DESIDERI UN SIBERIAN HUSKY ? Q Allora questo opuscolo fa per te! ui troverai tutte le informazioni necessarie a decidere se il Siberian Husky è il tuo cane ideale, e per aiutarti ad affrontare l’acquisto e la vita insieme nel modo migliore. La SESHI (Sezione Siberian Husky Italia), nata per occuparsi in modo specifico del Siberian Husky, è una delle 5 sezioni di razza del CIRN (Club Italiano Razze Nordiche), l'unica società specializzata ufficiale adibita alla tutela delle razze nordiche in Italia. La Seshi, divenuta operativa dal febbraio 2000, è composta da allevatori e proprietari di Siberian Huskies. Il loro principale obiettivo è quello tutelare questa magnifica razza, valorizzandola e facendola conoscere tra gli appassionati cinofili e non. A tale scopo gestisce Raduni e mostre speciali valide ai fini del Campionato Italiano, collabora con Clubs stranieri per verificare e scambiare informazioni sulla selezione della razza, collabora con mushers qualificati e scuole di Sleddog per promuovere un solo “tipo”, essendo il Siberian Husky un cane da lavoro, sia che si trovi sul ring che al traino. La Seshi è al servizio di tutti coloro che, nella veste di allevatori ed appassionati della razza,vogliano collaborare o semplicemente tenersi informati su tutto ciò che alla razza compete ed accade. Per diventare soci non è necessario possedere un Siberian Husky, basta compilare un modulo (in allegato) di associazione al CIRN specificando di voler far parte della sezione di razza SESHI e versare la relativa quota. Questo permetterà di: - ricevere il giornalino semestrale del club dedicato e creato dai soci, ricco di informazioni sui vari aspetti che concernono la razza - Ricevere la rivista mensile dell’ENCI “I Nostri cani” - Avere sconti per molte pratiche ENCI, comprese le iscrizioni alle Esposizioni Canine - Godere di un’assicurazione per se e per il proprio cane - Usufruire di sconti ed agevolazioni presso le aziende convenzionate con il club - Usufruire di sconti o partecipazioni gratuite agli eventi organizzati dalla Sezione. - Poter concorrere per il Campionato Sociale del Club - Poter effettuare gratuitamente il Test di Valutazione Caratteriale LA STORIA L a razza ha avuto la sua massima selezione negli Stati uniti, dopo essere stata allevata dai Ciukci, popolazione della Russia stanziata nella Siberia nord orientale, in particolare nel Distretto autonomo di Čukotka. A quel tempo i cani da slitta erano utilizzati come unici mezzi di locomozione. Nel periodo della Corsa all’Oro i cani dei Ciukci furono importati da Leonard Seppala in Alaska , a seguito della diffusione, fra i cercatori, di competizioni con slitte trainate dai cani. L’arrivo di questi esemplari per vari motivi non fu accolto con grande entusiasmo. In particolare, la loro taglia, inferiore a quella dei cani normalmente utilizzati a questo scopo, valse loro derisioni e il nomignolo di “piccoli topi siberiani”. Ben presto però i piccoli topi fecero ricredere i più, iniziando a mietere successi nelle gare, fino a che, nel 1925, a seguito dell’epidemia di difterite scoppiata nella città di Nome, vennero consacrati definitivamente per come meritavano. Le condizioni climatiche avverse impedivano, infatti, il raggiungimento della città, per questo motivo venne organizzata una staffetta fra slitte. Ebbene questi cani riuscirono a portare il Siero Antidifterico da Nenana a Nome, percorrendo in una settimana circa 1.080 Km, dando la dimostrazione di grande tenacia e forza. Dal 1973, ogni anno, per celebrare questo avvenimento si svolge la “IDITAROD”, la corsa del Siero, una delle gare di cani da slitta più affascinanti per tutti gli appassionati. Per questa avventura e a futura memoria una statua di Balto (uno dei protagonisti dell’impresa del Siero, che percorse solo l’ultimo tratto del percorso) campeggia a Central Park in New York con la scritta: "Dedicato all'indomabile spirito dei cani da slitta che trasportarono sul ghiaccio accidentato, attraverso acque pericolose e tormente artiche l’antitossina per seicento miglia da Nenana per il solllievo della ferita Nome nell’inverno del 1925. Resistenza, fedeltà, intelligenza". La razza fu riconosciuta negli Stati Uniti nel 1930 e nell’Aprile del 1932 sull’American Kennel Club Gazette fu pubblicato il Primo standard ufficiale. LO STANDARD FCI Standard N° 270 / 24.01.2000 ORIGINE : U.S.A. DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE. 02.02.1995 UTILIZZO. Cane da slitta CLASSIFICAZIONE F.C.I. : Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sezione 1 Cani nordici da slitta Senza prova di lavoro ASPETTO GENERALE Cane da lavoro di media taglia, svelto e leggero, sciolto e aggraziato nei movimenti. Il suo corpo moderatamente compatto e ricco di pelo, le orecchie erette e la coda a spazzola rivelano la sua origine nordica. Il suo passo caratteristico è regolare e senza sforzo evidente. Assolve al meglio la sua originaria funzione di cane da traino, portando carichi leggeri a moderata velocità su lunghe distanze. Le forme e le proporzioni del suo corpo riflettono questo basilare equilibrio di forza, velocità e resistenza. I maschi della razza Siberian Husky sono mascolini ma mai grossolani; le femmine sono femminili ma senza debolezze di struttura. In buone condizioni, con muscoli fermi e ben sviluppati, il Siberian Husky non è mai eccessivamente pesante. PROPORZIONI IMPORTANTI: • Di profilo, la lunghezza del corpo, dalla punta della spalla alla punta posteriore della groppa, è leggermente maggiore dell’altezza del corpo, dal terreno alla punta