UNITRE: UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ SEDE AUTONOMA DI C/MARE DI STABIA E PAESI LIMITROFI VIA G. MARCONI 87 –80053 C/MARE DI STABIA (NA) sito: www.unitrestabia.it e-mail: [email protected] LETTERA APERTA C/mare di Stabia, 12 agosto 2013 A tutti gli Italiani Oggetto: Il duo Letta-Saccomanni Mutuo prima casa: Rimandato (tanto si pagherà tutto tra settembre e dicembre) Aumento IVA : Rimandato (aumenterà nel mese di ottobre) Fondi per i partiti : dati (non saranno mai tolti come le provincie e la riduzione dei parlamentari) Aumento IVA dal 4 al 21 : promosso Aumento Irpef regionale e comunale : promosso (dal 1 gennaio in Campania una famiglia con un guadagno netto di 1000 euro al mese va a pagare per l’irpef regionale oltre 650 euro) Aumento quotidiani :promosso. 38 consulenti esterni Regione Campania : promosso (e pensare che la Regione non ha i soldi per gli stipendi delle ASL ed il debito pubblico è arrivato a 2075,1 miliardi nonostante che le entrate tributarie sono aumentate del 22,5% )ecc. ecc. ecc. ecc. Il duo Letta-Sacomanni con le loro dichiarazioni fuori luogo, i 9 punti per l’IMU e le ultime di oggi di Letta dall’Azerbaigian, 11 agosto 2013, avvalorano la nostra tesi : il loro cervello è avvolto da una nebbia, stanno perdendo il ben dell’intelletto ed hanno bisogno di cure psicoterapeute, infatti nessuno sano di mente farebbe quello che hanno fatto e possono fare loro e penserebbe quel che pensano loro. Diceva M. Gioia : “Un riso frequente, come quello di Saccomanni, che cagiona convulsione nel volto, è segno caratteristico della follia”. La loro è una follia del tutto particolare e subito mi viene in mente una definizione tratta dal libro “Wyrd Sisters” di Terry Prachett ( che già ho scritto in un mio precedente articolo) e questa definizione, calzante per i nostri personaggi, ci dimostra il loro tipo di follia : “Sono chiaramente pazzi, ma nel cuore della loro follia c’è una fredda , spaventosa sanità mentale, un nocciolo di puro ghiaccio interstellare al centro di una fornace”. Ma i due più che cattivi, non sembrano persone equilibrate ma non sono abbastanza pazzi da venire immediatamente classificati come tali. E, anche nel momento in cui la loro follia diventerà eclatante, non sarà mai completamente priva di raziocinio e discernimento. Il loro funzionamento mentale è abnorme, insolito, bizzarro e deviato, ma è pur sempre un modo di funzionare. Mettono a punto piani contorti per il dominio, per la distruzione di massa( le persone si uccidono per non avere più soldi per sfamarsi e i ministri, con i presidenti delle camere, spendono miliardi in viaggi inutili facendo lievitare il debito pubblico) o, più semplicemente per raggiungere i propri obiettivi a favore della Troika. In queste persone la linea di demarcazione tra follia e pura malvagità è più indistinta che mai. Quando il premier ci dice che la ripresa è in fondo al tunnel ma manca il lavoro, e quando dice che la nave è solida ma egli la guida come Schettino guidava la Concordia, è letteralmente discorso da squilibrato. In poche parole i nostri devono essere curati e mi riferirò ad indicatori necessari per queste persone come se fossimo in una normale attività clinica e dimostrerò come l’esame delle loro funzioni psicologiche normali possono subire delle variazioni patologiche come lo stato di coscienza, l’attenzione, la percezione, il pensiero, il linguaggio, la memoria, l’intelligenza, l’affettività e la volontà e mi avverrò di quella intuizione clinica che è la base implicita su cui poggia qualsiasi diagnosi che copio dal “ IV Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” (N.B: il V in America è già uscito ed in Italia arriverà fra 8 mesi perché le malattie mentali sono in forte crescita a partire dai politici di tutto il mondo). I due non sono altro che dei “depressi”; non parlerò direttamente dei due perché l’idea di eseguire una autopsia psicologica su due persone super-cattivi non mi piace, ma ho deciso di impostare i piani di trattamento tramite due personaggi