TEATRO NYCE E ACTION THEATRE IN ENGLISH
PRESENTANO
In occasione della commemorazione delle vittime della
Shoa
NON COLPEVOLE
PROCESSO AD UN NAZISTA MODELLO
(dagli atti del processo ad Adolf Eichmann)
Spettacolo per i ragazzi dai 9 ai 18 anni
Ideazione e regia di Angelo Callipo
Il 19 Gennaio al Teatro Bolivar
Via Bartolomeo Caracciolo 30, Napoli.
Trama:
L’11 Aprile del 1961 viene processato davanti al tribunale di Gerusalemme Otto Adolf Eichmann. Il criminale
nazista nega ogni responsabilità personale di fronte ai quindici capi d’imputazione che gli vengono
contestati, asserendo di aver obbedito solo ad ordini superiori. Così, con quella sua aria all’apparenza mite,
con quel suo mostrarsi come un uomo tranquillo, “Normale” , Eichmann incarna perfettamente l’immagine
spaventosa di un grigio, efficiente burocrate al servizio del male, un impiegato modello insomma
specializzato nello sterminio scientifico degli esseri umani. Lo spettacolo ripercorre, le fasi di questo
processo, che, se non lascia alcun dubbio sul verdetto finale di colpevolezza, apre però una serie di
riflessioni su come la grande macchina hitleriana della soluzione finale si possa essere servita, oltre che di
belve feroci del calibro di Himmler o Goebbels, anche di mille altri esecutori fedeli e ciechi degli ordini
ricevuti. L’Olocausto è stato certo opera di menti diaboliche ma anche di freddi e precisi tecnici che nella
loro normalità si somigliano tutti e soprattutto ci somigliano. Il caso Eichmann dimostra che quanto più il
male può apparire banale tanto più bisogna temerlo. Una visione del dramma della Soha, visto con gli occhi
degli esecutori, testimonianza, se possibile, ancora più agghiacciante degli eventi accaduti nei campi di
concentramento.
Approfondimento:
Otto Adolf Eichmann è stato un paramilitare e funzionario tedesco, considerato uno dei maggiori
responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista.
Firma di Eichmann
Esperto di questioni ebraiche, nel corso della cosiddetta soluzione finale organizzò il traffico
ferroviario per il trasporto degli ebrei ai vari campi di concentramento. Criminale di guerra,
sfuggito al processo di Norimberga, si rifugiò in Argentina, ma venne poi catturato dal Mossad,
processato e condannato a morte in Israele per genocidio e crimini contro l'umanità.
Molti ebrei che lo conobbero riferirono del suo violento disgusto verso di loro, affermando che
girava armato di frustino, e percorreva molto velocemente gli uffici dove stavano gli ebrei in attesa
del visto per l'espatrio (prima della decisione dello sterminio), poiché non voleva respirare a lungo
"l'aria contaminata" dagli ebrei. Il processo Eichmann, tenuto nel 1961, a quindici anni da quello di
Norimberga, fu il primo processo a un criminale nazista tenutosi in Israele.
L'arrivo di Eichmann in Israele fu accolto da una fortissima ondata di esultanza mista a odio verso
quello che si era impresso nell'immaginario dei sopravvissuti ai lager come uno dei maggiori
responsabili della sorte degli Ebrei. Tuttavia Eichmann offrì di sé stesso un'immagine poco
appariscente, quasi sommessa, ben diversa da quella di inflessibile esecutore degli ordini
del Führer; negò di odiare gli ebrei e riconobbe soltanto la responsabilità di avere eseguito ordini
come qualunque soldato avrebbe dovuto fare durante una guerra. Hannah Arendt lo descrisse, con
una frase poi passata alla storia, come l'incarnazione dell'assoluta banalità del male.
La linea difensiva fu impostata nel dipingere l'imputato Eichmann come un impotente burocrate,
mero esecutore di ordini inappellabili, negando quindi ogni diretta responsabilità; egli stesso
d'altro canto non mostrò nessun segno di sincero rimorso e di critica verso l'ideologia razzista del
terzo Reich e le sue concrete e criminali applicazioni. La sua colpevolezza, provata in maniera
esaustiva dalle testimonianze di numerosi sopravvissuti chiamati a deporre contro di lui, condusse
il giudice militare a pronunciare la definitiva sentenza di morte.
Nonostante ciò, talvolta trasparì nel suo atteggiamento un certo disprezzo e sufficienza verso le
vittime che deponevano in aula. Prima che il condannato fosse giustiziato, furono presentate
diverse richieste di tutte respinte dall'allora presidente d'Israele, Yitzhak Ben-Zvi. Adolf Eichmann
fu condannato a morte per aver spietatamente perseguito lo sterminio degli ebrei e
fu impiccato nel carcere di Ramla il 31 maggio1962. Eichmann fu impiccato pochi minuti prima
della mezzanotte di giovedì 31 maggio 1962] in una prigione a Ramla, in Israele. Questa è rimasta
l'unica esecuzione capitale di un civile eseguita in Israele, che ha una politica generale di non
impiego della pena di morte. Eichmann, presumibilmente, rifiutò l'ultimo pasto preferendo invece
una bottiglia di Carmel, vino rosso secco israeliano. Ne consumò mezza bottiglia.
DURATA: 1 ora
PREZZO BIGLIETTO: 8 euro
Possibilità di rimodulare il prezzo in caso di numero di studenti elevato.