del garrese. • La distanza dalla punta del tartufo allo stop è uguale alla distanza fra lo stop e l’occipite. COMPORTAMENTO – CARATTERE Il caratteristico temperamento del Siberian Husky è amichevole e gentile, ma anche sveglio ed estroverso. Non ha l’atteggiamento possessivo del cane da guardia, né è troppo sospettoso verso gli estranei o aggressivo con gli altri cani. Ci si può aspettare un po’ di riservatezza e dignità nei cani adulti. La sua intelligenza, trattabilità, e appassionata disposizione, fanno di lui un gradevole compagno e volonteroso lavoratore. TESTA REGIONE DEL CRANIO Cranio di medie dimensioni, e proporzionato al corpo; leggermente arrotondato sulla sommità e che va diminuendo dal punto più ampio fino agli occhi Stop ben definito REGIONE DEL MUSO Tartufo nero, nei cani grigi fulvi o neri, fegato nei cani color rame; può essere color carne nei cani interamente bianchi. Accettato il tartufo striato di rosa “tartufo da neve” . Muso di media lunghezza e larghezza, si assottiglia gradatamente verso il tartufo, con l’estremità né appuntita né quadrata. La canna nasale è diritta dallo stop alla punta del tartufo Labbra ben pigmentate e molto aderenti. Mascelle/Denti chiusura a forbice. Occhi a mandorla, moderatamente distanziati e posizionati un po’ obliqui. Gli occhi possono essere marroni o blu; ammessa l’eterocromia. Espressione: penetrante ma amichevole, interessata e mai cattiva. Orecchi di media dimensione, a forma triangolare, ravvicinati e posizionati alti sulla testa. Sono spessi, ben forniti di pelo, leggermente arcuati nella parte posteriore e ben eretti con le estremità leggermente arrotondate che puntano verso l’alto. COLLO Media lunghezza, arcuato e portato fieramente eretto in stazione. In movimento, al trotto, il collo è esteso in modo che la testa sia portata leggermente in avanti compagno e volonteroso lavoratore. CORPO Dorso diritto e forte, con linea superiore orizzontale dal garrese alla groppa. Di media lunghezza, né troppo corto e forte né rilassato perché eccessivamente lungo. Rene teso e asciutto, più stretto del torace, e leggermente retratto. Groppa inclinata rispetto alla spina dorsale, ma mai tanto avvallata da limitare la spinta dei posteriori Torace profondo e forte ma non troppo ampio, col punto più basso al livello del gomito. Le costole sono ben cerchiate vicino alla spina dorsale ma appiattite suifianchi per permettere un movimento sciolto CODA Ricca, a spazzola come la coda di volpe, è inserita proprio sotto il livello della linea dorsale e portata sul dorso in una aggraziata curva a falce quando il cane è in attenzione. Quando è portata alta non si arrotola sui fianchi né si appiattisce sul dorso. Per il cane a riposo è normale una coda bassa. Il pelo della coda è di media lunghezza, e circa della stessa lunghezza sopra, sui lati e sotto, con l’aspetto di una spazzola rotonda. ARTI ANTERIORI in stazione, e visti dal davanti, gli arti sono moderatamente distanziati, paralleli e diritti. L’ossatura è di sostanza ma mai pesante. La lunghezza degli arti dal gomito al suolo è leggermente superiore della distanza fra il gomito e la punta del garrese. Gli speroni dell’anteriore possono essere tolti. Spalla e braccio la scapola è ben obliqua. Braccio leggermente obliquo all’indietro dalla punta della spalla al gomito, e non è mai perpendicolare al suolo. I muscoli e legamenti tra la spalla e la cassa toracica sono fermi e ben sviluppati. Gomiti aderenti al corpo e non deviati in fuori né in dentro. Carpo forte, ma elastico. Meta- carpi visti di lato sono leggermente inclinati. POSTERIORI in stazione, se visti dal dietro, i posteriori sono moderatamente distanziati e paralleli. Gli speroni, se ve ne sono, vanno rimossi. Coscia molto muscolosa e potente. Ginocchio ben angolato. Garretto ben definito e disceso. PIEDI ovali ma non lunghi. Sono di media misura, compatti e con molto pelo fra le dita e i cuscinetti che sono duri e spessi. In stazione i piedi non devono essere deviati in fuori né in dentro. ANDATURA Il caratteristico movimento del Siberian Husky è regolare e senza sforzo evidente. È veloce e leggero, e nel ring dovrebbe essere condotto col guinzaglio allentato ad un trotto moderatamente veloce, mostrando buon allungo degli anteriori e buona spinta dei posteriori. Se visto dal davanti, al passo, il Siberian Husky non procede sul single-track, ma come la velocità aumenta, gli arti gradualmente s’inclinano fino a che le impronte cadono sulla linea dell’asse longitudinale del corpo. Quando le impronte convergono, gli arti anteriori e posteriori si portano diritti in avanti, senza che gomiti o ginocchia vengano deviati in fuori né in dentro. Ognuno degli arti posteriori si muove sull’orma dell’arto anteriore dello stesso lato. Quando il cane si muove, la linea dorsale rimane ferma e orizzontale. MANTELLO PELO il pelo del Siberian Husky è doppio e di media lunghezza, e dà un aspetto di un ricco mantello, ma non è mai tanto lungo da mascherare il netto profilo del cane. Il sottopelo è soffice e denso e di sufficiente lunghezza da sostenere il pelo di copertura. Il pelo di guardia del mantello di copertura è diritto e piuttosto appoggiato sul corpo, mai ruvido o drizzato. Bisogna notare che l’assenza di sottopelo durante il periodo della muta è normale. È permesso regolare i baffi e il pelo fra le dita e attorno ai piedi per permettere un aspetto più ordinato; regolare il pelo su qualsiasi altra parte del corpo non è permesso e deve essere severamente penalizzato. COLORE tutti i colori dal nero al bianco totale sono