alla scoperta dei poeti bahá`ì nel contesto letterario Iraniano

Associazione letteraria “Hafez e Petrarca”
In collaborazione con la Comunità Bahá’í del Ticino
Organizza
Martedì 21 febbraio 2017- ore 18.00
presso la Sala E del Palazzo dei Congressi di Lugano
Una serata lirico-musicale
“Da Tahere a Mahvash Sabet”:
alla scoperta dei poeti bahá’ì nel contesto
letterario Iraniano
Programma:
Siro Ortelli: Apertura e benvenuto.
Nasser Pejman: Ricordi e aneddoti delle poesie musicate di Tahere in Iran e
presentazione del libro: “Poesie dalla prigione”, scritte da Mahvash Sabet.
Yugo Edward Pejman: Tahere, la poetessa che ha sfidato il fanatismo e i
pregiudizi verso le donne:
Giuseppe Valenti: Presentazione de “Il velo caduto” una dramma di E. Stancati
e del contributo culturale alla cultura iraniana del Prof. Alessandro Bausani.
Terry Momtaz-Petralli: Le persecuzioni dei bahá’ì in Iran.
Con l’ascolto di musica classica persiana e intermezzo musicale dal vivo col
violino di Y.E. Pejman.
Seguirà un rinfresco a base di specialità persiane.
Entrata libera:
Vi preghiamo di confermare la vostra presenza:
via mail: [email protected]
oppure con un sms al n°: 076 442 56 60
Tahere Qurratu’l-Ayn (Qazvin 1814 o 1817- Tehran 1852) fu una influente poetessa
iraniana e teologa del Babismo, spesso menzionata nella letteratura bahá’ì come un
esempio di coraggio nella lotta per i diritti delle donne. Bellissima, sensibile e
curiosa, nella Persia del 1800 scrive poesie e discute di politica e di religione,
proclama la dignità delle donne.
Mahvash Sabet ( 1953) è stata condannata a vent’anni per la sua appartenenza alla
religione bahá’í, che da sempre è considerata dal regime islamico dell’Iran “nemica
dell'Islam”. “Poesie dalla prigione”, una selezione dei componimenti scritti dalla
Sabet nei primi anni di segregazione e pervenuti all’esterno grazie a vari intermediari.
Alessandro Bausani (Roma, 1921- Roma, 1988) di fede bahá’ì, è stato un islamista,
storico delle religioni, glottoteta, iranista, arabista e traduttore italiano, uno dei
massimi studiosi italiani dell’Islam, nonché traduttore e commentatore di una delle
più importanti versioni in lingua italiana del Corano.