Titolo Fase Obiettivo primario Obiettivi secondari Criteri di inclusione PAOLA-1 : Platino, Avastin and OLAparib in 1° linea Studio randomizzato di fase 3, in doppio cieco, per valutare olaparib vs placebo come terapia di mantenimento in associazione a bevacizumab, in pazienti affette da carcinoma sieroso ad alto grado o endometrioide dell’ovaio, della tuba o del peritoneo, avanzato, stadio FIGO IIIB-IV, che abbiano ricevuto chemioterapia di prima linea con carboplatino-paclitaxel più bevacizumab. Studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico Sopravivenza libera di malattia (PFS1) fra olaparib e placebo 1. Determinare : • Tempo alla progressione secondo RECIST o Cancer Antigen-125 (CA-125) o decesso • Tempo dalla randomizzazione alla prima terapia successiva o decesso (TFST) • Tempo dalla randomizzazione alla seconda progressione (PFS2) • Tempo dalla randomizzazione alla seconda terapia successiva o decesso (TSST) • Sopravvivenza globale (OS) 2. Valutare la sicurezza e tollerabilità di olaparib in mantenimento versus placebo. 3. Confrontare la qualità di vita (HRQoL),i “patient reported outcomes” (PROs), e la preferenza dalla paziente di olaparib in mantenimento versus placebo. 4. Valutare l’impatto del trattamento e la malattia sull'impiego di risorse. I-1. Sesso femminile con età ≥18 anni. I-2. Consenso informato scritto. I-3. Recente diagnosi di: I-3-1 Carcinoma dell’ovaio, della tuba e/o del peritoneo, I-3-2 con istologia : alto grado sieroso (vedi appendice 2) o alto grado endometrioide (vedi appendice 2) o altro carcinoma ovarico epiteliale non mucinoso in una paziente con mutazione germinale BRCA 1 o 2 mutazione deleteria. I-3-3 Stadio avanzato: FIGO IIIB, IIICo IV della classificazione FIGO 1988 (vedi appendice 12) I-4. Chemioterapia a base di platino e taxani completata prima della randomizzazione: a. Almeno 6 e non più di 9 cicli di terapia a base di platino e taxani. Se la paziente ha sospeso la terapia con platino per una tossicità non ematologica, almeno 4 cicli di terapia con platino prima della randomizzazione b. Sono permesse: terapia a base di platino endovenosa o intraperitoneale, terapia neoadiuvante, chirurgia di intervallo. I-5. I-6. I-7. I-8. I-9. Almeno tre cicli di terapia con bevacizumab in combinazione con gli ultimi 3 cicli di chemioterapia a base di platino. In caso di chirurgia di intervallo, almeno 2 cicli con bevacizumab in combinazione con gli ultimi 3 cicli di chemioterapia a base di platino. Dose di bevacizumab 15mg/kg ogni 3 settimane per fino a 15 mesi Senza evidenza di malattia o in risposta completa o risposta parziale dopo la prima linea. Senza evidenza di progressione di malattia durante la terapia di prima linea e prima della randomizzazione. Randomizzazione almeno 3 e non più di 9 settimane dopo l’ultima dose di chemioterapia e recupero al grado ≤ 1 (secondo CTCAE v4) di tutte le maggiori tossicità dalla precedente chemioterapia (eccetto: alopecia e neuropatia periferica). Normale funzionalità d'organo: a. Emoglobina ≥ 10.0 g/dL. b. Valore assoluto Neutrofili (ANC) ≥ 1.5 x 109/L. c. Piastrine ≥ 100 x 109/L. d. Bilirubina Totale ≤ 1.5 x il limite alto del range di normalità (ULN). e. Transaminasi AST/ALT ≤ 2.5 x ULN, eccetto nel caso di metastasi epatiche ove il valore deve essere ≤ 5 x ULN. f. Creatinina ≤ 1.25 x ULN e clearance della creatinina > 50 mL/min. g. Non in trattamento con anticoagulanti che abbia un International Normalized Ratio (INR) ≤1.5 e un tempo di protrombina attivata (aPTT) ≤1.5 x ULN. Il trattamento con anticoagulanti orali o parenterali è consentito se l'INR e l'aPTT sono nei limiti terapeutici (secondo gli standard internazionali accettati) ed il paziente, al momento della randomizzazione, sia in trattamento con una dose stabile di anticoagulanti da almeno 2 settimane. h. Dipstick delle urine < 2+ per le proteine. In caso di disptick ≥2+, la proteinuria nelle 24 ore deve essere <1 g. i. Pressione arteriosa nella norma (sistolica ≤ 140 mmHg e/o diastolica BP ≤ 90 mmHg) o adeguatamente controllata con il trattamento. Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) performance status 0-1 (see appendix 3) I-10. I-11. Criteri di esclusione E-1. E-2. E-3. E-4. E-5. E-6. E-7. E-8. Campione tissutale in paraffina (Formalin fixed, paraffin embedded, FFPE) del tumore primitivo per il test di BRCA a livello centralizzato il cui risultato sarà disponibile per la stratificazione al momento della randomizzazione. Evidenza di assenza di gravidanza in corso o possibile o menopausa (naturale o indotta) prima della prima di dose di trattamento (vedi appendice 4). Tumore non epiteliale (i.e. tumore germinale) con origine da ovaio, tuba o peritoneo Tumore ovarico a basso potenziale di malignità (borderline) o tumore mucinoso. tumore endometriale sincrono a meno che tutti i seguenti criteri non siano rispettati: a. stadio < II, b. età < 60 anni al momento della diagnosi di carcinoma endometriale stadio IA o IB grado 1 o 2, o stadio IA grado3; ovvero età ≥ 60 anni al momento della diagnosi di carcinoma endometriale I A grado 1 o 2. Pazienti con tumore endometriale sieroso, a cellule chiare o carcinosarcoma non sono eleggibili. Precedenti neoplasie negli ultimi 5 anni eccetto: tumori cutanei "non-melanoma", cancro della cervice in situ e carcinoma duttale della mammella in situ, adeguatamente trattati. Pazienti con anamnesi di neoplasia localizzata precedente ai 5 anni dall'inizio del trattamento possono essere eleggibili se hanno completato la terapia adiuvante prima della randomizzazione e sono libere da malattia. Pazienti con storia di tumore mammario triplo-negativo possono essere eleggibili qualora abbiano completato il loro trattamento definitivo più di 3 anni prima e siano liberi da neoplasia prima dell'inizio del trattamento in studio. Pazienti con anamnesi positiva per sindrome mielodisplastica o leucemia mieloide acuta Pazienti che hanno avuto in almeno un ciclo un ritardo di trattamento > 2 settimana a causa di tossicità ematologica prolungata. Radioterapia nelle 6 settimane precedenti l'inizio del trattamento. Chirurgia maggiore nelle 4 settimane prima dell'inizio del trattamento. La paziente deve aver recuperato completamente E-9. E-10. E-11. E-12. E-13. E-14. E-15. E-16. E-17. E-18. E-19. E-20. da ogni effetto della chirurgia maggiore per essere eleggibile. Precedente trapianto di midollo allogenico Precedente trattamento con inibitori PARP, incluso olaparib. Somministrazione concomitante di chemioterapia, ogni altro agente antitumorale o radioterapia durante il periodo dello studio. Sono consentiti la terapia ormonale sostitutiva e gli steroidi a scopo antiemetico. Utilizzo concomitante o recente (entro 10 giorni precedenti alla randomizzazione) di aspirina a dosi maggiori di 325 mg/die Utilizzo simultaneo di potenti inibitori del citocromo CYP3A4 come: ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, indinavir, saquinavir, telithromicina, claritromicina and nelfinavir. Storia di crisi ipertensive (CTCAE G4) o di encefalopatia ipertensiva. Presenza di almeno una malattia cardiovascolare clinicamente significativa (i.e. attiva) incluso: a. Infarto del miocardio o angina instabile nei 6 mesi precedenti alla randomizzazione b. New York Heart