Stefano Colli-Lanzi Amministratore Delegato Gi Group

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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Il lavoro in Cina: nuovi operatori e
strumenti legislativi
Stefano Colli-Lanzi
Amministratore Delegato Gi Group
Milano, 7 luglio 2008
Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Alcuni indicatori economici
Anno 2007
PIL nominale (mld USD)
3280
PIL reale (variazione %)
11,9
Consumi privati (variazione %)
10,5
Investimenti (variazione %)
17
Disoccupazione (%)
4,0
Inflazione (variazione % fine periodo)
6,5
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Il mercato del lavoro cinese
Anno 2006
Popolazione lavorativa
764.000.000
PIL (Statistiche della Banca Mondiale in mld. di dollari)
2658
Numero di lavoratori “intermediati” dal sistema delle APL
Fatturato del settore lavoro temporaneo (mil. di Euro)
15.381.000
3.150
Fonte: Eurociett
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Il mercato del lavoro cinese e gli altri paesi
dell’Unione Europea
Paese
Fatturato del settore
(milioni di Euro)
Tasso di penetrazione dei
lavoratori temporanei sul totale
della forza lavoro
Cina
3.150
2%
Italia
4.000
0,7%
Germania
11.800
1,3%
Francia
20.350
2,4%
Spagna
3.416
0,7%
UK
36.413
4,5%
Media UE
nd
1,8%
Fonte: Eurociett – dati 2006
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Il passaggio dall’economia pianificata al
socialismo di mercato in Cina
Economia
Pianificata
Socialismo
di mercato
Articolo 15 Costituzione Cinese fino al
1982:
Articolo
15
Costituzione
emendamento del 1993:
“Lo stato attua un'economia pianificata,
“Lo stato pratica l'economia socialista di
Esso
migliorerà
la
legislazione
mercato.
sulla base della proprietà pubblica socialista. Lo
stato, mediante l'equilibrio complessivo della
pianificazione economica e la funzione ausiliare
regolante del mercato, garantisce uno sviluppo
proporzionato e coordinato dell'economia nazionale.
È vietato a qualsiasi organizzazione o individuo di
turbare l'ordine economico socialista, di sabotare il
piano economico statale”
Cinese,
economica
e
migliorerà
il
macro-controllo
dell’economia. Lo stato può, in accordo con la legge,
proibire il disturbo dell'ordine socioeconomico da
parte di qualsiasi organizzazione o individuo ”
Articolo 11, emendamento del 2004:
“Nei limiti prescritti dalla legge, le attività
economiche individuali e private ed altre attività
economiche non pubbliche sono importanti aspetti
costitutivi dell'economia socialista di mercato.”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Punti di attenzione del cambiamento in Cina
9Da un sistema di controllo
economico statale a una
economia business – driven,
aperta e competitiva;
9Da una economia improntata
sul primario allo sviluppo del
terziario
9MODIFICHE NELLA
COMPOSITIONE
SOCIO/ECONOMICA DELLA
POPOLAZIONE E FORTE
MOVIMENTO GEOGRAFICO
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Punti di attenzione del cambiamento in Cina
9L’applicazione delle leggi non è omogenea, così come la crescita
economica.
9Grande CRESCITA ECONOMICA (9% in media negli ultimi 20 anni)
9Altissimo GAP TRA POVERI E RICCHI (il più alto IN ASIA).
9La DISOCCUPAZIONE è altissima, la top priority del governo è la
creazione di posti di lavoro
9SKILLS SHORTAGE: mancanza di profili qualificati
9MANCANZA di adeguati STRUMENTI DI MISURAZIONE delle
dinamiche lavorative
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Punti di attenzione del cambiamento in Cina
9La FORZA LAVORO in
Cina sta invecchiando
velocemente
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 1 – Obiettivi della legge
“…per migliorare la contrattualistica
del lavoro, per specificare diritti e
doveri delle parti, per proteggere i
diritti e gli interessi dei lavoratori e
per costruire e sviluppare relazioni di
lavoro armoniose e stabili”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 10 – Forma del contratto
“Per stabilire un rapporto di lavoro è
necessario un contratto scritto”
Note
Scatta il divieto per il contratto verbale; entro il primo mese deve essere siglato
un contratto scritto, pena il pagamento da parte del datore del doppio della
retribuzione a partire dal secondo mese. I rapporti di lavoro «di fatto» senza
previsioni scritte sono considerati a tempo indeterminato dopo un anno dalla
data di avvio della prestazione.
