india capitale: New Delhi forma di governo: repubblica federale

india
capitale: New Delhi
forma di governo: repubblica federale
lingua: hindi,inglese
moneta:rupia indiana
religione: induista,musulmana
superficie: 3287263 km
popolazione:1117733000 ab.
Densità: 340 ab/km
automobili per 1000 ab: 8
medici per 1000 ab: 0,6
morfologia
il territorio dell’ india è delimitato a nord da una possente barriera
montuosa. A nord-ovest c’è il bassopiano semidesertico del Thar,
a nord-est troviamo la media valle del Brahmaputra, in mezzo la
pianura indo-gangetica, a sud-ovest la grande penisola del Deccan,
le coste sono piuttosto alte e scoscese sul versante occidentale
mentre il tratto costiero orientale è pianeggiante.
L’India storia
L’India Sotto L’Inghilterra
Le Compagnie delle Indie Orientali erano delle imprese commerciali.
Nacquero il 31 dicembre 1600 quando la regina Elisabetta I d'Inghilterra
accordò una carta che le conferiva per 21 anni il monopolio commerciale
sull'oceano indiano. Il primo passo verso la trasformazione in colonia fu
l'approvazione, nel 1784, dell'Indian Act, che concedeva ai governatori
generali della Compagnia la facoltà di agire in nome del governo di
Londra, Sin dal 1785 i successivi governatori generali, appoggiati da un
esercito moderno, erano andati avanti nella conquista dell'immenso
territorio, sottomettendo le città : Maharata e Rajput, il Nizam di
Hyderabad e il Principe di Mysore, Haider Alì, e conquistando l'isola di
Ceylon. Nel 1818, i britannici dominavano, ormai, tutta l'India, a
eccezione del bacino dell'Indo e dell'Assam. Amministravano in maniera
diretta la regioni più ricche, il Bengala e la regione di Delhi, con l'unica
eccezione del regno Sikh, nel Nord-ovest.Lord Hastings diede un nuovo
impulso all'India Britannica: fece restaurare il sistema di canali, riparò le
vie di comunicazione e promosse in Bengala la creazione di un sistema di
pubblica istruzione. Nel 1828, Lord Bentinck sostituì la lingua persiana
come lingua ufficiale con i dialetti locali e con l'inglese. Proibì inoltre il
lavoro minorile e le pratiche del Sati.
Il Government of Act nel 1858 ratificò la fine dell'impero Moghul,
dopo la deposizione dell'ultimo imperatore Muhammad Bahadur
Shah, e trasformò l'India in una colonia britannica sotto il mandato
di un vicerè. A Londra venne creato il ministero dell’India e
Calcutta divenne la capitale della colonia. Nel 1877 la regina
Vittoria venne incoronata “imperatrice delle Indie”. I britannici
appoggiarono o crearono stati indipendenti come il Nepal e il
Bhutan James A. Brown fù governatore dell’India tra il 1848 e il
1856, in questi mise in atto una politica espansionista sulla base
del “principio della reversibilità” che comportava l'annessione di
quei principati indiani che rimanevano senza erede diretto alla
morte del reggente. Grazie a questo stratagemma, gli inglesi si
impossessarono di Satara, Jaipur, Sambalpur, Udaipur,
Jhansi,Naghpur e Audh. I collegi e le università fondate dai
britannici contribuirono alla formazione di una nuova classe
intellettuale indiana. I primi segni di un nascente spirito
nazionalista, localizzati per la maggior parte nella regione del
Bengala, avevano caratteristiche religiose. Nel 1885, Allan
Octavian Hume fondò il Congresso Nazionale Indiano,per
ottenere una più attiva partecipazione da parte degli indiani nel
governo del Paese. Il nazionalismo indiano si rifece agli esempi
del Canada, dell'Australia e della Nuova Zelanda.
Allan Octavian Hume
Nel 1916 la Lega Musulmana e il Congresso Nazionale Indiano si
unirono nella richiesta di autonomia. Nel 1918 il governo
promulgò il Rowlatt Act, una legge che stabiliva misure
eccezionali per chiunque fosse accusato di terrorismo. Mohandas
Karamchand Gandhi, detto il Mahatman
(la grande anima) guidò il movimento di
protesta contro l'applicazione della
legge e un anno più tardi cominciò ad
attuare
le
sue
campagne
di
disobbedienza civile. Nel 1921 fu
promulgata una nuova costituzione
indiana in cui veniva concessa ampia
autonomia
agli
indiani
per
l'insegnamento, le opere pubbliche
l'agricoltura e l'industria, ma veniva
lasciato agli inglesi il controllo diretto
sulla difesa, la politica estera, il sistema giudiziario e quello
finanziario.Questa politica scavò un solco incolmabile tra gli
inglesi e il movimento nazionale indiano. Allora Gandhi
propagandò e attuò forme di lotta basate sulla non violenza, sulla
disobbedienza civile, sulla non collaborazione con i colonizzatori.
