PROGETTO DI CROWDFUNDING Magister ArcheoChef Che cos’è MAC è uno strumento scelto dal Polo Qualità di Napoli – USR per la Campania per innovare la modalità di fare didattica nella scuola. Come si sviluppa È una “sfida” tra due scuole guidate da due Cuochi che si misurano a suon di ricette dell’antichità. I due sfidanti saranno istituti alberghieri (di volta in volta i loro nomi sono declinati secondo la lingua dei luoghi e dei periodi storici presi in riferimento, che vanno dal VI secolo a. c. al Rinascimento) I due istituti alberghieri saranno coadiuvati da classi provenienti dal liceo scientifico, classico, turistico cosi da creare un’esperienza complessiva per chi segue il progetto. MAC tende ad offrire un messaggio inverso rispetto a quello dei contest più tradizionali: le gare ad esclusione tendono infatti a non valorizzare il lavoro di ciascun partecipante e l’apporto delle diverse culture, mentre MAC si muove sulla linea opposta, ovvero quella della massima conoscenza possibile per esaltare i valori della cooperazione, dello scambio e dei processi culturali inclusivi e di integrazione. Valori e movimenti dell’umanità che poi hanno portato alla formazione degli usi e dei gusti in cucina nel corso della storia. È in questo contesto, di volta in volta, che avvengono le sfide tra i due cuochi e i loro aiutanti. Ma per condurre gli spettatori e il pubblico per mano in quella cucina, ci sarà un narratore, una guida, un affabulatore che spiegherà con aneddoti e storielline il contesto storico. Aiutato da mappe, grafici, video, ricostruzioni in 3D , il narratore ci porterà in cucina dove i due chef, bonaccioni e sempre pronti a lanciarsi una nuova sfida, utilizzano gli ingredienti del tempo per cucinare piatti dell’epoca presa in riferimento, attenendosi agli studi compiuti da ricercatori e scienziati negli ultimi anni. In particolare si fa riferimento agli studi condotti da professori universitari che poi hanno costituito l’Associazione Archeo-Cucina, che offriranno il supporto scientifico al programma. Tutte le sfide si concluderanno con la realizzazione di ricette e menu delle epoche storiche prese a riferimento e con le relative degustazioni. Perché il crowdfunding? Perché il crowdfunding è un ottimo compito di prestazione per i nostri allievi che sarà valutato così come tutta la partecipazione al percorso per ottenere crediti formativi funzionali alla prova di maturità. Per poter rendere al meglio questo progetto ha bisogno di poter allestire le cucine e i set nei siti archeologici, monumentali e storici dello sterminato patrimonio a nostra disposizione, questo format garantirà una fortissima ed efficace misura di valorizzazione delle risorse del territorio, alimentando interesse, investimenti, turismo e espandendo contemporaneamente la cultura storica e enogastronomica del pubblico. Allenare gli studenti a costruire un progetto ed a valutarne gli impatti sul mondo “reale” è un altro degli obiettivi di MAC Chi verrà coinvolto? MAC e’ un progetto che coinvolge 17 istituti su tutto il territorio campano, studenti delle terze e quarte superiori di quasi tutti gli indirizzi di scuola si supporteranno nel creare una narrazione dell’epoca, un percorso turistico innovativo, una sperimentazione commerciale, una presentazione multi-media ed una cena dove verranno raccolti, prodotti e cucinati con ingredienti dell’epoca 2 menu. Oltre 2000 ragazzi coinvolti direttamente circa 2000 tra docenti e Dirigenti, 10.000 famigliari e migliaia di altri allievi degli istituti facenti parte la rete. Esempio di realizzazione Lo scenario del Numero Pilota, realizzato il 13 dicembre 2014, è la Campania in un periodo che va dal VI al V secolo a.c. In particolare il focus è puntato su Cuma, dove i greci fondarono un città ricca con un porto fiorente e lucrose attività economiche. Addirittura, è proprio da Cuma che molti storici fanno risalire la nascita di Roma. In realtà le vicende della storia raccontano di come Cuma, indirettamente, contribuì alla nascita della Repubblica. Era il 509 a.c., e i cumani sconfissero gli etruschi nella battaglia di Ariccia. Quella battaglia indebolì l’esercito di Re Tarquinio, che fu costretto alla fuga. Insomma, forzando un po’ la storia si può dire che Roma nacque anche grazie ad Aristodemo da Cuma. Aristodemo, detto anche Malakos (l’effemminato), aiutò la Repubblica anche successivamente, nel 492, quando ci fu una grande carestia, mandando grano e cereali. La ricchezza di Cuma era dovuta proprio alle grandi coltivazioni di cereali, l’orzo e il farro in particolare, nelle piane della Campania. L’altra sua grande ricchezza era rappresentata dall’abbondanza di frutti di mare (ostriche, cozze, telline) e di pesce nel mare. Squali volpe e verdesche, all’epoca, erano vere e proprie prelibatezze. Era tanto ricca Cuma che coniò monete d’oro, argento e bronzo e sulle monete ci sono stampate da un lato un chicco d’orzo, dall’altro un mitile, probabilmente proprio una cozza. La narrazione di questo spaccato storico verrà realizzata sul posto, tra l’Antro della sibilla e le ville ritrovate dopo gli scavi, tra i templi sul colle e il porto antico. Verranno riportati alla luce dal narratore antichi reperti come vasi, monete, utensili e monete. Il narratore si muoverà anche su un virtual set, dove scorreranno le immagini, le animazioni 3D, le ricostruzioni, le mappe dinamiche. Tutti gli argomenti ruoteranno sempre e comunque attorno alla vita comune, alle usanze della tavola, ai cibi, ai banchetti nelle case aristocratiche che andavano molto di moda a quel tempo. È qui che comincia l’intrusione del narratore nella cucina dove ci sono le due brigate, con i loro banconi e le loro grandi braci. Il narratore, a un certo punto della ricostruzione, si chiede infatti: “ma com’erano i banchetti? E come erano composti i menu?”. Da questo momento parte la “sfida” tra le due brigate, presentati proprio dal narratore, che interverrà di volta in volta per spiegare e contestualizzare cibi e pietanze, personaggi ed eventi. I due protagonisti e i loro aiutanti dovranno realizzare due banchetti, e si fronteggeranno a suon di ricette, arricchendo la sfida sempre con nuove imprese culinarie rese possibile dagli ingredienti nuovi arrivati dai popoli con i quali ci si era scontrati in guerra. In quegli anni, ad esempio, arrivò il pollame, ma anche le cipolle o i friarielli. Ecco un esempio di menu. Olive infornate al finocchietto Lampascioni all’aceto Broccoli all’insalata Ricci all’ossimele Fritto misto di novellame e attinie Ricciola al cartoccio in foglie di fico Pesciolini gratinati al pecorino Focaccine al miele ateniese La narrazione è sempre accompagnata dalla musica, realizzata live o comunque originale, che prende spunto dai racconti e dai reperti dai quali si sono ricostruiti i rituali dei banchetti in cui le giovani donne allietavano i commensali con lira e flauto oltre che con i loro servigi. Nelle cene importati, infatti, le donne non potevano entrare. Potevano farlo solo come prostitute, suonatrici o danzatrici eteree (ci sono anfore trovate alla tomba del tuffatore). Il finale è un non finale, non definisce mai un vincitore. In questo modo, fuori dall’ansia del contest, si offre un messaggio diverso, non esclusivo, di promozione culturale. Di cosa abbiamo bisogno Per la realizzazione di questo progetto avremo bisogno: Allestimento di cucine presso le sedi dedicate Creazione di abiti d’epoca Creazione di itinerari turistici Creazione di immagini e riproduzioni 3d Formazione degli allievi da parte del team di progetto e di esperti del settore 50.000 euro per ogni singola location è il budget che abbiamo previsto. i i Per info e contatti: Dott.ssa Angela Orabona - Responsabile Polo Qualità di Napoli email: [email protected]; tel.: 3387318799