che non esistono più ma che hanno il vantaggio di essere noti e sono simili ai due che sto trattando: Capitan Uncino (Enrico Letta chiamato da Grillo capitan Findus) e Dracula (Fabrizio Saccomanni) essendo questi due i depressi più famosi che si sono avuti nella storia. I disturbi depressivi rientrano tra i disturbi dell’umore e i sintomi variano a seconda della gravità del disturbo e riguardano varie aree : quella politica, quella affettiva, quella motivazionale, quella fisico-vegetativa ecc. La loro espressione più comune non è la tristezza ma l’anedonia (dal greco an, prefisso negativo, ed hedone =piacere) cioè l’incapacità a provare sentimenti ed essi vivono quasi in un senso di colpa perché trovano ingiusto non riuscire a provare sentimenti appropriati nei confronti dei cittadini. I due manifestano una particolare forma di autosarcasmo, detta “umore patibolare”. In questi ultimi giorni hanno presentato un rallentamento ideativo e la loro memoria, la loro concentrazione, la loro attenzione sono risultate impoverite. La depressione, nella maggior parte dei casi, si associa a condotte antisociali. Il Capitan James Hook ( Giacomo Uncino in italiano) è un personaggio creato per una scena a sipario chiuso di uno spettacolo teatrale (come il nostro premier) ma dopo divenne uno dei protagonisti del romanzo “Peter Pan e Wendy”. Egli è il capitano di una nave pirata nei mari dell’Isola che non c’è ( come il nostro è alla testa di un parlamento di nominati che non ci sono). Ha studiato in collegio ed ha ricevuto un’ educazione di tutto rispetto. Come per Uncino non abbiamo molte informazioni come pirata così per Letta sappiamo poco della sua vita politica anche se negli ultimi anni lo abbiamo sempre visto dietro i segretari che si sono succeduti. Per Capitano Uncino sono certo che tutti hanno letto il libro o visto il film “Peter Pan” ma qui voglio descrivere la sua figura ( alla quale potete accostare quella di Letta) : E’ un uomo educato ed elegante, molto diverso dal resto della sua ciurma. Ha un aspetto cadaverico e la faccia scura. I suoi occhi sono blu non-ti-scordar-di-me, profondamente malinconici, tranne che quando ti infilza con il suo uncino (traduci : decreta nuove tasse),allora vi compaiono dei puntini rossi che li illuminano in modo orribile. Nei modi, ha ancora qualcosa di signorile, così che ha un certo contegno anche quando ti squarta ed ha fama di essere un grande narratore. Non è mai sinistro come quando è educato; e l’eleganza della sua dizione, anche quando impreca, dimostrano che è di un’altra casta, rispetto alla sua ciurma. Uomo di indomito coraggio. Nei confronti dei suoi uomini ha un atteggiamento ambivalente. Da un lato li disprezza, dall’altro ne fa i suoi confidenti. Il suo nemico naturale è Peter Pan (leggi :Renzi). Egli odia Peter Pan non perché Peter l’ha battuto, non perché gli ha mozzato un braccio e l’ha gettato al coccodrillo ma per l’impudenza di Peter. Egli odia l’impertinenza di Peter, ma sarebbe più corretto dire che ne odia la vitalità. Peter rappresenta ciò che Uncino non è e che, dentro di sé, vorrebbe essere. Uncino si sente intrappolato delle sue “buone maniere” anche se non sa nemmeno di averle, ma le buone maniere sono tutto ciò che a lui importa. Un cadavere pietrificato nelle sue buone maniere. Naturalmente, a Peter delle buone maniere non importa niente. Potrei parlare tanto ma voglio passare alle indicazioni prognostiche e piano di trattamento. Nel seguire tutta la storia di Capitan Uncino noto che i suoi tratti depressivi superano di gran lunga i suoi tratti antisociali e questa è una buona notizia. Barrie stesso, autore del libro “Peter Pan”, ha spiegato che mentre Uncino come politico è malvagio e sanguinario, quelle stesse caratteristiche lo rendono un buon pirata, “e non del tutto vile”. Queste considerazioni portano un possibile problema etico per il terapeuta in quanto pochi di noi approvono la pirateria ( politica) come scelta lavorativa o come stile di vita.