1 – Leggere i due testi e rispondere alle domande relative
NOTA : le due poesie sono tratte dalla raccolta Myricae di G. Pascoli
TEMPORALE
IL LAMPO
Un bubbolio lontano...
E cielo e terra si mostrò qual era:
Rosseggia 1’orizzonte,
come affocato, a mare;
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un’ala di gabbiano.
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.
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1. COMPRENSIONE DEL TESTO
a. Descrivere le scene presentate nelle due brevi liriche, cogliendone analogie e differenze.
b. In quale delle due poesie è maggiormente avvertibile la presenza umana?
2. ANALISI DEL TESTO
a. Rintracciare nei due testi le onomatopee e spiegare la funzione di questa figura retorica
nella poesia pascoliana.
b. Quale valore hanno il colore bianco e i termini ad esso riferiti nelle due poesie?
c. Le pennellate di colore sono fondamentali nei due testi. Rintracciarle, parlando poi della
tecnica “impressionistica” di Pascoli.
d. Nella poesia “Il lampo” il poeta adotta accorgimenti stilistici particolari per rendere la
“fulmineità” dell’evento. Quali? Analizzarli.
3. RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO
a. Dopo aver colto il valore simbolico del temporale (con eventuali riferimenti ad altri testi
dello stesso autore), illustrare la concezione pascoliana della natura e mettere in evidenza
la tecnica simbolista del poeta.