Association (NYHA) ≥ G2 scompenso cardiaco congestizio, (vedi appendice 5). c. Aritmia scarsamente controllata dai farmaci (i pazienti con fibrillazione atriale controllata sono eleggibili), d. Malattia vascolare periferica ≥ G3 (i.e. sintomatiche e che interferisce con le normali attività quotidiane (ADL). Precedente accidente cerebro-vascolare, attacco ischemico transitorio (TIA) o emorragia subaracnoidea entro i 6 mesi precedenti alla randomizzazione. Storia o evidenza di disordini emorragici nei 6 mesi precedenti la randomizzazione. Evidenza di diatesi emorragica o coagulopatia significativa (in assenza di coagulazione). Storia o sospetto clinico di metastasi cerebrali o compressione midollare La CT/RMN dell'encefalo è obbligatoria (entro le 4 settimane prima della randomizzazione) in caso di metastasi cerebrali sospette. Una RMN della colonna vertebrale è obbligatoria nelle 4 settimane precedenti alla randomizzazione in caso di sospetta compressione midollare. Storia o evidenza alla visita neurologica di malattia a a carico del sistema nervoso centrale non adeguatamente controllata con la terapia medica standard (i.e. epilessia non controllata). E-21. Trauma significativo nelle 4 settimane precedenti il trattamento. E-22. Ferite non rimarginate, ulcere attive, o fratture ossee. Pazienti con ferite in guarigione per seconda intenzione in assenza di deiscenza della fascia o infezione possono essere arruolabili ma necessitano di controllo trisettimanale della ferita. E-23. Storia di fistola addominale o perforazione gastrointestinale o sanguinamento gastrointestinale attivo legati al trattamento con agenti anti VEGF entro i 6 mesi precedenti all'entrata nello studio. E-24. Occlusione intestinale, inclusa la subocclusione, legata alla patologia di base clinicamente significativa . E-25. Aria libera in addome non spiegabile con una recente paracentesi o procedura chirurgica. E-26. Evidenza di qualsiasi altra malattia, disfunzione metabolica, sintomo o segno e qualsiasi altro valore di laboratorio generante il sospetto di una controindicazione all'uso di un agente sperimentale o che ponga il paziente ad alto rischio di complicanze legate al trattamento. E-27. Gravidanza o allattamento. E-28. Partecipazione ad altro studio clinico durante il periodo di trattamento chemioterapico immediatamente precedente alla randomizzazione . E-29. Incapacità della paziente di assumere farmaci per via orale o condizione che possa interferire con il loro assorbimento. E-30. Nota ipersensibilità a olaparib o uno degli eccipienti. N. pz da arruolare Per informazioni Compromissione immunitaria, positività ai virus epatitici B o C; infezione da virus HIV 612 30 pz MITO arruolate al 18/01/2017 Sandro Pignata [email protected] Francesco Perrone [email protected] Titolo MITO 16b – MANGO OV2b – ENGOT OV17 Platinum-Sensitive “Second-Line Protocol” (Fase III) A multicenter phase III randomized study with second line chemotherapy plus or minus bevacizumab in patients with platinum sensitive epithelial ovarian cancer recurrence after a bevacizumab/chemotherapy first line Fase Obiettivo primario Obiettivi secondari Studio randomizzato (1:1) di fase 3, prospettico, in aperto, multicentrico, internazionale Valutare se l’aggiunta di bevacizumab alla chemioterapia, nel trattamento delle pazienti con tumore ovarico avanzato precedentemente trattate con terapia a base di platino e platino-sensibili, possa prolungare la sopravvivenza libera da progressione (Progression Free Survival, PFS), valutata dai singoli investigatori, delle pazienti, rispetto alla sola chemioterapia. Sopravvivenza globale PFS