(N.B. sia i politici che i pirati hanno un solo scopo : riempirsi i forzieri). Starà al giudizio di ogni terapeuta accettare o meno Giacomo Uncino come paziente. E’ depresso e negli ultimi tempi ha presentato una diminuzione di interesse e di piacere per tutte le attività, rimandando tutto e non combinando niente. Non so con esattezza quale sia la qualità del suo sonno, ma posso presumere che non sia buona dato che il pensiero di Peter Pan, alla notte, lo “disturba come un insetto”. (A buon intenditore poche parole !!!!!). Durante le prime fasi del trattamento, sarà necessario indagare la sintomatologia di Uncino in modo più preciso, specialmente riguardo alla durata del disturbo. L’etichetta diagnostica potrebbe essere persino di disturbo di personalità depressivo. Si discuterà con lui il piano di trattamento più idoneo, non escludendo a priori una terapia farmacologica. Di certo Uncino trarrà grande giovamento dalla relazione terapeutica. Inoltre i tentativi di Uncino di eliminare Peter non denotano, a mio avviso, una reale volontà di ucciderlo. La natura dei sentimenti di Uncino per Peter sono di natura squisitamente proiettiva e come tali andranno a suo tempo affrontati, a meno che non emergano evidenze di segno contrario. Nel complesso la prognosi per Uncino è relativamente favorevole. Può reagire positivamente a una terapia individuale mentre sarei prudente su una terapia di gruppo. Dracula è il più famoso vampiro letterario di tutti i tempi ; Bram Stoker, nei suoi libri, si è ispirato alla figura storica del principe valacco Vlad III, detto “l’Impalatore”. Tutti, da ragazzi, abbiamo visto i film su Dracula e quindi è inutile descrivere la sua storia ma, voglio ricordare che ha vissuto per molti anni in un castello (il nostro nel palazzo Koch a Roma) in compagnia di persone spaventate. Nonostante il contegno nobiliare, col sorriso permanente, è di umore lugubre per la maggior parte del tempo, con una netta predisposizione per i pensieri cupi e sanguinosi. Nutre anche qualche preoccupazione per il suo ruolo e il suo prestigio. All’inizio del romanzo ci viene presentato come un uomo anziano, ma ringiovanisce via-via nel corso della narrazione, grazie ai meriti di una alimentazione ricca di proteine infatti per “rimettersi in forma” gli è sufficiente dissanguare le giovani ( al nostro i giovani dopo il decreto 46/12). La sua progettazione per il futuro è confusa e lacunosa. Questi aspetti depressivi, in Dracula, si sottoscrivono su una personalità di tipo psicopatico in senso stretto, più che antisociale. Egli trae piacere dalle sofferenze altrui e dall’esercizio di un potere manipolatorio sulle sue vittime. Per saperne di più leggete il libro di Stoker. Io vi dico solo che il trattamento di questo paziente presuppone una serie di difficoltà. Da un lato presenta una sintomatologia depressiva che, in quanto tale, produce una notevole sofferenza psichica del nostro assistito. Dall’altro, sembra evidente che quando gli aspetti depressivi recedono, si fanno più evidenti gli aspetti antisociali. Quindi se il suo progetto di dissanguare le giovani (ovvero di “aumentare le tasse per accontentare la troika” ) può apparire come un’autoprescrizione per mitigare i suoi aspetti depressivi, non è possibile aderire al piano terapeutico ed è necessario lavorare prima sui suoi aspetti antisociali. Anche qui uno psicologo incontra difficoltà di fronte ad un dissanguatore di persone e posso proporgli, come valida alternativa, la morte per fame. Sembra tutto complesso, ma non dispero perché sono presenti anche degli aspetti prognostici positivi. Dracula ha maturato una certa consapevolezza della propria condizione e questo fa sperare che desideri modificare la propria condizione sebbene non sappia come farlo. E’ una persona di notevole intelligenza, cultura e perspicacia, portato all’introspezione e con eccellenti capacità di verbalizzazione dei propri pensieri. Dato che si annuncia una lunga terapia, è bene tenere presenti le particolari caratteristiche fisiologiche del nostro paziente. Il Presidente dell’Unitre Antonio Orazzo