MD3 Scambio: vantaggi e conflitto distributivo

annuncio pubblicitario
Gina cambia città e organizza una
Ad esempio vende la sua vecchia bicicletta
Che prezzo chiederà?
Dipende da tante cose:
−
−
−
−
stato della bici
«valore affettivo»
costo del trasloco
disponibilità di garage e
possibile utilizzo nella nuova
città
− etc…..
Quello che è importante
Prezzo minimo che Gina è
disposta ad accettare per
vendere la sua bici
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Gina ha due
opzioni
a) vendere la bici e prendere i soldi
b) portare la bici con sé e rinunciare ai soldi
Un soggetto razionale sceglie l’opzione che gli procura
maggiore felicità
Obiettivo  Massimizzare la felicità
Il prezzo minimo a cui Gina è disposta a vendere sarà quel
prezzo che rende ugualmente desiderabili le due opzioni
 Se le offrono un prezzo superiore sarà più felice vendendo la bici
 Se le offrono un prezzo inferiore sarà più felice tenendosi la bici
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Una quantità di
soldi pari a PRv
Tiene in equilibrio
la bilancia
Con la bici,
senza i soldi
Una quantità di
soldi diversa da
PRv
farebbe pendere
la bilancia da una
parte o dall’altra
Senza la bici
con i soldi
Possiamo dare un nome a questo prezzo
PRv è il prezzo minimo che si è disposti a accettare
 PREZZO DI RISERVA DEL VENDITORE (PRv)
è la valutazione monetaria del beneficio
che si ricevere dal tenere la bici
e’ una stima monetaria di quanto per Gina
«valga» la bici
Il libro lo chiama valore dell’opzione di riserva
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Esempio
PRv =100
Con la bici,
senza € 100
Senza la bici
con € 100
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
A Giona «conviene» vendere la bici se e solo se
E’ razionale
vendere se
Pm ≥ PRv
Pm prezzo di vendita
Se Pm > PRv allora la sua felicita aumenta se vende
ha l’incentivo a vendere
Se Pm < PRv allora la sua felicita diminuisce se vende
non ha l’incentivo a vendere
Se Pm = PRv allora la sua felicita rimane costante nelle due
opzioni
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Per fare uno scambio occorre essere in due
Un giovanotto di nome Saro
vuole comprare la bici di Gina
Anche lui avrà in mente un prezzo massimo
che sarebbe disposto a pagare che dipende
- quanti soldi ha
- quanto gli piace la bici
- quanto ha bisogno della bici
- etc…
PRc è il prezzo massimo che il compratore sarà disposto a
pagare
 PREZZO DI RISERVA DEL COMPRATORE (PRv)
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Saro ha due
opzioni
a) comprare la bici e rinunziare ai soldi
b) non comprare la bici e tenersi i soldi
Un soggetto razionale sceglie l’opzione che gli procura
maggiore felicità
Obiettivo  Massimizzare la felicità
Il prezzo massimo che Saro è disposto a pagare sarà quel
prezzo che rende ugualmente desiderabili le due opzioni
 un centesimo di più gli farebbe preferire tenersi i soldi
 un centesimo di meno gli farebbe preferire la bici ai soldi
Possiamo dare un nome a questo prezzo
PRc è il prezzo massimo che è disposti a pagare
 PREZZO DI RISERVA DEL COMPRATORE (PRc)
è la valutazione monetaria del beneficio
che si ricevere dall’avere la bici
e’ una stima monetaria di quanto per lui
«valga» la bici
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Al giovanotto «conviene» comprare la bici se e solo se
E’ razionale
comprare se
PRv ≥ Pm
Pm prezzo di vendita
Se Pm < PRv allora la sua felicita aumenta se compra
ha l’incentivo a comprare
Se Pm > PRv allora la sua felicita diminuisce se compra
non ha l’incentivo a comprare
Se Pm = PRv allora la sua felicità rimane costante nelle due
opzioni
PRc  quanto «vale» la bici per Saro
PRv  quanto «vale» la bici per Gina
Saro non sarà disposto a pagare più di PRc
Gina non sarà disposta ad accettare meno di PRv
Effettueranno lo scambio?
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Lo scambio è sempre possibile ?
NO !
