perché qui non c’è
ancora il peccato e questo verbo non è sporcato
dal maligno e dalla sua opera. Dominare è
CUSTODIRE = cioè avere, rispetto alle altre
cose create, una intelligenza che mi permette di
conoscere e collaborare al disegno di Dio.
IMMAGINE E SOMIGLIANZA di Dio
(Immagine: somiglianza nella immaterialità; nell’essere
maschio e femmina, nell’unità, nella complementarietà
si rende visibile la somiglianza con Dio). E’ la coppia
unita, che mostra la somiglianza con Dio, è l’amore
tra i due che rende visibile il cuore, l’unità, la
comunione che è in Dio. La somiglianza è l’Amore
che unisce e non separa e distrugge.
* VERSO 24: unione fisica, ma anche spirituale.
L’affermazione di fondo é quella dell’uguaglianza,
della chiamata all’amore, della vocazione di unità
d’origine: origine: da sempre, fin dall’inizio, ma
anche dalla volontà stessa di Dio,
l’originante).
DOMANDE
La Sessualità è una chiamata ad uscire da sé
per non vivere più nell’isolamento ma nella
comunione: incontrare l’altra persona; sgretolare
i propri progetti per costruire un progetto
comune. Quando uno si innamora fa esattamente
questo: non mi interessa più il mio progetto, ma il
nostro progetto. Non riesco più ad immaginare
la mia vita senza di te.
1. Rispettiamo la creazione così come l’ha voluta
Dio, la natura e il creato?
2. Qual’ è l’azione di Dio Creatore che fa la
differenza fra la creazione dell’uomo e quella
delle altre creature?
3. La famiglia è immagine della comunione
d’amore che lega la santissima Trinità: vero o
falso? Se è vero, come si esprime e si manifesta
questo mistero?
Quando poi nasce un bambino si scioglie un
progetto di coppia per farvi entrare l’esigenza di un
terzo il quale quando nasce si presenta con le sue
esigenze. C’è tutto da riprogrammare.
4. Come Dio ha pensato l’uomo e la donna?
La vita matrimoniale si inserisce dentro a
questo progetto. Il rapporto tra l’uomo e la
donna è qualcosa di sacro, perché non
appartiene solo al dato umano, terreno, ma è
un rapporto che colloca le sue radici in cielo.
SEGNO
Questa chiamata è progetto di Dio. La mia vita non
è stata concepita per essere isolata, separata,
chiusa… è una vita che si apre alla vita, alla
comunione…
Così Dio ha pensato l’uomo e la donna.
Gn1,26 - 27 ss
Primo racconto della creazione
E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a
nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e
sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie
selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
5
2a serata
Il rifiuto del
progetto di Dio:
il peccato
dell’uomo
L'attuale crisi della famiglia e di tutto ciò che essa
rappresenta è sicuramente rafforzato da una serie
di caratteristiche della società moderna:
Gn 3, 1-7;
1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie
selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna:
«È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di
nessun albero del giardino?». 2 Rispose la donna al
serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi
possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che
sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete
mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti
morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non
morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne
mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste
come Dio, conoscendo il bene e il male». 6 Allora la
donna vide che l'albero era buono da mangiare,
gradito agli occhi e desiderabile per acquistare
saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne
diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne
mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si
accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e
Amoris laetitia n. 32
32. « Fedeli all’insegnamento di Cristo guardiamo alla
realtà della famiglia oggi in tutta la sua complessità,
nelle sue luci e nelle sue ombre. […] Il cambiamento
antropologico-culturale influenza oggi tutti gli aspetti
della vita e richiede un approccio analitico e
diversificato».[9] Nel contesto di vari decenni fa, i
Vescovi di Spagna riconoscevano già una realtà
domestica con maggiori spazi di libertà, «con un’equa
ripartizione di incarichi, responsabilità e compiti […]
Valorizzando di più la comunicazione personale tra
gli sposi, si contribuisce a umanizzare l’intera
convivenza familiare […] Né la società in cui viviamo
né quella verso la quale camminiamo permettono la
sopravvivenza indiscriminata di forme e modelli del
passato».[10] Ma «siamo consapevoli
dell’orientamento principale dei cambiamenti
antropologico-culturali, in ragione dei quali gli individui
sono meno sostenuti che in passato dalle strutture
sociali nella loro vita affettiva e familiare».[11]
6

INDIVIDUALISMO
che “snatura i legami familiari e finisce per
considerare ogni componente della famiglia come
un'isola” (AL 33) in cui ogni persona ha come
unico obiettivo quello di realizzare se stesso e i
propri desideri, senza tenere in conto l'altro.