permessi. Si riscontra una varietà di macchie sulla testa di tipo diverso, inclusi vari disegni che non si trovano in altre razze. TAGLIA E PESO Altezza al garrese Maschi . da 53,5 a 60 cm Femmine da 50,5 a 56 cm. Peso: M. 20,5 a 28 kg F. 15,5 a 23 kg Il peso è proporzionato all’altezza. Le misura indicate sopra rappresentano le altezze estreme e i pesi limite, senza alcuna preferenza per uno dei due estremi. Peso eccessivo o eccessiva ossatura devono essere penalizzati. DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto detto sopra deve essere considerata difetto e la severità con cui verrà considerata è esattamente proporzionale alla sua gravità. • Cranio : testa rozza o pesante, testa cesellata troppo finemente • Stop : insufficiente. • Muso : troppo appuntito o troppo rozzo, troppo corto o troppo lungo • Denti : ogni altra chiusura che non sia la forbice • Occhi :inseriti troppo obliquamente o troppo vicini • Orecchi: troppo grandi in proporzione alla testa; troppo distanziati; non decisamente eretti • Collo : troppo corto e spesso; troppo lungo • Dorso : debole o cedevole; dorso di carpa; linea dorsale discendente • Torace : troppo largo; “ a botte “; costole troppo piatte o deboli • Coda : appoggiata sul dorso o arrotolata; molto frangiata; inserita troppo alta o troppo bassa • Spalle : diritte; fluttuanti. • Arti anteriori : metacarpi deboli; ossatura troppo pesante; anteriori troppo chiusi o troppo aperti;gomiti in fuori • Arti posteriori : ginocchio diritto, garretti vaccini, posteriore troppo chiuso o troppo aperto • Piedi: cedevoli o con dita aperte; troppo grandi o di brutta forma; troppo piccoli o delicati; rivolti all’esterno o all’interno • Movimento : corto, saltellante; arti che si muovono a scatti verso l’esterno, andatura pesante o che rolla; passo che incrocia o andatura a granchio • Mantello : pelo lungo, ruvido o ispido; tessitura troppo dura o troppo serica; pelo regolato, ad eccezione di dove è permesso DIFETTI ELIMINATORI • Maschi alti più di 60 cm. e femmine alte più di 56 cm N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente discesi nello scroto. IL CARATTERE E LE PECULIARITA’ DELLA RAZZA E ‘ u n c a n e amabile, curioso e divertente, amante del gioco, molto socievole, dolce e sensibile, accetta l’uomo anche estraneo di buon grado, non è un cane da guardia e da difesa, lui fa parte della famiglia in cui ne stabilisce una rigida gerarchia, è un cane discreto che non vi tormenterà con i suoi bisogni di affetto. E’ un eccellente compagno per i bambini. E’ un cane che necessita di compagnia, umana e/o canina, altrimenti si annoia, per questo il suo padrone ideale è una persona dinamica e sportiva che abbia tempo da dedicargli. Naturalmente ama molto correre e la vita all’aria aperta, e vi potrà accompagnare in tutte le vostre attività. Nell’immaginario collettivo, si sono create alcune credenze che è opportuno sfatare : - non soffre il caldo, il suo sottopelo è molto speciale e lo protegge sia dal freddo che dal caldo, e quando le temperature si fanno alte lo lascia cadere come qualunque altro cane. Inoltre il Siberian Husky si autoregola evitando di surriscaldarsi col movimento nelle ore più calde, per sfogarsi invece nelle ore più fresche, al mattino e alla sera. - i Siberian Husky con gli occhi scuri sono originali, lo standard ammette sia gli occhi azzurri che quelli marroni, sono previsti anche gli occhi impari ovvero un occhio chiaro ed uno scuro, o l’eterocromia dell’iride, quando cioè sono presenti due colori in uno stesso occhio. Nei soggetti bianco rossi spesso si hanno occhi ambra, una colorazione verde/nocciola dell’iride. L’occhio azzurro è stata una caratteristica molto richiesta ai tempi del boom della razza, avendo una componente recessiva a quei tempi nacquero molti sedicenti allevamenti che accoppiavano molto in consanguineità per assicurarsi cuccioli appetibili sul mercato, questo ha portato una crescita notevole di patologie genetiche. Per fortuna questa particolarità oggi non è più così richiesta ed il lungo lavoro di allevatori seri ha portato a cani più sani ed a una maggior cultura sulla razza, che è quindi oggi apprezzata più per le sue notevoli virtù che per il colore degli occhi. - i Siberian Husky scappano, uccidono galline, fanno buche in giardino, non obbediscono… Si tratta di una razza molto particolare, un cane primitivo, che ha sviluppato una serie di comportamenti ed istinti che per un padrone alle prime armi possono risultare un pò più difficili da gestire. La sua intelligenza supera quella di molte altre razze canine, ed il suo grado di sviluppo a cane adulto è molto più repentino, questo significa che un cucciolo di 2 mesi è un piccolo cane perfettamente in grado di capire cosa è più congeniale per lui e quali sono i mezzi più consoni per ottenerlo. Il Siberian Husky può essere un ottimo compagno di vita ma analizziamo meglio questi istinti, che sono anche la sua magia, quella che ha incantato molti amatori di questa razza, perché lui non è soltanto un cane, è molto di più, e la sua personalità è un mondo meraviglioso e variopinto CHE VI ILLUMINERA’ LA VITA L’istinto di branco: quando si parla di Siberian Husky non bisogna mai dimenticare che il branco ha un importanza fondamentale, essendo un cane atavico per lui è tutto, il branco è quello che dà cibo sicurezza e pace. Anche la sua funzione di cane da slitta è messa in opera lavorando in un team, dove ognuno fa la sua parte per la salvaguardia della squadra ed il raggiungimento degli obbiettivi. Quindi fin da quando entrerà nella