valutata centralmente Tasso di risposte Sicurezza del trattamento Valutazione del ruolo prognostico e predittivo di biomarcatori molecolare e fattori clinici Descrizione della prevalenza dell’uso delle terapie antidiabetiche orali ed antitrombotiche fra le pazienti arruolate nello studio Criteri di inclusione Pazienti di sesso femminile con età ≥18 anni. Diagnosi istologica di carcinoma epiteliale dell’ovaio oppure delle tube di Falloppio o carcinoma primitivo del peritoneo, inclusi i tumori Mulleriani misti. Ricaduta o progressione di malattia almeno 6 mesi dopo l’ultimo ciclo di chemioterapia contenente platino e bevacizumab FIGO stadio IIIB & C o IV Performance Status 0–2 secondo ECOG. Aspettativa di vita di almeno 12 settimane. Consenso informato firmato ottenuto prima dell’inizio di qualsiasi procedura studio specifica e del trattamento quale conferma della volontà della paziente di partecipare allo studio e della consapevolezza da parte della paziente di dover rispettare le procedure previste dal protocollo. Disponibilità di campioni di tessuto tumorale per analisi molecolari. Criteri di esclusione Relativi alla diagnosi oncologica Tumori ovarici a basso potenziale di malignità (i.e. tumori borderline) Storia o evidenza di metastasi cerebrali o di compressione midollare. Storia o evidenza di carcinoma endometriale primitivo sincrono a meno che tutti i seguenti criteri per il carcinoma endometriale siano rispettati: o stadio ≤Ia o invasione miometrale solo superficiale o nessuna invasione linfovascolare o assenza di forme scarsamente differenziate (grado 3 oppure carcinoma sieroso papillare o a cellule chiare). Altre patologie neoplastiche negli ultimi 5 anni, ad eccezione del carcinoma in situ della cervice o del carcinoma cutaneo spinocellulare o basocellulare in stadio iniziale, purché adeguatamente trattati. Altri relativi al trattamento Qualsiasi precedente trattamento radioterapico della pelvi o dell’addome. Chirurgia (inclusa biopsia incisionale) nelle 4 settimane precedenti la prima dose di bevacizumab o programmata (in questo caso la paziente può essere arruolata ma la somministrazione di bevacizumab dovrà essere omessa al primo ciclo). Attuale o recente (nei 10 giorni precedenti la prima dose di farmaco nello studio) uso di dose orale piena o parenterale di agenti anticoagulanti o trombolitici utilizzati a scopo terapeutico (ad eccezione della dose prevista per il mantenimento della pervietà del catetere venoso centrale, nel qual caso il rapporto internazionale di normalizzazione [INR] deve essere mantenuto al di sotto di 1.5). La profilassi postoperatoria con eparina a basso peso molecolare somministrata per via sottocutanea è consentita. Attuale o recente trattamento con un altro farmaco in fase di studio ( entro 30 giorni dalla prima dose dei farmaci in studio) . Relativi al laboratorio Inadeguata funzione midollare: Neutrofili: <1.5 x 109/l, o piastrine <100 x 109/l o emoglobina <9 g/dl. I pazienti possono essere trasfusi per mantenere i valori di emoglobina ≥9 g/dl. Parametri di coagulazione inadeguati: o Tempo di tromboplastina parziale attivata (APTT)>1.5xULN oppure o INR >1.5 Inadeguata funzione epatica, definita come: o Bilirubina sierica (totale) >1.5 x limite superiore del valore normale (ULN) per l’istituzione o AST/SGOT o ALT/SGPT >2.5 x ULN. Inadeguata funzione renale, definita come creatinina sierica >2.0 mg/dl o >177 mol/l Proteinuria >1g nella raccolta delle urine delle 24-ore (da eseguire solo fra i pazienti che hanno presentato un valore ≥3+ per proteinuria allo stick sulle urine). Relativi al paziente Gravidanza o allattamento. Storia