Questa cultura orientata al POSSESSO e al
GODIMENTO “genera all'interno delle famiglie
dinamiche di insofferenza e aggressività” che a
lungo andare generano fratture e ferite
profonde nelle famiglie.

CULTURA DEL PROVVISORIO:
cioè la mentalità imperante dell'USA E GETTA.
Il Papa afferma: “mi riferisco, per esempio, alla
rapidità con cui le persone passano da una
relazione affettiva ad un'altra. Credono che l'amore,
come nelle reti sociali, si possa connettere e
disconnettere a piacimento del consumatore e
anche bloccare velocemente” (AL 39). Tutto ciò
provoca in molte persone la PAURA DI
IMPEGNARSI e quindi di rimanere imprigionati
in una situazione che non permette di essere
felici e realizzati... quasi come se sposarsi ed
avere una famiglia tolga ogni tipo di libertà,
diventando una gabbia.
Da non sottovalutare il diffondersi della
pornografia (grazie anche ad un uso distorto di
Internet) e della prostituzione, che provocano
ferite gravi nell'anima e nelle relazioni con l'altro.

MENTALITA' ANTINATALISTA:
politiche mondiali contro la famiglia che non
sostengono economicamente e con leggi giuste i
nuclei familiari (per non parlare invece
dell'aumento della contraccezione e della pratica
dell'aborto).


“La forza della famiglia risiede
essenzialmente nella sua capacità di amare
e di insegnare ad amare. Per quanto ferita
possa essere una famiglia, essa può sempre
crescere a partire dall'amore”.
RIFIUTO DI DIO:
i Padri sinodali hanno affermato che “una delle
più grandi povertà della cultura attuale è la
solitudine, frutto dell'assenza di Dio nella vita delle
persone e della fragilità delle relazioni” (AL 43).
L'indebolimento della fede e della pratica
religiosa comportano una vita sempre più
lontana dall'azione di grazia di Dio.... le persone
diventano CIECHE e SORDE alle Verità del
Vangelo... non riuscendo a vedere la
BELLEZZA del MATRIMONIO CRISTIANO
DOMANDE e SEGNO
RELATIVISMO IDEOLOGICO:
per cui non si riconosce più che esiste giusto e
sbagliato, e si vuol far credere che tutto possa
essere accettato. Un esempio forte è
l'ideologia gender che “nega la differenza e la
reciprocità naturale di uomo e donna. Essa
prospetta una società senza differenze di sesso, e
svuota la base antropologica della famiglia”,
affermando che non esistono differenze tra
maschio e femmina e che ognuno può essere o
diventare quello che vuole.
Ovviamente la società e il momento storico in cui
si vive influenzano la nostra vita e la nostra
mentalità...a meno che la nostra FEDE non sia
GRANITICA e BEN ANCORATA AL VANGELO
e agli INSEGNAMENTI DELLA CHIESA.
Gli sposi cristiani devono essere testimoni della
bellezza del matrimonio, mostrando al mondo la
VERA NATURA DELL'AMORE che è DONO e
PERDONO.
Scrivi su un foglietto quali sono i cambiamenti e le
sfide che più influenzano la famiglia.
LE FERITE DELLE FAMIGLIE
Le ferite delle famiglie di oggi sono tante: divorzi,
separazioni, abbandoni, violenze (verbali e fisiche),
convivenze senza impegno, tradimenti, aborti...