vostra famiglia il cucciolo cercherà di trovare il suo branco, che può essere fatto di persone o cani, ma che all’interno presenterà una scala gerarchica che lui analizzerà fin nei minimi particolari cercando di trovare la collocazione migliore per lui. L’istinto predatorio: essendo un piccolo lupo ha un grosso istinto predatorio e niente si può fare contro questo suo impulso irrefrenabile, è ancora convinto istintivamente di dover cacciare per vivere e quindi potrà convivere con i gatti e gli altri animali di casa se ci è cresciuto insieme ma a tutti gli altri state molto attenti o vi ritroverete a pagare decine di galline sterminate dal suo passaggio, che di sicuro non mangerà ma vi porterà a casa aspettandosi da voi una ricompensa per quanto bravo e scaltro è stato questo giovane lupacchiotto…. L’istinto alla fuga e alla perlustrazione: il Siberian Husky è stato selezionato ed allevato in territori molto ampi che non erano mai gli stessi perché il suo primo popolo selezionatore (i Ciukci) era un popolo nomade e veniva spesso lasciato libero per procurarsi il cibo da solo. Questo lo ha portato ad essere assolutamente privo di senso del territorio, non ne comprende i limiti e non ha l’istinto a difenderlo (non è infatti un cane da guardia). Per lui la casa è dovunque le zampe possano portarlo e quindi, se riesce ad uscire dal suo giardino o dalla sua casa, può fare perlustrazioni (dal proprietario denominate “fughe”) di ore o giorni, ma poi ha sempre voglia di tornare a casa se nessun pericolo sopraggiunge. L’istinto a scavare: è un ottimo scavatore, è un istinto che ha mantenuto per svariati motivi, per costruirsi una tana, per creare una buca nella neve dove dormire durante le ore di riposo, per fare una culla per i suoi cuccioli, o anche per sotterrare del cibo da lasciare ai momenti più duri della stagione. Quindi occhio ai vostri fiori, giardini e soprattutto attenzione alle recinzioni che lui potrà tentare di passare scavando una buca se avrà voglia di andare fuori. L’istinto all’indipendenza: questa razza è molto indipendente semplicemente perché è molto intelligente. Nella sua mente lui pensa di essere perfettamente in grado di cavarsela da solo in ogni situazione e questo lo porta a prendere decisioni indipendenti, soprattutto quando nel suo branco crede di non trovare un capo degno della sua fiducia. Si, perché nel branco c’è sempre un capobranco, che si trova al suo posto solo ed esclusivamente perché ha dimostrato qualità di coerenza, saggezza, ed equilibrio, caratteristiche fondamentali per governare una squadra e per garantirne la sopravvivenza. Il vostro cane inizierà quindi fin da subito a studiarvi per capire se siete degni di questo posto. Questo fa parte del suo lavoro e delle sue responsabilità (si, perché lui se le sente addosso fin da cucciolo). Vi metterà alla prova per vedere se le vostre risposte saranno sempre coerenti ed equilibrate e solo quando per lui sarà sufficiente vi attribuirà questa effige. Un cucciolo di buon carattere comunque, preso in un buon allevamento che ha lavorato con la socializzazione ed il rapporto con i coespecifici, se ben seguito ed educato non avrà problemi e sarà un compagno amabile. PREGI : • è un cane che abbaia poco, • è estremamente pulito • è molto discreto, sa ritagliarsi i propri spazi • non emana cattivo odore nemmeno da bagnato • è molto delicato nei movimenti • è amorevole con i bambini, soprattutto le femmine che si comportano come brave baby sitter • è un cane che rimane giovane fino all’ultimo, sia nel corpo ma soprattutto nell’anima DIFETTI: • è permaloso • nel periodo della muta perde una considerevole quantità di sottopelo (se tenuto in appartamento l’aspirapolvere sarà proprio necessario) • è di media taglia, non è un cane mini, non lo si può portare ovunque • non ama la solitudine e necessita di stare a contatto con la propria famiglia o altri cani • i maschi adulti tendono ad essere dominanti con gli altri cani, soprattutto se crescono senza la presenza di altri maschi • il suo istinto al traino se non ben regolato può rendere le passeggiate un pochino faticose VISITA IL NOSTRO SITO WWW.SESHI.IT per contatti e-mail : [email protected] [email protected] DOVE ACQUISTARLO S e avete davvero deciso di prendere un Siberian Husky, ben consci del tipo di cane con cui dovrete dividere un lungo periodo della vostra vita, siete arrivati al momento più delicato: dove acquistare il cucciolo? Tra le varie possibilità la più sicura, e quella che vi consigliamo caldamente, è un buon allevamento. Infatti l'allevamento non produce (come alcuni credono) "costosi cani da esposizione", ma semplicemente cuccioli sani, tipici, selezionati con cura, alimentati nel modo più corretto ed allevati secondo i migliori criteri igienico-sanitari. E' evidente che solo con questi presupposti si potranno ottenere "anche" i grandi cani da show: ma nessun allevatore ha la pretesa di produrre "solo campioni". Il suo obiettivo è un'alta percentuale di cani di buona qualità, tra cui qualche soggetto potrà emergere in modo particolare. Agli antipodi del buon allevamento troviamo gli importatori di cuccioli che poi vengono distri- buiti attraverso fiere itineranti, finti allevamenti e purtroppo anche negozi di animali. La gente è ancora abituata a rivolgersi al negozio con fiducia, invogliata anche dal fatto di vedere esposti in vetrina dei teneri cuccioletti che attirano coccole, e non si aspetterebbe di incappare in vere e proprie truffe: ma questo succede fin troppo spesso. Naturalmente non si può fare di tutt'erba un