Pag. 5 - Pagine di Quartiere

annuncio pubblicitario
La toponomastica del Quartiere 30
Pag. 5
a cura di Marco Tullio Lotito
San Cleto-Casal Tidei ITIS "John V. Neumann"
John von Neumann nasce a Budapest nel 1903. Il matematico
ungaro-statunitense è una delle personalità scientifiche
preminenti del XX secolo cui si devono fondamentali contributi
in campi come teoria degli insiemi, fisica quantistica, economia,
informatica, teoria dei giochi, fluido dinamica e in molti altri
settori della matematica. Il nome originale è Neumann János
Lajos Margittai e cresce in una famiglia ebrea non praticante.
Fin da bambino, quando viene chiamato Janksi, dimostra una
memoria e una capacità di calcolo stupefacenti. Si dice che
quando aveva circa sei anni fosse in grado di moltiplicare
mentalmente due numeri di otto cifre ciascuno, oppure di
memorizzare in pochi minuti una pagina qualunque dell'elenco
telefonico. Diventato adulto, continuava a stupire amici e
colleghi con prodigiosi calcoli mentali, come la fattorizzazione di
enormi numeri non primi. Nel 1913 il padre acquisisce un titolo
nobiliare e da allora si chiamerà von Neumann. Nel 1926 ottiene
un PhD (dottorato di ricerca) in matematica all'Università di
Budapest, mentre contemporaneamente studia chimica in
Svizzera. Tra il 1926 e il 1930 è Privatdozent a Berlino. In
questo periodo dà importanti contributi alla logica matamatica,
alla teoria degli insiemi e ai fondamenti matematici della
meccanica quantistica. Nel 1930 viene invitato a Princeton ed è
uno dei primi 4 docenti scelti per l'Institute of Advanced Study.
Di questa prestigiosa istituzione è professore dal 1933 fino alla
morte. Allo scoppio della II guerra mondiale cambia
completamente i suoi interessi e si rivolge alla matematica
applicata, alla modellizzazione e alla soluzione effettiva di
problemi di grande importanza pratica. In particolare si occupa
di teoria dei giochi e con Oskar Morgenstern nel 1944 pubblica il
testo fondamentale Theory of Games and Economic Behavior.
Lavora poi al Progetto Manhattan per la costruzione delle prime
bombe atomiche, a Los Alamos nella divisione incaricata della
teoria e dei calcoli. A von Neumann si deve la definizione del
concetto di MAD, Mutually Assured Distruction, nozione che ha
influenzato la strategia degli USA durante tutto il periodo della
guerra fredda. Lavorò anche alla realizzazione della prima
previsione del tempo con l'ausilio del calcolatore. Sviluppò per lo
scopo dei metodi risolutivi di analisi numerica utilizzati tuttora.
Von Neumann è universalmente noto come il padre
dell'omonima architettura dei calcolatori, impiegata nella
maggior parte dei computer moderni, dai minicomputer ai
supercomputer. Agli albori dell'era del calcolatore, egli ha anche
inventato il settore degli automi cellulari, costruendo sulla carta
i primi esempi di automi auto-replicanti ed avviando la
discussione di idee che negli anni '50 porteranno alla nascita
dell'intelligenza artificiale. Il termine macchina di von Neumann
si riferisce anche alle macchine auto-replicanti. Von Neumann
provò che il modo più efficiente di svolgere operazioni
complesse e su larga scala, come per esempio lo scavo della
superficie lunare o di una cintura di asteroidi, sia quello di
utilizzare macchine auto-replicanti, traendo vantaggio dalla loro
possibilità di crescita esponenziale. Egli si è anche impegnato
nella progettazione della IAS machine, uno dei primi computer
costruito all'Institute for Advanced Study i cui documenti sono
stati largamente diffusi in modo da stimolare la sperimentazione
di nuovi sistemi di calcolo automatico e dando un forte impulso
al settore. Negli ultimi anni della sua intensa vita scientifica si è
dedicato all'esplorazione delle possibilità della idrodinamica
numerica e delle sue applicazioni a problemi che vanno dallo
studio delle onde d'urto alle prospezioni petrolifere. Muore a
Washington nel 1957.
Torraccia - Via Costantino Mortati
Costantino Mortati, giurista e costituzionalista (Corigliano
Calabro, Cosenza, 1891 - Roma 1985). Solitamente viene
considerato uno dei più autorevoli giuristi italiani mai esistiti.