Dobbiamo sentire nel profondo del cuore, in virtù
del nostro essere cristiani, LA SPERANZA che
queste ferite possano essere “curate”, ci possa
essere una RESURREZIONE di ogni famiglia, anche
grazie alla Chiesa. Nella Relazione sinodale sulla
famiglia (2015) è scritto:
“In tutte le situazioni la Chiesa avverte la
necessità di dire una parola di verità e di
speranza […] I grandi valori del matrimonio
e della famiglia cristiana corrispondono alla
ricerca che attraversa l'esistenza umana”
7
3a serata
Gesù recupera
e porta a compimento
il progetto di Dio
NATALE… la ri-nascita della famiglia con
Gesù che VIENE
Mc 10, 1-12;
1 Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e
oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di
nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. 2 E
avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli
domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la
propria moglie?». 3 Ma egli rispose loro: «Che cosa vi
ha ordinato Mosè?». 4 Dissero: «Mosè ha permesso
di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». 5 Gesù
disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse
per voi questa norma. 6 Ma all'inizio della
creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per
questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due
saranno una carne sola. 8 Sicché non sono più due,
ma una sola carne. 9 L'uomo dunque non separi ciò
che Dio ha congiunto». 10 Rientrati a casa, i discepoli
lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed
egli disse: 11 «Chi ripudia la propria moglie e ne
sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; 12 se
la donna ripudia il marito e ne sposa un altro,
commette adulterio».
Gesù viene in una famiglia.
L’umanità aveva e ha bisogno di un REDENTORE,
DI UN SALVATORE.
 La prima sera abbiamo visto come il progetto
di Dio, sull’uomo e la donna, sulla famiglia è
stato presto rovinato dal maligno, dal peccato.
Però Dio non si arrende e afferma che tutto
questo non può andare rovinosamente perduto.
 La seconda serata abbiamo visto con Jessica
la sintesi sul Capitolo di Amoris Laetitia come la
Famiglia anche oggi è tentata in mille modi,
quante sfide è chiamata ad affrontare, quanta
cultura, moda, pensieri, mancanza anche di fede
porta la famiglia a riconfermare la distruzione
operata un giorno dal peccato.
 Questa sera, anche perché molto più vicini al
NATALE, vogliamo con semplicità analizzare e
approfondire come il Signore Dio è venuto a
salvare e recuperare quello che era andato
perduto. Lo fa VENENDO e NASCENDO
in una FAMIGLIA: la famiglia di
NAZARETH.
Amoris laetitia n. 63
63. «Gesù, che ha riconciliato ogni cosa in sé, ha
riportato il matrimonio e la famiglia alla loro forma
originale (cfr Mc 10,1-12). La famiglia e il matrimonio
sono stati redenti da Cristo (cfr Ef 5,21-32),
restaurati a immagine della Santissima Trinità,
mistero da cui scaturisce ogni vero amore. L’alleanza
sponsale, inaugurata nella creazione e rivelata nella
storia della salvezza, riceve la piena rivelazione del
suo significato in Cristo e nella sua Chiesa. Da Cristo
attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia
ricevono la grazia necessaria per testimoniare l’amore
di Dio e vivere la vita di comunione. Il Vangelo della
famiglia attraversa la storia del mondo sin dalla
creazione dell’uomo ad immagine e somiglianza di
Dio (cfr Gen 1,26-27) fino al compimento del mistero
dell’Alleanza in Cristo alla fine dei secoli con le nozze
dell’Agnello (cfr Ap 19,9)».[56]
La famiglia è creazione di Dio, l’ha pensata e voluta
il Signore: Lui non la abbandona alle mille possibilità
di DISTORSIONE secondo il mondo.
La redenzione, cioè questo RECUPERO
avviene attraverso il Figlio eterno di Dio che si fa
uomo, attraverso UNA FAMIGLIA.