Nel 1930 Gandhi effettuò la marcia del sale: percorse a piedi un
lungo cammino, fino al mare, dove raccolse alcuni cristalli di sale.
Questo semplice gesto era un reato: gli inglesi avevano il
monopolio del sale in India perciò nessun indiano poteva
procurarsi del sale, se non comperando quello venduto dagli
inglesi. Le manifestazioni del movimento nazionalista costrinsero
gli inglesi a promettere all'India la concessione dell'indipendenza,
a cui effettivamente si giunse il 15 agosto del 1947.
Nonostante gli indubbi progressi,
comunque, il paese deve ancora affrontare rilevanti problemi
sociali ed economici. Il principale è la povertà che, sebbene
diminuita del 10 % a partire dagli anni ottanta, ancora affligge una
larga percentuale della popolazione. Infatti ancora oggi le classi
sociali sono molto diversificate, i ricchi diventano sempre più
ricchi e i poveri diventano sempre più poveri. C’è una grande
Disuguaglianza Economica perciò la ricchezza non è ben
distribuita in tutto il paese perché ci sono città più ricche e città
molto più povere.Negli ultimi anni, l'India è diventata una delle
maggiori destinazioni per le multinazionali che intendono deviare
i servizi alla clientela in paesi a più basso reddito. Molti indiani,
infatti, sono in grado di esprimersi in inglese come persone di
madrelingua e posseggono un alto livello d'istruzione. Questi
standard educativi hanno permesso lo sviluppo delle industrie
come quella dei software. L’India ha un approccio economico
socialista,con imprese private,sul commercio estero e sugli
investimenti provenienti dai paesi esteri. L'economia indiana da
circa vent'anni è in continua crescita. Dal 1990 al 1995 il PIL è
cresciuto del 5,1%, dal 1995 al 2000 del 5,8%, dal 2000 al 2005
del 7,0%, e nel 2008 del 7,3%. Nel 2008 gli indiani hanno
raggiunto un PIL nominale di 1.253.860 dollari statunitensi, in
realtà il valore attuale del PIL è di 1.000.818 se confrontato con il
valore reale del 1990 ( 326.796 dollari statunitensi). Dunque
lacrescita del PIL si è avuta, ma non esattamente corrispondente al
valore nominale.
Nel settore primario in India la coltivazione di riso Miglio e
Sorgo, hanno consentito all’India di raggiungere
autosufficienza alimentare. Rilevante anche la coltivazione di
frumento,patate,canna
da
zucchero,caffè,arachidi,tabacco,cotone,spezie,tè di cui il paese
è il maggior esportatore. Pesca e Allevamento sono altri
scompartimenti del settore primario anche se per ragioni di
religione
la
carne
non
si
può
utilizzare.
Per quanto riguarda il settore secondario in india sono presenti
giacimenti di carbone e di ferro, in minor misura petrolio e gas
naturale. In india ci sono 15 impianti nucleari e 7 in
costruzione. Nel industria si presentano quella tessile e quella
siderurgica,
meccanica.
L’india è chiamata il terziario del mondo perché aziende molto
importanti de localizzano alcune delle loro attività grazie al
minor costo della mano d’opera. Sono molto sviluppati sul
campo dell’informatica anche l’industria cinematografica la
seconda al mondo per film prodotti. La rete ferroviaria per
quanto piuttosto vecchia e la prima dell’Asia e tra le prime al
mondo. La rete viaria si sta notevolmente ampliando con la
realizzazione di una rete autostradale di 56000 Km. Le prime
quattro metropoli sono: Delhi, Calcutta, Mumbai e Madras
dove ci sono i principali aeroporti a qui fanno capo i principali
collegamenti nazionali e internazionali. Il PIL pro capite va dai
250 ai 2500 $. Per quanto riguarda l ’ISU è al 126° posto.
SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO