Holter nel cane....cos'è??? Area d’interesse: Cardiologia Autore: Bruna Maciocchi Med. Vet. Istituto (i) d’appartenenza: liberia professionista, Roma L’elettrocardiografia Holter, denominata anche elettrocardiografia dinamica, è una metodica strumentale collaterale all’indagine clinica diretta, che permette di registrare in modo continuo l’attività elettrica del cuore per un periodo di tempo variabile, normalmente caratterizzato da un minimo di 24 ore, in pazienti impegnati nelle loro normali attività quotidiane. ECG Holter è di facile applicazione e non invasiva, caratterizzato da una registrazione elettrocardiografia così prolungata nel tempo, da potersi considerare la metodica diagnostica più attendibile per documentare la presenza, la gravità e la frequenza di occasionali aritmie cardiache. Questa valutazione strumentale risulta quindi utile per individuare disturbi del ritmo che inducono sincope, debolezza di tipo parossistico, lipotimia. L’elettrocardiografia ambulatoriale standard, a riposo o sotto sforzo può fornire informazioni precise sulla frequenza e sul ritmo cardiaco solo per il breve periodo di tempo relativo alla durata della registrazione. Rappresenta infatti, una tecnica affidabile nella diagnosi dei disturbi del ritmo quando questi sono sostenuti o molto frequenti come la fibrillazione atriale, o come alcune forme di extrasistolia. Risulta una limitazione evidente, invece, nel raggiungimento di una diagnosi nel caso di aritmie transitorie sporadiche, come certe tachicardie parossistiche, se teniamo conto che un ECG di superficie prevede un monitoraggio del ritmo cardiaco limitato al massimo ad 1 o 2 minuti, che rappresentano il tempo in cui lo 0.07-0.14% di tutte le depolarizzazioni cardiache si verificano nelle 24 ore. Oltre alla durata della registrazione, un altro aspetto positivo dell’esame Holter è la possibilità da parte del paziente di continuare la consueta attività quotidiana. Infatti durante la registrazione di un ECG standard, il contenimento del paziente, e altri fattori ambientali quali la presenza di estranei, rappresentano dei motivo di stress tale da alterare l’equilibrio neurovegetativo dell’animale e conseguentemente influenzare l’insorgenza di alcuni tipi di alterazioni del ritmo. A tal riguardo è stato dimostrato come l’ECG standard eseguito in un ambulatorio veterinario sia in grado di incrementare, in gatti normali, la frequenza cardiaca del 54% rispetto alla frequenza riscontrata a casa, compresa tra 118 e 182 battiti al minuto. Con l'ECG Holter la registrazione avviene attraverso l’utilizzo di elettrodi di piccole dimensioni applicati alla parete toracica, il registratore che memorizza le modificazioni elettriche del cuore è generalmente fissato sul dorso del paziente. In passato, veniva utilizzato un apparecchio di grandi dimensioni che ne impedivano l’impiego in cani di razze toy o nei gatti; gli apparecchi moderni, invece, sempre più piccoli e leggeri possono facilmente essere utilizzati anche in questi animali. Tra i campi applicativi della metodica Holter è fondamentale non solo per valutare se il verificarsi di aritmie intermittenti è condizione responsabile di episodi ricorrenti di sincope o di lipotimia, ma anche per individuare con precisione la tipologia dell’aritmia riscontrata. L’esame Holter consente, quindi, di formulare una prognosi più accurata e di attuare un migliore approccio terapeutico nei confronti sia di pazienti con malattia cardiaca organica nota, che di soggetti con disturbi primitivi del ritmo. In alcuni casi, l’esame Holter, quantificando e qualificando un’aritmia con grande precisione, può ridimensionarne il significato e l’importanza clinica che, sulla base dell’ ECG di routine eseguito a riposo, può invece apparire di maggiore gravità. Occorre considerare peraltro che, nel caso di aritmie non sostenute, può risultare basilare valutarne la variabilità con il lavoro ed il riposo. Il monitoraggio Holter può essere utilizzato per la ricerca di aritmie ventricolari parossistiche in corso di cardiomiopatia occulta in soggetti asintomatici di razze predisposte. E’ stato provato, infatti, che nei cani di razza Boxer , nei Doberman pinscher e nei soggetti appartenenti a razze di taglia gigante, la presenza di battiti prematuri ventricolari, in assenza di malattia extracardiaca, rappresenta un marker attendibile di cardiomiopatia dilatativa occulta. In particolare nel Dobermann il rilievo di un numero qualsiasi di extrasistoli ventricolari deve destare preoccupazione, ma se vengono rilevati più di 50 battiti prematuri ventricolari (BPV) in 24 ore o un numero qualsiasi di coppie o triplette di BPV, il risultato ha un alto valore predittivo per il successivo sviluppo di cardiomiopatia dilatativa. L’esame Holter si dimostra, pertanto, utile anche nell’identificazione di turbe del ritmo in animali con patologie non cardiache ma potenzialmente proaritmiche. Dal punto di vista terapeutico il monitoraggio Holter costituisce un valido strumento per valutare l’efficacia di una terapia antiaritmica in atto. Possono Osservarsi, ad esempio, le variazioni di numero e/o di morfologia di extrasistoli, oppure la diminuzione della frequenza ventricolare in caso di fibrillazione atriale. Studi in medicina umana indicano che affinché una terapia sia considerata efficace è necessario che comporti una riduzione di almeno il 90% dei complessi prematuri ventricolari nell’arco delle 24 ore e quindi l’utilizzo dell’ECG di routine, anche se effettuato più volte al giorno, non può dare le informazioni necessarie a tale riguardo. Derivazioni utilizzate Le derivazioni multiple sono preferite perché, malgrado un’ attenta applicazione, talvolta una derivazione può essere persa a motivo di un errore nelle connessioni oppure perché la presenza di un artefatto ne va ad impedire l’interpretazione Più frequentemente, vengono applicati nella regione del precordio destro e sinistro in modo da ottenere due derivazioni bipolari opposte. Si utilizza il sistema bipolare base-apice di due derivazioni assiali incrociate, ponendo un elettrodo negativo all’altezza della punta del cuore su un emitorace e il corrispondente elettrodo positivo sulla base del cuore a livello dell’emitorace controlaterale, e viceversa per la seconda derivazione. L’elettrodo neutro può essere posizionato in modo casuale a breve distanza dagli altri elettrodi esploranti (fig 1). Disponendo di un registratore digitale a quattro cavi si può posizionare un elettrodo positivo sulla base sinistra, un elettrodo positivo sull’apice sinistro, un elettrodo positivo sull’ apice destro e l’ elettrodo negativo sulla base destra. Cosi facendo si registrano due derivazioni a QRS positivo il cui asse corrisponde a quello della prima (base destra – base sinistra) e seconda (base destra – apice sinistro) derivazione standard ed una terza derivazione a QRS negativo (elettrodo positivo sull’ apice destro) da confrontare alle due precedenti in modo da rendere più agevole il riconoscimento dei battiti extrasistolici ventricolari. Preparazione del paziente per la registrazione con ECG Holter La preparazione del paziente è essenziale per ottenere tracciati diagnostici e ridurre gli artefatti. Gli elettrodi devono quindi essere applicati al torace del paziente con cura meticolosa. Il posizionamento del sistema Holter si effettua sempre con l’animale in stazione quadrupedale, e la posizione degli elettrodi sul torace è standardizzata. È necessario effettuare la tricotomia su una superficie quadrata di circa 5-10 cm su entrambi i lati del torace, al di sopra della regione del quinto-sesto spazio intercostale, tra il terzo medio e terzo distale della costa, in prossimità della giunzione costo-condrale. La superficie cutanea viene lavata e sgrassata con soluzione alcolica a 95% in modo da ridurre le resistenze elettriche tra elettrodo e cute asciutta. Si applicano quindi dei patch elettrocardiografici, poco ingombranti, come quelli per uso pediatrico, dotati di superficie adesiva elettroconduttrice . Ogni cavo di colore diverso viene connesso ad un patch mediante apposita “clip” metallica rispettando le polarità al fine di esplorare l’attività elettrica secondo le corrette derivazioni. Per garantire una sicura adesione tra superficie cutanea e patch, bisogna mantenere su quest’ultimo una pressione con le dita per un tempo minimo di 30-60 secondi. Tale adesione può essere inoltre rafforzata mediante applicazione di cerotti adesivi tipo Elastoplast®. Dopo aver verificato l’assenza di tensione dei cavetti ed inserito flash card e batterie nel registratore, si provvede a ricoprire con una fascia elastica tipo Vetrap® o Selfdalla propria apposita custodia telata, sul dorso dell’animale, in prossimità del garrese. Il fissaggio finale è realizzato mediante fasciatura con nastro telato adesivo operando in modo tale da non limitare le escursioni toraciche durante gli atti respiratori, da consentire all’animale di muoversi liberamente e da garantire la stabilità del sistema di registratore per limitare gli artefatti da movimento soprattutto durante l’attività fisica del paziente Una volta terminato l’impianto della strumentazione di registrazione, l’animale può essere dimesso consentendo la ripresa delle sue normali attività quotidiane nel proprio habitat, in modo da evitare il condizionamento di tipo ambientale che spesso si verifica durante l’esecuzione dell’esame ECG ambulatoriale. Talvolta, tuttavia, a motivo della scarsa tolleranza dell’animale alla fasciatura, può essere necessario, durante la fase di registrazione, ospedalizzare il paziente e limitarne i movimenti mediante contenimento in gabbia. Questa soluzione permette infatti di ridurre gli artefatti, ma può indurre a una sottostima (per la riduzione dell’attività fisica) o a una sovrastima (per lo stress ambientale) delle alterazioni del ritmo cardiaco. Nel caso di cani che mal sopportano l’apparato di registrazione, tale da strappare con morsi il bendaggio toracico insieme con gli elettrodi ed i cavi di collegamento, è possibile applicare un collare elisabettiano all’animale per rimediare a tale inconveniente. La possibilità di impiego di tale ausilio, senza che infici il risultato dell’esame stesso, è stata provata da un recente studio eseguito confrontando i tracciati elettrocardiografici Holter ed le registrazioni dell’attività spontanea, valutata mediante accelerometro, in cani Bearle sia dotati che non di collare. Secondo tale ricerca non esistono, infatti, differenze significative nei valori medi della frequenza cardiaca e dell’attività spontanea nei due gruppi di cani esaminati. Il collare Elisabettiano non causa quindi alcun effetto sul tracciato ECG e sui movimenti dell’animale ed allo stesso tempo risulta efficace nella protezione dell’apparato di registrazione (Yamada et al., 2000). Talvolta in alcuni cani può svilupparsi un’irritazione cutanea causata dai bendaggi. Tale problema generalmente si risolve spontaneamente dopo rimozione dei bendaggi. In questi casi l’applicazione topica di creme lenitive può, tuttavia, accelerare la guarigione. È necessario che il proprietario dell’animale sottoposto ad esame Holter debba compilare un “diario” durante la registrazione, annotando i segni clinici o significativi cambiamenti dell’attività dell’animale come ad esempio il dormire o il correre. Questo consente di correlare aritmie o cambiamenti di frequenza cardiaca con l’attività del paziente. Quindi,il proprietario, qualora mettesse in evidenza segni e atteggiamenti particolari potrà, inoltre, utilizzare un apposito tasto denominato event marker che, una volta premuto, contrassegna il tracciato registrato, in modo tale da rendere ancora più precisa ed accurata l’associazione tra il tracciato ECG e la manifestazione clinica dell’animale. Un periodo di registrazione di 24 ore è considerato il minimo utile per valutare un’aritmia che si manifesti con un pattern giornaliero Scansione e analisi dati Questa fase prevede la scansione elettronica mediante PC del tracciato ECG precedentemente registrato. I sistemi digitali amplificano l’ECG, lo convertono in formato digitale e l’archiviano su memoria di una flash card che è contenuta nel registratore. Il metodo più usato oggi, per la lettura Holter, è l’analisi elettronica, dove il software provvede a fornire sinteticamente i risultati della scansione, elencando il numero di fenomeni aritmici ventricolari e sopraventricolari, il numero di pause di durata superiore ad un valore preimpostato, i dati relativi alla frequenza cardiaca, informazioni circa i tratti PQ, ST e QT. Per ognuno di questi parametri vengono redatte alcune tabelle e grafici riassuntivi, relativi alle loro variazioni in funzione del tempo. La fase analitica dell’esame Holter presenta alcune problematiche in medicina veterinaria, legate al fatto che non esistono software di lettura specifici per gli animali, ma essendo dedicati all’applicazione in medicina umana, possono classificare erroneamente i battiti. Spesso infatti interpretano l’aritmia sinusale respiratoria marcata, fisiologica in alcune specie animali come il cane, ma patologica nell’uomo, come complessi prematuri sopraventricolari (variabilità degli intervalli R-R), i tremori della linea isoelettrica durante le pause sinusali come fibrillazione atriale, mentre alcuni artefatti dovuti ai movimenti improvvisi del paziente vengono valutati come fenomeni di extrasistolia ventricolare. Per ridurre gli errori l’operatore può in parte agire sui settaggi dell’apparecchio fissando i limiti superiore ed inferiore di normalità della frequenza cardiaca per una determinata specie o razza, nonché quelli di prematurità di un complesso. Il cardiologo deve comunque sempre completare e rivedere manualmente la lettura automatica dei tracciati correggendo gli eventuali errori del sistema di analisi. Ciò comporta tempi di lettura prolungati che rappresentano una limitazione pratica alla diffusione della tecnica in medicina veterinaria. Figura 1 Schema di applicazione degli elettrodi secondo i 2 sistemi di derivazione più utilizzati in medicina veterinaria. (A) configurazione X, Y, Z. (B) configurazione V1, V3 e V5 (modificato da Goodwin JK, 1998). Bibliografia disponibile su richiesta: [email protected]