La famiglia è e rimane luogo di amore, di servizio, di
comunione, E’ L’IMMAGINE DELLA TRINITA’,
della famiglia trinitaria. Gesù viene in una famiglia
perché la famiglia deve essere salvata e redenta. Se
la famiglia non avesse alcun valore agli occhi di Dio,
Dio non sarebbe venuto e non avrebbe abitato in
una casa con mamma e papà per trenta anni circa.
8
Vediamo allora il fatto che DIO SCELGA di
nascere e vivere in una famiglia, la SANTA
FAMIGLIA, cosa comporta per la famiglia stessa,
quale BASE E CALCO ORIGINALE LASCIA
GESU’ abitando e vivendo in una famiglia.
 Insegnaci quanto importanti e necessari
siano il lavoro di preparazione, lo studio, la
meditazione, l'interiorità della vita, la preghiera,
che Dio solo vede nel segreto.
Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia.
Nazaret ci ricordi cos'è la famiglia, cos'è la
comunione di amore, la sua bellezza austera e
semplice, il suo carattere sacro ed inviolabile; ci
faccia vedere com'è dolce ed insostituibile
l'educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione
naturale nell'ordine sociale. Infine impariamo la
lezione del lavoro. Oh! dimora di Nazaret, casa
del Figlio del falegname! Qui soprattutto
desideriamo comprendere e celebrare la legge,
severa certo ma redentrice della fatica umana;
qui nobilitare la dignità del lavoro in modo che
sia sentita da tutti; ricordare sotto questo tetto
che il lavoro non può essere fine a se stesso, ma
che riceve la sua libertà ed eccellenza, non
solamente da quello che si chiama valore
economico, ma anche da ciò che lo volge al suo
nobile fine; qui infine vogliamo salutare gli operai
di tutto il mondo e mostrar loro il grande
modello, il loro divino fratello, il profeta di tutte
le giuste cause che li riguardano, cioè Cristo
nostro Signore.
L'esempio di Nazareth
Dai «Discorsi» di Paolo VI, papa
(Discorso tenuto a Nazareth, 5 gennaio 1964)
La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziati a
comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del
Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad
ascoltare, a meditare, a penetrare il significato
così profondo e così misterioso di questa
manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice,
umile e bella. Forse anche impariamo, quasi
senza accorgercene, ad imitare.
Qui impariamo il metodo che ci permetterà di
conoscere chi è il Cristo. Qui scopriamo il
bisogno di osservare il quadro del suo
soggiorno in mezzo a noi: cioè i luoghi, i
tempi, i costumi, il linguaggio, i sacri riti, tutto
insomma ciò di cui Gesù si servì per manifestarsi
al mondo.
Qui tutto ha una voce, tutto ha un significato.
Qui, a questa scuola, certo comprendiamo
perché dobbiamo tenere una disciplina spirituale,
se vogliamo seguire la dottrina del Vangelo e
diventare discepoli del Cristo. Oh! come
volentieri vorremmo ritornare fanciulli e
metterci a questa umile e sublime scuola di
Nazareth! Quanto ardentemente
desidereremmo di ricominciare, vicino a Maria,
ad apprendere la vera scienza della vita e la
superiore sapienza delle verità divine! Ma noi
non siamo che di passaggio e ci è necessario
deporre il desiderio di continuare a conoscere,
in questa casa, la mai compiuta formazione
all'intelligenza del Vangelo. Tuttavia non
lasceremo questo luogo senza aver raccolto,
quasi furtivamente, alcuni brevi
ammonimenti dalla casa di Nazaret.
Dal discorso di Paolo VI risalta:










IL SILENZIO,
LA PREGHIERA,
LA MEDITAZIONE,
LA COMUNIONE,
IL VALORE SOCIALE,
L’AUSTERITA’,
IL CARATTERE SACRO,
LA LEZIONE DEL LAVORO
IL SACRIFICIO
LA FATICA UMANA…
LA SACRA FAMIGLIA FORMATA DA
MARIA, GIUSEPPE E GESU’
In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh! se
rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera
ammirabile ed indispensabile dello spirito:
mentre siamo storditi da tanti frastuoni, rumori
e voci clamorose nella esagitata e tumultuosa
vita del nostro tempo. Oh! silenzio di Nazaret,
insegnaci ad essere fermi nei buoni pensieri,
intenti alla vita interiore, pronti a ben sentire le
segrete ispirazioni di Dio e le esortazioni dei veri
maestri.
