Precauzioni e norme elementari di pronto soccorso Molti reagenti e molte reazioni sono intrinsecamente pericolosi, per cui nella frequentazione del laboratorio è necessario tenere sempre un comportamento responsabile ed eseguire con cautela e rigore le varie operazioni per evitare incidenti. Infatti, gran parte di questi è dovuta a disattenzione. Si raccomanda, in particolare, di effettuare sotto la cappa di aspirazione tutte le operazioni che comportano l'uso o lo sviluppo di gas tossici o, comunque, pericolosi. Si abbia, altresì, cura di usare gli occhiali di protezione tutte le volte che si fanno bollire acidi o basi forti o quando si eseguono calcinazioni. Inoltre, si usino le apposite pinze per maneggiare i recipienti (provette, capsule, ecc.) nelle operazioni condotte a caldo. Si eviti di usare la bocca per aspirare soluzioni con pipette od altro. Infine, si mantenga sempre pulito il banco da lavoro. Se su questo viene accidentalmente versato un acido o una base, si neutralizzi preliminarmente con Na2CO3 o, rispettivamente, con acido acetico e poi si sciacqui con acqua. I rifiuti solidi (carte da filtro, carte indicatrici ecc.) vanno portati nell'apposito recipiente per i rifiuti. Infine, sostanze potenzialmente inquinanti (in particolare liquidi organici clorurati, solventi organici, sali dannosi all'ambiente esterno) vanno fatte confluire negli appositi recipienti. Malauguratamente, nonostante la cura posta, possono ugualmente verificarsi degli incidenti. I più comuni sono: ferite da taglio, ustioni o altre aggressioni della pelle e degli occhi, inalazione o ingestione di sostanze tossiche o corrosive, aggressione chimica agli indumenti. Diamo ora qualche cenno su questi incidenti e sulle norme elementari di un pronto soccorso, raccomandando però che non appena accade un incidente occorre avvisare sempre e immediatamente l'incaricato del laboratorio, il quale provvederà ad indicare o ad effettuare il soccorso più appropriato. 1 A. Tagli.- Questi vengono per lo più causati da un malaccorto uso di strumenti da taglio (temperini, forbici ecc.) o dalla manipolazione di vetreria scheggiata o che si è rotta accidentalmente. Se il taglio è modesto si lascia uscire un po' di sangue e si controlla che non siano rimaste schegge o altro materiale nella ferita. Quindi si disinfetta e si medica. Se il taglio è di una certa gravità, si tampona la ferita e si porta l'infortunato al Pronto Soccorso. B. Ustioni o altre aggressioni alla pelle.- Questo tipo di incidenti è causato il più delle volte da accidentali contatti con svariate sostanze chimiche, dalla manipolazione di provette, bicchieri o capsule molto caldi, da spruzzi di acqua o di soluzioni bollenti, nonché da un malaccorto uso della piastra elettrica. Ustioni o scottature di modesta entità, prodotte da calore secco (piastra, oggetti caldi ecc.) e non accompagnate da rottura della pelle, vanno trattate con una pomata o con uno spray anti-ustioni. Ustioni o scottature di maggiore gravita richiedono il trasporto dell'infortunato al Pronto Soccorso. Un gran numero di sostanze chimiche aggrediscono la pelle provocando ustioni e piaghe. A questo riguardo le sostanze più pericolose e di uso più comune nell'analisi qualitativa sono: acidi e basi forti o concentrati (H2S04, HN03, HC1, NaOH, KOH, CH3COOH, ecc.), bromo, cloro, molti ossidanti forti {perossodisolfati (persolfati), perossido di idrogeno concentrato ecc.} ed altre ancora. In tutti i casi di aggressione con queste sostanze è necessario lavare abbondantemente con acqua la parte colpita, prolungando il lavaggio per almeno dieci minuti. In particolare, nel caso di aggressione alla pelle con acidi o basì forti concentrati può essere utile lavare anche con una soluzione di NaHCO3 all'1% o, rispettivamente, con una soluzione di acido borico al 2 %, e poi ancora con acqua. Inoltre, nel caso di aggressione alla pelle con bromo si deve lavare la parte con una miscela di ammoniaca, trementina e alcole etilico in rapporto 1:1:10. C. Incidenti agli occhi.- I più comuni incidenti agli occhi sono causati da spruzzi di soluzioni o da frammenti di vetro. Nel caso in cui gli occhi vengano colpiti da un aggressivo chimico occorre lavare abbondantemente con soluzione fisiologica. Se qualche frammento di vetro colpisce un occhio si toglie delicatamente con una pinza il frammento di vetro, ma solo se ciò non comporta rischi di maggiori lesioni all'occhio, e poi si lava abbondantemente con acqua. In ogni caso si deve portare l'infortunato al Pronto Soccorso. D. Inalazione di gas o di vapori tossici.- Questo tipo di intossicazione è * molto pericolosa perché agisce rapidamente sul corpo umano . Le principali intossicazioni da inalazione di gas o vapori tossici sono dovute all'acido solfidrico, all'ossido di carbonio, al diossido di azoto, agli alogeni e all'acido cianidrico. * Fortunatamente i gas tossici che si usano o che si sviluppano durante l'espletamento dell'analisi qualitativa (per es. H2S e HCN) hanno odori che ne fanno avvertire la presenza già al di sotto della soglia di pericolo (non però CO e NO2, la cui tossicità si manifesta già al di sotto della soglia olfattiva). 