Il miglioramento genetico della vite Giancarlo Scalabrelli • • • • • Principi generali Tecniche di miglioramento Metodi gamici Metodi agamici La selezione clonale a.a. 2012/2013 MIGLIORAMENTO GENETICO CLASSICO DELLE SPECIE A PROPAGAZIONE VEGETATIVA STRUTTURA DELLA VARIETÀ l’insieme degli individui che discendono per propagazione vegetativa da un medesimo individuo ottenuto per propagazione gamica (da seme) COSTITUZIONE DI UNA NUOVA VARIETÀ incrocio − selezione degli individui in F1 (F2 o F3) e loro propagazione per via vegetativa BIOTIPI E CLONI insieme di individui della medesima varietà che si distinguono per particolari caratteri morfologici, fenologici e produttivi, scaturiti da mutazioni gemmarie (geniche) COSTITUZIONE DI NUOVI BIOTIPI E CLONI mutagenesi naturale o indotta − selezione massale e clonale MIGLIORAMENTO GENETICO DELLA VITE Incrocio e ibridazione (p. gamica) Classico Selezione massale e clonale (mutagenesi e p. agamica) MIGLIORAMENT O GENETICO Colture in vitro Moderno (biotecnologie) Ingegneria genetica DEFINIZIONI FONDAMENTALI IN GENETICA FENOTIPO GENOTIPO GENE LOCUS ALLELI omologhi) ALLELE DOMINANTE E RECESSIVO PORTATORE individuo con allele recessivo OMOZIGOTE individuo con alleli identici ETEROZOGOTE individuo con alleli diversi LINEA PURA omozigote per tutti i caratteri IBRIDI E GENERAZIONI F1, F2,……..Fn REINCROCIO (backcross) F1 x genitore DEVIAZIONI APPARENTI delle leggi di Mendel (INTERAZIONI GENICHE) DEVIAZIONI NON APPARENTI delle leggi di Mendel 5 aspetto dell’individuo insieme dei geni di un individuo fattore responsabile dell’ereditarietà posizione del gene sul cromosoma forme alternative dell’espressione di un gene ( 2 alleli per individuo - cromosomi INTERAZIONI GENICHE DOMINANZA INCOMPLETA (carattere intermedio): 1 : 2 : 1 CODOMINANZA (gruppo sanguigno MN) GENI COMPLEMENTARI (geni non allelici combinati danno un fenotipo) 9: 7 EPISTASIA (un gene influenza l’espressione di un altro gene posizionato un un locus diverso) dominante 12 : 3 : 1 recessiva 9:3:4 INTERAZIONE DOMINANTE-RECESSIVO 13 : 3 LETALITÀ 2:1 POLIMERIA (più coppie alleliche) non additiva additiva (caratteri quantitativi) 15 : 1 GENI DOPPI CON EFFETTO CUMULATIVO 9:6:1 PLEIOTROPIA (un gene codifica per più caratteri) ALLELI MULTIPLI (sesso del fiore nella vite) CARATTERISTICHE GENETICHE DELLA VITE 38 CROMOSOMI EUVITIS (n = 19) (6A+7B+6C 13AB + 6C) MUSCADINIA (n = 20) (6A+7B+7D 13AB + 7D) ELEVATO GRADO DI ETEROZIGOSI EREDITARIETÀ DEI CARATTERI NON MOLTO CONOSCIUTA CARATTERI MONOGENICI sesso dei fiori M > E > F (EF combinazione più diffusa nelle varietà di V. vinifera) colore bacche (alleli multipli) apirenia CARATTERI POLIGENICI epoca di maturazione grado zuccherino, pH, acidità aromi resistenze abiotiche e biotiche LINEE PURE indebolimento incremento acidità CARATTERISTICHE GENETICHE DELLA VITE sesso dei fiori M > E > F dominanza crescente >EF combinazione più diffusa nelle varietà di V. vinifera) MIGLIORAMENTO GENTICO e propagazione per seme ORIGINE VARIETALE (piattaforma ampelografica) IBRIDI NATURALI, IBRIDI COSTITUITI DA GRECI E LATINI RISCOPERTA AGLI INIZI DEL 1800 (epoca pre-fillosserica) IDRIDI PRODUTTORI DIRETTI E IBRIDI PRODUTTORI epoca post-fillosserica dal 1912 riscoperta leggi di Mendel IBRIDI (allogamia): naturali artificiali intraspecifico (incrocio) interspecifico (ibrido) NOMENCLATURA madre - padre (ibridi naturali) madre x padre (idridi artificiali − nome ibridatore − numero dell’ibrido nella collezione TIPI DI IBRIDAZIONE combinazione semplice (AxB) ricombinazione (AxB)XA (AxB)XB di convergenza (AxB)X(CXD) PROPAGAZIONE DELLA VITE Sessuata o gamica seme propaggine margotta PROPAGAZIONE Asessuata o agamica talea innesto propagazione in vitro MIGLIORAMENTO GENTICO e propagazione per seme RACCOLTA POLLINE (primi fiori aperti) IMPOLLINAZIONE ARTIFICIALE (sacchetti) NON CONTEMPORANPORANIETÀ DI FIORITURA padre (conservazione polline) madre (molti tralci, sotterrare i tralci, femminelle) RACCOLTA GRAPPOLI (maturazione inoltrata) ESTRAZIONE VINACCIOLI (lavaggi, in sacchetti umidi, in frigo a 2 °C) MIGLIORAMENTO GENTICO e propagazione per seme SEMINA (serra o campo) STUDIO CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E COLTURALI IN CAMPO (10-15 anni) COLTIVAZIONE IN IDROPONICA DIAGNOSI PRECOCE − produttività (lunghezza 3° internodo, foglie laciniate) − colore uva (colore foglie in autunno) − lunghezza ciclo (tempo intercorrente tra colore traslucido e invaiatura) − attività rizogena (emissione callo) − resistenza siccità (numero stomi, pot. idrico, ac. abscissico − resistenza malattie (infezione in laboratorio) MIGLIORAMENTO GENTICO PER INCROCIO Merlese = Merlot x Sangiovese MIGLIORAMENTO GENETICO UVE DA TAVOLA OBIETTIVI Aumento produzione e stabilità produttiva Varietà a maturazione precoce Varietà apirene a bacca grossa croccante Varietà neutre o leggermente aromatiche Varietà a bacca grosse e uniformità di colorazione Resistenza ai trasporti e alla serbevolezza Resistenza alle malattie e al disseccamento del rachide in post-raccolta Esempi: ITALIA: Bicane x Moscato d’Amburgo PRIMUS: Madaleine Angevine x Ferdinando di Lesseps (Pirovano) REGINA DEI VIGNETI: Regina Elisabetta x Perla di Csaba (Mathiaz) CARDINAL: Flame Tokay x Alphonse Lavallee (Snyder e Harmon) PERLETTE: Regina dei Vigneti x Sultanina (Olmo) IBRIDAZIONE INTERSPECIFICA (IBRIDI) DELLA VITE OBIETTIVI: produzione, adattabilità al clima, resistenza alle malattie crittogamiche, finalizzazione del prodotto (destinazione) VITE IDEALE: resistente alle malattie crittogamiche, alla fillossera e alle caratteristiche del terreno VITE IDEALE: resistente alle malattie crittogamiche, alla fillossera e alle caratteristiche del terreno conoscenza dell’ereditarietà dei caratteri conoscenza delle fonti di resistenza V. riparia, V. rupestris, V. berlandieri V. berlandieri V. solonis V. rotundifolia V. amurensis, V. thumbergii V. vinifera V. labrusca V. cinerea fillossera calcare e siccità salsedine e nematosi nematodi, botrytis freddo invernale, botrytis siccità, salsedine, calcare malattie crittogamiche botrytis IDRIDI PRODUTTORI DIRETTI – IBRIDI PRODUTTORI resistenza fillossera, sensibilità malattie, qualità discutibile (gusto foxy o volpino, malvidin-diglucoside, + alcool metilico): Clinton, Othello, ecc. IBRIDAZIONE INTERSPECIFICA DELLA VITE IBRIDAZIONE INTERSPECIFICA DELLA VITE TECNICA DELL’IBRIDAZIONE NELLA VITE TECNICA DELL’IBRIDAZIONE NELLA VITE TECNICA DELL’IBRIDAZIONE NELLA VITE MIGLIORAMENTO GENETICO DEI PORTINNESTI MIGLIORAMENTO GENETICO DEI PORTINNESTI MIGLIORAMENTO GENETICO DEI PORTINNESTI MIGLIORAMENTO GENETICO DEI PORTINNESTI MIGLIORAMENTO GENETICO DEI PORTINNESTI MIGLIORAMENTO GENETICO DELLA VITE Incrocio e ibridazione (p. gamica) Classico Selezione massale e clonale (mutagenesi e p. agamica) MIGLIORAMENTO GENETICO Colture in vitro Moderno (biotecnologie) Ingegneria genetica MUTAZIONI (somatiche) VARIAZIONI PERMANENTI DEL PATRIMONIO GENETICO LINEA GERMINALE o SOMATICA (selezione clonale) MUTAZIONI SPONTANEE o INDOTTE AGENTI MUTAGENI: FISICI: radiazioni UV, X, γ, (effetti diretti e indiretti) CHIMICI: sostanza azotate, solforate, analoghi della basi azotate, acridine, deamminanti, idrossilammine, acidi nucleici microrganismi, trasposomi TIPI DI MUTAZIONI GENICHE: delezioni, inserzioni, transizioni, trasversioni, dimeri CROMOSOMICHE: delezioni, traslocazioni, inversioni, duplicazioni GENOMICHE (duplicazioni, fusioni): POLIPLOIDIA (autopoliploidia, alloploiploidia), APLOIDIA (senso stretto, poliaploidi), ANEUPLOIDIA (perdita o aggiunta di uno o pochi cromosomi) SETTORIALI, PERICLINALI, MERICLINALI MUTAZIONI gemmarie Le gemme che si sviluppano in differenti posizioni sulla chimera settoriale (A) possono dare origine a germogli costituiti totalmente da cellule normali (a) o da cellule mutate (b), oppure da una cloro combinazione a formare chimere Settoriali (c), Periclinali (d) , Mericlinali (e) a seconda della posizione in cui si originano i germogli. Le chimere quindi non sono stabili, possono cioè subire retromutazioni che riconducono il genotipo alla situazione di partenza o ad una intermedia. b c d A a e MUTAZIONI (somatiche)