 
IL MODELLO DI TUTTE LE FAMIGLIE
Maria (Annunciazione Lc 1,26 ss.)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio
in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una
vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava
Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di
grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase
turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
9
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà
il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Maria va, IN FRETTA PORTA GESU’: ecco il suo
servizio è “A che debbo che la madre del mio Signore
venga a me?”
DOMANDE
Noi PORTIAMO GESU’? IN FRETTA: cioè senza
esitazioni, rallentamenti? Quando senza tentennare
abbiamo portato la luce della fede in un ambiente,
in casa, tra gli amici? Quali sono le opportunità
che si presentano alla mia vita, solitamente? Il papa
parla tanto di educazione: noi trasmettiamo la
fede nelle nostre famiglie? Portiamo il Signore?
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile?
Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo
Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà
la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui
che nascerà sarà dunque santo e chiamato
Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il
sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è
impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono
la serva del Signore, avvenga di me quello che
hai detto». E l'angelo partì da lei.
MARIA HA FEDE, CREDE, VA… questa fede sarà
sempre la REGINA nella casa di Nazareth. Io mi
fido del Signore? Oppure cerco sempre delle
garanzie terrene? Le nostre famiglie si affidano a
Lui, sentono di essere protette e amate da Lui, che
possono contare sul suo Amore?
MARIA ci insegna la Verginità, la purezza, prima
di tutto nel cuore e non solo PUREZZA del corpo
(che è un valore). Una verginità che esprime un
cuore pronto a ricevere la VISITA, la VENUTA, la
INCARNAZIONE del Signore Gesù che chiede
spazio a lei e a tutti, ovunque, nel corpo e
nell’anima: ECCOMI, SONO LA SERVA DEL
SIGNORE… quell’eccomi è LO SPAZIO,
L’APERTURA E TUTTA LA DISPONIBILITA’ DI
MARIA.
Maria vive a Nazareth nella UMILTA’ e NEL
SILENZIO (Lc 2,51 ss.)
Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro
sottomesso. E sua madre serbava tutte queste cose nel
suo cuore.
Ecco cosa fa Maria, e si intende anche Giuseppe
con lei, dopo che ritrovano Gesù al Tempio…
pensano, pregano, serbano, custodiscono questi
fatti nel loro cuore… UMILTA’ E MEDITAZIONE.
DOMANDE
Viene Gesù, anche in questo Natale e noi come lo
accogliamo? Che “spazio” gli diamo? Come FARE
SPAZIO A GESU’?
DOMANDE
Queste due virtù le viviamo nella nostra casa?
Cosa vuol dire fare silenzio nella famiglia?
Cosa talvolta invece crea chiasso che disturba e
mette agitazione al cuore?
SILENZIO è solo assenza di suoni o di parole?
Cosa è l’UMILTA nella famiglia, a cosa può servire?
Maria e la VISITAZIONE (Lc 1,39 ss.)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la
montagna e raggiunse in fretta una città di
Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il
bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di
Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu
fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che debbo che la madre del mio
Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo
saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino
ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei
che ha creduto nell'adempimento delle parole
del Signore».
GIUSEPPE (Mt 1,18 ss.)
Giuseppe sposo di Maria, che era giusto e non voleva
ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre
però stava pensando a queste cose, ecco che gli
apparve in sogno un angelo del Signore e gli
disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di
prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è
generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa
partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti
salverà il suo popolo dai suoi peccati» (…)
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la
sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse,
partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
UOMO GIUSTO, dice il Vangelo! Giuseppe è
fidanzato di Maria: anche lui con lei avrà avuto dei
progetti sulla famiglia che volevano costituire…
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invece.. ecco il piano di Dio che entra nella vita di
questi due giovani.
DOMANDE
TUTTI QUESTI STUPENDI PARTICOLARI COSA
CI INSEGNANO?
COSA VOGLIONO COMUNICARE?
COME VIENE TRA NOI IL FIGLIO DI DIO?
Perché in un bambino?
Cosa insegna questa natale nascita alle nostre
famiglie?
Tutti quei personaggi e situazioni che si muovono
attorno a quel bambino Gesù cosa possono dire
alle nostre famiglie?
C’è qualche particolare che conviene riprendere,
sottolineare, e interpretare?
GIUSTO: non la manda a casa sua (aveva capito che
lì c’era l’intervento di Dio e lui si faceva da
parte), poi però Dio lo chiama in “gioco” e
Giuseppe prese con sé la sua sposa, diede il nome
Gesù a quel bambino che è nato senza però il suo
intervento di uomo… da questo si capisce bene
che GIUSTO allora significa COLUI CHE FA e
COMPIE IN TUTTO LA VOLONTA’ DI DIO, SI
FIDA, obbedisce. Giuseppe non parla, è in silenzio
nei vangeli, ma è operativo e mette in pratica, è
uomo che fa.
COME SI PONE GIUSEPPE DI FRONTE AL
NUOVO PROGETTO DI DIO? Dio gli chiede di
essere padre adottivo di Gesù? Dare a Gesù un
nome, una casa…una discendenza, una protezione,
una custodia: Giuseppe, figlio di Davide! GIUSEPPE
COLLABORA COSI’ CON DIO CHE VUOLE
SALVARE L’UMANITA’ inviando suo Figlio tra noi.
Giovanni 1 PROLOGO
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
GESU’: viene a condividere tutto della nostra
natura umana: si fa bambino - carne: è opera dello
Spirito Santo e del grembo di Maria che lo
accoglie: in Lui è la divinità e l’umanità: in Lui si
incontra di nuovo l’uomo e Dio dopo secoli e
millenni di LATITANZA ED ESTRANEITA’.
Gesù redime la carne, il corpo: IL FIGLIO DI DIO
si manifesta nella carne (importanza e sacralità del
corpo); Gesù ristabilisce quell’armonia tra l’uomo e
Dio che il peccato aveva distrutto!
QUANDO QUALCUNO DICE: ma io non credo,
non so pregare… troppo facile e sbrigativo. Gesù
nascendo e venendo in mezzo a noi ha reso capace
la “carne”, le nostre persone di incontrare Dio.
L’uomo ora è CAPACE DI DIO.
DOMANDE
E noi in famiglia COME accogliamo le novità?
Come reagiamo di fronte al “nuovo”? Una nuova
nascita, un nuovo lavoro, una situazione che
richiede cambiamento e adattamento, cambiare lo
stile e le abitudini di vita… e LA FEDE CI AIUTA
IN QUESTE NUOVE SITUAZIONI?
ACCOGLIERE IL NUOVO PER IL BENE DELLA
FAMIGLIA!
LA NASCITA DI GESU’ (Lc 2, ss.)
Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide,
dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla
città di Davide, chiamata Betlemme, 5 per farsi
registrare insieme con Maria sua sposa, che era
incinta. 6 Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il
suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in
una mangiatoia, perché non c'era posto per loro
nell'albergo.
DOMANDE
Nelle nostre famiglie lo si fa conoscere Gesù?
E’ annunciato ai piccoli, si prega insieme, come
facevano nella Sacra Famiglia di Nazareth quei tre?
Gesù veniva regolarmente portato alla sinagoga dai
genitori e là imparò a pregare e a leggere e ad
ascoltare la Parola dei profeti. Siamo capaci oggi
nelle nostre famiglie di INIZARE a Gesù i nostri
piccoli?
Gesù nasce lontano da Nazareth, in un piccolo
villaggio a 9 Km da Gerusalemme: Betlemme =
tradotto é CASA DEL PANE. Gesù sarà IL
PANE DELLA VITA DATO DAL PADRE
PER NUTRIRE L’UMANITA’.
