Istituto di Medicina dello Sport di Torino Uso degli zainetti In tema di peso degli zainetti scolastici vorremmo attirare l'attenzione su alcune considerazioni relative ai seguenti tre aspetti: 1) IL CARICO LIMITE OTTIMALE. La recente legge 626 attinente l'attività lavorativa ritiene pericoloso per il lavoratore lo spostamento di carichi superiori ai 30 kg e prescrive pertanto per questi carichi l'operatore debba avere a disposizione un mezzo di sollevamento meccanico. Il realtà la forza di un soggetto è proporzionale al suo peso corporeo e tenuto conto che secondo i nostri studi nei maschi adulti la forza massima dei muscoli estensori del tronco è mediamente di 1,7 kg per kg di peso corporeo i 30 kg citati per un soggetto di peso medio (73 kg) corrispondono a 0,41 kg/kg di peso e cioè a circa il 24% della forza massima. I bambini hanno una forza massima per unità di peso inferiore agli adulti. Dalla nostra valutazione con metodo e strumenti analoghi a quelli usati negli adulti la forza massima dei muscoli estensori del tronco risulta mediamente fra i 6 ed i 14 anni pari a 1,4 kg/kg di peso nei maschi e di 1,1 nelle femmine. Quindi il carico di 30 kg nell'adulto corrisponde ad un carico di 0,26 kg/kg di peso nelle bambine e di 0,33 nei maschi. Tenuto conto che nel bambino le strutture scheletriche e muscolari sono in crescita, un carico proporzionale al peso adatto all'adulto appare eccessivo per un bambino. E' difficile quantificare di quanto debba essere inferiore ma sicuramente un valore inferiore del 50% (cioè 0,13 kg/kg per le femmine e 0,17 per i maschi) rientra ampiamente nei margini di sicurezza. Poiché lo zainetto viene sollevato poche volte e per lo più trasportato a spalle (si spera correttamente) appare quindi congruo alle capacità fisiche dei soggetti un valore massimo di carico del 13 % del peso corporeo nelle femmine e del 17% nei maschi e cioè mediamente del 15%. 2) LA DURATA DEL CARICO. Circa il problema di quanto a lungo può essere trasportato un carico come quello di uno zainetto bisogna fare riferimento ai dati forniti da alcuni studiosi francesi che si sono occupati di questi problemi già molti anni fa. Come è intuitivo è stato messo in evidenza che più intenso è il carico minore risulta il tempo per cui può essere mantenuto secondo una curva che però tende all'infinito per una carico pari a circa il 15% della forza volontaria massima del soggetto. Quindi possiamo dire che un carico inferiore al 15% della forza massima può essere portato per oltre 1 ora senza determinare importanti fenomeni di fatica. I valori massimi consigliati del 13% del peso corporeo nelle femmine e 17% nei maschi rappresentano in media il 12% della forza massima degli estensori del tronco e rientrano quindi nel limite indicato. Naturalmente è importante che le superfici di appoggio degli spallacci sulle spalle siano conformate in modo adeguato per non generare pressioni localizzate fastidiose sulla cute e sulle strutture sottostanti. In particolare la superficie di contatto deve essere sufficientemente larga. Lo zaino inoltre deve essere indossato in modo corretto distribuendo il carico equamente sulle due spalle. 3) GLI EFFETTI DI CARICHI ECCESSIVI. Tenuto conto che il tempo per cui lo zainetto viene indossato è relativamente limitato rispetto alle 24 ore giornaliere è impensabile che questo carico od anche carichi superiori possano determinare modificazioni permanenti dell'assetto del rachide in particolare la scoliosi, come affermato talvolta da qualcuno. Se non bastassero ovvie considerazioni meccaniche, comprovate da studi sugli effetti del carico sulla maturazione ossea, le nostre osservazioni epidemiologiche segnalano come nella popolazione scolastica torinese l'incidenza della scoliosi sia ridotta in questi ultimi anni rispetto i decenni precedenti. Poiché il peso e l'uso degli zainetti è invece progressivamente aumentato appare evidente che questi due fenomeni non siano correlati tra loro. Il sollevamento di carichi elevati superiori a quelli consigliati potrebbe essere però causa di traumatismi al rachide vertebrale e creare lesioni più o meno importati che potrebbero nelle età successive contribuire all'insorgere di quelle patologie così comuni ed invalidanti che vengono nel linguaggio comune definite 'mal di schiena'. Da questo punto di vista appare utile già a questa età imparare ad eseguire movimenti di sollevamento da terra di un carico aiutandosi con un movimento di flesso-estensione degli arti inferiori e non solo della colonna vertebrale. D'altro lato il trasporto continuativo per un certo periodo di tempo di un carico più elevato di quello consigliato potrebbe determinare fenomeni di affaticamento, a cui i bambini sono più sensibili rispetto agli adulti, che comportando perturbamenti periferici ma anche del sistema nervoso centrale potrebbero influenzare negativamente le successive prestazioni intellettuali. L'attività fisico-sportiva sistematica, di 3-4 ore alla settimana specie a livello scolastico, potrebbe contrastare la tendenza alla riduzione della forza muscolare, che abbiamo rilevato negli alunni di prima media negli ultimi anni, consentendo un migliore adattamento anche al trasporto dello zainetto.