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 47 – Licenziamento senza giusta causa
“Al lavoratore licenziato senza giusta
causa verrà corrisposta una mensilità di
salario per ogni anno lavorato. Ogni
periodo superiore a sei mesi ma inferiore
a dodici mesi verrà contato come un anno
intero. Per periodi lavorati inferiori ai sei
mesi, il lavoratore percepirà un’indennità
pari alla metà del salario mensile”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 51 – Contratti collettivi di lavoro
“I lavoratori di un’impresa, come unica parte,
e il datore di lavoro, possono concludere
accordi collettivi nelle materie relative a
retribuzioni (labour compensation) ore di
lavoro, ore di riposo, sicurezza e igiene sul
luogo di lavoro, assicurazioni, benefits ecc…
La bozza del contratto collettivo viene
presentata ai rappresentanti dei lavoratori
oppure a tutti i lavoratori per la discussione e
l’approvazione finale. Il contratto collettivo
viene poi concluso dal sindacato, in nome dei
lavoratori, e dal datore di lavoro”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 57-67 – Riconoscimento degli intermediari del lavoro
Articolo 57:
Vengono introdotte le “staffing firms” per le quali è
previsto un capitale sociale non inferiore ai 500.000 RMB.
Articolo 58:
“Il contratto concluso tra società di lavoro temporaneo e
lavoratore non può avere durata inferiore ai due anni; il
lavoratore viene pagato su base mensile e durante il
periodo in cui il lavoratore non è in missione presso
l’azienda utilizzatrice gli viene corrisposta da parte della
società di lavoro temporaneo un’indennità mensile pari
al salario minimo stabilito dal governo popolare
dell’area in cui opera la società di lavoro temporaneo”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La nuova legge cinese sul lavoro: la
securizzazione di un mercato già flessibile
Articolo 78 – Introduzione del sindacato
“I sindacati devono salvaguardare gli interessi
e i diritti dei lavoratori in accordo con la legge
e devono monitorare i contratti di lavoro e
quelli collettivi. Se un datore di lavoro viola le
leggi sul lavoro o rompe un contratto di lavoro
o anche un contratto collettivo, il sindacato ha
il diritto di esprimere la propria opinione e di
richiedere che la questione venga ridiscussa.
Se un lavoratore fa causa contro una
decisione del datore di lavoro, i sindacati
devono fornire supporto ed assistenza
secondo la legge”
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
La Cina, una opportunità per gli investitori
La nuova legge: una opportunità per gli investimenti
esteri perché in un’ottica di medio periodo è meglio lavorare
in un mercato del lavoro regolato.
La continua crescita economica in Cina, e il successo delle
aziende locali ed estere, dipenderà da quanto esteso sarà il
corretto funzionamento del mercato del lavoro e il
miglioramento della produttività.
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Cina: la presenza di Gi Group
Siamo al momento
presenti con le
società:
- E4U : 2 filiali a
Beijing e Shanghai
- Guang Ye : diverse
filiali nella
circoscrizione di
Ningbo e nello
Zhejiang (Hangzhou,
Jiaxing, Xinchang,
Taizhou,)
una filiale a Lanzhou +
una filiale a
Zhengzhou
- Hitech ad Hong Kong
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Cina: una opportunità per Gi Group
SVILUPPO FUTURO:
E4U : apertura di altre 5 filiali nel 2008 (Dalian, Xian,
Chongqing, Shenzhen, Qingdao) con estensione delle
attività a nuovi settori quali il finance, engineering e high
level technicians.
Guang Ye : apertura di 15 filiali in 2008 principalmente a
Zhejiang e Jiangsu oltre che a Shanghai, Beijing, Wuhan e
Xian.
Nel 2009 apertura di molte filiali (tra 30 e 50) e altre 50 nei
successivi 4 anni.
IL MERCATO IN CINA CONSENTE L’APERTURA
POTENZIALE DI PIÙ DI 2000 FILIALI.
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Gi Group: perché somministrazione?
- ricerca di personale non qualificato e trasferimento del
medesimo da zone a più alta, verso aree a più bassa
disoccupazione;
- erogazione di servizi di formazione al personale non
qualificato;
- ricerca locale di personale qualificato;
- gestione di servizi accessori quali la ricerca di alloggio per il
personale proveniente da aree esterne a quelle di lavoro;
- gestione della flessibilità: per punte di lavoro, stagionalità
ma anche per rischio generico di continuità.
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Gi Group: problematiche istituzionali
- le apl gestiscono un’infrastruttura di interesse pubblico;
- Gi group si pone come soggetto primario per la gestione di
tale infrastruttura;
- il sistema legislativo non dà certezze ed è soggetto ad
interpretazioni differenziate;
- l’inflazione è in fase di crescita e la conflittualità sociale
rischia di aumentare nel tempo.
Milano, 7 luglio 2008
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Il punto di riferimento per l’Italia che lavora
Gi Group: problematiche gestionali
- mancanza di profili professionali adeguati;
- mancanza di competenze metodologiche, organizzative e
manageriali;
- il cliente non è un problema;
- la quantità e il costo del personale non sono un problema.
Milano, 7 luglio 2008
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