o evidenza di disordini trombotici o emorragici; inclusi gli accidenti cerebrovascolari (CVA)/ictus o attacco ischemico transitorio (TIA) o emorragia subaracnoidea nei 6 mesi precedenti al primo trattamento previsto dallo studio). Ipertensione non controllata (valore sistolico sostenuto >150 mm Hg e/o diastolico >100 mm Hg nonostante la terapia antipertensiva) oppure malattia cardiovascolare clinicamente significativa (i.e. attiva), comprendente: o infarto del miocardio o angina instabile nei 6 mesi precedenti lo studio o il primo trattamento previsto dallo studio o insufficienza cardiaca congestizia (CHF) di classe II o superiore secondo la classificazione della New York Heart Association (NYHA). o aritmia cardiaca grave che ne richieda il trattamento (con l’eccezione della fibrillazione atriale o della tachicardia sopraventricolare parossistica) o malattia vascolare periferica di grado ≥3 (i.e. sintomatica, che interferisce con le attività quotidiane e che richiede uno specifico trattamento). Storia di fistole addominali, perforazione gastrointestinale o ascesso intra-addominale nei 6 mesi precedenti l’inizio del trattamento previsto dello studio. Ferite che non si rimarginano, ulcere o fratture ossee. I pazienti con ferite con tessuto di granulazione che guariscono per seconda intenzione con nessuna evidenza di deiscenza fasciale o infezione sono eleggibili ma richiedono controlli trisettimanali della ferita. Evidenza di qualsiasi altra condizione medica (quali ad esempio malattie psichiatriche, ulcera peptica, etc), riscontri agli esami strumentali o di laboratorio di qualsiasi elemento che possa interferire col trattamento programmato o che influenzi la compliance del paziente o che lo ponga a rischio alto di sviluppare complicanze legate al trattamento. 400 406 pz arruolate al Novembre 2016 N. pz da arruolare Per informazioni Sandro Pignata [email protected] Nicoletta Colombo [email protected] Titolo BGOG CX-1/ENGOT CX-1: Studio randomizzato in doppio cieco di fase II con carboplatino (AUC5) e paclitaxel (175 mg/mq) ogni 3 settimane con o senza Nintedanib (BIBF 1120) concomitante e in mantenimento nel carcinoma della cervice avanzato o recidivato. Fase Studio randomizzato in doppio cieco di fase II con carboplatino (AUC5) e paclitaxel (175 mg/mq) ogni 3 settimane con o senza Nintedanib (BIBF 1120) concomitante e in mantenimento nel carcinoma della cervice avanzato o recidivato. Scopo dello studio è verificare se l'aggiunta di Nintedanib alla chemioterapia (carboplatino-taxolo) migliora la progression free survival rispetto alla stessa chemioterapia più placebo in pazienti con malattia avanzata o recidivata. 1. Valutare la sicurezza e la tossicità della combinazione. 2. Valutare il tasso di risposta secondo i criteri RECIST 1.1 e la sopravvivenza globale. 3. Valutare l'effetto del trattamento sulla qualità di vita misurata con i questionari EORTC-QOL-Cx24 e QLQ-C30. 1. Età maggiore di 18 anni. 2. Carcinoma della cervice uterina avanzato (stadio FIGO IVB) o recidivato, squamoso, adenocarcinoma, o adenosquamoso. 3. Nessuna precedente chemioterapia per recidiva di malattia. Una precedente chemioterapia concomitante alla radioterapia è consentita se la recidiva si è verificata oltre sei mesi dall'ultima somministrazione. Le pazienti trattate con chemioterapia neoadiuvante sono eleggibili se la recidiva si è verificata oltre i sei mesi dall'ultima somministrazione. Le pazienti trattate con chemioterapia neoadiuvante prima della chirurgia seguita da radio-chemioterapia concomitante sono eleggibili se la recidiva si è verificata oltre i sei mesi dall'ultima somministrazione di chemioterapia. Le pazienti trattate con chemioterapia neoadiuvante prima della chirurgia e successivamente trattate con radioterapia adiuvante sono eleggibili se la recidiva si è verificata oltre i sei mesi dall'ultima somministrazione di chemioterapia. 