SEGNO
La grotta, il bambino nella mangiatoia, il coro degli
angeli e i pastori che vengono ad adorare per
primi, l’arrivo dei magi, ma anche il perfido
Erode… la fuga in Egitto della famiglia per fuggire
dall’uccisione del bimbo…
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Avvento 2016 - Vangelo nelle case
Calendario incontri Gruppi
Animatori: ANGELA - MARIA - ROBERTO
ZONA 1
Crociale
ZONA 2
Chiesa
Dapoto - De Stefano
Via Senna, 33
Giovedì
1 dicembre
ore 21,00
Giurgola Massimo e M. Grazia
Via Tamigi 56
Martedì
6 dicembre
ore 21,00
Gugliotta Salvatore e Rosa
Via Reno 12
Mercoledì 14 dicembre
ore 21,00
Animatori: MILENA - SIMONA - GABRIELLA
Colacchio Giovanni e Linda
Via Ghiarella 265
Lunedì
28 novembre ore 20,30
Pifferi Daniele
Cigarini Francesco
Lunedì
Lunedì
5 dicembre
12 dicembre
29 novembre ore 20,30
Via Papa Giovanni 14
Via Ghiarella 241
ore 20,30
ore 20,30
Animatori: MARIANNA - ELENA - CATERINA
ZONA 3
Chiesa
Tolu Giovanna
Via Don Mazzolari 3
Martedì
Serra Marianna
Via Don Mazzolari 5
Martedì
6 dicembre
ore 20,30
Messori Concetta
Via Don Mazzolari 8
Martedì
13 dicembre
ore 20,30
Via Nirano 31
Martedì
29 novembre ore 20,30
Via X Giornate 6
Via Nirano 48
Venerdì
9 dicembre
Mercoledì 14 dicembre
ore 20,30
ore 20,30
Animatori: DONATA - GIUSEPPE
ZONA 4 Ruini Enzo e Liliana
San Rocco Gilli e Sodano
Stefani Dilva
Animatori: TONINO - MARIANGELA
ZONA 5
Contrada
Leonardi Emilio e Olga
Via Statale 22
Giovedì
1 dicembre
ore 20,30
Roversi Andrea e Lucia
Via Padre G. Richetti 3
Venerdì
9 dicembre
ore 20,30
Tripi Salvatore e Dolly
Via Matteotti 12
Martedì
13 dicembre
ore 20,30
Animatori: JESSICA - FRANCA - VALERIA
ZONA 6
Spezzano
Poggioli Franco e Deanna
Via Di Vittorio 5/7
Giovedì
1 dicembre
ore 20,30
Gammaitoni . Gasparri
Via Padre G. Richetti 21 Venerdì
9 dicembre
ore 20,30
Colucci Carmine - Zanca Rosa
Via Tigri32
Martedì
13 dicembre
ore 20,30
Menichetti
Via Ghiarella 268
Giovedì
1 dicembre
ore 20,30
Di Giorno - Zironi
Via Cadorna 18
Venerdì
9 dicembre
ore 20,30
Pezzuoli Anna
Via Marsala 11
Mercoledì 14 dicembre
ore 20,30
Barbieri Magda
Via Resistenza 6
Martedì
Salvo Lina
Via Calatafini
Martedì
6 dicembre
ore 20,30
Tripepi Luigino e Veneranda
Via Mulino
Martedì
13 dicembre
ore 20,30
Termanini
Via Rodano 8
Giovedì
1 dicembre
ore 20,30
Piccinini - Leonardi
Via Ghiarella 133
Martedì
6 dicembre
ore 20,30
Prandini - Benedetti
Via Mekong 2
Martedì
13 dicembre
ore 20,30
Animatori: MARY - WILLIAM
ZONA 7
Motta
Animatori: RITA - MAGDA
ZONA 8
Spezzano
29 novembre ore 20,30
Animatori: DORANDO
ZONA 9
Crociale
Partecipiamo nel punto di incontro più vicino a casa nostra
per le strade di Spezzano
Giovedì 15 dicembre 2016
alle ore 20,30
12
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