fascio: esistono anche negozi serissimi che trattano solo cuccioli di provenienza sicura (talora di allevamento, più spesso provenienti da cucciolate private), alcuni negozianti sono essi stessi allevatori. Un'altra fonte possibile per l'acquisto del cucciolo è il privato che ha fatto coprire la sua cagnina, e che pubblicizza la cucciolata con annunci sul giornale o nella bacheca del veterinario. Qui si può trovare praticamente qualsiasi tipo di cane, dal figlio di campioni al soggetto di scarsissimo valore. Quasi sempre il privato cura con molto amore i cuccioli, ma spesso, purtroppo, non è in grado di scegliere oculatamente l'accoppiamento, è poco o per nulla informato su malattie genetiche ed esami che è consigliato fare, talora commette anche errori nell'allevamento dei cuccioli (magari in assoluta buona fede), semplicemente perché non è un esperto. Altri privati invece hanno acquistato la loro femmina in un buon allevamento, sono rimasti in contatto con l'allevatore e magari sono tornati da lui anche per decidere insieme la monta: i risultati, ovviamente, saranno di qualità assai superiore. La più grande difficoltà per il neofita consiste nel capire quale tipo di venditore ha di fronte. Di solito basta un colloquio telefonico per capire con chi abbiamo a che fare, una successiva visita ci darà altre indicazioni preziose. L’allevamento rimane la scelta più saggia perché oltre ad essere la più sicura in termini di salute, temperamento e tipicità, avrete sempre un appoggio per la crescita e l’educazione del vostro cucciolo, e per qualunque eventuale problema. L’allevatore serio non si defila, è sempre lì. In sostanza dovete tenere presente queste cose: • L’allevatore è il vostro primo amico • L’allevatore è un esperto della razza e può rispondere alle vostre domande, ai vostri dubbi, alle vostre curiosità • L’allevatore seleziona per il miglioramento della razza e quindi sceglie con cura gli accoppiamenti tenendo ben presente la tipicità, la bellezza, il carattere e l’indole per la sua funzione originaria di cane da slitta • L’allevatore conosce bene il carattere del vostro cucciolo avendolo seguito nella crescita fin dai primi passi • L’allevatore avrà avuto modo di socializzare il vostro cucciolo con persone ed animali, e proseguito il suo ingresso con altri componenti del branco più o meno gerarchicamente superiori, non solo sua madre quindi, ma zii e zie, fratellastri, altri cuccioli, anziani del branco, consentendo così al cucciolo di sviluppare un equilibrio solido e corretto • L’allevatore vi farà vedere i genitori del vostro cucciolo (la mamma sempre, il papà quasi sempre se il maschio utilizzato per la monta non è esterno), e molti dei suoi parenti più prossimi • I riproduttori presenti ed utilizzati in allevamento sono quasi sempre selezionati per salute, bellezza, carattere e funzionalità • L’allevatore vi seguirà nella crescita ed educazione del cucciolo dandovi consigli ed aiuto nei casi di bisogno, e potrà seguirvi anche successivamente se vorrete sperimentare un attività sportiva o cimentarvi in un esposizione canina • L’allevatore rimarrà responsabile a vita dei suoi cani, essendo disposto anche a riprenderli indietro nel caso che il proprietario non possa più tenerli • L’allevatore può fornire delle garanzie, sia sulle malattie virali che sulle patologie genetiche • L’allevatore può mettervi in contatto con altre persone che possiedono i suoi cani, spesso l’allevamento ha anche un gruppo con cui organizza uscite, escursioni e passeggiate. Naturalmente parliamo di veri allevamenti, quindi allevatori seri che lavorano per la selezione della razza, che la vivono appieno ed hanno un comportamento etico. IMPORTANTE: scegliete solo allevamenti riconosciuti dall'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e specializzati nella razza. "Specializzato" significa "allevatore di soli Siberian Husky, o al massimo di due-tre razze: chi alleva (o sostiene di allevare) cinquanta razze diverse non può essere un vero allevatore, perché non ha alcuna possibilità di selezionare accuratamente. L’affisso ENCI non è certo una garanzia totale ed assoluta, ma l’allevatore ENCI firma un codice etico e quindi ne risponde. Per ottenere la lista degli allevatori si può interpellare la Sezione di Razza Siberian Husky www.seshi.it, oppure direttamente l’ENCI www.enci.it I DOCUMENTI E LE GARANZIE L a cessione di un cucciolo andrebbe sempre regolata con un contratto scritto, che gli allevamenti solitamente forniscono spontaneamente. Ai negozi bisogna richiederlo, e se non ve lo vogliono fornire rifiutate l’acquisto. Anche i privati possono essere in grado di redigerne uno. Il cucciolo per la legge italiana e per l’ENCI non può essere ceduto prima dei 60 giorni di vita, questo a tutela del benessere e dell’equilibrio psicologico del piccolo. Il contratto tutela il nuovo proprietario e spesso anche il cane, e le cose che deve assolutamente contenere sono: 1) i dati del cucciolo (padre, madre, microchip, numero di ROI se ne è già in possesso, data di nascita) 2) i dati dell’allevatore o del rivenditore 3) i dati del nuovo proprietario 4) attestare la provenienza del cucciolo nel caso che si acquisti in un negozio. In Italia un cucciolo di due o tre mesi non può ancora avere il pedigree, ma il rivenditore è tenuto a certificare la sua fonte di acquisto. 