Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01446 presentato da SBERNA Mario testo di Venerdì 17 aprile 2015, seduta n. 411 SBERNA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: gli alimenti a fini medici speciali (cosiddetti FMS), contemplati dalla direttiva 2009/39/CE, sono prodotti la cui composizione ed elaborazione sono studiate per rispondere alle esigenze nutrizionali particolari delle persone alle quali vengono essenzialmente destinati per ragioni mediche e si distinguono perciò nettamente dagli alimenti di consumo corrente e dagli integratori alimentari; gli alimenti a fini medici speciali sono prodotti dietetici, specialmente processati o formulati che richiedono di essere utilizzati «sotto controllo medico» destinati all'alimentazione completa o parziale di pazienti con una limitata, diminuita o disturbata capacità di assunzione, digestione, assorbimento, metabolizzazione o escrezione degli alimenti di uso corrente o di alcuni nutrienti o metaboliti in essi contenuti; sono destinati all'alimentazione completa o parziale di pazienti il cui trattamento dietetico, inteso come dietary management, non può essere realizzato né con una modifica della normale dieta, né impiegando altri prodotti dietetici, né combinando alimenti di uso corrente con altri prodotti dietetici, rivestendo in casi specifici il ruolo di veri e propri «salvavita»; prima di essere commercializzati gli AFMS devono essere notificati al Ministero della salute e inseriti in un apposito registro consultabile sul portale del Ministero; per quanto possa sembrare semplificato il processo di notifica prevede un esame consultivo di un'apposita commissione (CUDN) e il vaglio definitivo dell'ufficio competente del Ministero della salute che ne certifica la conformità sia regolatoria che scientifica in relazione alla legislazione vigente e alle linee guida rilasciate dallo stesso Ministero; il requisito distintivo di un AFMS sta nella capacità di sopperire in tutto o in parte alle particolari esigenze nutrizionali imposte da una malattia, un disturbo o uno stato patologico (nonché dalla conseguente malnutrizione), o comunque di facilitarne il trattamento dietetico (come, ad esempio, prodotti «addensanti» destinati a facilitare l'alimentazione di soggetti affetti da disfagia); a causa del proporzionale aumento del numero di malati cronici e delle persone che soffrono di una patologia o si trovano in una situazione particolare a causa della quale devono alimentarsi in modo diverso dagli individui sani e, quindi, necessitano di alimenti particolari, le spese sostenute per l'acquisto di tali prodotti, costituiscono una voce crescente delle spese sanitarie sostenute dalle famiglie; la profonda disomogeneità dell'assistenza integrativa delegata alle regioni evidenzia che solo in alcune aree esiste una corretta appropriatezza prescrittiva e la conseguente dispensazione a carico del servizio sanitario nazionale in altre invece l'acquisto di tali prodotti rimane a totale carico del paziente, senza che possano nemmeno avere la loro detraibilità fiscale; il regime di detraibilità delle spese mediche, stabilito dal testo unico delle imposte sui redditi, stabilisce che il 19 per cento delle spese sostenute per cure mediche e per l'assistenza sanitaria possa essere detratto ai fini dell'Irpef. In particolare, in base all'articolo 15 sono detraibili i farmaci (quei medicinali non rimborsabili dal servizio sanitario nazionale, prodotti da banco, SOP, «classe c» in generale) e i dispositivi medici (ad esempio lenti oftalmiche correttive dei difetti visivi, apparecchi acustici, cerotti, bende, garze, siringhe, termometri e altro), mentre gli alimenti a fini medici speciali non rientrano nella categoria dei prodotti detraibili –: se il Governo intenda assumere iniziative per modificare l'articolo 15 del TUIR, al fine di rendere detraibili le spese sostenute per l'acquisto di alimenti a fini medici speciali, così da garantire in breve tempo lo stesso vantaggio fiscale per numerosi pazienti affetti da problemi di salute, spesso cronici, che si trovano quindi a dover sostenere spese economiche rilevanti. (3-01446)