2 H2S. L'acido solfidrico è largamente usato nell'analisi qualitativa, sia come tale sia come prodotto dell'idrolisi della tioacetammide. È un gas estremamente tossico, almeno quanto l'acido cianidrico. Una inspirazione profonda di H2S ad alta concentrazione provoca l'immediata paralisi respiratoria e la morte. Ma anche una concentrazione di 0,1% nell'aria provoca la morte in breve tempo . Una continua inalazione di piccole quantità di H2S provoca irritazione al sistema respiratorio, emicrania, vomito e debolezza. Questi effetti si attenuano però rapidamente con la respirazione, spontanea o artificiale, di aria pura. CO. Non vi sono occasioni di produzione di quantità pericolose di questo gas durante le operazioni di analisi di laboratorio. Esso è tuttavia presente in notevoli quantità (anche superiori al 10%) nei gas di città ancora utilizzato in alcune zone. Una fuga di gas di città dovrebbe essere immediatamente avvertita dall'odore traccia che lo accompagna. I primi sintomi di intossicazione sono: emicrania, nausea, senso di affaticamento, e poi collasso. Come primo soccorso d'urgenza si deve portare l'infortunato all'aria pura e, nei casi gravi, si deve praticargli la respirazione artificiale. N02 (e N204). Questo è un gas rosso-bruno che si forma in quantità anche notevoli quando l'acido nitrico reagisce, per esempio, con metalli, con sostanze organiche e con altre sostanze ossidabili. E' un gas molto pericoloso, anche perché i suoi effetti, che sono molto gravi per i polmoni, non si fanno sentire subito. I primi sintomi di intossicazione sono una tosse violenta e gli effetti sono: debolezza, senso di freddo, cefalea, nausea, stordimento, dolori addominali e cianosi. In caso di intossicazione si deve mettere l'infortunato in ambiente tiepido e a riposo assoluto, somministrando eventualmente ossigeno e praticando, ove occorra, la respirazione artificiale. E' in ogni caso necessario l'intervento medico. Cl e Br. Questi elementi agiscono provocando irritazione e danni al sistema respiratorio. Già a bassa concentrazione provocano irritazione delle mucose e una forte tosse. Come soccorso d'urgenza si deve portare il paziente all'aria, farlo respirare a fondo ed eventualmente somministrargli anche ossigeno. HCN. Questo acido (ma anche i suoi sali) è uno dei più velenosi composti inorganici. Agisce sia per inalazione sia per assorbimento attraverso la pelle. Nell'analisi qualitativa esso si può sviluppare per azione di acidi su cianuri o su cianocomplessi solidi o su loro soluzioni. La sua presenza è avvertita dall'odore caratteristico di mandorle amare. L'inalazione di alte concentrazioni di HCN porta a mancanza di respiro, paralisi, perdita della conoscenza, convulsioni e morte, che sopravviene rapidamente. I primi sintomi di una intossicazione leggera sono: mal di testa, vertigini, nausea e vomito, convulsioni e paralisi respiratoria. Come soccorso d'urgenza, ma purtroppo vano se l'avvelenamento è grave, si devono praticare all'infortunato rapide ed Fortunatamente, però, la soglia olfattiva è a circa 0,00001 %. Si tenga presente che quando si verifica una fuga di gas occorre aprire subito le finestre del laboratorio, spegnere eventuali fiamme ed evitare scintille. Si fa presente che anche NO si trasforma velocemente in NO2 all'aria. 3 abbondanti inalazioni di aria pura e si devono rompere rapidamente sotto le sue narici due capsule contenenti nitrito di amile in modo che i vapori vengano rapidamente inspirati. Ove occorra si deve praticargli anche la respirazione artificiale. E. Ingestione di sostanze.- Questo tipo di incidente è uno dei più rari perché è difficile che si verifichi una ingestione non intenzionale di un liquido o di un solido pericolosi. Tuttavia, sostanze pericolose che dovessero accidentalmente arrivare alla bocca devono essere immediatamente sputate, e non ingerite. Si deve poi sciacquare ripetutamente la bocca. Qualora la sostanza sia stata ingerita dovrebbe venire diluita somministrando all'infortunato acqua o latte, ma in questo caso occorre portare subito l'infortunato al Pronto Soccorso. Non è possibile dare una indicazione generale sull'opportunità di provocare il vomito perché ciò potrebbe comportare ulteriori danni al tessuto già colpito dalla sostanza. F. Esplosioni.- Vi sono poche circostanze in cui nell'analisi qualitativa si possono formare miscele di reazione esplosive. Queste, però, possono verificarsi in seguito al riscaldamento di miscele di nitrati e, soprattutto, di clorati e carbone o sostanze organiche (con i clorati l'esplosione può avvenire anche per percussione; per esempio nella macinazione del materiale). Anche l'acido perclorico a contatto di sostanze organiche può dar luogo a reazioni esplosive. Inoltre, il trattamento con acido solforico concentrato di una miscela contenente un permanganato o un clorato può provocare esplosioni in seguito alla formazione di Mn207 e, rispettivamente, di ClO2, i quali sono altamente esplosivi. G. Aggressione agli indumenti- L'uso del camice da laboratorio previene in grande misura questo tipo di incidenti. Ciò nonostante possono verificarsi ugualmente aggressioni degli indumenti in seguito ad un errato uso dei reagenti, a spruzzi accidentali. Le aggressioni più comuni sono dovute ad acidi o a basi. Nel caso di aggressione con acido solforico o con acido nitrico concentrati non esistono rimedi per salvare la parte di stoffa aggredita. Nel caso di aggressione con acidi diluiti si può limitare il danno lavando rapidamente la stoffa con ammoniaca 1 M e poi con acqua. Nel caso di aggressione con basi (soluzioni di NaOH, KOH, NH3) si può lavare con molta acqua. 4