5) se vi è stato detto che si tratta di un cane con pedigree, attestare il fatto che il cucciolo sia regolarmente iscritto a un libro genealogico, un cucciolo italiano deve essere iscritto al Registro Origini Italiano dell’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) 6) indicazioni del quadro vaccinale impartito al cucciolo 7) garanzia sanitaria di almeno VENTI giorni contro l'eventuale insorgenza di cimurro, epatite, leptospirosi e parvovirosi. Queste micidiali malattie virali hanno infatti un periodo di incubazione piuttosto lungo (appunto da 15 a 20 gg.). Un cucciolo che abbia contratto una di queste malattie potrebbe apparire sanissimo al momento dell'acquisto, ma ammalarsi e morire nel giro di poche settimane. Contro tutte queste malattie esistono vaccini perfettamente funzionali, e se il cucciolo viene allevato in modo corretto e vaccinato all'età giusta non contrarrà queste gravissime patologie, quindi un rivenditore onesto, conscio che il cucciolo è stato regolarmente vaccinato, non farà mai obiezioni di fronte a questa richiesta. Rifiutare, o peggio ancora proporre una garanzia sanitaria di 24 o 48 ore, è un chiaro indice di malafede da parte del venditore. Non accettate scuse o alibi, la legge italiana tutela sotto questo punto di vista chi acquista un cucciolo, fornendo indicazioni sui periodi di incubazione delle malattie virali. Le cose facoltative che possono essere presenti su un contratto e che sono più tipiche degli allevamenti sono: 1) una garanzia sulle patologie genetiche 2) richiesta di sottoporre il cucciolo in età adulta a controlli per le patologie genetiche, almeno in previsione di accoppiamenti 3) certificati di esenzione da patologie genetiche dei genitori del cucciolo 4) richiesta di osservanza di alcune minime norme di benessere animale SCEGLIERE IL PROPRIO CUCCIOLO P er quel che riguarda la salute: Gli occhi devono essere allegri, vivaci e soprattutto puliti. Un'abbondante secrezione lacrimale è sempre un cattivo segno, se è fresca può essere sintomo di irritazione (congiuntivite), se è secca ("cispa") è ancor più allarmante perché può essere sintomo di cimurro. Attenzione: se un solo cucciolo mostra i sintomi di una grave malattia infettiva, non basta scartare quel soggetto. Con ogni probabilità l'infezione si è già estesa a tutta la cucciolata, e quel cane (forse perché è il più debole) è solo il primo a manifestarne i sintomi. L'interno delle orecchie deve essere pulito e non emanare alcun odore. Un odore pungente può segnalare la presenza di acari (rogna dell'orecchio). L'addome teso o gonfio può segnalare la presenza di parassiti intestinali, a meno che il cucciolo abbia appena mangiato. La pelle del ventre dev'essere liscia e rosea e non presentare pustole e/o arrossamenti. Il pelo del cucciolo dev'essere lucido e quasi inodore (ad esclusione dei normali "odori di cuccia"). La presenza di pulci non deve allarmare ma è comunque segno di cattiva conduzione dell'allevamento. ATTENZIONE: Le malattie virali in fase di incubazione sono asintomatiche e quindi impossibili da prevedere. Per quel che riguarda alcuni difetti redibitori: Talvolta si può incorrere in alcuni difetti che anche un neofita può osservare. Le mucose devono essere ben pigmentate, fino ai due mesi, però, la pigmentazione può essere incompleta, qualche macchietta rosa nel cucciolo piccolissimo non deve preoccupare, ma dopo i due mesi generalmente la pigmentazione si completa. Il tartufo è nero nei cani grigi o neri, e marrone nei cani rossi o copper. La striscia rosa sul tartufo è definita “tartufo da neve” ed è ammessa dallo standard. La dentatura del cucciolo è quella da latte, non definitiva, quindi non si può ancora sapere se sarà completa. Si può già vedere, però, se presenta una corretta chiusura "a forbice". I testicoli nel Siberian Husky maschio scendono solitamente nello scroto tra le 6 e le 10 settimane, talora sono presenti anche prima, può capitare però che un cucciolo sia più tardivo e la discesa dei testicoli si prolunghi fino a dopo i tre o addirittura dopo i quattro mesi. La mancanza di un testicolo (monorchidismo) o di entrambi (criptorchidismo) è un serio problema ereditario che esclude il cane dalle esposizioni, ed essendo trasmissibile alla prole ne preclude anche la riproduzione. Questo difetto può dare problemi al cane stesso, infatti il testicolo ritenuto nell'addome, sottoposto a calore eccessivo, può degenerare in tumore, e conviene quindi sempre eliminarlo con un'operazione chirurgica.ore che ci tuteli La mancata discesa dei testicoli (così come i difetti di dentatura) sono considerati difetti redibitori, quindi, se il cucciolo non è ancora a posto, è meglio farsi rilasciare una garanzia dall'allevatore che ci tuteli contro la possibilità di tali problemi. Talvolta l’allevatore può cedere cuccioli con questi difetti ad un prezzo più basso e con obbligo di sterilizzazione, sono cuccioli comunque belli, tipici, socievoli e possono essere quindi un ottima soluzione per chi magari cerca un cane da compagnia ma non può permettersi di spendere molto, e non vuole allo stesso tempo comprare il cane in negozio o da cagnari. MASCHIO O FEMMINA ? messo che se ne senta davvero la necessità, si possiedono le strutture giuste, i mezzi, ed il tempo necessario per dedicarsi ai cuccioli. • è vero che la femmina va in calore due volte all'anno e che perde una certa quantità di sangue, ma se vive in appartamento a questo si può ovviare con le mutandine igieniche. E’ anche vero che nel periodo dell'estro attirerà parecchi cani da tutto il circondario, non è difficile però arginare l'ardore degli spasimanti: di solito basta una severa sgridata. Una femmina non destinata alla riproduzione può anche essere sterilizzata, soprattutto in caso di false gravidanze