4. Aspettativa di vita superiore a 3 mesi. 5. PS secondo ECOG 0 o 1. 6. Almeno una lesione misurabile secondo i criteri Recist 1.1. 7. Consenso informato firmato e datato prima dell’inclusione nello studio. Obiettivo primario Obiettivi secondari Criteri di inclusione Criteri di esclusione 1. Precedente chemioterapia per malattia recidivata. 2. Precedente terapia con Nintedanib o altri inibitori di VEGFR. 3. Ipersensibilità ai farmaci o i loro ingredienti (soia, arachidi). 4. Metastasi cerebrali o meningee. 5. Recidive centrali con evidenza TC o RMN di infiltrazione dei grossi vasi. 6. Neoplasia infiltrante la mucosa della vescica o dell'intestino o con fistole entero-urinarie o entero-enteriche. 7. Trattamento con altri farmaci sperimentali nelle 4 settimane precedenti la randomizzazione. 8. Evidenza radiografica dei tumori cavitari o necrotici. 9. Trattamento anticoagulante terapeutico con farmaci che richiedono monitoraggio dell’INR (ad eccezione eparina a basse dosi e/o soluzione eparinata per il mantenimento di un catetere endovenosa permanente) o anti-aggregante (ad eccezione di terapia a basse dosi con acido acetilsalicilico < 325 mg al giorno). 10. Ferite nelle 4 settimane precedenti all'inizio del trattamento, non completamente guarite. 11. Storia di eventi emorragici o tromboembolici clinicamente significativi nei precedenti sei mesi. 12. Difetti ereditari della coagulazione o dell'emostasi. 13. Malattie cardiovascolari significative (ad es. ipertensione non controllata, angina instabile, infarto del miocardio negli ultimi 12 mesi prima dell’inizio del trattamento in studio, scompenso cardiaco > NYHA II, aritmia cardiaca grave, versamento pericardiaco). 14. Accidenti vascolari cerebrali, TIA, o emorragie sub-aracnoidee negli ultimi sei mesi. 15. Alterazioni significative della funzione renale, epatica o midollare. 16. Altri tumori maligni negli ultimi 3 anni. 17. Malattie infettive significative che richiedono terapia antimicrobica. 18. Epatite B o C attiva o cronica, documentata infezione HIV (in Italia è obbligatorio un test di screening per l’HIV per tutte le pazienti che non hanno fatto il test negli ultimi 3 mesi prima dell’inizio del trattamento in studio). 19. Disordini gastrointestinali che possono interferire con l'assunzione orale del farmaco. 20. Malattie gravi o concomitanti quali neurologiche, psichiatriche, infettive o ulcere attive (gastrointestinale o cutanea) o esami di laboratorio che, nel giudizio dello sperimentatore, possano aumentare il rischio alla partecipazione allo studio. 21. Donne in età fertile che sono sessualmente attive e non disposte a utilizzare un metodo di contraccezione accettabile (ad es. impianti iniettabili, contraccettivi orali, dispositivi intrauterini, partner vasectomizzato, astinenza sessuale) durante lo studio e per almeno 3 mesi dopo la fine della terapia dello studio. 22 Gravidanza o allattamento. Se applicabile, le pazienti devono avere un test di gravidanza negativo (test ß HCG di urina o siero) prima di iniziare il trattamento in studio. 23. Fattori quali psicologici, familiari, sociologici, o geografici che possano interferire con la compliance della paziente al protocollo e al follow-up. 24. Abuso attivo di alcool o droghe. N. pz da arruolare Per informazioni 120 Sandro Pignata [email protected] Nicoletta Colombo [email protected]