Se PRv > PRc  lo scambio non è possibile
Non esiste un prezzo che aumenti contemporaneamente
•
la felicità del compratore (Saro)
•
la felicità del venditore (Gina)
Uno scambio volontario non avverrà
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Se PRc ≥ PRv  allora lo scambio è possibile
Esiste un prezzo che contemporaneamente
• Aumenta la felicità del compratore
 PRc > Pm
Saro compra un bene pagandolo meno del valore che gli dà
• e del venditore
 Pm > PRv
Gina vende un bene ad un prezzo maggiore del valore che per lei ha
Quale sarà questo prezzo ?
Dipende, ma
PRc ≥ Pm ≥ PRv
sarà compreso fra i due prezzi di riserva
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
I) Lo scambio volontario crea benessere, ovvero
aumenta il benessere aggregato somma della
felicità del consumatore (Saro) e del profitto
del venditore (Gina)
Possiamo misurare questo incremento
PRc – PRv = vantaggi totali ottenibili dallo scambio
Possiamo misurare questo incremento
PRc – PRv = vantaggi totali ottenibili dallo scambio
PRc – Pm = vantaggio dello scambio ottenibile da Saro
Sovrappiù dello scambio
Rendita economica di Saro
rendita economica =
beneficio ottenuto - beneficio dalla migliore alternativa:
rendita economica di Saro =
Valutazione monetaria della bicicletta da parte di Saro = PRc
Valutazione monetaria opzione alternativa (tenersi i soldi) = Pm
Possiamo misurare questo incremento
PRc – PRv = vantaggi totali ottenibili dallo scambio
Pm – PRv = vantaggio dello scambio ottenibile da Gina
Sovrappiù dello scambio
Rendita economica di Gina
rendita economica =
beneficio ottenuto - beneficio dalla migliore alternativa:
rendita economica di Gina =
Valutazione opzione di vendita = somma ricevuta da Saro = Pm
Valutazione monetaria opzione alternativa (tenersi la bici) = PRv
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
II) Lo scambio volontario crea tuttavia anche conflitto.
Il vantaggio aggregato dello scambio deve essere
diviso fra le parti. Venditore e compratore «lottano»
per dividersi il benessere creato dallo scambio
Il prezzo a cui si realizza lo scambio determina
la distribuzione dei vantaggi dello scambio
Due casi estremi:
Se Pm = PRv tutti i vantaggi dello scambio vanno al
compratore
Se Pm = PRc tutti i vantaggi dello scambio vanno al
venditore
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Esempio numerico
PRc =200 quantità massima di denaro che il consumatore
(Saro) sarebbe disposto a spendere per
acquistare la bici; valutazione monetaria del
bene per Saro
PRv =100
quantità minima di denaro che il venditore
(Gina) sarebbe disposta ad accettare per
vendere la bici; valutazione del bene per Sara
Vantaggi totali dello scambio
PRc-PRv  200 - 100 = 100
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Come si distribuiscono i vantaggi ? Dipende dal prezzo
PRc = 200
Se Pm= 180
Aumento benessere consumatore
200 – 180 = 20 (20%)
Aumento benessere venditore
180 – 100 = 80 (80%)
€ 180
€ 110
PRv = 100
Se Pm= 110
Aumento benessere consumatore
200 – 110 = 90 (90%)
Aumento benessere venditore
110 – 100 = 10 (10%)
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Come si distribuiscono i vantaggi ? Dipende dal prezzo
Se Pm= 180
Il venditore si prende la parte maggiore della torta dello
scambio
20
80
venditore
compratore
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto
distributivo
Come si distribuiscono i vantaggi ? Dipende dal prezzo
Se Pm= 110
Il consumatore si prende la fetta più grande
10
90
venditore
compratore
Economia politica: prezzo di riserva, scambio e conflitto distributivo
Qual è il prezzo di mercato a cui avverrà lo scambio ?
•
PRc  cosa lo determina
•
PRv  Impresa/Forme di mercato
Dipende •
Istituzioni; Regole dello scambio;
rapporti di forza e di potere
Più in generale dipende dal sistema economico
Un sistema economico
è un insieme di relazioni tra persone che disciplina
i processi di lavoro di cui ogni società ha bisogno
per sopravvivere
Scarica