insistenti, e questo eviterà calori ed eventuali cuccioli, oltre che proteggerla da una serie di patologie come piometra o tumori mammari. • non è vero che la cagna scappa di casa quando è in calore, non ne ha alcun bisogno, è' vero invece il contrario, talora un maschio uesta domanda viene spesso girata da può scappare di casa se sente l'odore di una un futuro proprietario indeciso all’alle- femmina in estro (e riesce a sentirlo a chilovatore, che deve quindi spiegare pregi metri di distanza) e difetti dei due sessi. Sul problema del sesso • le femmine sono più intelligenti e scaltre poi si sprecano dicerie e credenze infondate. dei maschi, spesso infatti sono usate come Prima di scegliere, quindi, ricordate queste leader nel lavoro cose: • la differenza di taglia non è così evidente nel Siberian Husky, ma naturalmente un maschio è dotato di più forza e quindi in passeggiata può risultare più faticoso tenerlo a freno • il maschio ha la testa più piena e più prestanza fisica, agli occhi dei più può risultare quindi più bello • la femmina è generalmente più docile del maschio, un po’ più tranquilla e serena, a differenza del maschio che è più spesso preda di istinti di dominanza • la femmina è di solito più obbediente e più attaccata alla famiglia. • non è vero che la femmina debba assolutamente avere almeno una cucciolata nella sua vita, può vivere benissimo senza conoscere le gioie (e i dolori) della maternità. Far riprodurre una cagna è una grossa responsabilità che dovrebbe essere presa solo se, am- Q LE PATOLOGIE DELLA RAZZA I controlli dei riproduttori non sono obbligatori per effettuare un accoppiamento ma sono l’unico modo per poter sapere se i cani che si sta mettendo in riproduzione sono sani e se si sta rischiando potenzialmente di dare cuccioli malati ai loro futuri proprietari. Come acquirenti è un vostro diritto, richiedere i certificati di esenzione dei genitori del vostro cucciolo da queste patologie. Tali certificati devono n’altra importante considerazione, essere ufficiali, cioè rilasciati da veterinari abiquando si decide di acquistare un cuc- litati da organizzazioni ufficiali, che attraverso ciolo, riguarda le malattie di origine ge- un determinato percorso formativo, sono stati netica che possono interessare il nostro cane. abilitati alla diagnosi di specifiche malattie ereNel corso del processo di selezione dei carat- ditarie del cane. teri tipici di una razza, sono stati spesso sele- Ma quali sono le patologie di chiara origine zionati inconsciamente anche caratteri genetica più diffuse nel Siberian Husky? indesiderati, responsabili di alcune patologie. Questi caratteri sono presenti nella specie Il Siberian Husky fortunatamente non ha svicane in generale ma la selezione, che per de- luppato, negli anni di selezione, molte patolofinizione viene effettuata tramite accoppia- gie genetiche. Questo anche grazie alle mento in consanguineità, li fa emergere con società specializzate, che a livello internaziomaggiore frequenza generando così le malat- nale, hanno posto un occhio di riguardo ai protie tipiche di una razza. Queste malattie pos- blemi genetici che ne minacciavano la salute. sono impiegare anche molte generazioni per Ne è un chiaro esempio la Displasia dell’anca, venire a galla ma, una volta emerse, devono patologia a carico dell'articolazione coxo-feessere tenute in attenta considerazione dalle morale, che può avere evoluzione artrosica società di razza e dagli allevatori coscienziosi spesso di grave entità. Questa patologia riche devono avere come obiettivo la produ- mane nel Siberian Husky un problema raro, zione di cani non solo belli ma anche sani. studi condotti negli Stati Uniti hanno rilevato Gli strumenti oggi a disposizione degli alleva- infatti un’incidenza del 2.2% di cani displasici, tori sono per lo più test clinici, effettuati da ve- mettendo la razza al 111° posto sulla lista del terinari specialisti, che permettono di rischio sui 114 disponibili. Grazie ad un attento distinguere gli individui sani da quelli affetti. controllo dei riproduttori il rischio di displasia, Questo non permette di escludere i portatori di tra il 1980 e il 1995 ha visto, in questo paese, tali malattie e non da la certezza matematica un aumento del 42,1% dei cani esenti e una che tutti i soggetti prodotti siano sani, ma con- diminuzione del 55,6% dei cani displasici tribuisce a ridurre in maniera significativa l’in- (fonte SHCA). L’incidenza della patologia è tutcidenza delle malattie. Per alcune malattie t’ora in diminuzione (1,2% 2006-2010). sono oggi a disposizione anche test sul DNA In Italia il controllo radiografico dei riproduttori con i quali è possibile individuare precoce- è richiesto dall’ENCI, insieme a quelli per le mente non solo i soggetti malati ma anche i patologie oculari, per certificare un riprodutportatori. tore come “SELEZIONATO” U e dalla società di razza per il titolo di campione sociale. E’ un test che si fa una sola volta nella vita ed il risultato viene timbrato direttamente dall’ENCI sul pedigree del cane. I difetti genetici che più ci interessano riguardano invece gli occhi, e poichè queste malattie possono comparire in un arco di parecchi anni è importante che il certificato di esenzione dei riproduttori venga eseguito annualmente. Esistono vari tipi di difetti oculari di origine genetica ma solo tre destano particolare preoccupazione nel Siberian Husky: cataratta ereditaria o giovanile, distrofia corneale e atrofia progressiva della retina (PRA). Queste patologie riguardano diverse parti del bulbo