Studiò prima a San Demetrio Corone e poi a Catania. Nel 1914
si laureò in Giurisprudenza a Roma. Nel 1917 si laureò in
Filosofia e nel 1927 in Scienze Politiche. Dal 1936 insegnò
Diritto costituzionale all'Università di Messina. Fu poi professore
di Diritto costituzionale a Macerata, dove fu anche rettore. In
seguito insegnò Diritto pubblico a Napoli. Nel 1946 fu eletto
deputato all'Assemblea costituente e fece parte della
Commissione dei 75, dove fu uno dei protagonisti. Fu ordinario
di Diritto costituzionale comparato nell'università di Roma. Fu
anche segretario della Corte dei Conti. Nel 1960 fu nominato
giudice della Corte costituzionale, dove rimase fino al 1972.
Nell'ultimo periodo fu vice presidente. Morì a Roma nel 1985.
Molto importanti i suoi studi sulla costituzione materiale del
1940.
?
Tali studi, trascurati per lunghi anni, sono stati rivisitati alla fine
del XX secolo e riscuotono oggi notevole consenso. Notevole la
sua visione del partito politico all'interno della costituzione
materiale. È stato inoltre tra i maggiori studiosi di diritto
pubblico, a cui dedicò il suo Istituzioni, più volte ampliato e
ristampato. Scrisse molte opere, tra cui: L'ordinamento del
governo nel nuovo diritto pubblico italiano (1931); La
costituzione in senso materiale (1940); La costituente. La teoria.
La storia. Il problema italiano. (1946); Lezioni di diritto
costituzionale italiano e comparato (1965); Le forme di governo
(1973); Istituzioni di diritto pubblico (1975-76).
San Basilio - Via Arcevia
L'origine di Arcevia, l'inespugnabile "Rocca-contrada" del Medio
Evo si perde nei secoli, ma una tradizione costante la fa risalire
all'epoca delle invasioni dei Galli Senoni, fondatori di Senigallia.
Successivamente ingrandita e fortificata da Pipino re dei Franchi,
fu donata da Carlo Magno alla Chiesa. La sua posizione
formidabile le conferì in ogni tempo una importanza eccezionale,
ed anche nel Medio Evo ne fece la chiave delle tre regioni della
Marca, dell'Umbria e del Ducato di Urbino. Sin dallo scorcio del
'200 si costituì in Comune indipendente. Arcevia sostenne e
respinse eroicamente i memorabili assedi che le posero il
Malatesta per il re di Napoli, il Piccinino e soprattutto quello
comandato dai celebri Capitani di Ventura Agnolo della Pergola e
Pietro Navarro. Nel 1816, Pio VII, in visita ai suoi "luminosi titoli
e privilegi", confermò a Roccacontrada, col nome di Arcevia, il
titolo di "Città", che le era stato conferito solennemente nel 1266
con una bolla di Clemente IV. Ebbe insigni grammatici, umanisti
di grido e cattedre regolari di eloquenza, retorica, filosofia e
lingua greca. Ebbe anche tre accademie letterarie. Grandi favori
ebbero tra le sue mura celebri artisti del Rinascimento, come il
pittore Ercole Ramazzani, l'erudito letterario Angelo Rocca,
l'architetto Andrea Vici, il fisico Giuseppe Gianfranceschi, il
filosofo Fernando Palazzi e il letterato Giovanni Crocioni. Arcevia
conserva ancora intatte inestimabili e splendide opere di Luca
Signorelli, Giovanni della Robbia, Ercole Ramazzani, ecc. Durante
la Resistenza Arcevia fu centro di aspre lotte che pagò con 70
vittime cadute sul monte S. Angelo il maggio 1944 alle quali è
dedicato il "Museo della Resistenza centro di documentazione
arte per la pace".
Casal Monastero - Via Monteleone Sabino
Monteleone Sabino. Sorto nel X secolo sulle rovine dell'antica
città romana di Trebula Mutuesca, Monteleone deve il suo nome
probabilmente alla presenza nella zona di moltissime sculture
rappresentanti leoni, tra cui le due poste all'ingresso del paese,
o forse al fatto di essere stato per lungo tempo sotto il dominio
della famiglia Brancaleoni di Romania. Come molti altri paesi
della zona, anche Monteleone fece in origine parte dei
possedimenti dell'Abbazia di Farfa e successivamente, dopo il
governo dei Brancaleoni, passò in mano delle famiglie baronali
dei Cesarini e degli Orsini, le cui complesse vicende storiche
caratterizzano la vita del paese fino al 1604, anno in cui, morto
senza eredi Enrico Orsini, Monteleone venne incamerato dalla
Santa Sede. Il borgo medioevale conserva ancora oggi
incastonati nei caratteristici vicoli numerosi ed interessanti
reperti di epoca romana, come fregi, capitelli ed epigrafi.
Scarica