CASO FOLLOW-UP TUMORE DEL COLON Sono rimasta molto male quando ho ricevuto l’esito della colonscopia richiesta con urgenza alla sig.ra Rosangela per una recente anemizzazione con proctorragie, scoperta quasi casualmente dalla dietologa cui si era rivolta per perdere peso: grossa lesione substenosante del sigma. E’ stata subito ricoverata e tempestivamente sottoposta ad un intervento di emicolectomia sinistra con resezione della cupola vescicole. Questo l’esito istologico: pT3,G2,pN0, Mx indicato sulla lettera di dimissione dall’ospedale. Mi ha colpito in primo luogo l’assenza di una stadiazione completa (non sono state eseguite né un’ecografia nè una TAC addominale) e l’assenza di chiarezza sul follow-up oncologico prospettato alla paziente: “vedrà Lei, signora – le ha detto l’oncologo – se vorrà o no fare un po’ di chemioterapia quando si sarà ripresa dall’intervento!”. Eppure la signora ha solo 73 anni e, a parte l’ipertensione e le due protesi d’anca cui è stata sottoposta per una grave coxartrosi bilaterale, è in buone condizioni generali, anzi, nonostante l’intervento, ancora in soprappeso. Qual è il corretto staging da eseguire in caso di neoplasia del colon? Quali sono i chemioterapici, e in quali casi sono indicati, utilizzati per la chemioterapia adiuvante?