oculare. Di seguito una breve descrizione delle patologie e del meccanismo ereditario. Cataratta giovanile o ereditaria Si tratta di una opacità della lente che affligge i cani di giovane età, insorge mediamente tra i 3 e i 18 mesi, diversa dalla cataratta non ereditaria che normalmente affligge i cani di età avanzata. Questo tipo di cataratta di solito provoca una diminuzione parziale della vista e solo nei casi più severi può portare a cecità. È la patologia oculare più comune nel Siberian Husky. In Italia, negli anni passati, questa malattia ha raggiunto picchi del 30% di cani affetti tra quelli esaminati. Gli studi genetici in corso suggeriscono si tratti di un carattere portato da un gene recessivo, quindi mascherato nei portatori. Distrofia corneale Si tratta di un deposito anormale di lipidi nella cornea, la parte esterna trasparente del bulbo oculare, che risulta in una opacità. Questa malattia interessa i giovani cani adulti, ed è più frequente nelle femmine. L’incidenza, negli Stati Uniti, tra il 1991 e il 2007 è stata stimata intorno al 3%. Raramente la visione è seriamente compromessa e al momento non esiste una terapia. Anche questa malattia sembra essere dovuta ad un gene recessivo ad espressione variabile. Atrofia Progressiva della Retina (PRA) Esistono vari tipi di PRA, ma un’unica forma affligge il Siberian Husky, la XLPRA, così chiamata perché trasmessa dal cromosoma X della femmina. La malattia insorge tra i 3 e i 5 anni. Inizia con una diminuzione della visione notturna, progredisce con una diminuzione della luce diurna e può portare alla cecità. Grazie alla bassa incidenza le femmine sono generalmente solo portatrici del difetto presentando così solo problemi di lieve entità senza compromissione della vista. I maschi malati possono invece avere una seria compromissione della vista fino alla cecità. Non esiste una terapia. Si tratta della patologia oculare clinicamente più grave ma fortunatamente meno diffusa nella razza (1%). Il test del DNA è già disponibile. Ci sono poi malattie che in alcuni casi, possono essere di sospetta origine genetica, perchè l'ereditarietà non ne è ancora stata scientificamente dimostrata. Una di queste patologie, che spaventa molto i proprietari, è l’Epilessia. L’epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato da improvvisi e ricorrenti attacchi di disfunzioni muscolari, sensoriali e psichiche, con convulsioni e con o senza perdita di coscienza. Gli episodi epilettici hanno origine nel tessuto cerebrale, Il normale funzionamento del cervello prevede il passaggio di milioni di segnali chimici ed elettrici dal cervello verso il corpo per permettere il corretto svolgimento di qualsiasi funzione. La crisi epilettica avviene quando l'abnorme numero di messaggi inviati contemporaneamente dal cervello al corpo, causa l'attività involontaria dei muscoli dando luogo alla crisi. L’epilessia dei cani è generalmente divisa in due tipi, idiopatica e sintomatica. L’epilessia “idiopatica” (conosciuta anche come epilessia primaria) è diagnosticata quando non esiste una causa conosciuta per questa condizione, generalmente nella medicina veterinaria si sostiene che questo tipo di epilessia sia parzialmente ereditaria. Il secondo tipo è l’epilessia sintomatica (conosciuta anche come epilessia secondaria), questa condizione è diagnosticata quando si rileva una causa specifica per le crisi, che possono esserei: traumi cranici, ipoglicemia, disfunzioni renali, ictus, tumori, infezioni, shunt porto sistemico, eclampsia, avvelenamento da piombo e sostanze chimiche, altre cause traumatiche e persino vaccinazioni ed alimentazione. L LO SLEDDOG o sleddog è un termine americano che indica “slitta trainata da cani”, il conduttore viene definito “musher”. Nato dalla esigenza dei Popoli nordici e dei cercatori d’oro di mezzi di trasporto che consentissero di raggiungere anche mete difficoltose. A seguito proprio dell’utilizzo in Alaska, lo stesso ha avuto una modificazione verso fini più sportivi ed agonistici, questo perché notoriamente durante la “Grande corsa al metallo prezioso” si usava anche scommettere parecchio, e questo ha portato alla creazione di vere e proprie gare. Questo sport ha visto i suoi albori in Italia verso la fine degli anni ’80, famosa nell’aprile 2001 la traversata del Polo Nord di Mike Bongiorno insieme al compianto Musher Dodo Perri i quali, insieme ad Amedeo di Savoia Aosta e suo figlio Aimone commemorarono con una rievocazione storica, il centenario della Grande spedizione che il Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia compì nel 1900. Oggi lo sleddog in Italia viene praticato da bravi mushers che competono con ottimi risultati in gare internazionali, ed attira tanti appassionati che assaporano le forti emozioni di lavorare con i propri cani. Lo sleddog infatti consente di indirizzare ed appagare il naturale istinto di traino di questa razza, portando il proprietario a vivere un rapporto quasi ancestrale di fiducia reciproca e simbiosi straordinaria con i propri animali, ci porta inoltre sulla neve, in mezzo alla natura più vera e questo è già di per se gratificante. Esistono varie discipline che consentono di praticare attività anche a persone proprietarie di un solo Cane, e anche in assenza di neve. Lo sleddog in particolare richiede allenamento e attitudine ad una attività sportiva intensa, alle basse temperature e all’alta quota. CREDITI - OPUSCOLO REDATTO DALLA SEZIONE SIBERIAN HUSKY ITALIA DEL CIRN - SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE LA D.SSA BARBARA CRESTANELLO